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Vecchio 05-02-2007, 23.45.50   #1
Ray
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Predefinito Sputare il rospo

Interessante modo di dire no?

Il significato è notorio... si intende tirar fuori, dire, esprimere quel che ci angustia, che ci preme, o un motivo di discordia non chiarito o anche rivelare una specie di segreto...
insomma decidersi di dire quel che si era deciso in un primo tempo di tacere ma che pesa e avvelena.

Senza rifugiarsi subito nella simbolica tradizionale del rospo (almeno un paio di post dai...) possiamo buttare la un paio di cose.
Quell'"avvelena" l'ho messo un po' apposta... ci sono rospi velenosi e le streghe estraevano dai rospi proprio veleno. Già che siamo in tema potremmo ricordare che il rospo è uno degli "amici" della strega... quindi una delle forme "diaboliche", per usare un'accezione medioevale.

Non di poco conto dal mio punto di vista l'altro termine... sputare. Si sputa per liberarsi ma anche in segno di disprezzo... ci sono anche usanze antiche (e forse non solo antiche) che vedevano lo sputo come un seganre il territorio, tracciare un confine, una linea virtuale da non superare inpuniti...
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Vecchio 06-02-2007, 01.14.05   #2
RedWitch
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Senza rifugiarsi subito nella simbolica tradizionale del rospo (almeno un paio di post dai...) possiamo buttare la un paio di cose.
Quell'"avvelena" l'ho messo un po' apposta... ci sono rospi velenosi e le streghe estraevano dai rospi proprio veleno. Già che siamo in tema potremmo ricordare che il rospo è uno degli "amici" della strega... quindi una delle forme "diaboliche", per usare un'accezione medioevale.
Sempre in tema "streghe", i rospi trascorrono le notti a gracidare e a mangiare insetti.. insomma vivono di notte, al buio.. credo che anche questo sia rapportabile al "male", all'associazione con le streghe...

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Non di poco conto dal mio punto di vista l'altro termine... sputare. Si sputa per liberarsi ma anche in segno di disprezzo... ci sono anche usanze antiche (e forse non solo antiche) che vedevano lo sputo come un seganre il territorio, tracciare un confine, una linea virtuale da non superare inpuniti...
Si sputa qualcosa che non si digerisce in genere.. se non va giù da una parte da qualche parte esce..
e se torniamo al significato che gli diamo in genere... si dice sputare un rospo, che tanto piccolo non è... quindi per sputare il rospo si intende sputare qualcosa che ci impedisce di respirare bene... di avere la gola libera...

per ora mi è venuto in mente questo..

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Vecchio 06-02-2007, 01.19.30   #3
Ray
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Sempre in tema "streghe", i rospi trascorrono le notti a gracidare e a mangiare insetti.. insomma vivono di notte, al buio.. credo che anche questo sia rapportabile al "male", all'associazione con le streghe...
Un'altra cosa che lo associa ad esse è l'ambiente umido... termine collegabile al discorso delle vie. C'è da dire però che anche la rana (suo opposto in una certa interpretazione simbolica tradizionale) ci vive.



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Si sputa qualcosa che non si digerisce in genere.. se non va giù da una parte da qualche parte esce..
e se torniamo al significato che gli diamo in genere... si dice sputare un rospo, che tanto piccolo non è... quindi per sputare il rospo si intende sputare qualcosa che ci impedisce di respirare bene... di avere la gola libera...

per ora mi è venuto in mente questo..

