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Vecchio 19-07-2006, 19.07.45   #51
coccinella
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Caro Latino,
potresti dirci come ti stai applicando?
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Vecchio 20-07-2006, 19.18.19   #52
latino
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metto in pratica quello che leggo cara Coccinella.....
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Vecchio 31-08-2006, 15.27.32   #53
Oneinone
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Post Gli insegnamenti di don Juan

se dovessi mettere in pratica quello che si legge nel Gli insegnamenti di don Juan dovrei letteralmente metter su un campo di peyote.

riprendo dal primo libro...poi quando leggerò gli altri...

in questo libro Castaneda ci racconta quale sia stata la sua iniziazione, l'introduzione ad un altro modo di "vedere".
Don Juan, maestro di Carlos, dopo aver scelto il suo allievo, utilizza il potere di svariete sostanze allucinogene per smantellare la fossilizzazione del suo percepire, fargli provare quelle da lui poi descritte come "stati di realtà non ordinarie".
Interessante è notare come il maestro sia incuriosito, almeno all'inizio, dalle visioni di Carlos, in cerca di risposte e di simboli, ma anche di una ancor maggiore comprensione.
Grande rilevanza, nella tradizione degli sciamani Yaqui, era ricoperta dalla pianta del peyote...Don Juan si arrabbierebbe se lo vedesse
scritto in minuscolo...tant'è riprende più volte Carlos quando usa questo termine. Lui vuole che lo chiami mescalito, e gli attribbuisce personalità,
lo descrive come maestro e protettore, del quale essere timorosi e fondamentale è il "piacergli". Non può essere domato ed è fuori di noi...lui
insegna a vivere nel modo giusto, perche "mostra" come vivere.
Una volta certo che al mescalito va a genio Carlos, don Juan lo arma delle parole con le quali era stato armato lui dal suo maestro...

"...Un uomo si avvia verso il sapere come se andasse in guerra, con attenzione, timore, rispetto e assoluta sicurezza.
Andare verso il sapere o andare in guerra in condizioni diverse da queste è un errore, e chiunque lo commetta se ne pentirà per il resto della vita...".

( l'ha ripetuta più volte e a memoria.......magari ci è utile!)

Mentre nella prima parte del libro Castaneda descrive i rigidissimi rituali da seguire che gli ha iseganto don Juan, le sue "visioni" (alcune esileranti...altre da brivido)... le sue considerazionidi di carattere antropologiche...nella seconda dà "Un'analisi struttorale"...
dove piu lucidamente riporta quelli che sono stati gli insegnamenti del suo maestro, ossia le istruzioni per divenire un uomo di sapere...
dove tra le tante c'è nè una che trovo fondamentale...
... seguire strade che hanno cuore.

continuo?...
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Vecchio 31-08-2006, 16.01.44   #54
Grey Owl
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Si grazie... continua...
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Vecchio 01-09-2006, 01.07.01   #55
Oneinone
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Post Dli insegnamenti di don Juan

ok continuo...ma ogni volta che vi accorgete di analogie con altre tradizioni... vi prego...fatemelo notare...


Don Juan prima di istruire Castaneda su come si diventi "uomo di sapere"... lo mette in guardia verso i quattro nemici naturali che lo attendono per la via.

Solo quando si sconfiggeranno tutti e quattro si potrà esser chiamati uomini di sapere.

Questi sono:

1- la Paura

quando un uomo incomicia ad imparare non ha mai obbiettivi chiari. il
suo scopo è impreciso e il suo intento vago.
Si spera in cose che non avverranno mai, in compensi e si è all'oscuro delle diffocoltà.
Lentamente inizia ad imparare e poi sempre più in fretta, cose contrastanti tra loro finchè non si accorge che è diverso da come lo aveva immagginato...
e così si inizia ad avere paura. Don Juan dice che il suo "scopo" diventa un campo di battaglia...e se l'uomo,
terrorizzato fugge via, la sua ricerca sarà compromessa per sempre. Ma ci da' anche la ricetta per sconfiggerla...ed è...sempre secondo lui...
estremamente facile...basterebbe non scappare. Bisogna andare avanti suo malgrado, pure quando si è terrorizzati. E ci sarà un momento dove
imparare non farà più paura...succede poco alla volta...ma la paura scompare in un istante, e non torna più.

Sconfiggere la Paura gia sarebbe un bel passo avanti...ma dopo la Paura...finalmente la Chiarezza...ma attenzione...

2- la Chiarezza

una volta liberati dalla paura, la Chiarezza finalmente giunge. Ma don Juan ci tiene a precisare che può essere una chiarezza che acceca.
Essa consente all'uomo di non mettersi in discussione, si è coraggiosi e si corre il rischio di non fermarsi davanti a niente. Quello che accade
a chi viene sconfitto da questo nemico è il brancolare lungo la via della conoscenza, e potra divenire solo un guerriero vivace o, addirittura, un pagliaccio.
Anche qui don Juan dà la sua soluzione...bisogna combattere la Chiarezza, ponderare bene le proprie scelte e convincersi che la Chiarezza è quasi un errore.
Sconfingere la Chiarezza non sarà un errore, ma il vero Potere.

Ecco appunto...finalmente il Potere direbbe qualcuno...

