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Vecchio 10-07-2008, 21.08.16   #26
Sole
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Il senso c'è sempre, anche al limite della sopravvivenza ma solo se autosopravvivo. vuol dire ceh sto facendo un'esperienza ed in quel caso non son d'accordo, quello è omicidio. Purtroppo devo ammettere che anche se mi capita di rimanere ancorato al corpo attraverso un macchinario, anche in quel caso sto facendo una certa esperienza, questo è insandacabile.. però non è naturale.
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Vecchio 10-07-2008, 22.03.30   #27
Astral
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Beh ma allora vista da sto punto, tutto è esperienza, anche il suicidio è esperienza, in questo caso qualsiasi cosa diventa esperienza, quindi se decido prima quando morire, anche quella diventa esperienza, anzi magari la faccio altrove.
Io non credo che soltanto Dio può dare e togliere la vita, se seguissimo alla lettera questa regola, allora non dovremmo più curarci neanche davanti alla malattia, ci ammaliamo della prima cosa che capita, moriamo e rispettiamo la volontà di Dio.

Se un ladro entra in casa mia non devo ucciderlo, perchè solo Dio può, eppure se non mi difendo, è probabile che la mia vita finirà prima del previsto.
Sinceramente trovo l'interpretazione assurda: perchè Dio non agisce nell'uomo?
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Vecchio 11-07-2008, 10.06.53   #28
Uno
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Originalmente inviato da Sole Visualizza messaggio
Una ragazza italiana, Eluana Englara è in coma da 16 anni a causa di un incidente stradale, e da tanti anni è attaccata ad un macchinario per respirare, il suo corpo, non lei, è attaccato a quel macchinario. Viene alimentata e dissetata artificialmente
Permettimi di girarla diversamente, non lo faccio con spirito di bastian contrario: per quello che ne sappiamo anche lei è attaccata a quel corpo e a quel macchinario e questo rende la situazione ancor più delicata.
Sappiamo da esperienza di alcuni risvegliati che una volta tornati in alcuni casi questi mantenevano una sorta di coscienza, proviamo ad immaginare che significa se per esperimento qualcuno ci immobilizzasse completamente lasciandoci però coscienti, proviamo a pensare che questo esperimento duri 16 anni....

Questo è uno dei casi in cui capisco la posizione della Chiesa ma non la condivido, Astral ha già grosso modo riassunto il senso, se i macchinari non esistessero la ragazza sarebbe morta 16 anni fa. E' vero che il gioco dei se non è mai risolutore, però il "mio ragionamento" è che prima che arrogarsi diritti sui destini altrui (parlo della scienza, in questo caso la medicina) bisognerebbe sapere esattamente tutti i risvolti ed in ogni caso tenere conto della volontà della persona. Qui non stiamo parlando di un tentativo di suicidio in cui una persona ha un momento di defaillance, passato il quale si rende conto che stava facendo una stupidaggine.

Devo come al solito cercar di chiarire la posizione della Chiesa in maniera oggettiva. La Chiesa parte dal punto di vista in cui quella ragazza, Eluana, se lascia questo corpo non avrà altre possibilità per fare ciò che con questo corpo potrebbe fare.
Formalmente concordo, come scritto sopra capisco, però sostanzialmente sebbene la speranza è l'ultima a morire, i miracoli accadono etc... passato un periodo così lungo dubito che chiunque possa, senza interventi soprannaturali, riprendersi e poter continuare una vita che sia qualcosa più che vegetale.
Dall'altro lato si potrebbe considerare (sempre dal punto di vista religioso-spirituale) la prova che sta sopportando il padre (non ho sentito parlare di madre) da tutti questi anni. Anche il servizio delle religiose della clinica è cosa simile, ma non uguale, non saranno mai coinvolte nello stesso modo.
La ragazza pur non vivendo è strumento dei piani di Dio.... ma torna lo stesso dilemma, chi può arrogarsi il diritto di costringere quel genitore ad una prova che lui non vuole sopportare?
La Chiesa ha tutto il diritto di dire dal suo punto di vista quello che sarebbe giusto, poi la comunità (compresa e soprattutto quella che non segue la Chiesa) ha il diritto, direi dovere, di decidere autonomamente.
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Vecchio 11-07-2008, 10.39.01   #29
Sole
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Già nella risposta ad Astral avevo riflettutto su questo aspetto di esperienza, però è difficile per me da conciliare.
E' vero che la tecnologia fa comunque parte di quel naturale che si evolve in tutte le sue possibilità (passatemi la definizione che so non essere esatta) però resta il fatto che senza sarebbe comunque morta.
Avverto un conflitto con questo argomento perchè se è vero che devo fare la mia esperienza è pure vero che sono costretto a farla, ed ancora oltremodo vero che entrambe le situazioni (decidere di farla ed essere costretto a farla) rientrano sempre nel campo dell'esperienza.

Immagino quella coscienza (personalizzandola certo) costretta nel corpo immobile in una sorta di prigione oscura ad esperire.. forse mi fa paura.
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Sole non è connesso  
Vecchio 11-07-2008, 12.15.39   #30
Astral
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La Chiesa deve comunque consigliare alla vita, non può di certo nella sua attuale evoluzione, dire si, staccate la spina.
Il problema invece è proprio quello della scienza, e spesso anche quello meno etico del guadagno ( poichè le cure e i mantenimenti di vita, hanno un costo e non solo morale).

L'argomento è spinoso, credo che se ci fosse gente in grado di contattare la persona ad altri livelli, potrebbe stabilire se quella persona è bloccata o meno.
Io spero di non trovarmi mai in quella situazione, ma se il fatto di mantenermi in vita, in realtà mi blocca in una specie dove non posso ne esperire qui, ne di là?

Come l'uomo può impedire la morte prematura tramite la prevenzione e la guarigione della medicina, ha anche il diritto di togliere la vita per mano di Dio?
In ogni caso non tutti i medici sono autorizzati a farlo, c'è sempre l'obiezione di coscienza.
Per gli animali non ci facciamo tanti scrupoli però, preferiamo vederli morire, piuttosto che soffrire, quando non c'è nulla da fare.

Credo che la soluzione sia nel tempo, come dice Uno.
in ogni caso se si tratta di coma e vi è la possibilità di riprendersi, io non staccherei nessuna spina.
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