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Vecchio 21-12-2008, 23.39.18   #76
filoumenanike
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Significa andare off-topic, cioè uscire dal tema principale dell'argomento trattato, con il rischio che alla fine ci si dimentichi quale era il tema della discussione.

grazie, sei un'amica
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Vecchio 22-12-2008, 19.23.31   #77
RedWitch
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andiamo avanti per analogie, perchè direttamente ci scontreremmo in guerre di religioni, filosofie etc...

Vi suona l'idea che ciò che sono oggi crea il me di domani?
Riprendo questo punto, anche se ammetto che per me sinceramente questo thread è un po' "troppo", nel senso che, mi sento ancora molto lontana dalla comprensione di qualcosa di così grande, non ho definizioni nè di Dio o della Sua Relatività nè dell'Assoluto, pero' se in questo modo posso cominciare ad avvicinarmi a comprendere qualcosa ... provo ad accostarmi al discorso.
Pensando alla possibilità di cambiare qualcosa del proprio futuro dell'altro Thread (preveggenza o meno) credo che si l'insieme di quel che sono oggi, di quel che faccio o provo a fare per migliorare, modificare, aggiustare pecche, mi dia il me di domani, e per questo direi anche che non ho solo una possibilità per creare il me di domani, ma che ce ne siano diverse, e in quel range di possibilità è possibile che ci sia quel margine che chiamiamo libero arbirtrio? Se lasciamo che tutto scorra naturalmente, se non ci muoviamo per migliorare, per cambiare, per svegliarci, ho idea che ci incanaliamo verso qualcosa su cui non abbiamo potere in nessun caso, si nasce, si cresce, si vive come si puo' ed infine si muore, mentre se si comincia a vedere un range di possibilità un pò più ampio, in qualche modo si possa scegliere... inoltre se per creare intendiamo anche dal nulla come avete detto nei post precedenti, è possibile che il range di possibilità che ho a disposizione si "allarghi" a seconda di quante io ne riesca a vedere?

Ultima modifica di RedWitch : 22-12-2008 alle ore 19.25.39.
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Vecchio 23-12-2008, 11.47.30   #78
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Pensando alla possibilità di cambiare qualcosa del proprio futuro dell'altro Thread (preveggenza o meno) credo che si l'insieme di quel che sono oggi, di quel che faccio o provo a fare per migliorare, modificare, aggiustare pecche, mi dia il me di domani, e per questo direi anche che non ho solo una possibilità per creare il me di domani, ma che ce ne siano diverse, e in quel range di possibilità è possibile che ci sia quel margine che chiamiamo libero arbirtrio? Se lasciamo che tutto scorra naturalmente, se non ci muoviamo per migliorare, per cambiare, per svegliarci, ho idea che ci incanaliamo verso qualcosa su cui non abbiamo potere in nessun caso, si nasce, si cresce, si vive come si puo' ed infine si muore, mentre se si comincia a vedere un range di possibilità un pò più ampio, in qualche modo si possa scegliere... inoltre se per creare intendiamo anche dal nulla come avete detto nei post precedenti, è possibile che il range di possibilità che ho a disposizione si "allarghi" a seconda di quante io ne riesca a vedere?
Sotto questo punto di vista ciò che sono io oggi crea il me di domani... se oggi sono in un certo modo e non in un altro è perchè sono arrivato a questo punto in base alla somma delle mie scelte e del mio vissuto, e ogni decisione o scelta che faccio oggi la faccio in base a quello che so e che sono e automaticamente ne escludo altre, quindi sono io arteficie del mio futuro e di quello in cui mi trasformerò...
In questo senso credo che più si allarga il range delle mie possibilità, e credo che questo sia connesso al conoscere se stessi, più posso creare il me di domani...
Se andiamo a vedere la creazione dell'uomo, Dio lo fece da un mucchietto di terra, a questo ha dato la forma, quindi se trasportiamo questo a un nulla che già preesisteva, nella sfera delle possibilità, possiamo formarci e trasformarci in un modo diverso giorno dopo giorno; anche in questo modo, secondo me, cooperiamo alla creazione che è in continua evolozione.
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Vecchio 23-12-2008, 20.15.42   #79
Ray
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Però Uno parla di creare un io di domani dall'oggi, non di sceglierlo.

