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Vecchio 05-03-2010, 09.48.45   #1
'ayn soph
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Predefinito Valori

Apro questo thread con una battuta tanto per rompere il ghiaccio (a proposito di ghiaccio sono rimaste più di 50 navi intrappolate nel baltico) e faccio mia la frase più volte usata come cartellone pubblicitario contro l'AIDS "se lo conosci non ti UCCIDE".
Apparentemente sembra non voglia dire granché ma in fatto di Valori e/o Ideali a me è sembrata calzare "come un guanto" o come il famoso calzino.
Intanto farei una distinzione tra Valore e Ideale, non sono tanto esperto in termini e terminologie proprie da usare ma ci provo lo stesso convinto che avrò un più che valido aiuto da voi, in questo. Il Valore è un qualcosa che si HA, infatti VALORE e VALUTA, e quindi moneta di scambio come a dire che è un qualcosa che si "possiede", lasciamo per ora possiede anzi anche detiene forse. Quindi se ho un o quel valore significa che ce l'ho e basta a prescindere da come mi è derivato (senza ombra di dubbio scarterei però arricchimenti indebiti o impropri che ci porterebbero fuori) ma mantenendosi nel lecito, lo posso aver ereditato oppure "l'ho sudato" o guadagnato o era un patrimonio di famiglia cmq ora è mio e fa parte di me, oserei anche dire che tra lui e me non c'è distinzione. Qualcuno già sa dove andrò a parare tra qualche riga ma proseguo e non vorrei svolgere tutta la tematica però nello stesso tempo mi preme avere anche una vostra opinione a riguardo. La prima domanda è per es. un Valore Eterno verrà poi perso in circostanze contingenti, insomma se parto con un valore (che non è più ora una moneta ma un modus vivendi o paragonato a un carattere somatico elevato alla n) alla fine della mia vita mi potrò trovare anche senza di questo? E qui va distinto il talento o taleto dal valore, quest'ultimo non è un talento che io posso mettere a frutto (anche) ma non riguarda la sfera o l'ambito personale quanto l'interscambio tra individui, si, avete capito bene penso all'AMICIZIA e all'AMORE per esempio. Allora vediamo se questo è possibile, aspetto da voi approfondimenti.

Ultima modifica di 'ayn soph : 05-03-2010 alle ore 10.33.56.
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Vecchio 05-03-2010, 11.12.22   #2
'ayn soph
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Nell'altro post si diceva che chi ha dei Veri Valori (mi sembra di aver capito) non si ferma alle quisquillie e qui convengo senz'altro, ma se chi ha dei Veri Valori e ha per es. una età di 13/14 anni, non vedo come possa con quei pochi mezzi orientarsi e non farsi fare del male da chi invece questi valori ha in misura minore.
Quello che sto ribadendo è che si nasce diversi ma non è il nascere con Valori Forti che all'inizio fa la differenza ma la dovrà fare alla lunga, insomma prima o poi nella vita dopo essersi illusi e dis_illusi forse si accende un qualcosa e si procede realmente nella strada in cui ci si trova dalla nascita lasciando da parte chi invece sta nelle stradine o magari cerca di tagliarti la strada, infatti dopo, quando il motore è acceso e tutto procede non si ha più bisogno di conferme, semmai le si trova nei cartelli stradali.

Ultima modifica di 'ayn soph : 05-03-2010 alle ore 11.33.04.
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Vecchio 05-03-2010, 11.50.42   #3
Ray
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Dici che i valori si hanno... secondo me, volendo precisare, quello che abbiamo è una scala (parametri) di attribuzione di valore alle cose, scala che possiamo modificare.
Una volta attibuito valore, è quella cosa che per noi ha un determinato valore e conseguentemente occupa una certa posizione (gerarchia) nella nostra scala.
Infatto io prima ho quella cosa (idea o quel che è) e poi gli do un valore.

