Ermopoli
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Vecchio 17-05-2007, 16.00.33   #26
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Quante cose vedo in questo post Light... alcune belle, alcune brutte, altre tristi....
ma l'unica che conta esprimere ora è che una pentola a vapore cuoce velocemente ma senza valvola scoppia....
bene oggi Ermopoli è una valvola

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Vecchio 17-05-2007, 17.02.42   #27
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Quante cose vedo in questo post Light... alcune belle, alcune brutte, altre tristi....
ma l'unica che conta esprimere ora è che una pentola a vapore cuoce velocemente ma senza valvola scoppia....
bene oggi Ermopoli è una valvola

Già, le cose belle fanno tristezza... e in realtà non c'è gioia senza tristezza. E non c'è bellezza senza bruttezza. appena dici bello automaticamente intendi anche brutto.
Un messaggio scritto esprime tutto e niente.



ps:Quante cose vedo in questo tuo post Uno... Alcune belle, alcune brutte, altre tristi...
ma l'unica cosa che conta esprimere ora è che se ermopoli fa da valvola oggi, e qualcosa esce dalla valvola significa che qualcosa sta bollendo nella pentola. Bene, cosa cacchio è che bolle?
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Vecchio 17-05-2007, 17.24.31   #28
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Chi è che bolle, non cosa.
Qualcuno che in teoria ha compreso tutto, o crede, non sta a me giudicarlo, ma fa fatica a rapportarlo con gli altri che sono sempre se stesso ma a parole non significa nulla?
non ci crederai ma percepisco se una smilie è sincera

Per oggi basta saluti, domani in caso.
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Vecchio 17-05-2007, 18.40.11   #29
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Originalmente inviato da Uno Visualizza messaggio
C'è anche una valutazione morale da fare.
!) Ammettiamo che io (io come esempio) sia in grado di "sommergere" una persona per fargli capire quello che questa persona non si sforza minimamente di capire, se lo facessi (ammesso che l'effetto possa durare anche fuori della mia influenza) non sarebbe violenza?

2) Inoltre se questo mi costasse in termini di impegno e risorse molto, non sarebbe più saggio destinare le mie intenzioni a chi (magari più invece di uno/pochi) invece ha la volontà di capire?

3) Invece diverso è che se io avessi qualcosa da dire/dare e non provassi tutti i modi... il che significa che a volte per alcuni va bene semplificare, per altri ( vuoi perchè magari tocca la sua importanza, vuoi perchè può essere una sfida), magari è meglio complicare.

4) Si potrebbe parlare (ma sarebbe fuori tema) sul fatto che chi da non decide cosa dare, ma solo come dare e non sempre, solo da un certo livello di coscienza in su. Cosa dare inteso nella sua specifica attitudine, una rapa non può dare una macedonia ovviamente.
1) Non credo, sarebbe soltanto una persona che trasmette un messaggio, e l'altro rimane libero di accondiscendere oppure di confutare, cosa diversa invece è come dici, di inculcare nell'altro la mia idea e allora è violenza.

2) In questo caso si tratterebbe cmq di trasmettere un'informazione a tutti (forum), invece in dirette è possibile dedicarsi a chi è più recettivo e di conseguenza mi ripaga ridandomi indietro il sapere che ho trasmesso.

3) Secondo me non è mai meglio complicare, a meno che non voglia prendere in giro qualcuno.

4) E' contraddittorio chi da non può essere una rapa o una semirapa.
Invece chi può dare e lo fa in quel modo risulta strafottenza.
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Vecchio 17-05-2007, 18.53.02   #30
Ray
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Per Ray e Faltea

La filosofia è la palingenetica obliterazione dell'Io cosciente che si immedesima e si infutura nell'archetipo-prototipo dell'antropomorfismo universale.

Beccatevi questo pensiero di Benedetto Croce....

e non ringraziatemi del mal di capo (inteso di testa non di Uno)
Come dire che il filosofo si perde perchè si identifica nella sua stessa rappresentazione interiore del macrocosmo. Mah, non so che ne pensa Faltea, ma io non sono d'accordo. Sarebbe perlomeno il caso di distinguere filosofo e Filosofo.

