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Vecchio 12-11-2007, 19.44.34   #76
Uno
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Ti devo una risposta, Dafne, per il coraggio di crederci (quel "ci" può voler dire diverse cose ma quella che intendo è la terza) ma quanto mi è difficile solo io lo so.
Da una parte per toglierti l'autocolpevolizzazione potrei dirti che è una cosa che succede più frequentemente di quello che sembra, praticamente sempre e con tutti, anche se in forme e modalità diverse, come ti ha dimostrato Turi.
Anche se temo di essere frainteso, dico che è una sorta di innesco per quello che poi diventerà un processo che in un modo o nell'altro condizionerà tutta (o solo una parte) la nostra vita, direi che ha anche un lato positivo, ciò che stai facendo ora non potresti senza quello che è successo.... mi rendo conto che è piuttosto ambigua quest'ultima frase, chi vorrebbe mai aver passato episodi dimenticabili e poi trovarsi a combatterci dopo anni ancora? A mente fredda tutti desideriamo la serenità, una vita tranquilla senza macchia.... ma senza onore.... e qui vedere che cosa si intende per onore e per macchia non è facile.
Insomma colpevolizzarti non serve, ormai che è fatto sfrutta ciò che ne puoi ricaviare ora che ne hai coscienza o che ne puoi avere coscienza.
Poteva essere fatto diversamente? Si poteva ma molte cose dovevano essere diverse e forse tu non eri la bella persona che sei.
Grazie per la condivisione.
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Vecchio 12-11-2007, 19.52.38   #77
turaz
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aggiungo solo una cosa:
dopo la prima frase quella successiva fu:
"qui ho notato una mia carenza, bene.
da oggi mi darò da fare per sopperire a tale cosa.
mi perdono per la mia inconsapevolezza passata oggi cmq mi è stata data l'opportunità di vedere qualcosa e di migliorarmi secondo il mio concetto di miglioramento"
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Vecchio 12-11-2007, 20.52.57   #78
cassandra
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Vecchio 13-11-2007, 10.42.45   #79
dafne
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Vorrei passarti qualcosa Daf con affetto
Mi rivedo tanto nelle tue esperienze.
Avevo quasi quindi anni anche io quando assieme ad un'amica decidemmo di chiedere ad un amico comune di portarci a guidare l'auto ( la mia passione di allora)lui acconsentì dicendoci di aspettarlo in un posto mentre andava a prendere l'auto a casa. Al suo ritorno erano in due con due auto l'amico mi disse di salire con il suo amico, uomo sposato di almeno 20 più di me. Mi scocciava davvero molto non lo conoscevo e non mi piaceva salire con estranei. Ma tanta la voglia di guidare che superai il momento di ragionamento e mi fidai confidando sugli altri amici. Arrivati sul posto non si fermò proseguendo per un sentiero sino ad un luogo isolato. Tentai di scendere, piansi, le tentai tutte poi quando le sue mani sul collo e le sue minaccie di morte salirono di intensità mi arresi e rimasi immobile sino a ....che riapri le portiere e potei scendere dall'auto.
A casa e per molti giorni a seguire credo di aver vissuto sotto schock non lo dissi a nessuno, mi sentivo colpevole. Colpevole di aver accettato un passaggio da uno sconosciuto di essere stata così stupida, io che mi credevo furba, a non pensare che poteva succedere. Gli uomini mi facevano schifo tutti e da ragazzina piena di gioia, fiducia e femminilità, mi trasformai in qualcosa di invisibile e maschile. Dovevano aver paura a vedermi in modo che nessuno si sarebbe permesso di farmi ancora una cosa del genere.
Ancora oggi cerco cosa sia l'amore, la fiducia infrante quel giorno.
Quante volte mi sono odiata e colpevolizzata per non essere stata attenta. La paura poi di una gravidanza non voluta non cercata a quell'età mi avrebbe stroncata. Ecco come si fa ad accetare dentro di se la possibilità di abbortire. Fortunatamente non capitò.
Ma la fiducia nella vita e negli altri era sfumata in un attimo di bieco piacere animalesco da parte di un essere che si comporatava in questo modo normalmente, seppi poi col tempo. Non fui la sua sola vittima.
Le prime volte che confidai questa cosa osservai sui visi degli altri il peccato la stupidità la vergogna che provavo dentro e me la portai addosso per molto tempo.
Oggi ho un figlio di tredicenne con gli ormoni impazziti, i suoi amici sono nelle stesse condizioni, maschi e femmine niente di più normale a questa età. Oggi da mamma lo capisco anche se ne ho paura proprio a causa di ciò che ho vissuto. Ma tra una paura e l'altra riesco a vedere qualcosa che allora non riuscivo a vedere ovvero la normalità di desiderare l'altra sfera che non si conosce, il sesso opposto non c'è nulla di male a questa età. Non si può colpevolizzare un ragazzino ma un'adulto che non ha compreso queste cose davvero mi fa ora veramente pena.L'ho odiato per tantissimo tempo tanto da seguirlo e scoprire tutto di lui volevo che pagasse.
Ora so che ognuno paga per i suoi sbagli grandi o piccoli che siano. Perdonarlo è la cosa migliore che io possa fare oltre a comprendere che non avevo nulla da perdonarmi per aver subito ciò che subii. Non era stato a causa dei miei ormoni impazziti ma della poca coscienza di un essere che di umano aveva davvero poco.
Grazie Griselda, grazie per aver raccontato questa esperienza so quanto sia difficile..
ci ho messo un pò a decidere di scrivere quello che mi era capitato ma l'ho fatto perchè questa è la strada che ho deciso di percorrere, ieri sera sono riuscita a parlarne anche con chi mi segue e ha usato un termine che mi è piaciuto molto. Devi bonificare mi ha detto..è così, in questa palude in cui ho vissuto non mi ci trovo più, voglio il sole. Sai capita a tante, e ringrazio Turaz per aver condiviso anche la sua di storia perchè si tende erroneamente a pensare che solo le ragazze siano oggetto di tale...depravazione? Ieri sera parlandone sempre con quel signore ne è uscito che, come hai ben detto tu, ormoni e curiosità hanno giocato un ruolo più che importante e che il fatto di non avere punti di riferimento precisi nè una capacità di rielaborare le emozioni o la sessualità (un argomento che era tabù in casa) mi ha praticamento reso "vulnerabile" a questa persone che prima ha conquistato la mia fiducia e poi mi ha circuito piano piano..insomma, mi ha messo nella posizione di non poter dire di no..ho fatto una gran confusione allora, ho mescolato quello che sembrava affetto paterno con l'amicizia (questa persona si confidava molto con me) e con il desiderio fisico (mi diceva sempre che era fantastico che prendessi il sesso come un gioco..), non che io mi stia giustificando del tutto, una parte di me sapeva molto bene che c'era qualcosa di profondamente sbagliato, ma è tempo di ANDARE AVANTI. Peggio di questo c'è stata la confessione obbligata a mia mamma e la sua reazione "tiepida", forse è per questo che fatico così tanto a costruire delle amicizie profonde con delle donne...chi lo sa, certo che il mostro è uscito e adesso che è sotto la luce del sole fa un pò meno paura e, passatemi il termine, un pò meno schifo.
Grazie gri, grazie ragazzi
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Vecchio 13-11-2007, 10.56.35   #80
turaz
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pensa ora a questa frase del vangelo all'apparenza così semplice...
"la verità rende liberi"
a me è capitato spesso di ripensare a tali frasi.

