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Vecchio 18-04-2011, 22.43.05   #1
diamantea
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Predefinito La scimmia

Il sogno di stanotte.
E' un lungo percorso in cui a un certo punto mi trovo con la mia collega a cercare qualcuno in una casa. Dopo essere entrati in un casa piccola con la porta aperta dove abita una donna molto vecchia con i capelli bianchi che ha un figlio che sembra un cane pieno di pelo lungo e nero, nato così... ci troviamo di nuovo in strada, una stradina del mio paese che conosco bene. Entriamo in un negozio di souvenir con un retro, quasi una stanza segreta dove vi è una donna, la proprietaria, che legge pure il futuro.
La mia collega ben felice finalmente si siede e le chiede un giro di quello che sa fare lei, tarocchi o altro.
La donna molto cordiale e sorridente che sembra avere molta confidenza con la mia collega, subito accende tre grosse candele viola cominciando da sinistra verso destra, poi si prepara per la lettura del futuro.
Mentre si prepara mi guarda gioviale e mi dice: "tu sei la scimmia, come stai?", io la guardo stralunita, non capisco cosa vuole dire con scimmia, poi io non la conosco.
Lei mi risponde così:"scimmia si chiama il male di una persona che ha problemi con se stessa, quando tu sei stata male lei veniva da me e si faceva leggere il futuro ed io le dicevo che ci voleva tempo ma poi sarebbe passata". Ed io le rispondo: "lo so qual è il mio difetto, mi aggrappo al futuro ma non lascio andare mai il passato e questo mi rallenta, non mi fa guarire".
Mi sveglio.
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Vecchio 18-04-2011, 23.21.13   #2
diamantea
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Questo sogno sembra darmi una soluzione, mi dice cosa mi rallenta, mi parla di proiezione nel futuro ma di ancoramento al passato. Devo dire che mi sembra abbastanza veritiero, e sembra molto dire che tra passato e furuto ci sta il presente che non viene menzionato.
Non sto nel momento, nel presente, ma vivo in funzione di una speranza nel futuro senza lasciare andare il passato nei suoi ricordi belli e brutti. Nei tipi di Jung ho già visto che il mio tipo è descritto bene così, l'intuitivo introverso, che si sposta continuamente da un opposto all'altro alla ricerca delle infinite possibilità senza fermarsi nel presente, nel qui e ora. Lo dico io, lo riconosco e a quanto pare altre parti di me lo sapevano già da prima e si parlavano di nascosto a me, e solo ora che sto meglio possono venirne a conoscenza, di questa stanza segreta, di queste due donne che parlano del mio malessere e prevedono i tempi del mio miglioramento.

Quello che mi suona nuovo è questo termine della scimmia, perchè il male di una persona si chiama scimmia.
Ho cercato un pò la simbologia di questo animale e ho trovato che Jung asseriva che il diavolo è la scimmia di Dio.
Questo perchè l'immagine della scimmia appartiene all'ombra in quanto come significato arcaico della coscienza, quindi aspetto demoniaco come aspetti rinnegati, oscuri di sè.

La scimmia nei sogni rappresenta una parte della psiche che elude le regole e le censure lasciando salire la parte d'ombra rinnegata, come una liberazione di parti tenute represse nell'inconscio.
Io non la vedo, non la sogno però vengo chiamata scimmia in quanto persona che soffre con se stessa a causa dell'ombra rinnegata forse.
La scimmia è quanto di più vicino all'uomo esiste nel mondo animale, ha qualità che la rendono furba, primitiva, sfrontata ecc... ma è pure un potenziale che cresce, si eleva, si evolve.

Mi viene naturale fare un raffronto con il precedente sogno in cui vi è il diavolo che si associa alla scimmia, è la furbizia della scimmia che trova soluzioni raggirando o aggirando gli ostacoli, come ho fatto io con l'orco che mi molestava.

Ci sono le candele, sono tre e lo ritrovo anche nel precedente sogno, di colore viola, sono grosse e non molto alte.
NOn ho trovato nulla di particolare sulle candele legate ai sogni ma immagino che la candela porti luce, calore, si accende nei riti, purifica ecc... Il colore viola deriva dall'unione di rosso e blu, per cui per Jung è l'unione alchemica di corpo e spirito, unione di opposti.
Il viola è il colore originario dell'inconscio dove ancora la coscienza non si è formata. E' il colore dell'occulto, della magia, dell'arcano e sconosciuto.

