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Vecchio 15-12-2008, 23.41.41   #1
Grey Owl
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Predefinito Le metamorfosi

E' interesante questo racconto di Apuleio, ne faccio una sintesi di quello che ho letto nella rete.

Il racconto inizia con la presentazione di Lucio in viaggio per la Tessaglia (terra con una forte presenza di maghe).Ospite in casa di Milone ha una relazione con una serva (il nome è Fotide).
Riesce ad ottenere una prova delle arti di magia della sua padrona che è una maga e domanda di essere trasformato in uccello, ma per errore è mutato in asino.
Lucio viene portato via da una banda di briganti che fa irruzione nella casa del suo ospite e la saccheggia. Nel covo dei briganti, sotto le sembianze di asino sente raccontare la favola di Amore e Psiche.

I briganti raccontano che in una remota città vivono un re e una regina che hanno tre figlie. La figlia più giovane si chiama Psiche, è di una tale bellezza da poter gareggiare con la stessa Venere.
Venere per gelosia la espone su una roccia per divenire preda di un drago.
Amore (figlio di Venere) s'innamora della fanciulla che la porta con se nel suo castello incantato. Amore visita Psiche solo di notte, senza mai lasciarsi vedere in viso.
Psiche, rimasta incinta da Amore invita nel suo castello le due sorelle maggiori che mosse da invidia la spingono a voler vedere Amore in viso nonostante l’espressa proibizione di lui.
Una notte spia Amore addormentato ma una goccia di olio bollente caduto dalla lampada accesa sveglia Amore, che fugge via.
L’incantesimo è rotto, e Psiche, disperata, si mette alla ricerca dell’amato.
Deve affrontare l’ira di Venere, che sfoga la sua gelosia imponendole di superare quattro prove difficilissime.
L’ultima consiste nello scendere nel regno dei morti per chiedere a Proserpina un unguento che permetta a Venere di conservare la sua bellezza.
Psiche riesce ad ottenerlo, ma aprendo il vasetto in cui è contenuto, cade in un sonno mortale. Ricompare Amore che la ridesta e la salva. Si celebrano le nozze tra Amore e Psiche da cui nascerà una bambina che avrà nome Voluptas.

Lucio sotto le sembianze di asino si libera dai briganti ma cade subito in balia di altri uomini rozzi e violenti.
Viene venduto a sacerdoti corrotti e lascivi di una dea orientale, poi venduto ad un mugnaio, ad un ortolano, preso con violenza da un soldataccio, acquistato da un cuoco e da un pasticciere.
Sta per essere portato nell’anfiteatro di Corinto per congiungersi pubblicamente con una donna condannata a morte per assassinio ma riesce a fuggire colto dal terrore di venire sbranato dalle fiere del circo.

Si getta nel mare purificatore (7 volte) e invoca la luna, simbolo della Dea Iside. La dea ha pietà di lui e nella festa in suo onore Lucio potrà mangiare le rose e ritornare alla forma umana.
Lucio viene così iniziato ai misteri della dea a Corinto. Per completare la sua iniziazione giunge a Roma per essere devoto anche di Osiride.

Trovo molto bella la storia di Psiche e Amore ed anche il racconto è pieno di simbolismi.

Si legano a delle favole famose come:
La bella addormentata nel bosco (Amore che risveglia Psiche)
Pinocchio (che si trasforma in asino, il circo, il mare purificatore)
Cenerentola (le due sorelle di Psiche, Venere la matrigna gelosa)

Vedete altre analogie o simbolismi?

Ultima modifica di Grey Owl : 15-12-2008 alle ore 23.48.58.
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Vecchio 16-12-2008, 18.59.33   #2
stella
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Trovo molto bella la storia di Psiche e Amore ed anche il racconto è pieno di simbolismi.