Via via che "cammini" ti accorgi che mano a mano che la luce fa il suo lavoro e i veli cadono ritrovi tutto il tuo cammino in parole scritte a descrizione di esperienze da altri.
Nel mio caso prevalentemente dagli gnostici
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Vecchio 13-11-2007, 11.16.53   #81
dafne
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Ti devo una risposta, Dafne, per il coraggio di crederci (quel "ci" può voler dire diverse cose ma quella che intendo è la terza) ma quanto mi è difficile solo io lo so.
Da una parte per toglierti l'autocolpevolizzazione potrei dirti che è una cosa che succede più frequentemente di quello che sembra, praticamente sempre e con tutti, anche se in forme e modalità diverse, come ti ha dimostrato Turi.
Anche se temo di essere frainteso, dico che è una sorta di innesco per quello che poi diventerà un processo che in un modo o nell'altro condizionerà tutta (o solo una parte) la nostra vita, direi che ha anche un lato positivo, ciò che stai facendo ora non potresti senza quello che è successo.... mi rendo conto che è piuttosto ambigua quest'ultima frase, chi vorrebbe mai aver passato episodi dimenticabili e poi trovarsi a combatterci dopo anni ancora? A mente fredda tutti desideriamo la serenità, una vita tranquilla senza macchia.... ma senza onore.... e qui vedere che cosa si intende per onore e per macchia non è facile.
Insomma colpevolizzarti non serve, ormai che è fatto sfrutta ciò che ne puoi ricaviare ora che ne hai coscienza o che ne puoi avere coscienza.
Poteva essere fatto diversamente? Si poteva ma molte cose dovevano essere diverse e forse tu non eri la bella persona che sei.
Grazie per la condivisione.

Sai capo Uno ho letto e riletto questo msg più di una volta, devo essere sincera che non tutto quanto hai scritto mi è chiaro..quel creder"ci" per esempio, quel che intendi è la terza...terza cosa?
Si mi sono resa conto che capita più spesso di quanto siamo disposti a credere, e mi sento colpevole solo in parte, colpevole per non aveer seguito il mio animo che mi diceva di fuggire..ma pace è capitato e se questo mi ha "rovinato" i rapporti successivi è anche vero che percepisco una profonda verità nelle tue parole successive, nel tuo parlare di onore...ci devo riflettere, lo devo comprendere ma c'è qualcosa di molto importante nelle tue parole. sai qual'è un''altra cosa che mi ha colpita leggendoti? che poco tempo fa mi sarei sentita ferita dalle tue parole, quel "ti devo una risposta" e "ma quanto è difficile solo io lo so" l'avrei interpretato come un mi tocca ma non ne avrei voglia...quante cose stanno cambiando..
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Vecchio 13-11-2007, 11.29.58   #82
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Crederci di solito si vede come "devi crederci" inteso tu a qualcosa, oppure potrebbe essere un meno usato "a noi" nel senso tu a noi-altri.... io intendevo la terza crederci a noi , te compresa, non divisa da noi , l'unico modo che da risultati... anche perchè si avvale della forza del gruppo.
Infatti non era un "mi tocca ma non ne ho voglia" , era un "te lo meriti, quindi te lo devo, ma mi è difficile (molto) per l'argomento che non prendo alla leggera", semmai ne prendessi qualcuno alla leggera.... ma alcuni ancor più seriamente.

