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Vecchio 05-02-2007, 00.11.22   #1
'ayn soph
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Predefinito Forme Pensiero

Forse in un prossimo futuro, sarà proprio questo il sistema di comunicazione tra esseri umani e cioè la Forma Pensiero, una facoltà che sembra già abbiamo, e che poche persone usano consapevolmente.
Ci sarebbero forme pensiero che non sarebbero indirizzate verso un qualcosa di specifico e viaggerebbero intorno al pensatore e avrebbero vita breve, in quanto non localizzate, una seconda forma pensiero che il pensatore "terrebbe" per così dire tra se e si sposterebbe inseime a lui, e infine la forma di pensiero vera e propria cioè quel pensiero rivolto intenzionalmente o non verso una persona.

*"Il pensiero può essere trasmesso tramite telepatia diretta tra due cervelli eterici, due corpi astrali e due corpi mentali. Un pensiero produce delle vibrazioni, prima nel corpo mentale, poi nel corpo astrale, quindi nel cervello eterico e finalmente nelle molecole dense del cervello fisico. Con le vibrazioni , l'eterico è influenzato e le onde passano verso l'esterno, finché incontrano un altro cervello ricevente che, a sua volta, le trasmette ai corpi astrale e mentale, arrivando così alla coscienza."


*"È l'ignoranza che permette l'indisciplina mentale, la conoscenza invece ci da la possibilità di controllare e porre sotto il nostro dominio il corpo mentale, tramite la volontà..
Il corpo mentale deve essere purificato e messo in condizioni di lavorare organicamente, per prepararlo alle facoltà occulte, come creare forme-pensiero e vederle per chiaroveggenza, e se anche non si è capaci di vederle, esse sono nel corpo mentale comunque; per questo è molto importante mantenere un grado elevato di purezza ed equilibrio mentale. "

*Citazioni
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Vecchio 11-02-2007, 23.13.31   #2
jezebelius
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Si potrebbe fare un esempio di forma pensiero?
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Dr. Marc Haven
“Non deve essere l’alba di luce che deve iniziare ad avvisare la tua anima di tali doveri giornalieri e dell’ora in cui gli incensi devono bruciare sui fornelli; è la tua voce, solo lei che deve chiamare l’alba di luce e farla brillare sulla tua opera, alfine che tu possa dall’alto di questo Oriente, riversarla sulle nazioni addormentate nella loro inattività e sradicarle dalle tenebre in cui versano.”
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Vecchio 11-02-2007, 23.24.53   #3
'ayn soph
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quanto ho esposto sopra è un tentativo di approfondire l'argomento (infatti come avrai notato ci sono due citazioni) e quindi non sono esperienze che ho vissuto in prima persona, per cui non potrei descriverle correttamente, rimando il fare l'esempio a qualcuno con più esperienza (io potrei fare solo un'elenco di)
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Vecchio 11-02-2007, 23.43.47   #4
jezebelius
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(io potrei fare solo un'elenco di)
Ok...visto che anche io sono ignorante, per il momento fino a quando non interviene chi può darci una mano, sarebbe gradito anche un elenco da utilizzare come base, ulteriore, della discussione.
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Dr. Marc Haven
“Non deve essere l’alba di luce che deve iniziare ad avvisare la tua anima di tali doveri giornalieri e dell’ora in cui gli incensi devono bruciare sui fornelli; è la tua voce, solo lei che deve chiamare l’alba di luce e farla brillare sulla tua opera, alfine che tu possa dall’alto di questo Oriente, riversarla sulle nazioni addormentate nella loro inattività e sradicarle dalle tenebre in cui versano.”
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Vecchio 12-02-2007, 00.09.11   #5
'ayn soph
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Capisco che non è un elenco, ma altro non saprei fare adesso:
Le forme pensiero