Si legano a delle favole famose come:
La bella addormentata nel bosco (Amore che risveglia Psiche)
Pinocchio (che si trasforma in asino, il circo, il mare purificatore)
Cenerentola (le due sorelle di Psiche, Venere la matrigna gelosa)

Vedete altre analogie o simbolismi?
A me colpisce soprattutto il fatto che in ogni storia la protagonista o il protagonista devono passare per un certo numero di prove una più difficile dell'altra, prima di raggiungere il lieto fine...
Ci vedo poi qualcuno che ostacola questo lieto fine, con l'invidia e la gelosia, e altri personaggi che invece aiutano a raggiungerlo...

Un po' come nella vita.

E che spesso sotto le sembianze dell'asino o somaro (perchè deve portare il peso di qualcun altro) si nasconde un animo nobile che attende solo di riverlarsi, non senza sofferenza.

La storia di Amore e Psiche meriterebbe poi un commento a parte, io leggendola ho pensato alla frase l'amore è cieco, forse perchè i due amanti dovevano unirsi soltanto al buio, per ordine di Amore che non voleva far vedere le sue reali sembianze e anche perchè lei si accontentava di questo, fino a che la curiosità stimolata dalle sorelle, non le procurò non pochi guai.
Amore la doveva far innamorare di un essere spregevole che le facesse fare una vita di stenti, per ordine della madre Venere, ma estasiato dalla sua bellezza fu colpito dal suo stesso dardo innamorandosi di lei...
Qui direi che quando l'amore colpisce non c'è nulla di più forte che possa ostacolarlo.
Alla fine Amore e Psiche, che nel frattempo è stata elevata a Dea e a cui è stato dato da bere il nettare degli dei, partorisce una bimba che si chiama Voluttà, perchè era il frutto dell'unione tra sensualità e anima, e direi tra l'umano e il divino, elevendo l'umano al divino, miracolo che solo l'amore poteva compiere....
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Vecchio 06-01-2009, 03.07.05   #3
nikelise
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A me colpisce soprattutto il fatto che in ogni storia la protagonista o il protagonista devono passare per un certo numero di prove una più difficile dell'altra, prima di raggiungere il lieto fine...
Ci vedo poi qualcuno che ostacola questo lieto fine, con l'invidia e la gelosia, e altri personaggi che invece aiutano a raggiungerlo...

Un po' come nella vita.

E che spesso sotto le sembianze dell'asino o somaro (perchè deve portare il peso di qualcun altro) si nasconde un animo nobile che attende solo di riverlarsi, non senza sofferenza.

La storia di Amore e Psiche meriterebbe poi un commento a parte, io leggendola ho pensato alla frase l'amore è cieco, forse perchè i due amanti dovevano unirsi soltanto al buio, per ordine di Amore che non voleva far vedere le sue reali sembianze e anche perchè lei si accontentava di questo, fino a che la curiosità stimolata dalle sorelle, non le procurò non pochi guai.
Amore la doveva far innamorare di un essere spregevole che le facesse fare una vita di stenti, per ordine della madre Venere, ma estasiato dalla sua bellezza fu colpito dal suo stesso dardo innamorandosi di lei...
Qui direi che quando l'amore colpisce non c'è nulla di più forte che possa ostacolarlo.
Alla fine Amore e Psiche, che nel frattempo è stata elevata a Dea e a cui è stato dato da bere il nettare degli dei, partorisce una bimba che si chiama Voluttà, perchè era il frutto dell'unione tra sensualità e anima, e direi tra l'umano e il divino, elevendo l'umano al divino, miracolo che solo l'amore poteva compiere....
Vorrei riprendere questa favola interessante e rendere evidente quanto di significativo sottintende.
Si tratta di un tema assai interessante quello dell'innamoramento e dell'amore ma anche delle nostre proiezioni sull'altro e dell'uso che facciamo dell'altro ( e gia' questo dovrebbe dirci qualcosa) ridotto a specchio del nostro ideale d' Amore .
Di tutto questo parla Apuleio:
psiche rapita da eros gode di lui con amplessi amorosi ma non lo conosce, lo immagina ma non lo vede .
Non si tratta pertanto di un amore cieco nel senso di amare chi non e' bello ma di amare un'immaginazione , un ideale dell'altro, non un volto e una persona concreta .
Ad un certo punto le sorelle di psiche per invidia la invitano a vedere il suo amante .
Ma nel momento in cui psiche conosce veramente la persona che ama si ferisce e la ferisce '' nella favola con la cera bollente ''
perche' l'amato non corrisponde a quanto aveva immaginato .
Eros se ne va , fugge , psiche resta sola .
E' la fine dell'innamoramento e si apre una fase in cui gli amanti devono superare le ferite che si infliggono ,
ferite che consistono nel vivere quotidianamente la morte delle proprie immagini ideali che proiettavano sull'altro.
La delusione e' cosi' forte che puo' diventare un vero e proprio lutto che porta alla depressione .
Ecco perche' eros si lega inevitabilmente a tanatos , alla morte .
Anche Eros dunque come tutto e' doppio .