A questo possiamo aggiungere - e lo colleghiamo un po' al discorso sopra - che stando a certe cronache, i rospi venivano sputati fisicamente dagli indemoniati durante gli esorcismi...
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Vecchio 06-02-2007, 02.39.08   #4
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Non di poco conto dal mio punto di vista l'altro termine... sputare. Si sputa per liberarsi ma anche in segno di disprezzo... ci sono anche usanze antiche (e forse non solo antiche) che vedevano lo sputo come un seganre il territorio, tracciare un confine, una linea virtuale da non superare inpuniti...
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A questo possiamo aggiungere - e lo colleghiamo un po' al discorso sopra - che stando a certe cronache, i rospi venivano sputati fisicamente dagli indemoniati durante gli esorcismi...
Non so bene ma mi pare che anche i Cavalieri Templari, all'atto di essere accettati nella parte o sezione, che dir si voglia, esoterica, dovessero " sputare" sulla figura del crocefisso rinnegandolo. Non tanto per abolire la figura, appunto, del Crocefisso nonchè la simbologia che questo rappresentava quanto invece il "rigetto" di quella corrente temporale pseudo spirituale rappresentata dalla Chiesa di stampo oscurantista che aleggiava in quel periodo, approvando, all'inverso il reale significato del crocefisso che, paradossalmente, in quel momento rinnegavano.
Per quanto riguarda i rospi mi vien da pensare che, azzardando una qualche analogia, la palude potrebbe essere assunta come luogo malsano, all'interno dell'individuo, ove vige, assieme alla notte, il terreno particolare ossia l'humus adatto che serve per la sopravvivenza dell'ambiente e di tutto ciò che in questo vive, dunque anche i rospi. Rospi insomma che possono essere assunti come parte di quella personalità che fa fatica a liberarsi dei suoi animali. Una sorta di ossessione insomma.
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“Non deve essere l’alba di luce che deve iniziare ad avvisare la tua anima di tali doveri giornalieri e dell’ora in cui gli incensi devono bruciare sui fornelli; è la tua voce, solo lei che deve chiamare l’alba di luce e farla brillare sulla tua opera, alfine che tu possa dall’alto di questo Oriente, riversarla sulle nazioni addormentate nella loro inattività e sradicarle dalle tenebre in cui versano.”
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Vecchio 06-02-2007, 02.46.24   #5
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Se non ricordo male in qualche fiaba il rospo era un principe che sotto sortilegio era stato traformato tale. Un "bacio" avrebbe potuto ridargli le originali sembianze.
Nel lavoro su se stessi potrebbe essere quel qualcosa che ci aiuta se "sputato" e osservato a conoscerci meglio a vedere cosa ci trasforma da principi/principesse in rospi.
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Vecchio 06-02-2007, 13.05.03   #6
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Il significato è notorio... si intende tirar fuori, dire, esprimere quel che ci angustia, che ci preme, o un motivo di discordia non chiarito o anche rivelare una specie di segreto...
insomma decidersi di dire quel che si era deciso in un primo tempo di tacere ma che pesa e avvelena.

