Il Bianco e il Nero (Iniziati e Controiniziati)

[Edera]

Originalmente inviato da Sole

Per cui sei d'accordo anche tu che lo sviluppo psicofisico sia lo stesso ma che nonostante la grandezza che un uomo può raggiungere la scelta e la tentazione resta presente sempre... e può cambiare direzione.

Sì, sono d'accordo e mi sono fatta l'idea che più grande è la reale grandezza raggiunta dall'uomo più forte sarà la tentazione a cui verrà sottoposto..

[griselda]

Originalmente inviato da Sole

Si scusa è scritta male la frase.
Volevo dire che nel momento in cui ha quella rivelazione che mi pare riguardi gli stermini, la scoperta va in conflitto con la sua parte umana e crolla.. si frantuma insieme allo specchio.

Grazie per il chiarimento.
Qui condivido la tua visione

In più parti nel film lui si astiene dal segliere tra bene e male. Li non regge più.

Qua invece io interpreto il suo agire il male minore...difatti quando si trattava di arrivare allo scopo della sua vita, ovvero trovare il protolinguaggio e andare all'origine delle origini, si ferma, perchè dovrebbe arrivare ad uccidere la ragazza che ama e preferisce che questa volta viva. Per il suo doppio invece avrebbe dovuto seguire sino in fondo il suo obiettivo.
Nell'ultima scelta invece ho come l'idea che il male minore fosse comunque un male talmente grande che non l'ha retto.
Ma me lo riguaderò con calma non ho un ricordo certissimo dell'ultimo dialogo con il doppio.

[griselda]

Originalmente inviato da Sole

Stiamo parlando di potenziale umano sviluppato ed entrambi lo sviluppano. Solo che uno tende all'evoluzione anche del prossimo mentre l'altro tende all'involuzione del prossimo

Non mi quadra ancora tutto.

Allora...la questione pare sia legata a svilupppare il proprio io e lavorare solo per quello e su quello oppure se lavorare facendo come se un io non lo avessimo decidendo di volta in volta che cosa sacrificare o no

Entrambi puntano alla liberazione, uno per catastrofe finale (Uno ha detto che poi paga tutto in una volta )
L'altro soffre e sacrifica durante e riceve man mano

Insomma uno "paga" durante l'altro paga tutto d'un botto

Tutto questo previa costruzione del "doppio" che è al di sopra del bene e del male tutto sta al limite sopportabile, alla capacità della propria coscienza (?) insomma ognuno ha comunque un limite oltre il quale non riesce ad andare

[Sole]

Originalmente inviato da griselda

Allora...la questione pare sia legata a svilupppare il proprio io e lavorare solo per quello e su quello oppure se lavorare facendo come se un io non lo avessimo decidendo di volta in volta che cosa sacrificare o no

Non ho capito. Che intendi con io e con "come se un io non lo avessimo"?

Entrambi puntano alla liberazione, uno per catastrofe finale (Uno ha detto che poi paga tutto in una volta )
L'altro soffre e sacrifica durante e riceve man mano

Per me fanno le stesse cose ma con intenzioni diverse. Ma posso solo immaginarlo.

Tutto questo previa costruzione del "doppio" che è al di sopra del bene e del male tutto sta al limite sopportabile, alla capacità della propria coscienza (?) insomma ognuno ha comunque un limite oltre il quale non riesce ad andare

Il doppio non lo costruisci, c'è già, esiste e per lo più non sai nemmeno che ti accompagna per tutta la vita, e mi sa che è al di sotto del bene e del male... essendo bidimensionale, ma boh...

[griselda]

Originalmente inviato da Sole

Il doppio non lo costruisci, c'è già, esiste e per lo più non sai nemmeno che ti accompagna per tutta la vita, e mi sa che è al di sotto del bene e del male... essendo bidimensionale, ma boh...

Intendevo ego scusa (chissà perchè ho messo "io" booh lapus reiterato ) definivo il lavoro diverso tra le due strade, mi sto riferendo al discorso sopra purtroppo non mi è apparso il quote intero ma limitato a quello che si vede ora boh

Per quanto riguarda il doppio si concordo che l'abbiamo ma non ne siamo consapevoli però , per cui è come se dovessi svilupparlo, quindi in quel senso devi arrivare ad esserne consapevole ci devi lavorare

Il senso che volevo dare a "al di sopra del bene o del male" è che non ne ha alba