Il corpo mentale è il veicolo dell'Ego che risiede nel corpo causale e dove si esprime col pensiero astratto; il corpo di cui parliamo, quantunque sia il veicolo della coscienza sul piano mentale inferiore, "lavora" ugualmente nei corpi astrale e fisico dell'uomo; l'Ego si esprime e agisce come Osservatore distaccato, tramite l'intelletto.
È bene tenere presente che la quinta razza, la nostra, nello stadio attuale di evoluzione, sta sviluppando il corpo mentale concreto.
Le seguenti suddivisioni sono fatte a scopo di analisi e di studio, perché in effetti il Sé è Uno, per quanto varie possano essere le forme nelle quali si manifesta. Il mentale dell'uomo si divide in due parti distinte:
. Il corpo mentale concreto, con cui esprime i pensieri concreti.
. Il corpo causale, con cui esprime i pensieri astratti e i princìpi.
Il corpo mentale concreto è composto dai quattro sottopiani inferiori, mentre il corpo causale o mente superiore è formato di materia mentale dei tre sottopiani superiori. Esso contiene anche essenza elementale del secondo regno elementale.
Il corpo mentale è ovoidale e si proietta al di là del corpo fisico, formando un aura che aumenta di volume o dimensione a misura che l'uomo evolve.
Da notare che l'Ego agisce per mezzo del corpo mentale e tramite il sistema cerebro-spinale, mentre il sistema nervoso simpatico è strettamente legato al corpo astrale.
Principali funzioni del corpo mentale:
. Serve da veicolo al Sé allo scopo di concretizzare il pensiero.
. Esprime tali pensieri concreti per mezzo del corpo fisico, agendo attraverso il corpo astrale, il cervello eterico e il sistema cerebro-spinale.
. Sviluppa i poteri di memoria e immaginazione.
. Serve, man mano che l'evoluzione procede, quale veicolo separato di coscienza sul piano mentale.
. Assimila i risultati delle esperienze raccolte in ciascuna vita terrena e passa la loro essenza all'Ego, che è il vero uomo vivente nel suo corpo causale
L'unità mentale o atomo permanente, cuore e centro del corpo mentale, rimane stabile durante tutte le incarnazioni. Esso appartiene a uno dei sette raggi e ha il compito di conservare i risultati di tutte le esperienze acquisite durante le incarnazioni.
Quando l'uomo ha imparato a seguire soltanto gli impulsi del Sé, il suo corpo mentale diviene un riflesso del causale.
Il kama-manas (desiderio-mente) è il sé personale dell'uomo; è il manas inferiore che conferisce la nota individuale, per cui la personalità riconosce se stessa come "io" e, diventando intellettuale, si crede un'entità separata da tutti gli altri esseri, e non si rende conto dell'unità esistente al di là dei suoi sensi.
Le impressioni ricevute dal corpo astrale sono meno durature da quelle ricevute dal corpo mentale che le riproduce costantemente, servendosi della memoria e dell'immaginazione.
Il manas inferiore, quando conquista e sottomette kama (il corpo emozionale), diventa la guida delle più elevate facoltà mentali.
La certezza di poter dirigere se stessi proviene dalla consapevolezza che la natura superiore può dominare quella inferiore, quantunque quest'ultima opponga una strenua resistenza. Questo avviene quando il volere dell'uomo, che proviene dall'interno, padroneggia le circostanze esterne, perché guidato dalle esperienze accumulate.
Con il controllo di kama, il manas superiore diventa sempre più capace di trasmettere gli impulsi provenienti dall'Ego e che fluiscono nel cervello mediante il manas inferiore. L'Ego si manifesta soltanto quando le tempeste sono finite e la calma è profonda, solo allora "la Voce parla".
L'Ego o Anima, quantunque sia onnisciente sul suo piano, nei mondi inferiori lo è solo in latenza, e raramente il manas inferiore afferra qualche lampo nel cervello fisico della conoscenza proveniente dal corpo causale, sorgente principale di ogni sapienza.
erarchia.
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Vecchio 12-02-2007, 00.10.00   #6
'ayn soph
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Bisogna tenere presente che quando il corpo mentale è colpito da un'onda pensiero, sorge una tendenza a produrre un pensiero simile a quello sorto nella mente di chi a dato origine all'onda e la sua potenza dipenderà dalla forza e dalla chiarezza con cui è stata costruita.
Tutti coloro che pensano hanno quindi una grande responsabilità, perché inevitabilmente i loro pensieri colpiranno una grande quantità di gente. Perciò noi dobbiamo costantemente irradiare pensieri d'amore, di calma, di pace, di aiuto e di buona volontà, servendoci della potenza del pensiero.
La potenza di pensiero di più persone formulata all'unisono è sempre più potente della somma dei loro pensieri separati, perciò è estremamente utile che ci siano riunioni costanti di gente capace di generare forme-pensiero di alto livello.
La produzione di forme-pensiero avviene seguendo alcuni principi:
. La qualità del pensiero determina il colore.
. La natura del pensiero determina la forza.
. Il carattere definito del pensiero determina la chiarezza dei contorni della forma.
. La forza del pensiero e dell'emozione determina la grandezza della forma-pensiero
. La durata dipende dal sostentamento che le viene fornito, dopo essere stata generata, mediante la ripetizione del pensiero, sia da parte del creatore che da parte di altre persone.
Se il pensatore è molto evoluto e il suo pensiero è potente, la forma-pensiero si innalza al di sopra del piano mentale, ammantandosi di materia del piano buddhico, costituendo una grande forza benefica.
Ogni individuo produce tre tipi di forme-pensiero:
. Quelle che, non essendo concentrate né sul pensatore, né particolarmente dirette su altre persone, sono lasciate dietro come una specie di scia che segna la sua strada.
. Quelle che, essendo concentrate sul pensatore, ondeggiano attorno a lui e lo seguono ovunque egli vada.
. Quelle che escono come un dardo dal pensatore dirette verso uno scopo o un oggetto definito.
La forma-pensiero della prima categoria, se non viene in contatto con nessun altro corpo mentale, gradatamente esaurisce la sua forza e quindi svanisce.
Nella seconda categoria il cervello eterico non vi partecipa affatto, perché la trasmissione avviene direttamente tra un corpo astrale ed un altro.
Nella terza categoria il pensatore dirige la sua forma-pensiero direttamente e deliberatamente sul corpo mentale di un altro pensatore. Questo, quando l'umanità avrà sviluppato il mentale superiore, sarà il sistema di comunicazione del futuro. Esso è già adoperato dai Maestri nell'istruire i loro allievi
Una forma-pensiero mandata da una persona ad un'altra rappresenta un vero e proprio trasferimento di una certa quantità di forza e di materia dal trasmittente al ricevente. Essa trasmette un'idea completa e definita, trasferendo l'esatta natura del pensiero a coloro che sono preparati a riceverla.
Una forma-pensiero d'amore o di protezione, diretta fortemente verso un'altra persona (la distanza non conta), raggiunge questa e rimane nella sua aura come uno scudo ed un agente protettore , rinforzando le forze animiche e indebolendo quelle "nemiche" che premono su di lei. Non c'è migliore difesa di un cuore ed una mente puri per proteggerci e proteggere dagli assalti "nemici", perché, avendo dei corpi raffinati o sottili, essi non possono rispondere alle vibrazioni dense e grossolane.
Quando l'uomo sviluppa, crea, dirige e adopera le forme-pensiero coscientemente, la sua potenza è ovviamente molto accresciuta, perché egli può usarla quale agente della propria volontà.
La differenza tra il pensiero buono e quello cattivo dipende dal tipo di essenza elementale influenzata, che può essere più o meno fine. Ricordiamoci che anch'essa evolve mediante l'azione esercitata dai pensieri umani.
Il pensiero può essere trasmesso tramite telepatia diretta tra due cervelli eterici, due corpi astrali e due corpi mentali. Un pensiero produce delle vibrazioni, prima nel corpo mentale, poi nel corpo astrale, quindi nel cervello eterico e finalmente nelle molecole dense del cervello fisico. Con le vibrazioni , l'eterico è influenzato e le onde passano verso l'esterno, finché incontrano un altro cervello ricevente che, a sua volta, le trasmette ai corpi astrale e mentale, arrivando così alla coscienza.
La ghiandola pineale è l'organo di trasmissione del pensiero, ed è possibile accelerarne lo sviluppo in modo che possa adempiere la sua specifica funzione. Nel mondo mentale vi sono dei centri di pensiero il cui contenuto può essere ricevuto da coloro che sono sufficientemente forti e perseveranti. Essi offrono le seguenti possibilità:
. "Vedere" i diversi pensieri e seguirne le tracce fino a coloro che li hanno emessi e riceverne nuovi insegnamenti.
. Conoscere la verità nella Mente universale: questa può essere percepita da coloro che abbiano raggiunto l'unione cosciente con la Divinità o quanto meno se ne possono vedere i riflessi che sono alla portata di chiunque sia dotato di una mente capace d'innalzarsi a Lei.
L'uomo deve lavorare seriamente all'educazione del pensiero e a non lasciarlo vibrare a proprio capriccio; egli deve lasciare passare soltanto i pensieri che vengono dalla sua Anima : quando saprà mantenere la sua mente ferma, viva, vigile e in uno stato di assenza di pensieri, potrà manifestare la più alta coscienza.
L'aspirante deve esercitarsi deliberatamente nell'arte di pensare, in modo che possa influenzare un ambiente più vasto e produrre un effetto molto più grande di coloro che non sono esercitati.
Il corpo mentale dell'uomo è soggetto alle leggi dell'abitudine, come lo sono gli altri veicoli; quindi se lo abituiamo ad un determinato tipo di vibrazione, impara a riprodurlo facilmente e con prontezza, perché agisce come una calamita per tutti i pensieri simili ai suoi, arricchendo così di continuo il contenuto del suo mentale.
È l'ignoranza che permette l'indisciplina mentale, la conoscenza invece ci da la possibilità di controllare e porre sotto il nostro dominio il corpo mentale, tramite la volontà..
Il corpo mentale deve essere purificato e messo in condizioni di lavorare organicamente, per prepararlo alle facoltà occulte, come creare forme-pensiero e vederle per chiaroveggenza, e se anche non si è capaci di vederle, esse sono nel corpo mentale comunque; per questo è molto importante mantenere un grado elevato di purezza ed equilibrio mentale.
Dopo aver appreso la capacità di funzionare coscientemente nel corpo mentale, l'aspirante apprenderà a percepire il carattere illusorio dell' "io personale" , a identificare se stesso con l'uomo reale, l'Ego, a vivere nel corpo causale e in seguito ad unirsi al "Padre celeste".
La circolazione dell'energia mentale nella coscienza degli uomini, dipende dal corretto uso della mente e dalla proiezione della sua luce, sotto forma di illuminazione, a condizione che manteniamo sgombro il canale fra la mente inferiore e la superiore, e così prendere contatto col centro di conoscenza, sia esso l'Anima, la Triade spirituale, il Maestro o la Gerarchia
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Vecchio 12-02-2007, 01.23.54   #7
Uno
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spero che non sia un copia incolla....
Lo leggerò appena ho un minuto comunque ho visto già alcune cose strane al volo....

