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Vecchio 23-03-2010, 08.35.38   #1
dafne
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Predefinito rapimento

Provo a scriverlo subito, anche se è per metà vissuto in stato di veglia e se mi pare più un incubo da indigestione che altro

Stanotte due psicopatici hanno rapito mia figlia (si, mia figlia, considerando che ho due figli maschi è curioso).
C'era tutta la squadra profili dell'FBI del mio telefilm preferito a cercarla

I due delinquenti, un uomo e una donna, hanno in ostaggio mia figlia in macchina, l'FBI riesce a convincerli a fermarsi in un luogo per..mah..prendere del cibo per la bimba forse.

Lui resta in macchina e lei scende, viene verso di noi con fare arrogante e provocatorio, sono li anch'io.

Non sò dietro a cosa siamo, forse un muro o dietro una macchina ma quello che ricordo bene è che mentre il capo della squadra parla con lei la ragazza della squadra si abbassa assieme ad un altro e me li trovo all'altezza del ginocchio. Forse non si aspettavano che la delinquente si avvicinasse così tanto.

La ragazza dell'FBI mi mette in mano qualcosa, non sò cos'è ma sò che devo tenerlo nascosto, e così faccio, per evitare che la delinquente veda sotto la fisso negli occhi.

Un incrocio di sguardi inquietante, sono disperata per mia figlia, terrorizzata all'idea delle violenze che subirà se non li fermeranno ma quando guardo la delinquente capita qualcosa di agghiacciante (per il mio mondo razionale ) la guardo e mi calmo di colpo, ni spaventa dirlo ma qualcosa in fondo a me risuona con quello sguardo, qualcosa mi porta comprensione per quell'essere, e non certo l'amore

L'assassina coglie quello sguardo e improvvisamente ghigna e mi si avvicina ancora di più, sento che tutti i poliziotti hanno le armi pronte ma mia figlia è in macchina con un tizio che le punta una pistola, non spareranno.

Lascio che la tipa si avvicini mentre continuiamo a fissarci, le dico qualcosa, qualcosa che mi rendo conto che per lei suona piacevole, quasi le stessi dicendo che voglio partecipare anch'io al loro gioco, anche se so benissimo (non chiedetemi come) che non lo farei mai. Ma lei è affascinata dal mio sguardo e mi si avvicina, forse prenderebbe qualcosa se glielo dessi ...tanto che poi mi viene in mente che potevo darle un pezzo di tortina farcito di veleno o di purgante (ma mi sà che era la parte sveglia a inventare..) poi se ne và, risale in macchina e io sono disperata.

La ragazza dell'FBI dice che avrei dovuto averla io la sua pistola , che l'avrei usata bene di sicuro...

Poi vado dal capo dell'FBI, in lacrime, gli metto in mano un rotolino che poi risulta essere un biglietto da 100 euro, mi dice che non può cambiarmeli (qualcosa del genere...interferenza dal mio mondo del lavoro mi sà) e io gli dico che non voglio cambiarli ma voglio darli a lui, perchè m'insegni a sparare.

Mi dice che non può e che comprende il mio stato e mentre io in lacrime gli snocciolo una serie di motivi per cui dovrei saper sparare e che probabilmente i delinquenti spariranno chissà dove e chissà come con mia figlia mi viene un pensiero.

Smetto di piangere e gli dico che li stanno prendendo in giro, mi ricordo lo sguardo di lei, non sò perchè o per come ma dico all'agente che li stanno distraendo.

La loro macchina è seguita e controllata da elicotteri e agenti, non hanno via di fuga ma lei era felice...mia figlia è solo un depistaggio.

Gli dico di controllare, probabilmente ci sono molti altri bimbi misteriosamente scomparsi e scopriamo che sono per 600 e qualcosa....


Poi mio figlio ha corso dietro al gatto per cui m'è toccato alzarmi....il telefilm è finito settimana scorsa...meglio se mi disintossico? ahahah
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Vecchio 12-05-2010, 22.33.22   #2
dafne
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Non ho mai cercato di dargli un senso, per la verità lo avevo anche dimenticato, ci sono inciampata adesso e qualcosa mi dice che non era frutto di indigestione, non del tutto.