Parlavi della differenza tra valore e ideale, ma poi non hai definito ideale... cos'è per te?
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Vecchio 05-03-2010, 11.56.06   #4
'ayn soph
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Vedi Ray intanto il Valore lo considero (come ho specificato sopra) qualcosa che si ha e si E' nello stesso momento in cui la si sente e quindi la si vive e un tutt'uno.
Quindi parto da questa difinizione che potrà essere anche oggettivamente errata ma che per ora non saprei manifestare o scrivere con altre parole.
Intanto l'Ideale per me è un qualcosa a cui tendo perchè forse l'ho sentito da qualcuno o insomma non mi è proprio me lo devo conquistare da zero.

Esempio se io nasco con il Valore dell'Amicizia e la considero una cosa Sacra e se instaurata veramente Eterna allora questo per me è un modo di vedere ma anche di viverla, se poi non ce la faccio a realizzarla qui in questo istante o anche in tutto l'arco della mia vita (questa di ora) non è un dramma, non è detto che io mi sono illuso ma soltanto che non ho trovato le basi su cui attecchire, un po come il seme che cade sul terreno, quel seme ipoteticamente parlando è Immortale, se poi non trova qualcosa che lo controbilanci è altro discorso ma lui è in quello stato.

Ultima modifica di 'ayn soph : 05-03-2010 alle ore 11.59.03.
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Vecchio 05-03-2010, 12.12.22   #5
Ray
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Ma nasci col valore dell'amicizia (e quindi ad un certo punto scopri di averlo) o te lo costruisc i pian piano o quando ci capiti a contatto (ti viene proposto) lo riconosci come qualcosa che vuoi facccia parte di te?
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Vecchio 05-03-2010, 12.19.12   #6
'ayn soph
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Esempio pratico si nasce con il valore dell'Amicizia ossia quando incominci a giocare a fare i primi giochi di gruppo con conoscenti che abitano vicino di casa e si instaura un legame non per tutti questo legame rappresenta la stessa cosa.
Ma questo a prescindere infatti prima dei 6 o 7 anni non si sono potuti avere rapporti tali da farsi una idea di quello che debba essere l'Amicizia. Specifico ancora, l'amicizia può essere (per me invece oltre che può e anche E') totale dedizione per l'amico/a per sempre e incondizionatamente. All'inizio ci si aspetta che l'altro sia della stessa idea (o ideale, anche se non riesce a manifestarlo o realizzarlo subito) e forse ci si "casca" alla grande. Essere Amici per sempre significa che c'è un filo che non si è mai interrotto e questo l'ho anche realizzato, apparentemente con persone che poi non mi stanno a contatto tutti i giorni ma che a loro volta avevano quel Valore anche se come potenziale non uguale.

Ultima modifica di 'ayn soph : 05-03-2010 alle ore 12.41.25.
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Vecchio 05-03-2010, 13.46.55   #7
griselda
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Semmai ti è capitato di amare qualcuno realmente (e ti è sicuramente capitato, almeno spero, se no mettilo nella lista delle cose da fare) sai già che anche questa persona ti faccia la peggiore cosa di questo mondo ti staccherai, ne starai alla larga, ti potresti difendere da eventuali accuse (se la persona non amava te come te amavi questa) e cose simili ma mai e poi mai farai qualcosa per il suo male.
Altrimenti la possiamo girare come vogliamo, quella persona non la stavi amando veramente.
Idem non potresti mai farle un torto, neanche per sbaglio anche se concordo che comunque un torto fatto ad una persona, che evidentemente non si ama completamente, e poi rimediato è una possibilità evolutiva enorme. Vuol dire che hai iniziato ad amare quella persona.
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Ma non stiamo discutendo sul fatto che uno sia o sia stato o no perfetto, stiamo discutendo sul fatto che molto spesso analizzando con il senno del poi quelli che parevano amori, amicizie etc... fortissime non lo erano. Si possiamo anche dire, volendo, che lo erano in quel momento, in quella situazione, in un discorso relativo, ma non in un discorso assoluto. Eppure esiste anche l'amore o l'amicizia a prescindere ed è quella che farebbe tenere un certo comportamento a prescindere da come si comporterà l'altro/a.
Dai cerchiamo di spostarci sull'altro 3d, che qua c'entra relativamente, avevo fatto l'esempio solo per descrivere l'essere un qualcosa in maniera assoluta e non condizionata da alcunchè.
A me, questi due post che ho preso dall'altro 3D, dimostrano che non sappiamo amare e questo discorso si collega a quello di cui avrei voluto parlare io qualche settimana fa quando dicevo che quando si è giovani, ragazzi/e, si hanno tutti questi valori o per lo meno si sentono molto, poi la vita ci fa allontanare da essi, ci si difende, ci vendica e ci si allontana da tutto e i valori finiscono alle ortiche.
Ora domando, sempre se mi si può dare una risposta: Ma si ripossono rimettere in gioco quei valori persi, o addirittura si possono acquisire valori mai avuti o che si credeva di possedere?
Come?
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Vecchio 05-03-2010, 15.57.53   #8
atomico
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Per VALORI possiamo intendere quegli elementi che IDENTIFICANO meglio il tipo di eventi che nella nostra esperienza hanno acquisito a livello emotivo la maggiore capacità di indirizzare il nostro comportamento.