per esempio una forma pensiero è dal nome proprio una forma, quindi la forma in se non trasmette materia ma è l'alloggio per riceverla... quindi prima va fatta la casa iniziando dalla prima pietro e poi ci si incanala energia....

non è ben chiaro (almeno per parecchi) anche se è descritto in due punti che sintetizzati sono: che chi pensa ha responsabilità (quindi non tutti pensano) che per pensare serve una struttura (che identificare nella pineale è riduttivo)... quindi non è ben chiaro che non tutti pensano, o almeno che pensano ad un livello molto debole quando lo fanno...
per creare una forma ci vuole un pensiero forte e potente...

Questo al volo per, spero, aprire la discussione in maniera più "naturale"
ma torno per vedere e prendere gli altri punti
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Vecchio 12-02-2007, 11.03.46   #8
'ayn soph
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si invece è un copoia e incolla, cisto che nessuno era intervenuto nella discussione e mi si chiedeva di intervenire, ho chiesto di intervenire a qualcuno a mia volta senza risposta, allora lo ho inserito, ma ovviamente cancellabile in qualsiasi momento.
vuole essere solamente un tampone provvisorio per iniziare un discorso serio ovviamente, appunto nell'altro post si parlava di dare un informazione e quando è il caso,
questo è il caso?

Cmq quello che si può formare con il pensiero (a prescindere da quanto detto nell'articolo sopra) è definibile come :
Entità o
Egregora
questo a livello Eterico.