3- il Potere

Qui don Juan mette in guardia Carlos, dicendogli che il Potere è il nemico peggiore e la cosa più facile da fare è quella di cedere.
Un uomo che arriva a questo punto, non si accorge quasi che il suo terzo nemico sta avendo la meglio...e potrebbe essere trasformato in un uomo
crudele e capriccioso. Ma questo senza perdere la chiarezza o il potere acquisiti...egli morirà senza saperere come gestirlo e sarà un peso.
Si puo sconfiggere il terzo nemico? Secondo don Juan si dovrebbe sfidare di proposito il Potere che in apparenza si ha conquistato...
fino a comprendere che non gli appartiene veramente. Se si riuscirà a capire che la chiarezza e il potere senza autocontrollo sono errori imperdonabili si riuscirà ad avere il vero Potere.

A questo punto don Juan ci dice che la sconfitta per mano di uno di questi nemici è definitiva, se l'uomo cede per lui è finita...
si può essere temporaneamente accecati dal potere, ma se poi viene rfiutato significa che la battaglia è ancora aperta...
non è così per la paura, se si cede ad essa non la si dominerà mai, si smette di imparare...ma aggiunge che continuare nella "ricerca" nonostante la paura alla fine si riuscirà a dominarla, perchè non ci si è mai abbandonati ad essa.

Siamo arrivati alla fine del viaggio verso la conoscenza, e cosa c'è ad attenderci secondo il vecchio don Juan?

4- la Vecchiaia

senza preavviso ecco giungere il più crudele dei nemici. Si dovrebbe esser riusciti a non avere più paure, nè una lucidità impaziente, e il controllo sul Potere. Ci sarebbe però un gran desiderio di lasciarsi andare, riposare e dimenticare, e questo segnerebbe la sua sconfitta per mano del quarto nemico. Cosa fare?...ma scrollarsi di dosso la stanchezza e vivere il suo destino fino in fondo. Sarà sufficiente quel monento di lucidità, potere e conoscenza a vincere il suo ultimo nemico.



Per ora mi fermo qui....



Sapete dove si è arreso Carlos Castaneda alla fine del libro?

Ve lo dico? OK...chi non vuole saperlo non legga più...



...si è arreso alla Paura e, almeno per ora, non ha più cercato le lezioni da don Juan...

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Vecchio 02-09-2006, 14.27.34   #56
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in questo libro Castaneda ci racconta quale sia stata la sua iniziazione, l'introduzione ad un altro modo di "vedere".
Don Juan, maestro di Carlos, dopo aver scelto il suo allievo, utilizza il potere di svariete sostanze allucinogene per smantellare la fossilizzazione del suo percepire, fargli provare quelle da lui poi descritte come "stati di realtà non ordinarie".
In effetti Castaneda ci mette un po’ a comprendere che il suo maestro l’aveva fatto ricorrere all’uso delle droghe (e non solo di quelle, anche altre cose bizzarre come strani rituali e incontri di vario tipo) soltanto per spezzare le catene della rigida visione del mondo che egli aveva. Si renderà conto che gli è successo dentro qualcosa che certo non immaginava all’inizio, mentre era convinto di esperire per “amor di scienza”, e che gli farà imparare a liberarsi di quelle catene percettive senza più aver bisogno di alcuna droga.
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Mentre nella prima parte del libro Castaneda descrive i rigidissimi rituali da seguire che gli ha iseganto don Juan, le sue "visioni" (alcune esileranti...altre da brivido)... le sue considerazionidi di carattere antropologiche...nella seconda dà "Un'analisi struttorale"...
dove piu lucidamente riporta quelli che sono stati gli insegnamenti del suo maestro, ossia le istruzioni per divenire un uomo di sapere...
dove tra le tante c'è nè una che trovo fondamentale...
... seguire strade che hanno cuore.
Sono d’accordo con te anch'io lo trovo fondamentale e questo punto è molto bello. Se la strada ha un cuore allora è buona e si diventerà un tutt’uno con essa. Una strada senza cuore non porta da nessuna parte, come diceva Don Juan: la prima di rende forte, la seconda ti indebolisce.
Quando Carlos domandò a Don Juan come si poteva capire se una strada avesse un cuore oppure no egli rispose:
"E' una cosa che si sente. Il problema è che nessuno si pone questa domanda, e quando un uomo si accorge di aver intrapreso una strada senza cuore, essa è pronta per ucciderlo. Arrivati a quel punto, sono pochi quelli che si fermano a riflettere e abbandonano la strada".
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Vecchio 02-09-2006, 14.37.23   #57
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4- la Vecchiaia

senza preavviso ecco giungere il più crudele dei nemici. Si dovrebbe esser riusciti a non avere più paure, nè una lucidità impaziente, e il controllo sul Potere. Ci sarebbe però un gran desiderio di lasciarsi andare, riposare e dimenticare, e questo segnerebbe la sua sconfitta per mano del quarto nemico. Cosa fare?...ma scrollarsi di dosso la stanchezza e vivere il suo destino fino in fondo. Sarà sufficiente quel monento di lucidità, potere e conoscenza a vincere il suo ultimo nemico.
A differenza dei primi tre nemici che si possono sconfiggere, questo ultimo più che vincerlo si può solo allontanare, ritardarne gli effetti
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Vecchio 02-09-2006, 16.21.26   #58
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A differenza dei primi tre nemici che si possono sconfiggere, questo ultimo più che vincerlo si può solo allontanare, ritardarne gli effetti
Neanche gli altri li sconfiggerai mai per sempre se ci pensi....