E' come se in modo molto romanzato io sia riuscita ad avvicinare un pezzetto di me che non mi piace, una parte che mi fà paura o che comunque m'infastidisce.

Questa parte ha preso in ostaggio mia figlia, la bambina che sono/ero. Mentre si avvicina mi obbligo a guardarla negli occhi per impedirle di scoprire gli agenti che si sono accovacciati e che mi hanno messo in mano una cosa che non deve vedere. E' come se diventassi custode, protettrice di qualcosa ma non saprei.

Di certo c'è che riconosco nella donna quel qualcosa che mi appartiene, non mi ci immedesimo però e questo mi permette di usarlo per distrarla in un certo senso e per pensare come pensa lei scoprendo quindi, dopo, che stà nascondendo i suoi veri intenti.

La parte in cui chiedo al poliziotto di insegnarmi a sparare pare rafforzare questa cosa che potrei fare del male (o essere negativa) La poliziotta infatti mi dice che avrebbe dovuto darmi la sua arma. Però non capita, uso la testa.

Non mi soddisfa del tutto questa lettura, c'è qualcosa che stona, e poi perchè sogno sempre numeri in centinaia? 800 euri di danni nell'altro sogno e 600 bimbi qui..mah
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Vecchio 19-05-2010, 09.12.55   #3
dafne
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Ci risiamo con gli psicopatici e non ho visto un poliziesco ieri sera..

Me lo ricordo poco perchè mi ha angosciato parecchio, se non avessi vissuto l'ultima parte in dormiveglia probabilmente l'avrei rimosso del tutto.

Sono in casa ma non è casa mia, sono in compagnia di u8na donna e di alcuni amici, da quel che ricordo stiamo cercando di tenerla occupata, di farle fare delle cose perchè è un'assassina, di quelli psicopatici torturatori (elloso..) e io mi stò impegnando a distrarla perchè so benissimo che c'è mia figlia (o figlio ma penso ragazza) che sarà la prossima vittima.
Degli amici ricordo solo una vaga presenza.

Sinceramente non sò se stò indagando per trovare delle prove o se stò appunto solo cercando di trattenerla con me ma mi sembra certamente di più la seconda. La sensazione fortissima che mi sentivo addosso comunque era che il tempo stava scadendo, che non ce l'avrei più fatta a lungo un misto di angoscia e di impotenza.


L'unica cosa che al momento riesco a pensare è che mi sento minacciata, l'unica differenza rispetto a sogni simili fatti anni fà è che io non sono più direttamente la vittima ma devo proteggere (e non ci riesco ) qualcun'altro.

Non sò se è una proiezione di me bambina o se mi sento incapace verso delle persone reali, tipo i miei figli ad esempio..anche se da cosa ancora non l'ho messo a fuoco.
Curioso che per la seconda volta è una donna al contrario del passato.
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Vecchio 19-05-2010, 09.37.54   #4
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Ci risiamo con gli psicopatici e non ho visto un poliziesco ieri sera..

Me lo ricordo poco perchè mi ha angosciato parecchio, se non avessi vissuto l'ultima parte in dormiveglia probabilmente l'avrei rimosso del tutto.

Sono in casa ma non è casa mia, sono in compagnia di u8na donna e di alcuni amici, da quel che ricordo stiamo cercando di tenerla occupata, di farle fare delle cose perchè è un'assassina, di quelli psicopatici torturatori (elloso..) e io mi stò impegnando a distrarla perchè so benissimo che c'è mia figlia (o figlio ma penso ragazza) che sarà la prossima vittima.
Degli amici ricordo solo una vaga presenza.

Sinceramente non sò se stò indagando per trovare delle prove o se stò appunto solo cercando di trattenerla con me ma mi sembra certamente di più la seconda. La sensazione fortissima che mi sentivo addosso comunque era che il tempo stava scadendo, che non ce l'avrei più fatta a lungo un misto di angoscia e di impotenza.


L'unica cosa che al momento riesco a pensare è che mi sento minacciata, l'unica differenza rispetto a sogni simili fatti anni fà è che io non sono più direttamente la vittima ma devo proteggere (e non ci riesco ) qualcun'altro.

