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Vecchio 05-05-2007, 18.54.03   #1
griselda
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Predefinito La pigrizia

Inizio questa discussione per necessità, so che potrebbe essere aperta sia in psicologia ma anche in Tradizioni perchè fa parte della religione Cattolica, ma volendo trovare un rimedio a questo che ritengo un male di questo secolo ho scelto esoterismo.
Mi sento spesso schiacciata da un mostro oscuro tanto forte quanto gli concedo in energia che non consumo io.
Mi sento come un essere che gira al minimo indispensabile e che potendo scenderebbe ancora. Vedersi in questo stato non è proprio bellissimo ma mi rendo conto che vederlo permette di capire che c'è qualcosa da fare. Questo mostro non permette di avere un vita, perchè fa fuggire continuamente dall presente e non crea nulla per il futuro. Limitante come una menomazione agli arti come se si nutrisse dell'energia del corpo con un surplus mentale.
Con l'andare del tempo non si è più in grado di padroneggiare la propria vita tutto ciò che si presenta davanti appare come un'impresa da guinnes. Si entra in elucubrazioni dove ciò che si ha appare sempre senza sostanza per poi desiderare qualcosa per la quale non ci si muoverà mai. Persino il passato diventa migliore solo perchè già vissuto e dimenticato nei suoi particolari.
La noia, la svogliatezza e poi anche l'ansia diventano le amiche del quotidiano. A quel punto o si diventa immobili o si guarda ogni cosa e si trovano mille scuse per non interessarsene o per scansale, o quando si è obbligati si fanno velocemente per togliersele di torno e ritornare nella situzione primaria del non fare.
Rileggendo penso che la fine di tutto ciò potrebbe essere proprio la depressione di cui stavmo parlando altrove. Ma bon, forse andava in esperienze non so. Capo nel caso si può spostare...
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Vecchio 05-05-2007, 19.10.06   #2
griselda
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Non è che mi rispondo da sola ma vorrei aggiungere un qualcosa che ho notato. Davanti ad un lavoro la pigrizia fa capolino come il ti suggerisce un sacco di cose che sono migliori di quello che stai per intraprendere allora sto provando a farmi aiutare dalla pazienza facendo ogni piccola cosa, di quello che sarebbe l'intero lavoro, con pazienza, come se lo dividessi in mille altri lavori. E sembra funzionare. Sarà per questo che per il mio compleanno mi è stata consigliata? Oppure sto sbagliando strada?
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Vecchio 05-05-2007, 19.38.13   #3
Ray
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Non mi pare una brutta idea, anzi. Io per me (che ho un sacco di pigrizia) ho trovato utile fare cose che irritano la macchina. Se non ho voglia di fare qualcosa allora apposta la faccio... chiaro, quando mi ricordo di non dare ascolto alla mente che mente (sempre in agguato) e trova scuse per non fare o fare un'altra cosa.
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Vecchio 06-05-2007, 02.50.07   #4
MaxFuryu
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Volevo aggiungere delle cose... Abbiamo parlato di pigrizia come la svogliatezza di fare alcune cose, si presenta come la mancanza di "forza" nel fare una determinata azione, però di solito in alternativa si riescono a fare altre 1000 cose che richiedono una "forza" di gran lunga maggiore.
Personalmente sono indeciso tra due cose, ovvero la mancanza di motivazione che potrebbe spiegare come mai quando poi ci troviamo alle strette riusciamo a fare quello che non abbiamo fatto per parecchio tempo nel quale ci sentivamo svogliati, oppure potrebbe essere una sorta di rifiuto.
Dalla mia esperienza personale opto per la seconda, in effetti ho provato a fare delle cose controvoglia e mi sono sentito addosso varie sensazioni forti e sgradevoli, come stato di forte tensione che poi scompare dopo un pò se riesco a prendere l'abitudine, e una volta presa l'abitudine la tensione a volte aumenta in alcune circostanze nelle quali è facile tornare svogliati. probabilmente è proprio in quei momenti che credo sia importante osservarsi per cercare di trovare la causa alla svogliatezza.
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Vecchio 06-05-2007, 07.08.35   #5
Ray
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, in effetti ho provato a fare delle cose controvoglia e mi sono sentito addosso varie sensazioni forti e sgradevoli, come stato di forte tensione
E' più o meno quel che intendevo per "irritare la macchina". Quella tensione alla fin fine è energia, roba buona se vogliamo.

