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Vecchio 01-04-2006, 16.28.22   #26
Sole
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Una bella cosa potrebbe essere da parte Vostra una descrizione (sommaria) del pensiero che vi porta al convincimento della presenza di un dio.
oh beh ... io sono davvero la persona meno adatta, perche' sono pienamente su quella via che e' indagine.
Io non do' per scontata l'esistenza di un essere supremo/superiore/eterno ecc ecc .. ma il dubbio stesso che me lo fa' cercare mi fa' chiedere cosa sia che mi spinge verso questa ricerca.
Non sono cosi' fortunata da sentirlo pienamente , nemmeno vuotamene .. che sarebbe meglio ... ti diro' che sono pure un po' invidiosa di chi me ne parla con tanta sicurezza. Perche' traspare da loro effettivamente non un invasamento religioso, non un mistico incontro di paranoia celeste .. ma qualcosa che assomiglia al divino ...
Un amore fliale quasi. Un benessere. Un incontro totale e pieno.

Ora definire la linea di demarcazione tra un'autoipnosi mistica e la verita' dei sensi non e' facile. Soprattutto perche' viviamo in una realta' che e' immersa nel soggettivo. Dunque ne' tu puoi dimostrare la non esistenza ne' nessuno di loro puo' dimostrare l'esistenza. E' un'esperienza mistica e sensuale come dice il buon Battiato

Come ti diceva Kael ... ti faccio un esempio diverso ma il senso e' quello.
Se gli aridi di cuore che non amano mai dettassero legge direbbero che il sentimento non esiste e cosi' un uomo imperturbabile direbbe che le emozioni non esistono che sono solo per deboli creduloni .... e' vero .. e non e' vero!
(ue' Kael son due volte che son d'accordo con te .. facciamo progressi.... ) dunque non ha nessun senso logico la dimostrazione dell'una e dell'altra tesi. Ha senso invece chiedersi il perche' la si vuole dimostrare sia nell'uno che nell'altro caso.
Non sto dicendo che qui ci sia una faida eh !? .. era un'affermazione di non senso.

Passiamo a me e cosa ne penso ...
Non mi sono mai chiesta che senso abbia la vita, perche' la vita ha senso di per se .. frase senza senso... vero ? Ma questo autosenso e' di per se un valore determinato e costituito.
Questo valore costituito lo ritrovo in tutto l'Universo conosciuto. Ordine, armonia. Forze ed equilibri stabili e in movimento allo stesso tempo ...
Perdersi in tutto cio' significa dimenticarsi del singolo e sentire cio' a cui apparteniamo, ma se gli apparteniamo allora anche deriviamo da questo.
Ora non sono ferratissima, ma ogni volta che leggo la quantistica mi meraviglio e sorrido di quanto vicinissima sia alle teorie Ermetiche ed esoteriche.
Teorie che non derivano da un vaneggiare illuminato di quelche maestro di turno, derivano da tradizioni antiche e lontanissime. Tradizini che, guarda caso, oggi ritroviamo nella scienza.

Per questo dico che gli antichi erano attenti osservatori ed indagatori della natura e da lei han scoperto il senso esatto della Vita.
Ora io ho sempre detto a chi me lo ha chiesto: non credo in Dio . Sempre sempre no.. ma ultimamente .. gli ultimi tempi si ...
Gli ultimi tempi sono quelli che mi hanno portato appunto.. su una strada di ricerca. Quella Ricerca Scientifica e di Indagine attenta che e' l'antica tradizione esoterica occidentale.
Non credo ci sia sintesi migliore (se c'e' mettetela, danke) .

Tu indaghi ...

Sincramente non trovo cosi' importante affermare si credo, no non credo. Piuttosto cio' che si cerca!
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Vecchio 01-04-2006, 20.27.51   #27
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Originalmente inviato da Sole
.. intervengo solo un attimo per mettere in ordine una cosa che secondo me state(kael e ellebi) mischiando un po' troppo. Questo rischia di non rendere chiara una cosa importante ... una distinzione importante.

Esistono diverse vie esoteriche, tutte fanno capo a due principali. Le possiamo chiamare per convenzione (ma non sono i loro nomi esatti) Occidentale ed Orientale.

Ora l'esoterista Orientale e' proprio quello che attende l'illuminazione dall'alto. Quello che se non arriva confida nella provvidenza e arrivera'.
Ma noi qui siamo Ricercatori Occidentali .. su una via di ricerca del vero... la ricerca e' scienza. Il ricercatore Occidentale viene propriamente definito Scienziato proprio perche' indaga le ragioni profonde dell'essere. Indagare significa, per i piu' fortunati, scoprire e l'ammettere che non e' detto che gli sara' concesso di scoprire oltre. Dipende questo da diversi fattori.
Non e' la sede per approfondire questa ultima frase .. ma perche' no...

Sotto questa definizione .. dovreste necessariamente trovarvi entrambi.
Perche' se in natura le cose esistono tutte, vanno comunque scoperte, anche e' lo stesso nell'essere. Tutto esiste a prescindere delle definizioni chepossiamo dargli .. scoprirlo e' altro.
Ovviamente il concetto e' limitato ... perche' siamo in una sezione che non si presta a queste divagazioni.

scusate l'intrusione ..
Scusa Sole ma non è esatto, l'essoterismo sia ad oriente che ad occidente aspetta solo la grazia dall'alto, semplificando ha fede e basta e spesso questa è bigotta e impedisce ogni passaggio a situazioni più vive. Invece l'esoterismo sia ad oriente che ad occidente sa che una fede pulita ( cioè l'apertura alla possibilità del trascendente, l'apertura a cercare di comprendere cosa ha lasciato chi ha percorso gli stessi passi prima) è necessaria per partire ma subito dopo deve fare esperienza direttamente sul proprio essere cioè far si che la credenza si trasformi in realtà vissuta e non raccontata in questo modo arrivando a capire chi è, il proprio posto nell'Universo, possibili sviluppi della propria evoluzione e come fare per iniziarli ed accelerarli.
Questo detto in sintesi
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Vecchio 01-04-2006, 20.55.58   #28
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Volgio essere ancora più chiaro, esistono delle regole matematico-fisiche che regolano l'universo in cui viviamo. Sono un caso od arrivano da una intelligenza che le ha volutamente create?
Prima di tutto bisogna mettersi d'accordo sul termine "intelligenza", la definizione che ho trovato che più si adatta in generale ad ogni ambito è: "la capacità di adattamento ad un dato ambiente".
In quest'ottica affermo che c'è un intelligenza universale che lavora in ogni cosa, che regola attraverso leggi il modo migliore perchè la creazione abbia seguito e sviluppo.
La somma delle singole intelligenze di ogni più piccola parte è l'intelligenza del tutto.