Ad esempio se da piccolo sono stato molto gratificato dal ricevere ammirazione perchè mi sono dimostrato più bravo degli altri, avrò acquisito una predisposizione a valutare in modo positivo la competizione.

Ne consegue che i valori non possiamo sceglierceli, perchè essi sono intrinsecmaente determinati dalle nostre esperienze a livello emotivo, nel senso che non conta quanto noi giudichiamo positivo o negativo un evento a livello razionale, ma quando è verament epositivo o negativo a lviello di emozione.

Ne consegue anche che i valori non sono necessariamente qualcosa di cui siamo consapevoli, nel senso che no è detto che abbiamo le sufficienti capacità introspettiv eper riconsocere quali sono davvero le cose che condizionano maggiormente il nostro comportamento.

Conoscere i propri valori significa quindi avere consapevolezza di quali sono i fattori emotivi che ci influenzano maggiormente, e quindi essere in grado di predevere come ci comporteremmo in una particolare situazione.

I valori sono un conto, quello che noi diciamo di essere i nostri valori sono un altro conto, nel senso che io a parole faccio presto a dire che ho il valore dell'onesta, della famiglia, della rettitudine, della fedeltà, ma poi a conti fatti appena ho la possibilità di tradire, rubare e via discorrendo magari non ci penso due volte.

Per IDEALI possiamo intendere la nostra VALUTAZIONE su ciò che è meglio.
anche in questo caso centr ala nostra esperienza, perchè è ciò da cui attingiamo per fare la nostra valutazione di ciò che è meglio.
Ma gli ideali differiscono dai valori perchè non sono necessariamente rappresentativi dei meccanismi emotivi che regolano il nostro comportamento, ed esprimono una valutazione idealizzata, ovvero un tentativo di identificare come sarebbe meglio che fossero le cose.

Quindi possiamo avere un ideale di PACE, FRATELLANZA e PERDONO pur essendo dei violenti, mentre se siamo dei violenti non abbiamo dei valori di PACE , FRATELLANZA e PERDONO, perchè a influenzare il nostro ocmportamento è l'EGOISMO, la RABBIA, la SOPRAFFAZIONE
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Vecchio 05-03-2010, 19.03.50   #9
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Per VALORI possiamo intendere quegli elementi che IDENTIFICANO meglio il tipo di eventi che nella nostra esperienza hanno acquisito a livello emotivo la maggiore capacità di indirizzare il nostro comportamento.


I valori sono un conto, quello che noi diciamo di essere i nostri valori sono un altro conto, nel senso che io a parole faccio presto a dire che ho il valore dell'onesta, della famiglia, della rettitudine, della fedeltà, ma poi a conti fatti appena ho la possibilità di tradire, rubare e via discorrendo magari non ci penso due volte.

