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Vecchio 09-07-2010, 17.40.41   #1
RedWitch
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Predefinito Educare i bambini viziati

Prendo spunto da Ray e Sole che in altro thread hanno accennato alla possibilità di educare bambini viziati...

Ho trovato una definizione etimologica che dice così: viziare: togliere una buona qualità per introdurne una cattiva , mentre vizio significa tra le altre cose magagna, difetto, imperfezione, tanto del corpo quanto dell'animo.

E ancora viziare: Indurre volontariamente o involontariamente qualcuno, con metodi educativi troppo indulgenti o permissivi, a cattive abitudini, a comportamenti scorretti, a voler essere sempre accontentato

E' evidente che nel viziare qualcun altro (nella fattispecie un figlio piccolo, che poi diventerà un domani un adulto-rimasto-bambino viziato) non ha nulla di positivo, nè di educativo per chi subisce la cosa... e allora perchè viziamo i figli? (o siamo stati viziati noi stessi?). La prima cosa che mi salta all'occhio (da figlia viziata) è l'incapacità del genitore di dire di no e di concedere tutto quello che il figlio chiede, senza mettere nessun freno, poi l'incapacità di reggere un eventuale capriccio del figlio in caso di diniego, e ancora... il vedere il figlio come una prosecuzione di sè stessi e il voler accontentare tutto quello che ci sembra sia stato negato a noi... poi che altro?

Le mancanze comunque mi pare che risiedano all'origine e sicuramente dipende molto come a sua volta il genitore è stato educato.. e ancora se il figlio è unico o meno (di questo avevamo già parlato tempo fa, ma credo che comunque incida parecchio).

E quando i vizi ci sono già? come si puo' educare un bambino precedentemente viziato?

Se ha sempre ottenuto tutto ciò che chiede, il bambino pensa che tutto gli sia dovuto, e quando riceve dei no, punta i piedi e pensa di aver ragione di farlo.

C'è da dire che se è il genitore stesso che ha sempre concesso tutto e poi, di colpo inizia a dire "no" non sarà certo facile che il bambino li accetti, e soprattutto, credo che perda i punti di riferimento fino a quel momento ha avuto, rimanendo spiazzato e ribellandosi.

Da figlia viziata posso dire che la cosa più brutta è che non si apprezzano le cose che si ottengono, come chi ha troppi giocattoli dopo 5 minuti smette di guardarli, allo stesso modo , crescendo vale per tutte le cose, e non si impara a guadagnare le cose che si desiderano e non si impara a lottare per ottenerle etcetc... Dovremmo pensarci bene prima di viziare i figli...

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Vecchio 09-07-2010, 21.36.58   #2
griselda
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e allora perchè viziamo i figli? (o siamo stati viziati noi stessi?). La prima cosa che mi salta all'occhio (da figlia viziata) è l'incapacità del genitore di dire di no e di concedere tutto quello che il figlio chiede, senza mettere nessun freno, poi l'incapacità di reggere un eventuale capriccio del figlio in caso di diniego, e ancora... il vedere il figlio come una prosecuzione di sè stessi e il voler accontentare tutto quello che ci sembra sia stato negato a noi... poi che altro?

Il bello è che mentre agiamo, pensiamo di farlo per loro, invece tutto ciò che facciamo lo facciamo per noi.
A chi ha figli sarà capitato, esempio banalissimo, di aver regalato a Natale un gioco prima ancora che fosse stato desiderato e chiesto dal figlio, solo perchè lo si desiderava noi.
In pratica riempiamo noi stessi rivesando su di loro i nostri vuoti.
Se non si è capaci ( o non si è stati capaci di accettare la nostra ) di accettare la giusta sofferenza, quella che fa crescere non siamo in grado neppure di vedere l'altro soffrire anche se la sua, in quel momento è la cosa più giusta del mondo.
Inoltre ammettere che il proprio figlio ha un problema o un difetto è come ammettere di averlo noi, dura da accettare.
Quote:



E quando i vizi ci sono già? come si puo' educare un bambino precedentemente viziato?
Eh la vedo dura, ma spero non impossibile
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Vecchio 05-10-2010, 13.15.47   #3
griselda
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E quando i vizi ci sono già? come si puo' educare un bambino precedentemente viziato?
Da bambina viziata che ha viziato inconsapevolmente il proprio come un trasmissione virale direi che il primo passo da fare e cercare di porre rimedio ai propri vizi.

