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Vecchio 03-01-2010, 01.56.26   #26
griselda
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Originalmente inviato da Ray Visualizza messaggio
Insomma altri range vibrazionali. Si, è grossomodo quel che intedevo, anche se non per questo è corretto... quando passerà Uno sistemerà quel che c'è da sistemare.
Invece non capisco perchè l'intervento di Grey ti abbia fatto pensare altro.
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Originalmente inviato da rebecca Visualizza messaggio
Mi ha colpito la "scomparsa/ricomparsa del corpo"
come se ci fosse un netto distacco tra il piano o mondo di "partenza" da quello di "arrivo" , mentre nel mio pensare i vari mondi si interpenetrano , sono comunicanti , in stretta relazione quanto meno con quello anteriore e quello immediatamente posteriore ,quasi un fluire da un piano all'altro .
Molti concetti da approfondire.....
Purtroppo non ho avuto modo di scrivere prima, ma anche a me ciò che ha detto Grey ha colpito, il mio pensiero infatti non concorda sulla scomparsa del corpo, ma sullo spostamento della coscienza, unica cosa che si sposta da un mondo ad un altro, secondo il mio punto di vista, magari errato eh, ma per ora questo ho. Attendo anche io Uno con interesse.
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Vecchio 03-01-2010, 16.40.37   #27
Uno
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Riprendo il discorso da alcune domande che potrebbero trovare risposta con facilità, anche se poi non sono sicuro di avere la stessa facilità per far capire quello che intendo
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Originalmente inviato da luke Visualizza messaggio
le informazioni che ci arrivano dal passato provengono solo dal nostro passato o anche da altri?

Anche da altri, siamo tutti collegati e tutto è collegato
Quote:

Le rette del futuro possono essere percepite?
Voglio dire se noi ci avviciniamo ad un fuoco acceso ce ne accorgiamo prima di toccarlo, ne percepiamo prima il calore, lo stesso può accadere con eventi futuri, specie se di una certa importanza, che si fanno percepire, mandano segnali nel passato, una specie di "accadde domani".

Esatto, come dici dopo le informazioni non si propagano solo dal passato al futuro, ma anche dal futuro al passato proporzionalmente all'intensità dell'evento e di conseguenza al numero di entità coinvolte.
La metafora del fuoco rende bene, un fuoco non emana calore solo da sinistra verso destra ma anche da destra verso sinistra ed emana il calore a distanza proporzionale dalla sua grandezza, cioè dal combustibile coinvolto.
Uscendo di metafora una guerra mondiale è percepibile più tempo prima ed è ricordata più tempo dopo rispetto ad un "semplice" omicidio.
Le entità coinvolte direttamente o indirettamente sono il carburante che alimentano l'evento e quindi la sua propagazione.
Se l'evento è un uomo nelle sue azioni e nei fatti che gli accadono il discorso è medesimo.
Quote:

Ho letto nel forum che la linea temporale non deve essere per forza passato --->futuro, ma può anche essere vista al contrario, cioè io oggi sono in un modo perchè ieri ero in un deternminato stato, ma dovrebe anche potersi dire che oggi sono in un modo perchè in futuro sarò in un cert'altro modo.

E' ovvio che se oggi inizio a bere un litro di liquore al giorno un domani potrò essere alcolizzato, ma se smettessi di berlo potrei diventare magari un'astronauta, c'è qualcosa che mi segnala già da oggi questa possibilità, frutto sia del mio impegno sia di situazioni esterne che devono andare in un certo modo?
Un litro di liquore al giorno secondo me diventi alcolizzato nel giro di una settimana .
In sostanza (e razionalmente parlando, poi la ratio non funzia in queste cose, non da sola almeno) tutte le emanazioni percettive che ci arrivano e non sono giustificate dal presente o dal passato sono per forza del futuro.
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Vecchio 03-01-2010, 17.05.28   #28
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Originalmente inviato da Lion Visualizza messaggio
quelli futuri ci sono ma li vedo come delle rette che devono ancora essere definite. Magari sono già scritte, che alla fine sarebbe i destino, però non le vedo bene..