Per IDEALI possiamo intendere la nostra VALUTAZIONE su ciò che è meglio.
anche in questo caso centr ala nostra esperienza, perchè è ciò da cui attingiamo per fare la nostra valutazione di ciò che è meglio.
Ma gli ideali differiscono dai valori perchè non sono necessariamente rappresentativi dei meccanismi emotivi che regolano il nostro comportamento, ed esprimono una valutazione idealizzata, ovvero un tentativo di identificare come sarebbe meglio che fossero le cose.

Quindi possiamo avere un ideale di PACE, FRATELLANZA e PERDONO pur essendo dei violenti, mentre se siamo dei violenti non abbiamo dei valori di PACE , FRATELLANZA e PERDONO, perchè a influenzare il nostro ocmportamento è l'EGOISMO, la RABBIA, la SOPRAFFAZIONE
La distinzione tra valori ed ideali non mi pare chiara ed il motivo c'e'.

Come vedi nell'ultimo tuo capoverso valori ed ideali sono intercambiabili senza che nulla cambi dell'oggetto che dovrebbe distinguerli cioe' pace fratellanza e perdono che ben possono essere sia ideali che valori .
In verita' entrambi non possono che attingere alle stesse qualita' archetipiche fino a confondersi .
Dunque gli ideali sono dei valori cosi' come i valori non possono che corrispondere ad ideali .

Del tutto irrilevante poi il fatto che non si riesca a tradurli in azioni concrete pur facendo parte del nostro essere .
Questo e' il normale gap tra cio' che siamo e l'immagine che abbiamo di noi , cio' che vorremmo essere .
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Vecchio 05-03-2010, 19.34.37   #10
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Per me i valori sono quelli riconosciuti da tutti, come appunto l'amicizia, l'onestà, ecc. anche se oggi la società riconosce altri valori non tanto improntati alla moralità quanto al materialismo, perciò per distinguere un valore penso che debba produrre un sentimento disinteressato, più puro e disinteressato è il sentimento più alto è il valore.
Non tutto quello che mi crea delle emozioni posso definirlo un valore, anche se potrebbe esserlo per me, ma non è detto che quello che io reputo un valore, lo sia anche per tutti gli altri, se per esempio mi crea emozioni dipingere i muri della città e mi reputo un'artista, altri mi potrebbero giudicare una imbrattamuri...
Sono d'accordo che per apprezzare un valore universalmente riconosciuto come quello dell'amicizia sincera, prima di tutto la devo sperimentare e viverla, coltivandola giorno dopo giorno, ma la gioia che dà ripaga abbondantemente i sacrifici e le rinuce che hanno portato a ciò.
Ma devo trovare anche la persona che crede negli stessi valori, altrimenti si possono avere le delusioni e le fregature che capitano quasi sempre.
Anche a me è succeso di avere stretto delle amicizie nell'adolescenza che poi si sono perse per strada, allora forse non era vera amicizia da entrambe le parti, perchè non vissuta con tutto se stessi ma solo superficialmente, e se andava bene così che male c'è, quasi mai ci si dà totalmente ed è appunto questo che rende i valori qualcosa di raro e prezioso.
Poi sono convinta anche di un'altra cosa, e cioè che a parte i comportamenti che mettiamo in atto che possono favorire o no un certo valore, qualche volta ci viene donato come una cosa gratuita, senza particolari meriti nostri, e magari ci si chiede: cosa ho fatto per meritarmi tutto ciò?
Nei valori che ho citato all'inizio volutamente non ho inserito l'amore perchè penso che l'amore sia al di sopra dei valori, sia quello che li fa scaturire, amore per una persona, amore per la giusitizia, ecc.
Quindi al di là dei valori penso che prima di tutto sia da sperimentare l'amore, che come diceva Uno rimane tale qualsiasi cosa faccia l'altra persona, quindi imparare a riconoscere l'amore dentro di noi.
Infine non credo che i valori siano cose che si possiedono, si può possedere un talento che va sfruttato, i valori sono tali proprio perchè valgono tanto anche se non si possono comprare nè vendere, ma solo viverli e farli circolare.