Non sò se è una proiezione di me bambina o se mi sento incapace verso delle persone reali, tipo i miei figli ad esempio..anche se da cosa ancora non l'ho messo a fuoco.
Curioso che per la seconda volta è una donna al contrario del passato.

Penso che questa donna che devi tenere occupata, o come nell'altro sogno, di cui incroci lo sguardo, e che sai essere un'assassina e una rapitrice, penso sia riferito a un aspetto di te che minaccia questa figlia (sempre tu) che è riuscita a fuggire, tu vorresti ucciderla ma non ti è permesso maneggiare un'arma....
La sensazione che il tempo stia per scadere e di non fare in tempo potrebbe essere una reale lotta contro il tempo per riuscire a realizzarti senza essere minacciata e rapita da nessuno...
Comunque i tuoi sogni sono molto psicologici e bisognerebbe scoprire quali sono le dinamiche che sono in gioco...
La donna potrebbe essere anche tua madre che vorrebbe rapire la persona nuova che sei...
Ma aspettiamo che risponda chi è più esperto.
Ciao

__________________
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Vecchio 19-05-2010, 16.37.27   #5
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La psicopatica rappresenta, direi con certezza, un contenuto d'ombra. Interessante il fatto che stai cercando di "trattenerla", quindi qualcosa con cui riesci in un certo modo ad avere a che fare direttamente.
Minaccia la tua parte creativa... gli psicopatici, se guardiamo il termine non in modo generico - e ci sta dato che si tratta di assassina torturatrice - hanno la caratteristica di essere completamente scollegati dall'emotività, gli è impossibile empatizzare, per questo infliggono dolore.

Direi che il sogno, pur usando immagini molto forti, ti comunica che sei pressata da una zona d'ombra che tende a separarti dall'emotività, dall'empatia e quindi, traslando, dagli altri. Minacciando ovviamente la tua parte creativa, che in questi casi ne fa le spese. Isolamento insomma.

Se posso dare un consiglio, cerca di restare in contatto con la tua pancia. Uno sforzo diretto e consapevole in tal senso dovrebbe produrre un sogno di risposta... mal che vada, ossia in caso l'interpretazione sia del tutto errata, male non ti fa.
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Vecchio 20-05-2010, 20.10.57   #6
dafne
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Grazie Stella, grazie Ray.

Tenersi in contatto con la pancia dici? Ci stò provando,a fasi alterne.. a dirla tutta ieri notte ho fatto un sogno di cui però ricordo solo la metà e non sò se c'entra ma intanto scrivo.

Stò partendo per un viaggio, salgo su un autobus, anche se da com'è fatto e per com'è stabile pare più un treno. I sedili sono a tre come negli aerei però ()

Salgo a fatica perchè sono appena stata operata, mi dovrei sedere nel posto centrale in una parte del bus molto stretta. Dietro i posti sono più comodi e il soffitto più alto, pare più arioso e spazioso.

C'è il mio psicologo, lo vedo, dentro di me sorrido perchè sicuramente mi chiederà di fare scambio di posto per lasciarmi più comoda visto che stò male o comunque mi farà sedera di là.

Invece no. Mi sorride, mi saluta..e si siede al suo posto.

Ci rimango un pò male poi però mi dico che non fà niente, cerco di infilarmi al mio posto cercando di fare meno movimenti possibili, ho paura che saltino i punti, e mi siedo, Per tutto il tragitto cerco di stare ferma e di rilassarmi il più possibile anche se ho paura che la piccola perdita di sangue si trasformi in emorragia.

Quando arrivo ricevo una telefonata, è mia sorella che si informa sul viaggio e su come stò. Mi stupisco a pensare che lei si sia preoccupata e il mio psicologo no ma bon..le racconto e quando le racconto la cosa cerco di difendere il mio psicoamico dicendo che probabilmente non lo sapeva e che comunque io stò bene, la cosa non mi ha fatto arrabbiare e mi dispiace che lei si stia seccando per questo fatto.
Dove arrivo c'è il sole e un bel panorama, lo guardo mentre parlo con mia sorella.
Poi c'è un altro pezzo ma sinceramente non ricordo.