Un'entità è quella pensata da più personoe nel corso della storia e acquista un proprio pensiero, ma può sempre essere annullata quando coloro che la pensano smettono di farlo.

Le Egregora sono preghiere o mantra, queste vengono controllate per manifestare un certo tipo di realtà, attraverso riti magici o simbolici, i quali invece non servirebbero.
tutto questo è ovvio non è un mio riscontro pratico, ma un sentito dire.

Ultima modifica di 'ayn soph : 12-02-2007 alle ore 11.22.52.
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Vecchio 12-02-2007, 13.45.58   #9
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[OT]Se conosco una cosa do un'informazione, se non la conosco do un pettegolezzo, potrebbe essere vero oppure no.
Questo non significa, anzi, che non si debba parlare di quello che non si conosce ma l'approccio è diverso, ci si fanno delle domande, si tentano delle risposte etc...
Un forum diversamente da una chat presuppone che tra un post ed un altro possano anche passare alcuni giorni, quindi prima o poi qualcuno interverrà (io comunque lo farò se non lo fa nessun altro) su ogni tipo di post [/OT]

Sulle Eggregore avevamo già accennato qualcosa, comunque va bene continuare, espandere, integrare.
Non è vero che una volta che nessuno le pensa più siano annullate automaticamente (almeno in un tempo rapportabile alla nostra percezione), come ci vuole un grande sforzo per crearne la forma ce ne vuole uno altrettanto grande per eliminarla. Questo può essere fatto da chi le ha create o da qualcun'altro con un pensiero forte almeno alla pari con il creatore.
E' bensì vero che se non alimentate entrano in uno stato di "quiescenza", ne rimane la forma vuota , ma sempre pronta a ricevere ed attivarsi. Tant'è che ci sono forme che seppur cambiando nome esistono da eoni.
Lo possiamo riscontrare anche a livello pratico, senza pensare a grandi forme pensiero, solo se osserviamo l'evoluzione umana possiamo vedere che ogni volta che qualcuno inizia qualcosa di nuovo ne crea la forma, poi le persone comuni che non hanno (o molto limitata) capacità di pensare autonomamente ci si adeguano oppure no. Nel primo caso inizia una tradizione (in senso generico), nel secondo caso la forma rimane ferma, capita a volte che sia "rispolverata" dopo secoli quando i tempi sono più maturi, altre volte viene accolta solo da frange che rimangono fuori dalla massa.
Ovviamente più forte è la fissazione (parola che come tutte non sempre è negativa) della forma più questa può esistere in quiescenza.

Chi si interessa di esoterismo sa che anche noi umani una volta che il corpo muore lasciamo in giro una forma, in gergo chiamata larva, forma che andrà ad esaurirsi, ma a volte a distanza di secoli, dipende da come moriamo (non nel senso di in che modo, ma come ci arriviamo). Il discorso si allarga in maniera incontrollabile, esiste il modo per non lasciare larve in maniera consapevole (che merita un discorso a parte) oppure in maniera aiutata... i libri dei morti Egiziano e Tibetano al contrario di quello che è stato "divulgato" sono tecniche ben precise utilizzate dai sacerdoti per mantenere gli ambienti puliti... anche in tempi moderni nei rituali dei funerali ci sono riferimenti a ciò, purtroppo se n'è sempre più perso il senso.... e qualcuno prima o poi comprenderà che la febbre della terra non è per il buco dell'ozono, o meglio quella è la manifestazione fisica di tutti i "veleni" che ammorbano altre atmosfere

Ma torniamo alle forme pensiero più semplici, anni fa si inneggiava molto al pensiero positivo, cioè allo sforzarsi di pensare affinchè alcune cose (spesso futili ed egoistiche) si realizzino. Le cose come si intuisce da sopra non sempre funzionano, bisogna essere in grado di pensare, però possono accadere due cose: a forza di provare appena si iniziano ad attivare centri del pensiero reale, creativo, può partire una piccola debole forma... la seconda (conseguente) a forza di provare si può riuscire ad attivare i centri del pensiero in maniera sufficientemente stabile.
Qualcuno penserà. " allora è positivo!! ", il problema è che nessuno parla anche delle conseguenze, se io tolgo delle energie ad altri settori per dedicarle a questi fantomatici pensieri "positivi", quelle altre zone rimarranno "scoperte", e magari non arrivo neanche a bersaglio (il più non ci riesce). Quindi o mi preparo prima, oppure devo sapere che cosa voglio e cosa sono disposto a dare in cambio....


[OT]Capisci Ayn perchè non è giusto che tutto sia detto prima del momento adatto? In quel caso sarei responsabile se qualcuno si facesse del male con informazioni date da me, come lo sono quelli che hanno divulgato in maniera parziale ed inesatta tanto per scrivere qualche libro....
Ho sempre detto molto più di altri... altri che dico, dico, dico... ma poi alla fine ti fanno vedere la fotografia di una pistola.... ma l'ho sempre fatto al momento giusto e con le persone giuste.
[/OT]
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Vecchio 12-02-2007, 14.28.19   #10
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accipicchia...mi servono 3 giorni per leggere tutta sta roba...
e poi altri due per assimilarla.....

allora vediamo che ci ho capito...al di la delle citazioni...