Ultima modifica di stella : 05-03-2010 alle ore 19.42.41.
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Vecchio 05-03-2010, 20.04.29   #11
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La distinzione tra valori ed ideali non mi pare chiara ed il motivo c'e'.

Come vedi nell'ultimo tuo capoverso valori ed ideali sono intercambiabili senza che nulla cambi dell'oggetto che dovrebbe distinguerli cioe' pace fratellanza e perdono che ben possono essere sia ideali che valori .
In verita' entrambi non possono che attingere alle stesse qualita' archetipiche fino a confondersi .
Dunque gli ideali sono dei valori cosi' come i valori non possono che corrispondere ad ideali .

Del tutto irrilevante poi il fatto che non si riesca a tradurli in azioni concrete pur facendo parte del nostro essere .
Questo e' il normale gap tra cio' che siamo e l'immagine che abbiamo di noi , cio' che vorremmo essere .
Non so se ho capito bene il tuo discorso, ma dal poco che emerge non sono affatto d'accordo.

Per mio fratello una ferrari è una bella automobile che vorrebbe guidare, per me sarebbe solo un enorme peso di cui liberarmi il prima possibile.
Eppure l'automobile è la stessa.
Il fatto che è noi non sappiamo come sono le cose in se, nella loro essenza oggettiva, ma sappiamo solo come sono per noi.

Quindi la PACE può essere per me un VALORE e per mio fratello un IDEALE, benchè la PACE sia sempre la medesima cosa.
Allora per distinguere il valore e l'ideale bisogna trovare un criterio, e io ho proposto il mio criterio.
VALORE è in un certo senso l'intensità emotiva che ha in noi un concetto, e la si misura in relazione a quanto è in grado di spingerci verso un certo comportamento.
Così se io ho il valore della pace, sono in grado di rifuggire la violenza.
IDEALE è in un certo senso l'esito di una valutazione delle nostre esperienze, e in quanto tale non esprime necesariamente una vera tendenza del nostro comportamento attuale, ma semmai può rappresentare una tentenza che vorremmo riuscire a seguire.
Così se per me la pace è solo un ideale ma non un valore, ecco che posso anche essere violento.

L'IDEALE in pratica è VALORE nella misur ain cui dietro la sua valutazione c'è una reale intensità emotiva, che lo mette in grado di condizionarci.

Ecco che chi ha l'ideale della fedeltà può veramente essere fedele nella misuta in cui tale ideale viene a essere un forte valore per lui, e non solo una vaga idea di ciò che sarebbe meglio ottenere.
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Vecchio 05-03-2010, 21.24.14   #12
'ayn soph
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In effetti sono un po la causa di malintesi dato che ho usato un linguaggio impropriamente e allora cerchiamo di fare un po meglio.
L'Amore lo metto come sottinteso altrimenti non parlerei neppure di valori, se non avessi neppure un briciolo di amore non vedo come potrei parlare di valori, certo di altri valori si.
L'Amicizia per me, specialmente con lo stesso sesso ha ed ha avuto un immenso posto dentro di me forse gestita male forse non ricambiata ed a questo era rivolto il mio post. Per me valori come l'Amicizia sono innati ed Eterni, ma non per tutti certamente.
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Vecchio 05-03-2010, 22.22.25   #13
griselda
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Non so se ho capito bene il tuo discorso, ma dal poco che emerge non sono affatto d'accordo.

Per mio fratello una ferrari è una bella automobile che vorrebbe guidare, per me sarebbe solo un enorme peso di cui liberarmi il prima possibile.
Eppure l'automobile è la stessa.
Il fatto che è noi non sappiamo come sono le cose in se, nella loro essenza oggettiva, ma sappiamo solo come sono per noi.