One
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"...Un uomo si avvia verso il sapere come se andasse in guerra, con attenzione, timore, rispetto e assoluta sicurezza.
Andare verso il sapere o andare in guerra in condizioni diverse da queste è un errore, e chiunque lo commetta se ne pentirà per il resto della vita...".
Questa la inserireremo tra gli aforismi appena li rimetto nel sito, e dovremmo tutti appenderla al muro, purtroppo vale per pochi... ma così deve essere.
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Vecchio 03-09-2006, 20.46.25   #59
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Solo quando si sconfiggeranno tutti e quattro si potrà esser chiamati uomini di sapere.

Questi sono:

1- la Paura

quando un uomo incomicia ad imparare non ha mai obbiettivi chiari. il
suo scopo è impreciso e il suo intento vago.
Si spera in cose che non avverranno mai, in compensi e si è all'oscuro delle diffocoltà.
Lentamente inizia ad imparare e poi sempre più in fretta, cose contrastanti tra loro finchè non si accorge che è diverso da come lo aveva immagginato...
e così si inizia ad avere paura. Don Juan dice che il suo "scopo" diventa un campo di battaglia...e se l'uomo,
terrorizzato fugge via, la sua ricerca sarà compromessa per sempre. Ma ci da' anche la ricetta per sconfiggerla...ed è...sempre secondo lui...
estremamente facile...basterebbe non scappare. Bisogna andare avanti suo malgrado, pure quando si è terrorizzati. E ci sarà un momento dove
imparare non farà più paura...succede poco alla volta...ma la paura scompare in un istante, e non torna più.

Sconfiggere la Paura gia sarebbe un bel passo avanti...ma dopo la Paura...finalmente la Chiarezza...ma attenzione...

2- la Chiarezza

una volta liberati dalla paura, la Chiarezza finalmente giunge. Ma don Juan ci tiene a precisare che può essere una chiarezza che acceca.
Essa consente all'uomo di non mettersi in discussione, si è coraggiosi e si corre il rischio di non fermarsi davanti a niente. Quello che accade
a chi viene sconfitto da questo nemico è il brancolare lungo la via della conoscenza, e potra divenire solo un guerriero vivace o, addirittura, un pagliaccio.
Anche qui don Juan dà la sua soluzione...bisogna combattere la Chiarezza, ponderare bene le proprie scelte e convincersi che la Chiarezza è quasi un errore.
Sconfingere la Chiarezza non sarà un errore, ma il vero Potere.

Ecco appunto...finalmente il Potere direbbe qualcuno...

3- il Potere

Qui don Juan mette in guardia Carlos, dicendogli che il Potere è il nemico peggiore e la cosa più facile da fare è quella di cedere.
Un uomo che arriva a questo punto, non si accorge quasi che il suo terzo nemico sta avendo la meglio...e potrebbe essere trasformato in un uomo
crudele e capriccioso. Ma questo senza perdere la chiarezza o il potere acquisiti...egli morirà senza saperere come gestirlo e sarà un peso.
Si puo sconfiggere il terzo nemico? Secondo don Juan si dovrebbe sfidare di proposito il Potere che in apparenza si ha conquistato...
fino a comprendere che non gli appartiene veramente. Se si riuscirà a capire che la chiarezza e il potere senza autocontrollo sono errori imperdonabili si riuscirà ad avere il vero Potere.

A questo punto don Juan ci dice che la sconfitta per mano di uno di questi nemici è definitiva, se l'uomo cede per lui è finita...
si può essere temporaneamente accecati dal potere, ma se poi viene rfiutato significa che la battaglia è ancora aperta...
non è così per la paura, se si cede ad essa non la si dominerà mai, si smette di imparare...ma aggiunge che continuare nella "ricerca" nonostante la paura alla fine si riuscirà a dominarla, perchè non ci si è mai abbandonati ad essa.

Siamo arrivati alla fine del viaggio verso la conoscenza, e cosa c'è ad attenderci secondo il vecchio don Juan?

4- la Vecchiaia

senza preavviso ecco giungere il più crudele dei nemici. Si dovrebbe esser riusciti a non avere più paure, nè una lucidità impaziente, e il controllo sul Potere. Ci sarebbe però un gran desiderio di lasciarsi andare, riposare e dimenticare, e questo segnerebbe la sua sconfitta per mano del quarto nemico. Cosa fare?...ma scrollarsi di dosso la stanchezza e vivere il suo destino fino in fondo. Sarà sufficiente quel monento di lucidità, potere e conoscenza a vincere il suo ultimo nemico.

