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Vecchio 09-01-2010, 02.01.49   #26
Belgarion
Pensa di allungare la permanenza
 
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Tu sei la Dea di te stessa, tutto muta anche dio ma cosa è Dio se non la nostra visione di esso?? Se tu Credi che ti aiuta esso ti Aiuta se tu credi che ti odi esso ti odierà, I Dogmi sono per incastrare le menti ai gonzi, l'unico vero Dio sei tu perché ciò che tu ritieni reale per te è realtà (Scusate sono le farneticazioni quando arriva l'una di notte ^^)
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Vecchio 09-01-2010, 03.50.34   #27
Uno
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Non è molto carino apostrofare gonzi chi la pensa diversamente da te Belg.... comunque facciamo una cosa, tu mettiti a credere di essere stramiliardario e poi mandami un assegnino.
Basta che tu lo creda reale no?
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Vecchio 09-01-2010, 11.48.55   #28
Belgarion
Pensa di allungare la permanenza
 
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La parola "gonzi" non voleva essere utilizzata in modo dispregiativo, le persone che seguono un dogma e ci credono sono persone che io stimo perché sono in grado di fare qualcosa che io non ho mai saputo fare, mi riferivo a tutti quei falsi credenti che si adagiano sui dogmi della chiesa per sentiri al sicuro, troppo pigri per pensare profondamente alla loro fede. La Fede è per le persone illuminate, ripeto molto più illuminate di me, però chi accetta la fede senza posri domande perché ci si trova comodo non è apprezzabile come una persona che vive un pieno percorso spirituale e che ci creda davvero. Anzi il "gonzo" sminuisce la fede del vero credente. Nonostante tutto mi scuso per non essere riuscito ad esprimere bene la mia opinione e con tutte le persone a cui ho dato una falsa impressione su quello che voloevo dire.
Tornando a noi il problema a cui mi riferivo era sulle emozioni, sui sentimenti e sll'inconscio. Se una persona crede veramente in qualcosa, oppure è veramente certa di qualcosa, senza nemmeno accorgersene si ritroverà a a svolgere tute le azioni in funzione di quella convinzione. ALmeno è la mia opinione, e poi il pazzo crede di essere miliardario e ai suoi occhi lo è ^^ forse è melio essere pazzi che sani almeno ci si diverte di più !!
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Vecchio 09-01-2010, 13.47.06   #29
m@pi
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Pensaci, forse il mare e la sua bellezza ti appagano a tal punto che anche tu in quel momento non hai bisogno di niente.

Dio ti porta direttamente all'essenziale, e quando ci arrivi realizzi in modo immediato di quante poche cose abbiamo davvero bisogno.

Peccato che poi siamo così deboli di memoria

grazie per i vostri pensieri ragazze, grazie capo, sò che ci ascolti sempre tutti anche quando non scrivi.

Grazie Dafne, sentivo bene dentro me quello che dici ma non riuscivo a spiegarlmelo, è come se la mente non capiva... ora il mio sentire e il mio capire si sono uniti...
mi si è accesa la lampadina e scopro una profonda verità nelle tue parole
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Vecchio 09-01-2010, 14.10.47   #30
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La parola "gonzi" non voleva essere utilizzata in modo dispregiativo, le persone che seguono un dogma e ci credono sono persone che io stimo perché sono in grado di fare qualcosa che io non ho mai saputo fare, mi riferivo a tutti quei falsi credenti che si adagiano sui dogmi della chiesa per sentiri al sicuro, troppo pigri per pensare profondamente alla loro fede. La Fede è per le persone illuminate, ripeto molto più illuminate di me, però chi accetta la fede senza posri domande perché ci si trova comodo non è apprezzabile come una persona che vive un pieno percorso spirituale e che ci creda davvero. Anzi il "gonzo" sminuisce la fede del vero credente. Nonostante tutto mi scuso per non essere riuscito ad esprimere bene la mia opinione e con tutte le persone a cui ho dato una falsa impressione su quello che voloevo dire.
Tornando a noi il problema a cui mi riferivo era sulle emozioni, sui sentimenti e sll'inconscio. Se una persona crede veramente in qualcosa, oppure è veramente certa di qualcosa, senza nemmeno accorgersene si ritroverà a a svolgere tute le azioni in funzione di quella convinzione. ALmeno è la mia opinione, e poi il pazzo crede di essere miliardario e ai suoi occhi lo è ^^ forse è melio essere pazzi che sani almeno ci si diverte di più !!
Io lo so che non sei cattivo e non volevi dare un senso cattivo alla parola, ma quella parola significa una cosa e tutte le persone che non sanno il senso che tu volevi dargli possono solo capire il verso senso della parola.
Non èè una bella parola, se non ti fidi leggi il dizionario o cerca l'etimologia, oggi viene anche usata in maniera superficiale, ma nel suo vero senso è piuttosto offensiva
Usa bigotto o bacchettone della fede piuttosto, ma se lo dici rivolgendoti direttamente a qualcuno non è comunque una cosa bella.