Croce era un inutilmente complicatore di concetti facili , Kant un ingenuo



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Vecchio 17-05-2007, 19.07.32   #31
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1) Non credo, sarebbe soltanto una persona che trasmette un messaggio, e l'altro rimane libero di accondiscendere oppure di confutare, cosa diversa invece è come dici, di inculcare nell'altro la mia idea e allora è violenza.

2) In questo caso si tratterebbe cmq di trasmettere un'informazione a tutti (forum), invece in dirette è possibile dedicarsi a chi è più recettivo e di conseguenza mi ripaga ridandomi indietro il sapere che ho trasmesso.

3) Secondo me non è mai meglio complicare, a meno che non voglia prendere in giro qualcuno.

4) E' contraddittorio chi da non può essere una rapa o una semirapa.
Invece chi può dare e lo fa in quel modo risulta strafottenza.
1) Se non inculchi come fai a far capire una cosa a qualcuno che non la vuole capire e soprattutto è giusto?
2) Si nel forum parli con tutti, anche i visitatori, ma a parte il post iniziale del thread e qualche tentativo per alimentare una riflessione se nessuno risponde non vai avanti, se risponde facendo giochini semantici, quiz o simili perchè dovresti rispondere diversamente?
3) Caspita.... stiamo prendendo in giro i bambini... perchè dai 4/5 anni in su gli complichiamo la vita oltremodo...
4) Eppure vengono di quelle minestre con le rape... non sono macedonie... ma per questo non possono dae qualcosa al tuo palato?

E poi il corvo non può dire al merlo "quanto sei nero"
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Vecchio 17-05-2007, 19.16.31   #32
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1) Se non inculchi come fai a far capire una cosa a qualcuno che non la vuole capire e soprattutto è giusto?
2) Eppure vengono di quelle minestre con le rape... non sono macedonie... ma per questo non possono dare qualcosa al tuo palato?

E poi il corvo non può dire al merlo "quanto sei nero"
1) Parlando chiaramente e poi se non reagisce ovvero reagisce male allora stop. (A proposito grazie per la correzione del ! in 1.)
2) No se prima parli che una rapa non può dare niente non puoi dire che con la rapa ci vengono buone minestre (ovviamente)
Come il bue non può dare del cornuto all'asino.
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Vecchio 17-05-2007, 19.29.42   #33
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Si potrebbe parlare (ma sarebbe fuori tema) sul fatto che chi da non decide cosa dare, ma solo come dare e non sempre, solo da un certo livello di coscienza in su. Cosa dare inteso nella sua specifica attitudine, una rapa non può dare una macedonia ovviamente.
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No se prima parli che una rapa non può dare niente non puoi dire che con la rapa ci vengono buone minestre (ovviamente)
Sei sicuro?
Mazza come scrivo male.... ecco svelato l'arcano.... io non scrivo complicato... scrivo male e mi capisco da solo....
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Vecchio 17-05-2007, 19.38.38   #34
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Sicuramente sarà un mio limite (non tutti dispongono di un quoziente intellettivo sopra a 100) ma di sicuro quello che intendevi non ce lo leggo anche con il mio massimo impegno. (E' anche vero che nella vita si deve sdrammatizzare, basta saperlo)
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Vecchio 17-05-2007, 19.58.32   #35
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chi da non decide cosa dare
decide solo come dare e non sempre
lo può decidere solo da un certo livello di coscienza in su

Cosa dare lo può decidere solo nella sua specifica attitudine, cioè quello che è

una rapa non può dare una macedonia ovviamente.

------------------------------------------

giuro, e senza ironia, che non sono capace più di così
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Vecchio 17-05-2007, 19.59.26   #36
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semmai l'ironia la metto su fatto che fai il finto tonto
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Vecchio 17-05-2007, 20.22.00   #37
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Ok adesso è chiaro, te l'ho detto sono un diesel anzi lo avevi accennato con un esempio.
Però devo dissentire, cioè io decido cosa dare nel senso tematico (l'argomento), poi come vuoi sottintendere chi ascolta prende quello che riesce a capire (es. della rapa) oppure ciò che ritiene giusto prendere (es. finto tonto o quoz. sopra 100).
Però non mi ritengo di un certo livello di coscienza ovvero non so come punto di riferimento, cioè le decisioni le prendo ma bho.