Secondo me quando si parla dei quattro " nemici " si possono fare delle analogie tra il primo, e cioè la paura, ed il quarto, e cioè la vecchiaia, e fra il secondo, la Chiarezza, ed il terzo, cioè il Potere.
La paura blocca, non ti fa andare avanti e ti pone nella convinzione che, per quello che si sta facendo, non si avrà mai la forza per affrontarlo. Mi pare che anche con la vecchiaia, nel fatto stesso di non avere " tempo " a disposizione, si nasconda questa " paura " che secondo il mio punto di vista assume una sembianza, rispetto alla prima, diversa solo nella forma.
Altra analogia, o forse è il caso di dire che si mostra un punto che accomuna le due condizioni, tra la Chiarezza ed il Potere.
Nel momento in cui ci si trova nella pseudo certezza, le cose appaiono Chiare e queste potrebbero risultare " deleterie ", come deleterio potrebbe risultare il Potere, proprio perchè si è nella convinzione di possederlo.
La seconda e la quarta tappa, secondo me, sono unite dalla mancanza di umiltà e di attenzione con/per se stessi.
Mi pare che il vedere Chiaro un Insegnamento nel suo fine e nel suo scopo possa equivalere ad una investitura di Potere che io posso darmi da solo, senza sapere che è una investitura fittizia, poichè la Vera Chiarezza ed il Vero Potere sono oltre.
__________________
Dr. Marc Haven
“Non deve essere l’alba di luce che deve iniziare ad avvisare la tua anima di tali doveri giornalieri e dell’ora in cui gli incensi devono bruciare sui fornelli; è la tua voce, solo lei che deve chiamare l’alba di luce e farla brillare sulla tua opera, alfine che tu possa dall’alto di questo Oriente, riversarla sulle nazioni addormentate nella loro inattività e sradicarle dalle tenebre in cui versano.”
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Vecchio 11-09-2006, 09.38.53   #60
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Ciao a tutti,

sono convinto che ci sia un solo vero nemico che comprende tutti gli aspetti di sofferenza nei quali viviamo... l'ego.

Buddha ha identificato 84000 aspetti psicologici egoici che possiamo suddividere nelle sette teste di legione, "i sette peccati capitali".
E' l'ego che comprende tutte le sfaccettature del nostro allontanamento da Dio, si nutre della nostra sofferenza generandone altra.

Il lavoro sciamanico con le piante sacre da il grande beneficio di poter navigare nella nostra psiche e di chiarificarci il cammino verso il Padre.
Dio Padre-Madre risiede nel cuore ma l'ego gli impedisce di manifestarsi nella nostra vita. La pianta maestra crea una momentanea dissoluzione di questa enorme barriera e apre la strada alla nostra coscienza
verso il mondo dello spirito. In quello spazio possiamo ricevere insegnamenti che ci liberano da quelle catene che ci imprigionano nella dualità (l'Abraxas), possiamo vedere i nostri inferi e scendere nei livelli del subconscio a noi sconosciuti apportando luce e sanadoli.

Credo che si possa arrivare a ciò anche senza l'utilizzo delle piante maestre con svariati anni di pratiche spirituali e un impegno costante nella preghiera. La pianta maestra è una catapulta che ci lancia come meteoriti negli spazi del SE del SE al Cuore del Cuore. Ma non basta!
E' essenziale il lavoro psicologico di eliminazione dell'ego dalla nostra psiche che va attuato nella quotidianità.

Esiste la mappatura completa dei difetti psicologici che ci abitano e esiste il modo di sradicarli da noi fin nelle loro radici.

E' differente il lavoro con le piante Maestre da quello che possiamo fare con altre sostanze sintetizzate. La pianta ha uno Spirito che ci guida e ci protegge nel viaggio interno, le sostanze di sintesi no.

Per poter sperimentare e comprendere abbiamo bisogno di una guida terrena che faccia da ponte tra "l'altra realtà" e il nostro mondo, la scelta di suddetta guida deve essere accurata, troppi ciarlatani incompetenti e pericolosi.

Lavoro da quasi cinque anni con "La Madre" e mi ha dato enormi benefici, dopo aver percorso differenti cammini ho trovato il cammino nel cammino.

Siamo figli ribelli di Dio Padre-Madre e come suoi figli ci aspetta a casa...

"usciamo dalla momentanea sofferenza dell'ego ed entriamo nella eterna allegria dello Spirito"

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Vecchio 11-09-2006, 10.00.27   #61
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Lavoro da quasi cinque anni con "La Madre" e mi ha dato enormi benefici, dopo aver percorso differenti cammini ho trovato il cammino nel cammino.


Scusa una domanda cruz... chi e' "La Madre"?... immagino non sia la tua madre biologica... anche perche' non avresti solo 5 anni...
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Vecchio 11-09-2006, 11.01.35   #62
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Ciao a tutti,

sono convinto che ci sia un solo vero nemico che comprende tutti gli aspetti di sofferenza nei quali viviamo... l'ego.

Buddha ha identificato 84000 aspetti psicologici egoici che possiamo suddividere nelle sette teste di legione, "i sette peccati capitali".
E' l'ego che comprende tutte le sfaccettature del nostro allontanamento da Dio, si nutre della nostra sofferenza generandone altra.

Il lavoro sciamanico con le piante sacre da il grande beneficio di poter navigare nella nostra psiche e di chiarificarci il cammino verso il Padre.
Dio Padre-Madre risiede nel cuore ma l'ego gli impedisce di manifestarsi nella nostra vita. La pianta maestra crea una momentanea dissoluzione di questa enorme barriera e apre la strada alla nostra coscienza
verso il mondo dello spirito. In quello spazio possiamo ricevere insegnamenti che ci liberano da quelle catene che ci imprigionano nella dualità (l'Abraxas), possiamo vedere i nostri inferi e scendere nei livelli del subconscio a noi sconosciuti apportando luce e sanadoli.

