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Vecchio 19-01-2008, 16.06.44   #1
Uno
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Predefinito Nuovo e Vecchio come farli incontrare

"Un abito nuovo si deve portare come se fosse vecchio ed un abito vecchio va trattato come se fosse nuovo"

Ho appena inserita questa frase di Donna Letizia (compagna di Indro Montanelli) tra gli aforismi, profonda se si va oltre all'esteriorità dei vestiti... esteriorità che ben mostra fuori i moti della nostra anima.
Posto qua in psicologia per parlarne dal punto di vista umano dell'individuo, dei nostri movimenti interiori ed esteriori, però poi l'argomento si potrà espandere in tutto in altre sezioni, nel sociale, nell'esoterismo e spiritualità, nella politica.

Quanto di questa frase citata riuscite a mettere in pratica?
E se trasportassimo il tutto anche in altre qualità? Un/a nuovo/a amico/a brutto/a va trattato come se fosse bello/a... uno/a stupido/a va trattato come se fosse intelligente e i viceversa e molti altri esempi....

Attenzione al "come" che è ben diverso da "da", se dico: "va trattato come se fosse...." è diverso da dire: " Va trattato da....."
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Vecchio 19-01-2008, 20.37.12   #2
griselda
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"Un abito nuovo si deve portare come se fosse vecchio ed un abito vecchio va trattato come se fosse nuovo"



Portare un abito nuovo come se fosse vecchio vuol dire secondo me non andare in giro a mostralo, saperlo indossare senza preoccuparsi dell’abito perché è nuovo altrimenti non saremmo i soliti noi in quel momento, ma saremmo distolti dal nostro normale essere noi appunto dal vestito nuovo.

L’abito vecchio invece va trattato come se fosse nuovo ovvero non deve ricevere meno attenzioni solo perché è vecchio, anzi esso va indossato con lo stesso amore e attenzione di quello nuovo, il nuovo o vecchio non deve incidere su di noi.

Ecco da un altro punto di vista l’abito nuovo e vecchio non esistono se non siamo noi ad evidenziarlo con il nostro comportamento e con il nostro pensiero.

La stessa cosa vale per un amico va trattato come siamo soliti a trattare le persone senza fare differenze se questo è ignorante, bello, brutto, simpatico, antipatico.
E’ questo nostro evidenziare che crea la distinzione nella nostra testa e ci fa cambiare il comportamento.

No non sono capace ancora di essere sempre la stessa in ogni occasione.
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Vecchio 19-01-2008, 22.44.06   #3
Era
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"Un abito nuovo si deve portare come se fosse vecchio ed un abito vecchio va trattato come se fosse nuovo"

Ho appena inserita questa frase di Donna Letizia (compagna di Indro Montanelli) tra gli aforismi, profonda se si va oltre all'esteriorità dei vestiti... esteriorità che ben mostra fuori i moti della nostra anima.
Posto qua in psicologia per parlarne dal punto di vista umano dell'individuo, dei nostri movimenti interiori ed esteriori, però poi l'argomento si potrà espandere in tutto in altre sezioni, nel sociale, nell'esoterismo e spiritualità, nella politica.

Quanto di questa frase citata riuscite a mettere in pratica?
E se trasportassimo il tutto anche in altre qualità? Un/a nuovo/a amico/a brutto/a va trattato come se fosse bello/a... uno/a stupido/a va trattato come se fosse intelligente e i viceversa e molti altri esempi....

Attenzione al "come" che è ben diverso da "da", se dico: "va trattato come se fosse...." è diverso da dire: " Va trattato da....."
L' aforisma mi porta a leggere il "rispetto" per le cose (abito ma non solo) in generale senza metro di tempo moda o sentimento....
In teoria non si dovrebbe fare distinzione (o si?) tra bello o brutto...intelligente o meno....in pratica le cose vanno diversamente...certo non puoi dire a un brutto:"maròòò ma quanto sei brutto"!!! e nemmeno fare mille complimenti pensando tra te e te il contrario....tutto sommato resti sull' educazione ...e lo so è un modo contorto di vederla il mio...tuttavia non sono in grado di trattare un nuovo amico da amico...e trattarlo come un amico è altrettanto difficile (falso soprattutto)....personalmente devo conoscere...fidarmi...scoprire quell' alchimia...e dare all' altro la stessa possibilità....
Una cosa che capita (non so a voi) è che nel momento in cui si è coltivata la conoscenza e comincia la stima...non vedi più (o almeno non ti interessa più) il lato estetico...o l' atteggiamento strano...quando trovi l' intimità (nel senso di conoscenza più profonda) ciò che resta è la persona

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Vecchio 20-01-2008, 03.05.29   #4
Il Folle
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Apprezzare le cose per quello che sono, solitamente apprezziamo un abito perchè è nuovo, un/a amico/a perchè è bello/a o intelligente...