Tempo fa, in altro tread, parlavamo di come ci sono infiniti io possibili per ogni istante e di come, in un certo senso, a seconda delle strade che prendiamo, manifestiamo l'uno o l'altro io dei possibili (ricordate?), ma che potenzialmente potremmo manifestarne uno qualsiasi, in realtà il range è ristretto da ciò che siamo al momento e inoltre, ciò che siamo al momento determina anche l'ampiezza del range di manifestazioni possibili. Comme dire che se dormo ho un range ridottissimo, se mi sveglicchio già aumenta e così via.

Qui si parla di creare, quindi forse il discorso è più ampio di una causalità determinate comprensiva delle scelte possibili. Mi sfugge però... ci penso ancora.
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Vecchio 23-12-2008, 23.18.47   #80
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Però Uno parla di creare un io di domani dall'oggi, non di sceglierlo.

Tempo fa, in altro tread, parlavamo di come ci sono infiniti io possibili per ogni istante e di come, in un certo senso, a seconda delle strade che prendiamo, manifestiamo l'uno o l'altro io dei possibili (ricordate?), ma che potenzialmente potremmo manifestarne uno qualsiasi, in realtà il range è ristretto da ciò che siamo al momento e inoltre, ciò che siamo al momento determina anche l'ampiezza del range di manifestazioni possibili. Comme dire che se dormo ho un range ridottissimo, se mi sveglicchio già aumenta e così via.
Questo è vero. Io potrei essere in qualsiasi momento uno dei miei possibili io, ma questo vuol dire che in un certo modo questi io erano già previsti ma non si sono realizzati, come le infinite forme di cui è fatta la natura che ha scartato tante possibilità per essere quella che vediamo.
Da qualche parte ho letto che la creazione come la vediamo e conosciamo è solo una delle infinite creazioni che potevano esserci, in altre parole una sola si realizza non perchè non sia l'unica possibile, ma perchè così è stata incanalata, e venendo da Dio, tornando al tema principale del 3D, essendo Dio Onnipotente e Onnisciente, è la migliore che poteva esistere.

Ma non vedo come posso creare dal nulla.... Tutto ciò che creiamo, sta nel range di possibilità che abbiamo a disposizione, più si affinano i nostri sensi anche interiori, più ne abbiamo. Quello che crea un artista, prima di tutto lo crea per mezzo di cose che già esistono, ma il creare qui secondo me sta per fare cose nuove, che non si erano mai viste prima, così se io prima dormivo, oggi mi sveglio un po', domani un altro po' e così via, man mano che passa il tempo diventerò una persona nuova, diversa, ma non solo esteriormente per via del tempo che passa, per questo basta guardare una foto di 20 anni fa, ma nuova interiormente, con nuove idee, nuovi modi di pensare che di fatto creano di me un individuo nuovo.
Questo teoricamente perchè in pratica è molto difficile diventare individui nuovi e migliori, ma tutti ogni giorno creano il sè di domani, chi in meglio chi in peggio, ma impossibile rimanere sempre uguali, equivarrebbe a morire.

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Qui si parla di creare, quindi forse il discorso è più ampio di una causalità determinate comprensiva delle scelte possibili. Mi sfugge però... ci penso ancora.
Sul fatto del creare, che è prerogativa di Dio, noi possiamo solo usare quello che già esiste e/o che arriviamo a intuire anche solo col pensiero, per creare quello che saremo domani.... insomma non lavoriamo mai sul nulla.
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Vecchio 24-12-2008, 23.29.54   #81
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Creazione da parte dell'uomo in senso relativo, non come quella di Dio ma sempre crazione, come dici tu, qualcosa di nuovo. E' sempre un creare all'interno della Creazione, quindi con le cose che ci sono già, ma comunque siamo capaci di atti creativi.
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Vecchio 25-12-2008, 23.11.54   #82
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andiamo avanti per analogie, perchè direttamente ci scontreremmo in guerre di religioni, filosofie etc...

