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Vecchio 22-11-2006, 12.57.47   #1
Kael
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Predefinito Contatto fisico

Degli studiosi sostengono che le attuali carezze derivino da una ben più antica pratica igienica di spulciamento di gruppo (vedi le scimmie) per cui adesso l'uomo conserva la memoria del piacere di sentire quelle dita addosso. Io posso essere d'accordo fino ad un certo punto, ma credo che tutti i tipi di contatto fisico che l'uomo nella sua vita ricerca, derivino da un ancora più antico bisogno.
E' innegabile come al bambino che piange alle volte basta essere preso in braccio dalla madre per sentirsi di colpo più sereno, o come una carezza fra innamorati infonda affetto e calore, o ancora come una pacca sulla spalla ad un amico gli infonda coraggio e sicurezza. Ed è altrettanto ovvio che tali gesti, di per sé, non avrebbero nessun valore se non fossero manifestazioni di qualcos'altro... però l'uomo vive identificato col suo corpo fisico e senza tali gesti ben poco è in grado di percepire di ciò che l'altro vuole trasmettergli. Due innamorati che stanno in città lontane, per quanto se la raccontano e si dicono "so che ci sei", in realtà devono fare i conti col non-esserci dell'altro a livello fisico... viene quindi a mancare la punta dell'iceberg e per quanto grande può essere l'iceberg sotto il livello del mare, risulta invisibile...
Quante volte per strada tocchiamo o sfioriamo decine di persone senza provare niente, ma poi se dietro c'è un sentimento d'amore o d'amicizia tali contatti innescano vorticosi scambi elettromagnetici che ci "scaldano"? Le nostre mani diventano un veicolo e il corpo fa da ricevente... anche la preghiera insegnata da Gesù prevedeva le mani aperte con i palmi rivolti all'insù, verso il cielo...
Quale grande mistero cela il nostro corpo...
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Vecchio 22-11-2006, 18.53.28   #2
Grey Owl
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Gia’… quale grande mistero cela il nostro corpo... identifichiamo il nostro corpo con quello che vediamo… che tocchiamo… con quello che ci trasmette piaceri o dolorini… con la ciccia ed il sudore… ma poi ci accorgiamo che ce’ altro… piu’ siamo attenti e piu’ i confini del nostro corpo si “espandono”…

Due giorni fa’ ero seduto sul divano, a casa mia… mia figlia stava guardando alla tv il dvd di Peter Pan con occhi tristi… aveva dolori al pancino… un virus intestinale le provocava vomito e diarrea… povera piccola… vederla in quello stato mi rattristava… io affianco a lei la osservavo in silenzio mentre con quegli occhietti stanchi osservava la televisione ma forse non la seguiva nemmeno… ho allungato la mano destra e l’ho appoggiata delicatamente sul suo pancino… lei mi disse “ecco e’ qui’ che mi fa’ male”… io annuii in silenzio e sorrisi… passera’… ci vuole un po’ di tempo… ma passera’…
Subito lei senti’ che stava meglio… mi prese la mano e se la posiziono’ meglio… poi dopo un po’ la sposto’ in un altro punto del pancino… mi disse “sai papa’ che cosi’ sto’ meglio?”… bene.. le dissi… chiusi gli occhi e rimanemmo in silenzio… il sottofondo della tv neanche lo sentivo… cominciai a sentire un calore maggiore passare dalla mano al suo pancino… come un fluido… come un filo di fumo d’incenso… sentivo che stava meglio… che stavamo meglio… posso chiamarlo contatto fisico… ma posso chiamarlo anche amore.
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Vecchio 22-11-2006, 21.55.57   #3
griselda
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Cosa emettiamo dalle mani?
Sappiamo che i pranoterapisti ad esempio emettono energia capace di alleviare malanni.
Quindi questo dovrebbe essere un indizio da cui partire.
Emettiamo tutti qualcosa per cui logicamente l’alimentazione del bambino avviene sia attraverso il cibo ma anche attraverso le mani. Come abbiamo già parlato altrove.
Ad esempio bambini nati prima del tempo quelli chiamati prematuri hanno molto più bisogno degli altri del contatto umano. Si nutrono anche di questo, ci sono incubatrici che tengono al caldo ma buchi in cui le persone possono inserire le mani e accarezzare i piccoli.
Bambini che non hanno ricevuto le cure necessarie allevati come animaletti senza contatto umano hanno dimostrato gravi problemi comportamentali. Ricordo di aver letto di un bimbo che non provava emozioni perché cresciuto senza alcun contatto umano con la madre, veniva tenuto in una specie di gabbietta, in cui veniva passato il cibo. Aveva evidenti problemi persino di comunicazione.
Quindi mi viene da pensare che ci alimentiamo attraverso tutti i sensi il nostro essere si nutre di tante cose.
Le mani perché le mani? Attraverso il lavoro noi mettiamo parte di noi in ciò che facciamo. Il nostro estro esce e si trasforma in materia. Quindi le mani sono l’azione, il mezzo con cui ci mostriamo con cui doniamo noi stessi. In modo particolare quando ci sono di mezzo i sentimenti anche essi escono da li attraverso le nostre azioni le nostre mani toccano la persona amata e si scambia qualcosa, il nostro dentro esce dalle mani e si trasforma in atto. Con quello che facciamo con le mani mostriamo noi stessi.
Ma le mani possono trasmettere la mente oppure il cuore oppure il corpo. Ma se trasmettono tutte le nostre parti in comunione Creano.
E nel dare riceviamo come un ritorno un eco che riporta la voce che abbiamo lanciato nella valle.
Quanto calore può comunicare un abbraccio le braccia che si aprono e trasmettono il cuore di ognuno di noi. A quel punto ad emettere sembrerebbe tutto il corpo insieme. Ma l’abbraccio può avere se non unito alle altre parti valenze diverse.
Il Padre Nostro unica preghiera del Vangelo viene fatto recitare con le mani unite dei vari partecipanti alla funzione. (tra l’altro se non erro ci deve essere un errore di fondo perché le donne emettono energie dalle mani in modo contrario, se dico cavolate prego correggetemi.)
Infatti in alcuni Ordini mi pare di aver letto che la catena nel cerchio di preghiera viene fatta, se tra uomini, tutti con le mani come nel girotondo dei bambini mentre nel caso di un uomo con una donna a fianco questo dovrebbe incrociare le braccia, affinché lo scambio di energie non si interrompa e fermi il giro.
Ho fatto un minestrone eh? bon mi fermo.


