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Vecchio 27-12-2011, 22.13.19   #1
dafne
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Predefinito Tutto da rifare

Devo provare a scrivere, non farlo non mi aiuta.
Odio queste feste, adesso sò perchè aumentano i suicidi in questo periodo, è un senso di oppressione, di intrappolamento di insoddisfazione.
Paerchè mai gli altri devono essere felici?

La vicinanza parentale diventa per necessità maggiore e l'aria diventa pesante. Mi sono scoperta a rrifugiarmi nella nuova casa, credevo per prenderci confidenza ma è il vuoto, le stanze senza nulla dentro, a darmi un fantastico sotterraneo senso di piacere.

Mi sento follemente stanca ma solo perchè ho saturato il mio corpo di cibo di cui non avevo bisogno, ho dormito ore che non mi servivano e ho speso le mie energie a resistere all'impulso di prendere e farmi un luuuungo giro a piedi nel nulla come anni e anni fà.

Sarò depressa, sarò isterica, nevrotica, insoddisfatta, felice,carica, propositiva... sono un devastante mix di tutto questo e non ho alcuna gestione del cambiamento da uno stato all'altro.

Non sò cosa sento quando lo sento ma solo dopo, quando ci ripenso, sono in balìa di quel che mi capita.

E' per questo che ho la percezione di non esserci, mi vivo sempre dopo. Dopo dopo dopo.E quando mi percepisco nel momento presente è quasi sempre in situazioni di ansia, di pesantezza, di difficoltà...e perchè mai dovrei ritornarci volontariamente...forse è questo il meccanismo che scatta.

Non ho voglia. La mancanza di voglia è mancanza di spinta, di desiderio, di volontà indirizzata. E' dispersione pura. Inerzia.

Quest'estate il lavoro manuale mi ha obbligata ad accellerare, l'assenza di doveri mentali su cui mi carico di ansia (i ragazzi erano in vacanza e io ero in giro con le amiche per la mia fase adolescenziale) ha snellito il fluire dell'energia, infatti sono anche dimagrita.

Accellerando ho creato come una forza centrifuga che mi ha compattata.
Banalmente avere un obiettivo, anche solo di futile senso mi ha permesso di darmi un perchè.
Il mio psicologo mi diceva sempre "datti delle priorità..se metti avanti a te tutti i tuoi problemi li vedrai schierati e non riuscirai a superarli".

Trovare il capobranco. Lo avevo anche sognato. E il meccanismo che fà scattare tutto non l'ho ancora individuato. Alle volte penso che sia la mancanza di rispetto. Non sò cosa sia, non ne ho, quello che ho appreso è un fantastico mix di diplomazia opportunismo e convenienza..ah no... si dice convivenza civile...
Forse per quello tendo a vivere molte situazioni come una mancanza di rispetto nei miei confronti, anche quando magari non lo sono..o forse lo sono e lo sò perchè mi sono vista farlo, perchè le ho vissute o perchè così mi hanno insegnato a fare.

E scelgo uomini e a volte amici che hanno di fondo questa basilare mancanza di rispetto. Allora vien da sè. Cos'è il rispetto? E quant'è legato all'onore?
Perchè ci è legato ne sono sicura, lo sento così. Neanche dell'onore saprei dare una definizione...

