Oggi sento spesso parlare in ambienti spirituali di Illuminazione riferendosi invece a situazioni, processi ed un non comune modo di essere che è tipico, e quindi meglio definibile con la parola Risveglio. Volendo definire sinteticamente e non esaustivamente i due concetti possiamo dire che il Risveglio è la condizione in cui iniziamo a vivere in piena coscienza umana, l'Illuminazione è l'accesso alla Coscienza Divina, la coscienza umana è una scintilla della Coscienza Divina.
Questo rimanendo nel filosofeggiare, ma la cosa sebbene oggi abbandonata dal comune pensiero "spirituale" ha un risvolto squisitamente pratico. Il corpo umano, in tutte le sua accezioni, è già attrezzato per ospitare e nutrire la coscienza umana, ma per diversi motivi termina di farlo pressochè completamente ad una certa età, più o meno variabile, ma che per la maggior parte delle persone è situata nella fanciullezza.
La coscienza ha bisogno di espandersi ma anche di organizzarsi, accumulare percezioni e sensazioni in maniera compulsiva senza meta può per certi versi arricchire l'animo umano, ma al pari del ricco annoiato che senza scopi conduce una vita che lo porta all'autodistruzione, la coscienza quando arriva ad un punto di saturazione senza ordine e scopo si ribella e decide che non vuole più stare costretta in un posto senza avere in cambio il vantaggio di poter creare.
Stesso discorso anche qualora finisca l'espansione senza iniziare l'ordinamento.
Vista dall'altro lato il corpo (sempre in tutte le sue accezioni, ricordatelo, intendo dalle più dense alle più sottili) non ordinandola e/o non espandendola piano piano perde la capacità di attrarre la Coscienza... di essere il punto focale nel qui e ora, un luogo nella tridimensionalità per qualcosa che non ha tempo e luogo come la Coscienza, umana o Divina che sia... tra l'altro ovviamente non esiste una delimitazione nette tra le due.
Risveglio significa da umano di diritto e di nascita diventare Uomo (in senso di genere, non maschile o femminile), significa staccarsi dalla massa ed iniziare a Volere, significa iniziare a vedere uno scopo per la propria vita che poi è strettamente interconnesso con lo Scopo di tutte le vite. In termini pratici significa trovare una lucidità di pensiero che si crede di avere ma ripeto (noiosamente, scusate) si perde quasi sempre, tranne rare eccezioni da bambini ("dovete tornare come bambini" non uguali, come), significa essere presenti a se stessi e agire in base alle circostanze e non ai ricordi.
La parola stessa, Ri-sveglio, ci dice che è una condizione che già conosciamo, che abbiamo già sperimentato almeno una volta e al contrario dell'Illuminazione che quando arriva è nuova e stabile (almeno entro certi parametri) da Ri-svegliati ci si può sempre riaddormentare, teoricamente basterebbe ricordarci che in quanto umani siamo così per rimanere Svegli, nella pratica invece la cosa è più complessa. Il Risvegliato può avere un grado diverso di con-sape-volezza, dipende da quanto a fondo si Sveglia e agisce invece che essere agito.