Si delle cose stanno cambiando
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Vecchio 13-11-2007, 11.34.32   #83
turaz
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ti lascio un'altra frase a "effetto" in questi casi (almeno per me)

"cercate e troverete e ogni volta vi stupirete, vi commuoverete e alla fine regnerete su voi stessi"

Riguardo all' "onore" di cui parla Uno ricordo che nella mia esperienza non mi sono mai legato a compagne di cui non percepivo calore interiore.
Non mi sono mai legato per intenderci solo per un discorso di "ormoni" a persone dalla massa considerate "belle" o cosa.
Ma non per motivi di "massa" o altro (la considerazione venne con "il senno di poi" quando riosservai dopo anni le mie esperienze precedenti)
Ho sempre avuto un mio criterio di valutazione differente.
E per questo spesso e volentieri sono stato spesso considerato "fesso" o altro ma a me sinceramente non è che interessasse più di tanto.
Mi è capitato comunque di sbagliare tale valutazione.
Di mancare diciamo così di "osservazione attenta" in certi casi.
Soprattutto negli anni mi sono reso conto di come il conflitto prevalente da me incontrato è stato di tipo "territoriale" da parte delle persone che incontravo
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Vecchio 13-11-2007, 12.51.08   #84
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Originalmente inviato da turaz Visualizza messaggio
ti lascio un'altra frase a "effetto" in questi casi (almeno per me)

"cercate e troverete e ogni volta vi stupirete, vi commuoverete e alla fine regnerete su voi stessi"

Riguardo all' "onore" di cui parla Uno ricordo che nella mia esperienza non mi sono mai legato a compagne di cui non percepivo calore interiore.
Non mi sono mai legato per intenderci solo per un discorso di "ormoni" a persone dalla massa considerate "belle" o cosa.
Ma non per motivi di "massa" o altro (la considerazione venne con "il senno di poi" quando riosservai dopo anni le mie esperienze precedenti)
Ho sempre avuto un mio criterio di valutazione differente.
E per questo spesso e volentieri sono stato spesso considerato "fesso" o altro ma a me sinceramente non è che interessasse più di tanto.
Mi è capitato comunque di sbagliare tale valutazione.
Di mancare diciamo così di "osservazione attenta" in certi casi.
Soprattutto negli anni mi sono reso conto di come il conflitto prevalente da me incontrato è stato di tipo "territoriale" da parte delle persone che incontravo
Ho la sensazione Turaz che l'onore di cui parlava capo Uno abbia un significato più ampio..mi fa venire in mente l'onore dei cavalieri di secoli fà, una condotta etica e morale sentita dento e vissuta come principio guida per tutta l'esistenza...questa riflessione mi riporta al mio sogno, quello lungo lungo..quante cose su cui soffermarsi..

ps
conflitto territoriale Turi? in che senso?
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Vecchio 13-11-2007, 12.58.24   #85
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beh sicuramente dafne
ma infatti mi riferivo proprio a quello in un certo qual modo
conflitto territoriale : problema di territorio con qualcuno (possesso)
esempio: donna che battaglia con la suocera per i suoi spazi (o con la madre ecc.ecc.)
fondamentalmente nascono da disequilibri a volte inconsci
deriva dai nostri avi molti lo hanno parecchio accentuato