E' vero, il pazzo può stare molto meglio di uno "normale", l'importante è essere capaci di stare da soli, non si può fare i pazzi in società. Non si può fare il pazzo (o il matto, vedi la Via) per la cose che ci fanno comodo e però volerlo fare all'interno delle strutture altrui.
Se tu credi di essere ricco puoi anche convincerti di esserlo, ma nel momento in cui pensi di vivere da ricco in un ambiente che non crede la tua stessa cosa non ti faranno comprare nulla senza moneta. Non so se capisci quello che intendo.
Ci vuole moltissima forza per vivere da matti o profonda incoscienza, ma la seconda non è che sia migliore di chi si adatta.
Sul discorso dogmi poi qualcosa abbiamo scritto in giro, purtroppo la credenza comune è che le Chiese (di qualsiasi religione) si inventino i dogmi, e così è in alcuni casi purtroppo ma nella maggior parte dei casi il dogma è solo la codificazione di qualcosa che è al di sopra della Chiesa di turno, qualcosa che c'era prima e ci sarà dopo anche senza quelle parole.
Comunque tutto il discorso non c'entra poi tanto con l'esperienza di Daf che sta parlando della sua riscoperta di Dio, il fatto che ci sia in mezzo la Chiesa non significa nulla.

Voglio solo provare a darti un altro spunto: la fede se l'accetti la devi accettare senza domande altrimenti non è fede è ragionamento, le domande te le puoi fare prima, dopo e lateralmente, ma non sulla fede.
Quindi la fede se l'accetti, l'accetti a prescindere da tutto, le domande poi te le fai (dovresti) sul come manifestare la fede, se manifestarla..... e sul capire l'Universo che con la fede non c'entra nulla.
C'era un discorso sulla fede da qualche parte.... potremmo riprenderlo/continuarlo.
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Vecchio 17-01-2010, 02.17.27   #31
dafne
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La religione, la fede, veicolano una Forza, vero?
Così mi sembra ora.
E' razionalmente banale ma una scoperta in senso irrazionale...spè che m'intorcolo, mi fermo.

Cercherò la discussione aperta
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Vecchio 17-01-2010, 02.32.41   #32
Ray
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La religione, la fede, veicolano una Forza, vero?
Non so se ti è mai capitato di leggere qualche storia basata sul principio che qualcosa non esiste se nessuno ci crede. Io ne ho trovate diverse... una sulle fate, una sugli antichi dei... è un tema abbastanza esplorato.
Non so se Dio smetterebbe di esistere se nessuno ci credesse, non credo, ma non è questo il punto. Se non ci credo non esiste nella mia vita. Se ci credo esiste e può agire.
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Vecchio 17-01-2010, 11.46.12   #33
Sole
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Non so se ti è mai capitato di leggere qualche storia basata sul principio che qualcosa non esiste se nessuno ci crede. Io ne ho trovate diverse... una sulle fate, una sugli antichi dei... è un tema abbastanza esplorato.
Non so se Dio smetterebbe di esistere se nessuno ci credesse, non credo, ma non è questo il punto. Se non ci credo non esiste nella mia vita. Se ci credo esiste e può agire.
Forse il non crederci chiude la porta che fa accedere al ponte tra noi e le fate o tra noi e gli dei. Questi continuano a desistere come forme pensiero e Forze ma non ne abbiamo percezione neppure come possibilità. Se ci si crede c'è la possibilità di accedere al ponte.
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Se non sarò me stesso chi lo sarà per me? E se non ora, quando?
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Vecchio 13-12-2010, 01.38.41   #34
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Tiro sù questa discussione per non dimenticare più..quant'è facile dimenticare!
Nel rileggere i miei vecchi post delle volte ho dei brividoni perchè mi ripeto e ripeto in modo ciclico sulle cose...anche se un pochetto minimo cambiano..

Ho dormito, ho dimenticato, no, ho trascurato il germoglio e adesso lo guardo e mi vien da essere triste ma qualcosa non ci riesce.