Credo che si possa arrivare a ciò anche senza l'utilizzo delle piante maestre con svariati anni di pratiche spirituali e un impegno costante nella preghiera. La pianta maestra è una catapulta che ci lancia come meteoriti negli spazi del SE del SE al Cuore del Cuore. Ma non basta!
E' essenziale il lavoro psicologico di eliminazione dell'ego dalla nostra psiche che va attuato nella quotidianità.

Esiste la mappatura completa dei difetti psicologici che ci abitano e esiste il modo di sradicarli da noi fin nelle loro radici.

E' differente il lavoro con le piante Maestre da quello che possiamo fare con altre sostanze sintetizzate. La pianta ha uno Spirito che ci guida e ci protegge nel viaggio interno, le sostanze di sintesi no.

Per poter sperimentare e comprendere abbiamo bisogno di una guida terrena che faccia da ponte tra "l'altra realtà" e il nostro mondo, la scelta di suddetta guida deve essere accurata, troppi ciarlatani incompetenti e pericolosi.

Lavoro da quasi cinque anni con "La Madre" e mi ha dato enormi benefici, dopo aver percorso differenti cammini ho trovato il cammino nel cammino.

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Ciao Cruzdorada, intanto benvenuto su Ermopoli
Non sono d'accordo con diversi aspetti che hai esposto nel tuo post...
Per prima cosa, dici che l'ego l'unico vero nemico da combattere ... e che è essenziale un lavoro psicologico per eliminare l'ego dalla nostra psiche...
io credo che non sia proprio possibile eliminare l'ego.. se mai, è possibile attraverso un lavoro su sè stessi, iniziare a fare qualcosa per conoscersi, e per conoscersi, è indispensabile esplorare tutte le parti di noi, quelle parti che di solito agiscono in maniera meccanica... e dopo averle conosciute, come possiamo liberarci di qualcosa che fa parte di noi? possiamo eventualmente usarle, invece che farci usare, da qualche parte in forum si diceva che dovremmo riuscire a farle convergere..
Sdradicare i difetti dici.. io dico che intanto dovremmo conoscerli realmente..

Cosa intendi per Dio Padre/Madre?

(chiedo scusa per l'OT)
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Vecchio 11-09-2006, 18.10.59   #63
cruzdorada27
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Scusa una domanda cruz... chi e' "La Madre"?... immagino non sia la tua madre biologica... anche perche' non avresti solo 5 anni...
Ciao Owl, no non è mia madre biologica si tratta dell'Ayahuasca pianta enteogena che proviene dall'amazzonia.
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Vecchio 11-09-2006, 18.42.04   #64
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Ciao Cruzdorada, intanto benvenuto su Ermopoli
Non sono d'accordo con diversi aspetti che hai esposto nel tuo post...
Per prima cosa, dici che l'ego l'unico vero nemico da combattere ... e che è essenziale un lavoro psicologico per eliminare l'ego dalla nostra psiche...
io credo che non sia proprio possibile eliminare l'ego.. se mai, è possibile attraverso un lavoro su sè stessi, iniziare a fare qualcosa per conoscersi, e per conoscersi, è indispensabile esplorare tutte le parti di noi, quelle parti che di solito agiscono in maniera meccanica... e dopo averle conosciute, come possiamo liberarci di qualcosa che fa parte di noi? possiamo eventualmente usarle, invece che farci usare, da qualche parte in forum si diceva che dovremmo riuscire a farle convergere..
Sdradicare i difetti dici.. io dico che intanto dovremmo conoscerli realmente..

Cosa intendi per Dio Padre/Madre?

(chiedo scusa per l'OT)

Grazie per il benvenuto,
certo dobbiamo conoscere la nostra mente meccanica e tutti gli elementi che ci compongono ma non dobbiamo confondere l'ego con noi... l'ego è un elemento esterno alla nostra vera essenza e appartiene solo al mondo duale, nel mondo di Dio Padre-Madre non esiste ego.
Noi come Figli ribelli di Dio dobbiamo tornare a lui, e sulla strada per tornare a Lui dobbiamo passare diverse tappe, la prima consiste nell'eliminare alla radice ogni elemento di oscurità dalla nostra anima, senza fare cio' i nostri corpi Solari non si attiveranno e non potremo così Cristificare.

L'ego soffoca le nostre virtù, la compassione, il perdono, la fede, la verità, la misericordia, la pace e ci fa credere che è una nostra parte e che magari la possiamo utilizzare, purtroppo è una illusione. L'ego si nutre di sofferenza e crea sofferenza...

Il primo passo che si compie nel percorso è l'analisi dei propri aspetti, perciò dobbiamo prima conoscerci poi analizzare i differenti aspetti degli elementi che vogliamo disgregare, ad esempio:
vogliamo disgregare l'odio, per prime cosa ci rendiamo conto che odiamo, cerchiamo di capire da dove arriva, come si manifesta, eliminiamo la manifestazione nel pensiero nella parola e nell'azione e quando abbiamo il quadro completo e l'analisi chiediamo, tramite l'invocazione alla Madre Divina, la disgregazione dell'elemento.

