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Vecchio 28-08-2009, 17.48.54   #1
Ray
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Predefinito Voler avere l'ultima parola

Mai conosciuti? Sono quelli che in una discussione non si preoccupano di scambiare/imparare, ma solo di avere ragione. In realtà non discutono, ma innescano giochi di potere, la discussione è un pretesto.
Anche se non hanno ragione, o si rendono conto che la ragione è un po' di qua e un po' di là (questo magari ogni tanto riescono pure ad ammetterlo) vogliono l'ultima parola, perchè con essa credono di aver vinto il giochino di potere, di essersi dimostrati (dimostrarsi non essere) più forti e si sentono bene con loro stessi.

Ma è davvero così? Sono davvero i più forti? Davvero averla gli giova (Anche se si sentono bene)?

Ok, ho descritto brevemente (si può espandere) il tipo... ma questo tipo può essere tratto (quindi parte, il tipo è solo caratterizzato dal tratto) di chiunque, più o meno sviluppato. Può anche essere tendenza da osservare...
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Vecchio 28-08-2009, 19.16.47   #2
RedWitch
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...... Può anche essere tendenza da osservare...
Non so se sia la stessa cosa di cui parli pero' in me ho notato una tendenza, che sto cercando di monitorare.. cerco di avere l'ultima parola non per avere ragione, ma.. non so nemmeno bene il perchè ancora , forse per prolungare la discussione, per non lasciare andare il mio interlocutore, non so o per farlo sentire importante (il che è pure peggio mi sa..).. se per ipotesi mando una mail ad un'amica, e lei mi risponde, poi a me verrebbe sempre da ri-rispondere, anche se non ce n'è bisogno.. allora le parole diventano ridondanti, inutili. Tant'è che ultimamente sto provando a resistere a questa cosa, e faccio fatichetta, ma vorrei imparare a non avere per forza l'ultima parola..

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Vecchio 28-08-2009, 19.39.10   #3
Grey Owl
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Ok, ho descritto brevemente (si può espandere) il tipo...
E' un tratto forte del mio personaggio maggiormente usato, meglio dire del personaggio che mi usa spesse volte.

Capita di voler aver ragione per due ragioni fondamentali; la prima è esercitare il potere sull'interlocutore e la seconda è vergogna di aver torto.

Pur sapendo che la ragione è nel mezzo o anche oltre la mia parte, continuo a ribattere con tutti i mezzi per aver l'ultima parola. Non è più importante lo scambio di informazioni ma è importante l'orgoglio personale che è in gioco.

Ferito o messo sotto scacco dal ragionamento altrui, l'orgoglio acceca la ragione e ci si fa sfoggio di teoremi o arzigogoli esplicativi (infognamento del ragionamento) pur di non soccombere all'altrui ragione.

Esercitare potere sull'interlocutore in quanto si hanno ruggini precedenti a quell'incontro. Si usa così il pretesto del dialogo per esercitare la propria superiorità (verbale in questo caso) per infliggere una punizione. Atteggiamento meramente infantile ed irrazionale che capita di vedere in talini discussioni.
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Vecchio 28-08-2009, 20.10.15   #4
dafne
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Mai conosciuti? .
Un ex marito e due figli fanno testo?

Il che probabilmente dovrebbe farmi capire che ho anche io questa tendenza, specie sulla discusssione, devo mollare la frecciatina finale (questo intendevi anche, si?) anche se ultimamente sta cosa sta perdendo ciolpi, un pò perchè evito le discussioni...evitando gli esseri umani e un pò perchè sto prendendo confidenza con me stessa e quando mi rendo conto che non ne esco taccio (maròòò par impossibile persino a scriverlo..ma è così)

In realtà non è un aver ragione ma un voler chiudere la bocca all'altro ferendolo in modo più o meno brutale, spesso i miei ragazzi chiudono le discussioni offendendomi..della serie se non ti stai zitta ti zittisco io ...