Le cause della svogliatezza a me sembrano sempre quella: non volere gestire questa energia, che non gestita irrita anche diventando emozione negativa o altro, e voler tenere basso il profilo per dormire meglio.
Se ci si obbliga a produrla e si riesce a gestirla però, si viaggia con un po' più di cavalli di prima.
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Vecchio 06-05-2007, 09.58.34   #6
Grey Owl
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Nelle "piccole cose" che non voglio fare... (per le grandi non ho ancora tempo...hehehe) la prima sensazione è di nausea e di fastidio... come se in un dialogo interno con me stesso mi rifiutassi e cercassi mille scuse per non farle... per non risolverle.

Poi mi forzo e parto non del tutto convinto... sbuffo... e ri-sbuffo all'inizio... poi qualcosa si scioglie in me... metto più interesse... alla fine faccio questa cose e ci trovo perfino interesse.

E' stana la mente... si ci mette in testa che non "ci si riescie" ed invece si riescie... ci si mette in testa che "è noioso" e non lo è dopo fatto... ci si mette in testa che "fà male" e non fà male... (ed altri mille esempi).

Ma questo "ci si mette in testa..." sono le cattive abitudini?.
La pigrizia nasce dalle cattive abitudini?
Si diventa pigri per cattiva abitudine ad affrontare le cose?
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Vecchio 06-05-2007, 10.50.40   #7
griselda
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Allora non so se vaneggio ma a me pare che quando mi trovo davanti qualcosa che nonostante la pazienza non riesco a fare senza provare emozioni negative e la tensione aumenta a dismisura, parlo per me, dietro è come se la pigrizia avesse fatto comunella con un altro "mostro" mi capita quando entra in ballo la superbia/arroganza in quell caso friggo due volte.
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Vecchio 06-05-2007, 12.47.04   #8
MaxFuryu
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so che potrebbe essere aperta sia in psicologia ma anche in Tradizioni perchè fa parte della religione Cattolica
scusa, ma in che modo?
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Vecchio 06-05-2007, 14.12.09   #9
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scusa, ma in che modo?
già Max non ho spiegato bene ma intendevo che la stessa discussione poteva essere trattata in più ambiti. Religioso psicologico ed esoterico.
Per fare un esempio è uno dei sette peccati capitali della religione Cattolica... Spero ora si capisca cosa intendevo. ( in sostanza il problema è mio che non so mai bene in quale settore aprire la discussione )
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Vecchio 06-05-2007, 14.56.38   #10
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Grazie
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Vecchio 06-05-2007, 16.06.45   #11
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Ma questo "ci si mette in testa..." sono le cattive abitudini?.
La pigrizia nasce dalle cattive abitudini?
Si diventa pigri per cattiva abitudine ad affrontare le cose?
Secondo me si. Sono cattive abitudini mentali derivate dall'ascolto esagerato del pensare istintivo, del troppo immaginare (meglio stare li a dirsi che non si ha voglia (considerazione interna) che mettersi a fare no?).

Si può facilmente sperimentare la cosa semplicemente mettendosi a fare e sforzandosi di non immaginare... come dici tu, quasi subito tutte le sensazioni negative scompaiono, a dimostrazione che erano illusorie.
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Vecchio 06-05-2007, 17.15.12   #12
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Secondo me si. Sono cattive abitudini mentali derivate dall'ascolto esagerato del pensare istintivo, del troppo immaginare (meglio stare li a dirsi che non si ha voglia (considerazione interna) che mettersi a fare no?).

