Ermopoli
L'antica città della conoscenza
  
    
Torna indietro   Ermopoli > Recensioni > Libri

Commenta
 
Utilità Recensione Libri Cerca in questa recensione libro
L'ultimo Catone
 L'ultimo Catone
 - Matilde Asensi -

  Inviato da Shanti
  20-02-2005
Predefinito L'ultimo Catone

Chi ha amato libri come Il nome della Rosa o Il Codice da Vinci non può lasciarsi sfuggire questo: L'ultimo Catone di Matilde Asensi, uscito in questi giorni nelle librerie e già best-seller...

Citazione:
Fitto intrigo vaticano, erudito giallo teologico, densa avventura filologica...Un appassionante viaggio nei misteri del Cristianesimo con la guida di Dante Alighieri
Questo recita la copertina del libro... e tutto questo si trova lasciandosi rapire dalle pagine di questo libro...

Citazione:
O voi ch'avete l'intelletti sani
mirate la dottrina che s'asconde
sotto 'l velame de li versi strani.
Questi versi si trovano nel Canto IX dell'Inferno, e il nove, nella simbologia medievale, è la Sapienza, la Conoscenza Suprema, la Scienza.
E per di più si trovano fra i versi dal 61 al 63, le cui somme danno sette e nove... Con Dante questo non è casuale, sono i suoi numeri preferiti: l'Inferno ha nove gironi, il Purgatorio sette cornici e il Paradiso di nuovo nove cieli...

Si narra, pur non essendo certo, che Dante Alighieri entrò a far parte di una setta segreta, i Fedeli d'Amore, interessati al rinnovamento spirituale della cristianità. Si dice persino che i Fedeli d'Amore fosse uno dei rami dell'Ordine dei Templari... ma non è dimostrabile.
L'epoca di Dante era quella in cui nella Chiesa di Roma la corruzione aveva già preso piede, sotto il papato di Bonifacio VIII: ricchezza, potere, ambizione... I Fedeli d'amore tentarono di combattere tutto ciò per restituire al cristianesimo la sua primitiva purezza...

Leggendo il testo di Dante non si può non notare il suo rancore verso numerosi papi e cardinali, contro il marciume della gerarchia clericale e contro le ricchezze della Chiesa...

º¤ø,¸¸,ø¤º°`°º¤ø,¸¸,ø¤º°`°º¤ø,¸¸,ø¤º°º¤ø,¸¸,ø¤º°`° º¤ø,¸¸,ø¤º°`°º¤ø,

Citazione:
Là ne venimmo; e lo scaglion primaio
bianco marmo era sì pulito e terso,
ch'io mi specchiai in esso qual io paio.

Era il secondo tinto più che perso,
d'una petrina ruvida e arsiccia,
crepata per lo lungo e per traverso.

Lo terzo, che di sopra s'ammassiccia,
porfido mi parea, sì fiammeggiante,
come sangue che fuor di vena spiccia.
Questi versi si trovano nel canto IX del purgatorio. La Divina Commedia sembra un bel poema carico di metafore che gli studiosi interpretano come allegorie riferite alla Chiesa Cattolica... E così quei versi lì sopra che alludono a tre gradini (bianco, nero e rosso) vengono spiegati così: il gradino di marmo bianco significa l'esame di coscienza, quello di pietra nera il dolore della contrizione e quello di porfido rosso... la soddisfazione della penitenza!!!




Compra L'ultimo Catone su Webster.it



  #1  
By Shanti on 24-02-2005, 00.25.51
Predefinito

Anche se non importa a nessuno lascio qui sotto la trama del libro... per i posteri... Ho speranza che prima o poi qui su Ermopoli prenda la residenza qualcuno che ami la lettura tanto quanto me...



Un mistero lungo 17 secoli, un unico codice per salvarsi: la Divina Commedia

Ladri di reliquie, le Chiese cristiane d’Oriente e d’Occidente, un’oscura confraternita religiosa e La Divina Commedia sono gli elementi chiave di questo intrigo mozzafiato lungo diciassette secoli.
A raccontare tutto con voce rotta dall’emozione è Suor Ottavia Salina, in fatto di paleografia massima autorità dell’Archivio Segreto del Vaticano.

Un giorno, mentre è china su una ruvida pergamena, viene convocata urgentemente dalle più alte gerarchie pontificie che le affidano un compito di estrema segretezza. Suor Ottavia è l’unica persona al mondo in grado di decifrare uno strano tatuaggio – sette croci e sette lettere in greco antico che formano la parola stauros, ovvero croce – inciso sul cadavere di un etiope ritrovato sui monti della Grecia. Da questo enigma sembrano dipendere le sorti di tutte le Chiese cristiane, tanto più che accanto al corpo sono stati rinvenuti tre pezzetti di legno che probabilmente sono schegge della croce di Cristo.