Questo è il processo che studiamo nell'Università di Pneuma

Il Dio Padre-Madre è Dio
Dio è Tripartito, Padre, Madre(o Spirito Santo) e Figlio che siamo noi
In realtà Dio è Tutto
Diciamo che per noi Figli è sia padre che madre ma allo stesso tempo è anche il Figlio... le parole non bastano ci vorrebbe un nuovo vocabolario per spiegare certi concetti.

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Vecchio 11-09-2006, 19.20.42   #65
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L'ego soffoca le nostre virtù, la compassione, il perdono, la fede, la verità, la misericordia, la pace e ci fa credere che è una nostra parte e che magari la possiamo utilizzare, purtroppo è una illusione. L'ego si nutre di sofferenza e crea sofferenza...
Ci sono delle cose (tutto il resto... a parte come ti sei incartato sul Padre/Madre e Figlio) che posso più o meno condividere, ma la parte quotata mi strappa un sorriso .... e chi sarà mai questo signor ego che è capace, anche se non è una nostra parte, però di controllarci?
"Forse" le cose stanno al contrario... l'ego è una nostra parte, uno strumento... poi sta a noi identificarci o meno... credere che siamo noi quello... ma senza la conoscenza dell'ego servo (tanto per definire, non vorrei domani che qualcuno vada in giro a ripetere ego servo) non possiamo neanche svilupparci più di un ameba... (che tra l'altro dalle "ultime" ha anche i suoi sensori con il mondo esterno > quindi interfaccia > quindi un ego seppur quasi niente sviluppato, ma questo lo posterò a parte in "scienza")




P.s. so che non sono affari miei... ma attenzione a strutture (strutture per destrutturare che ridere) che cercano di destrutturare l'io (anche se camuffano il tutto dietro la parola ego) in nome di chissà quali progressi spirituali... in realtà più che destrutturarlo bisognerebbe costruirlo... se ci fossero più io formati ed integri in giro sarebbe più facile arrivare anche all'Io e a Dio.

P.s. Ma di che parlava questa discussione?
Ok ok l'importanza personale ci sta....
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Vecchio 11-09-2006, 20.33.07   #66
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Originalmente inviato da Uno
Ci sono delle cose (tutto il resto... a parte come ti sei incartato sul Padre/Madre e Figlio) che posso più o meno condividere, ma la parte quotata mi strappa un sorriso .... e chi sarà mai questo signor ego che è capace, anche se non è una nostra parte, però di controllarci?
"Forse" le cose stanno al contrario... l'ego è una nostra parte, uno strumento... poi sta a noi identificarci o meno... credere che siamo noi quello... ma senza la conoscenza dell'ego servo (tanto per definire, non vorrei domani che qualcuno vada in giro a ripetere ego servo) non possiamo neanche svilupparci più di un ameba... (che tra l'altro dalle "ultime" ha anche i suoi sensori con il mondo esterno > quindi interfaccia > quindi un ego seppur quasi niente sviluppato, ma questo lo posterò a parte in "scienza")




P.s. so che non sono affari miei... ma attenzione a strutture (strutture per destrutturare che ridere) che cercano di destrutturare l'io (anche se camuffano il tutto dietro la parola ego) in nome di chissà quali progressi spirituali... in realtà più che destrutturarlo bisognerebbe costruirlo... se ci fossero più io formati ed integri in giro sarebbe più facile arrivare anche all'Io e a Dio.

P.s. Ma di che parlava questa discussione?
Ok ok l'importanza personale ci sta....
Ciao Uno,
L'ego sono gli "io", non si tratta di destrutturare ma di liberare le virtù che gli "Io" soffocano comprendendoli ed eliminandolo, non fanno parte della nostra essenza... l'ego è un elemento che ha il permesso di esistere nella nostra psiche e ha la funzione di tentarci perchè dobbiamo imparare a trascenderloe eliminarlo.
Gli Io ci controllano con le illusioni, paura del futuro, paura di essere traditi, paura di morire ecc.
Quando abbiamo paura siamo distanti da Dio e percio' vulnerabili.
Gli Io fanno parte di un cammino che dobbiamo percorrere per tornare a casa ma non siamo noi, identificandoci nelle paure avremo sofferenza.
Gli "Io" sono tutti i pensieri parole ed azioni che ci fanno allontanare da Dio Padre/Madre .
Noi in origine, all'epoca della prima razza eravamo più evoluti e quasi senza difetti.

Presumo che si arrivi a Dio unendosi a Lui divenedo uno e non essendone separato, non essendo un Io più o meno sviluppato.

