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Vecchio 29-04-2007, 13.33.50   #1
Ray
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Predefinito Provare per credere

E' usato tantissimo sto modo di dire... spesso poi per chiudere le frasi: uno fa un'affermazione a cui l'altro resta interdetto e il primo usa il "provare per credere" per rimandare tutto ad un altro piano, quello esperienziale. Il che va benissimo a mio modo di vedere ma...

Se provo poi che me ne faccio del credere? Invece è proprio se non provo che, se voglio, devo credere. Mentre nella frase sono dati uno a scopo dell'altro. Uhm...

E io che pensavo di provare proprio per NON credere... mah, mi sa che mi sfugge qualcosa.
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Vecchio 29-04-2007, 14.11.24   #2
Lion
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Credo che se dobbiamo provare per credere vuol dire che non ci fidiamo e quindi abbiamo bisogno di fare esperienza su di noi per poter così comprendere e credere in quello che ci è stato detto. Se invece riesco già a comprendere prima non ho bisogno di provare, lo so già, anche se forse in fondo in fondo ogni cosa bisogna provarla per comprenderla veramente..
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Vecchio 29-04-2007, 14.46.48   #3
griselda
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E' usato tantissimo sto modo di dire... spesso poi per chiudere le frasi: uno fa un'affermazione a cui l'altro resta interdetto e il primo usa il "provare per credere" per rimandare tutto ad un altro piano, quello esperienziale. Il che va benissimo a mio modo di vedere ma...

Se provo poi che me ne faccio del credere? Invece è proprio se non provo che, se voglio, devo credere. Mentre nella frase sono dati uno a scopo dell'altro. Uhm...

E io che pensavo di provare proprio per NON credere... mah, mi sa che mi sfugge qualcosa.
Forse è in questo senso:
Tu mi racconti che hai mangiato un frutto esotico che io non conosco mi descrivil il colore il sapore le sensazioni che provi nel mangiarlo la squisitezza, le sue proprietà mi dici che ha il gusto che assomiglia ad un altro frutto insomma fai del tuo meglio per descrivermelo ed a questo punto io lo conosco bene o male questo frutto, ma quando lo avrò assaggiato di mio farò l'esperienza e vedrò, capirò assaporerò personalmente se quello che avevo imparato consciuto e che avevo consciuto solo mentalmente è vero o no.
Credo che in questo caso calzi no?
Credere e basta mi da l'idea di una conoscenza parziale.
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Vecchio 29-04-2007, 14.50.02   #4
MoonCat
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vediamo un pò....se partiamo dal presupposto che la realtà è sempre soggettiva, a quel punto quello che vediamo e verifichiamo su noi stessi è comunque un'esperienza che noi vivremo in modo diverso rispetto al nostro prossimo...
allora un senso l'avrebbe: "io vedo e sento come reale questa tale esperienza che ho vissuto", (anche se, essendo la realtà soggettiva, mi rendo conto che lo è solo per me, quindi "credo" sia oggettivamente reale)... "provala anche tu in modo che sia reale anche dal tuo punto di vista..." (e la sua oggettività accresca)
... potrebbe essere?
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Vecchio 29-04-2007, 15.10.44   #5
Faltea
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E' usato tantissimo sto modo di dire... spesso poi per chiudere le frasi: uno fa un'affermazione a cui l'altro resta interdetto e il primo usa il "provare per credere" per rimandare tutto ad un altro piano, quello esperienziale. Il che va benissimo a mio modo di vedere ma...

Se provo poi che me ne faccio del credere? Invece è proprio se non provo che, se voglio, devo credere. Mentre nella frase sono dati uno a scopo dell'altro. Uhm...

E io che pensavo di provare proprio per NON credere... mah, mi sa che mi sfugge qualcosa.
E' un paradosso in effetti..
Se io credo non ho bisogno di prove, se non ci credo nel momento che provo perdo comunque il credo perché diviene un dato di fatto...
Nel credere vi è una supposizione, nel dato di fatto sparisce in automatico. Diviene realtà..
Forse ha un senso utilizzato in pubblicità:
Io propongo un'articolo che è innovativo, che fa cose che per chi mi ascolta sono impossibili (o simil tali). Nel momento che io propongo l'articolo chi mi sta di fronte mi prende per visionaria ma la mia loquacità lo porta a credere.. ma non fino in fondo.
Il concetto del provare per credere funziona come slogan immediato per far si che chi è in dubbio, testi l'articolo aquistandolo. Genera una sicurezza nell'acquirente e lo porta all'acquisto.