Affiancata dall’inflessibile Guardia Svizzera Kaspar Glauser-Röist e dall’archeologo Farag Boswell, la suorina paleografa finisce per indagare su una setta tanto misteriosa quanto dimenticata: gli Staurophiyakes, ovvero i Guardiani della Vera Croce, incaricati nel IV secolo di vegliare sul Sacro Legno e ora fermamente intenzionati a trafugarne tutti i frammenti dalle principali chiese del mondo.

Ma come scovare i fantomatici ladri, le cui tracce sembrano scomparire in un remoto passato?La soluzione –sveleranno i tre investigatori- è celata in un unico vastissimo codice, il capolavoro assoluto del membro più illustre della Confraternita: Dante.

Può dunque suonare come un indizio concreto la terzina del Purgatorio:

Aguzza qui, lettor, ben li occhi al vero
ché ‘l velo è ora ben tanto sottile,
certo che ‘l trapassar dentro è leggero

Quali canti nascondono riferimenti ai rituali e ai luoghi di ritrovo reali degli Staurophiyakes? Cercando significati reconditi in ogni singolo verso del Purgatorio, sottoponendosi a pericolose prove iniziatiche e passando attraverso le sette città simbolo dei peccati capitali – Roma, Ravenna, Gerusalemme, Atene, Costantinopoli, Alessandria e Antiochia - Suor Ottavia e i suoi due compagni metteranno a repentaglio le loro vite per sciogliere il mistero finale: chi è l’ultimo Catone?

Capolavoro premiato dalla critica e dal pubblico (500.000 copie vendute in Spagna), L’ultimo Catone è uno di quei rari thriller magistrali che, unendo con sapienza e originalità storia, suspance, avventura e detection letteraria, riescono a conquistare i lettori più di qualsiasi altro libro.


NOTE BIOGRAFICHE DI MATILDE ASENSI è nata ad Alicante nel 1962. Dopo gli studi in giornalismo all’Università di Barcellona, ha lavorato per tutti i più importanti network radiofonici spagnoli prima di dedicarsi alla narrativa. I suoi romanzi di avventure storico-archeologiche, nei quali sfrutta con leggerezza e ironia la sua profonda cultura, vengono premiati da un grande successo di pubblico e di critica: regolarmente in testa alle classifiche dei best seller, vendono centinaia di migliaia di copie e ottengono anche molti riconoscimenti letterari.

Buona lettura
Rispondi citando
  #2  
By Uno on 24-02-2005, 01.01.31
Predefinito

No no scrivi... io leggo quello che scrivi (è anche mio dovere), la passione per la lettura l'avevo anche io, ma oggi come oggi leggo molto poco...
e se prendo in mano qualcosa, uso sempre libri che ho già....
Rispondi citando
  #3  
By Ladymind on 24-02-2005, 23.34.14
Predefinito

Citazione:
Originalmente inviato da shanti
Anche se non importa a nessuno
ma che stai a dire??? anch'io ti seguo!
Il fatto è che cerco di resistere in tutti i modi all'acquisto di altri libri ohmy222.g: perchè mi manca il tempo per leggerli... non sò quanti ne ho lì in attesa di generi diversi. (a volte però mi capita che non resisto e faccio scorta )


anche Ravenna tra le città simbolo dei peccati capitali... (io abito in provincia di Ravenna) poi mi racconti (se ti và) se cita anche qualche luogo particolare, a parte il fatto che è la città di Dante...
Rispondi citando
  #4  
By Shanti on 25-02-2005, 16.44.30
Predefinito

Come non detto!!! Ma non sapevo di che altro parlare senza spunti... Prima ho provato con la Divina Commedia ma forse l'abbiamo odiata troppo quando ci cosringevano a studiarla a scuola! E anche se allora ci avessero detto che Dante era un iniziato di qua a me sarebbe entrato e di là uscito...

Lady ti dico che cosa ho letto sul libro di Ravenna così poi vediamo se ci sono della panzane ok?

Ravenna fu la capitale dell’Impero Bizantino d’Occidente dal VI fino all’VIII secolo dopo Cristo. Viene considerata la città più rappresentativa del peccato dell’invidia, perché nel suo maggior periodo di splendere, appunto per quei due secoli di Esacrato, si mise in competizione con Roma, che all’epoca si era ridotta a poco più di un villaggio.

L’Impero Romano d’Occidente cadde nel IV secolo e i barbari presero il controllo della penisola. Quando i Bizantini la riconquistarono nel VI secolo stabilirono la loro capitale a Ravenna, perché a Roma governava il Papa e tra Costantinopoli e il Pontefice romano c’era una lunga inimicizia, dovuta al fatto che quest’ultimo si considerava l’unico successore di Pietro.

