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Vecchio 01-07-2011, 00.26.04   #1
dafne
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Ieri sono caduta.
Lavavo un pavimento al lavoro e non avevo colto il grado di scivolosità...
Il tempo di cercar di mettere in avanti le braccia e ho picchiato ferocemente il ginocchio sinistro.

Vabbè.

Oggi giorno di riposo. Avevo promesso di fare il bagno al lago ai bimbi.
Non ne avevo molta voglia stamattina, in più due giorni di lavoro intensissimo e di stupide beghe lavorative non mi avevano messo dell'umore migliore. Ero stanca.

Ad un certo punto mentre nuotavo m'è tornata l'angoscia da fondale. Era un pò che non mi prendeva. Ho cercato di scacciare il pensiero ma era più forte della mia volontà (adesso mi rendo conto che questa era già nel lettino a dormire.....).

Dopo un pò ho detto che avevo freddo e mi sono avviata verso la spiaggia.
Il lago ha un fondale sassoso. Per entrare in acqua di solito passiamo da una di quelle rampe che si usano per far entrare le barche.

Ero quasi fuori e mi sono spostata sul bordo esterno dove avevo messo le ciabatte.

Un attimo prima pensavo alle ciabatte, un attimo dopo ero faccia a terra cercando di capire che diavolo era successo.

Ci ho messo una frazione di secondo per realizzare che avevo la faccia piastrellata sul cemento e che ero caduta. Un paio di secondi per realizzare che non ero morta e che c'erano i bambini che mi chaimavano.
L'adrenalina che è partita per cercare di calmarli mi ha fatto riprendere ma per un paio di minuti non sono riuscita ad aprire gli occhi. Erano come incollati.

Sapevo che sanguinavo ma mentre dicevo ai ragazzi di stare calmi che mi ero solo presa una botta e di non agitarsi e non urlare cercavo anche di capire da dove mi usciva stò sangue. Avevo paura di essermi rotta il naso sinceramente.

Piano piano sono riuscita ad aprire gli occhi e poi ghiaccio a kili. Due tagli, uno sul naso e uno sul labbro (anche dentro) ma niente di rotto.

Intontimento ecc ma come quando mi sono fatta male anni fà su un tornio dei secondi della caduta ho il buio completo.

Non ho avuto la presenza di spirito di mettere avanti le mani, nè scivolare di lato come ieri su quel pavimento.

La sensazione spiacevolissima che ho avuto e ho tutt'ora è che io, in quel momento, non ero lì. O se c'ero ho spento tutto per un tempo infinitamente piccolo.
E' possibile?
__________________

Ultima modifica di dafne : 01-07-2011 alle ore 00.28.49.
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Vecchio 01-07-2011, 09.43.47   #2
Uno
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Sulla prima quasi quasi ti avrei preso in giro, sulla seconda mi dispiace che ti sei fatta male e sarebbe il caso che fermi un momento la trottola, se no bastano un paio di ciabatte per farti rovinare a terra.
Si certo, non eri lì....
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Vecchio 01-07-2011, 09.46.16   #3
Sole
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E adesso come stai?

Citazione:
La sensazione spiacevolissima che ho avuto e ho tutt'ora è che io, in quel momento, non ero lì. O se c'ero ho spento tutto per un tempo infinitamente piccolo.
E' successo anche a me quando sono finita faccia a terra con lo scooter addosso.
Penso che effettivamente tu non eri lì in quel momento. Cioè chiaramente c'eri, il tuo corpo, le tue sensazioni fisiche ma ciò che imprime le impressioni e "coscientizza" le esperienze non c'era, si era come "staccato" da te (come da me) per il trauma che era già vissuto ma che noi percepiamo l'attimo dopo. Probabilmente andare giù di faccia ricorda la paura di morire...
Lo so è un pochino incomprensibile quel che dico, magari è pure sbagliato, eppure capisco cosa vuoi dire, quel buio in cui non l'unica percezione reale è che non eri lì. Tu hai vissuto qualcosa che altri ti raccontano ma che non sai cosa, come, quando è accaduto. Come se non appartenesse al tuo vissuto, come se non potessi neppure recuperare quella paura, quel trauma che ti ha chiuso le impressioni, l'oblio anche della possibilità di rielaborare il tutto.
Ad oggi io non l'ho recuperato, ma non è più importante farlo. Il trauma ha impedito di imprimere in maniera cosciente il tutto ma esiste in qualche parte di me e mi fa lavorare sulla cosa in maniera trasversale piuttosto che diretta, ma alla fin fine va bene lo stesso, se non ero in grado di imprimermi quella paura, accetto che non sono così forte e mi prendo trasversalmente il messaggio.

