senso della vita

ulisse · 30-12-2010, 23.02.37

Non accetto questa esistenza come vedo molti intorno a me, lassciandola come passare senza far nulla... sprecando il proprio tempo con cavolate che poi non ti lasciano nulla.
Desidero impiegare per quanto mi è possibile questa esistenza nel migliore dei modi per sfruttarla visto il dono che questa ti da (la possibilità).
Spesso ho il timore o meglio senso di colpa di non starla sfruttando appieno e di vedere così il tempo sfumare senza poter più tornare indietro, mi capita spesso di penrtirmi poi del tempo sprecato nell'arrabbiarsi per cose futili e che alla fine dimostrano solo una mia impossibilità in certe circostanze, di accettare gli altri o gli eventi esterni per come sono, visto che non li posso cambiare ma posso lavorare solo su di me stesso.
Ora non voglio darvi l'idea leopardiana perchè così non sono

però sono pensieri che mi fremono di continuo e nei quali credo.
Inoltre secondo voi l'essere umano deve perforza condividere la propria esistenza con altri-altre oppure lo si fa perchè una forma di debolezza alla quale si deve cercare appoggio e sostegno?
Perchè essere me stesso comporta essere diverso dagli altri e mi porta a lasciare numerosi rapporti che vedo sprecati

spero di essere riuscito a esplicarvi i concetti anche se mi riesce difficile, scusate

PS: buon fine anno a tutti!

dafne · 31-12-2010, 01.02.00

Il senso della vita...mi è capitato spesso di chiedermi quale fosse pe me...ovviamente nei periodi più bui

il che mi fà pensare che quando stiamo bene, siamo soddisfatti, possiamo anche non chiederci il senso qual'è perchè lo viviamo.

Per moltissimo tempo ho associato al senso il valore di scopo, essenza, motivazione. Il senso della vita doveva essere un concetto di elevatissima potenza, di spinta inesauribile di apoteosi dell'essere (elloso

son caduta da piccola...)

Stasera leggendoti mi è capitato di pensare che forse il significato è molto più banalmente proprio quello di senso, di direzione. Da che parte direzioniamo la nostra vita?

E a questo punto m'è saltata allocchio anche che per senso si intende anche uno dei sensi, un insieme di sensazioni legate ad una particolare sfera ... possiamo chiamarlo organo?...uhm..ok, non sò definire senso, chi si offre?

Certo che se esiste un senso della vista che raccoglie tutto ciò che riguarda il vedere, un senso dell'udito che raccoglie tutto ciò che riguarda l'ascoltare, il sesto senso che raccoglie le informazioni diciamo sottili...il senso della vita che cosa raccoglie?

Uap, pensavo di aver trovato un indizio ma mi son ritrovata con nuovi enigmi.

Buon anno a voi

griselda · 31-12-2010, 01.21.30

Ciao Ulisse bel discorso che hai aperto.

Il senso della vita ci sto pensando e non credo di averlo mai trovato.
Forse è proprio questo dare un senso alla propria vita anche quando pare non averlo, trovarlo.

Per il senso come dice Daf fa parte dei cinque + uno?
Udito, tatto, vista, gusto, odorato + intuito ?

Se il senso è questo forse dovremmo rifarci all'eneagramma e a che tipo di senso ci muove prevalentemente. Questo potrebbe aiutarci a conoscerci un po' di più e quindi ad aiutarci a trovare un senso, se non alla vita a quello che viviamo nella nostra vita.

Oppure la vita è mancante di un senso e noi dobbiamo trovarglielo?
Questo mi porta al ragionamento di prima legato ai nostri sensi, visto che in noi predomina uno, magari allo stesso modo siamo mancanti di un altro e per cui se lo scopriamo possiamo creare l'intero.

Oppure dargli un senso si può interpretare come una via, un percorso si dice quella via è a senso unico, vuol dire che si può andare solo da un parte, che il senso di marcia va da una parte sola.
Quindi senso si può anche considerare come direzione, quindi dirigere la nostra vita verso qualcosa, magari qualunque essa sia ma seguirla fino in fondo, trovargli un percorso da seguire visto che l'uomo in balia sei sensi tutti si perde ovunque senza mai trovare un vero indirizzo, un senso che sia unico.