Se sputare il rospo ha il significato di esprimere qualcosa che volevamo tenere nascosto, ingoiare il rospo ha il significato di dover tollerare qualche ingiustizia, o qualcosa di umiliante, ma è qualcosa di preciso e ben definito dentro di noi...
Il rospo è brutto e goffo, per questo si cerca di tenerlo nascosto....
Sputarlo è una liberazione... tanto più il rospo è grosso, ma secondo me ha anche una valenza di qualcosa di cui ci si dovrebbe vergognare o che si ha paura di dire, il rospo è più difficile da sputare che vuotare il sacco, per esempio...
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Vecchio 06-02-2007, 14.59.22   #7
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Per quanto riguarda i rospi mi vien da pensare che, azzardando una qualche analogia, la palude potrebbe essere assunta come luogo malsano, all'interno dell'individuo, ove vige, assieme alla notte, il terreno particolare ossia l'humus adatto che serve per la sopravvivenza dell'ambiente e di tutto ciò che in questo vive, dunque anche i rospi. Rospi insomma che possono essere assunti come parte di quella personalità che fa fatica a liberarsi dei suoi animali. Una sorta di ossessione insomma.
Questo è interessante. Il rospo vive nella palude, dove ci sono gli insetti di cui si nutre i quali, a loro volta, proliferano dove si trova il concime...
Il terreno dove c'è molto concime è adatto alle radici dell'albero che userà quell'umido fertile per salire verso la luce... quindi la questione è collegabile ai vari discorsi anche orientali sulla Radice...
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Vecchio 06-02-2007, 15.02.58   #8
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Se non ricordo male in qualche fiaba il rospo era un principe che sotto sortilegio era stato traformato tale. Un "bacio" avrebbe potuto ridargli le originali sembianze.
Nel lavoro su se stessi potrebbe essere quel qualcosa che ci aiuta se "sputato" e osservato a conoscerci meglio a vedere cosa ci trasforma da principi/principesse in rospi.
Anche questo è molto interessante e, collegato a doppio filo con quanto detto poco fa, apre a un altro modo di vedere la cosa... il rospo delle favole che, se baciato (amato, accettato... cmq il baciare è simbolico fino ad un certo punto...e quindi integrato) viene tramutato in un bel principe, natura "bianca" contenuta in potenza in quella "nera" del rospo... il sale della trasmutazione, per dirla in altri termini.
Messa così lo "sputare" assume altro valore...
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Vecchio 06-02-2007, 18.43.11   #9
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Anche questo è molto interessante e, collegato a doppio filo con quanto detto poco fa, apre a un altro modo di vedere la cosa... il rospo delle favole che, se baciato (amato, accettato... cmq il baciare è simbolico fino ad un certo punto...e quindi integrato) viene tramutato in un bel principe, natura "bianca" contenuta in potenza in quella "nera" del rospo... il sale della trasmutazione, per dirla in altri termini.
Messa così lo "sputare" assume altro valore...
Manifestare la propria parte "nera", per far emergere quella "bianca" in potenza?
E nel momento del bacio le due parti coesistono?
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Vecchio 07-02-2007, 00.51.33   #10
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Beh, ma le due parti coesistono anche se non si baciano... il bacio rappresenta un'unione... un'unione che genera, che trasforma...
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Vecchio 07-02-2007, 10.27.34   #11
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Beh, ma le due parti coesistono anche se non si baciano... il bacio rappresenta un'unione... un'unione che genera, che trasforma...
Se il fatto di "sputare il rospo" vuol dire liberarsi del nero... per trasformarlo in bianco dovremmo trasmutarlo con un bacio simbolico in qualcosa di gradevole e desiderabile.

Quindi in parole povere se ho un groppo dentro che fa fatica a venir fuori e ad un certo punto lo libero, anzi lo "bacio" simbolicamente, questo groppo si scioglie e diventa una cosa positiva anzichè negativa...

Però se tutti i rospi che ingoiamo invece che avvelenarci ci avvantaggiassero, non avremmo tanto di nero dentro di noi da far emergere per stare meglio...
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Vecchio 07-02-2007, 14.07.40   #12
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Se il rospo è velenoso, sputare il rospo può significare anche sputare qualche verità dura da sentire, con parole avvelenate?
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Vecchio 07-02-2007, 16.45.17   #13
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Uhm, forse stiamo facendo un po' di minestra. Sputare e baciare sono due cose diverse... per fare un esempio sputare inizia per s e baciare per b

Il significato che porpone Astral non corrisponde del tutto a quello in uso linguisticamente e che trovate all'inizio del tread. Però è anche vero che quando abbiamo un rospo in gola la sensazione è quella di avere una verità (che lo sia o meno) da dire e che per un motivo o per l'altro tratteniamo (non riusciamo o non volgiamo). Inoltre da l'idea di una cosa grossa... trattenere un rospo in gola non è propriamente "bere un bicchier d'acqua"... suggerisce quindi anche l'idea della difficoltà, del problema.

Tornando sullo sputare e baciare, discorso emerso a suon di liberi collegamenti e interpretazioni, restando in metafora, potremmo dire che lo sputare corrisponde a liberarsi di un eccesso di "nero" che aveva "preso vita" e forma di rospo... il baciarlo invece corrisponde ad applicarci qualcosa di nostro (il bacio è una "trasmissione") che va a modificare l'eccesso in questione, trasformandolo radicalmente... dalle stalle alle stelle insomma.
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Vecchio 07-02-2007, 22.09.48   #14
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Se il fatto di "sputare il rospo" vuol dire liberarsi del nero... per trasformarlo in bianco dovremmo trasmutarlo con un bacio simbolico in qualcosa di gradevole e desiderabile.

Quindi in parole povere se ho un groppo dentro che fa fatica a venir fuori e ad un certo punto lo libero, anzi lo "bacio" simbolicamente, questo groppo si scioglie e diventa una cosa positiva anzichè negativa...