Invece vorrei farti notare una cosa e cioè che per due volte sei scivolata sull'acqua e ne hano risentito parti specifiche del corpo.
__________________
Se non sarò me stesso chi lo sarà per me? E se non ora, quando?
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Vecchio 01-07-2011, 12.01.22   #4
luke
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Quando ho letto il titolo pensavo stessi rifacendo i pavimenti di casa e ti servisse qualche consiglio

Comunque capisco che deve essere stato un bello spavento, tra l'altro anche a me una volta è successa una cosa simile, sono scivolato sul cemento dove si forma una fanghiglia scivolosissima, ed in un attimo mi sono ritrovato a dare una bella capocciata

Può essere che in questi frangenti ci sia qualche meccanismo che stacca tutto, quasi a voler abbandonare il corpo non ho capito se lo lascia in balia di se stesso oppure è un modo per permettergli di utilizzare i riflessi, la reazione istintiva nel modo migliore, senza interferenze.
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Vecchio 01-07-2011, 12.48.19   #5
Faltea
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Originalmente inviato da Sole Visualizza messaggio
Invece vorrei farti notare una cosa e cioè che per due volte sei scivolata sull'acqua e ne hano risentito parti specifiche del corpo.
E' la prima cosa che ho pensato anch'io quando ho letto il post..
E' capitato spesso anche a me e so che quanto cado, se non mi fermo e ripresto attenzione attiva finisco per farmi male (mi sono slogata 5 volte la caviglia prima di capire il processo causa-effetto ).
Cadere è mancanza di equilibrio oltre che di attenzione, forse qualcosa ha destabilizzato l'equilibrio interiore...
Alla fine io trovavo sempre una motivazione valida (all'inizio me la raccontavo certo, altrimenti non sarei caduta le altre 4.. )

Il discorso "parti specifiche del corpo" passo..
Forse mi prendevo una sbucciatura ma proprio non ricordo... Ricordo solo l'equilibrio, la caviglia che cedeva e bum a terra...
E ora che ci penso i secondi di buio li avevo anch'io..
ma non ci ho mai pensato su...

Se fosse come dice Luke i riflessi dovrebbero farti reagire in modo da evitare di ferirti.. invece cadi a mo' di palla di cannone, un po' come svenire..
Come mai?
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Non ho bisogno di chi la pensa come me, ma di crescere aprendo la mente a diversi modi di vedere e di pensare.
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Vecchio 01-07-2011, 13.04.31   #6
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Ieri sono caduta.
Lavavo un pavimento al lavoro e non avevo colto il grado di scivolosità...
Il tempo di cercar di mettere in avanti le braccia e ho picchiato ferocemente il ginocchio sinistro.

Vabbè.

Oggi giorno di riposo. Avevo promesso di fare il bagno al lago ai bimbi.
Non ne avevo molta voglia stamattina, in più due giorni di lavoro intensissimo e di stupide beghe lavorative non mi avevano messo dell'umore migliore. Ero stanca.

Ad un certo punto mentre nuotavo m'è tornata l'angoscia da fondale. Era un pò che non mi prendeva. Ho cercato di scacciare il pensiero ma era più forte della mia volontà (adesso mi rendo conto che questa era già nel lettino a dormire.....).

Dopo un pò ho detto che avevo freddo e mi sono avviata verso la spiaggia.
Il lago ha un fondale sassoso. Per entrare in acqua di solito passiamo da una di quelle rampe che si usano per far entrare le barche.

Ero quasi fuori e mi sono spostata sul bordo esterno dove avevo messo le ciabatte.

Un attimo prima pensavo alle ciabatte, un attimo dopo ero faccia a terra cercando di capire che diavolo era successo.

Ci ho messo una frazione di secondo per realizzare che avevo la faccia piastrellata sul cemento e che ero caduta. Un paio di secondi per realizzare che non ero morta e che c'erano i bambini che mi chaimavano.
L'adrenalina che è partita per cercare di calmarli mi ha fatto riprendere ma per un paio di minuti non sono riuscita ad aprire gli occhi. Erano come incollati.

Sapevo che sanguinavo ma mentre dicevo ai ragazzi di stare calmi che mi ero solo presa una botta e di non agitarsi e non urlare cercavo anche di capire da dove mi usciva stò sangue. Avevo paura di essermi rotta il naso sinceramente.

Piano piano sono riuscita ad aprire gli occhi e poi ghiaccio a kili. Due tagli, uno sul naso e uno sul labbro (anche dentro) ma niente di rotto.

Intontimento ecc ma come quando mi sono fatta male anni fà su un tornio dei secondi della caduta ho il buio completo.

Non ho avuto la presenza di spirito di mettere avanti le mani, nè scivolare di lato come ieri su quel pavimento.