Vorrei mollare. Ma, banalmente, non posso, non posso avere meno di così, anche se ho tutto e molto di più di quel che mi servirebbe.
Perchè ho ma non sono? Boh. Alle volte penso che non lo saprò mai.
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Vecchio 28-12-2011, 22.33.52   #2
loryland
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....e per far piovere sul bagnato potremmo aggiungere che non sei neanche originale,sì è vero ,alla fine di individui che vivono i "tuoi drammi" ce ne sono talmente tanti che si fa fatica a non dire tutti quanti,ciò che manca agli altri è forse la coscienza di viverli . Ed è su questa tua capacità di analisi che puoi contare per trovare una via di uscita.
Affronta le cose una alla volta , non aspettarti aiuto da nessuno e se ti arriva,domandati sempre se ne hai davvero bisogno.
Il relazionarsi con il prossimo include una serie di formalismi che tu puntigliosamente hai catalogato con la formula opportunista-ipocrita-utilitarista a prescindere dal rispetto per se o per gli altri .
Non nutri rispetto per te quindi non puoi averne per gli altri,
realizzato questo ti resta solo che porvi rimedio ;come? Cambiando!
Lo stai gia facendo,questa frenesia ne è il sintomo .
Avere sempre il controllo su pensieri,emozioni non è cosa facile,col tempo certamente migliorerà la tua capacità introspettiva ma non fartene cruccio se adesso non riesci .
Ciò che conta è che hai percezione di non avere presenza e questo ti rende speciale nei confronti della moltitudine di esseri che popola il pianeta . Vai tranquilla, vivi la tua vita anche se ti appare con tinte sbiadite , è la tua e puoi migliorarla.
Allontanati da gente becera , da gente mossa da pensieri meschini ,riconoscila dalle azioni che compie, sono i pensieri i motori degli esseri; e tu impara ad attirali i buoni pensieri !
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Vecchio 28-12-2011, 23.49.49   #3
dafne
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Grazie per la tua risposta Loryland, si è vero, non ho presenza.
Oggi un fatto mi ha ricordato quanto false siano le persone e quanto sono stupida io a dargli continuamente un fianco su cui infierire.
Ho frullato il presente col futuro e ho incasinato tutto. Ho raccontato quando la mia vocina mi diceva zitttaa zziitttttaaaaaaaaaaa e voilà, oggi dovevo firmare il contratto della nuova casa ed è slittato tutto a gennaio quando potrà esserci anche mia sorella che dovrà firmare come garante...alla faccia della mia voglia di indipendenza

Ok, ci sono, si paga tutto nella vita e se lasci che ci pensi l'universo quello lo fà ma come dice lui/lei...vabbeh...mettiamola così, se sono all'inferno sono in viaggio verso il purgatorio.

Non sono nemmeno originale..verissimo, credo che sia quella cosina chiamata importanza personale, quel discorso sul "sono così importante io che nessuno mi può capire"..non capivo stà cosa, ci vedevo solo bassa autostima, scarsa fiducia in sè..eppure la superbia c'è eccome. Mi sono beccata.

Il mio ex-psicologo mi ha ricordato il suggerimento di fare terapia familiare e mentre gli dicevo nooo non funzionerebbe mai ho beccato il pensiero "nooooo..non potresti farcela con loro solo io riesco a gestirli, ci rimarresti male, ti farebbero rabbia, paura ecc ecc"
Idem col mio ex...solo io riuscivo a calmarlo...e coi miei figli..idem...io riesco a tollerare, sopportare, mediare...la verità è che l'unico problema è la mia tolleranza zero alla pressione. Vero che ho paura di rivivere le litigate e paura di vedere scontri ma non è vero che solo io riesco a quietare le situazioni. Continuo a soffocare me e gli altri. Hai voglia a risolvere qualcosa così.

Poi mollo un attimo, gli altri bisticciano magari tra di loro, io ne resto fuori e magari se la disbrigano anche..ehhnnò! Ioioioioio sono il cuscinetto! Ma se ne resto fuori rischio anche di vedere cosa faccio e cosa non faccio..giammai! Potrei rischiare di cambiare .

Insomma se c'è una parte che davvero è sofferente e davvero non regge la pressione è pur vero che quella che si fà carico di tutte le tensioni altrui un pò forte per forza lo deve essere.

Mannaggia
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Vecchio 29-12-2011, 00.07.35   #4
loryland
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Trovo divertente il tuo modo di porti
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Vecchio 29-12-2011, 00.13.04   #5
Astral
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Grazie Dafne, la tua esperienza mi servita un po' a ricordare quello che ho percepito, anche se non sembra, sono stato un po'" depresso" anche io, ho mangiato e dormito di più.