Ultima modifica di turaz : 13-11-2007 alle ore 13.01.53.
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Vecchio 13-11-2007, 18.59.41   #86
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Carissima Dafne, continua così ...
buttare fuori il rospo fa stare meglio, l'adolescenza è un periodo di grossi cambiamenti che non si sa bene come gestire, ma non è giusto condizionare tutta la vita futura per questo.
Se c'è una responsabilità, è di quegli individui che approffttano della situazione... forse dentro di sè sono rimasti adolescenti e non sono mai cresciuti....
Ma ho imparato che nella vita non bisogna mai giudicare nessuno.
Fare chiarezza dentro se stessi e acquisire una nuova consapevolezza dovrebbe servire a sbloccarci e a capire il perchè di certe nostre reazioni ....
Dobbiamo volerci bene e credere in noi stessi...
I tuoi sensi di colpa ti bloccano e non servono a nulla, perchè ti fanno sembrare colpevole di cose che non sono partite da te...
Un abbraccio
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Vecchio 14-11-2007, 12.34.29   #87
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io ho negli anni capito questo:
ogni qualvolta capita un evento si deve considerare e osservare solamente se stessi nel momento in cui ci si trova a poterlo fare (senza scaricare su altri in quel frangente. Credo fosse questo che master Uno intendeva quando diceva a me "pensa al tuo")
capire le proprie dinamiche
e da li partire a lavorare facendo chiarezza pian piano.
c'è chi ci riesce in un attimo chi invece ha bisogno di varie esperienze.
é una sorta di "meditazione" in tempo quasi reale
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Vecchio 15-11-2007, 15.07.51   #88
dafne
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Carissima Dafne, continua così ...
buttare fuori il rospo fa stare meglio, l'adolescenza è un periodo di grossi cambiamenti che non si sa bene come gestire, ma non è giusto condizionare tutta la vita futura per questo.
Se c'è una responsabilità, è di quegli individui che approffttano della situazione... forse dentro di sè sono rimasti adolescenti e non sono mai cresciuti....
Ma ho imparato che nella vita non bisogna mai giudicare nessuno.
Fare chiarezza dentro se stessi e acquisire una nuova consapevolezza dovrebbe servire a sbloccarci e a capire il perchè di certe nostre reazioni ....
Dobbiamo volerci bene e credere in noi stessi...
I tuoi sensi di colpa ti bloccano e non servono a nulla, perchè ti fanno sembrare colpevole di cose che non sono partite da te...
Un abbraccio
grazie Stella
piano piano, poche volte al giorno mi concedo di tornare indietro e di rivivere qualche momento, senza forzare le cose, se appena percepisco il fasidio penso ad altro ma ho capito che devo poter vedere il passato con occhi distaccati per poter dire di averlo superato davvero e, soprattutto, spero di non dire fesserie, perchè mi costa molta più fatica ed energia criptarmi i ricordi che non viverli...è una sensazione strana che non so spiegare ma mano a mano che rivedo qualche scena e la "libero" del suo valore doloroso mi rendo conto che mi alleggerisco, che vivo meno sforzo. Bah sto farneticando lo so ma un pò al giorno sono sempre più la dafne di oggi e sempre un pò meno la dafne ragazzina. E in merito a quell'uomo, beh,anche qui sta accadendo qualcosa di strano, ho vissuto con tale intensità il mio sentirmi sbagliata e reagito con tale e tanta rabbia al solo sospetto che qualcuno stesse tentando un giudizio su di me (anche se su tutt'altri argomenti) che non ho più nè la voglia nè lo spirito di accusarlo, certo continuo a pensare che avrebbe dovuto avere un comportamento diverso ma...quante volte mi sono comportata in modo sbagliato senza riuscire ad avere un minimo di controllo? Quali e quante sono le cause e i fatti che spingono le persone a scegliere un atteggiamento invece di un altro? Non lo so Stella, è come se dentro di me avessi la sensazione che ci siamo comportati in un certo modo perchè non potevamo con la coscienza di allora fare diversamente,(forse hai ragione tu, dentro era rimasto un'adolescente anche lui..) il giudizio diventa superfluo,io ho tratto e sto traendo i miei insegnamenti e lui...chi lo sa...oggi che ho 32 anni però non posso fare a meno di pensare che un 45enne che seduce una ragazzina di 15 anni neanche tanto gnocca anzi..beh, qualche bel problema di suo deve averlo, credo che questo sia sufficiente per farmi capire che non ha bisogno che io ci carichi sopra il mio astio e il mio rancore (che peraltro "pago" solo io)..adesso devo sanare i miei sensi di colpa e continuare a crescere, sicuramente sono una persona migliore di quella che ero (grazie Uno ora comincio a capire il senso delle tue parole).
Il resto? come una soap opera..alla prossima puntata.
Grazie ragazzi, non mi stancherò mai di dirlo, l'energia e la coesione di questo gruppo mi ha aiutata moltissimo, come dire, credere in voi è stata la miccia per credere in me.
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Vecchio 15-11-2007, 15.22.18   #89
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Bene!
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Vecchio 15-11-2007, 18.43.21   #90
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grazie Stella
piano piano, poche volte al giorno mi concedo di tornare indietro e di rivivere qualche momento, senza forzare le cose, se appena percepisco il fasidio penso ad altro ma ho capito che devo poter vedere il passato con occhi distaccati per poter dire di averlo superato davvero e, soprattutto, spero di non dire fesserie, perchè mi costa molta più fatica ed energia criptarmi i ricordi che non viverli...è una sensazione strana che non so spiegare ma mano a mano che rivedo qualche scena e la "libero" del suo valore doloroso mi rendo conto che mi alleggerisco, che vivo meno sforzo. Bah sto farneticando lo so ma un pò al giorno sono sempre più la dafne di oggi e sempre un pò meno la dafne ragazzina. E in merito a quell'uomo, beh,anche qui sta accadendo qualcosa di strano, ho vissuto con tale intensità il mio sentirmi sbagliata e reagito con tale e tanta rabbia al solo sospetto che qualcuno stesse tentando un giudizio su di me (anche se su tutt'altri argomenti) che non ho più nè la voglia nè lo spirito di accusarlo, certo continuo a pensare che avrebbe dovuto avere un comportamento diverso ma...quante volte mi sono comportata in modo sbagliato senza riuscire ad avere un minimo di controllo? Quali e quante sono le cause e i fatti che spingono le persone a scegliere un atteggiamento invece di un altro? Non lo so Stella, è come se dentro di me avessi la sensazione che ci siamo comportati in un certo modo perchè non potevamo con la coscienza di allora fare diversamente,(forse hai ragione tu, dentro era rimasto un'adolescente anche lui..) il giudizio diventa superfluo,io ho tratto e sto traendo i miei insegnamenti e lui...chi lo sa...oggi che ho 32 anni però non posso fare a meno di pensare che un 45enne che seduce una ragazzina di 15 anni neanche tanto gnocca anzi..beh, qualche bel problema di suo deve averlo, credo che questo sia sufficiente per farmi capire che non ha bisogno che io ci carichi sopra il mio astio e il mio rancore (che peraltro "pago" solo io)..adesso devo sanare i miei sensi di colpa e continuare a crescere, sicuramente sono una persona migliore di quella che ero (grazie Uno ora comincio a capire il senso delle tue parole).
Il resto? come una soap opera..alla prossima puntata.
Grazie ragazzi, non mi stancherò mai di dirlo, l'energia e la coesione di questo gruppo mi ha aiutata moltissimo, come dire, credere in voi è stata la miccia per credere in me.