I figli imparano tantissimo dall'esempio e come il discorso che abbiamo fatto sull'autorità e l'autorevolezza...se non divento autorevole li vizierò senza renderme ne conto.
Mi è successo e sto cercando io di cambiare almeno per quelle cose di cui ho preso coscienza essere sbagliate.
Io ho avuto un padre che mi ha viziata era legato al suo passato cercava viziando me di riprendersi quello che non aveva avuto creando in me dei vizi che mi hanno poi impedito di vivere normalmente (anche se questa parola non mi piace)

Il non permettere al figlio dopo aver sbagliato di prendersi la responsabilità delle sue azioni pagando di tasca propria è un vizio che si paga duramente da adulti

Evitare di affrontare i propri doveri anche se spaventosi o paurosi che dir si voglia vuol dire creare un adulto che scappa davanti ai propri doveri e ancora alle responsabilità

Ma neppure drammatizzare oltre misura quando commettono errori onde evitare l'altra faccia della medaglia, bisognerebbe mantenere il giusto equilibrio quando si parla loro

Non pretendere da loro che siano come noi non siamo perchè soffriranno tanto senza capire perchè non si sentono amati e gireranno in lungo e in largo a cercare quell'amore che è giusto che abbiano sempre e comunque

Insomma non dovremmo fare figli sino a che non saremmo diventati Adulti poi potendo credo che cercherei di aiutare quelli che già sono qui e soffrono per i vizi che i loro genitori hanno dato loro

Sto cercando di rimediare ma vado lenta quanto il mio cammino
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Vecchio 05-10-2010, 13.56.39   #4
dafne
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Forse qualche volta si vizia anche perchè irrazionalmente crediamo che ci vorranno più bene, che ci ameranno di più, magari perchè noi ne abbiamo proprio tanto bisogno di essere amati.

Poi si rimane sconvolti di fronte al fatto che a fronte di tanto "amore" i figli magari ci si ritorcono contro o ci sembrano degli ingrati perchè chiedono chiedono chiedono....e mai contenti sono.

Ma è come se a uno che sta morendo di sete gli offrissimo patatine e pizza con le acciughe....avrà pure fame ma di sicuro non gli passerà la sete.

Sono convinta che si possano educare, ci voglio credere con tutte le mie forze, altrimenti siamo nei guai in tre qui

Stavo notando la parola indulgenza, come se si indugiasse, ci si soffermasse su qualcosa, diverso dal permettere ma devo cercare l'etimologia.
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Vecchio 05-10-2010, 14.12.28   #5
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Forse qualche volta si vizia anche perchè irrazionalmente crediamo che ci vorranno più bene, che ci ameranno di più, magari perchè noi ne abbiamo proprio tanto bisogno di essere amati.
Fondamentalmente si vizia perchè non si sopporta noi la loro frustrazione.
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Vecchio 05-10-2010, 14.27.36   #6
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Non diciamo la stessa cosa?
Se io concedo a mio figlio sempre tutto quello che mi chiede lo faccio perchè se gli dico no potrebbe detestarmi e quindi non reggo la frustrazione, dici tu, del non sentirsi amati, dico io..no?

Trascuriamo l'evidente baratro che divide l'amore dall'accontentare, se uno cresce con quell'idea, e cioè ti ho dato tutto quindi ti amo, non può viverlo diversamente. Finche non si stà nella frustrazione a cercar di capire cosa manca davvero. Giusto?

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Vecchio 05-10-2010, 14.49.45   #7
griselda
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Fondamentalmente si vizia perchè non si sopporta noi la loro frustrazione.
Credo si possa sintetizzare quando se ne sono conosciuti tutti gli aspetti.