Immagino si potrebbe dire che il mio suby stia cercando di venire alla luce, in superficie, accende candele viola, cioè porta luce su ciò che è inconscio, nascosto, arcaico.

Ray sono insopportabile lo so ma ti prego non farti pregare...
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Vecchio 19-04-2011, 08.03.14   #3
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Il simbolismo della scimmia è molto interessante, altra caratteristica della scimmia è quella che essa salta da un ramo all'altro e non si ferma mai per troppo tempo. Quindi per analogia la scimmia è intesa come il pensiero che salta da un concetto all'altro. Se il pensiero si ferma cosa rimane?
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Vecchio 19-04-2011, 12.01.12   #4
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Scimmia ----> sciommiottare

avere la scimmia -------> avere una dipendenza, essere posseduti da...
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Vecchio 19-04-2011, 16.12.02   #5
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Scimmia ----> sciommiottare

avere la scimmia -------> avere una dipendenza, essere posseduti da...

Però!!!
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Vecchio 19-04-2011, 22.05.52   #6
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Riflettendo la scimmia imita, si potrebbe associare ai modelli sociali o copioni che si apprendono per imitazione e da cui si può sviluppare dipendenza.
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Vecchio 19-04-2011, 23.24.57   #7
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Il simbolismo della scimmia è molto interessante, altra caratteristica della scimmia è quella che essa salta da un ramo all'altro e non si ferma mai per troppo tempo. Quindi per analogia la scimmia è intesa come il pensiero che salta da un concetto all'altro. Se il pensiero si ferma cosa rimane?
Il tipo intuito salta da una possibilità all'altra, da una situazione all'altra, anche da una storia all'altra. Questa peculiarità del saltare della scimmia mi fa venire in mente molte altre analogie.
Però il saltare, cambiare non dovrebbe dare dipendenza.

Il pensiero che si ferma è il qui e ora.
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Vecchio 24-04-2011, 12.28.08   #8
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avere la scimmia -------> avere una dipendenza, essere posseduti da...
Avere la scimmia comunemente è riferito alla dipendenza dall'alcol, e la vendetta della scimmia che fa stare male è la crisi d'astinenza.
Visto che non sono dipendente da sostanze ho pensato potesse riferirsi alle dipendenze psicologiche.
I fatti però mi inducono a pensare che non si tratti di dipendenza bensì di condizionamento del passato che emerge sempre e da cui non riesco a staccare mai. Emerge perchè non è stato ricapitolato, non è stato ricapitolato perchè non conosco tutto, e quando sembra che ho saputo tutto ecco che emergono cose nuove.
Forse questa è una dipendenza? Il confine è sottile e non lo capisco bene nel mio caso. Vorresti chiarire Ray per favore?

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"lo so qual è il mio difetto, mi aggrappo al futuro ma non lascio andare mai il passato e questo mi rallenta, non mi fa guarire".
Mi sveglio.
Questa frase ha generato un'immagine verticale di me che aggrappata ad una corda verso l'alto ma con i piedi dentro il passato da cui non riesco ancora a staccarmi malgrado scalcio, pesto ma ci sono sempre li in mezzo. E' anche l'immagine di stare in mezzo alla palude aggrappata ad un ramo/bagliore, quindi immagine sempre verticale, sia il bagliore che il ramo vengono dall'alto.
L'aggrapparmi al futuro lo intendo come un'ancora di salvezza, qualcosa che mi porta avanti, cioè in direzione opposta al passato che mi rallenta e non mi fa guarire. Il passato inteso come le sabbie mobili che se non mi aggrappo alla corda del futuro, ovvero della speranza e del cambiamento mi ancora al basso.
Tra l'altro chi mi dice questa cosa è un indovina, quindi una parte di me che vede il futuro, lo legge per me ad un'altra parte di me rappresentata dalla mia collega.
Questa collega è straniera, 30 anni nel mio paese ben inserita anche nel mondo del lavoro, tuttavia non ha mai amato alcune cose dell'Italia, soprattutto gli uomini e la falsità della gente che dietro i sorrisi nascondono l'ipocrisia. Quello che di lei mi piace e ne ammiro è la sua capacità di costruirsi il futuro lasciando andare il passato, difatti è da 5 anni che ha pensato al suo nuovo cambiamento, di lasciare di nuovo tutto ed abbracciare un altro futuro in altro luogo.
Mentre io cerco di creare un futuro nello stesso passato, senza tagliare le radici. Riflettendo però stamattina penso che cambiare luogo non serve se non si è ricapitolato il passato, è una valigia che viaggia con noi ovunque andiamo, a meno che non si riesce a pulire lo sfondo. Quel bianco che vedo ovunque nei sogni forse indica il mio desiderio di resettare e far tornare bianco il telo.
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Vecchio 25-04-2011, 23.05.56   #9
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Vorresti chiarire Ray per favore?
Ti avevo dato quello spunto perchè avevo visto che cercavi di espandere il simbolo scimmia ma quei due punti non erano stati sfiorati.
Dopodichè ti sei preoccupata della questione dipendenza ma non hai praticamente considerato la cosa del sciommiottare.