forma pensiero....
è un pensiero che prende forma.....
ma se il pensiero è energia...vibrazione....non è materia..
quindi il pensiero prenderà una "forma" non materiale...
sbaglio?
ad esempio..(ma è gia stato detto da qualche parte)
una massa di persone..in una situazione di fede (lourds
e simili) massa concentrata tutta in quella fase: fede...
preghiera...voto...creerà una forma pensiero "mistica" lo
so che non è corretto come termine ma non mi viene di meglio.....quindi potrebbe capitare il cosidetto miracolo..
e se un tizio che non camminava...torna a farlo...non è
per caso che la forma pensiero si volge anche al fisico=materia?

restando invece nell'immateriale...tutti sti pensieri
che a loro volta creano forme pensiero...sono una bella
botta di potenzialità....visto quanto male pensiamo...
e quanto il pensiero dell' umano influisce su tutto...
tempo compreso...umore compreso...ecc ecc...

aspetto lumi o poi vedo che ho capito
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Vecchio 12-02-2007, 23.14.24   #11
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Uhm... in effetti Era, quando c'è troppa carne tutta in una volta sulla brace, va a finire che nessun pezzo della grigliata è cotto al punto giusto.

Sollevi alcuni punti che effettivamente meriterebbe chiarire prima di proseguire. Senza solide fondamenta è abbastanza inutile iniziare ad occuparsi di dove passeranno i cavi per l'antenna.

Il pensiero è materia. Questa credo sia la prima cosa da chiarire. E' più rarefatta (sottile) dell materia fisica, ma è materia.
Che diciamo corpo, emozioni e pensieri o che diciamo piano fisico, paino astrale e piano emozionale non ha grossa importanza. Sempre di materia sono composti. Solo che la materia in questione vibra in range diversi... quella fisica è più lenta e le altre via via più veloci. Questo significa che, più si va a considerare materia sottile più troviamo alta la densità di energia, perchè la vibrazione sarà più alta e la massa più rarefatta.

Il fatto che sempre di materia si tratti, che sia fisica, astrale o mentale, fa si che si comporti tutta allo stesso modo. Ovvero è passibile di essere attratta, condensata e strutturata. Un altro modo di dirla è che questa materia può venire usata per co-struire (collaborare ad una struttura).
Normalmente noi chiamiamo materia la roba fisica e energia quella per esempio psichica. E' una distinzione che rende comodo il linguaggio ma è una distinzione che può fuorviare. Le materie interagiscono tra loro perchè condividono la stessa "intima" natura... si differenziano "solo" per ambiti di vibrazione.

Da questo si dovrebbe passare alla capacità di pensare. Uno dice che sono pochi quelli che sanno pensare veramente. Intende che è assai difficle "fare" dei pensieri... normalmente utilizziamo quelli che ci sono già, che sono già stati pensati.
Fare delle forme pensiero poi è ancora più difficile ed è appannaggio di pochissimi.

In ogni caso per adesso mi fermo. Il tentativo è quello di fare ordine. Propongo di procedere con la dovuta calma. Finchè non capiamo la questione della materia/energia serve poco approfondire la questione delle forme. Mia opinione ovviamente...
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Vecchio 12-02-2007, 23.38.01   #12
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a questo punto se si vuole i due post 5 e 6 si potrebbero togliere e proseguire a parlare per strati
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Vecchio 13-02-2007, 00.25.11   #13
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Ma no, già che son li usiamoli. Solo cerchiamo di fare con calma e bene. Tra l'altro la visione teosofica è a mio avviso discutibile in parecchi punti, ma bon ogni spunto può essere valido.

Certo che manca, in "tradizioni", un'esposizione della teosofia... non per dire che è necessario farla, ma sarebbe da specificare da dove arrivano gli spunti.
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Vecchio 13-02-2007, 10.05.01   #14
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Il pensiero è materia. Questa credo sia la prima cosa da chiarire. E' più rarefatta (sottile) dell materia fisica, ma è materia.
Che diciamo corpo, emozioni e pensieri o che diciamo piano fisico, paino astrale e piano emozionale non ha grossa importanza. Sempre di materia sono composti. Solo che la materia in questione vibra in range diversi... quella fisica è più lenta e le altre via via più veloci. Questo significa che, più si va a considerare materia sottile più troviamo alta la densità di energia, perchè la vibrazione sarà più alta e la massa più rarefatta.

Il fatto che sempre di materia si tratti, che sia fisica, astrale o mentale, fa si che si comporti tutta allo stesso modo. Ovvero è passibile di essere attratta, condensata e strutturata. Un altro modo di dirla è che questa materia può venire usata per co-struire (collaborare ad una struttura).
Normalmente noi chiamiamo materia la roba fisica e energia quella per esempio psichica. E' una distinzione che rende comodo il linguaggio ma è una distinzione che può fuorviare. Le materie interagiscono tra loro perchè condividono la stessa "intima" natura... si differenziano "solo" per ambiti di vibrazione.

Da questo si dovrebbe passare alla capacità di pensare. Uno dice che sono pochi quelli che sanno pensare veramente. Intende che è assai difficle "fare" dei pensieri... normalmente utilizziamo quelli che ci sono già, che sono già stati pensati.
Fare delle forme pensiero poi è ancora più difficile ed è appannaggio di pochissimi.
In effetti ho sempre pensato che il pensiero fosse energia... prodotta da un'attività tipo corrente elettrica...
Il pensiero come "materia" molto rarefatta quindi leggerissima ma densa di vibrazioni, è un concetto nuovo per me, e sono contenta di imparare...
Quindi il pensiero è fatto di atomi....
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Vecchio 13-02-2007, 11.00.49   #15
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del pensiero che fosse materia rarefatta e ad alta energia, l'avevo già sentito ora che ho letto, e consideravo a questo proposito che questo tipo di energia si possa utilizzare anche come "arma difensiva", credo lo insegnino nella arti marziali.

ho trovato poi un aforismo inerente al pensiero, noi saremmo pensieri materializzati di Dio:

Noi siamo una creazione dei pensieri di Dio che la morte non può distruggere Voi scorgete soltanto la parte centrale della vita: non vedete, né l'inizio, né la fine. (PARAMAHANSA YOGANANDA)

Ultima modifica di 'ayn soph : 13-02-2007 alle ore 11.52.37.
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Vecchio 13-02-2007, 14.26.51   #16
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Si può anche vedere il pensiero come energia, ilfatto è che anche l'energia è materia o meglio, è una delle forme possibili.