L'incapacita' di affrontare questa trasformazione dall'immaginario ,che sembra completare l'individuo ,al reale porta alla perdita definitiva dell'oggetto d'amore cioe' alla crisi definitiva della coppia .
Se vogliamo e' anche il tema della ferita continua che infligge la conoscenza e cio' richiama anche le disgrazie che Edipo si e' tirato addosso per aver voluto sapere ( ma li' sapere e' male e' arroganza) .
L'innamoramento infligge dunque una ferita alla conoscenza e la conoscenza all'amore anzi all'innamoramento.
Non dovrebbe dunque sorprendere la crisi del matrimonio ,infrante le convenzioni sulla sua indissolubilita'.
Anzi appare quasi inevitabile che oggi il 50 per cento delle coppie non riesca a trasformarsi ,cosa tuttaltro che facile ed a superare il trauma dell'immagine reale dell' altro , dell'oggetto d'amore .
Eppure solo questo superamento consente di arrivare all'Amore , quello vero , che riguarda due persone reali e concrete e di abbandonare '' l'amore'' delle proprie proiezioni ideali sull'altro .
Come avviene il superamento del trauma , della delusione che si prova per gli ideali d'amore infranti ?
Apuleio ci insegna anche questo .
Ma prima rileggiamoci la favola .
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Vecchio 08-01-2009, 00.05.31   #4
filoumenanike
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... appare quasi inevitabile che oggi il 50 per cento delle coppie non riesca a trasformarsi ,cosa tuttaltro che facile ed a superare il trauma dell'immagine reale dell' altro , dell'oggetto d'amore .
Eppure solo questo superamento consente di arrivare all'Amore , quello vero , che riguarda due persone reali e concrete e di abbandonare '' l'amore'' delle proprie proiezioni ideali sull'altro .
Come avviene il superamento del trauma , della delusione che si prova per gli ideali d'amore infranti ?
l'innamoramento è una fase stupenda della vita, l'altro ci appare come vorremmo che sia, lo abbiamo desiderato prima d'incontrarlo...lo abbiamo sognato e finalmente è lì..è l'amore, ma questa parola non corrisponde alla realtà, quel sentimento che si prova all'inizio è passione dei sensi, è un qualcosa che nasce dentro e muove sentimenti sepolti, ricordi d'infanzia, realizza pensieri nascosti, è la spinta di noi verso l'altro.
dopo questo primo momento importantissimo, perchè potrebbe essere indelebile e unico, ci si incontra realmente e si impara il linguaggio reciproco, ognuno porta con sè esperienze diverse, comportamenti dissimili e, quando le vicende ci fanno scontrare, spesso le sensazioni di quella prima passione emotiva ci spingono di nuovo l'uno verso l'altro e si superano problemi che possono apparire insormontabili e il sentimento diventa veramente amore nella stima, nella fiducia, nel calore, nella complicità di vivere esperienze comuni, coinvolgenti e l'amore ridiventa passione perchè nessuno potrà darci quello che ci dà l'altro, vivere insieme si può, amare si può, non importa il matrimonio o le convenienze sociali, tu sai che non puoi vivere senza la complicità dell'altro, ed è un rapporto reciproco...che sconfigge le paure e ci fa sopportare il dolore e ci aiuta nei momenti bui e ci sorregge quando sembra che il mondo abbia perso i colori e ci conduce in un viaggio stimolante e pieno di pericoli.
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Vecchio 08-01-2009, 11.11.42   #5
nikelise
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l'innamoramento è una fase stupenda della vita, l'altro ci appare come vorremmo che sia, lo abbiamo desiderato prima d'incontrarlo...lo abbiamo sognato e finalmente è lì..è l'amore, ma questa parola non corrisponde alla realtà, quel sentimento che si prova all'inizio è passione dei sensi, è un qualcosa che nasce dentro e muove sentimenti sepolti, ricordi d'infanzia, realizza pensieri nascosti, è la spinta di noi verso l'altro.
dopo questo primo momento importantissimo, perchè potrebbe essere indelebile e unico, ci si incontra realmente e si impara il linguaggio reciproco, ognuno porta con sè esperienze diverse, comportamenti dissimili e, quando le vicende ci fanno scontrare, spesso le sensazioni di quella prima passione emotiva ci spingono di nuovo l'uno verso l'altro e si superano problemi che possono apparire insormontabili e il sentimento diventa veramente amore nella stima, nella fiducia, nel calore, nella complicità di vivere esperienze comuni, coinvolgenti e l'amore ridiventa passione perchè nessuno potrà darci quello che ci dà l'altro, vivere insieme si può, amare si può, non importa il matrimonio o le convenienze sociali, tu sai che non puoi vivere senza la complicità dell'altro, ed è un rapporto reciproco...che sconfigge le paure e ci fa sopportare il dolore e ci aiuta nei momenti bui e ci sorregge quando sembra che il mondo abbia perso i colori e ci conduce in un viaggio stimolante e pieno di pericoli.
Il quadro e' molto bello ed ovviamente concordo anche se si tratta di una conquista per la quale ci vuole molta fatica ed intelligenza da parte di entrambi nella coppia ed a volte di uno solo .
Il Tuo quadro trascura pero' il 50 per cento dei divorzi in Italia ( E NON DITEMI PER FAVORE CHE PARLO DEL MIO VISSUTO , non dico a te Filo).
Sia se ci riferiamo al percorso di una coppia che riesce sia nel caso del fallimento di una relazione stabile, necessita , dunque approfondire .
Vediamo se Apuleio ci aiuta .