Si può facilmente sperimentare la cosa semplicemente mettendosi a fare e sforzandosi di non immaginare... come dici tu, quasi subito tutte le sensazioni negative scompaiono, a dimostrazione che erano illusorie.
Secondo me c'è una banalizzazione su questo che con il tempo può divenire per alcuni una cristallizazione con effetti devastanti. Ma parlo perchè mi sento tirata in causa. Inizialmente si succede così, poi con l'andare del tempo si cronicizza e non ci si rende più conto che questo è il frutto di qualcosa su cui non si è lavorato. Ci si deve lavorare ma intanto si sono instaurati una serie di fattori concatenati che portano addirittura a vedere le cose deformate.
Concordo che si deve far funzionare il meno possibile la mente libera e che ci di deve forzare di fare e che facendo con l'attenzione rivolta solo al fare ma vorrei dire anche che ci sono momenti in cui la cristallizzazione è come se succhiasse/tirasse più di quello che fa nella routine ecco perchè sopra dicevo che secondo me in quel caso è come se ci fossero più cose a lavorare contro. Raga non so si capisce ma meglio non mi riesce.
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Vecchio 06-05-2007, 18.38.34   #13
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Beh, ma se riesci a vedere che vedi le cose deformate, allora sai che quella che le deforma non sei tu...

Non so se capisco quello che dici, ma a me sembra "solo" una questione di concentrazione. C'è una cosa che devo fare e non ho voglia. Cionostante la intraprendo lo stesso. E allora scattano tutti i meccanismi che dici. Ma se mi concentro in quello che faccio questi meccanismi pian piano iniziano a perdere potere, perchè inizio ad usare io quell'energia che di solito si succhiano loro.

Poi i risultati saranno quelli che saranno, se li guardiamo dal punto di vista della cosa che dovevamo fare, però questo ha un'importanza relativa... se riesco a fare uno sforzo, anche se ci ricavo solo osservazione dei meccanismi che mi hanno impedito di fare, ho comunque modificato il sistema rispetto a prima e la prossima volta la situazione sarà diversa. Se scopro oggi che sono pigro da 30 anni non posso pretendere di smettere di esserlo in 5 minuti... anche questa sarebbe pigrizia


Il discorso che facevo sopra vale anche se i meccanismi partono prima che intraprendo quell'azione, ovvero se il solo decidere di farla o, ancora meno, il solo ipotizzare di farla, li fa scattare.
In questo caso però si deve ammettere che questi meccanismi possono vivere solo nell'immaginazione... se blocco il chiacchericcio mentale anche solo per 30 secondi essi scompaiono (per 30 secondi).
Questa è anche un'osservazione importante da fare, perchè modifica il sistema e mi da informazioni su me stesso. Il lavoro in questo caso può essere spostato o meglio, come dicevi all'inizio, frazionato. Il primo sforzo va nel non immaginare... ma appena ci riesco un minimo vengono a cadere i motivi per non fare quell'azione... e allora la faccio.