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Se devo costruire un'armadio vado da Ikea, se voglio costruire un pensiero posso farlo nella stanza. Ed il pensiero sarà tanto migliore quanto la mia conoscenza dell'ambito di cui stò pensando è profonda. La mia esperienza è basata sulla conoscenza della natura e dalle elaborazioni successive mie proprie, ma non è la natura.
Il pensiero NON è l'oggetto, il pensiero NON ha uno slot in cui essere messo al momento buono, già predisposto, il pensiero NON arriva perchè già presente e semplicemente 'colto' come una radio farebbe se sintonizzata su quella frequenza.
Eppure la maggior parte dei pensieri arrivano proprio come una radio etc etc... questo non posso dimostrartelo ma puoi sperimentarlo da te, per poter pensare realmente, ciò dare una nuova forma ad un impulso... (elettrico? bioelettrico? biochimico? elettrochimico? biomagnetico? elettromagnetico? etc etc o semplicemente di qualcosa che si avvicina a tutto ciò ma a cui ancora non abbiamo dato un nome) che nella forma più solida "corre" nel nostro sistema nervoso e in maniera meno solida al di fuori, per poter pensare realmente dicevo... può esserci la fortuita casualità (in realtà il caso non esiste, ma nel discorso adesso va bene così) oppure l'attivazione (da passivo ad attivo) della propria individualità o visto che siamo in psicologia detta alla Jung individuazione. Solo dopo questo processo siamo in grado sempre di plasmare (quello indefinito che dicevo sopra) e di fatto creare pensieri.
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Vecchio 02-04-2006, 15.32.57   #29
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Invece l'esoterismo sia ad oriente che ad occidente sa che una fede pulita ( cioè l'apertura alla possibilità del trascendente, l'apertura a cercare di comprendere cosa ha lasciato chi ha percorso gli stessi passi prima) è necessaria per partire ma subito dopo deve fare esperienza direttamente sul proprio essere cioè far si che la credenza si trasformi in realtà vissuta e non raccontata in questo modo arrivando a capire chi è, il proprio posto nell'Universo, possibili sviluppi della propria evoluzione e come fare per iniziarli ed accelerarli.
Questo detto in sintesi
si ... e questo perche' alla fin fine non c'e' differenza nello scopo, ma nel metodo si. E' di quello che parlo. Del metodo che nella via secca e' appunto una ricerca quasi (o del tutto) scientifica che parte dal basso e prosegue verso l'alto con la speranza di ripercorrere quei passi .... quella speranza tu la chiami piu' correttamente fede, io non riesco a chiamarla cosi'.

p.s.
Volevo fare una rettifica a quello che ho detto prima, non provo invidia per chi (si)sente un Essere Supremo ma ammirazione! Volevo precisarlo perche' 'invidia' non dava il senso esatto. In qualche modo quell'ammirazione e' proprio la speranza.
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Vecchio 03-04-2006, 00.29.08   #30
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Ancora due domande.....
secondo voi l'universo è infinito?
ed il caso non è casuale?

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Prima di tutto bisogna mettersi d'accordo sul termine "intelligenza", la definizione che ho trovato che più si adatta in generale ad ogni ambito è: "la capacità di adattamento ad un dato ambiente".
In quest'ottica affermo che c'è un intelligenza universale che lavora in ogni cosa, che regola attraverso leggi il modo migliore perchè la creazione abbia seguito e sviluppo.
La somma delle singole intelligenze di ogni più piccola parte è l'intelligenza del tutto.
In realtà in questo caso parlavo di qualcosa in grado non solo di adattarsi ma anche di creare l'ambiente. E' lo stesso? ed è dentro l'universo?


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Eppure la maggior parte dei pensieri arrivano proprio come una radio etc etc... questo non posso dimostrartelo ma puoi sperimentarlo da te, per poter pensare realmente, ciò dare una nuova forma ad un impulso... (elettrico? bioelettrico? biochimico? elettrochimico? biomagnetico? elettromagnetico? etc etc o semplicemente di qualcosa che si avvicina a tutto ciò ma a cui ancora non abbiamo dato un nome) che nella forma più solida "corre" nel nostro sistema nervoso e in maniera meno solida al di fuori, per poter pensare realmente dicevo... può esserci la fortuita casualità (in realtà il caso non esiste, ma nel discorso adesso va bene così) oppure l'attivazione (da passivo ad attivo) della propria individualità o visto che siamo in psicologia detta alla Jung individuazione. Solo dopo questo processo siamo in grado sempre di plasmare (quello indefinito che dicevo sopra) e di fatto creare pensieri.
questa non l'ho capita, riprovaci

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p.s.
Volevo fare una rettifica a quello che ho detto prima, non provo invidia per chi (si)sente un Essere Supremo ma ammirazione! Volevo precisarlo perche' 'invidia' non dava il senso esatto. In qualche modo quell'ammirazione e' proprio la speranza.
e l'invidia può essere il vuoto che senti... Io non toglierei la parola, in fondo vedere in alcuni quella serenità fa pensare al fatto che loro vivano meglio.


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Ora non sono ferratissima, ma ogni volta che leggo la quantistica mi meraviglio e sorrido di quanto vicinissima sia alle teorie Ermetiche ed esoteriche.Teorie che non derivano da un vaneggiare illuminato di quelche maestro di turno, derivano da tradizioni antiche e lontanissime. Tradizini che, guarda caso, oggi ritroviamo nella scienza. Per questo dico che gli antichi erano attenti osservatori ed indagatori della natura e da lei han scoperto il senso esatto della Vita.
Scusa (non è una battuta) ma quale teoria quantistica leggi o quale testo esoterico, sono curioso. Sono daccordissimo sul fatto che gli antichi, empiricamente abbiano trovato molte informazioni nella natura riportandole fedelmente, ma di nuovo dando l'unica spiegazione disponibile sul momento. Comunque ripeto, sono curioso di leggere un testo che possa riportarsi alla meccanica quantistica, anche metaforicamente.

La mia posizione è invece di attesa. Come avete detto giustamente noi non possiamo dimostrare nulla riguardo a dio. Quindi ho sospeso il giudizio in attesa di nuove (eventuali) prove. Ma la mia partenza era di non esistenza di dio, tutte le mie conoscenze portano alla spiegazione logica degli eventi della vita senza bisogno di un trascendente, la cui aggiunta non migliora le teorie e non migliora la vita. Nella sospensione del giudizio sono quindi rimasto della idea precedente. Questo non significa che la ricerca sia finita con una tombale sigillatura delle informazioni sul caso, ma per riaprirlo ci vorrà ben altro di una madonnina che piange.


Un'ultima cattiveria prima di chiudere: comè che in tutte le teorie che ho sentito fino ad ora l'uomo è quello che la fa da padrone?
Ed eventuali altre civiltà in altri mondi non potrebbero essere 'più illuminati'?


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Ora io ho sempre detto a chi me lo ha chiesto: non credo in Dio . Sempre sempre no.. ma ultimamente .. gli ultimi tempi si ...
Se senti sia giusto hai fatto la scelta migliore.
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Vecchio 03-04-2006, 09.32.40   #31
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a.s.
No, la tolgo decisamente la parola ... soprattutto dopo quello che hai detto ... decisamente è ammirazione .. e non altro.

Per il resto, un testo molto semplice di partenza che parli di Ermetismo lo avrei, ma non so se posso linkarlo .. si può scaricare liberamente ... però posso darlo in pm a richiesta.

Uno, posso linkarlo ?

Di meccanica quantistica se ne parla ovunque ormai, vero è che chiunque ne parli afferma prima di tutto che sono tipo due gli uomini della terra che ne hanno capito qualcosa ... il che è indicativo ... scherzo!

Sarebbe però decisamente utile e stimolante un tread apposito... che ne dici ? Ti va di iniziarlo e poi magari si può approfondire ? Mi pare ci sia già .. si può riprendere quello.

In ogni caso, non vedo distinzione tra scienza antica e moderna ... vedo solo la chiusura dell'uomo moderno.

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Vecchio 03-04-2006, 10.39.32   #32
Kael
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Ecco il pragmatico della conoscenza all'attacco
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Sono daccordo nell'utilizzare la frase se si parla di materia, non se si parla di idee.
Mi sai dire dove la scienza pone il confine fra materia ed energia? (ossia, quanto deve rimpicciolirsi la materia affinchè "diventi" per la scienza energia?)