Qui non sono direttamente minacciata ma sono malmessa.
Se fosse un sogno collegato all'altro o di risposta direi che nonostante l'operazione riesco a fare un tragitto lungo, nonostante chi potrebbe non mi aiuti riesco a farcela restando calma e ferma. Ma sempre sola..mah

Però quel sangue caldo me lo sento ancora addosso, come se fossi stata operata davvero, sarà un caso ma mi sono svegliata e mi sentivo come se mi avesse investito un camion, e non ricordo l'altro pezzo...
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Vecchio 20-05-2010, 22.53.17   #7
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dov'era la ferita?
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Vecchio 20-05-2010, 23.32.43   #8
dafne
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Zona inguinale presumo, non ricordo la ferita direi nel basso ventre ma il senso dell'emorragia era come se fosse un ciclo.

Elloso, l'avevo omesso, un certoche d'imbarazzo, ma neanche tanto per la zona ma piuttosto perchè mi sentivo, e mi sento, a disagio.
Traduco la cosa come vulnerabilità ma certo c'è anche il fattore passato o più semplicemente che sento la parte diciamo creativa come castrante, Forse anche per quello mi stupisce la telefonata di mia sorella, notoriamente la parte pratica piediperterra risolvoiproblemi della famiglia
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Vecchio 20-05-2010, 23.34.30   #9
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Zona inguinale presumo, non ricordo la ferita direi nel basso ventre ma il senso dell'emorragia era come se fosse un ciclo.

Elloso, l'avevo omesso, un certoche d'imbarazzo, ma neanche tanto per la zona ma piuttosto perchè mi sentivo, e mi sento, a disagio.
Traduco la cosa come vulnerabilità ma certo c'è anche il fattore passato o più semplicemente che sento la parte diciamo creativa come castrante, Forse anche per quello mi stupisce la telefonata di mia sorella, notoriamente la parte pratica piediperterra risolvoiproblemi della famiglia
La ferita è emozionale quindi. La sorella se ne preoccupa, la razionalità (lo psicologo) no e tu tendi a giustificarla.
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Vecchio 20-05-2010, 23.51.16   #10
dafne
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La ferita è emozionale quindi. La sorella se ne preoccupa, la razionalità (lo psicologo) no e tu tendi a giustificarla.
Come al tavolo nel sogno dove porto la gatta dal veterinario forse. L'uomo straparla e mia mamma sta per litigare ma io mi sposto con la donna bionda per tranquillizzare gli animi...uhm
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Vecchio 21-05-2010, 01.26.43   #11
stefano
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la tua parte creativa, intuitiva non riesce a esprimersi per via di una parte razionale logica che non dialoga con essa e anzi non la considera proprio.
potrebbe (ma questa è più una mia supposizione che altro) che tendi ad avere un approccio troppo rigido alle cose (o bianco o nero) e che hai notevole paura di far emergere la tua parte creativa.
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Vecchio 21-05-2010, 14.45.48   #12
dafne
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Sulla questione o bianco o nero niente da dire, è vero. Purtroppo il concetto di "è anche nero" o "è anche bianco" mi fà letteralmente impazzire.

Ma la questione della zona d'ombra mi pare importante, al momento l'unica cosa a cui riesco a pensare è ad un contenuto di forte aggressività.
Mi stà pesando particolarmente in questi giorni e mi scappa da tutte le parti, non so se il tempo è già scaduto ma mi sento come se qualsiasi cosa decida di fare, in varie situazioni, sia comunque sbagliata.

Non c'è giusto o sbagliato a dir la verità, in tutte le situazioni e con qualsiasi soluzione sono entrambe componenti presenti, e la cosa mi fà andar fuori di testa bloccandomi, forse il sedile troppo stretto.