Ultima modifica di nikelise : 08-01-2009 alle ore 12.06.13.
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Vecchio 08-01-2009, 11.40.48   #6
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l'innamoramento è una fase stupenda della vita, l'altro ci appare come vorremmo che sia, lo abbiamo desiderato prima d'incontrarlo...lo abbiamo sognato e finalmente è lì..è l'amore, ma questa parola non corrisponde alla realtà, quel sentimento che si prova all'inizio è passione dei sensi, è un qualcosa che nasce dentro e muove sentimenti sepolti, ricordi d'infanzia, realizza pensieri nascosti, è la spinta di noi verso l'altro.
dopo questo primo momento importantissimo, perchè potrebbe essere indelebile e unico, ci si incontra realmente e si impara il linguaggio reciproco, ognuno porta con sè esperienze diverse, comportamenti dissimili e, quando le vicende ci fanno scontrare, spesso le sensazioni di quella prima passione emotiva ci spingono di nuovo l'uno verso l'altro e si superano problemi che possono apparire insormontabili e il sentimento diventa veramente amore nella stima, nella fiducia, nel calore, nella complicità di vivere esperienze comuni, coinvolgenti e l'amore ridiventa passione perchè nessuno potrà darci quello che ci dà l'altro, vivere insieme si può, amare si può, non importa il matrimonio o le convenienze sociali, tu sai che non puoi vivere senza la complicità dell'altro, ed è un rapporto reciproco...che sconfigge le paure e ci fa sopportare il dolore e ci aiuta nei momenti bui e ci sorregge quando sembra che il mondo abbia perso i colori e ci conduce in un viaggio stimolante e pieno di pericoli.
Ce lo dimentichiamo ma dobbiamo abituarci a vedere tutto in doppio trattando delle cose di questo mondo : l'innamoramento e' una fase stupenda della vita ma puo' esser un inferno , la morte psichica.
In termini junghiani non distinguerci dalle figure dell'inconscio collettivo , gli archetipi , che sono alla base dello stato nascente dell'innamoramento puo' essere molto pericoloso .
Per questo ogni quadretto di rosa dipinto mi lascia interdetto.
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Vecchio 08-01-2009, 12.45.00   #7
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Ce lo dimentichiamo ma dobbiamo abituarci a vedere tutto in doppio trattando delle cose di questo mondo : l'innamoramento e' una fase stupenda della vita ma puo' esser un inferno , la morte psichica.
In termini junghiani non distinguerci dalle figure dell'inconscio collettivo , gli archetipi , che sono alla base dello stato nascente dell'innamoramento puo' essere molto pericoloso .
Per questo ogni quadretto di rosa dipinto mi lascia interdetto.
E' vero, la morte psichica è raffigurata in questa favola dal sonno mortale in cui cade Psiche alla fine delle sue difficili prove.
L'Amore invece è raffigurato come fuggente, anche se lei cercava di stare aggrappata alle sue ali...