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Ancora, siamo in un mondo regolato da leggi fisico-matematiche, il fatto di non averle ancora apprese non significa che non esistano ma le idee sono un'altra cosa, non sono materia ed io personalmente non penso si possano trovare sugli alberi semplicemente piluccando. Preferisco pensare che siano una mia costruzione frutto della mia fatica e del mio ingegno (questa kael me la farà pagare, ma...) e non del dono di qualcuno che me le ha messe lì. (lo so, confondo.... il concetto è che anche se non parlo di una 'decisione presa dall'alto' parlo comunque di una 'predisposizione' a ciò)
Per le leggi è vero, esistono ancora prima di scoprirle.
Per i pensieri farei un discorso a parte. Esistono quelli che ci arrivano (la maggioranza) e quelli che costruiamo noi (pochissimi). Quando dici "preferisco pensare che siano una mia costruzione frutto della mia fatica e del mio ingegno" non solo non te la faccio pagare, ma anzi, mi trovi in perfetto accordo. Costruire appunto non significa creare... per costruire serve la cosiddetta materia prima. Quando dici "costruisco un pensiero" tu modelli, plasmi, assembli... ma non crei dal nulla.. (nulla si crea..)

Durante la giornata però ti renderai conto che pensiamo in automatico, a casaccio, senza sforzi... quelli sono pensieri che la nostra mente capta in giro... Lo sforzo compare se ci mettiamo a pensare a un oggetto (es una matita) e proviamo a mantenerlo fisso nella mente... quello è un pensiero da noi "costruito".
__________________


Ultima modifica di Kael : 03-04-2006 alle ore 11.22.10.
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Vecchio 03-04-2006, 12.36.54   #33
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Io non sono daccordo che l'universo sia regolato da leggi fisico-matematiche. E' regolato da leggi. Il "fisico-matematico" è un modo (limitato) che abbiamo noi di esprimere queste leggi o di esprimere la parzialità che di queste leggi cogliamo. E' anche un modo col quale rappresentiamo queste leggi nel/col nostro pensiero.

Ma delle leggi non sappiamo molto.

Comunque credo che questo sia argomento che merita ulteriore approfondimento. Appena ho un secondo ne apro un tread in scienze. Così ne discutiamo meglio.

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Vecchio 03-04-2006, 23.39.49   #34
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Originalmente inviato da Kael
Mi sai dire dove la scienza pone il confine fra materia ed energia? (ossia, quanto deve rimpicciolirsi la materia affinchè "diventi" per la scienza energia?)
Ho scritto su relatività relativa che la relatività ristretta tratta ambedue come la stessa cosa. In effetti e= mc*c (c al quadrato, non è nel set di caratteri).
Se si toglie c (la costante della velocità della luce) rimane e = m
energia = massa. Sono quindi (secondo Einstein ma anche secondo me) la stessa cosa sotto due differenti forme)

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Per le leggi è vero, esistono ancora prima di scoprirle.
Per i pensieri farei un discorso a parte. Esistono quelli che ci arrivano (la maggioranza) e quelli che costruiamo noi (pochissimi). Quando dici "preferisco pensare che siano una mia costruzione frutto della mia fatica e del mio ingegno" non solo non te la faccio pagare, ma anzi, mi trovi in perfetto accordo. Costruire appunto non significa creare... per costruire serve la cosiddetta materia prima. Quando dici "costruisco un pensiero" tu modelli, plasmi, assembli... ma non crei dal nulla.. (nulla si crea..)
Vero, ma prendo dal mio bagaglio conoscitivo. Non conosco idee che siano venute a persone che non avessero già in se (grazie alle esperienze passate) i mattoni per formarla. Questo per quanto riguarda problemi che abbiano natura scientifica, per avere l'idea di andare a prendere un gelato, ci sono meno vincoli

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Originalmente inviato da Kael
Durante la giornata però ti renderai conto che pensiamo in automatico, a casaccio, senza sforzi... quelli sono pensieri che la nostra mente capta in giro...
Nessuno ti ha mai parlato del subconscio? non le capto, le genero inconsciamente. (a proposito, come si chiama la sezione? psicologia qualcosa, mi sembra...)

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Io non sono daccordo che l'universo sia regolato da leggi fisico-matematiche. E' regolato da leggi. Il "fisico-matematico" è un modo (limitato) che abbiamo noi di esprimere queste leggi o di esprimere la parzialità che di queste leggi cogliamo. E' anche un modo col quale rappresentiamo queste leggi nel/col nostro pensiero.
ok, ma per ora le uniche che conosco che lo descrivano in maniera abbastanza logica, pur con limiti noti sono le scienze fisiche che per poter esistere si affidano al linguaggio matematico.
Se in un futuro qualcuno mi farà conoscere una materia in grado di spiegarmi meglio le cose allora la includerò nell'elenco. Devo comunque ammettere che la mia descrizione è limitativa, ma potrei rifarmi in un altro momento.

Ancora nessuno ha osato od ha avuto tempo di rispondere alla domanda sull' universo infinito...

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No, la tolgo decisamente la parola ... soprattutto dopo quello che hai detto ... decisamente è ammirazione .. e non altro.
Sono contento della tua scelta. L'ammirazione porta al piacere della emulazione, l'invidia no. Ogni tanto devo fare l'avvocato del diavolo ed infilare la tentazione nel discorso. La tua scelta è stata perfetta, ed anche la scelta di rispondere pur con la titubanza espressa.


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Per il resto, un testo molto semplice di partenza che parli di Ermetismo lo avrei, ma non so se posso linkarlo .. si può scaricare liberamente ... però posso darlo in pm a richiesta.
chiedo, chiedo....

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Di meccanica quantistica se ne parla ovunque ormai, vero è che chiunque ne parli afferma prima di tutto che sono tipo due gli uomini della terra che ne hanno capito qualcosa ... il che è indicativo ... scherzo!
Sarebbe però decisamente utile e stimolante un tread apposito... che ne dici ? Ti va di iniziarlo e poi magari si può approfondire ? Mi pare ci sia già .. si può riprendere quello.
in effetti ho letto qualcosa nel tread esistente ed ammetto.... mi prudeva la tastiera, anche all'idea di Eisenberg che si rivolta nella tomba. La teoria come tutto necessita di un pò di tempo per essere compresa. Ci sono vari livelli di comprensione, penso che un livello che non utilizzi le formule ma descriva i comportamenti (delle particelle) potrebbe essere comprensibile a tutti. Vedrò di interessarmene.

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La vedo anche io, ma non la chiamerei chiusura, piuttosto autoconvincimento della propria infallibilità.
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Vecchio 04-04-2006, 00.06.25   #35
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Se in un futuro qualcuno mi farà conoscere una materia in grado di spiegarmi meglio le cose allora la includerò nell'elenco. Devo comunque ammettere che la mia descrizione è limitativa, ma potrei rifarmi in un altro momento.
Non so se a te spiega meglio, ma una di queste si chiama simbolismo... per fare un esempio.
Il sito ne è pieno e ci sono anche tread specifici. Nulla toglie al tread di cui parlavo ovviamente... ma se provi a considerare il simbolismo in questo modo potresti scoprire qualche nuovo orizzonte... forse.
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Vecchio 04-04-2006, 01.56.30   #36
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Ho scritto su relatività relativa che la relatività ristretta tratta ambedue come la stessa cosa. In effetti e= mc*c (c al quadrato, non è nel set di caratteri).
Se si toglie c (la costante della velocità della luce) rimane e = m
energia = massa. Sono quindi (secondo Einstein ma anche secondo me) la stessa cosa sotto due differenti forme)
Ecco, se convieni anche tu che sono la stessa cosa a due differenti livelli, perchè fai distinzione fra di essi? Dicevi che per quanto riguarda il mobile sei daccordo che ti serve la materia prima... per il pensiero no... come mai? (forse che la materia prima la possiedi già dentro di te?)