Ultima modifica di 'ayn soph : 17-05-2007 alle ore 20.28.33.
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Vecchio 17-05-2007, 21.02.17   #38
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Ok magari usiamo parole diverse...

Può essere che il tuo scegliere sia la forma che poi corrisponderebbe al mio come ?

Può essere che il mio cosa dare corrisponderebbe ad un tuo non detto quanto dare?
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Vecchio 17-05-2007, 22.35.56   #39
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E' probabile, l'uso di terminologie differente o forse non pertinenti (nel mio caso) mi porterebbe a distorcere i concetti. Potrebbe essere?
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Vecchio 18-05-2007, 21.59.36   #40
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Eh, tu sei "nuova" del forum e quindi forse non ti rendi conto di che effetto mi può fare questo tuo post... comunque:

vuoi sposarmi?


PS: pensaci pure con calma, anche molte vite...
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Vecchio 23-08-2007, 23.54.56   #41
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Mi domando se e' cosi' "difficile" parlare "facile"?

Lo dico in piazza tra noi comari del paese... mi domando questo perche' a volte ho come l'impressione che in certe discussioni si tenda a complicare un concetto invece di renderlo piu' "digeribile" alla maggior parte dei lettori... io per primo.

E' possibile parlare facile rispetto ad argomenti "difficili"?

Noto che in alcuni casi si mettono frasi troncate o mezze frasi che non aiutano la comprensione del concetto anzi... mi ritrovo a pensare "che avra' voluto dire?"

Parlo di una mia sensazione riguardo a certi scritti criptici, ermetici...

Su certi argomenti serve una preparazione a monte... (va' di moda dire background culturale)... ma non e' sempre cosi'... anzi a volte non serve altro che aver vissuto abbastanza anni su questa crosta per poter comprendere...

A volte si fanno citazioni di nicchia (passatemi l'assurdita') che in pochi comprendono... ma allora che serve scrivere se poi in pochi comprendono?

Il rischio e' di rimanere spaventati da tanto sapere che poi magari con un piccolo sforzo (anche da parte di chi scrive) risulterebbe il sapere di altri... di tutti.

Eppoi quali sono questi argomenti difficili?... in verita' non ve ne sono... se a trattarli ci si "sforzasse" di renderli piu' chiari... ovviamente senza stravolgerne il contenuto.

Sono d'accordo..... a volte è più impegnativo scrivere in modo comprensibile(non solo in riferimento ai termini, ma anche nello spiegare un concetto, che se detto a metà, per chi non "sa" risulta incomprensibile) che dire quello che si sa così come lo si sa(se non si riesce a spiegarlo diversamente allora non si è compreso del tutto, quindi si sa in modo superficiale)....spero di aver scritto in modo comprensibile!
Comunque è come un voler impressionare chi legge l'utilizzo di certe frasi...e sinceramente diversi post li ho letti a metà perchè mi passava la voglia di leggerli...quindi, secondo me, la responsabilità maggiore è di chi scrive, perchè già il fatto di cominciare a leggere un post denota un certo interesse, che poi si spegne quando cominciano i concetti resi incomprensibili(credo che spiegati meglio potrebbero essere capiti).
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Vecchio 24-08-2007, 00.28.02   #42
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Sono ancora mezzo in "ferie" però mi va di rispondere a questo post, conscio che questo discorso è come quello sul bene e male, come il paradosso della gallina e dell'uovo etc etc cioè non finirà mai.
Spiegare un concetto e farlo capire sono due cose diverse, tanto più il concetto è astratto dal nostro punto di vista.
Sono d'accordo con te Moona che chi ha compreso una cosa la sa spiegare, però non è detto che l'altro capisca o voglia capire.