Quindi la morale è che ciò che ostacola una coppia è illudersi che tutto si fermi al fuoco dell'innamoramento e della passione senza dover guardare in faccia la realtà, staccarsi dall'ideale, affrontare il tran tran quotidiano e questo fa fuggire da una parte oppure deprimersi fino a voler morire dall'altra.....
Che abbia qualcosa a che fare con la depressione ???
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Vecchio 08-01-2009, 12.50.01   #8
griselda
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Io sono d'accordo con Nike.
A partire dal fatto che essere innamorati è come essere inebriati dal vino, non si sa bene dove si è cosa si sta facendo etc neppure di chi e cosa si è innamorati, è una sorta di "benessere" psicofisico e basta. ( troppo cinica? eh bon)
La natura è furba e con questo suo modus fa si che si incontri quello che ci serve.... solo che poi non sapendo cosa farcene...prima cerchiamo di consumare anche l'ultima briciola di fuoco e poi... facciamo a cazzotti. Poi c'è chi rimane attaccato a quello stato psicofisico e lo ricerca non sapendo bene come mai ogni tanto arriva a trovarsi in quello stato.
Per quanto riguarda la coppia farei dei distinguo, perchè il vivere insieme quotidiano, è diverso da altri modi di vivere la coppia e porta a risultati diversi.
L'altro è quello che ci "serve" ma per "servircene" dobbiamo sapere cosa dobbiamo fare e poi metterlo in pratica è un gran bel lavoro altrochè.
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Vecchio 08-01-2009, 15.20.07   #9
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Ce lo dimentichiamo ma dobbiamo abituarci a vedere tutto in doppio trattando delle cose di questo mondo : l'innamoramento e' una fase stupenda della vita ma puo' esser un inferno , la morte psichica.
In termini junghiani non distinguerci dalle figure dell'inconscio collettivo , gli archetipi , che sono alla base dello stato nascente dell'innamoramento puo' essere molto pericoloso .
Per questo ogni quadretto di rosa dipinto mi lascia interdetto.
Sempre in termini junghiani, il fenomeno dell'innamoramento è il risulttato di una particolare proiezione. Quella dell'anima (o dell'animo per le femminucce). Da li l'euforia, il vedere l'altro perfetto, l'alto livello energetico e tutto il resto.

Poi la presa di realtà (l'altro ha difetti, è differenziato da me eccetera) ritira in parte la proiezione, con conseguente calo dell'innamoramento e crisi, che può anche diventare di tipo depressivo se c'è rimozione di quel che rientra.

In effetti l'altro sesso, in termini di ricerca dell'individuazione, avrebbe la funzione di specchiare l'anima, che poi però va ri-conosciuta come perte di se e utilizzata per il processo (d'individuazione). Quindi fine delle proiezioni e inizio dell'imparare ad amare in modo consapevole.