Pace Profonda
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Vecchio 11-09-2006, 21.55.01   #67
Kael
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Noi in origine, all'epoca della prima razza eravamo più evoluti e quasi senza difetti.
Lascio perdere il resto del tuo post, mi limito a commentare questo punto.
Se in origine eravamo più "evoluti" e quasi senza difetti, a che serve tutto l'ambaradan dell'Universo? Ti pare che Dio Padre/Madre, non sapendo bene come passare il tempo, ha deciso di farci intraprendere un cammino senza senso? Che senso avrebbe tutto questo, se alla fine tornassimo esattamente come eravamo prima?
Il Viaggio, dalla discesa alla risalita, come dice Uno si basa sulla costruzione, non sulla distruzione... Lo si intraprende per tornare migliori.
L'ego quindi, in questo contesto è un utile strumento di auto-conoscenza, che forse invece di combattere converrebbe imparare ad usare...
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Vecchio 11-09-2006, 23.22.50   #68
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Originalmente inviato da Kael
Lascio perdere il resto del tuo post, mi limito a commentare questo punto.
Se in origine eravamo più "evoluti" e quasi senza difetti, a che serve tutto l'ambaradan dell'Universo? Ti pare che Dio Padre/Madre, non sapendo bene come passare il tempo, ha deciso di farci intraprendere un cammino senza senso? Che senso avrebbe tutto questo, se alla fine tornassimo esattamente come eravamo prima?
Il Viaggio, dalla discesa alla risalita, come dice Uno si basa sulla costruzione, non sulla distruzione... Lo si intraprende per tornare migliori.
L'ego quindi, in questo contesto è un utile strumento di auto-conoscenza, che forse invece di combattere converrebbe imparare ad usare...
Ciao,
La prima razza di questo pianeta è stata la razza Adamica, diretti discendenti degli Angeli... siamo noi, siamo sempre gli stessi. Centinaia di migliaia di vite di incarnazioni. Eravamo QUASI senza difetti ma avevamo gia' incarnato l'ego o gli "Io". In ogni incarnazione abbiamo nutrito la nostra sofferenza assecondando gli "Io" fino ad arrivare alla razza Aria, l'attuale, nella quale sta avvenendo il cambio di direzione per tornare a casa, Puri.

L'ego in qualche modo è "maestro" ma deve insegnarci a trascenderlo a eliminarlo a allontanarlo, non ad assecondarlo.

Quando siamo caduti e abbiamo deciso di uscire dalla casa del Signore abbiamo attivato i nostri Corpi Lunari, che hanno la capacità di contenere l'energia che ci serve per vivere nel mondo della dualità, ora sta arrivando l'Era del Cristo Cosmico e l'energia dorata del Cristo si incarnerà su tutto il pianeta in tutti gli uomini. La Nuova Era. Per poter contenere e incarnare questa energia dovremo essere liberi da ogni "Io", come il Gran Maestro Gesù, e dobbiamo attivare i nostri corpi Solari(adatti all'altissimo voltaggio dell'energia Cristica) che , a causa dei nostri comportamenti deviati, non funzionano correttamente.

Siamo Figli di Dio Padre-Madre il Padre Cosmico e la Madre Divina due aspetti della stessa energia.

Gesù ha incarnato il Cristo Cosmico e non aveva l'Io, Krishna, Buddha...

Il punto è proprio tornare come prima, ma prima della caduta nel duale.

La ricostruzione dell'Anima Solare passa inesorabilmente dall'Eliminazione dell'Io dalla nostra psiche

Pace profonda
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Vecchio 11-09-2006, 23.46.32   #69
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Originalmente inviato da cruzdorada27

Lavoro da quasi cinque anni con "La Madre" e mi ha dato enormi benefici, dopo aver percorso differenti cammini ho trovato il cammino nel cammino.
Benvenuto Cruzdorada27

Credo che questo pezzo, secondo me, sia da approfondire.
Cruzdorada, gli elementi che hai trovato nell'utilizzo della Pianta ti hanno aiutato?
Ci sono secondo te delle similitudini con Castaneda? Nel percorso che hai intrapreso c'è una guida " terrena "?
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“Non deve essere l’alba di luce che deve iniziare ad avvisare la tua anima di tali doveri giornalieri e dell’ora in cui gli incensi devono bruciare sui fornelli; è la tua voce, solo lei che deve chiamare l’alba di luce e farla brillare sulla tua opera, alfine che tu possa dall’alto di questo Oriente, riversarla sulle nazioni addormentate nella loro inattività e sradicarle dalle tenebre in cui versano.”
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Vecchio 11-09-2006, 23.54.03   #70
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Il punto è proprio tornare come prima, ma prima della caduta nel duale.
Ecco, questo apre uno spunto interessante... credo che abbia senso metterci qualche parola in più, anche se magari finiamo OT...

Il punto di vista tradizionale identifica il raggiungimento della "condizione adamitica" come prima e necessaria fase dello sviluppo spirituale. Questo raggiungimento viene spesso identificato con "i piccoli misteri" e descritto come lo sviluppo di tutte le possibilità umane.

Raggiunto questo punto è possibile iniziare a sviluppare le possibilità "divine"... i grandi misteri... l'ineffabile. Le varie tradizioni parlano delle teoria e della pratica per quanto riguarda i piccoli misteri, dato che per i grandi è impossibile parlarne con uno strumento inadeguato come il linguaggio.

Potremmo, più o meno, far corrispondere i piccoli misteri con quello che in altre parti del forum è chiamato "costruzione dell'anima".

Ora, questa condizione adamitica da raggiungere è, se vogliamo usare questi termini, appunto una condizione non duale. Questo però vuol dire molte cose e nessuna. Faccio un esempio: una delle condizoini duali è proprio la differenziazione maschio-femmina (a tutti i livelli)... ricordo che originariamente "Adamo" com-prendeva Eva... quindi androgino. Questa dualità, come le altre, va trascesa in una sintesi superiore... uno stato dell'essere che com-prenda unito ciò che al livello inferiore appare diviso.

Colui che trascende tutte le dualità in un unico essere ha sviluppato tutte le possibilità umane... da molti ha fatto Uno e controlla invece di venire controllato.