Non ci accontentiamo di quello che abbiamo perchè ciò che abbiamo è ciò che non vogliamo, abbiamo l'utilitaria e sognamo la berlina, il monolocale e vogliamo la villa, il mare e vogliamo la montagna...

Ora trattare un abito usato come se fosse nuovo credo significhi illudersi consapevolmente, insomma se l'abito a 10 anni è vecchio si vede però ciò non significa che dobbiamo attribuirgli meno importanza dell'ultimo capo che abbiamo acquistato e viceversa non dobbiamo attribuirne troppa all'ultimo capo acquistato....

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Vecchio 20-01-2008, 13.13.08   #5
RedWitch
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"Un abito nuovo si deve portare come se fosse vecchio ed un abito vecchio va trattato come se fosse nuovo"

Ho appena inserita questa frase di Donna Letizia (compagna di Indro Montanelli) tra gli aforismi, profonda se si va oltre all'esteriorità dei vestiti... esteriorità che ben mostra fuori i moti della nostra anima.
Posto qua in psicologia per parlarne dal punto di vista umano dell'individuo, dei nostri movimenti interiori ed esteriori, però poi l'argomento si potrà espandere in tutto in altre sezioni, nel sociale, nell'esoterismo e spiritualità, nella politica.

Quanto di questa frase citata riuscite a mettere in pratica?
E se trasportassimo il tutto anche in altre qualità? Un/a nuovo/a amico/a brutto/a va trattato come se fosse bello/a... uno/a stupido/a va trattato come se fosse intelligente e i viceversa e molti altri esempi....

Attenzione al "come" che è ben diverso da "da", se dico: "va trattato come se fosse...." è diverso da dire: " Va trattato da....."
Il "come" secondo me fa in modo che ci sia una sospensione di giudizio che altrimenti non si riuscirebbe a mettere i n pratica...

il rispetto per il vestito nuovo (lo tratto meglio, lo indosso solo in occasioni speciali per non rovinarlo, mi piace più degli altri vestiti solo per il fatto che è nuovo), dovrebbe essere lo stesso per quello vecchio (che invece mettiamo spesso, lo laviamo in lavatrice, e mi piace meno perchè magari è tanto tempo che ce l'ho e non lo vedo quasi più..)
Se io riuscissi a trattare nello stesso modo un abito nuovo e uno vecchio, li tratterei sì, nella stessa maniera, ma con il dovuto rispetto per entrambi, pur sapendo che l'abito vecchio è vecchio per esempio, potrei lavarlo a mano come quello nuovo , mentre quello nuovo potrei metterlo spesso, senza trattarlo con "riverenza" solo perchè è nuovo.

La sospensione del giudizio, dovrebbe non farci più vedere il nuovo/vecchio del vestito.. ma il vestito (e da qui anche attribuirgli il giusto valore, di cui si parlava nel thread sul valore delle cose )

Lo stesso vale per un amico , nuovo o vecchio che sia, andrebbe trattato da amico e basta (non meglio/peggio a seconda del tempo in cui lo conosciamo..)

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Attenzione al "come" che è ben diverso da "da", se dico: "va trattato come se fosse...." è diverso da dire: " Va trattato da....."
E' interessante questa parte... il come, lo vedo "interno", il da, lo vedo "esterno"..

per esempio se penso che un mio amico non sia intelligente, devo comportarmi con lui come se lo fosse, non cambiareil mio atteggiamento (e trattarlo da stupido) solo perchè penso che non potrebbe capire di cosa parlo, diversamente sarebbe se penso che non sia intelligente e gli parlo in maniera complessa apposta per trattarlo "da" intelligente (anche se penso che sia stupido)... oltre che metterlo in difficoltà, in questo modo pretendo da lui di essere compreso...

"Trattare come" significa dal mio punto di vista trattare tutti e tutto allo stesso modo, senza differenziazioni date in base al mio giudizio; "trattare da" significa che a monte c'è un mio giudizio ed è quello che muove i miei comportamenti nei confronti di quella persona o cosa..