L'altro giorno mi è capitato di dire un no perchè ho dei motivi che ho analizzato per dirlo.

Il giorno dopo sono successe cose che mi hanno portata a stare male davanti alla sua frustrazione beh per un pelo non ho calato le braghe come si suol dire, avrei voluto rimangiarmi la parola in quel momento solo per non ciucciarmi la sua frustrazione che so non reggere perchè non abituata.

A volte la frustrazione non è fine a se stessa ma a cosa scatena ad esempio mia madre aveva paura della mia frustrazione e cedeva perchè le scatenava ansia anche se poi le portava dietro il rancore per essere andata contro a quello che avrebbe voluto fare e non esserci riuscita.

Che ne pensi?
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Vecchio 05-10-2010, 15.01.13   #8
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Non diciamo la stessa cosa?
Se io concedo a mio figlio sempre tutto quello che mi chiede lo faccio perchè se gli dico no potrebbe detestarmi e quindi non reggo la frustrazione, dici tu, del non sentirsi amati, dico io..no?

Trascuriamo l'evidente baratro che divide l'amore dall'accontentare, se uno cresce con quell'idea, e cioè ti ho dato tutto quindi ti amo, non può viverlo diversamente. Finche non si stà nella frustrazione a cercar di capire cosa manca davvero. Giusto?

Già mio padre così facendo mi ha insegnato che amare vuol dire concedere tutto.
Che fare i capricci vuole dire ottenere tutto.
E non che per avere le cose bisogna lottare e sudare.
Che se esistono anche i no e che fortificano più dei sì perchè aiutano ad imparare a digerire la frustrazione.

Io ho imparato quelle cose e davanti ai no non sopportando la frustrazione la stessa che non sopportava mio padre e che quindi non poteva insegnarmi, facevo il diavolo a quattro nella speranza che il babbo mi aiutasse si si se ora sto ancora li ad aspettarlo visto che è morto posso morire d'inedia.
Il guaio più grosso è che ciò che non si è imparato non si può trasmettere se non prima di averlo messo dentro quando se ne è preso coscienza come è difficileeeeee perchè di default mi viene l'altro.
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Vecchio 06-10-2010, 18.07.30   #9
Sole
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Un genitore dovrebbe educare ed insegnare un figlio ad essere indipendente.
Il rapporto tra figli viziati e genitore che vizia (potrebbe essere anche solo uno) da osservare in casi estremi è logorante.
C'è da una parte il genitore che continua a non mollare il viziare perchè ha paura di perdere il potere sul figlio e non sa che a sua volta il figlio ha il completo controllo della situazione perchè ben sa dove e come colpire per far sentire il genitore in colpa ed ottenere quel che vuole.
E' un legame a doppio nodo in cui entrambi soffrono. Il figlio soffre perchè è mostruosamente dipendente dal genitore che è mostruosamente dipendente dal figlio. Ci sono casi meno evidenti e casi morbosi.
Fondamentalmente è un rapporto di dipendenza e soddisfazione di bisogni.

Bisognerebbe avere la forza ed il coraggio che ha mostrato Gris con il figlio se serve a farlo maturare e a rendersi indipendente... il muso che mettono è il più delle volte il miglior modo per colpire il genitore.

La questione a mio parere non è solo quella di sentirsi amati dai figli ma è quella di non sopportare le conseguenze della proprie scelte. Tollerare fino ad educarli i sensi di colpa con cui hanno imparato a giocare e bene, è una bella impresa. Ma d'altro canto è il genitore e nessun altro che ha insegnato al figlio ad essere viziato..
Sole non è connesso  
Vecchio 06-10-2010, 22.42.33   #10
dafne
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Fondamentalmente si vizia perchè non si sopporta noi la loro frustrazione.
Mi ero persa quel "loro".


..sono "leggermente" egocentrica mi sà......

Ultima modifica di dafne : 06-10-2010 alle ore 22.44.39. Motivo: aggiunto considerazione
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