Buon Anno a tutti

ulisse · 31-12-2010, 11.54.39

Grazie per le vostre risposte e innanzi a tutto contraccambio gli auguri di un stupendo 2011 a tutti!

Tornando al discorso, io non mi stavo riferendo al significato stretto di senso (anche se una similitudine di certo sta all'interno di ciò) bensì allo sfruttare questa esistenza nella sua totalità per realizzare qualche cosa che poi resti una volta terminata. Tutto ciò che facciamo di materiale verrà poi a svanire e non sarà servito a nulla, potrà essere servito però alle generazioni future se si impiega e dedica un'intera esistenza ad uno scopo e così oltre ad aver aiutato il prossimo in una migliore esistenza si sarà pure ricordati nei ricordi.

Ciò che cerco di dire forse riesco a dirlo più facilmente con queste parole: mi sento quasi in colpa a sprecare il tempo in cose "inutili senza far nulla" e queste sarebbero le cose che fanno tutti i ragazzi quando si trovano oggi giorno.... mi fa quasi pena per tutti coloro che vedo quando vado (raramente) in città vestiti e che si comportano solo come per far parte di un determinato gruppo al fine di far parte di questo e reprimendo così la propria persona che deve esserci dentro ognuno di loro stessi. Vorrei poterglielo far capire che la vita non è quella! che stanno facendo solo le pecore nel gregge... lo so è difficile avere la forza di essere se stessi ma è una cosa meravigliosa!

e la vita è meravigliosa, ogni mattina ti da l'occasione di poter diventare una persona migliore però questo comporta spesso sofferenza, com'è giusto che sia, tutte le cose belle per amore ecc comportano dei sacrifici.

Io non mi do pace perchè non voglio ritrovarmi ormai al termine del mio tempo senza aver impegato appieno il tempo avuto a disposizione per compiere il mio compito (ognuno ne ha secondo me nella sua vita).
Ora di certo avrei potuto già fare molto meglio nel tempo passato ma desidero impiegare nel migliore dei modi ciò che mi rimane

Kael · 31-12-2010, 13.26.49

Ciao Ulisse, a volte la risposte più semplici sono anche le più profonde. Una volta guardavo un albero e mi sono chiesto "qual è il senso di quell'albero?". Essere un albero, mi son detto, è questo il suo senso.

....Essere uomo, la cosa più scontata, la cosa più dimenticata.
Già rendersene conto è un bel passo avanti, ma permettimi di farti un'osservazione. Le cose non sono mai inutili di per sè, dipende sempre dal come noi le facciamo. Posso raccontarmela e leggere un libro iniziatico pazzesco senza reale attenzione, solo per darmi l'idea che io sono diverso/migliore, e posso vivere una vita "mondana" sfruttando ogni singola occasione di crescita che il confronto con gli altri può darmi, anche se agli occhi degli altri posso apparire del tutto simile a loro. Non so se sono riuscito a spiegarmi a fondo, ma sono sicuro che qualcosa intuisci di questo discorso.

Ti dirò di più, c'è un momento in cui è fondamentale ritirarsi in se stessi, isolarsi dal resto del mondo, ma poi bisogna tornare nel mondo se si vuole crescere davvero. E' impossibile conoscersi completamente senza il confronto con gli altri, così come è impossibile osservarsi la schiena senza usare degli specchi. Per certe cose gli altri sono fondamentali, benchè in questo confronto non è necessario che condividano i nostri stessi intenti. Loro possono anche vivere una vita che ai tuoi occhi appare inutile, quello che conta è il modo in cui tu sfrutti queste occasioni.

Qualcuno una volta mi disse che ci si può illuminare anche leggendo Topolino. Quello che conta è il come....