Per quanto mi riguarda spesso mi trovo con tre alternative, post sintetico che poi non viene capito come vorrei, post interminabile che comunque apre talmente tanti fronti che inevitabilmente ne lascia aperti alcuni, quindi crea più confusione che altro e "dulcis" in fondo mezze frasi, ermetismo. Lo scopo di quest'uso (per quello che mi riguarda) è stimolare e comunque lasciare dei rami aperti per qualcosa che riprenderò in seguito in altri thread. Non nego che spesso capita che la stessa mezza frase (spero di non farlo pure io) serve a non prendere posizioni, della serie se dici nero io ti dico che intendevo bianco e viceversa... ho sempre ragione e sono sempre il più bravo.

Ecco mi fermo se no scrivo altre tre pagine
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Vecchio 24-08-2007, 08.57.21   #43
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Per quanto mi riguarda spesso mi trovo con tre alternative, post sintetico che poi non viene capito come vorrei, post interminabile che comunque apre talmente tanti fronti che inevitabilmente ne lascia aperti alcuni, quindi crea più confusione che altro e "dulcis" in fondo mezze frasi, ermetismo. Lo scopo di quest'uso (per quello che mi riguarda) è stimolare e comunque lasciare dei rami aperti per qualcosa che riprenderò in seguito in altri thread.
In questo ti capisco (infatti non credo che i post che ho tralasciato fossero scritti da te...non ricordo precisamnete quali) non si può scrivere un papiro, però se per scrivere una frase, invece di scriverla in modo semplice e con poche parole ne vengono usate il doppio contorcendo in modo assurdo il discorso...va bene metterci l'impegno nel volerla capire, rileggerla diverse volte, ma a volte penso proprio che se la rileggesse chi l'ha scritta nemmeno lui la capirebbe(parlo in generale, nessun riferimento).
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Vecchio 24-08-2007, 09.45.16   #44
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Beh... diciamola tutta, la semplicità è un dono o comunque una conquista.
La semplicità richiede energia... io vedo benissimo quando scrivo un post dedicandomici al 100% o quando mi ci dedico al 99% perchè ho rogne ed impegni in giro (sotto quella percentuale non scendo , piuttosto non scrivo), le differenze sono già notevoli... figuriamoci un post scritto per scrivere.
Il problema si allarga, da una parte io per primo sprono a scrivere a muoversi perchè l'espressione aiuta a vedersi, a lavorare su se stessi e tante altre belle cose.... dalll'altra non tutti, non sempre, hanno l'energia per farlo con un senso costruttivo (per se stessi e per gli altri solo in seconda battuta).

Riprendo la prima frase di questo mio post: "la semplicità richiede energia", (che merita un thread a parte) so che non tutti saranno d'accordo, è vero che complicando se ne perde molta di energia... però è pur vero che la stessa energia occorre per agglomerare la semplicità intorno ad un nucleo di pensiero (spero che sia un'immagine facile da visualizzare), la differenza è che nel primo caso (complicando) l'energia si perde nell'ambiente e nel caos, nel secondo caso crea luce (diciamo poeticamente) dentro ed intorno a noi.
Quindi occorre saper indirizzare quest'energia.

Premesso che non c'è sempre (a volte si ma molte volte no) reale intenzione di complicare, ma spesso non si è capaci di far diversamente, vedo una sola soluzione. Quando so che qualcuno vuole conoscersi: in maniera a volte velata, ma spesso diretta glielo faccio presente. Se tutti lo facessero, senza polemiche, basterebbe dire:"Ma che hai scritto? Non capisco... Tu ti capisci? Si? Allora me lo riscrivi meglio per piacere?" o simili cose... sarebbe un'arricchimento per tutti.
Ovviamente torniamo al discorso sopra, ci deve essere un pelino di sforzo di chi vuole capire cosa l'altro esprime, anche se non è un concetto importantissimo, anzi meglio dal punto di vista umano.