Accorgerci di certe cose è già il primo passo, il secondo poi è cercare di attuare un cambiamento.
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Vecchio 09-01-2012, 01.05.30   #6
dafne
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Predefinito trasloco

Per settimana prossima è previsto il trasloco, diomani avrò date certe.
In questi giorni mi sono messa al lavoro per iniziare a pulire la casa nuova, devo dare tutte le tinte..devo...diciamo che praticamente tutti avrebbero dato il bianco ma io noooooo vaben ho scelto tinte pastello tenui e luminose ma sono comunque 100 mq da colorare...soffitti compresi, voglio pulirla tutta.

La cosa che mi stà colpendo però è il lavoro in casa vecchia. Piano piano i mobili si stanno svuotando e questa pulizia esterna ha una sorta di ripercussione interna, un desiderio forte di eliminare e buttare via che avevo già sperimentato quest'estate.
A differenza di altre volte però non stò prendendo e buttando via, stò guardando quello che ho e decidendo se vale la pena tenerlo o meno.

E' uno svuotamento, come dire, più ragionato, meno impulsivo.
Non è lo svuotare per liberarsi senza cognizione di causa, non è il solito spreco.
Perchè se anche qualcosa non piace più o non serve se la si butta è comunque spreco.
Così butto via solo quello che proprio è un peso, quello che andrebbe bene ma non serve lo stò regalando e quello che potrebbe servire continuo a tenerlo magari con l'idea di riutilizzarlo per altro.
La tentazione di comprare tutto nuovo è fortissima ma anche quello è spreco..sono una spreconissima mannaggia!!!

Ma gli spazi vuoti...che meraviglia...è stranissima stà cosa, non mi piace molto troppo spazio vuoto, un pò come mi pesa il silenzio ma ultimamente è un'esigenza che sta crescendo.

Silenzio e spazi vuoti, scarichi, come vorrei fosse scarica la mia mente, obesa e zeppa di porcheria...che poi svuoto all'improvviso gettando via tutto per poi correre alla disperata ricerca del riempimento salvifico.

Non è solo un disturbo alimentare ma anche mentale e, mi sà, persino emozionale.

Guardavo gli scatoloni prima e la libreria vuota e ho avuto un momento di timore, la paura del nuovo, capisco mio figlio maggiore che stà manifestando una certa retrosia alla casa nuova. Lo capisco, per me dipingerla è un pò come prendere possesso, piano piano, del territorio. Proverò nel pomeriggio a portarmelo dietro, vediamo se l'impatto è meno forte.

Mette un pò di tristezza traslocare, anche se sono contentissima perchè la nuova casa è molto luminosa e molto asciutta. Ed è comunque una sorta di tabula rasa. Non m'illudo, i problemi li stò inscatolando come i documenti da passare ma voglio essere ottimista, con calma ma perseveranza ho alcuni progetti personali in cantiere, legati a me e ai miei figli e alla mia famiglia. Devo trovare il modo di disperdere il meno possibile. Non farlo mi è al momento impossibile quindo o trovo il modo di contenere la dispersione o quella di accumulare maggiore energia da disperdere, o entrambe..
Uno strano mix di sensazioni insomma.
Tutto da rifare, vediamo se riesco a costruire meglio stavolta.
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Vecchio 11-01-2012, 23.52.55   #7
dafne
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Ho avuto uno scoppio d'ira stasera come da tempo non mi capitava. Ho rotto tre piatti e mi si è riempita la faccia di macchioline rosse...ho colto per un attimo la sensazione di essere libera, di poter fare ogni cosa, di poter prendere la strada e andarmene senza pensare.
Un'incredibile sensazione di potenza che ho ucciso subito a botte di sensi di colpa ragionamenti recriminazioni bla bla bla.ù
E' strano. Lo credevo odio. Ma forse l'odio è conseguenza di. Forse ci stà il discorso della recriminazione. Intanto segno. Poi vediamo se riprendo lucidità, adesso sono esausta.