Se sono rette (e lo sono) non c'è scampo, dopo che è segnato dal passato al presente verso il futuro deve per forza continuare in via retta. Altrimenti sarebbero linee, curve etc.
Però questo non deve farci pensare ad un destino immutabile, lo è per la maggior parte della nostra vita e per la maggior parte delle nostre cose, ma ci sono dei punti in cui riusciamo a fare delle scelte ed in un certo senso siamo liberi.
Questo accade quando iniziamo delle nuove rette o ne pieghiamo una già iniziata. In entrambi i casi ci vuole energia, nel primo caso per il parto, la retta non c'è e dobbiamo crearla, nel secondo caso la retta c'è già ma ci costringerebbe verso il futuro segnato, l'unico modo è spezzare la retta nel presente (poeticamente potremmo dire tagliando con il passato per quella tal questione).
Ho semplificato al massimo la faccenda, in realtà c'è sempre un misto delle due cose e le rette in gioco sono più di due, cioè una dal passato ed una verso il futuro. Potrebbe essere che siamo costretti a spezzare più rette dal futuro per costruirne una nuova dal passato e viceversa o ne spezziamo diverse dal passato e ne costruiamo diverse nel futuro che si accordano tra loro.
Quote:

Quello che invece non mi è chiaro, è in che modo c'è il collegamento con l'aforisma di Einstein. Cioè non mi è chiaro come passiamo dal relativo alle linee che formano la nostra vita.


L'aforisma dice che tutto è relativo, il che è vero in assoluto, però volevo mostrare che relativamente ad un punto le cose sono assolute, parlo della nostra vita, ma qualsiasi evento risponde alle stesse leggi
Quote:


Ma il fatto di spostare il punto di intersezione è a livello filosofico? O c'è qualche possibilità di farlo? Cioè a me detta in parole povere mi da come l'idea di entrare in un'altra vita.. perchè se cambio punto di intersezione, cambiano anche tutte le rette che mi portano li, quindi altre esperienze e altro vissuto.
Eh no, c'è pur sempre anche la retta che arriva dal punto precedente e tutte le rette non cambiano, semplicemente si muovono con te ed il tuo punto.

Per fare un esempio concreto. Metti che tu hai una ragazza (punto 1), poi ti sposti e non stai più con questa ragazza (punto 2), però comunque sia c'è una retta che da questa ragazza arriva a te. Quando eri nel punto 1 la retta che da essa veniva ti faceva essere in un certo modo per esempio innamorato etc... spostandoti nel punto 2 c'è ancora questa retta che magari ti fa sentire sofferente o arrabbiato etc... muovendoti verso il punto 3 potrebbe rimanere un ricordo che magari verso il punto 4 finisce e con questo la retta. In ogni caso in tutti e quattro i punti la stessa retta, cioè che arriva dal passato determina chi e cosa (chi e cosa, prendete nota) tu sia.

Il punto lo sposti continuamente vivendo, generalmente in una vita comune ad un certo punto (quando si diventa adulti) tende a stabilizzarsi parecchio e a muoversi di pochissimo, quasi sempre per spinte esterne , ma volendo si può spostare anche di parecchio, cosa che è consigliabile fare con una certa preparazione, cognizione, magari pure assistenza etc...
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Vecchio 08-01-2010, 16.03.38   #29
Ray
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Originalmente inviato da Uno Visualizza messaggio
Esatto, come dici dopo le informazioni non si propagano solo dal passato al futuro, ma anche dal futuro al passato proporzionalmente all'intensità dell'evento e di conseguenza al numero di entità coinvolte.
La metafora del fuoco rende bene, un fuoco non emana calore solo da sinistra verso destra ma anche da destra verso sinistra ed emana il calore a distanza proporzionale dalla sua grandezza, cioè dal combustibile coinvolto.
Uscendo di metafora una guerra mondiale è percepibile più tempo prima ed è ricordata più tempo dopo rispetto ad un "semplice" omicidio.
Le entità coinvolte direttamente o indirettamente sono il carburante che alimentano l'evento e quindi la sua propagazione.
Se l'evento è un uomo nelle sue azioni e nei fatti che gli accadono il discorso è medesimo.
Il fatto che gli eventi trasmettano informazioni in tutte le direzioni mi è chiaro e questo rende evidente che è possibile percepirle. La percezione dipenderà dall'intensità dell'evento e dalla mia distanza da esso, dove per distanza intendo qualcosa di più ampio del mero spazio.
Capisco anche che le entità coinvolte siano il carburante che alimentano la propagazione però a questo punto le cose si complicano.
Se io percepisco un evento che mi riguarda prima che accada posso forse in parte modificarlo. Ma se sono il combustibile di quell'evento e riesco a modificarlo, modifico anche la sua alimentazione... insomma mi pare di essere a rischio paradosso, a meno che, piegando una retta, non "salto" in un possibile altro, lasciando comunque inalterato ciò che ho percepito.