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Vecchio 22-11-2006, 23.33.19   #4
Shanti
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Ricordo di aver letto di un bimbo che non provava emozioni perché cresciuto senza alcun contatto umano con la madre, veniva tenuto in una specie di gabbietta, in cui veniva passato il cibo.
E io ricordo di aver letto che un neonato abbandonato morirebbe se non fosse accarezzato, più che per mancanza di cibo, per mancanza di amore.
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Il Padre Nostro unica preghiera del Vangelo viene fatto recitare con le mani unite dei vari partecipanti alla funzione.
L'unire le mani pregando penso sia per avere una maggiore concentrazione energetica. Ma durante la messa cristiana c'è un momento in cui i fedeli stringono la mano ai loro vicini, per "scambiarsi un segno di pace". Quando interagiamo con un estraneo o un conoscente di solito ci si stringe la mano, e dal modo in cui ci viene stretta percepiamo subito a pelle qualcosa di quella persona.
E' bellissima quell'iniziativa che sta prendendo piede in molte città ormai: persone che girano per le strade (con tanto di cartello) abbracciando la gente. Al massimo qualcuno rimane esterrefatto, ma la maggior parte sorride, si lascia abbracciare e se ne va con il cuore più contento..
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Vecchio 23-11-2006, 00.05.19   #5
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L'unire le mani pregando penso sia per avere una maggiore concentrazione energetica.
Si, concentrazione ma anche circolazione. Unire le mani crea un circuito. Interessante che si dica mani giunte. Vuol dire unite, ma non si dice unite... giù-unte (vedi Cristianesimo)... starebbe bene in parole connesse.

Inoltre non sono unite e basta, ma rivolte verso l'alto... giù unte ma che puntano in su...
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Vecchio 23-11-2006, 17.22.08   #6
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Si, concentrazione ma anche circolazione. Unire le mani crea un circuito. Interessante che si dica mani giunte. Vuol dire unite, ma non si dice unite... giù-unte (vedi Cristianesimo)... starebbe bene in parole connesse.

Inoltre non sono unite e basta, ma rivolte verso l'alto... giù unte ma che puntano in su...

un collegamento dal basso verso l'alto?.. come un ponte? sarebbero in questo modo il veicolo che unirebbe il basso (noi) con l'alto?
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Vecchio 23-11-2006, 17.37.53   #7
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In verita' sono unite palmo contro palmo all'altezza del petto... del cuore... le punte verso l'alto sono una conseguenza... il circuito si chiude con il congiungimento delle mani... ma all'altezza del cuore... inoltre vi e' una sovrapposizione dei palmi... la sinistra "copia" la desta...
Di solito tutti sentono un calore nelle mani e nel petto...