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Vecchio 20-01-2008, 13.49.09   #6
griselda
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Attenzione al "come" che è ben diverso da "da", se dico: "va trattato come se fosse...." è diverso da dire: " Va trattato da....."
Dopo aver letto Red ho pensato anche io a questa cosa.
Se mi dicono il gatto va trattato da animale per me vuol dire che va trattato con la mente.
Se invece mi dicono va trattato come un animale per me vuol dire che va trattato con sentimento.

Va trattato come un figlio e diverso da va trattato da figlio.
Il come è legato ai sentimenti e il da ad uno stereotipo mentale.

Inoltre l'amore e la passione sono quello che ci permette nonostante si vedano le differenze di comportarci come se non ci fossero.

Ci sta?
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Vecchio 20-01-2008, 15.20.24   #7
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E se al posto di abito ci mettiamo le persone?
Intendo proprio con l'età, non più bello, simpatico, brutto etc....
Una tendenza della società è degenerare i rapporti con questi due "estremi", il nuovo (bambini) viene idolatrato quasi, in maniera assurda e degenerante, l'anziano viene "buttato" in vari modi.

Dai racconti di persone anziane (qualcosa metterò nella sezione antiquario), ho ascoltato la storia di una di quelle governanti (figure che ormai quasi non esistono più) di una nobildonna imparando parecchie cose. Nel discorso ci può interessare che questa Marchesa pur non avendo problemi economici faceva girare i colli e i polsini delle camicie quando questi erano un pò consumati. Ok potremmo ragionare su diverse cose, aveva a servizio alcune cameriere, quindi qualcosa doveva fargli fare. I tessuti, le manifatture e tutto il resto delle sue camicie erano senz'altro di pregio quindi peccato buttarle vie.... ma non toglie che alcuni ricchi moderni e/o nobili per caso lo farebbero.
Si potrebbe appunto ragionare sulla qualità delle cose di una volta e di quelle moderne, sul consumismo etc.... ma pur rimanendo solo negli oggetti la dignità con cui l'anima tratta qualsiasi cosa nel creato, non dando in più ma neanche in mai in meno di ciò che è meritato, è sintomo della sua eventuale nobiltà (non intendo di titoli sulla carta).
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Vecchio 20-01-2008, 17.06.06   #8
griselda
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E se al posto di abito ci mettiamo le persone?
Intendo proprio con l'età, non più bello, simpatico, brutto etc....
Una tendenza della società è degenerare i rapporti con questi due "estremi", il nuovo (bambini) viene idolatrato quasi, in maniera assurda e degenerante, l'anziano viene "buttato" in vari modi.
Beh oggi si fa così con tutto. Il nuovo è bello e il vecchio è da buttare dimenticare accantonare, da eliminare.
Eppure esiste anche il riciclaggio ma fa fatica a prendere piede a quanto pare.

Ci si dimentica di quel piacere avuto nell'idossare un vestito che ora è vecchio come ci si dimentica di quanto ha dato quell'anziano quando aveva l'energia per farlo.
Siamo in un momento in cui se sei utile vai bene e se non puoi più essere totalmente utile diventi inutile perchè è più facile sostituirti.

Oltre ad essere senza anima siamo senza memoria.
( Memoria poi che è relativa perchè ricorda parzialmente o in modo deviato)

Entrando nello specifico degli anziani si mettono da parte perchè non possono fare più quello che facevano prima ma non si tiene conto della esperienza che potrebbero mettere al servizio di chi invece ha solo rispetto a loro l'energia o la prestanza fisica.

Se avessimo cura di tutto senza distinzioni tra vecchio e nuovo potremmo avere delle belle sorprese ad utilizzarli in modi diversi da quelli che siamo soliti fare senza per questo eliminarli.
Questo riporterebbe dignità anche ai mestieri che oggi vanno scomparendo proprio a causa di quanto sopra detto.

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Vecchio 29-01-2008, 10.56.04   #9
turaz
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a mio parere questo motto somiglia molto a un logion del vangelo di tommaso cui qui nel commentarlo si è dato un senso prettamente "tradizionale".
anche qui a mio avviso occorre equilibrio e per quanto possibile "parità".
parità tra il nuovo e il vecchio.
capacità da entrambi di saper cogliere ciò che possono apportare.
Osservando le persone invece noto come si viaggi per "estremi" come diceva uno e per luoghi comuni.
non si è capaci di capire che ogni persona è un nostro maestro di qualsiasi età essa sia.
Possiamo cogliere insegnamenti dal bambino come dall'anziano.
pertanto un rispetto incondizionato non sarebbe cosa sgradita a mio modo di vedere
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