Però, devo dire, mi sono fatta aiutare da un'amica oggi a dipingere e ho tollerato male anche quello, preferisco fare da sola, mannaggia a me, sono così presuntuosa?
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Vecchio 12-01-2012, 00.52.59   #8
dafne
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Oh bella..
Voglio stare sola. Ma non è poi proprio una fuga tipo mollo tutto ma proprio il desiderio di vivere da sola, di fare da sola, di avere i miei orari, le mie necessità, la mia libertà...forte sta cosa...ho fatto overdose di ricerca di attenzioni ..ma non c'entra mi sà.
Il bisogno di attenzioni è una vecchia carenza che, forse, stà lasciando spazio a un nuovo desiderio di spazi e tempi solo miei.
O entrambe le cose convivono generando attriti.
Un prtobabile motivo scatenante il rifiuto verso i figli..
ci devo dormire sopra.
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Vecchio 13-01-2012, 00.38.41   #9
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E' proprio tutto da rifare. Mio figlio maggiore ha ripreso a rifiutarsi ad andare a scuola.
Non sò più cosa inventarmi, le ha persino prese col manico della scopa (tranquilli era nel letto coperto dal piumone), ho urlato, minacciato, spiegato, dialogato, abbracciato, promesso, regalato, pianto, chiesto aiuto alle persone più disparate, messo in una scuola privata...
Nada.

Ho scoperto una mia personale ansia da scuola, delle volte mi becco nel pensarlo sofferente a scuola e mi sale la mia di angoscia, neanche per me le scuole sono state un'isola felice, non sempre...

Mi somiglia in parecchie cose e se da una parte mi dico che dovrei capirlo dall'altra penso che no, cavolo, lui non è me.

Riesce a farmi uscire dalle grazie di Dio, gli ho detto cose orribili ma pare che nulla sortisca effetto, vorrebbe divano nintendo tv e ogni tanto cibo e stop.
Non parliamo del lavarsi o del vestirsi.
Ogni tanto mi chiedo se è depresso ma ha degli scatti d'ira violenti e lingua tagliente oltre misura e non mi pare che i depressi reagiscano così.

Stò mollando, mea culpa,non ce la faccio più. E' dalla quinta elementare he fà così, dovrebbe essere in seconda media e sta ripetendo la prima. Mi vien voglia di ritirarlo dalla scuola privata e lasciare che se la disbrighi direttamente con la scuola pubblca e gli assistenti sociali.
Mi sento presa in giro e senza risorse allo stesso tempo, sò che pagherà molto caro questo momento ma, onestamente, non sò proprio come aiutarlo.
Evidentemente il suo blocco prende dentro a qualcosa che appartiene anche a me e che neanche io ho risolto...
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Vecchio 13-01-2012, 09.05.58   #10
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Beh non è da biasimare tuo figlio, la scuola effettivamente è una perdita di tempo cosi come è fatta. Perchè non provi a dirgli che se finisce le medie, puoi poi segnarlo in un istituto (non dire scuola) dove imparerà un mestiere?

Tuo figlio probabilmente non è portato per lo studio, ma forse per il lavoro. Poi se sente le tensioni in famiglia.

Si ci sono i sintomi della depressione e vedrei anche iperattività mentale.
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Vecchio 13-01-2012, 11.49.30   #11
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Dafne, adesso, per il momento, metti da parte le analisi sui perchè e per come, non ha importanza se è qualcosa che viene da te, dal tuo ex, da suo nonno o dal tuo prozio. Adesso devi se non risolvere totalmente quanto meno tamponare la cosa.
E' già grande per certe impostazioni che dovevi dargli qualche anno fa, ma è ancora in tempo (sei ancora in tempo) per una raddrizzata.
Portato o non portato almeno la scuola media deve finirla e non sarebbe male anche un minimo diploma superiore che sia pure un professionale meno culturale, ma oggi come oggi non si dovrebbe far meno di così. Poi se finita la terza media volesse andare ad imparare un mestiere andrebbe bene lo stesso. Ma intanto si formerebbe sia come persona che come lavoratore.