Ogni cosa manifesta è fatta di "materia", virgoletto per veicolare un senso ampio, che vada al di la del concetto fisico di massa. La stessa massa è una delle forme possibili della materia.

Quel che a mio avviso sarebbe un buon modo di vedere la cosa è il seguente: ogni cosa manifesta è composta di materia e questa materia comprende, in diverse misure a seconda di ciò che consideriamo, dell'energia, della massa e via così. Più è alta la densità di energia più sarà bassa la densità di massa (ovvero quella che viee chiamata densità nella fisica) e quindi la materia in questione sarà più sottile.
Il pensiero è due ordini di grandezza più sottile della massa fisica. Per ordine di grandezza intendo range di vibrazione. La massa fisica sussiste come tale entro un determinato range. All'interno di questo range può essere più o meno densa. Oltre un certo limite, che da un punto di vista è arbitrario da un altro effettivo, non parliamo più di massa ma di materia sottile.

Questo limite è arbitrario nella misura delle nostre percezioni, le queli dipendono anche dal fatto che siamo inseriti nel fisico. Tuttavia esiste un limite al di la del quale effettivamente possiamo parlare d materia sottile, dato che le leggi che la governano si manifestano in modo diverso per quanto riguarda il nostro punto di vista (posto che cmq sempre di materia si tratta e quindi certe caratteristiche permangono).
Come dire che da una parte non c'è un effettivo limite tra sottilità e sottilità ma la cosa è alquanto sfumata e tutto si compenetra, dall'altra si possono distinguere livelli o ottave di manifestazione.

Gli atomi, anzi meglio alcune particelle, rappresentano un certo confine. All'interno del range "fisico" per esempio gli elettroni sono moltssimo energia e pochissimo massa, nei fotoni la massa tende a zero. Non direi cmq che il pensiero è fatto di atomi, almeno non nel senso fisico che diamo a questa parola. E' composto di una certa materia molto rarefatta con la quale possiamo dare forme molto più facilmente che con la materia fisica (poi difficle è mantenerle). Più facile nel senso che, essendo più sottile, fa molto meno resistenza e quindi risponde molto meglio e più immediatamente alle sollecitazioni.

Anche se banale tutto ciò può essere "visto" semplicemente immaginandoci qualcosa. se ci figuriamo nella mente un oggetto, poniamo una matita, facciamo una forma usando materia pensiero. Questa materia risponde subito e noi facciamo la matita incontrando molta meno resistenza di quel che incontreremmo se la volessimo fare di legno... d'altra parte se la facciamo di legno poi resta anche se smettiamo di pensarla (fornire energia) mentre con la matita immagine mentale vediamo che scompare appena perdiamo la concentrazione. Notiamo anche che facciamo assai fatica a tenerla per un po' di tempo. Questo perchè la materia sottile risponde si meglio alle sollecitazioni ma anche tende molto di più a tornare nell'indifferenziato...

Bon, stiamo complicando... un po' alla volta.
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Vecchio 14-02-2007, 23.57.52   #17
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Andando un pelino più avanti potremmo provare ad aggiungere qualcosa, fermo restando che è meglio cercare di chiarirsi poche cose piuttosto che ingurgitarne molte a fare confusione. Quindi, dal mio punto di vista, propongo di sviscerare meglio che possiamo punto per punto.

Prendendo il discorso di Uno per il quale Pensare veramente è appannaggio di pochi e stessa cosa per la costruzione di vere Forme Pensiero, cerchiamo di capire da dove si parte, quali sono le possibilità, dove si può arrivare e a cosa corrispondono i discorsi che ci capita di leggere in giro.

L'uomo comune che pensa (o crede di pensare) ha a sua disposizione due possibilità. Il pensiero meccanico che subisce quasi totalmente (le cose vengono in mente e proseguono per associazioni) e una specie di pensiero intenzionale col quale ha una sua, variabile a seconda degli individui, capacità creativa e di controllo.
Questa seconda categoria corrisponde grossomodo a quel che accennavo prima con la cosa della matita. Quindi non capacità creativa nel senso mi invento/costruisco un pensiero tutto nuovo (noi pensiamo sempre roba già pensata o sue elaborazioni finchè non disponiamo del Pensiero), tuttavia una certa capacità di modellare a piacimento la materia mentale e darle una certa forma. Chi ha provato la cosa della matita dovrà ammettere che non è facilissima la cosa e che, se questo è pensare attivo, il 99% se non più della sua attività pensante è passiva (per conferma basti dire che tenere la matita o perderla/rifarla per 5 minuti costa una notevole fatica e richiede decisione, mentre la normale attività mentale passiva va in automatico... richiedrebbe fatica l'interromperla). In ogni caso questa capacità è passibile di miglioramento tramite allenamento. Comunque ci torniamo.