Cosa che raramentte avviene... solitamente si cerca sempr altri (che poi sono gli stessi) contenitori per la proiezione.
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Vecchio 08-01-2009, 16.36.53   #10
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Sempre in termini junghiani, il fenomeno dell'innamoramento è il risulttato di una particolare proiezione. Quella dell'anima (o dell'animo per le femminucce). Da li l'euforia, il vedere l'altro perfetto, l'alto livello energetico e tutto il resto.

Poi la presa di realtà (l'altro ha difetti, è differenziato da me eccetera) ritira in parte la proiezione, con conseguente calo dell'innamoramento e crisi, che può anche diventare di tipo depressivo se c'è rimozione di quel che rientra.
cito quest'ultimo intervento perchè incapace di fare più citazioni...
per prima cosa vorrei dire a nike che il mio rapporto con l'altro sesso non è colorato di rosa, ho premesso che quello che chiamiamo amore all'inizio del rapporto è una fase transitiva, che nasce da molteplici cause non tutte conosciute e spiegabili, potrebbe aver ragione anche ray quando afferma che ci sono di mezzo le nostre introspezioni yunghiane, tuttavia sono convinta che la possibilità di conoscersi più dettagliatamente, sebbene porti ad un disamoramento iniziale, ci permetta di stabilire un colloquio con l'altro che non si dovrebbe interrompere neppure quando si è in crisi, parlare...comunicare il proprio disagio...è sempre positivo, la coppia si comprende meglio, non arrendersi...cedere una volta l'uno una volta l'altro...non offendere mai profondamente, perchè l'offesa una volta ricevuta è difficile da cancellare, cova dentro e riviene fuori prima o poi.
una volta superato un problema difficile mai tornarci sopra neanche con una battuta spiritosa...il rivangare tiene sempre in luce il problema che invece deve essere dimenticato, se si vuole stare insieme...
e poi trovare occasioni per passare momenti sereni insieme, ridere di qualche complicità, difenderci l'uno con l'altro, sentirsi una coppia!
avere amici è importante ma essere soprattutto amici l'uno con l'altro, nessun amico/a deve intromettersi nel delicato equilibrio della coppia...le donne spesso sbagliano chiedendo consigli a destra e a manca...sbagliato! occorre trovare nel nostro animo le risposte giuste perchè stiamo decidendo della vita nostra e dei figli, se ci sono!
premesso tutto questo non dico che sia facile vivere in coppia, tutt'altro! occorre capire se lo vogliamo o no! non mi piacciono i matrimoni sfarzosi, mi piacciono i giovani che si vogliono bene ed affrontano la vita con tutte le sue difficoltà
cercando di risolverle insieme...e questo si può fare! l'innamoramento di cui molti sono alla continua ricerca è solo la fase iniziale che ci fa scegliere una persona piuttosto che un'altra...poi c'è la realtà
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Vecchio 08-01-2009, 17.50.44   #11
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cito quest'ultimo intervento perchè incapace di fare più citazioni...
per prima cosa vorrei dire a nike che il mio rapporto con l'altro sesso non è colorato di rosa, ho premesso che quello che chiamiamo amore all'inizio del rapporto è una fase transitiva, che nasce da molteplici cause non tutte conosciute e spiegabili, potrebbe aver ragione anche ray quando afferma che ci sono di mezzo le nostre introspezioni yunghiane, tuttavia sono convinta che la possibilità di conoscersi più dettagliatamente, sebbene porti ad un disamoramento iniziale, ci permetta di stabilire un colloquio con l'altro che non si dovrebbe interrompere neppure quando si è in crisi, parlare...comunicare il proprio disagio...è sempre positivo, la coppia si comprende meglio, non arrendersi...cedere una volta l'uno una volta l'altro...non offendere mai profondamente, perchè l'offesa una volta ricevuta è difficile da cancellare, cova dentro e riviene fuori prima o poi.
una volta superato un problema difficile mai tornarci sopra neanche con una battuta spiritosa...il rivangare tiene sempre in luce il problema che invece deve essere dimenticato, se si vuole stare insieme...
e poi trovare occasioni per passare momenti sereni insieme, ridere di qualche complicità, difenderci l'uno con l'altro, sentirsi una coppia!
avere amici è importante ma essere soprattutto amici l'uno con l'altro, nessun amico/a deve intromettersi nel delicato equilibrio della coppia...le donne spesso sbagliano chiedendo consigli a destra e a manca...sbagliato! occorre trovare nel nostro animo le risposte giuste perchè stiamo decidendo della vita nostra e dei figli, se ci sono!
premesso tutto questo non dico che sia facile vivere in coppia, tutt'altro! occorre capire se lo vogliamo o no! non mi piacciono i matrimoni sfarzosi, mi piacciono i giovani che si vogliono bene ed affrontano la vita con tutte le sue difficoltà
cercando di risolverle insieme...e questo si può fare! l'innamoramento di cui molti sono alla continua ricerca è solo la fase iniziale che ci fa scegliere una persona piuttosto che un'altra...poi c'è la realtà
''cito quest'ultimo intervento perchè incapace di fare più citazioni...
per prima cosa vorrei dire a nike che il mio rapporto con l'altro sesso non è colorato di rosa, ''