Nintendo? Che roba è? Un aggeggio per atrofizzargli la capacità di intendere (ni intendo, no intendo. Abla espanol?)
E' necessario alla sua sopravvivenza?
No, credo di no, io sono diventato grande e grosso senza, quindi metterlo sotto chiave e poi eventualmente in un passaggio successivo sotto i piedi mi sembra una soluzione razionale se il tutto è fatto con molta calma.
I televisori oggi hanno un codice, se impostato non si accende senza inserirlo.
Il pc idem.
Etc...
Non serve picchiare o urlare se tanto la percezione è di essere intoccabile nelle proprie comode volontà.

Meglio perdere una settimana o 20 giorni subito che anni con calma.


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Astral, non è da biasimare? Se fosse tuo figlio lo manderesti a calci a scuola

E faresti bene
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Vecchio 13-01-2012, 12.01.23   #12
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Astral, non è da biasimare? Se fosse tuo figlio lo manderesti a calci a scuola

E faresti bene
Non si risolvono cosi le cose, perchè poi potrebbe fargli tranquillamente sega, facendola contenta e coglionata, meglio parlargli e a limite togliergli il nintendo, è ovvio che la scuola dell'obbligo la deve finire, ma evitando di covare rancori poi verso la madre.
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Vecchio 13-01-2012, 12.06.27   #13
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Eddai hai capito che non intendevo letteralmente a calci, ma che se fossi tu faresti di tutto per fargliela fare la scuola (almeno le medie)

Dimenticavo.... se non c'è altro modo meglio che covi rancori che poi capirà crescendo piuttosto che permettergli di rovinarsi la vita.
Questo fino all'adolescenza, poi le cose cambiano nel bene o nel male.
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Vecchio 13-01-2012, 12.40.19   #14
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Hei ragazza, ti ricordi quando dicevamo che non importa cosa poi farà il padre?
Quel che dice Uno del togliergli distrazioni e ciò con cui sopravvive non è una punizione ma appunto un raddrizzare qualcosa che forse è in tempo.
Non importa se poi il padre gli regala telefonini alla stramoda, dal prezzo assurdo senza poi dargli i soldi per i libri, tu hai sempre l'autorità e il dovere per toglierlo. Si che ti odierà, si che non amerà la madre che non lo lascia stare... si proverà gelosia per il fratello. Ma tu starai facendo il suo bene davvero.
A me ha colpito moltissimo la frase di Uno: meglio rancore che avrà la possibilità di elaborare che il suo male ora.

Dai ragazza, forza! Siamo qua
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Se non sarò me stesso chi lo sarà per me? E se non ora, quando?
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Vecchio 13-01-2012, 12.42.19   #15
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Mi pare che per legge a prescindere le medie deve finirle. per cui potrebbe puntare su sta cosa, e dire che è obbligatorio, i ragazzi vanno anche stimolati, quando intendevo che non lo biasimavo è perchè effettivamente la scuola non serve a nulla, ma se vuoi fare una scuola professionale, quanto meno devi avere la terza media. Che va soltanto a scuola e poi lo bocciano di nuovo serve a poco, in genere sti tipi di ragazzi hanno delle problematiche da ricercare in famiglia.

Sono contrario alle punizioni scritte da Uno, oggi ci sono anche sale giochi, quindi togliergli il nintendo, rischi pure che ci va a giocare dall'amichetto o che ruba i soldi per giocare a cose più pericolose come lo slot machine.

