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14-06-2007, 08.45.03
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#26 |
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Cittadino/a Emerito/a
Data registrazione: 24-01-2006
Messaggi: 2,100
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Del considerare esterno e interno...
Esiste il considerare interno ed il considerare esterno.
Il considerare interno e' un'azione meccanica (ha molto a che fare con l'identificazione)... quando consideriamo noi stessi in riferimento a chi abbiamo di fronte il risultato e' di sentirci poco valutati, incompresi, diamo 10 e riceviamo 3, oppure ci sopravvalutiamo e diventiamo istrionici ed arroganti... Il considerare esterno e' meno meccanico perche' si mette piu' attenzione a chi abbiamo di fronte, usiamo piu' tatto... Quando ci relazioniamo con gli altri cerchiamo la loro approvazione per noi... perche' consideriamo gli altri in riferimento a noi stessi... ed alla fine ci comportiamo in modo innaturale al nostro sentire per soddisfare gli altri... questo perche' il nostro considerare e' interno. Con uno sforzo cosciente si potrebbe cercare di considerare gli altri in modo esterno (sforzo immane) considerare quello che e' senza identificarci con gli altri... in questo modo vedremmo le cose per quello che sono. Il considerare esterno richiede attenzione e sforzo... il tatto e' questo modo di considerare... con-tatto. Questo modo di considerare e' alla base del vivere quotidiano... capire come ci relazioniamo e' importante... spesso lo facciamo in modo meccanico. Per ora mi fermo qui...  AGGIUNGO: mi scuso per il fatto che gia' esiste una discussione riguardo il considerare... non lo avevo verificato prima... http://www.ermopoli.it/portale/showthread.php?t=1587 Ultima modifica di Grey Owl : 14-06-2007 alle ore 08.48.46. |
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14-06-2007, 15.35.28
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#27 |
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Amministratore
Data registrazione: 28-05-2004
Messaggi: 9,693
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Le ho unite così non si disperde il discorso
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14-06-2007, 17.21.19
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#28 |
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E' praticamente nato/a qui
Data registrazione: 07-01-2006
Messaggi: 8,029
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Grazie Grey non l'avevo ancora letta l'altra.
 Provo a considerare....  Considerare gli altri mettendosi al di sotto è un modo per nascondersi e non fare. Piangendosi addosso e appoggiandosi agli altri è il modus che si addotta considerando gli altri al di sopra di noi. Secondo me un bel buco nel quale si insinua la pigrizia e l'invidia. Quando poi in realtà se scaviamo bene non è così anche questi al disopra li consideriamo si al di sopra ma con una nascosta invidia che ce li fa detestare. Considerarsi al di sopra degli altri non ci permette di far uscire la parte dei sentimenti, con difficoltà di rapporti e da quel buco si inisinua la arroganza. Queste due risultanti, le considerazioni automatiche, nascono dalle esperienze che abbiamo fatto nella vita e da cui se vogliamo uscirne dobbiamo distaccarci. Sembra che le persone di questo tipo si attraggono per poi farsi la guerra suon di considerazioni. |
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