Mi sembra che di base però ci sia sempre come soggetto una cosa o un'esperienza che x chi ascolta è assurda o di difficile comprensione.
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Vecchio 29-04-2007, 15.32.17   #6
griselda
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Invece è proprio se non provo che, se voglio, devo credere.
A volte mi capita di dire:" ah ti credo sulla parola" questo quando quel qualcosa non vorrei proprio provarlo e quindi mi accontento di credere perchè provarlo per me sarebbe difficile o insopportabile etc quindi credo perchè mi è più semplice mentre il provarlo invece mi costerebbe qualcosa....quindi non mi faccio toccare dal problema in prima persona: credendo.
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Vecchio 29-04-2007, 15.44.50   #7
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Forse ha un senso utilizzato in pubblicità:
Io propongo un'articolo che è innovativo, che fa cose che per chi mi ascolta sono impossibili (o simil tali). Nel momento che io propongo l'articolo chi mi sta di fronte mi prende per visionaria ma la mia loquacità lo porta a credere.. ma non fino in fondo.
Il concetto del provare per credere funziona come slogan immediato per far si che chi è in dubbio, testi l'articolo aquistandolo. Genera una sicurezza nell'acquirente e lo porta all'acquisto.
La pubblicità usa questo slogan che copre una certa fascia di utenza quelli che pensano sempre di trovare la panacea il gratis ed i regali sperano insomma che qualcun altro risolva loro i problemi si affidano per non essere loro a sperimentare poi capita che restino delusi dalla fallacia della facile offerta.
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Vecchio 29-04-2007, 19.21.31   #8
RedWitch
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Credere senza provare, per come la vedo io equivale alla Fede, che è l'unica cosa che ritengo possa essere "cieca"
Per quanto si possa aver fiducia in un altro essere umano se non provo, è difficile poter credere senza sperimentare, anche se in qualche caso mi è capitato. E mi capita. Ma finchè non ho sperimentato, come diceva sopra Lion, non comprendo..

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Invece è proprio se non provo che, se voglio, devo credere.
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E io che pensavo di provare proprio per NON credere... mah, mi sa che mi sfugge qualcosa.
Anche queste le vedo molto connesse con il discorso della Fede.. se provo, ho le prove scientifiche.. non Credo.. invece per Credere.. non devo aver bisogno delle prove.. eppure, ogni persona che Cerca, alla fine... cerca delle prove.... che possono essere soggettive quanto vogliamo.. ma le cerca..
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Vecchio 30-04-2007, 00.03.48   #9
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E' usato tantissimo sto modo di dire... spesso poi per chiudere le frasi: uno fa un'affermazione a cui l'altro resta interdetto e il primo usa il "provare per credere" per rimandare tutto ad un altro piano, quello esperienziale. Il che va benissimo a mio modo di vedere ma...

Se provo poi che me ne faccio del credere? Invece è proprio se non provo che, se voglio, devo credere. Mentre nella frase sono dati uno a scopo dell'altro. Uhm...

E io che pensavo di provare proprio per NON credere... mah, mi sa che mi sfugge qualcosa.

In effetti il modo di dire dovrebbe essere a mio avviso formulato così:"provare per comprendere". In quanto per comprendere veramente una cosa devo fare esperienza su di me, viceversa se una cosa non posso per il momento provarla, per svariati motivi.., devo per forza di cose credere, che a mio avviso non è detto che in futuro non possa provare e quindi aver fatto esperienza.
Cioè posso provare una cosa per comprenderla, per farla mia, ma questo non esula il fatto che in partenza ci credevo. C'è un aforisma di Sant'Agostino sul sito che dice:"Credo per comprendere, non comprendo per credere". Quindi la partenza per comprendere una cosa dovrebbe essere il credere. Se sono già scettico in partenza sarà difficile comprendere.
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Vecchio 30-04-2007, 11.03.48   #10
Uno
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E' usato tantissimo ma con poca cognizione di cosa significa.