Devo impegnarmi alla sera a pensare a una situazione risolutiva magari dò una botta in testa allo psicologo e mi siedo al suo posto
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Vecchio 21-05-2010, 14.48.55   #13
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la zona d'ombra può essere legata proprio a questo (bianco o nero) e a tutto il contenuto emotivo che negli anni si è costruito attorno... ad esso e che ora magari comincia a vacillare
hai una parte cerebrale convinta erroneamente di una cosa (o bianco o nero) e l'altra (creativa) che sa non essere così ma che "soffre" (perdita di sangue quindi anche in potenza) per questo "scontro" interiore che hai.
mia sensazione leggendo
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Vecchio 21-05-2010, 16.16.56   #14
dafne
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Ma per creatività possiamo non intendere solo le espressioni artistiche, come il disegnare o lo scrivere, ma piuttosto tutto ciò che sia legato all'espressività del nostro essere? Quindi anche il sentire, l'instaurare dei rapporti e cose del genere?

Perchè mi è capitato di pensare che la odio la mia creatività, che mi piacerebbe ucciderla (elloso, pensieri sciolti, ma così li ho percepiti) perchè mi porta solo guai, perchè è roba infantile (tadààn) perchè non si vive fra le nuvole.

Se potessi fare un parallelo tra l'assassina e la razionalità direi che potrebbe anche starci, tutto ciò che è espressivo, creativo, soggetto a fallibilità..o meglio...difficilmente catalogabile come giusto o sbagliato, difficilmente controllabile potrebbe essere un grosso problema per il raziocinio (anche se il termine non mi soddisfa) che potrebbe essere spinto a rapirlo, rinchiuderlo, torturandolo così, per avere un controllo asettico che però non riesce mai del tutto

muble muble..
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Vecchio 21-05-2010, 17.02.06   #15
stefano
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diciamo che sulla prima parte... è come dici.
quindi direi che tutto o quasi quadra con il sogno che hai fatto
le conclusioni finali ci azzeccano.
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Vecchio 21-05-2010, 22.27.49   #16
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A me invece pare che sia un pò un pastrocchio, soprattutto l'assassina, se è zona d'ombra può essere razionale?

Mi sono data questa linea, l'assassina rappresenta una minaccia..e fin qui..diciamo che è una mia parte d'ombra particolarmente attiva in questo momento.

In qualche modo stò cercando di trattenerla anche se percepisco che ce la farò per poco.

Ho pensato ai suggerimenti sulla creativitò, sull'emotività e potrei tirare un pò le somme dicendo che c'è si questa minaccia e che la mia parte razionale stà cercando di osservare senza però tenere in gran considerazione la parte emozionale, che soffre.

Posso persino arrivare a pensare che sia proprio quella ferita che sta alimentando, rafforzando, l'ombra. In effetti non percepisco mai di potercela fare contro di lei.
Idem nel sogno del treno, mi siedo e accetto cercando di muovermi il meno possibile..

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Vecchio 31-05-2010, 08.41.29   #17
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Metto qui, è più un sogno ad occhi aperti che un sogno vero e proprio ma bon, scriviamolo.

Stò camminando e sono a disagio, rabbiosa anche, comunque inquieta. Ad un certo punto riesco a vedere come un volto, più una maschera orribile direi, una sorta di diavolo che ghigna.

Poi lo vedo in figura ma è strano è come se fosse dentro a una sostanza gelatinosa ed elastica, opaca,ci si stà contorcando dentro e a momenti si vedono i gomiti a momenti pezzi di gamba a momenti il viso. (sembra un film dell'orrore.. e menomale che non li guardo sennò sai che film che mi farei)

Per la verità dà l'idea di essere dentro una placenta, lo guardo dibattersi e sono molto inquieta perchè in qualche modo percepisco che è quel qualcosa che mi fà diventare aggressiva, o comunque la sensazione è che sia lui la causa di qualcosa di brutto. Lo guardo dimenarsi e girarsi e mi preoccupano le sue unghie, o artigli che siano, perchè con quelle può lacerare la membrana...

......