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Nessuno ti ha mai parlato del subconscio? non le capto, le genero inconsciamente. (a proposito, come si chiama la sezione? psicologia qualcosa, mi sembra...)
E tu non hai mai sentito parlare di inconscio collettivo? (non sto dicendo che sia impossibile pensare "individualmente"... sto solo dicendo che non è così facile come si crede)
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Vecchio 04-04-2006, 09.21.13   #37
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Ecco, se convieni anche tu che sono la stessa cosa a due differenti livelli, perchè fai distinzione fra di essi? Dicevi che per quanto riguarda il mobile sei daccordo che ti serve la materia prima... per il pensiero no... come mai? (forse che la materia prima la possiedi già dentro di te?)
Perchè il pensiero non è materia, quindi l'energia mentale e l'energia fisica, al di là dell'utilizzo della stessa parola iniziale non sono riconducibili alla stassa cosa.

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Originalmente inviato da Kael
E tu non hai mai sentito parlare di inconscio collettivo? (non sto dicendo che sia impossibile pensare "individualmente"... sto solo dicendo che non è così facile come si crede)
Di nuovo parole usate (secondo me) con fraintendimento. Due persone possono guardare lo stesso tramonto nello stesso momento, ma nessuna persona può “guardare” nella mente di chiunque altro in un momento qualsiasi, più di quanto essi possano letteralmente vivere uno nel corpo dell’altro allo stesso tempo. L’esperienza conscia di ciascun osservatore è ancora privata. Il termine inconscio collettivo (ovviamente secondo me) indica quindi che esiste una base di esperienze comuni che aiutano a formare il gruppo di pensieri e di conoscenze che la persona gestisce al suo interno autonomamente. Queste conoscenze influenzano fortemente la persona che letteralmente ne vive dentro. Pensate alle religioni essoteriche ed alla.... televisione.

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Non so se a te spiega meglio, ma una di queste si chiama simbolismo... per fare un esempio.
Il sito ne è pieno e ci sono anche tread specifici. Nulla toglie al tread di cui parlavo ovviamente... ma se provi a considerare il simbolismo in questo modo potresti scoprire qualche nuovo orizzonte... forse.
Ok, purchè i simboli siano coerenti tra loro e che diano uno schema chiaro, spiegando anche gli eventi che possono portare ad un riscontro. Come ho già detto una teoria deve spiegare il maggior numero di eventi in maniera plausibile.
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Perchè il pensiero non è materia, quindi l'energia mentale e l'energia fisica, al di là dell'utilizzo della stessa parola iniziale non sono riconducibili alla stassa cosa..
Wow... tocca proprio che trovo 5 minuti per un discorso sul pensiero... però lo devo fare in esoterismo... lasciandoti libertà di confutare con tutti i mezzi che vuoi, se lo faccio qui poi dici che siamo in psicologia (anche se ho scritto furoi moderna e antica... e antica è ben più corposa e sperimentata di quella moderna).
Quindi tu affermi che c'è qualcosa che non è materia.
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Vecchio 04-04-2006, 19.49.39   #39
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Wow... tocca proprio che trovo 5 minuti per un discorso sul pensiero... però lo devo fare in esoterismo... lasciandoti libertà di confutare con tutti i mezzi che vuoi, se lo faccio qui poi dici che siamo in psicologia (anche se ho scritto furoi moderna e antica... e antica è ben più corposa e sperimentata di quella moderna).
Quindi tu affermi che c'è qualcosa che non è materia.
Si, ma da li a dire che è spirito o trascendenza ne passa ancora.... Il software di un computer non è fisico, (del resto se si chiama software e non hardware ci sarà un motivo) ma non è collegabile al sovrannaturale nè alla corrente elettrica che scorre nel computer per farlo funzionare.

Se tu facessi un discorso sul pensiero e lo mettessi in esoterismo sicuramente lo leggerei, centellinerei ogni singola parola per ben comprenderne i molteplici significati che un eclettico può porvi all'interno, farei delle domande, per chiarire, e poi utilizzerei gli spunti ottenuti per rafforzare o mettere in discussione le mie conoscenze, ma probabilmente non interverrei, ritenendo la mia conoscenza in materia esoterica insufficiente per permettermi di aggiungere elementi utili.
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Vecchio 04-04-2006, 21.01.05   #40
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L'esempio non ti è riuscito bene dato che i suffissi soft e hard uniti a ware (merce) sono rispettivamente morbido, fiacco, flaccido o piano/adagio e duro, energico.. quindi la materialità nel nome è sempre presente... e anche nella sostanza... c'è una sequenza di byte memorizzati elettromagneticamente su un supporto...
Comunque.. (se devo restare qui per interloquire con te) nel software ci sono due possibilità o si auto espande (sai programmi che creano file... dati che acquisiti interagiscono tra loro e creano altri dati etc...) oppure c'è un immissione, che sia da tastiera, da cd esterno (sempre una tastiera all'origine c'era da qualche parte) o che altro.
Quindi una parte viene da fuori, se il sistema operativo è compatibile con quel software lo accetta altrimenti no, il dato che arriva da fuori può "smuovere" altri dati o software interni oppure no..... l'altra possibilità è che ci sia tutto un lavoro interno che però è sempre subordinato ad un imput che arriva dall'esterno, che sia pure anni prima.
Qual'è la differenza con noi umani? Volendo noi possiamo chiudere in maniera autonoma (che dipende dalla nostra capacità di farlo, subordinata ad altri dati acquisiti) le entrate ed uscite, per dei periodi (che possono essere di un centesimo di secondo o di un anno e più), in quei brevi o lunghi momenti possiamo elaborare realmente senza interferenze esterne (se non calcoliamo il fatto che ci basiamo comunque sulla memoria).
C'è anche la possibilità di funzionare come client collegandosi ad un server più grande (che nell'esempio umano è una rete come internet che connette tutti) ma per ora non ci interessa se non per dire che questa rete è l'intelligenza di Dio (o se preferisci Universo) e così ci riallacciamo al thread....


P.s. se non lo avevi capito "per me" tutto ciò che esiste è materia, cambia solo la consistenza
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Vecchio 04-04-2006, 23.49.07   #41
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L'esempio non ti è riuscito bene dato che i suffissi soft e hard uniti a ware (merce) sono rispettivamente morbido, fiacco, flaccido o piano/adagio e duro, energico.. quindi la materialità nel nome è sempre presente... e anche nella sostanza... c'è una sequenza di byte memorizzati elettromagneticamente su un supporto...
E poi sono io il materialista....
Spero che il tempo passato a Palo Alto (non vi dico l'azienda...) a studiare Turing e Von Neumann finalmente servano.
La sequenza di bit memorizzati è il mezzo, esattamente come il supporto che li trasporta, floppy o nastro cartaceo perforato. Una particolare sequenza di bit però interpretata dal processore (il sistema operativo è di fatto un programma ed anteposto normalmente esiste un bios, un'altro programma, quindi iniziamo dalla sua sequenza di bit che giunge all'elemento principale, il processore) permette di eseguire operazioni peraltro molto semplici. A me non interessa che siano più o meno bit, o la loro disposizione estetica. Alla fine il programma è un'idea, che nulla ha a che vedere con la sequenza di bit che (esattamente come in un linguaggio di simboli) varia da processore a processore. Il programmatore ha pensato il programma e lo ha messo su un supporto. come un pensatore può metterlo su un libro. Paragonare un libro all'idea contenuta mi lascia perplesso.