E' chiaro che è piuttosto facile vedere in questo processo un "ritorno", dato che la condizione ricercata sussisteva in orgine. solo che ritorno non significa perdita ma guadagno. Parto, lascio la pace di casa e mi avventuro per il mondo. Poi faccio ritorno ma non sono più quello di prima, bensì di più. Ho riconquistato la condizione originaria ma ho anche fatto delle esperienze che la arricchiscono. Se non lasciavo casa non potevo arricchirmi di esperienza... se non ci ritorno non ne colgo i frutti.

Quindi, per concludere questo breve accenno su una questione che andrebbe assai approfondita, direi che più che tornare COME prima, si tratta di ri-tornare PIU' di pirma...


PS: grazie dello spunto Cruz e benvenuto anche da parte mia
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Vecchio 12-09-2006, 00.01.45   #71
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Si (forse..... avrei da dire qualcosa quando trovo tempo) ma a parte il post di Jez stiamo andando completamente fuori dal titolo.

Uno che non torna (almeno spera)
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Vecchio 12-09-2006, 02.10.00   #72
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Ciao,
La prima razza di questo pianeta è stata la razza Adamica, diretti discendenti degli Angeli... siamo noi, siamo sempre gli stessi. Centinaia di migliaia di vite di incarnazioni. Eravamo QUASI senza difetti ma avevamo gia' incarnato l'ego o gli "Io".

Il punto è proprio tornare come prima, ma prima della caduta nel duale.

La ricostruzione dell'Anima Solare passa inesorabilmente dall'Eliminazione dell'Io dalla nostra psiche
Anche se è Ot, penso che questo che afferma Cruz possa avere dei parallelismi con la Cosmogonia Indiana, che vede nell'avvicendarsi delle ere(Yuga), prima un allontanamento del sistema solare dal centro galattico(età dell'Oro, momento di massima vicinanza al divino, quando l'uomo stesso era simile agli Dei, dotato di quegli stessi poteri), con la conseguente perdita da parte degli uomini della loro 'divinità', fino a giungere al momento più buio (il Kali Yuga), era in cui si incarna il Cristo, giunto proprio per riportare la luce nelle tenebre, quando l'uomo è totalmente distaccato dal divino, e regna l'individualismo in luogo dell'unità.
In un secondo momento vi è un lento ritorno verso quel centro, ritorno che è già cominciato proprio a partire dalla venuta di Cristo, e ora ci troveremmo proprio in un momento di passaggio da un'era( il Kali Yuga - i pesci) ad un'altra (il Dwapara Yuga - l'acquario) in cui l'uomo comincerà a ritrovare il divino. Nella simbologia i pesci rappresentano l'individualismo, nuotano uno nella direzione opposta all'altro, mentre le onde dell'acquario, sono vicine, in armonia, quasi si compenetrano.


Tornando invece in tema su Castaneda ho saputo che c'è chi sostiene che nulla di quello che scrisse fosse vero, e la cosa mi ha parecchio spiazzata....Qualcuno sa dirmi qualcosa di più'?

Se ne è già stato fatto accenno e non l'ho visto, come non detto.
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Vecchio 12-09-2006, 02.37.54   #73
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Benvenuto Cruzdorada27

Credo che questo pezzo, secondo me, sia da approfondire.
Cruzdorada, gli elementi che hai trovato nell'utilizzo della Pianta ti hanno aiutato?
Ci sono secondo te delle similitudini con Castaneda? Nel percorso che hai intrapreso c'è una guida " terrena "?
Ciao,
La Madre è saggia, il suo Spirito ti accompagna nel viaggio che percorri nella tua interiorità.
Il mio Maestro Terreno ha fatto questo paragone:
la coscienza dell'essere umano ha una velocità es. 50, sopra di noi vi è l'ego che viaggia al triplo, e ancora sopra vi è lo spirito che non può essere raggiunto.
La Pianta, utilizzata in cerimoniali Sacri, ci porta alla velocità dello spirito svelando così il gioco di illusioni dell'ego.

Svelando queste illusioni ci troviamo davanti alla verità della nostra gioia, cioè lo spirito, e vediamo con chiarezza da dove arrivano le nostre pene.
La luce della verità...

Non ho letto Castaneda, ne ho sentito parlare tanto...

Aparer mio il vero sciamano è Castaneda e si è inventato Don Juan per poter entrare nella psiche della gente e per far conoscere lo sciamanesimo al mondo attraverso dei racconti appassionanti... è un mio pensiero .

Lo sciamnesimo che conosco io è in stretto contatto col buddismo e induismo ma la radice della devozione è rivolta al Cristo Cosmico, cristianesimo "moderno" .

C'è una guida terrena, che fa da ponte tra le due realtà.
Sciamano Inca, psicologo e musicoterapeuta

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Vecchio 12-09-2006, 02.46.49   #74
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Quindi, per concludere questo breve accenno su una questione che andrebbe assai approfondita, direi che più che tornare COME prima, si tratta di ri-tornare PIU' di pirma...


PS: grazie dello spunto Cruz e benvenuto anche da parte mia

Grazie del benvenuto

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Vecchio 12-09-2006, 09.31.13   #75
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Bene, stavolta lo dico ufficialmente, questa voleva essere una discussione su Castaneda, lungi dall'essere conclusa, per favore torniamo nel tema.
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