Conosci un po' Gurdjieff? Se la vediamo dal suo punto di vista la scimmia è il centro motore... quella parte della sfera istintuale che impara per imitazione, a cui dobbiamo abitudini buone e cattive e meccanismi automatici, utili e dannosi. Per estensione riporta anche alla parte istintiva della sfera intellettuale... i pensieri automatici, le abitudini mentali, i meccanismi di pensiero a cui automaticamente ricorriamo in seguito a determinati stimoli.

Intressante che la tipa ti dica che quando stavi male con te stessa la scimmia andava da lei e si faceva leggere il futuro. Un po' come se, quando le cose non ti vanno bene, tu vada automaticamente con la mente a cercare un futuro, di fatto scappando dalla situazione diciamo conflittuale. Sempre la scimmia, automatica e ripetitiva, ovviamente si aggrappa al passato utilizzando sempre gli stessi schemi.

Finchè non impariamo ad ammaestrare la scimmia, possiamo tranquillamente dire che siamo inscimmiati... abbiamo la scimmia che decide lei i nostri comportamenti, un po' come un drogato anche se non c'è dipendenza da sostanze.

Per altro in questo sogno ricevi un'indicazione chiara ed esplicita... cosa piuttosto rara. Che suby sia ormai alla disperazione?
No dai... credo sia un sogno importante. Ed è per questo discorso della scimmia che ti consigliavo di lasciar un secondo perdere tutta l'espansione dei simboli in tutte le direzioni (che poi è un tuo automatismo che spesso ti fa scappare, non centrare la questione... insomma è la scimmia che lo fa) e concentrarti invece sull'osservazione delle reazioni.
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Vecchio 26-04-2011, 16.25.05   #10
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Conosci un po' Gurdjieff? Se la vediamo dal suo punto di vista la scimmia è il centro motore... quella parte della sfera istintuale che impara per imitazione, a cui dobbiamo abitudini buone e cattive e meccanismi automatici, utili e dannosi. Per estensione riporta anche alla parte istintiva della sfera intellettuale... i pensieri automatici, le abitudini mentali, i meccanismi di pensiero a cui automaticamente ricorriamo in seguito a determinati stimoli.
Ho trovato anche un riferimento di Gurdy e la scimmia ma approfondirò ancora. Comunque il discorso è chiaro e dovrebbe fare riferimento al copione che menziono spesso ed è quello di cui vorrei liberarmi. In questi giorni ci sto lavorando parecchio e molte cose riesco a vederle, si tratta ora di rieducare, rompere la forma attuale e troverne un'altra più vicina al mio essere. Immagino sia questo il compito citato nel VITRIOL di cui si parla altrove.

Citazione:
Intressante che la tipa ti dica che quando stavi male con te stessa la scimmia andava da lei e si faceva leggere il futuro.
Solo per chiarezza, non era la scimmia che andava dall'indovina ma la mia collega straniera, a mia insaputa, di cui ho già visto cosa potrebbe rappresentare per me, cioè la parte capace di tagliare i ponti e andare avanti.