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Comunque.. (se devo restare qui per interloquire con te)
E' sempre un piacere interloquire e se invitato parlo, la mia sola paura è il farlo a sproposito, ovvero non a tema. Se si accetta questo rischio sono a disposizione in qualnque ambito

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nel software ci sono due possibilità o si auto espande (sai programmi che creano file... dati che acquisiti interagiscono tra loro e creano altri dati etc...) oppure c'è un immissione, che sia da tastiera, da cd esterno (sempre una tastiera all'origine c'era da qualche parte) o che altro.
Quindi una parte viene da fuori, se il sistema operativo è compatibile con quel software lo accetta altrimenti no, il dato che arriva da fuori può "smuovere" altri dati o software interni oppure no..... l'altra possibilità è che ci sia tutto un lavoro interno che però è sempre subordinato ad un imput che arriva dall'esterno, che sia pure anni prima.
Un software fa quello che il programatore ha chiesto, nè più nè meno ed il mondo è pieno di software che fanno di tutto e di più. Normalmente hai ragione, il processo è sempre input -> elaborazione -> output in varie forme e con complessità variabili. Merita una nota il controllo di processo in cui gli imput da tastiera sono stati sostituiti da sistemi di misura che permettono di ricevere informazioni ed il risultato in uscita deriva dalla analisi dei sensori (si chiamano così, strano caso....) e da decisioni prese secondo un preciso ordine di regole dettate dal programmatore.

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Qual'è la differenza con noi umani? Volendo noi possiamo chiudere in maniera autonoma (che dipende dalla nostra capacità di farlo, subordinata ad altri dati acquisiti) le entrate ed uscite, per dei periodi (che possono essere di un centesimo di secondo o di un anno e più), in quei brevi o lunghi momenti possiamo elaborare realmente senza interferenze esterne (se non calcoliamo il fatto che ci basiamo comunque sulla memoria).
Anche un programma può decidere di chiudere in maniera autonoma (in base alle decisioni prese dal programatore) gli input e lavorare autonomamente fino al raggiungimento del risultato e (se l'hardware funziona bene) le interferenze esterne sono praticamente nulle.

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C'è anche la possibilità di funzionare come client collegandosi ad un server più grande (che nell'esempio umano è una rete come internet che connette tutti) ma per ora non ci interessa se non per dire che questa rete è l'intelligenza di Dio (o se preferisci Universo) e così ci riallacciamo al thread....
Il collegarsi come client implica l'accettazione di un server che tu effettivamente riporti a dio.
Io preferisco il collegamento peer to peer


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P.s. se non lo avevi capito "per me" tutto ciò che esiste è materia, cambia solo la consistenza
Interessante e da approfondire, non completamente in contrasto con la mia concezione, almeno a prima vista. Sono anche convinto che in moltre altre cose potremmo trovare convergenze, ne butto una: quelle particelle subatomiche che appaiono e spariscono in tempi infinitesimi potrebbero contenere / essre universi?


Oggigiorno (sono fuori tema lo so, ma neanche tanto) iniziano ad esserci programmi che autoapprendono e che utilizzano l'esperienza per migliorare le risposte - i risultati. Agli inizi degli anni 80, la prima lezione fattami sul Lisp (un linguaggio nato per la creazione di programmi di intelligenza artificiale) mi sconvolse alla istruzione 'assume' ed altrettanto mi sconvolse la definzione di 'peso' di un imput.
si stanno iniziando a far funzionare sistemi neuronali, fuzzy, o comunque non-neumann che molto si avvicinano alla funzione umana. Ovviamente sono ancora limitati dal numero di celle ma presto, con buoni software...

Ultima modifica di ellebi111 : 04-04-2006 alle ore 23.51.39.
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Vecchio 05-04-2006, 00.28.56   #42
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Bene... bene... e cosa è l'idea?

E nel nostro caso come decidiamo di chiudere in maniera autonoma? Sulla base della decisione di Chi?

Si conosco qualcosa di I.A. mi ero divertito a programmare una delle prime... Alice? Elisa? Non ricordo.. comunque era poco più che un risponditore, del resto con uno dei primi ibm compatibili non è che ci potevi fare granchè... oggi già solo con questo pc con cui sto rispondendo (che non è niente di speciale) si potrebbero fare belle cose.

Questo dovrebbe farti pensare altro...


Il libro è la forma senza la quale l'idea non potrebbe esistere nel tempo fuori dal suo creatore... al limite si dovrebbe tramandare a voce di persona in persona, e allora l'idea prenderebbe la forma di tradizione orale.
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Vecchio 05-04-2006, 03.23.00   #43
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Una bella cosa potrebbe essere da parte Vostra una descrizione (sommaria) del pensiero che vi porta al convincimento della presenza di un dio.



attendo con ansia....

Ciao Ellebi,

noi non ci siamo ancora 'presentati', e comunque non intervengo se ritengo di non avere nulla di sensato da dire, ma poichè ho visto velocemente
questo tuo ultimo post, mi ha colpito la frase che ho quotato.
Come pensi sia possibile descrivere a parole un sentimento, una conoscenza, una esperienza che può essere solo e strettamente personale, che non deriva da una deduzione logica 'mentale', ma che solo
può passare attraverso il cuore; comunque ci tento anche se è impossibile. Il sentire personale che viene dal cuore, può essere dato per esempio da esperienze fortissime che avvengono quando noi siamo 'connessi'
con quell'Energia, se tu percepisci un sentimento di unione che pervade
tutto il tuo essere, se senti dentro di te, per es. in meditazione, che c'è una bellezza, una pace, un'armonia che d'improvviso ti pervadono, che tutto è perfetto, senti che non esite più lo spazio nè il tempo (in meditazione due ore possono passare in un'attimo), e che tu in quel momento sei proprio in quella dimensione atemporale, questo può essere un motivo che ti fa 'conoscere' che c'è qualcosa oltre. Ma ti dirò di più
altre volte la conoscenza può anche avvenire attraverso la 'percezione'
del Male, molto spesso si può giungere a conoscere che c'è un mondo al di là di questo proprio grazie al Male. Come ti posso spiegare, molto spesso il
Male si 'palesa' molto prima del bene, perchè quello è il suo compito, portare con se, e se non si è forti abbastanza o puri di cuore, ci può riuscire benissimo. Poi possono esservi pure altre esperienze diciamo di percezioni dirette con i mondi 'sottili', o dei vissuti che non ti posso raccontare, che ti danno prova più che certa, che c'è molto oltre quello che i nostri limitati 5 sensi possono percepire.
Probabilmente per te queste sono solo parole, ma mi andava di dirtele, un'ultima cosa, più ci 'chiudiamo' a qualunque eperienza che non sia frutto di un lavorio puramente mentale, e più continueremo a non vedere.
Ma probabilmente ognuno di noi deve seguire un suo percorso, tutto avviene se deve avvenire.





ps scusa mi sono accorta che non era il tuo ultimo post, era l'ultimo della pagina precedente,
ma non importa.....

Ultima modifica di Haamiah : 05-04-2006 alle ore 03.35.12.
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Vecchio 05-04-2006, 11.50.15   #44
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Merce..... che brutta parola. Io avrei preferito l'uso di manufatto. Ed in questo caso (visto che non tutte le parole trovano un corrispondente in un'altra lingua) io userei il termine manufatto materiale e manufatto di pensiero. Non apriamo ora la discussione sulla mercificazione delle idee se no.....

Per il luogo dove discutere possiamo aprire una sezione 'voli pindarici' assolutamente neutra ed in grado di accettare le più stramapalate teorie (anche le mie) senza batter ciglio.


