|
Ermopoli
L'antica città della conoscenza |
|
|
|
|
04-02-2006, 22.11.26
|
#1
|
Amministratore
Data registrazione: 28-05-2004
Messaggi: 9,695
|
Strutturazione dell'Universo
Ripropongo (in altro modo) una discussione che sto sviluppando su Riflessioni.
Utilizzando solo termini... diciamo scientifici o comunque razionali senza mai entrare in metafisica cercherò di esporre la struttura dell'universo.
Una delle forze che determina la capacità di organizzazione a partire dall'energia fino ai pianeti, galassie etc è l'attrazione in qualsiasi forma, da quelle elettromagnetiche, cimiche o elettrochimiche etc fino alla simpatia, amore etc.
Per capacità di organizzazione intendo la possibilità di creare strutture sempre più complesse, evolute e quindi più intelligenti (utilizzando la solita definizione di: capacità di adattamento all'ambiente).
Più degli elementi hanno la possibilità di combinarsi in nuove forme e più possono evolvere, quando si va verso la saturazione della capacità attrattiva si fermano le possibilità di nuove strutture.
Fin qui siamo sul meccanico poi arrivati alla massima saturazione una certa capacità decisionale può influire sulla possibilità di muovere la struttura... liberare possibili nuovi legami e quindi riprendere "la corsa" verso una nuova organizzazione...
---- mi fermo un momento----
|
|
|
05-02-2006, 21.26.20
|
#2
|
Cittadino/a Emerito/a
Data registrazione: 06-08-2005
Messaggi: 3,153
|
Molto interessante Uno... ma non c'è anche il rischio che con il tempo l'attrazione diventi repulsione e la struttura si scinda? Nel caso di pianeti e della loro capacità gravitazionale non dubito, ma cosa fare con l'uomo che all'ordine del giorno rovina amicizie e matrimoni per la sua scarsa capacità "amorosa"?
__________________
|
|
|
05-02-2006, 21.52.49
|
#3
|
Amministratore
Data registrazione: 28-05-2004
Messaggi: 9,695
|
beh adesso stavo parlando di strutturazione ed organizzazione.... comunque è giusto che esiste anche una forza repulsiva (che vale anche per pianeti etc..).
Del resto per permettere nuove organizzazioni quando si è raggiunta saturazione ci sono due strade:
o un movimento che sposta i legami delle particelle costituenti l'entità oppure l'intervento di una forza repulsiva che apre alcuni varchi a possibili nuovi legami.
Nel caso umano un matrimonio è una combinazione satura da un certo punto di vista, perchè si raggiunga una nuova struttura o subentra un amante, e quindi alcune risorse riservate a moglie/marito si liberano a favore dell'amante appunto, oppure interviene il divorzio con la possibilità di una nuova struttura.
|
|
|
06-02-2006, 00.17.22
|
#4
|
Partecipa agli eventi
Data registrazione: 19-12-2004
Messaggi: 1,350
|
Citazione:
Originalmente inviato da Uno
Più degli elementi hanno la possibilità di combinarsi in nuove forme e più possono evolvere,
|
Quindi nel caso del matrimonio si è raggiunta la saturazione perchè esso è inteso come attrazione tra due elementi (uomo e donna) soltanto... Visto da questo punto di vista (cioè da quello dell'organizzazione dell'universo) un legame come quello della coppia è parecchio limitante ai fini dell'evoluzione...
Citazione:
Originalmente inviato da Uno
oppure interviene il divorzio con la possibilità di una nuova struttura.
|
Qui immagino intervenga una forza repulsiva... Altrimenti sarebbe più semplice per tutti e due farsi attrarre da un'altra struttura (per evolvere come scrivi sopra)come può essere un gruppo...
Sì lo so che quello del matrimonio era solo un esempio ma era giusto per capire questo discorso che trovo interessante
|
|
|
06-02-2006, 11.34.08
|
#5
|
Utente Cancellato
Data registrazione: 17-01-2006
Residenza: Genova
Messaggi: 88
|
Secondo il mio punto di vista, il ricombinarsi dei soggetti siano uomini o particelle è dovuto unicamente all'eterno tentativo di giungere alla stabilita'.Per stabilita' intendo quello stato in cui nulla puo' piu' essere mutato....il Nirvana?
|
|
|
06-02-2006, 14.03.55
|
#6
|
Amministratore
Data registrazione: 28-05-2004
Messaggi: 9,695
|
Citazione:
Originalmente inviato da milsan
Secondo il mio punto di vista, il ricombinarsi dei soggetti siano uomini o particelle è dovuto unicamente all'eterno tentativo di giungere alla stabilita'.Per stabilita' intendo quello stato in cui nulla puo' piu' essere mutato....il Nirvana?
|
Ma è la migliore possibilità? E soprattutto può esistere oggettivamente all'infinito?
|
|
|
07-02-2006, 13.45.56
|
#7
|
Utente Cancellato
Data registrazione: 17-01-2006
Residenza: Genova
Messaggi: 88
|
Sinceramente Uno ,non so' giudicare se sia o meno auspicabile, mi limito ad osservare il fenomeno dal mio limitato punto di vista.
|
|
|
09-02-2006, 22.17.10
|
#8
|
Utente Cancellato
Data registrazione: 17-01-2006
Residenza: Genova
Messaggi: 88
|
Riguardo alla durata possibile della stasi raggiunta, dopo averci a lungo pensato, ritengo che solo nell'Ente Supremo alberghi e compenetri l'infinito.
Che poi si possa definirlo e raggiungerlo è tutta un altra storia....