Vi suona l'idea che ciò che sono oggi crea il me di domani?
Se ciò che sono oggi crea (e si crea del nulla) il me di domani è nel nulla. Non so perchè ma è dall'inizio del thread che nella mente continua a passarmi incessantemente 0-1-0-1 tipo codice binario non so che c'entra ma lo metto ugualmente.
Poi viene anche un'altra cosa che Dio è sia Nulla che Tutto, è prima Spirito e poi le varie Manifestazioni di Sè che possono inoltre continuamente trasformarsi in altro, ma probabilmente senza mai staccarsi dal proprio destino dalla propria sostanza e da ciò che va fatto come esperienza. (?)
Ok ok ho avuto la febbre altissima per tre giorni
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Vecchio 26-12-2008, 20.28.12   #83
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Creazione da parte dell'uomo in senso relativo, non come quella di Dio ma sempre crazione, come dici tu, qualcosa di nuovo. E' sempre un creare all'interno della Creazione, quindi con le cose che ci sono già, ma comunque siamo capaci di atti creativi.
Non posso che concordare, naturalmente l'uomo è capace di atti creativi, perchè è a immagine e somiglianza di Dio, quindi crea delle cose che prima ha pensato con la mente o che gli arrivano attraverso i sensi, come l'arte, e per mezzo di ciò che ha a disposizione di già esistente, dà vita a cose nuove che non esistevano prima, o forse in potenza nell'universo esiste già tutto deve solo entrare nell'esistenza.
Come il nostro essere che potenzialmente può svilupparsi in mille modi diversi, in questo modo creiamo l'io di domani partendo e lavorando su ciò che siamo oggi.

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Se ciò che sono oggi crea (e si crea del nulla) il me di domani è nel nulla. Non so perchè ma è dall'inizio del thread che nella mente continua a passarmi incessantemente 0-1-0-1 tipo codice binario non so che c'entra ma lo metto ugualmente.
In effetti quello che sarò domani sta ancora nel nulla, nel senso che ancora non si è realizzato ma esiste già in potenza.

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Poi viene anche un'altra cosa che Dio è sia Nulla che Tutto, è prima Spirito e poi le varie Manifestazioni di Sè che possono inoltre continuamente trasformarsi in altro, ma probabilmente senza mai staccarsi dal proprio destino dalla propria sostanza e da ciò che va fatto come esperienza. (?)
Ciò che siamo quando veniamo al mondo è il patrimonio che abbiamo avuto in eredità e che determinerà il nostro destino.
Il destino mi fa pensare ad una stazione con tanti binari e tanti treni che passano, il treno che prendiamo ci porterà a destinazione, cioè sarà il nostro destino ma forse già alla nascita siamo saliti sul treno, in base alla nostra sostanza, a ciò che siamo, e con la somma delle nostre esperienze, possiamo forse modificare il destino, scendere a una stazione intermedia e prendere un altro treno per qualche destinazione diversa, ma dipende sempre da qualcosa che accade o che siamo oggi che ci proietta in ciò che potremo essere domani...

Tornando all'argomento in discussione, le frasi che apre il prologo del vangelo di San Giovanni:
"In principio era il Verbo,
il Verbo era presso Dio
e il Verbo era Dio.
Egli era in principio presso Dio.
"

dicono che in principio esisteva solo Dio che poteva essere tutto e nulla nello stesso tempo, che in un certo senso in Dio possono coincidere.

Se poi prendiamo la frase dell'Apocalisse 22:13 "Io sono l'Alfa e l'Omega, il Primo e l'Ultimo, il principio e la fine."