Edera · 31-12-2010, 14.36.46

Citazione:

Originalmente inviato da Kael

Qualcuno una volta mi disse che ci si può illuminare anche leggendo Topolino. Quello che conta è il come....

ulisse · 31-12-2010, 14.48.40

grazie kael ha sottolineato diversi miei pensieri che non avevo detto e datomi dei buoni consigli su cui lavorare

Grey Owl · 31-12-2010, 15.47.43

Contraccambio gli auguri di un buon 2011.

La vita è ricca ed abbonda di occasioni per crescere. Penso che nella vita di ognuno vi sia un notevole spreco di energie e di tempo.

Parli di sfruttare questa esistenza nella sua totalità, ma se non si è svegli a sufficenza non è possibile. E' certo che tutto quello che facciamo di materiale rimarrà qui oppure svanirà con noi nel momento della nostra dipartita. Mi ha colpito quando parli delle generazioni future, ne parli come se lo scopo della vita è aiutare gli altri ma non accenni a se stessi. Eppoi l'aiutare gli altri per essere ricordati mi suona come un'esorcizzare la morte, il pensiero e la paura che nel momento della morte di noi non rimarrà nulla.

Ma poi cos'è inutile e cosa è utile? Tutti cerchiamo Dio, chi più e chi meno, chi cercandolo in un momento effimero di piacere, chi nella soddisfazione di essere stato di aiuto, chi nella fede, che nella spiritualità. Poi ci sono persone più spinte verso la ricerca ed altre verso lo studio astratto del mistero della vita.

Eppure credo che in mezzo a quei ragazzi che si trovano ogni giorno in città ci sarà qualcuno con i tuoi e miei stessi dubbi e con le tue e mie stesse domande.

Guarderei bene al fatto che provi pena per dei ragazzi che vedi in città ogni tanto, non conosci la loro vita, le loro aspirazioni e le loro idee. E' un'idea che ti sei fatto tu forse.

Tempo fa volevo evangelizzare il prossimo come ha detto tu, volevo andare in giro a far capire alle persone che la vita non è quella. Che essere come pecore nel gregge non è vita. Ed ho scoperto che perdevo tempo nel cercare di cambiare gli altri evitando di guardare me stesso per migliorarmi, per prendere le mie resposabilità del fatto che non volevo cambiare.

Se nascevo con le ali adesso saprei volare e se nascevo con le pinne adesso saprei nuotare. Eppure adesso sono esattamente quello che devo essere per quello che sono.

Quello che si può fare per se stessi è possibile farlo ora, adesso. Se non lo si fa è un'occasione persa che la vita (che è meravigliosa ed abbondante) ci ha donato e che con ontevole spreco continua donarci.

ulisse · 31-12-2010, 19.04.52

Grey sei stato davvero estremamente genitle a dire tutto ciò. Queste erano proprio delle risposte che andavo cercando e chidendomi...

Hai davvero perfettamente ragione soprattutto sul fatto che noi non possiamo cambiare gli altri ma solo lavorare su di noi stessi e se diamo la colpa ad altri è solo che colpa nostra perchè non li sappiamo accettare o vediamo in loro delle cose negative che dentro di noi sappiamo essere parte integrante di noi stessi.
Quando ho detto che mi fanno pena non era in senso negativo anzi era solo perchè non sapevo come poterli aiutare (riferendomi alle persone che conosco ma comunque anche nascondersi dietro a maschere che senso ha?).

Non ho interesse che la mia persona sia ricordata alla mia morte ma solo di aver fatto qualche cosa di utile per lo sviluppo di questo mondo lavornado ovviamente anche su di me.

Comuqnue davvero grande, hai colpito nel segno su più punti

Edera · 01-01-2011, 14.45.29

Citazione:

Originalmente inviato da ulisse

Quando ho detto che mi fanno pena non era in senso negativo anzi era solo perchè non sapevo come poterli aiutare (riferendomi alle persone che conosco ma comunque anche nascondersi dietro a maschere che senso ha?).