Quindi mentre Roma decadeva, trascurata da Costantinopoli, Ravenna cresceva, si arricchiva e si consolidava.
Però invece di accontentarsi dedicò tutte le proprie energie a oscurare le passate grandezze di Roma. Oltre a riempirsi di magnifiche costruzioni bizantine introdusse il culto di Sant’Apollinare nella Basilica di San Pietro. Immaginate che umiliazione per Roma!!!

Ecco perché l’invidia divenne la caratteristica principale della Ravenna bizantina.

La prova iniziatica che Dante descrive nel Purgatorio dal XIII al XV canto, si svolge nell’antica abbazia benedettina di San Costantino Acanzo a sud del delta del Po, in provincia di Ravenna. Cita il libro:

“Un complesso monastico anteriore al X secolo, che conserva una preziosa chiesa bizantina, un refettorio decorato da splendidi affreschi e un campanile duecentesco.”

Il vecchio complesso monastico bizantino è in rovina, ma rimane ancora una piccola comunità di benedettini che gestisce una piccola locanda per gli escursionisti. Il luogo si trova esattamente al centro del Bosco di Palù,, di proprietà dei monaci benedettini, che si estende per altri mille ettari. Non si può entrare in questo bosco senza il loro permesso...

Rispondi citando
  #5  
By Ladymind on 25-02-2005, 22.48.42
Predefinito

Sull'importanza di Ravenna in quel periodo non vedo panzane, è storia


Citazione:
Originalmente inviato da shanti

Cita il libro:

“Un complesso monastico anteriore al X secolo, che conserva una preziosa chiesa bizantina, un refettorio decorato da splendidi affreschi e un campanile duecentesco.”

Il vecchio complesso monastico bizantino è in rovina, ma rimane ancora una piccola comunità di benedettini che gestisce una piccola locanda per gli escursionisti. Il luogo si trova esattamente al centro del Bosco di Palù,, di proprietà dei monaci benedettini, che si estende per altri mille ettari. Non si può entrare in questo bosco senza il loro permesso...

di questo invece non conoscevo l'esistenza! O forse pensandoci bene mi ricorda qualcosa ma vagamente...
Il bosco di Palù non sò dov'è... mi cercherò una cartina dettagliata ma credo di aver individuato la zona... dev'essere al confine tra la provincia di Ravenna e Ferrara (nella zona di Goro)... andando verso i lidi ferraresi, di sicuro ci sono passata vicino
Comunque voglio informari meglio
Rispondi citando
  #6  
By Era on 26-02-2005, 01.23.17
Predefinito

negli ultimi tempi riesco a leggere meno...
di solito leggo parecchio...un mio "difetto" è quello di
nobbare i primi in classifica...bho! son fatta così....

in effetti molte sezioni...per mancanza di tempo....le
abbiamo trascurate un pochettino....ci rifaremo

Rispondi citando
  #7  
By Era on 21-09-2008, 18.53.13
Predefinito

Shanti scrisse di questo libro più di tre anni fa...me n' ero scordata..ho chiuso in questi giorni l' ultima pagina e devo dire che davvero è un buon libro d' evasione...appassionante e intrigante...il resto è gia stato detto nella discussione...
Di mio aggiungo che è un' autrice molto interessante ha scritto Oltre che L' ultimo Catone (2005) Jacobus (2005) L' origine Perduta (2006) Tutto sotto il cielo (2007) Terra ferma (2007)
Rispondi citando
Commenta


Utilità Recensione Libri Cerca in questa recensione libro
Cerca in questa recensione libro:

Ricerca avanzata

Regole di scrittura
Tu non puoi recensire libri
Tu non puoi commentare
Tu non puoi inviare files
Tu non puoi modificare i tuoi messaggi

Il codice vB è Attivato
Le faccine sono Attivato
Il codice [IMG] è Attivato
Il codice HTML è Disattivato
Vai al forum


Tutti gli orari sono GMT +2. Adesso sono le 14.13.37.




Powered by vBulletin Copyright ©2000 - 2024, Jelsoft Enterprises Ltd.
Questo sito non è, nè può ritenersi assimilabile ad una testata giornalistica, viene aggiornato senza alcuna periodicità, esclusivamente sulla base della disponibilità del materiale. Pertanto, non è un prodotto editoriale sottoposto alla disciplina della l. n. 62 del 2001. Il materiale pubblicato è sotto la responsabilità dei rispettivi autori, tutti i diritti sono di Ermopoli.it che incoraggia la diffusione dei contenuti, purchè siano rispettati i seguenti principi: sia citata la fonte, non sia alterato il contenuto e non siano usati a scopo di lucro. P.iva 02268700271