Citazione:
Un po' come se, quando le cose non ti vanno bene, tu vada automaticamente con la mente a cercare un futuro, di fatto scappando dalla situazione diciamo conflittuale. Sempre la scimmia, automatica e ripetitiva, ovviamente si aggrappa al passato utilizzando sempre gli stessi schemi.
E' vera questa cosa, nei primi sogni traspare pure bene il mio andare fuori come sel sogno di mia madre che si amputa il piede.
Qui dovrei chiedermi perchè lo faccio, se per incapacità o paura. Forse entrambi oppure più per paura visto che dai sogni la paura emerge sempre.

Citazione:
Finchè non impariamo ad ammaestrare la scimmia, possiamo tranquillamente dire che siamo inscimmiati...
Ammaestrare la scimmia vuol dire conoscere se stessi, forse l'Opera al Nero.

Citazione:
Ed è per questo discorso della scimmia che ti consigliavo di lasciar un secondo perdere tutta l'espansione dei simboli in tutte le direzioni (che poi è un tuo automatismo che spesso ti fa scappare, non centrare la questione... insomma è la scimmia che lo fa) e concentrarti invece sull'osservazione delle reazioni.
Questo lo hai detto nel sogno del demonio due giorni prima che pubblicavo questo della scimmia ma penso che il meccanismo che volevi farmi vedere sia uguale nei miei sogni in quanto è proprio un mio automatismo che come dici mi fa scappare, non essere diretta diceva Uno per paura, ma ancora non ho capito di quale paura si tratti.
Ho trovato questa frase che spiega qualcosa del VITRIOL e mi sembra possa spiegare la paura dell'andare diretti:
"...Instancabilmente, indagando senza pietà nelle pieghe più profonde del suo Sé, quasi alla soglia dell’Inferno dantesco, ove tutto è angoscia e paura..."

Cmq Ray gli eventi del momento mi fanno pensare che qualcosa sta cambiando, ho i piedi funzionanti quindi mi sto radicando a terra, proteggo la mia casa da invasioni esterne che non giovano alla serenità familiare pur dovendomene occupare tenendo conto del copione, automatismi e apprendimento della scimmia, c'è un demone da individuare e uccidere, è proprio l'occhio del ciclone in cui mi trovo. Questa volta voglio starci in mezzo senza cercare di uscirne per scappare altrimenti ne vengo travolta e fatta a pezzi come sempre. Speriamo ne sia all'altezza.

Grazie Ray, risposta lunga ed esaustiva molto soddisfacente
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Vecchio 08-10-2011, 17.01.53   #11
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Conosci un po' Gurdjieff? Se la vediamo dal suo punto di vista la scimmia è il centro motore... quella parte della sfera istintuale che impara per imitazione, a cui dobbiamo abitudini buone e cattive e meccanismi automatici, utili e dannosi. Per estensione riporta anche alla parte istintiva della sfera intellettuale... i pensieri automatici, le abitudini mentali, i meccanismi di pensiero a cui automaticamente ricorriamo in seguito a determinati stimoli.
Sono passati mesi da questo sogno ma l'ho sempre tenuto presente ed ora mi torna utile riprenderlo.
Se ben capisco il riferimento è verso tutti gli istinti che si manifestano inizialmente per automatismo, addomesticare gli istinti vuol dire non farsi dominare dagli automatismi.
Non mi è chiaro ancora quali istinti sono addomesticabili e quali no. O se gli istinti non si addomesticano ma è la consapevolezza che ci rende liberi dal loro automatismo, ma a quel punto si può ancora parlare di istinto?

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Futuro - aspettativa - delusione - fuga dal momento presente deludente- rifugio in altre aspettative future.
Il sogno dice che non lascio andare il passato... io penso che una cosa non si lascia andare finchè non è risolta. In questi giorni è salito qualcosa di questo passato che non lascio andare, il non risolto, l'imprinting che mi ha portato a fare casette, cercare la perfezione, fuggire dal momento e tante altre cose.
Non sono vicina alla soluzione, non so nemmeno se certe cose sono risolvibili, se ci si può liberare dalle contaminazioni, dalle macchie e ripulire il telo, farlo tornare bianco immacolato come solo nei miei sogni vedo possibile. Chi può darmi questa risposta? Nessuno credo, lo devo scoprire da sola trovando il coraggio di immergermi in quel dolore pungente che mi fa fuggire.
Se uno perde una gamba può farsi una protesi, camminare di nuovo ma non può riavere la sua gamba. Questo è un cruccio non risolto, su cui ancora sono in conflitto malgrado su tante cose non abbia colpa diretta ma in qualche modo ne porto le conseguenze, ne pago il debito. Devo trovare una motivazione accettabile per farmi carico del debito e finire di pagarlo prima o poi.
In genere si ricorre al karma per trovare questa motivazione...