Curioso che... se unisco i palmi delle mani e puntassi le dita verso il basso... mi troverei ad avere le mani unite all'altezza del pube...
Il punto di "rotazione" avviene alla bocca dello stomaco... plesso solare... in quel punto le dita puntano avanti a noi...

Istintivamente mettiamo la mano sulla parte che duole... e (a volte) capita che fa' meno male...
Le mani sono l'organo del tatto per eccellenza... in verita' e' piu' sensibile la lingua... le labbra... ma di fatto "usiamo" le mani per toccare un oggetto... per capire se e' ruvido o liscio... freddo o caldo... umido o secco... morbido o duro...

Ultima modifica di Grey Owl : 23-11-2006 alle ore 17.42.51.
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Vecchio 23-11-2006, 17.41.55   #8
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Si, concentrazione ma anche circolazione. Unire le mani crea un circuito. Interessante che si dica mani giunte. Vuol dire unite, ma non si dice unite... giù-unte (vedi Cristianesimo)... starebbe bene in parole connesse.

Inoltre non sono unite e basta, ma rivolte verso l'alto... giù unte ma che puntano in su...
Quello che ha scritto Ray mi ha riportato alla mente i Mudra, che sono posizioni delle mani, per lo scorrere delle energie... ma forse sarebbe interessante ce ne parlasse magari in yoga Ham, so che vengono usate anche nelle arti marziali, associate a meditazione e respirazioni. Anche in alcuni balli rituali orientali le mani vengono tenute unite e appoggiate sul cuore, come per l'Unione con il divino.
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Vecchio 23-11-2006, 17.50.12   #9
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Curioso che... se unisco i palmi delle mani e puntassi le dita verso il basso... mi troverei ad avere le mani unite all'altezza del pube...
abbiamo postato in contemporanea.
e se le lasciamo puntate verso l'alto invece arrivano alla gola
Inoltre è vero quando ci facciamo male o si fanno male i nostri figli subito mettiamo la mano e pare che il dolore passi.Quando ai bimbi va di traverso l'acqua basta passare la mano sulla fronte in mezzo agli occhi perchè passi immediatamente.
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Vecchio 23-11-2006, 20.43.12   #10
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Quello che ha scritto Ray mi ha riportato alla mente i Mudra, che sono posizioni delle mani, per lo scorrere delle energie... ma forse sarebbe interessante ce ne parlasse magari in yoga Ham
Ho scoperto che Ham ne aveva già parlato qui:
http://www.ermopoli.it/portale/showt...ighlight=mudra

Ultima modifica di griselda : 23-11-2006 alle ore 20.49.08.
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Vecchio 23-11-2006, 21.57.24   #11
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Cosa emettiamo dalle mani?
Sappiamo che i pranoterapisti ad esempio emettono energia capace di alleviare malanni.
Quindi questo dovrebbe essere un indizio da cui partire.
Emettiamo tutti qualcosa per cui logicamente l’alimentazione del bambino avviene sia attraverso il cibo ma anche attraverso le mani. Come abbiamo già parlato altrove
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Istintivamente mettiamo la mano sulla parte che duole... e (a volte) capita che fa' meno male...
.
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Inoltre è vero quando ci facciamo male o si fanno male i nostri figli subito mettiamo la mano e pare che il dolore passi.Quando ai bimbi va di traverso l'acqua basta passare la mano sulla fronte in mezzo agli occhi perchè passi immediatamente.
C'è una sottigliezza che se compresa può aiutare chi si cimenti in tali pratiche volontariamente: si, passa energia, ma è talmente debole che non potrebbe modificare il campo energetico dell'altro, è qui che toppano tanti pranoterapeuti, nessuno ha energia in più da donare, nessuno può donare energia, l'Universo con le sue leggi non fa diseguaglianze, ognuno ha l'energia che gli occorre nè più nè meno, poi si può usarla diversamente ma non ne abbiamo da donare, e parlo di energia vitale.
E allora come è possibile che a volte, soprattutto quando lo si fa senza pensare, funzioni?
Quello che passa attraverso quel minimo di energia (minimo nel senso di... la parola non perfetta che mi viene meglio è contrasto, minimo contrasto, i nuovi fisici parlano di energia elettrodebole) è l'informazione dello stato di salute (vedi Grii come un filo lega i thread del giorno? ), la memoria... e se io credo di essere onnipotente e poter guarire qualcuno con la mia mano al massimo mi prendo in giro, invece se mi faccio strumento di... qui possiamo dire semplicemente dell'Energia, se io sto bene posso trasmettere quell'informazione che permetterà all'altro di ristabilirsi (parola significativa)