Bon, non è semplice parlare di queste cose, ogni secondo richiederebbe una lunga descrizione, ma provarci è utile comunque... è lotta contro la pigrizia.
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Vecchio 06-05-2007, 20.59.52   #14
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Sono d'accordissimo sul modo di agire che purtroppo sto praticando da troppo poco per avere un quadro di visuale ampio per cui mi scuso, ma il parlarne sicuramente può aiutare a mettere ordine alle idee che fatico a mettere insieme.
Partendo dal prima ovvero da quello che la pigrizia crea in un individuo che non oppone resistenza, ed i motivi posso essere molteplici ma sintetizzati in: quando si dorme. Dicevo questa pigrizia è come un virus che se non individuato entra nel sistema e va ad intaccare sempre più file del sistema operativo. Cerco di spiegarmi meglio. Per pigrizia non agisci e piano, piano inizi a vedere le cose in modo irreale. Perdi fiducia in te stesso cade l'amor proprio apparentemente perchè invece è al settimo cielo, anche se pare un paradosso. E ci si sbilancia notevolmente. Tutto viene distorto e si può arrivare al caos. L'ordine è un disordine, la disorganizzazione dal materiale passa al mentale. E mi fermo qui, ma come hai detto anche tu si potrebbero trovare un sacco di altre cose. Ora quello che mi domando è se è sufficiente quanto detto sopra per ricreare dal caos un ordine che vada a recuperare il disordine operativo, come se si installasse un antivirus che permette al sistema piano piano di riprendere la sua normale attività? non so se ho spiegato bene intendo se è sufficiente non darle più la possibilità di succhiarci per ripristinare automaticamente anche altri problemi che aveva creato.
Tanto per riprendere una parola che non comprendo bene. Ad esempio chi è pigro può compensare con la pazienza, con l'umiltà per poter rientrare in equlibrio con se stesso e gli altri. Un modo di accettare i propri limiti ed affrontarli con pazienza e perseveranza.
Boh non so se sono riuscita a spiegare.
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Vecchio 07-05-2007, 08.38.03   #15
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Partendo dal prima ovvero da quello che la pigrizia crea in un individuo che non oppone resistenza, ed i motivi posso essere molteplici ma sintetizzati in: quando si dorme.
Provo a pignoleggiare (per imitazione si creano dei mostri ). E' vero che la pigrizia fa sonno, ma è solo un ritorno. E' il sonno che fa la pigrizia, dove per "pigrizia" noi di solito intendiamo l'insieme dei meccanismi (soggettivamente diversi nei contenuti per ognuno) che ci allontanano da quel che vogliamo fare a favore di quel che ci pare di avere voglia.

Più sotto chiedi se è "sufficiente" un qualcosa che ammetti di fare un estrema fatica ad innescare e che, comunque, ti riesce in parte. Beh... dopo che ho installato l'antivirus devo farlo lavorare, solo dopo saprò se è sufficiente o meno e, nel secondo caso, forse saprò cosa fare più di adesso, dato che il sistema sarà comunque più pulito (se non a posto).

In ogni caso, se ti rileggi, l'impedire ai meccanismi di succhiare energia come potrebbe non bastare? Se non hanno energia non funzionano, che li abbia cancellati o meno. Quindi mi preoccuperei di come fare a togliergli tutta l'energia prima di chiedermi se è necessario anche cancellare i files... d'altra parte, per cancellare un programma il sistema operativo mi dice che non deve essere in uso, altrimenti non me lo lascia fare...
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Vecchio 07-05-2007, 10.38.33   #16
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Provo a pignoleggiare (per imitazione si creano dei mostri ). E' vero che la pigrizia fa sonno, ma è solo un ritorno. E' il sonno che fa la pigrizia, dove per "pigrizia" noi di solito intendiamo l'insieme dei meccanismi (soggettivamente diversi nei contenuti per ognuno) che ci allontanano da quel che vogliamo fare a favore di quel che ci pare di avere voglia.

Più sotto chiedi se è "sufficiente" un qualcosa che ammetti di fare un estrema fatica ad innescare e che, comunque, ti riesce in parte. Beh... dopo che ho installato l'antivirus devo farlo lavorare, solo dopo saprò se è sufficiente o meno e, nel secondo caso, forse saprò cosa fare più di adesso, dato che il sistema sarà comunque più pulito (se non a posto).