Dafne, penso che in certi momenti della nostra vita non possiamo o non siamo in grado di agire diversamente da come agiamo, è facile ragionare col senno di poi, ma ora sei diversa da come eri allora, ed è così per tutti quando si guardano indietro...
Criptare i ricordi richiede più energia che farli riemergere un po' alla volta... lo so è doloroso ma è l'unico sistema per far sì che sotto sotto non continuino a condizionare la tua vita, infatti man mano che li osservi in maniera distaccata riesci a liberarti e liberarli da quel senso di oppressione che dà loro la forza di condizionare....
Tu mi chiedi: "Quali e quante sono le cause e i fatti che spingono le persone a scegliere un atteggiamento invece di un altro?"
infinite circostanze.... che stanno nel vissuto di ognuno in quel dato momento che era il presente.
Ma, come ti ha detto Uno, se tu sei la persona che sei, lo sei perchè hai fatto un certo percorso sulla base di quello che è stato....

Ho l'impressione che il sentirsi giudicati dagli altri per ogni cosa che si fa e che si dice, il bisogno di conferme di affetto, il bisogno di venir accettate, dipendano dal fatto che dentro di noi forse non ci sentiamo degne di queste cose, per via di quei famosi sensi di colpa tanto difficili da mandar giù....
Si tende ad addossarsi responsabilità che non si hanno, si tende a pensare di dover pagare per cose più grandi di noi e che soprattutto non sono partite da noi....
Sono altri che ne hanno la responsabilità.... e che oserei dire tendono a scaricarla sulla persona più debole che inconsciamente si sente costretta a portarne il peso.
Vedere tutto questo in maniera distaccata fa prendere alle cose e ai fatti la giusta dimensione....
Allora il primo passo è staccarci da queste dipendenze nei confronti di altri che si basano su questi presupposti, in modo che i rapporti umani non siano "viziati" da questi giochi che stanno dietro.... e per vivere finalmente libera e consapevole.
Non è facile ma già il fatto di aver capito questo meccanismo, e soprattutto di riuscire a "perdonarci" in primis, è già una grande liberazione.

Un bacione

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Vecchio 15-11-2007, 18.49.15   #91
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mi fa piacere cominci a diventare evidente l'assoluta importanza del "perdono" di se stessi.
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Vecchio 15-11-2007, 20.55.09   #92
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grazie Stella
piano piano, poche volte al giorno mi concedo di tornare indietro e di rivivere qualche momento, senza forzare le cose, se appena percepisco il fasidio penso ad altro ma ho capito che devo poter vedere il passato con occhi distaccati per poter dire di averlo superato davvero e, soprattutto, spero di non dire fesserie, perchè mi costa molta più fatica ed energia criptarmi i ricordi che non viverli...
Senza nulla togliere al bel lavoro che stai facendo e che non potrà che portarti giovamento, a mo' di spunto e forse da esplorare in "ricapitolazione", quella frase che ti ho nerettato fa un po' a pugni con la successiva.

Avrai visto da sola, come han visto tutti quelli che han provato a fare un lavoro del genre sui ricordi dolorosi, che per "svuotare" un ricordo, per risolvere una questione passata (che finchè non è risolta passata non è) quel fastidio, quel dolore non è evitabile.

Si fa bene ad andare pian pianino, tuttavia quel fastidio è energia che abbiamo lasciato li (per questo ci condiziona... c'è un meccanismo che lavora per conto suo) e che dobbiamo recuperare e l'unico modo è viversela fino in fondo. Più male fa più energia recuperiamo (per questo la leggerezza che sentiamo dopo... è un risucchio con relativo spreco in meno e quindi più energia per noi).