Dall'illuminismo in poi si è cercato di installare il terrore verso il credere di qualsiasi genere sia, un modo come un'altro (gran parte inconscio e necessario per le dinamiche delle forze evolutive contrapposte... discorso comunque o.t.) per ostacolare, rallentare la presa di coscienza globale.

una mela
la prendo in mano, la tocco, la annuso, la assaggio, la mangio, la lecco, se è stata al sole ne sento il calore.... la esperisco... la conosco a vari livelli... me ne mancano pochi che per ora tralascio.

il sole lo vedo in cielo, ne sento il calore.... ma non posso toccarlo... non posso mangiarlo, non posso annusarlo e tutte le cose che non ho preso in considerazione della mela....

lo squalo, so che esiste dai racconti altrui, ne ho viste delle foto, dei filmati... ma non l'ho mai visto direttamente, mai toccato, mai annusato etc etc...

piccoli esempi per dirvi che ci sono vari gradi di esperienza in tutto ciò che conosciamo... anche in ciò che conosciamo meglio c'è una parte che crediamo sia in un certo modo ma che non abbiamo sperimentato direttamente... o meglio di cui non abbiamo coscienza....

quindi se dico (io, cosciente di tutto quello che ho scritto) di una cosa "provare per credere" intendo che colui a cui indirizzo questa frase è assolutamente repulsivo verso una determinata idea... quando proverà comunque per i principi sopra enunciati non potrà conoscere tutto sul soggetto provato... ma se lo farà ne conoscerà almeno una parte che gli/le permetterà di credere al resto.... credenza che potrebbe essere sostituita con il tempo e successive esperienze con il solo limite personale.


Grazie Ray per aver sollevato il discorso... porterà ulteriori sviluppi nel tempo, per ora mi fermo
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Vecchio 30-04-2007, 14.00.06   #11
Era
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scusate ma di questi tempi.............................
leggerò tutto con calma...ma intanto dirò la mia
e lo so...ma se aspetto di leggere tutto non scrivo
più......

ma se credo sempre e comunque....non provando mai....
non mi inibisco esperienze? che anche se dovessero
risultare negative...qualcosa m' insegnano comunque...
e se credo...ma ugualmente provo...non è positivo?
anche perchè poi...ognuno di noi ha un modo diverso
di sentire...vivere...agire....
__________________
Dio mi conceda
la serenità di accettare
le cose che non posso cambiare
il coraggio di cambiare
quelle che posso cambiare
e la saggezza
di distinguere tra le une e le altre
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Vecchio 30-04-2007, 14.26.30   #12
stella
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Provare per credere mi fa venire in mente Tommaso che solo dopo aver toccato con mano e visto con i suoi occhi ha creduto....
Questo modo di dire sottintende che per credere (quando non si ha una Fede con la F maiuscola) si ha bisogno di sperimentare in maniera diretta una certa cosa....
Però di tante cose ci fidiamo (cioè abbiamo fede) anche se non le proviamo direttamente.... ci fidiamo di chi le ha provate al posto nostro.... ma che comunque non può sostituire l'esperienza diretta e soggettiva....
Per esempio credo in un mucchio di cose che non ho provato direttamente....
Credo che sulla luna si pesa molto meno che sulla terra, credo che un serpente è velenoso anche se non sono stata mai morsa da un serpente, credo che un fiore esotico sia profumato, ecc.
Il provare per credere entra in gioco quando di una cosa, avendone un'idea o una percezione diversa, non ci posso credere, quindi devo provare per cambiare idea...
In questo caso il credere e il provare sono in contradditorio, visto che io di una certa cosa mi sono fatta un'idea diversa....
Quando avrò provato ci crederò.... altrimenti rimango della mia idea....
Quindi ci sono certe cose a cui credo perchè fanno parte di nozioni universalmente accettate, altre che devono passare attraverso la sperimentazione diretta...
Si prova quindi perchè non ci si fida, e soprattutto perchè ci manca quell'esperienza....

Nella pubblicità "provare per credere" è un invito a fidarsi solo di se stessi, per cui è una spinta a provare direttamente quella data cosa.... altrimenti il messaggio non arriverebbe allo scopo e nessuno comprerebbe quel prodotto.... se basterebbe credere, senza provare.
stella non è connesso  
Vecchio 30-04-2007, 14.42.12   #13
griselda
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Può essere che ad alcune persone le parole nn facciano presa come ciò che sperimentano? Cioè le parole le dimenticano più facilmente di ciò che hanno provato e questo preclude loro col tempo di credere? Mi sa che la mia mente è contorta
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