Approposito ma questo ragazzino ce li ha gli amichetti, ha una vita sociale? perchè se poi l'unica fonte di divertimento è quella non lo biasimerei che vuole giocare solo a quello.
Non so qual'è la situazione economica tua, ma se ha una scarsa vita sociale, forse è il caso di segnarlo a qualche sport di squadra.
Poi scrivi che non vuole lavarsi o vestirsi, questa è pigrizia, ma ci sono i sintomi della depressione (la trascuratezza) stai attenta con le maniere forti perchè peggiorano solo le cose, nel corto e nel lungo termine.
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Ultima modifica di Astral : 13-01-2012 alle ore 12.47.35.
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Vecchio 13-01-2012, 12.51.42   #16
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Puntare il faro sulle problematiche di famiglia ora non serve a molto.. Lui ha bisogno di sentire forza dall'altra parte, una forza calma, tipo un caterpillar che avanza silenzioso
Si arrabbierà ma gli salverà la vita e più avanti con l'età sarebbe inutile..Forza Dafne
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Vecchio 13-01-2012, 13.05.31   #17
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Immagino sia difficile ma l'importante sarebbe riuscire a fare forza senza spaccare piatti, urla ecc.. Alla fine è questo che lo fa incaponire
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Vecchio 13-01-2012, 13.31.03   #18
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Immagino sia difficile ma l'importante sarebbe riuscire a fare forza senza spaccare piatti, urla ecc.. Alla fine è questo che lo fa incaponire
Appunto si può fare forza senza imposizioni violente, che ottengono l'effetto deleterio di ottenere il contrario.
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Vecchio 13-01-2012, 15.12.14   #19
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oggi ci sono anche sale giochi, quindi togliergli il nintendo, rischi pure che ci va a giocare dall'amichetto o che ruba i soldi per giocare a cose più pericolose come lo slot machine.
Mi ricorda certi genitori che compravano auto grandi ai figli perchè se no con quelle piccole gli incidenti sono più pericolosi.
E quei figlioli con le auto grandi adesso che non possono comprarsele si in@@
Io andavo in giro con il catorcio ed oggi se volessi (al limite a rate se è troppo esagerata, ma potrei) potrei comprarmela.

Beh che ogni genitore responsabile decida cosa vorrebbe per i figli.
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Vecchio 13-01-2012, 15.25.52   #20
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Appunto si può fare forza senza imposizioni violente, che ottengono l'effetto deleterio di ottenere il contrario.
Sì, si dovrebbe Astral ma se pensi che a noi saltano i nervi per qualche screzio sul forum, immagina cosa può significare avere a che fare con un ragazzino che ti si pone davanti come un muro e si rifiuta di fare ogni cosa che tenti di fargli fare per il suo bene, è esasperante.
Il punto è che così lui stabilisce un gioco di forza, per questo le ho detto di essere come un carrarmato, se la butta giù ora, il suo futuro può essere solo peggio...Se invece trova forza nella mamma, automaticamente la svilupperà anche lui per affrontare la vita.

Poi si può stare a filosofeggiare su questo o su quello, su cosa si dovrebbe o meno ma se la realtà è quella che è, al di là degli effetti che l'hanno provocata e sui quali si può ragionare con calma, bisogna agire...
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Vecchio 13-01-2012, 16.17.17   #21
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Beh che ogni genitore responsabile decida cosa vorrebbe per i figli.
Però non sempre questo corrisponde a quello che servirebbe ai figli.....
(parlo basandomi sul mio caso eh non su quello del 3d )
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Vecchio 13-01-2012, 17.06.08   #22
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E questo il punto, i genitori credono di fare il bene dei figli, ma il credere e il farlo effettivamente sono due cose diverse.

Qualsiasi psicologo direbbe che punire il figlio è sbagliato, sopratutto se ci sono appunto i postumi di una depressione, viceversa se è soltanto svogliatezza e pigrizia, forse si può essere un po' duri, però non si otterranno molti risultati se magari li ho se sempre viziato.

Senza contare le proiezioni subite dai nonni: allora se un genitore mi ha preso a calci nell'infanzia, io tenderò a fare questa cosa con mio figlio? No decisamente è sbagliato, come è sbagliato dire che ai tempi miei non avevo quello e non avevo quell'altro. Ma i tempi del genitore, non sono quelli del figlio, le esigenze cambiano.