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...Ed è per questo discorso della scimmia che ti consigliavo di lasciar un secondo perdere tutta l'espansione dei simboli in tutte le direzioni (che poi è un tuo automatismo che spesso ti fa scappare, non centrare la questione... insomma è la scimmia che lo fa) e concentrarti invece sull'osservazione delle reazioni.
Andare OT, fuggire dal momento presente, deviare per non andare diretta... tutti meccanismi automatici per allontanarmi da una condizione di partenza che non ho mai accettato e ho imparato a svicolarmi a macchia d'olio.
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Vecchio 30-10-2011, 12.24.54   #12
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Un altro spezzone di sogno, Uno mi risponde sul sogno.
Vedo proprio la pagina di ermo. Quello che scrive è nerettato, la risposta è lunga 4 o 5 righe, lo leggo tutto bene ma appena mi sveglio quello che riesco a ricordare è solo la prima frase: "Lo sciommiottare secondo Gurdjieff..."
poi la spiegazione ma non ricordo più le parole, solo "La grande fiamma" ad integrare e spiegare la scimmia.
Poi faceva il paragone con il ripetere a pappagallo che invece era altro... ma nemmeno qui ricordo più le parole.

Ray sapresti indicarmi il libro dove si parla della scimmia?
E della "grande fiamma" sapreste indicarmi qualcosa?
Sicuramente in questi giorni pensando alle sue danze, che evocano in me sensazioni particolari ed anche una nostalgia profonda, mai superata, suby ne approfitta per riportarmi a lui a questo argomento che forse dovrei approfondire.

Poi ho visto tutto il sito nuovo, molto schematico per non andare OT e rendere sempre tutto più specifico e profondo, viene richiesta sempre maggiore attenzione, con un percorso guidato dove non si può sbagliare e passare al successivo se non si è specificato bene il precedente.
Credo che il suby mi stia facendo recuperare gli schemi mentali per ordinare i pensieri.
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Vecchio 31-10-2011, 20.35.09   #13
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Mi sono chiesta perchè ho portato a galla solo questi frammenti di messaggio. Ero cosciente nel sogno di sognare e di dover ripassare in memoria per imprimere il messaggio, sapevo che al risveglio avrei potuto perdere il contenuto.
Al momento del risveglio ho cercato di riportare in veglia tutto il contenuto ma è avvenuta una specie di scrematura, come se tutto il messaggio fosse troppo pesante da portare su. E' stata una specie di emersione dal sogno alla veglia in cui ho portato solo quelle frasi e il resto è stato impossibile da ricordare malgrado so con estrema chiarezza che l'ho letto più volte ma non capito perchè troppo intenta ad imparare a pappagallo, a memorizzare come la scimmia, per portarmelo su e ragionarci con calma. Lo stesso copione di quando ho sognato il messaggio della Madonna. La scimmia che si comporta sempre nello stesso modo.
Mi chiedo cosa vuol dire questa scrematura, se non sono in grado di portare alla coscienza tutto il messaggio oppure se devo riportare solo questo.
Quello che su cui rifletto è che devo guadagnarmelo il messaggio, troppo facile averlo da suby, come troppo facile sarebbe averlo spiegato da qualcuno senza io aver fatto una profonda ricerca di ciò che è già dentro di me ma non sono ancora in grado di poterlo reggere, utilizzarlo al meglio. Lo capirei solo con il livello di comprensione che possiedo e potrebbe non essere sufficiente, forse lo renderei vano.
Me lo dice Uno nel sogno, me lo spiega chiaramente e me lo neretta ma non lo posso portare sù per intero, come le sue risposte che lasciano più fame di prima.
Devo lanciare il segugio e cercare ciò che mi serve senza scorciatoie, sconti e Rayutini.

Ora che cavolo ci piango non lo so nemmeno io.
Forse perchè penso di avere sprecato un'occasione.
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