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Il libro è la forma senza la quale l'idea non potrebbe esistere nel tempo fuori dal suo creatore... al limite si dovrebbe tramandare a voce di persona in persona, e allora l'idea prenderebbe la forma di tradizione orale.
quindi il libro è un supporto per l'inchiostro esattamente come il floppy per i bit. Nota bene, per l'inchiostro, non per le idee od i dati


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Si conosco qualcosa di I.A. mi ero divertito a programmare una delle prime... Alice? Elisa? Non ricordo.. comunque era poco più che un risponditore, del resto con uno dei primi ibm compatibili non è che ci potevi fare granchè... oggi già solo con questo pc con cui sto rispondendo (che non è niente di speciale) si potrebbero fare belle cose.
Be, io sono stato fortunato, in quel periodo avevo a disposizione una potenza di calcolo elevata, macchine in rete token con megabyte di ram, hdd scsi, grafica 1280 * 1024 con z buffering, un sistema operativo (aegis) potentissimo e..... il mouse!

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Questo dovrebbe farti pensare altro...
si, ma come sempre le tue domande meritano una attenzione che ora non ho, risponderò quindi (spero) questa sera, ora ero qui solo a leggere.

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Originalmente inviato da haamiah
noi non ci siamo ancora 'presentati', e comunque non intervengo se ritengo di non avere nulla di sensato da dire...
Spero che con la tua frase tu non voglia sottointendere che qualcuno lo fa veramente, ogni tanto avevo qualche dubbio, ma dirlo così apertamente!

Ok, era una battuta, oramai dovreste essere abituati.

Invece ti sono grato per l'intervento. Teoricamente in questo spazio si dovevano esporre i propri sentimenti per meglio aiutare gli altri a comprendere il proprio modo di pensare il trascendente, cosa che tu e sole avete coraggiosamente fatto e di cui vi ringrazio.
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Vecchio 06-04-2006, 19.37.34   #45
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Bene... bene... e cosa è l'idea?
le idee sono il risultato di una elaborazione fatta dalla mente (consciamente od inconsciamente) sulla base dei dati già presenti frutto delle conoscenze acquisite, delle preferenze personali e di elaborazioni precedenti.


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E nel nostro caso come decidiamo di chiudere in maniera autonoma? Sulla base della decisione di Chi?
Il nostro cervello si è evoluto acquisendo la possibilità di fermarsi e di 'guardare le cose a bocce ferme' migliorando la capacità decisionale. In fondo l'idea è una soluzione ad un problema, niente più. Il metodo utilizzato per 'chiudersi' potrebbe quindi essere un automatismo che scatta quando si verificano certi eventi. Probabilmente anche cervelli senza questa possibilità sono nati, ma sono stati subito 'mangiati' dai predatori. Non dimentichiamo che fino a poche migliaia di anni fà il problema non era se esisteva dio, ma se dietro alla roccia c'era qualcosa che ci considerava il suo pranzo. Solo gli individui con maggiore possibilità di sfornare idee si salvavano, e spesso neanche loro! Ancora adesso si possono osservare comportamenti che si rifanno alla paura di essere predati, come i venditori di tutto il mondo sanno bene.
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Vecchio 06-04-2006, 21.55.49   #46
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Dunque se associassi due tue affermazioni
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il libro è un supporto per l'inchiostro esattamente come il floppy per i bit. Nota bene, per l'inchiostro, non per le idee od i dati
e

Citazione:
le idee sono il risultato di una elaborazione fatta dalla mente (consciamente od inconsciamente) sulla base dei dati già presenti frutto delle conoscenze acquisite, delle preferenze personali e di elaborazioni precedenti.
equazionando sembrerebbe che il libro possa elaborare i dati o fermarsi secondo
Citazione:
Il nostro cervello si è evoluto acquisendo la possibilità di fermarsi e di 'guardare le cose a bocce ferme' migliorando la capacità decisionale. In fondo l'idea è una soluzione ad un problema, niente più.
Sto "giocando", non voglio estrapolare le frasi per cambiargli il senso, però comunque dai tuoi discorsi sembra che accetti che la macchina umana possa avere degli input esterni, che in base a questi elabora il pensiero (o le idee per utilizzare il tuo termine, in realtà l'idea è procreazione pura rispetto alla "staticità" del pensiero ordinario, prima o poi ci arriviamo, prometto), adesso sarebbe interessante vedere quali accetti come input esterni.. sicuramente tutti quelli percepibili sensorialmente dai 5 sensi da tutti accettati, chissà se accetti anche il 6°.
Quando ti ho scritto "Questo dovrebbe farti pensare altro... " intendevo che se un computer è quasi in grado di vivere di vita propria, perchè ti torna assurdo pensare che potremmo essere sofisticatissime forme di intelligenza artificiale a cui il sistema operativo è stato donato da........? (mettici chi vuoi).
Sai se accetti questo cosa significa? Significa che per superare la condizione macchina e divenire esseri umani, allo stesso modo che Pinocchio da burattino è divenuto bambino, dobbiamo..... ? Sei intelligente e lascio a te la risposta...

In realtà il cervello aveva la capacità di stopparsi, oggi funziona solo in sovraccarico e nel sonno, neanche sempre tant'è che molti dormono male e tanti soffrono di stress, oggi bisogna reimparare a fermare il cervello, subito dopo la nascita ci insegnano a tenerlo sempre acceso in maniera futile e la tendenza sta peggiorando con corsi e corsetti che spesso non servono a nessuno.
All'epoca dei predatori un cervello troppo attivo non era un vantaggio, la mossa istintiva è più veloce di quella ragionata, e Dio non era pensato ma percepito nella natura cosa che abbiamo perso.

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Vecchio 07-04-2006, 11.29.21   #47
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Dunque se associassi due tue affermazioni
Il libro è un supporto per l'inchiostro esattamente come il floppy per i bit. Nota bene, per l'inchiostro, non per le idee od i dati
e
le idee sono il risultato di una elaborazione fatta dalla mente (consciamente od inconsciamente) sulla base dei dati già presenti frutto delle conoscenze acquisite, delle preferenze personali e di elaborazioni precedenti.
equazionando sembrerebbe che il libro possa elaborare i dati o fermarsi secondo
trovo difficile equazionare due affermazioni completamente distaccate e prese da ambiti diversi che oltretutto parlano di cose completamente diverse, se è un gioco stai barando clamorosamente! (scherzo, lo sai)

Il concetto però rimane, forse è colpa mia che nella fretta non l'ho estrinsecato completamente, ci riprovo.

Il libro è un supporto per l'inchiostro esattamente come il floppy per i bit. Nota bene, per l'inchiostro, non per le idee od i dati. Con questo intendevo ribadire la semplice funzione di 'mezzo' per poter non perdere le informazioni e per non ricorrere alla 'tradizione verbale' o, sul computer per non doverlo prendere da altri computer collegati.
Ho specificato 'per l'inchiostro' volendo ultriormente distanziare l'idea dal libro. Un libro può contenere scritta in se la teoria della relatività oppure essere semplicemente macchiato dall'inchiostro caduto da una boccetta.
Il libro conterrà inchiostro pur senza idee (senza segni o disegni in grado per alcuni di costituire forme riconosciute come linguaggio, ulteriore 'mezzo' per trasmettere esperienze).

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Sto "giocando", non voglio estrapolare le frasi per cambiargli il senso, però comunque dai tuoi discorsi sembra che accetti che la macchina umana possa avere degli input esterni, che in base a questi elabora il pensiero (o le idee per utilizzare il tuo termine, in realtà l'idea è procreazione pura rispetto alla "staticità" del pensiero ordinario, prima o poi ci arriviamo, prometto), adesso sarebbe interessante vedere quali accetti come input esterni.. sicuramente tutti quelli percepibili sensorialmente dai 5 sensi da tutti accettati, chissà se accetti anche il 6°.
Descrivimi il 6° od anche il 7°, non ho chiusure mentali sul fatto che ci possano essere sensi in più che ancora non sono stati scoperti o ricondotti ai 5 conosciuti.