Doveva essere così, non sò spiegarmelo ancora ma in qualche modo la cotta iniziale era logico che sarebbe scemata lasciando poi il posto alle cure quotidiane...che tanto mi danno noia

E così ho lasciato perdere ma la pianticella non è morta, rientrando in chiesa in questi giorni ho potuto riacciuffare le sensazioni passate ma vivendole in un altro modo, con un altro senso, un'altra percezione.

Il perdono e l'abbraccio sono sempre lì per me, il calore e l'accoglienza anche e la cosa più importante che adesso davvero riesco a svincolarle quasi del tutto (del tutto ancora no, direi una bugia) queste sensazioni dalle persone e dalle aspettative.

Il mio rapporto con Dio stà maturando, inizio a non aver più il sussurrato bisogno di restare nascosta, di entrare di mattina e uscire se c'è gente, di lasciare un occhio a controllare chi c'è e come mi guarda.

Mi rendo anche conto dello sguardo serio che si posa su di me, come se un padre buono mi volesse bene pur disapprovando quello che stò facendo (o non facendo, meglio). Non lo sò è come se mi avesse accolta e adesso mi stesse guardando come se fosse il momento per me di accoigliere Lui perdavvero, senza ma nè se.

Non è neanche un qualcosa di ecclatante, un'esplosione di chissà quale emozione o di energia o di luce, è qualcosa che viaggia in modo diverso, molto più pacato,più lineare, più costante ma più intenso.

Voglio scrivere questa cosa anche se persiste un pò la sensazione di esser giudicata, che però è un problema mio quindi me lo ciuccio tutto.

Oggi in chiesa dopo la comunione ho sentito quella vocina (quel che rappresenta poco conta adesso, ho deciso) dirmi di togliermi dalle spalle i fardelli che non mi appartengono, di lasciarli andare perchè mi pesano inutilmente.
Poi ancora in un momento di preghiera solitaria.."ti tolgo questi pesi inutili, senti la leggerezza sulle tue spalle e anche con i tuoi figli preoccupati solo di quello che spetta a te e lascia che il resto venga da sè. Devi essere mamma, solo questo, del resto non ti preoccupare. Cercare il significato della parola mamma sarà quello che farai in questa settimana".

Mi sento come se stessi per decidere qualcosa di importante, come se fossi sospesa tra qualcosa che potrebbe cambiare il mio modo di essere e questa voce interiore sento che non và frenata o arginata anche se la mia razionalità (o quello che le somiglia) mi dice che sono matta, che mi perderò ancora, che tornerò tra le nuvole e che i miei problemi peggioreranno.
E' curioso, adesso semplicemente non riesco a crederle a questa razionalità così sterile, certo, con le voci meglio andarci cauti ma le cose che dice la vocina risuonano così sensate...se solo riuscissi ad arginare questa pigrizia maledetta....
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Vecchio 20-03-2011, 21.53.46   #35
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Un discorso interessante, che ha risposta perchè molte delle volte scambiamo per Dio come il Genio di Aladino, altre volte chiediamo, chiediamo, non ringraziamo e sopratutto non ascoltiamo.
Dentro di noi ci sono spesso risorse e soluzioni più di quanto crediamo. Io a volte ritengo che ogni volta che non mi sento ascoltato da Dio, è perchè ho messo i tappi alle orecchie, e degli occhiali neri.

Ma il solo credere a Dio basta? Una frase famosa nel mondo del cattolicesimo è: anche satana ci crede e trema.
Questo significa che il soltanto crederci non basta, sopratutto se è un crederci razionale.

Io posso credere o non credere agli alieni, non mi cambia niente nella vita ne l'uno nell'altro.
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Vecchio 20-03-2011, 22.29.52   #36
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Non sò dove piazzare le parole che ho nel cuore, ho vagato nel forum alla ricerca del contenitore più adatto ma nessuno andava bene.

Milioni di parole non rendono il sentire che ho adesso ma devo provarci, pena lo scoppiare

Tutto un percorso mi ha portata qui, a questo punto, a sentire questo amore, questa tenerezza infinita che però è forte, solida, non sò davvero come definirla.

C'è tutto il mio mondo in questo sentire, gli scomparti in cui ho relegato le parti di me che capivano, quelle che osservavano, quelle che facevano, quelle che sbagliavano, quelle che si autotorturavano...con la bambina a dirigere tutte le operazioni.