In ogni caso, se ti rileggi, l'impedire ai meccanismi di succhiare energia come potrebbe non bastare? Se non hanno energia non funzionano, che li abbia cancellati o meno. Quindi mi preoccuperei di come fare a togliergli tutta l'energia prima di chiedermi se è necessario anche cancellare i files... d'altra parte, per cancellare un programma il sistema operativo mi dice che non deve essere in uso, altrimenti non me lo lascia fare...
Io non ho detto che la pigrizia fa sonno ho scritto che quando si dorme gli si da tutto lo spazio del mondo. Ma anche per altro non intendevo ciò che tu hai interpretato probabilmente scrivo male. Ad esempio anche il discorso dell'antivirus che dicevo esso immesso nel sistema ( che sarebbe l'attenzione per non essere preda del virus pigrizia)
Non ho detto neppure che facccio immensa fatica ma che questo metodo antipigrizia non funziona per tutto ovvero che ci sono alcune cose che nonostante il fermo immagini il fermo mente blocca ugualmente. Ma sai io sto provando da poco quindi probablimente è come dici tu.
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Vecchio 07-05-2007, 11.56.07   #17
griselda
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Uno dei meccanismi subdolli della pigrizia è quello di far vedere non il particolare ma l'insieme delle cose. Se c'è un lavoro da fare che parte dalla cosa più banale alla più complicata questo verrà mostrato come enorme ed insormontabile. In questo modo il non agire si trasforma in adeguatezza e si entra in un sistema vizioso dove ci si convince di essere incapaci, nonostante la propria intelligenza. Anzi credo che questa venga sfruttata a nostro svantaggio dalla pigrizia. Essa infatti trova un problema ad ogni soluzione per non agire.
Una delle tecniche che è possibile usare per "fregarla" nelle cose più banali è la tecnica dell'elefante che consiste nel dividere il lavoro in piccole parti.
Esempio devo svuotare un armadio? Oggi faccio uno scaffale. Devo leggere qualcosa? Oggi leggo il primo capitolo.
Sfruttanto quel detto che dice l'appetito vien mangiando, una volta superato il blocco iniziale si viaggia bene e gli scaffali o i capitoli diventano due, tre ect.
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Vecchio 07-05-2007, 12.05.04   #18
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Tanto per riprendere una parola che non comprendo bene. Ad esempio chi è pigro può compensare con la pazienza, con l'umiltà per poter rientrare in equlibrio con se stesso e gli altri. Un modo di accettare i propri limiti ed affrontarli con pazienza e perseveranza.
Boh non so se sono riuscita a spiegare.
In effetti adagiandosi nella pigrizia si crea un ordine fittizio, e abituandosi a questo stato di cose anche la mente comincia a convincersi di essere efficiente quanto invece non lo è....
La pigrizia comunque io la vedo in due maniere: una è la classica poca voglia di fare....
l'altra è il non fare perchè non si vede nemmeno quello che ci sarebbe da fare...
e questa è la più grave....

Eppure l'energia per mettere tutto a posto ci sarebbe.... io, quando "ho buona volontà"
faccio un promemoria delle cose da fare non solo materiali ma anche interiori per me stessa.... solo che per pigrizia poi non lo vado a leggere, so che c'è, ma rimane lì... e più rimane fermo più aumenta "la fatica" di eseguirlo... quindi faccio come lo struzzo che mette la testa sotto la sabbia, o come quando una cosa è talmente "disordinata e male organizzata" che non sapendo da dove incominciare preferisco rimandare...
Io credo che una cura contro questo virus sia quella di iniziare... l'energia che trattengo nel non fare è come, per fare l'esempio del computer, se il pc impiegasse energia per rimanere nello stato in cui si trova, che non essendo equilibrata per compensare ci mette energia che invece, magari, potrebbe renderlo più veloce eliminando file inutilizzati o facendo dei collegamenti tra l'uno e l'altro...

Quando mi ci metto scopro che i lavori umili e "poco appariscenti" sono quelli che invece sono importanti per mantenere l'ordine e l'equilibrio.... e che sistematicamente combattono la pigrizia...
Un'altra cosa che ho imparato è anche che dà più soddisfazione al nostro io fare un bell'ordine e una bella pulizia "una tantum" e più fatoca a mantenerlo giorno dopo giorno... eppure è il mantenimento dell'ordine che poi fa funzionare meglio tutto il sistema....
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Vecchio 07-05-2007, 13.10.06   #19
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Griselda scrive:"a questo che ritengo un male di questo secolo ho scelto esoterismo."

dici? in un' epoca dove tutto e tutti corrono...chissà dove poi?