...sempre miei pensierini...valgono solo per quello che sono..
|
|
|
10-02-2006, 11.29.01
|
#9
|
Amministratore
Data registrazione: 28-05-2004
Messaggi: 9,695
|
Ecco siamo d'accordo Milsan solo al di là/prima della creazione può esistere qualcosa di completamente immobile, l'Universo creato ( e qui che siamo in "scienze" è ancora più evidente) non ha nessun punto fisso fermo, ci possono essere degli apprenti immobilità che dipendono dal punto di vista dell'osservatore ma che non sono reali, anche la nostra terra sembra immobile se non controlliamo a lungo il "movimento" (si muovono anche loro ma non solo loro) degli astri.
Dicevamo che esiste questa "forza" di attrazione che si sviluppa (non è proprio un sviluppo in senso di progressione, quanto di piani di esistenza micro e macro... misure intermedie etc ed organizzazione e coscienza variabile) dalla particella più infima (come grandezza) e con capacità di decisione tendente al nulla andando verso l'organismo/entità con capacità di decisione tendente all'assoluto (anche se non lo conosciamo e senza voler aver fede, per una questione logica di possibilità deve esistere)
Questa "scala progressiva" evidenzia che cambia il tipo di attrazione, da quella reale e materiale (atomi, pianeti etc...) a quella "concettuale" affetti, simpatie, amore... etc e possiamo notare come togliendo progressivamente la materialità visibile (anche se la scienza sta individuando fattori razionalizzabili a questi rapporti) questa "forza" (attrazione) acquisisce un maggior carattere di scelta. Diciamo che facendo un esempio banale anche con una scala "osservabile" più un amore è puro e maggiormente è voluto e non meccanico.
Vi lascio un piccolo spunto riflessivo prima di fermarmi per adesso. Ho parlato di attrazione per comodità di impatto mentale, ma se fosse invece una spinta?
|
|
|
10-02-2006, 12.30.17
|
#10
|
Inizia a fare amicizie
Data registrazione: 26-07-2005
Residenza: Presto a Milano....
Messaggi: 201
|
Se fosse una spinta l'unica cosa che mi viene in mente è il principio di Archimede: Ogni corpo immerso in un fluido riceve una spinta dal basso verso l'alto pari al peso del volume di liquido spostato...
Non so se c'entra con la discussione....ma in cosa siamo immersi, se riceviamo questa spinta?
|
|
|
10-02-2006, 12.41.48
|
#11
|
Utente Cancellato
Data registrazione: 17-01-2006
Residenza: Genova
Messaggi: 88
|
Uno il tuo introdurre il concetto di spinta in antitesi all'attrazione, sott'intende sempre uno stato duale e dunque una separazione, che secondo me in realta' non c'è nel Logos..
|
|
|
10-02-2006, 15.38.31
|
#12
|
Amministratore
Data registrazione: 28-05-2004
Messaggi: 9,695
|
Certo che si parla di uno stato duale (separazione non c'entra niente in questo caso) per due semplici motivi: siamo nella sezione Scienza, e nell'Universo la dualità o polarità esisterà sempre , all'individuo è possibile trascenderla ma limitatamente ai "piani" inferiori di quello dove soggiorna lui (se ti va ti approfondire la dualità qui avevo iniziato, anche se psicologicamente un discorso che come tanti altri è ancora da completare... ma addirittura sarebbe da riaffrontare la cosa dal punto di vista esoterico/spirituale)
facciamo un esempio "scientifico" per quanto limitato e/o bizzarro
sono un pesce e vivo nell'acqua, osservo dall'increspatura della superficie le rive e vedo l'uomo, in questo caso vivo in uno stato sapendo che ne esiste un altro a me non accessibile vivo in una metà della dualità. Sono l'uomo, vivo nella terra ferma ma se voglio mi immergo nell'acqua, vivo in uno stato, non sono separato dall'altro ma sono nel duale ancora per quanto integrato, sono un martin pescatore, vivo nell'aria (passami questo per l'esempio) ma posso immergermi nell'acqua o poggarmi a terra, ho trasceso la dualità nel senso che posso osservarla dal di fuori oggettivamente quando sono in aria, ma appena entro in uno dei due ambienti sono nella dualità del piano inferiore... però a mia volta vivo la dualità di essere in alto (aria) o in basso terra o acqua... un essere che vivesse nello spazio fuori dall'atmosfera terrestre avrebbe trasceso quest'ultima dualità.... per cui ti rendi conto che per essere completamente fuori dalla dualità bisognerebbe essere non creati, fuori dalla creazione.
Purtroppo la filosofie orientali in questo hanno portato molta confusione, l'Ermetismo è rimasto più pulito in tal senso anche se ha perso da altre parti.
Ero indeciso se portare l'esempio qui, ma l'ho fatto perchè voglio evidenziare che anche un certo tipo di scienza (forse uno scienziato moderno riderebbe ) se vista con la mente aperta non è lontanta dalla spiritualità e dall'esoterismo che poi era la scienza del passato.
|
|
|
10-02-2006, 22.31.37
|
#13
|
Utente Cancellato
Data registrazione: 17-01-2006
Residenza: Genova
Messaggi: 88
|
Ok.. Grazie Uno ora ho compreso il tuo punto di vista
|
|
|
Strumenti discussione |
Cerca in questa discussione |
|
|
Regole di scrittura
|
Tu non puoi inserire nuovi messaggi
Tu non puoi rispondere ai messaggi
Tu non puoi inviare files
Tu non puoi modificare i tuoi messaggi
Il codice [IMG] è Attivato
Il codice HTML è Disattivato
|
|
|
Tutti gli orari sono GMT +2. Adesso sono le 19.59.21.
|