Ricordi di un vicolo cieco
Ho appena finito di leggere un libro di una autrice che da anni leggo e che trovo delicata e fresca: Banana Yoshimoto.
Nei suoi libri scritti utilizzando uno stile che ricorda in certe parti i fumetti manga si trovano delle storie estemporanee ed a volte oniriche. Trovo molto bella la naturalezza con cui in storie di tutti i giorni si trovino mischiate situazioni che ben figurerebbero in questo forum, come i due anziani fantasma che vivono nella casa del suo ragazzo nel primo racconto, o le belle parole che finiscono il terzo.
un piccolo estratto, giusto per saggiare la delicatezza...
"In ogni caso Dio non avrebbe dato nessun aiuto. Eppure uno sguardo, dalla forza troppo modesta per potergli dare il nome di Dio seguiva Tomo Chan in ogni momento. Non c'erano state calorose espressioni di affetto, nč lacrime, nč aiuti: semplicemente, quello sguardo aveva continuato ad accompagnarla, trasparente ed invisibile, senza mai perderla d'occhio, mentre lei, con pazienza e cura, accumulava qualcosa di prezioso.
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