Dipende poi anche dal tipo di rapporto, se uno sta fuori tutto il giorno di casa, e non ha mai educato il figlio per esempio (non mi riferisco a Dafne) non è che si può aspettare miracoli di punto in bianco.

Di certo io non ho detto che deve assecondare o fargli fare ciò che vuole al figlio, ma per esperienza ti dico che la durezza con le generazioni di oggi, non funziona, ne tanto meno il ricatto, perchè se è abbastanza intelligente, potrebbe farti sparire qualcosa che invece a te è molto caro, tipo i soldi.
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Vecchio 13-01-2012, 18.05.46   #23
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...se è abbastanza intelligente, potrebbe farti sparire qualcosa che invece a te è molto caro, tipo i soldi.
Far sparire i soldi di casa non mi sembra intelligenza Astral.

Partendo dalla base che qualunque cosa faccia il genitore per il figlio sbaglia, comunque fino ad una certa età il genitore decide per il figlio cosa è meglio e cosa no. Poi nell'età più adulta, Uno dice fino all'adolescenza, può decidere per sè, ma fino ad allora è il genitore che nel bene e nel male decide, e se non è il genitore può essere il nonno o il tutore è uguale. Il bambino fino ad una certa età va cresciuto ed educato secondo i criteri di chi lo alleva.

Anche mio figlio maggiore non voleva andare a scuola, la sua ribellione non è stata forte come quella del figlio di Daf, ma mi ha dato parecchio filo da torcere, ho dovuto faticare molto per tenere le redini strette e fargli prendere il diploma. Oggi mi ringrazia per averglielo fatto prendere e mi dice che il tempo della scuola era il più bello ed è rammaricato di non esserserlo goduto di più.
Con il diploma in mano pensa di andarsene in Australia come studente iscrivendosi in qualche corso. Non lo so se lo farà ma è una possibilità che ha di farlo, senza diploma nemmeno ci penserebbe.

Non so qual è il problema di tuo figlio Daf, capisco che ti sei rivolta a qualche equipe NPI territoriale o privata non so, qualcosa ti avranno detto in merito, però non mollare mai la forza nel tenere tuo figlio dentro il binario che a te sembra più giusto finchè ne hai la possibilità.
Nemmeno a me la scuola piaceva però l'ho fatta grazie a mia madre che non mi ha permesso di lasciarla fino al diploma, poi ho scelto per me da sola.
Fosse stato per mio padre sarei rimasta a casa a fare la calza già dopo le medie ed oggi senza arte nè parte.
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Vecchio 13-01-2012, 19.47.29   #24
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Originalmente inviato da Astral Visualizza messaggio

Qualsiasi psicologo direbbe che punire il figlio è sbagliato,
nzomma... mi sa che non ne conosci molti.
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Vecchio 13-01-2012, 20.13.08   #25
Astral
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Sarà ma ho fatto tante ripetizioni a bambini sfaticati, e che invece erano intelligenti, perchè avevano problemi coi genitori, e semplicemente c'era bisogno di qualcuno con la scuola.

Ma mi domando i genitori hanno mai fatto i compiti coi figli? O li parcheggiate semplicemente li per farli di soli? I compiti insieme agli amichetti? Non voglio andare a scuola, nasconde magari episodi di bullismo a cui vuole sfuggire?

Comunque si la terza media è obbligatoria per legge, poi va bene un lavoro, che oggi giorno pure con il master della laurea decennale, serve a poco.
Comunque se si riuscisse già a responsabilizzare, magari prima gli fai vedere una cosa come si fa tu, poi lo guardi come la fa, ed infine gliela fai fare da solo.

Per la cronaca la psicologia riportano i danni del pensiero punitivo.
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Astral

Ultima modifica di Astral : 13-01-2012 alle ore 20.32.05.
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