La sensazione spiacevolissima che ho avuto e ho tutt'ora è che io, in quel momento, non ero lì. O se c'ero ho spento tutto per un tempo infinitamente piccolo.
E' possibile?
Che mi dispiace lo sai già
Volevo solo dire che la cosa degli occhi appicicati che non si aprivano mi ha riportato alla mente l'esperienza che ho avuto e ho pensato che tu in quel momento non eri nel corpo, la tua coscienza non era dentro di te o non del tutto, magari è una sciocchezza ma l'ho pensato e quindi te lo dico un po' come nei sogni.

Il discorso di sciovolare sull'acqua lo conosco bene l'ultima volta che sono caduta come un sasso e con la mente sono corsa più veloce di quello che può fare il corpo e infatti lui è ...patapunfete

Però io qualche ora prima avevo avuto la sensazione di aver perso il controllo di alcune cose su cui voglio tenerlo insomma quel precario equilibrio che avevo l'avevo perso e credo che quel sentire abbia portato alla caduta...l'emozione che avevo provato erano di averlo perso e anche di spavento. Ripeto magari non c'entra nulla eh..,
Bon buona guarigione
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Vecchio 01-07-2011, 14.19.11   #7
Edera
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Mi spiace Daf, spero tu stia un po' meglio.
Anch'io feci un incidente in motorino a diciasette anni e come te e Sole ebbi la sensazione di non essere presente in quel momento... Ho provato a recuperarlo con la memoria ma niente, è un fotogramma nero..
Mi raccomando guarisci in fretta
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Vecchio 01-07-2011, 15.19.37   #8
RedWitch
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Anche a me dispiace Daf, come stai oggi?

A me viene da pensare che quando si fanno questi capitomboli, sia come un brusco ritorno sulla terra... pensate a quante volte invece non ci ricordiamo quel che facciamo, non ci siamo (non viviamo) e la cosa ci passa inosservata. Ce ne accorgiamo solo quando cadiamo...

Daf
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Vecchio 01-07-2011, 15.24.54   #9
dafne
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Grazie ragazzi
Oggi sono venuta a casa prima dal lavoro, mi girava troppo la testa. Certo, puliamo le camere in condizioni termiche assurde (il termometro oscilla dai 27 ai 29 gradi e non ci lasciano accendere i condizionatori perchè "l'elettricista costa" ..vabbeh) comunque più tardi vado dal medico perchè mi sono accorta che la ferita nel labbro interno si è infettata.
Le altre ferite sono già chiuse e abbastanza pulite.

E' da qualche giorno che mi "scappano" le cose da fare. Sono distratta e tutta presa da un cambiamento che è in corso ma che non ho ancora deciso come gestire, mi rendo conto adesso...

Visto che siamo in esperienze provo a metterlo giù, vediamo se riesco a dare una sistemata a me stessa sennò col ciuffo che metto apposto casa figli e vita.

Stò cercando di prendere un pò di decisione, di volermi un pò bene.
Molto dello sforzo in questo periodo devo ammetterlo è andato nell'aspetto esteriore. Un pò il calo del peso, un pò con un giro dall'estetista e un paio di vestiti a "misura donna e non scimmione"

Poi sono uscita con delle amiche, diverse amiche, anche solo per un'ora, anche di sera.
I ragazzi pare che si gestiscano decisamente meglio senza la mia presenza assidua.
La patente è un altro gran passaggio. Per le decine di volte che m'è venuta la crisi di panico ho cercato di insistere e non mollare e adesso và decisamente meglio.

Ma....c'è sempre un ma

Volevo aprire una discussione sulle cosiddette brave ragazze. Tendenzialmente lo sono, o cerco di esserlo, ma il portare in fuori il desiderio di essere piacente ha fatto scattare anche la fanciulla diciamo poco seria, quella dei doppi sensi e che ridacchia sorniona ai ragazzi.
Non è facile da metter giù stà cosa portate pazienza se non mi spiego bene al primo colpo.

Mi sono resa conto che alla mia età rischio di fare la fine dell'ocona o della facilona in un battito di ciglia se non stò attenta e decido che cosa voglio dalla vita.

In questo stato diciamo ibrido si sono aggiunte le poche ore di sonno, due giorni pieni di corsa al lavoro, l'incertezza del futuro come casa e scuola dei figli e il solito senso di inadeguatezza che ha iniziato a dilagare...secondo una mia amica infermiere sono caduta al lago perchè ho perso i sensi. Lei giustifica così quel buco nero.
Io ho la sensazione che l'acqua abbia riportato su certe paure, il mostro marino nascosto nell'abisso e il desiderio impellente di scappare via.
Invece di stare ferma sono fuggita e nell'uscire il sistema è andato in corto. Anche se più che un sovraccarico pare un calo di energia. Ma sono vere entrambe le cose.
Ho sovraccaricato il sistema emotivo e scaricato le riserve energetiche e il sistema si è impallato.