Però se tutti i rospi che ingoiamo invece che avvelenarci ci avvantaggiassero, non avremmo tanto di nero dentro di noi da far emergere per stare meglio...
Assocerei lo sputare all'ammettere o riconoscere qualcosa, liberarsi sciogliendo.. e l'ingoiare ad un accettare una parte di se. In entrambi i casi il Nero non si libera resta con noi ma trasformato in riconoscimento ed accettazione. Così liberiamo spazio in noi che ci soffocava .. facciamo spazio interno.
Questa è la sensazione che mi dà.
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Vecchio 07-02-2007, 23.32.40   #15
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Assocerei lo sputare all'ammettere o riconoscere qualcosa, liberarsi sciogliendo.. e l'ingoiare ad un accettare una parte di se. In entrambi i casi il Nero non si libera resta con noi ma trasformato in riconoscimento ed accettazione. Così liberiamo spazio in noi che ci soffocava .. facciamo spazio interno.
Questa è la sensazione che mi dà.

Sputare potrebbe anche voler dire non accettare e buttar fuori qualcosa che non si vuole prendere con sè, mentre ingoiare vedo un accettare anche a costo di dover digerire qualcosa di molto indigesto, quale un rospo, che in taluni casi potrebbe comunque rimanere sullo stomaco, e se proprio non si dovesse digerire si dovrebbe passare alla fase successiva, vomitare il rospo......o prendere una dose superconcentrata di bicarbonato e vedere se risolve.
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Vecchio 08-02-2007, 00.16.16   #16
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Ingoiare un rospo significa tollerare una cosa spiacevole, un sopportare qualcosa perché non si vede altra scelta in quel momento.. Ma poi piuttosto di riempirsi di veleno è meglio sputarlo questo rospo, liberarsene. Baciarlo la vedo un po’ come scegliere il male minore, almeno resta all’esterno
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Vecchio 08-02-2007, 11.04.19   #17
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E' un pò fuori tema forse ma secondo ma ci sta.....

Sputare è simile a emettere con una pressione di aria saliva..... (non solo)
Sono certo che si conoscono alcune cose collegate a questo fluido/liquido/secrezione come per esempio la mamma animale o di popolazione umana primitiva che lecca il cucciolo per pulirlo ma anche per disinfettare una ferita.
Non sono sicuro che siate tutti invece a conoscenza di alcuni rituali di genere sciamanico o di stregoneria popolare in cui lo sciamano/a segna con la saliva per diversi scopi, tra cui terapeutici.

Quindi già a prima vista si evidenzia che la stessa secrezione può essere di troppo, da eliminare o benefica, cosa che poi accade anche con altre secrezioni come per esempio le lacrime (ma qui andremmo fuori tema di brutto) che invece usano un altro animale: il coccodrillo.
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Vecchio 08-02-2007, 19.27.39   #18
griselda
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Non sono sicuro che siate tutti invece a conoscenza di alcuni rituali di genere sciamanico o di stregoneria popolare in cui lo sciamano/a segna con la saliva per diversi scopi, tra cui terapeutici.
Mi sembra di aver visto in un documentario dei riti sciamanici in cui per mandare via gli spiriti maligni dalla persona usavano sputare una bevanda ( e fumo) addosso alla persona da purificare

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Quindi già a prima vista si evidenzia che la stessa secrezione può essere di troppo, da eliminare o benefica,
Nel senso che se chi sputa è purificato darà un qualcosa di benefico mentre chi ha addosso "spiriti cattivi" li trasmetterà?
Mi vengono in mente alcune epidemie dove la trasmissione avviene proprio tramite le goccioline salivari che emettiamo parlando viaggiano nell'aria e vengono poi inalate....

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cosa che poi accade anche con altre secrezioni come per esempio le lacrime (ma qui andremmo fuori tema di brutto) che invece usano un altro animale: il coccodrillo.
Il coccodrillo mangia le sue prede e poi lacrima cosi anche noi quando agiamo istintivamente poi piangiamo ...sul latte versato.
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