Quindi la PACE può essere per me un VALORE e per mio fratello un IDEALE, benchè la PACE sia sempre la medesima cosa.
Allora per distinguere il valore e l'ideale bisogna trovare un criterio, e io ho proposto il mio criterio.
VALORE è in un certo senso l'intensità emotiva che ha in noi un concetto, e la si misura in relazione a quanto è in grado di spingerci verso un certo comportamento.
Così se io ho il valore della pace, sono in grado di rifuggire la violenza.
IDEALE è in un certo senso l'esito di una valutazione delle nostre esperienze, e in quanto tale non esprime necesariamente una vera tendenza del nostro comportamento attuale, ma semmai può rappresentare una tentenza che vorremmo riuscire a seguire.
Così se per me la pace è solo un ideale ma non un valore, ecco che posso anche essere violento.

L'IDEALE in pratica è VALORE nella misur ain cui dietro la sua valutazione c'è una reale intensità emotiva, che lo mette in grado di condizionarci.

Ecco che chi ha l'ideale della fedeltà può veramente essere fedele nella misuta in cui tale ideale viene a essere un forte valore per lui, e non solo una vaga idea di ciò che sarebbe meglio ottenere.
Da quanto ho dedotto dal tuo scritto mi pare di aver capito, se no correggimi pure, che per te tutto è soggettivo, sia gli ideali che i valori?
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Vecchio 05-03-2010, 23.06.48   #14
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Da quanto ho dedotto dal tuo scritto mi pare di aver capito, se no correggimi pure, che per te tutto è soggettivo, sia gli ideali che i valori?
I valori e gli ideali, cosi come lo intesi in questi miei interventi, sono prodotti della natura umana, e riflettendo l'esperienza che matura la singola persona, sono di fatto personali, nel senso che possono variare da individuo a individuo.

La questione l'ho intesa come discussione su cosa fossero i valori e gli ideali per le persone.
Alla domanda se esistono dei valori e ideali assoluti avrei risposto in altro modo, perchè mi sarei riferito a fattori di carattere universale, e quindi in grado di accomunare perlomeno tutti gli individui umani.
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Vecchio 05-03-2010, 23.25.24   #15
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I valori e gli ideali, cosi come lo intesi in questi miei interventi, sono prodotti della natura umana, e riflettendo l'esperienza che matura la singola persona, sono di fatto personali, nel senso che possono variare da individuo a individuo.

La questione l'ho intesa come discussione su cosa fossero i valori e gli ideali per le persone.
Alla domanda se esistono dei valori e ideali assoluti avrei risposto in altro modo, perchè mi sarei riferito a fattori di carattere universale, e quindi in grado di accomunare perlomeno tutti gli individui umani.
Ti ringrazio per la precisa risposta e sono impressionata dalla chiarezza dell'esposizione.
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Vecchio 05-03-2010, 23.43.57   #16
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Sono parzialmente in linea con atomico sulla differenza tra valori ed ideali, ma credo che si sia saltato qualche passaggio e che si rischi di perdere quindi di vista alcuni aspetti.

La prima e più sostanziale differenza, che volendo anche emerge dalle sue definizioni, è che il valore esiste (su questo piano) e l'ideale no. Se l'ideale è un concetto che descrive come dovrebbe essere una determinata cosa per rappresentare la sua migliore possibilità, ecco che questo concetto, pur formatosi per estrapolazione di esperienze, non può che rappresentare un limite, appunto "ideale" (da idea) di quella cosa. Quindi, semmai, un punto a cui tendere e non una posizione raggiungibile (il limite è per definizione non raggiungibile).
Ovviamente l'ideale, essendo descrivibile, è condivisibile e, come tale, è capace di generare categorie di appartenenza.

Il valore invece sussiste alla cosa valutata, sia detta valutazione meramente soggettiva e non necessitante di consenso, sia movente verso l'oggettivo tramite consenso più o meno esteso.

Non mi fermerei però all'emotivo per stabilire il valore, anche solo soggettivo, di qualcosa. E' possibile, all'interno di un individuo, un conflitto di valori... ossia una parte di me può dare mlto valore ad una cosa e un'altra parte no. Esempio scemo: il valore che posso dare alla dieta è in conflitto con la tonalità affettiva verso la torta (possiamo anche metterci fedeltà-promiscuità o quel che vi pare) e in questo caso toccherebbe considerare lo pseudo-valore risultante dalla differenza dei due.