Ciao Ulisse, capisco quello che intendi e credo che l'intento sia davvero buono, tuttavia credo che l'unico modo per fare qualcosa per il mondo sia quello di abbandonare l'idea che dobbiamo aiutare qualcun'altro. Siamo solo noi la materia da lavorare, gli altri sono esattamente nella condizione in cui devono essere, brutta o bella che sia. Non voglio dire che dobbiamo diventare misantropi e fregarsene del prossimo ma solo che da un punto di vista ' evolutivo' (per quanto questa parola non mi piaccia) dobbiamo lasciare cadere ogni pretesa di cambiare gli altri perché non è compito nostro ma loro, chi deve cercare ... cerca, in pratica secondo me chi cerca di venire smosso, compie i suoi passi chi non lo cerca è perché gli è utile ancora rimanere dov'è. Non credo sia nemmeno questione di migliore o peggiore, sono solo due stati dell'essere diversi.
Ti porto un esempio personale, se qualcuno anni fa mi avesse detto che stavo buttando il mio tempo (e nell'ottica odierna riconosco di averlo 'buttato via') non mi avrebbe scalfito minimamente perché dal mio punto di vista tutte le inutilità della mia esistenza erano invece molto sensate. Ora le vedo come inutilità ma in realtà è ancora scorretto perché anche il 'tempo buttato' in realtà mi è servito per covare qualcos'altro utile in seguito. In pratica per me i puntini come nei giochi enigmistici puoi unirli solo a posteriore, una volta uniti riesci a vedere il disegno.

Uno · 01-01-2011, 16.20.40

Aggiungo solo una cosa a quello che hanno già detto, giustamente, sul fatto di lavorare su di se senza pensare agli altri:

non ti dimenticare di farlo fino al prossimo 31 dicembre....

ulisse · 01-01-2011, 23.54.07

Grazie edera... certo accettare ciò mi fa sentire in colpa in parte... però credo proprio che sia la cosa giusta da fare, perchè ogni uomo deve compiere determinate esperienze che in un momento futuro si renderanno utili in qualche maniera per il singolo in questione...
Alla faccia di quanto duro possa essere amare e voler bene alla fine anche se non lo si dimostra...

Citazione:

Originalmente inviato da Uno

Aggiungo solo una cosa a quello che hanno già detto, giustamente, sul fatto di lavorare su di se senza pensare agli altri:

non ti dimenticare di farlo fino al prossimo 31 dicembre....

è una battuta oppure data che sta a significare qualche cosa?

ulisse · 03-01-2011, 11.44.45

Ho riflettuto su quanto detto e avete proprio ragione sul fatto che noi non possiamo fare nulla per gli altri e che se stanno passando la vita attuale msignifica che in questo momento hanno bisogno di tale esperienza... ma mi rimane una perplessità: il non fare niente per gli altri singifica non porgere mai la mano per aiutare? oppure farlo solo quando uno ti chiede consiglio (interesse suo iniziale per cambiare qualche cosa)?

Poi non credo sia riferito a tutte le circostanze ciò ma solo al percorso spirituale e personalità interiore, nel resto della vita il dare ciò che si può a gli altri è corretto!...

In caso contrario anche tutto ciò che dice la chiesa verrebbe smentito e meno...

grazie già ora per chi che mi potrà rispondere a questi dubbi

Ray · 03-01-2011, 12.31.20

Citazione:

Originalmente inviato da ulisse

Ho riflettuto su quanto detto e avete proprio ragione sul fatto che noi non possiamo fare nulla per gli altri e che se stanno passando la vita attuale msignifica che in questo momento hanno bisogno di tale esperienza... ma mi rimane una perplessità: il non fare niente per gli altri singifica non porgere mai la mano per aiutare? oppure farlo solo quando uno ti chiede consiglio (interesse suo iniziale per cambiare qualche cosa)?

Poi non credo sia riferito a tutte le circostanze ciò ma solo al percorso spirituale e personalità interiore, nel resto della vita il dare ciò che si può a gli altri è corretto!...