Filo non parlavo di te e del tuo rapporto con l'altro sesso,
e come potrei
ma di quanto rappresentato nel tuo post .
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Vecchio 08-01-2009, 18.53.49   #12
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cito quest'ultimo intervento perchè incapace di fare più citazioni...
per prima cosa vorrei dire a nike che il mio rapporto con l'altro sesso non è colorato di rosa, ho premesso che quello che chiamiamo amore all'inizio del rapporto è una fase transitiva, che nasce da molteplici cause non tutte conosciute e spiegabili, potrebbe aver ragione anche ray quando afferma che ci sono di mezzo le nostre introspezioni yunghiane, tuttavia sono convinta che la possibilità di conoscersi più dettagliatamente, sebbene porti ad un disamoramento iniziale, ci permetta di stabilire un colloquio con l'altro che non si dovrebbe interrompere neppure quando si è in crisi, parlare...comunicare il proprio disagio...è sempre positivo, la coppia si comprende meglio, non arrendersi...cedere una volta l'uno una volta l'altro...non offendere mai profondamente, perchè l'offesa una volta ricevuta è difficile da cancellare, cova dentro e riviene fuori prima o poi.
una volta superato un problema difficile mai tornarci sopra neanche con una battuta spiritosa...il rivangare tiene sempre in luce il problema che invece deve essere dimenticato, se si vuole stare insieme...
e poi trovare occasioni per passare momenti sereni insieme, ridere di qualche complicità, difenderci l'uno con l'altro, sentirsi una coppia!
avere amici è importante ma essere soprattutto amici l'uno con l'altro, nessun amico/a deve intromettersi nel delicato equilibrio della coppia...le donne spesso sbagliano chiedendo consigli a destra e a manca...sbagliato! occorre trovare nel nostro animo le risposte giuste perchè stiamo decidendo della vita nostra e dei figli, se ci sono!
premesso tutto questo non dico che sia facile vivere in coppia, tutt'altro! occorre capire se lo vogliamo o no! non mi piacciono i matrimoni sfarzosi, mi piacciono i giovani che si vogliono bene ed affrontano la vita con tutte le sue difficoltà
cercando di risolverle insieme...e questo si può fare! l'innamoramento di cui molti sono alla continua ricerca è solo la fase iniziale che ci fa scegliere una persona piuttosto che un'altra...poi c'è la realtà
Un'altra cosa:
quello che dici e' vero ma se fosse cosi' semplice non avremmo coppie in crisi.
Voglio dire che se si e' in grado di fare quello che dici si e' gia' oltre il problema della trasformazione si e' gia' trasformati e si vede l'altro per quello che e'.
Il dramma e' tutto interiore ed e' anteriore a tutte le cose che indichi .
La trasformazione deve avvenire prima di fare tutte quelle cose .
Ed e' li' che casca il ''porco'' scusate l'asino ,S. Antonio mi ha influenzato .
Andando gia' alla fine della favola un bel mistero e' che la figlia di psiche ed eros ritrovati si chiama volutta' cioe' desiderio .
Beh ,
mi sarei aspettato forse qualcosa di piu' .
Ma vedremo con ordine cosa ci dice Apuleio ( appena ho tempo di rileggere ...anche alcuni commenti ).
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Vecchio 08-01-2009, 19.46.27   #13
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una volta superato un problema difficile mai tornarci sopra neanche con una battuta spiritosa...il rivangare tiene sempre in luce il problema che invece deve essere dimenticato, se si vuole stare insieme...
Se non ci si può tornare su, se la tendenza è quella di rivangare invece di eventualmente ricordare, il problema non può certo dirsi superato. Dimenticato forse, ma non certo superato. Mi pare un problema bello attivo.