PS: per Ayn... forse se aprivi sull'amicizia in psico andavi più vicino a quello di cui volevi parlare
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Vecchio 05-03-2010, 23.55.15   #17
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PS: per Ayn... forse se aprivi sull'amicizia in psico andavi più vicino a quello di cui volevi parlare
Ho infatti fatto una ricerca su valori e non mi ha dato nulla ma il pensiero era su un valore, pazienza tutto serve.
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Vecchio 06-03-2010, 00.15.00   #18
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Non so se ho capito bene il tuo discorso, ma dal poco che emerge non sono affatto d'accordo.

Per mio fratello una ferrari è una bella automobile che vorrebbe guidare, per me sarebbe solo un enorme peso di cui liberarmi il prima possibile.
Eppure l'automobile è la stessa.
Il fatto che è noi non sappiamo come sono le cose in se, nella loro essenza oggettiva, ma sappiamo solo come sono per noi.

Quindi la PACE può essere per me un VALORE e per mio fratello un IDEALE, benchè la PACE sia sempre la medesima cosa.
Allora per distinguere il valore e l'ideale bisogna trovare un criterio, e io ho proposto il mio criterio.
VALORE è in un certo senso l'intensità emotiva che ha in noi un concetto, e la si misura in relazione a quanto è in grado di spingerci verso un certo comportamento.
Così se io ho il valore della pace, sono in grado di rifuggire la violenza.
IDEALE è in un certo senso l'esito di una valutazione delle nostre esperienze, e in quanto tale non esprime necesariamente una vera tendenza del nostro comportamento attuale, ma semmai può rappresentare una tentenza che vorremmo riuscire a seguire.
Così se per me la pace è solo un ideale ma non un valore, ecco che posso anche essere violento.

L'IDEALE in pratica è VALORE nella misur ain cui dietro la sua valutazione c'è una reale intensità emotiva, che lo mette in grado di condizionarci.

Ecco che chi ha l'ideale della fedeltà può veramente essere fedele nella misuta in cui tale ideale viene a essere un forte valore per lui, e non solo una vaga idea di ciò che sarebbe meglio ottenere.
L'ideale ed il valore una volta interiorizzati sono la stessa cosa .

Perche' l'ideale di pace per un uomo dovrebbe essre compatibile con un atto di violenza mentre il valore della pace per quello stesso uomo dovrebbe avere l'effetto di impedirgli l'atto di violenza?
L'idea astratta di pace una volta fatta propria dall'individuo e' per lui un valore ed un ideale .
Ideale e valore soggettivamente intesi sono la stessa cosa perche allo stesso modo significativi .
La differenza che fai in base all'emotivita' e all'esperienza non convince .
Entrambi valore ed ideale sono qualita' della psiche che come detto attingono alle stesse immagini archetipiche .

Ultima modifica di nikelise : 06-03-2010 alle ore 00.32.23.
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Vecchio 06-03-2010, 00.51.48   #19
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Ancora : l'ideale non ha nulla a che fare con l'esperienza , non nasce dall'esperienza , non ne e' una derivazione , ma e' una categoria dello spirito , del pensiero , prima dell'esperienza e spesso opposto all'esperienza .
Il valore e' altra categoria dello spirito di particolare significato per l'individuo che ha fonte nelle immagini primordiali della psiche .
Per il valore l'emotivita' non e' fondante ,non ne e' l'origine bensi' una conseguenza .
La realizzazione concreta di un valore produce emozioni e non e' al contrario l'emozione a generare un valore .
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Vecchio 06-03-2010, 01.02.25   #20
'ayn soph
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tutto può essere nikelise, ma sembra che etimologicamente l'idea o ideale è qualcosa che ha invece molto a che fare con l'esperienza, il sapere il conoscere.