mi viene da pensare che si spieghi l'eternità di Dio come un anello, cioè che quello che noi vediamo come la fine sia un nuovo principio, in cui avvenga una nuova creazione a cui ogni giorno aggiunge una cosa nuova fino ad arrivare al tutto.
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Vecchio 07-01-2009, 20.24.30   #84
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Vi suona l'idea che ciò che sono oggi crea il me di domani?
Se prendiamo un Dio Assoluto ovviamente tutto il discorso cade, un Dio Assoluto è perfetto, se ne sta tranquillo in perfetto equlibrio, contiene tutto etc..
Ma se pensiamo ad un Dio che entra in, ama, crea etc un universo, questo Dio entra anche nel tempo, questo Dio è sempre lo stesso ma questo stesso di oggi, crea quel se stesso di domani come una logica e lineare conseguenza di causa ed effetto.
Perchè un Dio che entra in questo modo nella sua stessa creazione non potrebbe/dovrebbe dividersi pur rimanendo intero?
Altrimenti ne dovrebbe rimanere fuori.
Se Dio del creato è onnipresente, onnipotente etc... è anche in me, ma perchè io non sono onnipotente etc....?
Oppure come dicono certi lo sono ma l'ho dimenticato (tesi che non sposo, ma per correttezza prendo in considerazione), in ogni caso non sono un Dio onnipotente se non sono in grado di ricordarmi di esserlo.... oppure lo sono proprio perchè non mi ricordo? Ma di fatto non posso usare questa potenza.
Se prendiamo la cellule totipotenti sono potenti proprio perchè non sono ancora qualcosa, se prendiamo la freccia che l'arco deve scagliare è potente proprio perchè non è scagliata. Perchè per Dio dovrebbe funzionare al contrario?
L'Universo l'ha "scagliato"....

Sono certo che almeno una volta vi sarete chiesti qual'è lo scopo dell'universo, nonchè di noi e della nostra esistenza....
Gocce che partiamo da Dio e poi ci torniamo dopo aver fatto un giretto (di una o più vite a seconda dei gusti religiosi)? Tutto qui? Per forza poi certi filosofi si suicidano.
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Vecchio 07-01-2009, 21.40.39   #85
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Se prendiamo un Dio Assoluto ovviamente tutto il discorso cade, un Dio Assoluto è perfetto, se ne sta tranquillo in perfetto equlibrio, contiene tutto etc..
Ma se pensiamo ad un Dio che entra in, ama, crea etc un universo, questo Dio entra anche nel tempo, questo Dio è sempre lo stesso ma questo stesso di oggi, crea quel se stesso di domani come una logica e lineare conseguenza di causa ed effetto.
Perchè un Dio che entra in questo modo nella sua stessa creazione non potrebbe/dovrebbe dividersi pur rimanendo intero?
Altrimenti ne dovrebbe rimanere fuori.
Se Dio del creato è onnipresente, onnipotente etc... è anche in me, ma perchè io non sono onnipotente etc....?
Oppure come dicono certi lo sono ma l'ho dimenticato (tesi che non sposo, ma per correttezza prendo in considerazione), in ogni caso non sono un Dio onnipotente se non sono in grado di ricordarmi di esserlo.... oppure lo sono proprio perchè non mi ricordo? Ma di fatto non posso usare questa potenza.
Se prendiamo la cellule totipotenti sono potenti proprio perchè non sono ancora qualcosa, se prendiamo la freccia che l'arco deve scagliare è potente proprio perchè non è scagliata. Perchè per Dio dovrebbe funzionare al contrario?
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Sono certo che almeno una volta vi sarete chiesti qual'è lo scopo dell'universo, nonchè di noi e della nostra esistenza....
Gocce che partiamo da Dio e poi ci torniamo dopo aver fatto un giretto (di una o più vite a seconda dei gusti religiosi)? Tutto qui? Per forza poi certi filosofi si suicidano.
Gia' e' un mistero questo su e giu' dall'Uno al molteplice e viceversa e' quasi comico ...
se non fosse che si parla di noi .
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Vecchio 07-01-2009, 23.29.50   #86
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Se prendiamo un Dio Assoluto ovviamente tutto il discorso cade, un Dio Assoluto è perfetto, se ne sta tranquillo in perfetto equlibrio, contiene tutto etc..