è un modo per dormire ancora meglio...ancora più profondamente....
da una parte c'è il dover fare...da quell' altra il non voler fare.....
una sorta di autoipnosi con tutte le giustificazioni del caso (nostre giustificazioni ).....
a parer mio manca la disciplina....
quando le cose vanno fatte...più ci si gira intorno più
si disperde energia.....quindi tanto vale iniziare a
disciplinarsi.....
la pigrizia è il contrario di solerzia (si?)...
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le cose che non posso cambiare
il coraggio di cambiare
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Vecchio 07-05-2007, 15.53.35   #20
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Per quel che ho potuto osservare su di me, ho visto diversi livelli di pigrizia.
Da quella più superficiale, il non aver voglia di fare qualcosa e raccontarmi mille storie per evitarla, a quella più profonda... che si traduce come ha scritto Max qualche post sopra in rifiuto vero e proprio , ad un malessere che si insinua anche quando cerco di oppormi . Non ci metto abbastanza forza, questo è evidente, e finisce che mi identifico con la pigrizia, divento pigra davvero e non è più qualcosa di esterno a me le lascio spazio e permetto che mi sommerga del tutto. E' a quel punto che diventa una specie di mostro gigantesco. Sono pigra, mi sento in colpa perchè non faccio, soffro, cerco di oppormi, non ci riesco (questa è la bugia più grossa di tutte ), mi sento ancora più in colpa.. e sto sempre peggio. Ma anche queste sono tutte balle che mi racconto.
Il voler riordinare l'armadio e non riuscire a farlo perchè lo vedo enorme è un esempio di quello che potrei fare ma non faccio, il vederlo enorme è la scusa per non iniziare nemmeno con l'anta più piccola. Una volta che so che se comincio con l'anta più piccola poi riordino tutto, dovrebbe essere sufficiente a non farmi fregare dalla mente. Invece se mi dimentico che se comincio con l'anta piccola poi procedo con il resto, la volta dopo sono d'accapo... e questo è rapportabile con molte cose. Ci dimentichiamo che la volta precedente lo abbiamo fatto, mettendoci la volontà di superare un piccolo o grande ostacolo.
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Vecchio 07-05-2007, 19.27.53   #21
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l'energia che trattengo nel non fare è come, per fare l'esempio del computer, se il pc impiegasse energia per rimanere nello stato in cui si trova, che non essendo equilibrata per compensare ci mette energia che invece, magari, potrebbe renderlo più veloce eliminando file inutilizzati o facendo dei collegamenti tra l'uno e l'altro...
Questo a mio avviso è importantissimo. Per non fare quel che abbiamo deciso di dover fare (perchè lo abbiamo deciso anche se ce ne siamo "dimenticati"... o se si preferisce, invece di deciso, "riconosciuto") usiamo tantissima energia. La usiamo proprio per trattenerci e viene consumata in parte dall'immaginazine e in parte da noi per spostarci/non sentire il senso di colpa o simili se c'è (io dico che c'è sempre e che a volte lo spostamento è molto veloce, per via dell'abitudine, e non ce ne accorgiamo).

La pigrizia costa molta energia... molta di più di quella che useremmo per fare (che invece ci ricarica perchè tutto fluisce). Quando ci rendiamo conto di questo cambia qualcosa... potremmo dire che il meno è fatto.
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Vecchio 08-05-2007, 18.03.47   #22
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Griselda scrive:"a questo che ritengo un male di questo secolo ho scelto esoterismo."

dici? in un' epoca dove tutto e tutti corrono...chissà dove poi?