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Quando ti ho scritto "Questo dovrebbe farti pensare altro... " intendevo che se un computer è quasi in grado di vivere di vita propria, perchè ti torna assurdo pensare che potremmo essere sofisticatissime forme di intelligenza artificiale a cui il sistema operativo è stato donato da........? (mettici chi vuoi).
Perchè ciò implicherebbe che l'uomo è arrivato così com'è, mentre è il frutto di una evoluzione.
Il fatto è che io penso che il nostro cervello sia un sistema di intelligenza 'naturale' frutto di evoluzione e selezione partito dalla semplicità unicellulare, ma penso anche che la partenza (il bios) sia del tutto casuale.
del resto la semplicità del bios in questione (nel primo essere) potenzialmente di pochisime righe non è così difficile da ottenere per caso.

Mi occupo di infomatica dal 1979 e secondo te io ed i miei colleghi non abbiamo notato le analogie e tentato di rispondere alla stessa domanda già da allora?

Non solo, il problema della possibilità da parte dell'uomo di costruire 'macchine' in grado di fare le cose megli di lui è stata una discusione teologica prima ancora che scientifica, e ad un certo punto si è arenata sulla possibilità di creare macchine che 'decidessero'.
In questo ambito riengo interessante citare David Hilbert ed Alan Turing, inventore della famosa macchina in grado di prendere (finalmente) delle decisioni.
La macchina di turing è il primo esempio di macchina contenente un programma completo. In realtà esistevano già le macchine per tessere in cui la trama poteva essere modificata creando quindi disegni sulla tela ma il 'programma' scritto su tavolette di legno non poteva prendere decisioni.

Lo sai che se si mette una scimmia davanti ad una macchina da scrivere prima della fine del foglio avrà scritto almeno una volta la parola coca cola?
Non pensi che avendo tempo e tentativi (quanti sono gli atomi che potenzialmente si possono unire per formare una sequenza casuale già solo sulla terra, figurati nell'universo?) la possibilità che una serie di atomi si uniscano formando una 'macchina di turing' biologica con un programma autoadattativo è altamente probabile?


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questo cosa significa? Significa che per superare la condizione macchina e divenire esseri umani, allo stesso modo che Pinocchio da burattino è divenuto bambino, dobbiamo..... ?
...... credere alla fata turchina?

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In realtà il cervello aveva la capacità di stopparsi, oggi funziona solo in sovraccarico e nel sonno, neanche sempre tant'è che molti dormono male e tanti soffrono di stress, oggi bisogna reimparare a fermare il cervello, subito dopo la nascita ci insegnano a tenerlo sempre acceso in maniera futile e la tendenza sta peggiorando con corsi e corsetti che spesso non servono a nessuno.
daccordissimo!

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All'epoca dei predatori un cervello troppo attivo non era un vantaggio, la mossa istintiva è più veloce di quella ragionata, e Dio non era pensato ma percepito nella natura cosa che abbiamo perso.
La mossa istintiva era vincente in caso di attacco già avvenuto ed anche in quel caso spesso non seviva a molto, l'intelligenza serviva a non mettersi in quella situazione, serviva cioè a monte.
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Vecchio 07-04-2006, 12.34.38   #48
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Il libro è un supporto per l'inchiostro esattamente come il floppy per i bit. Nota bene, per l'inchiostro, non per le idee od i dati. Con questo intendevo ribadire la semplice funzione di 'mezzo' per poter non perdere le informazioni e per non ricorrere alla 'tradizione verbale' o, sul computer per non doverlo prendere da altri computer collegati.
Ho specificato 'per l'inchiostro' volendo ultriormente distanziare l'idea dal libro. Un libro può contenere scritta in se la teoria della relatività oppure essere semplicemente macchiato dall'inchiostro caduto da una boccetta.
Il libro conterrà inchiostro pur senza idee (senza segni o disegni in grado per alcuni di costituire forme riconosciute come linguaggio, ulteriore 'mezzo' per trasmettere esperienze).
Non è un libro quello macchiato dall'inchiostro caduto accidentalmente, sono fogli sporchi... altrimenti metti la quantità di cellule che formano un corpo umano dentro un pentolone e dimmi che quella minestra si chiama Mario o Pasquale
Anche la clonazione apre interrogativi, non è ancora a punto ufficialmente ma qualora lo diventasse evidenzierà, come dicevamo in altra discussione, quello che capita per i gemelli omozigotici che a parità di corredo genetico sono due esseri diversi, il che non è spiegabile solo con il fattore società educazione e stimoli... dato che vivono nello stesso ambiente e nei primi anni a stretto contatto. C'è qualcosa che va oltre. Devi prendere in considerazione la possibilità di informazioni che arrivano in maniera diversa dai 5 sensi

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Descrivimi il 6° od anche il 7°, non ho chiusure mentali sul fatto che ci possano essere sensi in più che ancora non sono stati scoperti o ricondotti ai 5 conosciuti.
Come anticipato, per essere un sesto deve non appoggiarsi ai 5, cosa che verificando sperimentalmente avviene più spesso di ciò che si pensa popolarmente. Per intenderci il 99% di quelle che chiamiamo intuizioni sono comunque derivate da informazioni acquisite in maniera incoscia con i nostri comuni sensi, se dico 6° senso intendo un input che arriva direttamente alla mente... che si procrea nella mente... intendo che non è vera creazione nel senso che diamo a questo termine dato che "Nulla si crea, nulla si distrugge e tutto si trasforma" ma allo stesso tempo si crea nella mente dall'apparente (per noi) nulla.
Perdonami se questo concetto possa essere messo così nebuloso, sono sicuro che se non tutto ne afferri almeno una parte, in caso cercherò di esprimerlo meglio


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Perchè ciò implicherebbe che l'uomo è arrivato così com'è, mentre è il frutto di una evoluzione.
Il fatto è che io penso che il nostro cervello sia un sistema di intelligenza 'naturale' frutto di evoluzione e selezione partito dalla semplicità unicellulare, ma penso anche che la partenza (il bios) sia del tutto casuale.
del resto la semplicità del bios in questione (nel primo essere) potenzialmente di pochisime righe non è così difficile da ottenere per caso.

Mi occupo di infomatica dal 1979 e secondo te io ed i miei colleghi non abbiamo notato le analogie e tentato di rispondere alla stessa domanda già da allora?

Non solo, il problema della possibilità da parte dell'uomo di costruire 'macchine' in grado di fare le cose megli di lui è stata una discusione teologica prima ancora che scientifica, e ad un certo punto si è arenata sulla possibilità di creare macchine che 'decidessero'.
In questo ambito riengo interessante citare David Hilbert ed Alan Turing, inventore della famosa macchina in grado di prendere (finalmente) delle decisioni.
La macchina di turing è il primo esempio di macchina contenente un programma completo. In realtà esistevano già le macchine per tessere in cui la trama poteva essere modificata creando quindi disegni sulla tela ma il 'programma' scritto su tavolette di legno non poteva prendere decisioni.
Le due cose evoluzione e creazionismo (perchè gira gira di questo parliamo) non sono incompatibili come sembra ai più e a prima vista, se distinguiamo due flussi, uno materiale più denso ed uno meno denso le cose acquisiscono un senso, per poter far questo bisogna approfondire il discorso 6 senso (non solo, ma quello trovo che potrebbe essere la "porta" per te), inoltre dovremmo chiarire (ma ho il sospetto che tu ne abbia già sentito l'odore nelle mie parole in giro) che non parlo di un Essere con barba bianca che sta li a dipingere statuine e a soffiarci dentro la vita, parlo di un organismo immenso che contiene noi quanto noi conteniamo le nostre cellule (le proporzioni sono ancor più microscopiche, ma tanto per capirci), sono sicuro che non siamo lontanissimi come visione... e qui sarebbe da approfondire pure ma aspetto di vedere i cerchi che si formano nell'acqua dove ho gettato il sassolino.