Sono certo che almeno una volta vi sarete chiesti qual'è lo scopo dell'universo, nonchè di noi e della nostra esistenza....
Gocce che partiamo da Dio e poi ci torniamo dopo aver fatto un giretto (di una o più vite a seconda dei gusti religiosi)? Tutto qui? Per forza poi certi filosofi si suicidano.
se parliamo di dio, non in termini religiosi, parliamo di un dio assoluto, perfetto e dunque non soggetto alle leggi fisiche del tempo e dello spazio, contiene tutto in sè e tutto dentro lui confluisce...

chi siamo, pechè siamo, dove andiamo...
a queste domande è difficile dare risposte che abbiano un senso logico...posso credere che come essere umano potrei far parte di un macchinario di cui riesco a percepire solo parti del meccanismo...siamo particelle di un grande meccanismo e siamo limitati, non siamo onnipotenti, come avviene per l'auto che è un insieme di cose che da sole non hanno alcuna potenza mentre assemblate insieme riescono ad avere potenza

mi accorgo di cadere di nuovo in una visione panteistica, teoria che sempre mi ha affascinato
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Vecchio 08-01-2009, 00.20.46   #87
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se parliamo di dio, non in termini religiosi, parliamo di un dio assoluto, perfetto e dunque non soggetto alle leggi fisiche del tempo e dello spazio, contiene tutto in sè e tutto dentro lui confluisce...

Ma in questo modo ne stai parlando in termini religiosi, fideistici etc...
Forse un pò speculativi, ma poco concreto-analitici
Quote:

chi siamo, pechè siamo, dove andiamo...
a queste domande è difficile dare risposte che abbiano un senso logico...posso credere che....
Te lo avevo detto che sono ben più razionale di te, non solo razionale, ma più razionale di te

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Vecchio 08-01-2009, 00.36.48   #88
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Te lo avevo detto che sono ben più razionale di te, non solo razionale, ma più razionale di te

non parlo di dio in modo fideistico ma solo da un punto di vista filosofico e dunque quando dico dio dico un essere perfetto

ti concedo di essere razionale ma non più razionale di me...
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Vecchio 08-01-2009, 02.18.20   #89
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Provo ad esporlo come fosse un dialogo...
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Perchè un Dio che entra in questo modo nella sua stessa creazione non potrebbe/dovrebbe dividersi pur rimanendo intero?
Dio si è fatto Causa, Effetto e Tempo per Manifestarsi. Nella dottrina della Trinità si parla di Dio Padre, Figlio e Spirito Santo in cui sono tutti ugualmente ed eternamente l'unico vero Dio. Nel calendario dell'Avvento Uno ha scritto che una qualsiasi cosa per avere un posto in un Universo tridimensionale, deve avere almeno tre facce. Le tre facce, i tre aspetti che possono non essere solo fisici ma bensì astratti o dinamici.
Quote:
Se Dio del creato è onnipresente, onnipotente etc... è anche in me, ma perchè io non sono onnipotente etc....?
Perchè non sono che una parte della Manifestazione di Dio, incompleto, peccatore. Subisco la Legge di Causa-Effetto nel Tempo non essendone Consapevole.
Quote:
Oppure come dicono certi lo sono ma l'ho dimenticato (tesi che non sposo, ma per correttezza prendo in considerazione), in ogni caso non sono un Dio onnipotente se non sono in grado di ricordarmi di esserlo.... oppure lo sono proprio perchè non mi ricordo?
Sono in potenza la Manifestazione di Dio ma nella pratica incompleto e mancante.
Quote:
Se prendiamo la cellule totipotenti sono potenti proprio perchè non sono ancora qualcosa, se prendiamo la freccia che l'arco deve scagliare è potente proprio perchè non è scagliata. Perchè per Dio dovrebbe funzionare al contrario?
L'Universo l'ha "scagliato"....
Dio scaglia infinite frecce, Dio crea infiniti universi, questo non è che un'infinitesima parte-universo che è Dio.
Quote:
Sono certo che almeno una volta vi sarete chiesti qual'è lo scopo dell'universo, nonchè di noi e della nostra esistenza....
Gocce che partiamo da Dio e poi ci torniamo dopo aver fatto un giretto (di una o più vite a seconda dei gusti religiosi)? Tutto qui? Per forza poi certi filosofi si suicidano.
Penso che dalla Manifestazione (la freccia scagliata) è possibile Lavorare per comprendere l'Unità. Dalla manifestazione fisica è possibile comprendere l'Unità attraverso un percorso di riconoscimento (risveglio) che porta verso la Sorgente di tutte le manifestazioni, che porta a Dio.
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Vecchio 08-01-2009, 11.05.24   #90
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nel tuo dialogo molto chiaro e ben dettagliato, a parte il riferimentoalla trinità che mi riporta alla religione, trovo più o meno descritto il mio modo di vedere, dio è tutto e noi siamo parte di quel tutto, dio è perfetto e noi imperfetti perchè semplici parti del tutto...
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Vecchio 08-01-2009, 11.11.29   #91
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non parlo di dio in modo fideistico ma solo da un punto di vista filosofico e dunque quando dico dio dico un essere perfetto