Forse ancora più importante del mettersi a migliorare la seconda possibilità è, a mio avviso, cercare di interagire con la prima. Se osserviamo come funzioniamo possiamo dire che è vero che le cose vengono in mente anche se non cercate e che non abbiamo idea da dove vengano ed è altresì vero che poi il pensiero tende a seguire una sua strada (quindi arriva idea e direzione... in effetti quel che arriva è "misurabile" non scalarmente ma come grandezza vettoriale... anche su questo ci torniamo magari) ma è anche vero che abbiamo una certa possibilità di interferire. Questa possibilità, almeno in prima istanza, è data dal fatto che, applicando un certo sforzo e una certa intenzione, possiamo prendere in mano prima il volante e poi acceleratore, freno e frizione della cosa e cercare di "dire la nostra" sulla strada che il pensiero deve seguire... riassumendo possiamo cercare di ragionare e di riflettere (due operazioni diverse, anche se la differenza non è immediata da vedere).

Bon, qualche spunto e post assai lungo... passo la palla.
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Vecchio 15-02-2007, 01.11.17   #18
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mi viene in mente che di pensieri li conosco diversi:
un pensiero è quello che io vado a cercare (sembra infatti un luogo) e non è detto che lo ritrovi sempre, in quanto forse la memoria non si ricorda la strada per tirarlo fuori e in quel caso devo aspettare che mi "torni alla mente";
un'altro pensiero è quando spontaneamente mi vengono incontro pensieri che non volevo in quel momento e quindi o li analizzo e ci rifletto su, oppure li lascio passare come scorrendo una pellicola di un film.
poi ci sono dei pensieri che vengono alla mente mentre stai già impegnato in un tuo pensiero e sembra quasi che ti contraddicono o vadano in senso contrario a quello che tu pensi.
con quest'ultimo passo mi viene appunto in mente che i pensieri abbiano un serbatoio comune, insomma risiedano da qualche parte e ci attraversino come le nubi nel cielo e in questo hanno la stessa radice o origine dei desideri.
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Vecchio 15-02-2007, 01.20.32   #19
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Se osserviamo come funzioniamo possiamo dire che è vero che le cose vengono in mente anche se non cercate e che non abbiamo idea da dove vengano ed è altresì vero che poi il pensiero tende a seguire una sua strada (quindi arriva idea e direzione... in effetti quel che arriva è "misurabile" non scalarmente ma come grandezza vettoriale... anche su questo ci torniamo magari) ma è anche vero che abbiamo una certa possibilità di interferire.
Una certa... insomma.... direi che come possibilità è totale se si è capaci, addirittura di bloccare i pensieri da fuori e ed io esplorerei in questo mio post il controllo del pensiero che arriva prima di passare a quello emesso realmente.
Parliamone intanto a livello concreto, abbiamo detto che il pensiero è materia rarefatta, questo significa che essendo materia più piccola di quella che conosciamo costituire il nostro corpo, non c'è nulla nel nostro corpo che può bloccarlo... e neanche lavorarlo direttamente sarebbe come voler prendere un gas con la retina delle farfalle, quindi esistono degli apparati che creano una struttura adeguata per visionare questo pensiero e poi renderlo più grezzo per quella parte che serve per interfacciarsi con il corpo umano.
Provate a vedere il cervello nel suo insieme (magari un giorno ci annoieremo anche con la precisa relazione tra le sue parti attive e dormienti) come un proiettore di fumo tipo quelli dei concerti.... ecco che una sostanza un pò più solida (fumo) riesce ad essere schermo per una meno solida luce...
non è finita ma non voglio riempirvi la testa di fumo
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Vecchio 15-02-2007, 14.24.32   #20
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riporto una frase che mi è sembrata interessante per come il pensiero sia soprattutto preso di mira dai "potenti" del mondo:

"I nostri modelli di attività cerebrale possono essere misurati apparentemente e immagazzinati su dei computer, e se si vorrà trasmettere dei pensieri subliminali ad una persona mirata, tutto ciò che occorrerà fare sarà di captare lo spettro nei suoi pensieri, per stabilire su quale frequenza il messaggio deve essere inviato. Possono manipolare le frequenze del bioritmo, così ridotto allo stato vegetativo."

quindi da questa frase si evince che la nostra mente è che produce i pensieri, tanto è vero che loro, capterebbero lo spettro (come fosse un fantasma) del pensiero e potrebbero influire direttamente trovando la frequenza di ricezione.
anche qui si deduce che ognuno avrebbe una frequenza tipo la radio, dove normalmente trasmetterebbe e riceverebbe i pensieri, ancora non mi è chiaro il fatto della frequenza, non è possibile che abbiamo soltanto un unico canale.

Anche qui un'interessante novità collegata al pensiero e alla memoria.

Ultima modifica di 'ayn soph : 15-02-2007 alle ore 14.45.55.
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Vecchio 15-02-2007, 18.46.30   #21
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Non è che abbiamo un unico canale... a meno che non ci fissiamo noi ad ascoltare sempre lo stesso.

Quel che chiede Ajn sulle frequenze è in parte già risposto dal precedente post di Uno. In realtà il range di frequenze di un individuo è molto ampio, ma lo è potenzialmente... infatti esiste un range molto più ristretto, che può anche diventare un'unica frequenza o quasi e che potremmo chiamare frequenza personale.

Se pensiamo un attimo al discorso della personalità come espressione unica e limitata dell'individuo che invece in potenza le può manifestare tutte, se pensiamo a questo in termini di frequenza (facendo il dovuto parallelo o la dovuta analogia) vediamo che se ci fissiamo/identifichiamo con un'unica personalità saremo sempre allo stesso modo... è un po' come ascoltare sempre la stessa stazione di radio.
Se invece siamo identificati con la radio e non con la stazione (con colui che indossa la personalità e non con la personalità stessa) ecco che possiamo cambiare canale.