Diversamente la possibilità di piegare la retta e di modificare quindi l'evento dovrebbe obbligarmi a parificare in qualche modo l'immissione di combustibile... come dire che evitare certe cose potrebbe essere non conveniente.
Chissà se ciò che ci viene incontro è sempre "il minimo indispensabile"...
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Vecchio 09-01-2010, 01.05.28   #30
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Il fatto che gli eventi trasmettano informazioni in tutte le direzioni mi è chiaro e questo rende evidente che è possibile percepirle. La percezione dipenderà dall'intensità dell'evento e dalla mia distanza da esso, dove per distanza intendo qualcosa di più ampio del mero spazio.
Capisco anche che le entità coinvolte siano il carburante che alimentano la propagazione però a questo punto le cose si complicano.
Se io percepisco un evento che mi riguarda prima che accada posso forse in parte modificarlo. Ma se sono il combustibile di quell'evento e riesco a modificarlo, modifico anche la sua alimentazione... insomma mi pare di essere a rischio paradosso, a meno che, piegando una retta, non "salto" in un possibile altro, lasciando comunque inalterato ciò che ho percepito.

Diversamente la possibilità di piegare la retta e di modificare quindi l'evento dovrebbe obbligarmi a parificare in qualche modo l'immissione di combustibile... come dire che evitare certe cose potrebbe essere non conveniente.
Chissà se ciò che ci viene incontro è sempre "il minimo indispensabile"...
Secondo me si possono percepire uno o alcuni dei possibili eventi/scenari che potremmo vivere, poi se fornisco più carburante e vado nella direzione giusta, l'ipotetico evento si farà sempre più concreto, e di conseguenza aumenterà anche ciò che ci viene incontro, che all'inizio potrà anche essere il minimo percepibile o il minimo conveniente, poi questa quantità e la nostra capacità di percepirla potranno aumentare.

Spesso però gli eventi che viviamo/vivremo comportano la partecipazione di altre persone, quindi noi dobbiamo fare la nostra parte e nel contempo altri individui la loro, per fare in modo che i vari percorsi convergano, e se non la fanno? anche i vari eventi che potrei vivere subiranno modifiche?
Lo stesso ovviamente a parti invertite, quanto faccio io può incidere su altre persone, che magari adesso neanche conosco... motivo in più per cercare di comportarsi al meglio delle mie condizioni attuali e con più responsabilità possibile.
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Vecchio 09-01-2010, 01.56.28   #31
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Vecchio 09-01-2010, 22.28.54   #32
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Il fatto che gli eventi trasmettano informazioni in tutte le direzioni mi è chiaro e questo rende evidente che è possibile percepirle. La percezione dipenderà dall'intensità dell'evento e dalla mia distanza da esso, dove per distanza intendo qualcosa di più ampio del mero spazio.

Spazio, tempo e tutte le altre dimensioni che non percepiamo coscientemente
Quote:

Capisco anche che le entità coinvolte siano il carburante che alimentano la propagazione però a questo punto le cose si complicano.
Se io percepisco un evento che mi riguarda prima che accada posso forse in parte modificarlo. Ma se sono il combustibile di quell'evento e riesco a modificarlo, modifico anche la sua alimentazione...

Generalmente, ciò che è alla portata di tutti e dico tutti, senza scendere (o salire dipende dai punti di vista) in cose eccezionali, è la possibilità di accelerare o rallentare gli eventi.
Noi umani solo rallentando o velocizzando la respirazione possiamo cambiare molte cose anche se comunque quello che abbiamo in magazzino e quello che c'è fuori rimane uguale.
Per capirci (e non è una metafora) rallentando la respirazione possiamo vivere di più ma agire materialmente meno e viceversa.
Quote:

insomma mi pare di essere a rischio paradosso, a meno che, piegando una retta, non "salto" in un possibile altro, lasciando comunque inalterato ciò che ho percepito.

Tagliando in questo caso, non piegando, il classico colpo di spada di cui abbiamo anche discusso un pò nella faccenda del nodo gordiano
Quote:


Diversamente la possibilità di piegare la retta e di modificare quindi l'evento dovrebbe obbligarmi a parificare in qualche modo l'immissione di combustibile... come dire che evitare certe cose potrebbe essere non conveniente.
Esatto anche in questo caso cambi la dinamica ma non ciò che c'è in campo non potrai mai piegare a tuo esclusivo vantaggio, sempre qualcosa si dovrà pagare per ottenere altro e viceversa
Quote:

Chissà se ciò che ci viene incontro è sempre "il minimo indispensabile"...
Più o meno, comunque nel lungo periodo si equilibra, ci sono delle stagioni come in tutto.
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Vecchio 03-02-2010, 01.41.45   #33
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Tagliando in questo caso, non piegando, il classico colpo di spada di cui abbiamo anche discusso un pò nella faccenda del nodo gordiano
Uhm, ed è l'energia della forza del taglio, con la sua direzione e il suo verso, che mi sospinge nel possibile altro? Se si in teoria posso mirare ed in effetti per alcune cose lo fanno tutti, anche se tutto quello che il bersaglio implica non è consapevole.

Però dove va a finire l'energia delle linee che taglio? O partecipano anch'esse alla direzione?
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