Cinema e Coscienza.

[Grey Owl]

Oggi ripensavo a quando da piccolo andavo al cinema.
Ricordo ancora il pesante drappo rosso all'ingresso della sala... odore di sigaretta (non era ancora vietato fumare)... lo scorrimano di legno... le scale nel buio.
Giunto alla fine della scala un immenso ambiente buio... teste illuminate dalla luce del proiettore... un fascio reso evidente dal leggero fumo.
Capitava quasi sempre di arrivare con le luci della sala spente ed il film appena iniziato... con la musica iniziale per intenderci.
Si rimaneva in attesa che gli occhi si abituassero al buio della sala e poi a cercare una poltrona libera.
Ricordo che camminavo prudente lungo le file per non inciampare... appena vicino ad una persona capivo che era reale... che erano reali quelle sagome nel buio.
Appena seduto mi identificavo nel personaggio del film e tutto quello che avevo appena vissuto spariva magicamente... ero nel film. Alla scena divertente sentivo gli altri sconociuti ridere assieme a me... potevo giusto vedere chi mi era davanti e non oltre. Quando le luci si accendevano per la pausa tra il primo tempo ed il secondo osservavo le altre persone in sala. Ma di nuovo (purtroppo) tutte quelle impressioni avute sparivano magicamente appena ripartiva la pellicola del film.

Ho scritto questo ricordo in psicologia moderna e non in esperienze perchè volevo parlare di come il cinema sia un'imitazione di quello che faccio ogni giorno.

La mia coscienza è quel bimbo al buio nella sala che osserva un film. Il film lo giro io ogni giorno con tanti personaggi (i piccoli io). Ogni tanto la coscienza si distoglie dalla visione del film... magari cè luce in sala oppure si rompe la pellicola. Poi appena riprende il film la coscienza torna ad identificarsi con quel personaggio nel film e si dimentica di ciò che è.

Spesso la sento parlare dentro come una voce... a volte è parte del film ed a volte è quel bimbo in sala.
Esiste una parte di me che osserva... osserva quando è presente. A volte questa parte non è presente perchè è nel film stesso e non si rende conto che è lo spettatore che osserva in sala.

Volevo chiedere se anche voi sentite questa voce.