Forse è OT, in caso potremmo parlarne altrove.
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Vecchio 08-01-2009, 21.42.52   #14
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Un'altra cosa:
quello che dici e' vero ma se fosse cosi' semplice non avremmo coppie in crisi.
Voglio dire che se si e' in grado di fare quello che dici si e' gia' oltre il problema della trasformazione si e' gia' trasformati e si vede l'altro per quello che e'.
Il dramma e' tutto interiore ed e' anteriore a tutte le cose che indichi .
La trasformazione deve avvenire prima di fare tutte quelle cose .
.
non ho mai detto che sia semplice!!!
la trasformazione avviene dopo l'innamoramento e comunque dopo la conoscenza reale dell'altro, quando i fumi dell'amore cieco sono dispersi! La trasformazione avviene mentre attui le cose che ho detto, la trasformazione non è un concetto astratto, è il risultato della vita che la coppia conduce e il comportamento che adotta. certo se siamo alla ricerca dell'amore che acceca sempre, io credo che il concetto di tanatos è più che giustificato, non si può vivere in continua fibrillazione, l'amore che intendo io conosce passione e rispetto e sacrificio.
vorrei rispondere a ray quando mi dice che un problema sepolto è in piena ebollizione... forse mi spiego male, sono imprecisa con i termini ma sicuramente quando dico un problema risolto intendo un problema chiarito, sofferto, portato alla luce ed elaborato, tornarci sopra sarebbe inutile e forse chi ci torna sopra non l'ha veramente risolto, interiorizzato e buttato alle ortiche! ho speso la mia vita a costruire un rapporto vero, farò parte del 50 % che vive bene il rapporto di coppia o come si sente dire sempre più spesso siamo tutti sciroccati, complessati, incompresi, vittime silenti, anacronistici, illusi, bugiardi........ dal momento che io penso che ogni mattino scegliamo di vivere con la persona che ci è accanto...spero di non svegliarmi domani e di raccontarvi un'altra storia!
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Vecchio 09-01-2009, 20.26.09   #15
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vorrei rispondere a ray quando mi dice che un problema sepolto è in piena ebollizione... forse mi spiego male, sono imprecisa con i termini ma sicuramente quando dico un problema risolto intendo un problema chiarito, sofferto, portato alla luce ed elaborato, tornarci sopra sarebbe inutile e forse chi ci torna sopra non l'ha veramente risolto, interiorizzato e buttato alle ortiche!
Si, forse ci siamo capiti male, adesso la tua spiegazione assomiglia di più a quello che io intendo per problema risolto... tranne che per quel "gettato alle ortiche".
Se ho risolto un problema, quello per me è un prezioso tesoro, che mi ha insegnato cose importanti e che me le continua ad insegnare. Giammai quindi lo vorrei buttare, ma lo conserverò in me, nella teca dei miei gioielli migliori.
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Vecchio 10-01-2009, 00.12.27   #16
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Si, forse ci siamo capiti male, adesso la tua spiegazione assomiglia di più a quello che io intendo per problema risolto...
sì, così è detto meglio, non lo getto alle ortiche ma lo custodisco gelosamente e ne faccio tesoro...
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