la parola chiave potrebbe essere: induzione
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Vecchio 24-11-2006, 00.24.02   #12
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C'è una sottigliezza che se compresa può aiutare chi si cimenti in tali pratiche volontariamente: si, passa energia, ma è talmente debole che non potrebbe modificare il campo energetico dell'altro, è qui che toppano tanti pranoterapeuti, nessuno ha energia in più da donare, nessuno può donare energia, l'Universo con le sue leggi non fa diseguaglianze, ognuno ha l'energia che gli occorre nè più nè meno, poi si può usarla diversamente ma non ne abbiamo da donare, e parlo di energia vitale.
E allora come è possibile che a volte, soprattutto quando lo si fa senza pensare, funzioni?
Quello che passa attraverso quel minimo di energia (minimo nel senso di... la parola non perfetta che mi viene meglio è contrasto, minimo contrasto, i nuovi fisici parlano di energia elettrodebole) è l'informazione dello stato di salute (vedi Grii come un filo lega i thread del giorno? ), la memoria... e se io credo di essere onnipotente e poter guarire qualcuno con la mia mano al massimo mi prendo in giro, invece se mi faccio strumento di... qui possiamo dire semplicemente dell'Energia, se io sto bene posso trasmettere quell'informazione che permetterà all'altro di ristabilirsi (parola significativa)

la parola chiave potrebbe essere: induzione
Questa energia elettrodebole è l'Emozione del Cuore quella che com-muove? Quella che è simbolo nelle mani Unite? Ovvero sono un tutt'Uno? Quello che avviene quando si dilata se stessi diventando canale di quell'Energia che commuove la Natura?
Induzione: qualsiasi fenomeno per cui un corpo vicino a un altro ne modifica alcune caratteristiche o ne determina alcune proprietà.
Si ho notato il sottile filo che tutto unisce
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Vecchio 24-11-2006, 01.01.15   #13
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Induzione: qualsiasi fenomeno per cui un corpo vicino a un altro ne modifica alcune caratteristiche o ne determina alcune proprietà.
L'induzione è probabilmente il fenomeno più interessante che c'è, da un certo punto di vista, forse è l'unico fenomeno che c'è. Se ci si pensa un attimo è una trasmissione di niente (di materiale), un passaggio che non è un vero passaggio, ma qualcosa di più... dato che chi trasmette non smette di mantenere e chi riceve ciò non di meno ottine. Infatti passa la "forma" (in-forma-zione), la "struttura", ma il contenuto si duplica.
Una delle parole chiave della tua definizione è "vicino"... termine piuttosto aleatorio. Ci potrebbe essere un nesso tra la "qualità" dell'informazione e la sua capacità di trasmettersi e non essere solo una questione di intensità...

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invece se mi faccio strumento di... qui possiamo dire semplicemente dell'Energia, se io sto bene posso trasmettere quell'informazione che permetterà all'altro di ristabilirsi (parola significativa)
uno spunto potrebbe essere: ri-stabilirsi = ri-decidersi ...

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infatti i bambini mettono in bocca...
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Vecchio 24-11-2006, 21.50.08   #14
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C'è una sottigliezza che se compresa può aiutare chi si cimenti in tali pratiche volontariamente: si, passa energia, ma è talmente debole che non potrebbe modificare il campo energetico dell'altro, è qui che toppano tanti pranoterapeuti, nessuno ha energia in più da donare, nessuno può donare energia, l'Universo con le sue leggi non fa diseguaglianze, ognuno ha l'energia che gli occorre nè più nè meno, poi si può usarla diversamente ma non ne abbiamo da donare, e parlo di energia vitale.
E allora come è possibile che a volte, soprattutto quando lo si fa senza pensare, funzioni?
Quello che passa attraverso quel minimo di energia (minimo nel senso di... la parola non perfetta che mi viene meglio è contrasto, minimo contrasto, i nuovi fisici parlano di energia elettrodebole) è l'informazione dello stato di salute (vedi Grii come un filo lega i thread del giorno? ), la memoria... e se io credo di essere onnipotente e poter guarire qualcuno con la mia mano al massimo mi prendo in giro, invece se mi faccio strumento di... qui possiamo dire semplicemente dell'Energia, se io sto bene posso trasmettere quell'informazione che permetterà all'altro di ristabilirsi (parola significativa)