Inoltre è non scappando da quel dolore che ci abituiamo pian piano al trattenere... se ci spostiamo, pensiamo ad altro, smettiamo di ricevere, ma la trasmissione non smette...
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Vecchio 15-11-2007, 20.59.10   #93
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Sono altri che ne hanno la responsabilità.... e che oserei dire tendono a scaricarla sulla persona più debole che inconsciamente si sente costretta a portarne il peso.
Sempre a mo' di spunto...

Più deboli? Ma se portano il peso che l'altro gli ha scaricato...

Tendiamo a scaricare inconsciamente si, ma sempre inconsciamente non cerchiamo i più deboli... altrimenti non riusciremmo a scaricare.
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Vecchio 16-11-2007, 10.38.22   #94
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Senza nulla togliere al bel lavoro che stai facendo e che non potrà che portarti giovamento, a mo' di spunto e forse da esplorare in "ricapitolazione", quella frase che ti ho nerettato fa un po' a pugni con la successiva.

Avrai visto da sola, come han visto tutti quelli che han provato a fare un lavoro del genre sui ricordi dolorosi, che per "svuotare" un ricordo, per risolvere una questione passata (che finchè non è risolta passata non è) quel fastidio, quel dolore non è evitabile.

Si fa bene ad andare pian pianino, tuttavia quel fastidio è energia che abbiamo lasciato li (per questo ci condiziona... c'è un meccanismo che lavora per conto suo) e che dobbiamo recuperare e l'unico modo è viversela fino in fondo. Più male fa più energia recuperiamo (per questo la leggerezza che sentiamo dopo... è un risucchio con relativo spreco in meno e quindi più energia per noi).

Inoltre è non scappando da quel dolore che ci abituiamo pian piano al trattenere... se ci spostiamo, pensiamo ad altro, smettiamo di ricevere, ma la trasmissione non smette...
Hai ragione Ray
è solo che, perdonami ma non mi so esprimere meglio, ho visto che esiste un momento speciale in cui ci si può voltare indietro e restare fermi, se non lo faccio e mi giro e ne vedo solo un pezzetto finisce che devo ricominciare tutto da capo...magari è un'altra idea sbagliata, forse è solo che il lavoro (stiamo chiudendo un'azienda) i bimbi la psicocosa le maestre di scuola e il ciclo...sono esausta. Ho bisogno di staccare un pò la spina questo fine settimana..... Me la sto raccontando eh?
Forse come dici tu il ricordo appena appena li in superficie mi succhia più energia di quanto io non me ne renda conto...non lo so... "più fa male più energia recuperiamo" questa frase però mi ha colpito moltissimo...sembra un controsenso...sai che ti dico? visto che il consiglio proviene da voi..che ci voglio provare.
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Vecchio 16-11-2007, 11.49.03   #95
RedWitch
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Quello che tu descrivi Daf, io lo chiamo "preparazione", è un lasciare salire i ricordi piano piano ed elaborarli, e prepararsi a farli uscire.. per poi viverli fino in fondo come diceva Ray .
E' un momento in cui vedi che c'è qualcosa da risolvere, ma che se buttassi fuori immediatamente resterebbe a livello mentale e poi mancherebbe un quid, rimarrebbe incompleto e non risolto.. non so se si capisce.
Sì il ricordo appena in superficie porta via energia, ma se tu lo stai usando per elaborare, con i tuoi tempi, ho visto su di me che va bene.
E' come se fosse un frutto che sta maturando.. serve qualche giorno, (a me a volte è successo anche mesi), l'importante è non mollare la presa. Se un ricordo fa male, la mente tende a scacciarlo, a ributtarlo in quell'angolo dove lo avevamo relegato, ma se noi lo ritiriamo fuori, e lo guardiamo fino a dove riusciamo, man mano sale più vivo e "maturo" e questo ci porta ad essere pronti per affrontarlo nella sua interezza e a risolvere.
Non so se è chiaro, mi riesce difficile esprimere a parole qualcosa che forse si puo' solo vivere..

Grazie Daf per condividere con noi
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Vecchio 16-11-2007, 21.07.58   #96
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Ho bisogno di staccare un pò la spina questo fine settimana..... Me la sto raccontando eh?
Non credo che te la stai raccontando... bon ovviamente non lo so, ma non mi dai questa impressione. Seguire i propri ritmi e i propri tempi, più che consigliabile, è inevitabile.

Il mio, come ho detto, era uno spunto per un discorso generico, non riferito a te direttamente anche se ho usato le tue parole. Volevo solo dire una cosa che mi pareva importante.

Poi alla fin fine però è anche vero che spesso i momenti migliori sono proprio quelli in cui siamo presissimi da altro... sarà che la mente è impegnatona e la aggiriamo meglio. Comunque non è una regola... a me a volte è andata bene così (sfruttare al massimo che potevo il momento di tensione) e altre volte mi è stato utile prendermela calma. Impariamo noi stessi grazie all'esperienza...
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Vecchio 16-11-2007, 22.21.00   #97
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Sempre a mo' di spunto...

Più deboli? Ma se portano il peso che l'altro gli ha scaricato...

Tendiamo a scaricare inconsciamente si, ma sempre inconsciamente non cerchiamo i più deboli... altrimenti non riusciremmo a scaricare.