Poi ogni canale/personalità ha un suo range di frequenza, che può essere più o meno ampio. Certe stazioni hanno banda larga... per analogia sono in grado di considerare una più vasta gamma di pensieri, ne coprono un più ampio spettro, certe altre hanno quell'unica frequenza o quasi. Infatti se ci si pensa un attimo si tende a dire "io la penso così io la penso colì" e questo così e colì è strettamente legato alla personalità... per modificarlo dobbiamo rinunciare a qualcosa... un vecchio modo di pensare, che corrisponde ad un lato della vecchia personalità.

Se invece vediamo la cosa con quello che diceva Uno, potremo dire che se il cervello emette fumo e con esso rende visibili i pensieri (luce) vedremo che a seconda del tipo di fumo farò colori diversi, ovvero il fumo fermerà certe frequenze si e certe no. Certo fumo fermerà più frequenze, certo meno.

Quindi da una parte l'intenzione di suggerire certi pensieri a qualcuno trovando la sua frequenza è aleatorio, dato che più che la sua sarebbe da trovare quella su cui è sintonizzato (per molti le due corrispondono), dall'altra avviene continuamente, anche se non ce ne rendiamo conto... anche tra due persone in confidenza che stanno parlando di qualcosa... sono connessi a certe frequenze e finirà che si suggeriranno piccoli pensieri (più che altro percorsi).

Bon ho incasinato ulteriormente... rileggendo c'è confusione tra frequenza del tipo di pensiero e frequenza della persona... bon, cercheremo di dipanare assieme, per adesso meglio di così non so se mi viene.
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Vecchio 15-02-2007, 18.57.52   #22
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ok, vediamo un pò
dispongo di un'ampio raggio di frequene, anzi diciamo che sono proprietario della radio, facciamo prima, ora il discorso di non fossilizzarsi sulla stessa onda per me è ovvio, tanto è vero che considero il pensiero di ciascuno e cerco di immedesimarmi per capire la vera essenza di chi ho difronte (non sempre ci riesco).
però mi sorge sempre un dubbio circa i pensieri di tutti, ovvero, un discorso è se alterno le personalità che sono in me, un'altro discorso è alternare i pensieri su sunghezze d'onda differenti e questo su diverse tipologie di personalità.
e fin qui siamo algi armonici musicali credo.
differente è se confronto le innumerevoli personalità di ciascuna persona, allora mi verrebbe di pensare che non ogni persona è una radio con una frequesnza diversa o banda, ma ogni persona recita una data personalità che può coincidere anche con l'altrui personalità, dato che il mezzo è lo stesso.
e allora mi troverei a trasmettere un pensiero su di una personalità e di una frequenza che potrebbe essere la stessa di chi ho difronte.
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Vecchio 16-02-2007, 19.36.15   #23
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Pensieri: sono vibrazioni, onde in grado di cambiare la nostra fisiologia e di collassarsi in sostanze biochimiche. Questo è il miracolo dell'esistenza.

La fisica quantistica ci rende responsabili del nostro mondo, poichè la coscienza è la realtà di base: noi influenziamo tutto ciò su cui poniamo la nostra attenzione tramite i nostri pensieri, le nostre scelte e interpretazioni: in tal modo noi modifichiamo la nostra fisiologia e la fisiologia degli altri per l'effetto non - locale.



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Vecchio 16-02-2007, 19.41.53   #24
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Il carattere di incedenza a livello infinitesimale, dove interagiscono
con le sostanze, modificandole, pensieri e coscienza.


Simulazione modello di coscienza: Video

forse però sarebbe il caso di teletrasportarlo sotto scienze e li proseguire questo tipo di approccio scientifico.

Ultima modifica di 'ayn soph : 16-02-2007 alle ore 19.54.07.
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Vecchio 16-02-2007, 20.47.44   #25
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La fisica quantistica ci rende responsabili del nostro mondo, poichè la coscienza è la realtà di base: noi influenziamo tutto ciò su cui poniamo la nostra attenzione tramite i nostri pensieri, le nostre scelte e interpretazioni: in tal modo noi modifichiamo la nostra fisiologia e la fisiologia degli altri per l'effetto non - locale.
In realtà la cosa è un pochino più complicata, noi siamo il prodotto di quello su cui ci sintonizziamo (per lo più inconsciamente) del punto medio dei pensieri globali... che potremmo definire conscio collettivo (non ho dimenticato "in")
Serbatoio a cui accediamo tutti a vari livelli ma solo alcuni vi versano, ne consegue che un primo passo (in attesa di poter pensare a comando) sarebbe poter almeno scegliere cosa ricevere... cosa non poco faticosa.
Da sempre si dice che si può predisporre la mente verso alcuni argomenti piuttosto che altri nutrendola di quello verso cui vorremmo indirizzarla... per esempio con dei libri... ma ovviamente farlo in maniera automatica non aiuta... anzi

Comunque facciamo da ponte di risonanza verso l'ambiente e gli altri ritrasmettendo quello che riceviamo, quindi anche se non siamo in grado di trasmettere qualcosa di nostro comunque contribuiamo all'espansione di una forma pensiero piuttosto che un'altra.... per questo sarebbe bene almeno scegliere cosa accogliamo... ciò che entra è ciò che riesce se non siamo in grado di trasformarlo....
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