la parola chiave potrebbe essere: induzione
Tanti anni fà lessi un libricino simpatico che si intotola: E la chiamarono due cuori.
Ad un certo punto si raccontava di un uomo (o di una donna adesso nn ricordo) che si ruppe una gamba. Gli aborigeni australiani (maori) per aiutare la persona a guarire non fecero altro che comunicare alla gamba malata le sensazioni della gamba sana. Trasmettendo il messaggio energetico di salute.
Quando si sta male ci sono degli squilibri, delle tensioni, ristabilizzare sembra voler dire riequilibrare. Stabilizzare in un punto di equilibrio.
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Vecchio 25-11-2006, 00.21.50   #15
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L'induzione è probabilmente il fenomeno più interessante che c'è, da un certo punto di vista, forse è l'unico fenomeno che c'è. Se ci si pensa un attimo è una trasmissione di niente (di materiale), un passaggio che non è un vero passaggio, ma qualcosa di più... dato che chi trasmette non smette di mantenere e chi riceve ciò non di meno ottine. Infatti passa la "forma" (in-forma-zione), la "struttura", ma il contenuto si duplica.
Una delle parole chiave della tua definizione è "vicino"... termine piuttosto aleatorio. Ci potrebbe essere un nesso tra la "qualità" dell'informazione e la sua capacità di trasmettersi e non essere solo una questione di intensità...



uno spunto potrebbe essere: ri-stabilirsi = ri-decidersi ...




infatti i bambini mettono in bocca...
Dunque..mi pare di capire che si tratti di " trasmissione " della informazione. Fermiamoci per un attimo alla gamba.
In questo contesto chi " mantiene " l'informazione, e dunque il trasmittente, possiede una frequenza tale da comunicare con l'oggetto della trasmissione; infatti riesce a fornire l'input affinchè l'oggetto , come la gamba in questo caso, assorba, per cosi dire..o forse faccio meglio a dire..."diviene" quella informazione,ponendo la condizione di riportare ( dunque ri-stabilire ) l'energia della gamba a quella originaria.
E' forse una questione allora di capacità vibratoria che si è persa e grazie ad un trasmittente la si riesce a portare nuovamente in equilibrio?
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Dr. Marc Haven
“Non deve essere l’alba di luce che deve iniziare ad avvisare la tua anima di tali doveri giornalieri e dell’ora in cui gli incensi devono bruciare sui fornelli; è la tua voce, solo lei che deve chiamare l’alba di luce e farla brillare sulla tua opera, alfine che tu possa dall’alto di questo Oriente, riversarla sulle nazioni addormentate nella loro inattività e sradicarle dalle tenebre in cui versano.”
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Vecchio 25-11-2006, 01.35.07   #16
Sole
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Facendo qualche passo di post indietro .

Ho l'impressione che quando ci si incontra tra amici e di più tra innamorati (ma anche gli amici possono essere innamorati) la gioia del vedersi crei delle reazioni chimiche all'interno del corpo. Queste reazioni portano allegria ed eccitamento emotivo che a sua volta genera uno stato di benessere generale all'interno dell'organismo e si manifesta anche all'esterno. Questa manifestazione esterna pare poi aumentare quel campo di attrazione elettromagnetico di cui è dotato il corpo.
Facendo un esempio estremo, quando siamo in presenza di un grande uomo, di un santo, ilnostro stato di benessere è influenzato dal suo campo di azione. Più l'uomo è santo maggiore è l'espansione del suo campo .. più o meno così..
QUindi nel momento in cui si sta insieme ci si nutre dello stato di benessere vicendevolmente, ci si droga effettivamente di benessere. Nel momento in cui il corpo non è più a contatto e non essendo santi con un campo così tanto espanso si comincia dopo un pò, qualche giorno, a sentire la mancanza dell'influenza dell'altro. Alla fine è una sorta di dipendenza.
Si comincia a sentire la mancanza, la lontananza, il bisogno di avvertire il benessere e la necessità di nutrirsi. Insomma si ha fame!
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Vecchio 29-11-2006, 04.02.06   #17
MaxFuryu
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Anche se la discussione ormai ha preso un altro verso, volevo scrivere quello che mi è venuto in mente riguardo a questa prima parte:
credo che il contatto fisico sia l'unico strumento che abbiamo, o forse quello che usiamo di più per dare un senso di "realtà" a quello che percepiamo.
Ogni volta che abbiamo l'insicurezza se una cosa è reale o meno, sentiamo il bisogno di toccarla, ci affidiamo di più al tatto che alla vista per esempio (che forse è il senso che ci potrebbe dare più informazioni se messo in proporzione agli altri sensi).
Io spiego così quello che diceva Kael, un bambino sente che c'è la madre ed è sicuro che c'è realmente, solo quando la sente attraverso il contatto fisico.
di norma, quante persone credono che quello che pensano, immaginano, o tutto ciò che non dà/fa effetti fisici visibili esiste?
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