Rabbia repressa? Agressività? Cattiveria?
Il fatto che sia nella membrana mi protergge o m'impedisce di disarmarlo, tagliandogli le unghie? Perchè ho la sensazione di non poterlo eliminare, c'è.
Ieri sera sono esplosa dopo giorni di nervosismi e tira e molla ed ho avuto la spiacevole sensazione di avergli dato da mangiare, come un leone che sbrana la preda, ancora viva però
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Vecchio 01-06-2010, 10.45.01   #18
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E se quello nella menbrana fossi io?
Sono dispotica, un grammo al giorno lo stò accettando, che sia perchè sono viziata dal pensiero di essere a credito col mondo o che sia per reazione a un sistema imposto stà che lo vedo sempre meglio.

Ovviamente sono anche altro, questo mi permette di iniziare ad accettare la cosa ma se quella che si dibatte nella membrana fosse la mia furia distruttiva che in qualche modo è bloccata li? Ha le unghie affilate però.

La gestione degli stati d'animo è legata all'emotività vero? E sempre l'emotività che gestisce le differenze dei sentimenti, il saperli riconoscere? Tipo riconoscere se è rabbia o disagio o paura ecc? O è la razionalità?
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Vecchio 06-09-2010, 00.05.44   #19
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Ci risiamo , il sogno è di quasi 20 gg fà ma me lo appunto perchè è ancora piuttosto vivido anche se non ricordo più tutto.

Sono andata in un grande parco divertimenti, ci sono andata con la mia famiglia mi pare anche se ad un certo punto ci siamo divisi.
Stò attraversando un passaggio stretto, un vicolo pare quando vengo aggredita da un tizio che mi punta il coltello alla gola.

Non ho soldi perchè ho perso la borsa nel reparto lampadari (cosa c'entra col parco non sò) allora il tizio decide di venire con me e di cercarla perchè vuole i soldi.
Facciamo diversi giri su e giù per i pendii dopo aver passato in rassegna tutta la sezione lampadari (mah)
E' quasi buio ormai e siamo piuttosto in alto,il parco stà per chiudere e ne approfitto per chiedere a un guardiano come arrivare all'uscita, non sò come ma il mio aggressore si è tenuto lontano, riesco a farmi dare un passaggio dal guardiao ma poi all'uscita, negli uffici, mi perdo di nuovo e mi ritrovo a vagare per dei corridoi con la paura di ritrovare il mio aggressore o di rimanere chiusa dentro.

Ad un certo punto finiosco in una specie di sala cinematografica a 3d ma non ricordo più.


Non sò se considerare questa continua sensazione di pericolo come un riflesso di uno stato di vita momentaneo, se considerarlo come un riflesso d'ombra che mi stà manipolando ma sulla quale riesco perlomeno ad attivare un pòdi osservazione o se considerarlo come un ammonimento del mio inconscio a fare attenzione ai posti ai luoghi e alle azioni perchè rischio grosso. (la possibilità di una premonizione la esculdo )



Ieri sera poi sono finita addirittura nel futuro a cercare non sò che cavolo e mi sono ritrovata di notte col mio gruppo in una casa senza luci in una città fantasma popolata di pericolose e strane creature.
Una stava entrando nella stanza per aggredirci, l'abbiamo vista da una specie di telecamera esterna, e c'era un ragazzo li,abitante di quel luogo, che è uscito per difendere me e gli altri con altri due suoi "colleghi".

Abbiamo passato la notte a fare la guardia e mentre mi facevo raccontare che cosa fossero quelle bestie cercavo di pianificare il recupero di quella cosa.

Sono partita con quel ragazzo, per cercare il mitico oggetto, ragazzo su cui naturalmente ho ricamato emotivamente ,una persona di una sensibilità e delicatezza incredibile, mi pare ancora di sentire mentre mi appoggio due dita sul braccio per fermarmi mentre resta in ascolto dei rumori.