Potrei dire che provo un'infinita compassione (nel senso più vero del termine) per questa bambina che sono, potrei dire che mi sento piena di gioia per la fermezza che sento arrivare in salita con la donna che comprende, potrei dire che mi sento amata di un amore profondo da questa divinità altissima che mi ha sfiorata e potrei persino dire di essere innamorata in un modo in cui non avevo mai fatto esperienza prima.

E' tutto così confuso eppure potente, intuisco la carica che ne può venire a galla, intuisco che le cotte che mi hanno cercata in questi giorni erano causate dalla perdita di riferimenti, dalla paura e anche dall'incapacità di attingere a qualcosa di così profondo ed eterno da non essere descrivibile.

Potrei ma non posso, lascio la ragione un attimo in pace e la consolazione dilagare, non voglio più chiedermi se durerà

Ho detto si.

Come ad una proposta di matrimonio per tanto tempo ignorata soncertata di fronte alla perseveranza del mio pretendente. Ho frenato gli slanci in ogni dove, verso gli uomini verso il cibo verso i soldi verso il litigio verso l'elargire consigli...e ho sentito. Un terremoto è passato ma solo a preavviso dei prossimi, tanti, spero che siano tanti perchè tornerò a dormire questo già lo sò.

Ma adesso sono abbastanza vecchia per sapere che sopravviverò, che quello che cadrà verrà ricostruito, che quello che perderò non era mai stato mio, che in ogni momento in ogni luogo non esisterà mai più la solitudine ma un silenzio pieno di cose da sentire, pieno di me e delle persone che con me condividono la strada, le sento vibrare nel silenzio e sento che ogni cosa ha una sua logica, una sua ragione.
Non dovrò più vergognarmi di me.
Entro nel regno magico delle possibilità pronta a farmi prendere a sberle dalla realtà ma la misura della necessità si è abassata e il valore delle priorità invertito.

Un giorno Cassandra ha scrito che dovremmo rispetto per quest'essere speciale che siamo. Ecco, è tanto di quello che sento, di quest'assenza di parti, di schieramenti, di posizioni atte a definire solo dei confini. Di parole giuste.
I piedi ben piantati per terra, come un frassino alla ricerca del sole, voglio crescere e mantenere questa sensazione.

Che cosa mi spingeva a non ascoltare, a non fare, a restare bambina, a chiedere continuamente....è così semplice da sembrare mortalmente banale.

Un segreto nel cuore.
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Vecchio 21-03-2011, 02.11.46   #37
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Un discorso interessante, che ha risposta perchè molte delle volte scambiamo per Dio come il Genio di Aladino, altre volte chiediamo, chiediamo, non ringraziamo e sopratutto non ascoltiamo.
Dentro di noi ci sono spesso risorse e soluzioni più di quanto crediamo. Io a volte ritengo che ogni volta che non mi sento ascoltato da Dio, è perchè ho messo i tappi alle orecchie, e degli occhiali neri.

Ma il solo credere a Dio basta? Una frase famosa nel mondo del cattolicesimo è: anche satana ci crede e trema.
Questo significa che il soltanto crederci non basta, sopratutto se è un crederci razionale.

Io posso credere o non credere agli alieni, non mi cambia niente nella vita ne l'uno nell'altro.
Beh, ma se credere o non credere ad una cosa non ti cambia niente, semplicemente non te ne occupi, non ti poni neanche la questione. Viceversa, se ti poni la questione, vuol dire che ti cambia qualcosa.
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Vecchio 21-03-2011, 10.36.51   #38
Astral
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Beh, ma se credere o non credere ad una cosa non ti cambia niente, semplicemente non te ne occupi, non ti poni neanche la questione. Viceversa, se ti poni la questione, vuol dire che ti cambia qualcosa.

Mi riferivo ad un credere razionale, ad esempio molti cattolici (ma non solo) dicono che si ci credono, ma è un credere razionale. C'è anche la categoria, che ci crede, ma per loro non cambia niente.
Ho sentito pure chi per lui se Dio esiste o meno non gli cambia nulla.
Il credere in Dio invece non come concetto razionale, ma perchè qualcosa ci ha spinto, allora fa si che si crea quel meccanismo, in cui anche la nostra vita, i nostri principi e noi in generale cambiamo.

Anche il mafioso crede in Dio, e rispetto al mafioso ateo, sostanzialmente cambia soltanto la forma.
Chi invece ha fatto anche blandamente esperienza di Dio, difficilmente può tornare indietro e dire no, io non credo più.
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