ti concedo di essere razionale ma non più razionale di me...
La filosofia parte sempre da concetti conosciuti, poi arriva fino alla metafisica, ma parte da costrutti logici coerenti. Parlare dell'esistenza di un Dio è già un atto di fede, su cui poi la filosofia può speculare, ma sempre sei partita da un atto di fede.
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Vecchio 08-01-2009, 11.14.17   #92
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Sono in potenza la Manifestazione di Dio ma nella pratica incompleto e mancante.
Quindi Dio non può manifestarsi completamente in me?
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Vecchio 08-01-2009, 14.39.40   #93
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Quindi Dio non può manifestarsi completamente in me?
Mhm...gia troppo in la per me. Ci provo.

Credo che invece possa manifestarsi completamente ma entro determinati limiti che sono " miei". Nel senso se io mi trovo in quest'ambito di manifestazione - e per dirla tutta non so neanche se è corretto parlare in questi termini - sarà entro essa che "potrò" muovermi.
Da ciò, però, prima di arrivare a questo dovrò necessariamente passare per le varie fasi che mi consentiranno, sempre entro tali limiti, attraverso un Lavoro individuale, di manifestare Dio per questo ambito di manifestazione....
Mi rendo conto che mi è complicato pensare a tutto ciò, soltanto qualche lieve, molto lieve, sentore se si può dire così.
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Mhm...gia troppo in la per me. Ci provo.

Credo che invece possa manifestarsi completamente ma entro determinati limiti che sono " miei". Nel senso se io mi trovo in quest'ambito di manifestazione - e per dirla tutta non so neanche se è corretto parlare in questi termini - sarà entro essa che "potrò" muovermi.
Da ciò, però, prima di arrivare a questo dovrò necessariamente passare per le varie fasi che mi consentiranno, sempre entro tali limiti, attraverso un Lavoro individuale, di manifestare Dio per questo ambito di manifestazione....
Mi rendo conto che mi è complicato pensare a tutto ciò, soltanto qualche lieve, molto lieve, sentore se si può dire così.
Io la penso come Jez.
Tutto dipende dalla manifestazione possibile, in questa esistenza.
Io devo fare spazio affinchè si possa manifestare attraverso me, ma a seconda di come sono più di un tanto non può manifestarsi.
Quindi può manifestarsi tanto quanto quanto è dato alle mie potenzialità e al lavoro che sono in grado di fare tanto quanto posso scomparire per far posto a Lui.
Ossignur Jez ho complicato peggio.
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Quindi Dio non può manifestarsi completamente in me?
Se non potesse avrebbe dei limiti di potenza... inoltre che senso avrebbe una manifestazione che deve per forza rimanere parziale. credo che sia data la possibilità, per quanto ristretta, di una manifestazione completa.
E' chiaro però che ogni cosa potenziale, quando si manifesta, lo fa per certi aspetti... è comunque una cosa illimitata in un ambito limitato.
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Quindi Dio non può manifestarsi completamente in me?
Secondo me no perchè ci sono i limiti della materia, del corpo, del mondo inteso come terra ecc ecc. Abbiamo dei cofini ed entro questi confini manifestiamo noi stessi. Dio si manifesta nell'intero creato e detto in termini banali: non ci entra l'intero creato in un corpo umano. Quello che possiamo fare per manifestare noi in Dio è avvicinarci a Lui attraverso un lavoro di costruzione di un ponte che ci porti ad allargarci al creato.
Forse non è Lui che si manifesta in noi ma il contrario.. nel senso che siamo noi che ci faccaimo ospitare dal lui se ci sente bussare.
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Se non sarò me stesso chi lo sarà per me? E se non ora, quando?
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Vecchio 08-01-2009, 19.47.23   #97
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non ci entra l'intero creato in un corpo umano. .
Secondo me si.
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Originalmente inviato da Uno Visualizza messaggio
Quindi Dio non può manifestarsi completamente in me?
Io penso che Dio si può manifestare in ogni uomo, ma il limite per cui non lo fa completamente non sta in Dio ma nell'essere uomo in questa dimensione.
Mi viene in mente questo episodio e le parole che Mosè rivolse a Dio: (Esodo 33, 18-23)