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Vecchio 08-09-2010, 16.51.14   #20
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Sono andata in un grande parco divertimenti, ci sono andata con la mia famiglia mi pare anche se ad un certo punto ci siamo divisi.
Stò attraversando un passaggio stretto, un vicolo pare quando vengo aggredita da un tizio che mi punta il coltello alla gola.
Non ho soldi perchè ho perso la borsa nel reparto lampadari (cosa c'entra col parco non sò) allora il tizio decide di venire con me e di cercarla perchè vuole i soldi. Facciamo diversi giri su e giù per i pendii dopo aver passato in rassegna tutta la sezione lampadari (mah)
E' quasi buio ormai e siamo piuttosto in alto,il parco stà per chiudere e ne approfitto per chiedere a un guardiano come arrivare all'uscita, non sò come ma il mio aggressore si è tenuto lontano, riesco a farmi dare un passaggio dal guardiao ma poi all'uscita, negli uffici, mi perdo di nuovo e mi ritrovo a vagare per dei corridoi con la paura di ritrovare il mio aggressore o di rimanere chiusa dentro.
Ad un certo punto finiosco in una specie di sala cinematografica a 3d ma non ricordo più.

Non sò se considerare questa continua sensazione di pericolo come un riflesso di uno stato di vita momentaneo, se considerarlo come un riflesso d'ombra che mi stà manipolando ma sulla quale riesco perlomeno ad attivare un pò di osservazione o se considerarlo come un ammonimento del mio inconscio a fare attenzione ai posti ai luoghi e alle azioni perchè rischio grosso. (la possibilità di una premonizione la esculdo )
L'impressione che mi fa questo tuo sogno è di un posto che sembrava ideale con la tua famiglia (il parco dei divertimenti che però sa tanto di paese dei balocchi) nel quale però avviene una rottura, una divisione dalla tua famiglia o in te stessa, in seguito alla quale ti ritrovi in un vicolo stretto nel quale sei aggredita alla gola con un coltello, forse un tentativo di interrompere un flusso di comunicazione, comunque un trauma da superare...
ll tizio che ti ha aggredito vuole i tuoi soldi (la tua energia) che hai lasciato in una borsa nel reparto lampadari, non so se può centrare ma ci vuole energia elettrica o di altro tipo per accendere i lampadari in modo che possano illuminare, comunque questo cercare vicino ai lampadari vuol dire essere vicini agli oggetti illuminanti, chissà...
Il tuo aggressore che decide di venire con te nella ricerca mi fa pensare a una parte di te che non riesci a scrollarti di dosso e che vuole sottrarti energia se solo la trovasse...
Al sopraggiungere del buio vi trovate abbastanza elevati, chiedi ad un guardiano un passaggio, il tuo aggressore si tiene a distanza quasi non volesse o non potesse uscire di là con te o essere visto dal guardiano.
Però vicino all'uscita ti perdi di nuovo per corridoi e uffici, col rischio di rimanere chiusa lì dentro o che il tuo aggressore ti ritrovi.
Questo sogno mi sembra associato al tran tran quotidiano con i suoi circoli viziosi, ma anche alla ricerca di una via, l'aggressore al tuo lato ombra, il cinema 3D invece ti offre una dimensione in più di quelle precedenti.

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स्तेल्ल

Ultima modifica di stella : 08-09-2010 alle ore 17.19.57.
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Vecchio 10-10-2010, 20.15.44   #21
dafne
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Ho riletto i primi due e mi ha colpito il commento di Ray sullo psicologo, c'è una ferita di cui l'emotività si preoccupa ma la razionalità minimizza.

Credo che gli psicopatici rappresentino un contenuto d'ombra si, contenuto che riesco magari a trattenere ma non a dominare. (scappano sempre)
Probabilmente un atteggiamento che vedo quando si manifesta in pieno ma su cui non riesco a soffermarmi a sufficienza. Infatti quando guardo negli occhi la donna e sopporto di essermici riconosciuta lei si avvicina...

Nel primo sogno mi mettono in mano qualcosa da nascondere, immagino che sia qualcosa d'importante ma che è troppo presto per vedere. Il polizziotto poi non m'insegna a sparare anche se potrei e ne avrei motivo e sarei brava.
Ma diventerei parte di quel contenuto d'ombra da cui invece continuo a districarmi anche se qualcun altro ne fà le spese.

Sospetto che abbia anche una certa importanza quel depistaggio che scopro nel primo sogno, come se a continuare a seguire le scorribande di questi assassini mi portasse lontano invece che vicino alla verità.

Poi compare il ladro, di nuovo la borsa, come se tuto questo scontro continuo mi derubasse dell'energia e dei mezzi per liberarmene.