Citazione:
Lo sai che se si mette una scimmia davanti ad una macchina da scrivere prima della fine del foglio avrà scritto almeno una volta la parola coca cola?
Non pensi che avendo tempo e tentativi (quanti sono gli atomi che potenzialmente si possono unire per formare una sequenza casuale già solo sulla terra, figurati nell'universo?) la possibilità che una serie di atomi si uniscano formando una 'macchina di turing' biologica con un programma autoadattativo è altamente probabile?
Non nego nulla di tutto questo

Citazione:
...... credere alla fata turchina?
Vabbeh Pinocchio lo lasciamo per quando avremo chiarito altre cose

Citazione:
La mossa istintiva era vincente in caso di attacco già avvenuto ed anche in quel caso spesso non seviva a molto, l'intelligenza serviva a non mettersi in quella situazione, serviva cioè a monte.
Se il povero coniglietto ha da passà per il sentiero senza possibilità di scegliere altri percorsi... potrà pensarci finchè vuole, ma se, quando esce dal cespuglio il lupo, non è istintivamente veloce a scappare... gnam


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Come anticipato, per essere un sesto deve non appoggiarsi ai 5, cosa che verificando sperimentalmente avviene più spesso di ciò che si pensa popolarmente. Per intenderci il 99% di quelle che chiamiamo intuizioni sono comunque derivate da informazioni acquisite in maniera incoscia con i nostri comuni sensi, se dico 6° senso intendo un input che arriva direttamente alla mente... che si procrea nella mente... intendo che non è vera creazione nel senso che diamo a questo termine dato che "Nulla si crea, nulla si distrugge e tutto si trasforma" ma allo stesso tempo si crea nella mente dall'apparente (per noi) nulla.
Perdonami se questo concetto possa essere messo così nebuloso, sono sicuro che se non tutto ne afferri almeno una parte, in caso cercherò di esprimerlo meglio
continua


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Le due cose evoluzione e creazionismo (perchè gira gira di questo parliamo) non sono incompatibili come sembra ai più e a prima vista, se distinguiamo due flussi, uno materiale più denso ed uno meno denso le cose acquisiscono un senso, per poter far questo bisogna approfondire il discorso 6 senso (non solo, ma quello trovo che potrebbe essere la "porta" per te), inoltre dovremmo chiarire (ma ho il sospetto che tu ne abbia già sentito l'odore nelle mie parole in giro) che non parlo di un Essere con barba bianca che sta li a dipingere statuine e a soffiarci dentro la vita, parlo di un organismo immenso che contiene noi quanto noi conteniamo le nostre cellule (le proporzioni sono ancor più microscopiche, ma tanto per capirci), sono sicuro che non siamo lontanissimi come visione... e qui sarebbe da approfondire pure ma aspetto di vedere i cerchi che si formano nell'acqua dove ho gettato il sassolino.
Con la sfortuna che ho se faccio parte di questo immenso essere sono un pezzo delle sue unghie ed in questo momento se le sta tagliando!

L'idea di un essere che contiene tutti gli universi del nostro livello od ancora di più sposta solo vero l'alto il problema. Chi ha creato questo essere? e se l'ha fatto voleva questo? o nel caos generale anche lui è un risultato di una supermacchina di turing con bios autoadattativo di cui noi facciamo parte?
La discussione non è se l'uomo è l'essere più intelligente di questo o questi universi, cosa che mi sembra improbabile ma se il tutto è stato fatto con intenzione. Se non c'è l'intenzione non c'è essere divino. Possono esserci esseri superiori con cui entrare in contatto ma si tratterebbe di un incontro come quello fra noi ed una pianta, con noi nella parte della pianta.... tutto qui.

Piccolo appunto: dovendo adorare / ammirare qualcuno dovrei rivolgermi alla base, come l'essere superiore dovrebbe ammirare noi che lo formiamo. Pensa se domani mattina gli atomi (o le particelle subatomiche) decidessero di staccarsi gli uni dagli altri. In fondo sono loro che ci 'formano'.


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Se il povero coniglietto ha da passà per il sentiero senza possibilità di scegliere altri percorsi... potrà pensarci finchè vuole, ma se, quando esce dal cespuglio il lupo, non è istintivamente veloce a scappare... gnam
Vallo a dire al suo amico che lo ha mandato avanti in attesa di vedere che succedeva.....
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Vecchio 08-04-2006, 21.27.32   #50
Uno
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Ok provo a continuare il discorso 6° senso, rendendomi conto che oggettivarlo a parole non è semplice per nulla.
Per essere un 6° come accennavo non deve appoggiarsi agli altri 5, anche se possiamo concedergli un incrocio a volte, importante è che abbia un fattore innovativo estraneo ad essi. Facendo un esempio sui 5: se mangio una pietanza calda, il tatto (anche se sulla lingua) sentirà il calore, il gusto ne apprezzerà il sapore.
Se per esempio senza averlo mai studiato e potendo escludere qualsiasi inconscia contaminazione (che so in culla averlo sentito o altro) so parlare... a almeno inizio a conoscere... a sapere cosa significa una o più parole in aramaico antico: questo è vero intuito, o percezione del 6° senso.
Anche qui ai fini del discorso che stiamo facendo non andiamo molto avanti, possiamo spiegare la cosa con la memoria genetica o con l'inconscio collettivo, la cosa si farebbe interessante se avessi delle intuizioni (poi verificate e dimostrate corrette) su pianeti che non compaiono ancora sulle nostre mappe stellari (è solo un esempio) su particelle subatomiche non ancora verificate o sul funzionamento di altre cose lo stesso non conosciute.
In questo ultimo caso o simili si potrebbe iniziare a pensare che l'inconscio collettivo non è limitato al pianeta terra, oppure si ma c'è qualcosa simile come funzione a livello Universale. Ci sarebbe anche una terza "ipotesi" in cui si dovrebbero prendere in esame informazioni che non esistono, ma la lascio per quando avremo altri comuni elementi discorsivi.
In entrambi i casi si potrebbe avvalorare l'ipotesi Essere che tutto contiene, il che non significa doverlo adorare, ma rispettare e considerare che la nostra esistenza dipende da lui si (dipende non nel senso bigotto padre-padrone, ma più pratico, conoscendo le regole che permeano i vari piani possiamo trovarci una posizione più comoda, però se tentiamo di remare contro corrente non ci muoviamo da microbi dell'Universo).
In effetti niente ci impedisce di considerare tutti noi e l'Essere di cui siamo parte una gigantesca macchina... la concezione Esoterica anche se usa termini diversi non ne è poi lontana... a proposito hai mai cercato da dove viene e cosa significa la parola Dio?
Potresti avere una sorpresa è considerare che questo Essere che ci comprende può essere chiamato Dio e considerato Divino
(quasi, quasi se ci pensavo prima, risparmiavamo pagine, ma vuoi mettere il piacere di una così amabile conversazione?)

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Originalmente inviato da ellebi111
Vallo a dire al suo amico che lo ha mandato avanti in attesa di vedere che succedeva.....
mai sentito parlare di conigli che vanno in giro da soli?

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