Sì, effettivamente se una persona deve portare il peso di una responsabilità che qualcun altro gli ha scaricato, non è debole...
Perciò chi scarica il peso è più debole, quindi in altre parole significa che non ha il coraggio delle sue azioni....

Effettivamente più o meno inconsciamente si tende a scaricare e si sceglie qualcuno che possa reggere il peso, non ci avevo pensato.
Quindi in questo modo si riconosce all'altra persona una forza che forse questa persona non si rende conto di avere...
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Vecchio 19-11-2007, 11.09.50   #98
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Non credo che te la stai raccontando... bon ovviamente non lo so, ma non mi dai questa impressione. Seguire i propri ritmi e i propri tempi, più che consigliabile, è inevitabile.

Il mio, come ho detto, era uno spunto per un discorso generico, non riferito a te direttamente anche se ho usato le tue parole. Volevo solo dire una cosa che mi pareva importante.

Poi alla fin fine però è anche vero che spesso i momenti migliori sono proprio quelli in cui siamo presissimi da altro... sarà che la mente è impegnatona e la aggiriamo meglio. Comunque non è una regola... a me a volte è andata bene così (sfruttare al massimo che potevo il momento di tensione) e altre volte mi è stato utile prendermela calma. Impariamo noi stessi grazie all'esperienza...

tendo ancora a prendere gli spunti generali come appunti personali ma va bene, ho riposto il bazuka..hahaha..prossimo passo seppellire l'ascia ..
grazie Ray, potevi non rispondere ma mi hai fatto notare un meccanismo che resiste
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Vecchio 20-11-2007, 17.32.42   #99
dafne
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Predefinito pentola a pressione