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Vecchio 15-10-2010, 00.07.45   #22
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Ma diventerei parte di quel contenuto d'ombra da cui invece continuo a districarmi anche se qualcun altro ne fà le spese.
Eccola qui, me lo dicono, me lo dico anche ma non riesco a recepirlo. Continuo a svicolare quell'assassino, quel lembo d'ombra lasciando che siano altri a farne le spese mentre dovrei riconoscermici, avvicinarlo, e ... e? assorbirlo?

Non sò perchè ma mi è venuto in mente il ritratto di Dorian Gray. O forse lo sò ma ancora non ci voglio pensare.

L'entità dell'orrore è tale che preferirei di gran lunga chiudere gli occhi e far finta di niente. Ma c'è sempre quel qualcun altro che ne fà le spese senza contare che la mia anima ne stà soffendo indicibilmente ma mi sento annichilita di frinte a tanto, non sò cosa fare.
La mia integrità è farlocca, è costruita su ponteggi e fasce a tener tutto stretto stretto chiuso chiuso ma sono un colabrodo.

E i ladri scorrazzano e mi derubano e mi spaventano e sequestrano e torturano i miei figli.

Eppure la strada c'è, la squadra speciale si mossa e mi ha messo in mano qualcosa, qualcosa che ho potetto anche se poi ho cercato una pistola...mah
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Vecchio 30-11-2010, 01.28.25   #23
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E' come se in modo molto romanzato io sia riuscita ad avvicinare un pezzetto di me che non mi piace, una parte che mi fà paura o che comunque m'infastidisce.

Questa parte ha preso in ostaggio mia figlia, la bambina che sono/ero. Mentre si avvicina mi obbligo a guardarla negli occhi per impedirle di scoprire gli agenti che si sono accovacciati e che mi hanno messo in mano una cosa che non deve vedere. E' come se diventassi custode, protettrice di qualcosa ma non saprei.
Quello che mi mettono in mano potrebbe essere una sorta di talismano? Come la pietra nera dell'altro sogno? Anche se devo tenerlo ben nascosto qui, è tanto importante che mi arrischio a guardarla negli occhi questa femmina arrogante, perfida, bellissima.

Ci ho pensato sù, mi colpisce la sua sicurezza, la sfrontatezza. (sensa fronte?) la cosa mi affascina.

Quando percepisce questo si avvicina. Le dico cose che capisce, anche se per trattenerla solamente.

Ma non ci riesco. Se ne và, con mia figlia, a causare dolore.

Voglio ucciderla ma non posso.

Mentre piango mi coglie il pensiero che sia una manovra diversiva, che per questo crimine a vista ce ne siano moltissimi altri non visti.

Penso proprio che sia un contenuto d'ombra, che mi venga vicino perchè percepisce in me la voglia di assecondarla (sigh)

La cosa he i colpisce in questi sogni è come si alternino sia uomo che donna, anche se la donna è decisamente più pericolosa. Non so ma ho questa sensazione.
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Vecchio 11-12-2010, 01.30.50   #24
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Proviamo a dare dei punti.
La figlia che rapiscono è la mia parte creativa. Parte che in effeti sacrifico spesso, ma pià che al lato artistico crdo di dover guardare a queelo che "sento". Non voglio sentire. Questo ormai è un dato certo delle mie osservazioni.

La minaccia nei due sogni iniziali è una donna, è la donna a infliggere dolore alla mia parte creativa, emozionale. Una donna incapace di empatizzare. L'uomo che cerca di rapinarmi non minaccia nessuno se non me. Un perfetto lavoro di coppia l'uomo cerca di rubarmi energia e risorse mentre la donna tortura la parte bloccata. La tiene in ostaggio provocandomi ansia.

Se ci metto vicino la ferita emozionale direi che posso pensare che a seguito di un certo trauma ho messo in atto dei meccanismi compensatori che però si sono trasformati in una condanna.
Mi fermo qui perchè c'è ancora molto che non mi suona. Ma c'è qualcosa di importante sotto, me lo sento. (alla faccia della psicopatica che vuole impedirmelo )
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