Alla fine volevo tirare di più e mi ritrovo nella condizione di dover fermare tutto.

Domenica portiamo i bambini al mare. Ho tre settimane di pausa. Per qualche giorno ho pensato di fare festa tre settimane ma mi rendo conto adesso che non potrei fare peggio.

Che cosa voglio da me e dagli altri. Questa è la mia prossima missione. E' molto importante che io riesca a trovare un mio equilibrio tra quello che voglio (riuscendo a definirlo perbene) e quello che sono disposta a cedere per averlo. Soprattutto quest'ultimo passo.

15 anni fà quando ho avuto l'incidente al lavoro ero in un periodo cupo e sperso. Adesso decisamente meno, ma la presenza scarseggia e me ne rendo conto anche dal tipo di rapporti che stò tessendo.

Non ci siamo. Spero che questa caduta mi serva come mi è servita la figuraccia che ho fatto con la penna

Considerando che non mi sono rotta niente (e potevo disintegrarmi denti e naso) direi che posso ringraziare parecchio e prendere la strada migliore.

Stà cosa dell'acqua anche, comunque, và esplorata. Sono stanca di avere paure incontrollate sommerse pronte a far danno.
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Vecchio 01-07-2011, 17.58.48   #10
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Lieta che stai meglio Daf ... goditi questo periodo di meritata vacanza
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Vecchio 02-07-2011, 00.42.06   #11
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Sulla prima quasi quasi ti avrei preso in giro, sulla seconda mi dispiace che ti sei fatta male e sarebbe il caso che fermi un momento la trottola, se no bastano un paio di ciabatte per farti rovinare a terra.
Si certo, non eri lì....
Quel fermare la trottola posso pensarlo riferito a quel discorso della lavanderia che hai fatto di là nella discussione sulla volontà?

Si, non ero lì, è curioso ma non riesco a percepire il momento dello "stacco" anche se è come quelle parole che ti rimangono sulla punta della lingua e non riesci ad afferrarle.....

E' tutto il giorno che le parole di Sole mi risuonano a campana dentro. Parti specifiche del corpo.
E' forte che mi sia spiattellata la faccia proprio nel momento in cui volevo metterla in bella mostra .
Curioso che sia capitato proprio quando sono "scivolata" a dedicarmi a una bellezza solo esteriore. Cosa che peraltro non è neanche del tutto sbagliata, è bello avere cura del proprio aspetto, dedicarsi del tempo...ma non farne uno specchietto per allodole lasciando a margine tutto il resto... comodo forse, per certe dinamiche ma non è quello che voglio.. non sono io.
Anche se nell'immediato è decisamente più gratificante...alla fine è sempre la solita cavolosa ricerca di attenzione...ufffffffffffffff

Sono scivolata sull'ovvio, su una superficie che pensavo di conoscere ma che invece non conoscevo per niente. E meno male che non ho rotto niente, continuo a ripetermelo, anche nella vita vera non ho ancora rotto niente ..pazienza, pazienza ci vuole, pazienza.
Dote che mi manca assieme alla costanza.

Devo imparare a fermarmi, a rallentare quando sono in corsa senza controllo e accellerare quando la pigrizia mi fà rallentare all'inverosimile.
Anche guidando lo faccio, vado pianino e poi cerco di fare i cambi di marcia, ad esempio, sempre tardi e di fretta. Oppure ci metto un tempo infinito, una volta ferma, a ripartire.

C'è qualcosa che non vuole assolutamente che io cambi, c'è una parte di me che con le fantasticherie, le brame e i tempi morti mi stà rallentando tantissimo. Non riesco ad arrivare alla velocità necessaria per cambiare marcia me lo sento, mollo prima oppure cambio tardi facendo un casino.

Eppure in me c'è anche quel qualcosa che già sà cosa vuole, che già ha deciso che direzione prendere e che cos'è la cosa migliore...solo che non capisco cosa dice parla troppo piano e io mi addormento...sigh

Vado a cipparmi l'antibiotico vah ci penso.
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Vecchio 02-07-2011, 18.47.26   #12
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Daf, mi permetti un consiglio?
Prenditi cura di te adesso, del tuo corpo, della tua serenità, lascia stare perchè e per come, prenditi solo cura di te. Guarisci, quando ci si fa male non sembra ma il corpo impiega molte energie per compensare un pò tutto, aiutalo prendendoti cura di lui. Già così andrà molto meglio. Poi il resto arriverà.

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