In caso contrario anche tutto ciò che dice la chiesa verrebbe smentito e meno...

grazie già ora per chi che mi potrà rispondere a questi dubbi

Si può aiutare, spiritualemente o materialmente (non che ci sia tanta differenza) solo chi lo vuole e quindi lo chiede. Per il resto si può mettere a disposizione, ma già offrire, se con insistenza, può essere invadenza e quindi violenza.

Dare è lasciare che l'altro prenda.

luke · 03-01-2011, 12.32.08

Dal punto di vista spirituale/evolutivo credo che si possono lanciare degli spunti, lasciare delle tracce, ammesso che si sia in grado di farlo, poi chi può e deve cogliere le coglierà, chi è in tutt'altre faccende affaccendato e non desidera approfondire pazienza.

Per l'aiuto in generale agli altri, anche io cerco prima di tutto di aiutare me stesso, perchè se non mi dò una sistemata credo di essere più dannoso che utile agli altri.

Quando vedo che posso intervenire con qualche concreta utilità lo faccio, ma più che altro di mia iniziativa, essere tirato per la giacchetta in queste cose non mi attira molto.

Uno · 03-01-2011, 13.58.00

Citazione:

Originalmente inviato da ulisse

è una battuta oppure data che sta a significare qualche cosa?

Intendo che se ti fai prendere dalla vita e ti svegli una volta l'anno, magari in concomitanza di qualche particolare "stop" che ti costringe...
Va bene sfruttare queste situazioni per fare un punto della situazione, ma se passata la festa....

Citazione:

Originalmente inviato da ulisse

Ho riflettuto su quanto detto e avete proprio ragione sul fatto che noi non possiamo fare nulla per gli altri e che se stanno passando la vita attuale msignifica che in questo momento hanno bisogno di tale esperienza... ma mi rimane una perplessità: il non fare niente per gli altri singifica non porgere mai la mano per aiutare? oppure farlo solo quando uno ti chiede consiglio (interesse suo iniziale per cambiare qualche cosa)?

Poi non credo sia riferito a tutte le circostanze ciò ma solo al percorso spirituale e personalità interiore, nel resto della vita il dare ciò che si può a gli altri è corretto!...

In caso contrario anche tutto ciò che dice la chiesa verrebbe smentito e meno...

Prima di tutto per aiutare qualcuno devi essere in grado, se uno ti chiede un prestito e non hai soldi.... come fai ad aiutarlo?
Lo stesso vale per altre cose, solo che scendendo nel concreto la cosa è evidente, invece se si rimane nello psico-spirituale pare diverso, pare ma non lo è.
Poi è ovvio che se anche ho pochissimi soldi ma uno me ne chiede e ne ha bisogno realmente e non per stupidaggini, anche se potrò dargli solo un'infinitesima parte di quello che chiede è giusto che gliela dia.
Comunque il concetto è che bisogna pensare prima a se stessi per poter poi pensare veramente agli altri, direi in merito al discorso:
"aiutati per aiutare, aiuta per aiutarti".
L'ordine delle due frasi non è casuale.

ulisse · 03-01-2011, 15.34.15

Citazione:

Originalmente inviato da Uno

Intendo che se ti fai prendere dalla vita e ti svegli una volta l'anno, magari in concomitanza di qualche particolare "stop" che ti costringe...
Va bene sfruttare queste situazioni per fare un punto della situazione, ma se passata la festa....

Prima di tutto per aiutare qualcuno devi essere in grado, se uno ti chiede un prestito e non hai soldi.... come fai ad aiutarlo?
Lo stesso vale per altre cose, solo che scendendo nel concreto la cosa è evidente, invece se si rimane nello psico-spirituale pare diverso, pare ma non lo è.
Poi è ovvio che se anche ho pochissimi soldi ma uno me ne chiede e ne ha bisogno realmente e non per stupidaggini, anche se potrò dargli solo un'infinitesima parte di quello che chiede è giusto che gliela dia.
Comunque il concetto è che bisogna pensare prima a se stessi per poter poi pensare veramente agli altri, direi in merito al discorso:
"aiutati per aiutare, aiuta per aiutarti".
L'ordine delle due frasi non è casuale.