Edit: il Valore invece lo identifica come: Virtù dell'animo che fa l'uomo eccellente in ogni cosa. (Esser forte, gagliardo, aver merito, pregio).
Per fare un parallelo la vedono come la Musa delle Arti, ovvero come era la Musica (Musa) che abbracciava tutte le arti.

Ultima modifica di 'ayn soph : 06-03-2010 alle ore 01.14.28.
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Vecchio 06-03-2010, 01.11.12   #21
griselda
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Dopo aver letto tutti mi sono guardata dentro e secondo me, il valore è ciò che sono disposta a spendere, ovvero io do un certo valore a quella cosa e quindi sono diposta sino ad esempio a sforzarmi sino a quel tot.

Quando ero adolescente e quindi senza esperienza ma piena di amore per la vita ero disposta a spendere tantissimo per l'amicizia ad esempio o per la coppia per la fedeltà cose a cui davo un valore io, anche se credo che poi quel valore lo avessi appreso, copiato, e fatto mio. Quindi ho iniziato a dare valore a determinate cose.
Mi domando se non le avessi lette, viste, sentite, avrei ugualmente dato valore a quelle cose?
L'ideale invece mi pare la traccia dalla quale non si può discostarsi, una specie di gabbia rigida da cui non si può uscire e che complica le cose nel momento in cui non si riesce a raggiungere. Per gli ideali si fanno anche le guerre, come per gli ideali non si fa la guerra, mi pare uno schierarsi totale a favore di qualcosa e contro qualcos'altro. E' come percorrere un'autostrada senza uscite, se esci prima dell'arrivo hai perso.

Poi tornando al ragazzo, le esperienze negative che non sono state digerite, assimilate e comprese fanno si che i valori e gli ideali cambino prospettiva. Si perde la fiducia perchè, ci si aspettava che gli altri avessero i nostri ideali e dessero lo stesso valore che gli diamo noi. E quando il vedere negli altri comportamenti diversi, pensieri diversi fa si che siamo noi ad abdicare anche se poi diamo la colpa agli altri.
In soldoni: tutti siamo rimasti delusi almeno una volta da un amico, ma perchè? Non è stata colpa della fiducia mal riposta, ma il voler da lui qualcosa che noi avevamo come ideale e come valore. Se li abbiamo siamo noi che dobbiamo tenerli e non aspettarceli dagli altri. Non è un ritorno che dobbiamo cercare ma un perseverare su ciò in cui crediamo.
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Vecchio 06-03-2010, 01.20.26   #22
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Gris:
l'ultima tua parte è un po quello che ho detto sopra in sostanza alla fine detto volgarmente "chi se ne frega" se non apprezzi la vera amicizia ci sono tanti altri (ma chi li ha visti) che invece lo faranno quindi non è un retrocedere ma un tenere le posizioni.
Leggendo l'etimo mi sono accorto che danno un senso diverso dal mio (non discuto se vero o meno) e per loro il valore è addirittura un motore che ci sprona e che è identificabile nell'animo (virtù dell'animo).

Ultima modifica di 'ayn soph : 06-03-2010 alle ore 01.23.43.
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Vecchio 06-03-2010, 01.27.28   #23
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quindi non è un retrocedere ma un tenere le posizioni.
Concordo in pieno.

P.S. ah se avevi detto questo non lo avevo capito, sorry
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Vecchio 06-03-2010, 01.32.51   #24
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Leggendo l'etimo mi sono accorto che danno un senso diverso dal mio (non discuto se vero o meno) e per loro il valore è addirittura un motore che ci sprona e che è identificabile nell'animo (virtù dell'animo).
Sono andata a leggere l'etimo.
In effetti fa riferimento all'uomo di valore, che poi è quell'uomo che non retrocede, come dicevamo, non si svende.
Sicuramente c'è anche altro per carità ma per ora non lo vedo.
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Vecchio 06-03-2010, 01.33.27   #25
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Concordo in pieno.

P.S. ah se avevi detto questo non lo avevo capito, sorry
Può essere che non l'ho detto o non si capisca ma lo confermo
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