Forse non è la stessa cosa o forse si, grazie per lo spunto, cercherò di metterci più attenzione.
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Vecchio 29-08-2009, 00.32.53   #5
logos
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Mi accade di voler avere l'ultima parola e questo lo trovo un mio limite intellettuale oltre che emotivo. Tuttavia esercito una ostinazione da mulo nelle discussioni con sempre minore frequenza. Soltanto sulle questioni di principio (che almeno io ritengo essere di principio), la mia mente si offusca e divento assolutamente incapace di ascoltare chicchessia; entro in una specie di trance in cui i suoni, le parole degli altri mi giungono attutite fin quasi a scomparire. Dopodichè, passata la sfuriata, non mi ricordo neanche quello che ho detto in fondo.
Ultimamente, sarà forse l'età, sto perdendo la mania dell'avere ragione sopra ogni cosa, perchè non lo trovo edificante per niente. Sono più orientata verso la ricerca della verità piuttosto che verso l'affermazione dei miei vari narcisismi. In fondo se mi incontro con te "x" è per interagire, per ascoltarti e magari essere ascoltata. Che me ne viene se più o meno velatamente mi voglio imporre sul mio interlocutore? Proprio nulla, tanto vale starsene ad elucubrare da soli. Ormai penso che sia più interessante parlare e ricevere dagli altri piuttosto che difendere il proprio orticello; sento quanto sia più bella la ricerca della verità piuttosto che la chiusura e la inevitabile caduta nel solipsismo intellettuale.
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Vecchio 29-08-2009, 00.41.49   #6
Kael
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Anche se non hanno ragione, o si rendono conto che la ragione è un po' di qua e un po' di là (questo magari ogni tanto riescono pure ad ammetterlo) vogliono l'ultima parola, perchè con essa credono di aver vinto il giochino di potere, di essersi dimostrati (dimostrarsi non essere) più forti e si sentono bene con loro stessi.
Volere sempre l'ultima parola rappresenta la ricerca (anche inconscia) del potere, della supremazia, del dominio. Chi ha l'ultima parola infatti "chiude" la discussione, la governa. L'ultima parola spetta sempre al re, al giudice, al più alto in grado.

Anche ogni funzione religiosa si apre con un rito e viene chiusa con un altro, e ad officiarli è sempre il Sacerdote con la carica più alta. Egli ha il potere di aprire e di chiudere/sigillare la funzione, di tenerla completamente sotto controllo, di com-prenderla.

Ecco quindi che il volere sempre l'ultima parola è sinonimo di insicurezza e pertanto si cerca disperatamente di non mollare mai, di "controllare" ad oltranza, di affermare se stessi, anche laddove diventa evidente che ci si sta arrampicando sugli specchi... Ma questo è relativo perchè esistono tipi che lo fanno pur avendo sacrosanta ragione, faticano a mollare anche se è palese che tanto l'altro ha una sua idea e non la cambierà per nulla al mondo... Più che un giochino volontario è un essere costretti, risucchiati dall'illusione di questo potere.

Ultima modifica di Kael : 29-08-2009 alle ore 00.44.50. Motivo: Ho iniziato a scrivere prima che comparisse il post di logos
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Vecchio 29-08-2009, 01.53.52   #7
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... Ma questo è relativo perchè esistono tipi che lo fanno pur avendo sacrosanta ragione, faticano a mollare anche se è palese che tanto l'altro ha una sua idea e non la cambierà per nulla al mondo... Più che un giochino volontario è un essere costretti, risucchiati dall'illusione di questo potere.


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Vecchio 29-08-2009, 01.56.03   #8
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Sono più orientata verso la ricerca della verità piuttosto che verso l'affermazione dei miei vari narcisismi.
Questo credo che alla fin fine sia il centro. Abbiamo entrambi gli orientamenti, man mano che scende il bisogno del secondo prende spazio il primo, e contemporaneamente tanto più siamo interessati al primo tanto più diveiamo disponibili a rinunciare al secondo.
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Vecchio 29-08-2009, 19.06.06   #9
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Mai conosciuti? Sono quelli che in una discussione non si preoccupano di scambiare/imparare, ma solo di avere ragione. In realtà non discutono, ma innescano giochi di potere, la discussione è un pretesto.
Anche se non hanno ragione, o si rendono conto che la ragione è un po' di qua e un po' di là (questo magari ogni tanto riescono pure ad ammetterlo) vogliono l'ultima parola, perchè con essa credono di aver vinto il giochino di potere, di essersi dimostrati (dimostrarsi non essere) più forti e si sentono bene con loro stessi.

Ma è davvero così? Sono davvero i più forti? Davvero averla gli giova (Anche se si sentono bene)?

Ok, ho descritto brevemente (si può espandere) il tipo... ma questo tipo può essere tratto (quindi parte, il tipo è solo caratterizzato dal tratto) di chiunque, più o meno sviluppato. Può anche essere tendenza da osservare...
Anche io ne ho conosciuti molti e i più difficili da gestire e con i quali non sai proprio cosa fare sono quelli che sono realmente convinti di essere nel vero, nel giusto e sono altrettanto convinti che l'altro sbaglia di sicuro, tanto che si sentono autorizzati a giudicare anche con parole dure e offensive
E' il tipo che è convinto di avere sempre la verità "imparata", è un modo di dire dalle mie parti per definire chi crede di avere sempre la verità in tasca, quasi fosse nato così con un dono divino indiscusso e indiscutibile...è dura, veramente!!!
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