E se hai ragione... spesso ho cercato di nascondermi molte cose per non soffrire e poi prima o poi si arriva a un momento di stop su cui riflettere. L'importante ora è non chiudere gli occhi subito dopo averli aperti anche se potrà essere dura in certe circostanze, di contro altrimenti tutto è inutile.

della fresa che hai citato comprendo la prima parte e solo intuisco la seconda, significa che forse in futuro potrò comprenderla nella sua integrità

stella · 06-01-2011, 17.06.06

Citazione:

Originalmente inviato da ulisse

Ho riflettuto su quanto detto e avete proprio ragione sul fatto che noi non possiamo fare nulla per gli altri e che se stanno passando la vita attuale msignifica che in questo momento hanno bisogno di tale esperienza... ma mi rimane una perplessità: il non fare niente per gli altri singifica non porgere mai la mano per aiutare? oppure farlo solo quando uno ti chiede consiglio (interesse suo iniziale per cambiare qualche cosa)?

Poi non credo sia riferito a tutte le circostanze ciò ma solo al percorso spirituale e personalità interiore, nel resto della vita il dare ciò che si può a gli altri è corretto!...

In caso contrario anche tutto ciò che dice la chiesa verrebbe smentito e meno...

grazie già ora per chi che mi potrà rispondere a questi dubbi

Ciao Ulisse, anch'io sono convinta che per aiutare gli altri bisogna prima di tutto aiutare se stessi, e aiutare se stessi significa, per quanto possibile in concreto, realizzare ciò che sentiamo essere il nostro compito in questa vita. Già in questo modo si dà un esempio agli altri, vedere una persona felice e serena in se stessa, anche se la vita porta sempre le sue difficoltà e suoi problemi, fa sì che chi ti sta vicino si faccia delle domande sulla propria vita....
In secondo luogo penso che aiutare gli altri significhi aiutarli a trovare e coltivare il seme che hanno in se stessi...
Venendo al concreto, non si può aiutare tutto il mondo quindi dobbiamo rivolgerci prima di tutto a chi ci sta vicino, il nostro prossimo a partire dalla famiglia, amici, conoscenti, colleghi di lavoro e persone che incontri nella vita, compresi quelli che ti stanno antipatici o ti hanno fatto qualcosa di male, questo sì lascia un segno....
Trovare un senso alla propria vita non è semplice, ma quando una persona riesce a fare ciò che gli sta a cuore ha già trovato un senso.
Se per i ragazzi di oggi trovare un senso alla vita sta nel far parte di un gruppo o di vestirsi in un dato modo o possedere certi oggetti, vanno rispettati e amati lo stesso, viene un giorno in cui facendo il punto si accorgeranno che certe cose materiali lasciano il vuoto interiore, ma se non cerchi di cambiarli te ne saranno grati, ognuno deve farsi le proprie esperienze, ma sono convinta che se incontrano qualcuno che li ama come sono anche se agisce diversamente da loro, capiranno che ci sono altri valori e magari il cambiamento avverrà in loro stessi, grazie al seme che hai messo nel loro cuore con il tuo esempio.

ulisse · 14-01-2011, 14.50.38

Grazie infinite per le tue parole stella, tutto ora inizia ad essere più chiaro... davvero grazie!

ulisse · 14-01-2011, 20.00.33

Scusate il secondo post ma desidero aggiungere alcune parole alla risposta sopra...
Davvero stella hai centrato in pieno la mia domanda e dato risposta ai miei quesiti.
Sino ad ora la ho proprio pensata così, mettere tutto me stesso nella passione che mi arde dentro e fare di tutto per migliorarmi mettendomi a completa disposizione degli altri e dando loro così la cosa che so fare meglio su questa terra...
Abbiamo tutti da imparare qualche cosa dagli altri e bisogna saper comprendere cosa...

semplicemente grazie, ora mi rendo conto che almeno avevo capito la strada giusta ora non resta che continuare a percorrerla