è un modo per dormire ancora meglio...ancora più profondamente....
da una parte c'è il dover fare...da quell' altra il non voler fare.....
una sorta di autoipnosi con tutte le giustificazioni del caso (nostre giustificazioni ).....
a parer mio manca la disciplina....
quando le cose vanno fatte...più ci si gira intorno più
si disperde energia.....quindi tanto vale iniziare a
disciplinarsi.....
la pigrizia è il contrario di solerzia (si?)...
La pigrizia concreta e quella subdola.
La pigrizia può essere scatenata da due fattori diversi e opposti secondo me.
Uno è la mancanza di interessi, il perdersi nell'ozio che è il padre dei vizi perdersi in elucubrazioni etc come abbiamo detto sopra.
Ma dall'altra parte della medaglia può scaturire dall'eccesso del voler fare tutto che poi ti sbatte sull'asse del formaggino mettendonti nella situazione di diventare pigro.
Ecco perchè dicevo che bisogna anche essere umili capire i propri limiti e non chiedere a se stessi quello che in quel momento non siamo in grado di fare, ad esempio un compito sopra le nostre possibilità. Prima si fa un buco con la punta piccola poi sempre più grande per arrivare al giusto foro così il muro non si crepa.
Si si tutti corrono e poi davanti al figlio la sera sono troppo stanchi e nervosi per giocare con lui, aiutarlo a fare i compiti, dargli attenzione, troppo arrabbiati per trarre gioia dai doni della vita.
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Vecchio 08-05-2007, 19.44.42   #23
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Ecco perchè dicevo che bisogna anche essere umili capire i propri limiti e non chiedere a se stessi quello che in quel momento non siamo in grado di fare, ad esempio un compito sopra le nostre possibilità. Prima si fa un buco con la punta piccola poi sempre più grande per arrivare al giusto foro così il muro non si crepa.
Si si tutti corrono e poi davanti al figlio la sera sono troppo stanchi e nervosi per giocare con lui, aiutarlo a fare i compiti, dargli attenzione, troppo arrabbiati per trarre gioia dai doni della vita.
Ah, adesso forse ho capito quel che volevi dire. Concordo, solo che questa cosa che descrivi come seconda non è pigrizia. Anche se poi possiamo usare la pigrizia per difenderci da essa, innescare un meccanismo per sottrarci ad un altro... siccome mi rendo conto che non riesco a fare tutto quello che mi piacerebbe riuscire a fare allora mi demoralizzo e non faccio più nulla, neanche quello che riesco/riuscirei e devo.

Eh, ero stato tratto in inganno dal termine "pigrizia"

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Vecchio 08-05-2007, 19.58.11   #24
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Ah, adesso forse ho capito quel che volevi dire. Concordo, solo che questa cosa che descrivi come seconda non è pigrizia. Anche se poi possiamo usare la pigrizia per difenderci da essa, innescare un meccanismo per sottrarci ad un altro... siccome mi rendo conto che non riesco a fare tutto quello che mi piacerebbe riuscire a fare allora mi demoralizzo e non faccio più nulla, neanche quello che riesco/riuscirei e devo.

Eh, ero stato tratto in inganno dal termine "pigrizia"


Si sono d'accordo, l'esempio non era dei migliori difatti in quel caso la usiamo noi. Mi sembra di essere un garbuglio di fili che faccio fatica a districare, ma prima o poi ce la fo'.
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Vecchio 15-07-2007, 00.31.07   #25
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Che i peccati capitali siano creati da schock o traumi ricevuti nell'infanzia ed irrisolti?
Se da bambina sono stato delusa da me stessa ho vissuto una delusione talmente grande e non l'ho superata questa agirà nell'incoscio e mi farà stare lontana da tutto ciò che potrebbe ancora farmi provare quello che provai allora. Ecco che apparentemente diventa pigrizia ( e tante altre cose ancora dovute dallo spostamento dell'asse principale)*cioè sta cosa alimenterà la pigrizia che però sarà solo il vestito della domenica di un problema alla base che non ho mai risolto. Ci sta?

* Come quando ci facciamo male ad un dito del piede e per non sentire male camminando spostiamo tutta l'asse della colonna con ripercussioni su tutto il corpo.
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