Gli disse: «Mostrami la tua Gloria!».
Rispose: «Farò passare davanti a te tutto il mio splendore e proclamerò il mio nome: Signore, davanti a te. Farò grazia a chi vorrò far grazia e avrò misericordia di chi vorrò aver misericordia».
Soggiunse: «Ma tu non potrai vedere il mio volto, perché nessun uomo può vedermi e restare vivo».
Aggiunse il Signore: «Ecco un luogo vicino a me. Tu starai sopra la rupe: quando passerà la mia Gloria, io ti porrò nella cavità della rupe e ti coprirò con la mano finché sarò passato.
Poi toglierò la mano e vedrai le mie spalle, ma il mio volto non lo si può vedere».

Quindi analogamente penso che anche nel più santo degli uomini Dio non si può manifestare completamente, perchè non reggerebbe, allo stesso modo non si può fissare il sole ad occhio nudo senza accecarsi....

Ma in ciascuno di noi Dio si manifesta, e come dice tante volte Gesù nel Vangelo, se si ha fede in quello che ci viene manifestato Dio è presente in tutta la sua gloria e potenza, senza per questo farci morire ma donandoci la sua potenzialità...

Per restare all'uomo, mi è piaciuto molto questo passo di S. Paolo:

Ed egli mi ha detto: «Ti basta la mia grazia; la mia potenza infatti si manifesta pienamente nella debolezza». Mi vanterò quindi ben volentieri delle mie debolezze, perché dimori in me la potenza di Cristo. (2Corinzi 12:9)

Quindi basta avere in sè lo Spirito di Cristo per avere in noi la manifestazione di Dio.
stella è connesso ora  
Vecchio 08-01-2009, 20.55.00   #99
griselda
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Originalmente inviato da Sole Visualizza messaggio
non ci entra l'intero creato in un corpo umano.


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Originalmente inviato da Ray Visualizza messaggio
Secondo me si.
Il creato è dentro di me (come in alto come in basso) ma è il Creatore che non entra tutto, almeno ho questa idea.
Noi possiamo arrivare a manifestare al massimo la sua Creazione in noi.

Mi viene in mente per esempio la terra che può trasformarsi ed accendersi in un sole. Per manifestare Dio "intero" bisognerebbe spingersi un po' più in là. (?) Faccio fatica a mettere insieme.
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griselda non è connesso  
Vecchio 08-01-2009, 21.12.37   #100
Uno
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Dobbiamo chiarire bene l'azione manifestare per continuare il discorso.

Se io leggo un manifesto di uno spettacolo, in quel manifesto posso vedere cose interessanti di quello spettacolo, gli attori, il titolo, le descrizioni sull'argomento dello spettacolo etc... ma non vedrò lo spettacolo.
In tal senso Dio può manifestarsi in un uomo, anzi meglio in un Uomo, ma quell'Uomo non sarà mai Dio, quindi Dio non potrà mai essere un Uomo, potrà farsi Uomo, ma non essere un Uomo......
Ora dove sia la limitazione poco importa, se io non posso entrare in un vasetto marmellata, non importa che sia il vasetto troppo piccolo o io troppo grande, comunque se ci infilo un paio di dita sono comunque dentro quel vasetto, ma non ci posso fare il bagno.
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