è così che mi sento da ieri, come una pentola a pressione sul fuoco...e oggi ho iniziato a fischiare.. ..gocciolina che ha fatto traboccare il vaso?.Un tipo mi ferma al mercato e mi intorcola che è di un'associazione che segue i bimbi che come lui non hanno avuto genitori...bla bla bla...ti ringrazio innanzi tutto per la tua attenzione questo è già tanto...bla bla bla...vendiamo queste cartoline per un progetto lavoro, mi danno tot punti ogni cartolina che vendo...bla bla bla..volevo metterlo in gogna ma..dai..in gogna mi ci dovrei mettere io, 25 € mi è costato il giovanotto..per una fantomatica associazione di un fantomatico centro che non ho capito se aiutava i bambini soli o i ragazzi disadattati...imbecille..IO! Sono stata lì a farmi raggirare come una scema, in fondo in fondo lo sapevo che era una truffa, il suddetto giovanotto non aveva una spilla associativa, non ha fatto una ricevuta...ma ero sotto pressione, ero uscita dall'ufficio con il fiato corto,volevo staccare la spina, i pensieri tutto...e l'ho fatto con questo risultato! da ieri sera mille pensieri a tormentare la mia mente e non ho voluto, potuto, mandarlo al diavolo...ho giustificato la mia superficialità etichettandola come buona azione ma la verità è che se una piccolissima parte di me voleva un pò di punti paradiso per raggiunta bontà, tutto il resto voleva farlo stare zitto e fargli mollare la presa senza scatti di rabbia o insulti (quante volte questi giovanotti/e con la faccia angelica e occhioni dolci se appena capiscono che non ci stai a tirar fuori la monetina ti mandano al diavolo?)...mollare, sgancio le banconote, prendo la cartolina (pure brutta) e m'incammino verso casa e li scatta la lacrima...scema...buona? buona un par de ciufoli, oggi che per me ogni euro conta e importa li ho lasciati a uno stronzo che probabilmente se li fumerà in serata e...mollusco..io..sisisi..altro che donna decisa e caparbia. Magari quei soldi potevo destinarli altrove e far del bene davvero ma..ma..ma come ho imparato la rabbia e la frustrazione hanno tutt'altra origine. Oggi mi sono fatta abbindolare da un chiacchierone, domani non accadrà, ho "visto" anche se in ritardo quali sono i fattori su cui ha puntato e ho anche capito che oggi ho mollato con lui perchè non volevo mollare con me...la stanchezza, la nausea, la tristezza, sono solo i risultati di un trattenere, di un bloccare qualcosa dentro..un'attrito che mi sta logorando piano piano, e i ricordi affiorano proprio quando la mente è impegnata in altro..come ieri sera, occupata com'ero a sistemare casa, stanca, ho messo nel lettone con me i bimbi, ossignur, cerco protezione io da loro , lo ammetto, averli attorno stretti stretti mi ha fatto stare meglio..ma oramai il ricordo s'era già messo a bussare alla mia porta.
Mi fanno fale i muscoli, questo ho scritto, ho ascoltato quel dolore (si mi sono sciroppata l'ultimo neurone portate pazienza..) ed era proprio simile a quel dolore che si prova quando si mantiene una posizione per forza per troppo tempo e, incredibile, toh che proprio nelle gambe c'è forte e chiara la rabbia, quasi un continuo contrarre come se dovessi resistere a qualche impulso..ho cercato di vivere quell'attrito e mi ha riportato, dopo un pò, indietro..prima ai 15 anni, poi ai 10 fino a quando piccola piccola mi sono "scontrata" con gli altri, mitico asilo..quando da piccola stavo con gli adulti ero la loro beniamina, sveglia, attenta. Loro erano il mio specchio e mi ci riflettevo con gioia.Avevo le mie certezze. E poi..gli altri, quei bambini che hanno sempre preso in giro con foga una bimbetta strabica che non sapeva neanche di esserlo. E poi elementari, me li ricordo quei due-tre maschietti che mi prendevano in giro con frasi poco simpatiche e scappavano in direzioni diverse, irrangiungibili,umilianti,facendomi correre a vuoto,stancandomi ferendomi...facendomi montare una rabbia e un astio che non ho mai somatizzato...ecco che li la grande intelligenza a poco o a niente aiuta, il maestro adorante anzi allontana ancora di più "gli altri",e poi, colpo di grazia,ecco la principessa della classe, ecco la bella chepiùbellanonsipuò che regna e gestisce, ecco che miss prende una pallonata di striscio e tutti lì a guardare, coccolare, parlare mentre la ranocchietta (moi) si apre la testa su un tubo di ferro mimetizzato dall'edera che esce dal muro del campo giochi e...non se la fila nessuno. Ecco che nella testa si forma l'idea che bello è ciò che vince, ecco che nasce il pensiero "io non sarò mai abbastanza" ecco che anche nei giochi innocenti tra bimbetti tutti rubano un bacio a tutti tranne che a qualcuno..quel qualcuno che rimane sempre ai margini a guardare finchè non elabora il pensiero che in qualche modo, in qualsiasi modo, deve avere un pò di attenzione..ecco che la rabbia per la bellezza e l'idea che sia una meta irraggiungibile getta le basi per quel svendersi che mi sarà fedele compagno..ecco che nasce allo stesso tempo il mito del principe azzurro, quell'uomo meraviglioso,unico, straordinario capace di vedere oltre le apparenze. L'unico con cui posso essere "me".Uomo,ops, ragazzo, capace di ascoltare di capire di non guardare le altre..ecco che nel tempo invece di comprendere che semplicemete cerco un'utopia si rafforza l'idea che la bellezza vinca sopra ogni cosa, che mai sarò abbastanza e appena un sorriso o un gesto di affetto mi viene rivolto..bam mi ci aggrappo come a uno scoglio come se non potessi avere un'altra occasione e il sesso, il sesso diventa lo strumento per sopperire a una bellezza fisica che non ho (o che non vedo)...me la vedo quella bimba li, in mezzo al campo, mentre tutti fanno capanello intorno alla miss, mi ci ritrovo nel volerle spatagarrare la testa con una pentola..me lo sento addosso quel trattenere quella pentola, che non va lanciata ma riposta, perchè la bellezza, quella vera, è altra cosa.(o forse che ciò che cerco è altra cosa..) Ma anche ora mentre lo scrivo sento che non ho ancora assimilato questa cosa, per me bello è ancora vincente, migliore,per me bella significa ancora attenzione, calore..e rinunciare a questo rancore significa scegliere, scegliere di dare alla bellezza l'importanza che ha e trovare la mia..altrove, lontano dai canoni, da tv, da uomini vari. E' facile vero? Quasi ovvio, eppure c'è ancora questa rabbia latente, questi insulti che riecheggiano minacciosi, la rabbia di fronte a tanta stupidità, l'impotenza di fronte a una violenza a cui non ho saputo reagire...eh ma che vita di mer...nono quello non lo penso, non del tutto almeno, so che c'è una lezione profonda in questo, so che ho imparato a vedere ciò che non è solo apparenza, anche se costa, costa di sincerità e di coerenza, costa di lucidità e pulizia, costa di lasciar andare il passato e prendere la padella e ricominciare ad usarla per quello che serve, cucinare e non spatagarrare. Costa di vedere che ciò che sono oggi non è ciò che ero ieri ma di ieri mi sono formata, e di oggi posso costruire per domani, costa che quanto ho dentro di più profondo posso,devo, lasciarlo uscire senza timore perchè oggi posso difendermi dagli altri se decidessero di ferirmi, ne ho la forza,perchè non ho bisogno del loro consenso (..ci sto lavorando ) e avrò ancora più forza quando smetterò di cercare negli altri che esaudiscano il desiderio di una bimba di essere principessa. Ho desiderato così tanto conquistare che non ho considerato quanto potesse costarmi e se ne valesse davvero la pena, ho voluto così tanto essere bella che l'ho confuso con l'essere speciale, ho guardato agli altri con tale senso di mancanza da poter sopportare qualsiasi cosa pur di assecondarli e....essere al centro di quel gruppo di adoratori..sciocca bambina, ha trascurato ciò che davvero poteva renderla speciale almeno agli occhi di se stessa e trasformarla in una regina. ma oggi un passo alla volta guardo e ascolto, un giorno saprò non identificarmi in tutto questo per ora...continuo a fischiare ma ho fatto uscire un pò di vapore, quel tanto che basta per non esplodere..
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Vecchio 20-11-2007, 17.36.50   #100
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ma tu sei una regina.
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