P.s. ho risposto non perchè mi sentissi preso in causa, so di non poter essere compreso sempre da tutti (come tutti), ma non do molta importanza alla cosa finchè so di averci messo la mia buona volontà, comunque la comunicazione è alla base dell'uomo, senza... qualsiasi cosa se ne dica non diventerà mai Uomo.
Questa discussione se portata avanti con volontà di far luce è importantissima, grazie per averla riportata su.
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Vecchio 24-08-2007, 11.42.21   #45
griselda
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Farsi comprendere….quando capisco immediatamente e riesco a rispondere abbastanza chiaramente è perché conosco o credo di conoscere l’argomento. Magari perché è parte del mio bagaglio di esperienze.
Quando invece interagisco con gli altri esponendo un pensiero estratto da un ragionamento è più difficile per me essere chiara ad esempio perché non è frutto di esperienza, ma di costrutto mentale e costruire con la mente ahimè non mi risulta facile. Anche quando è qualcosa di appena “assaggiato” ma nuovo come “sapore” trovo difficoltà e descriverlo. Però interagendo con gli altri mettendo nero su bianco, sapendo che magari gli altri non comprenderanno bene cosa sto dicendo, so però che aiuterò me a capire meglio. Spesso l’avere un interlocutore aiuta a comprendere meglio, almeno a me, stimola la comprensione. E’ come se avessi un panetto di pongo e mentre scrivo ed interagisco con gli altri eliminassi quel pongo superfluo che mi impedisce di vedere la forma che sta li dentro ed aspetta solo di venire alla luce. Chiedo scusa se questo può creare qualche problema, ma spesso ad esempio mi è stato domandato di chiarire e quando ci riuscivo l’ho sempre fatto con piacere, e quando non vi riuscivo dicevo che non avrei saputo fare di meglio. ( In questo caso di solito avevo già a monte scritto e riscritto il post tante volte prima di postarlo) Qualcuno potrebbe dirmi: beh allora aspetta tempi migliori!. Però io trovo che interagire comunque aiuti a mettere ordine, specialmente in chi non ha il dono della comunicazione. Se mai mi alleno mai migliorerò.

P.S. Come dice Uno si dovrebbe domandare se non si comprende e l’altro dovrebbe sforzarsi di rispondere è un buon metodo per ordinare meglio le idee, di sforzarsi ulteriormente.
A volte vedo la mia stupidità… perché non ho capito un post ma mi vergogno a mostrare che non ho compreso bene, mentre tutti gli altri sì, e questo fa si che mi precluda da sola la possibile comprensione, chiedendo lumi.
Altre volte entrano in gioco gli specchi e non faccio una cosa perché non vorrei fosse fatta a me. E’ come tentare di pararsi il ……..
Dovrei essere più umile e più semplice……
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Vecchio 24-08-2007, 12.15.21   #46
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Farsi comprendere….quando capisco immediatamente e riesco a rispondere abbastanza chiaramente è perché conosco o credo di conoscere l’argomento.
Eh no... se credi di conoscere una cosa è la volta buona che non la conoscerai mai... e tutti crediamo di conoscere molte cose.
Questo è un buon punto... se a prescindere dal nostro conoscere una cosa rimaniamo sempre aperti come se fosse la prima volta che ne sentiamo parlare potremmo imparare parecchio.
Questo non significa rinnegare quello che si conosce... perchè questa è la sensazione che si ha e questo ci frena nell'apertura.
Insomma "mai lasciare la strada vecchia per una dubbia... ma comunque sempre una strada è... se camminiamo con gli occhi aperti ce n'è da vedere"
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Vecchio 24-08-2007, 12.47.30   #47
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Orca l'oca quanto è vero!
E' uno dei freni maggiori almeno per me, faccio tanta fatica. A volte è come una molla che tento di estendere e che se non faccio attenzione torna nella posizione iniziale.
Grazie
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Vecchio 24-08-2007, 17.32.34   #48
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Come suggeriva Uno, trovo che la via più utile e semplice per tutti sia chiedere se non si capisce qualcosa che viene detto, partendo dal presupposto che quando qualcuno complica, non lo faccia per mettere in difficoltà altri, ma perchè non sa esprimere chiaramente determinati concetti.. non vedo nulla di male nel chiedere spiegazioni, poi, se proprio non mi riesce di capire lascio perdere e poi ci torno su dopo un po' di tempo..

Per il discorso dello scrivere e dell'esporsi, per quanto mi riguarda mi è stato molto utile forzarmi di farlo, visto che avevo difficoltà, ma credo anche che non sia strettamente necessario espormi sempre e comunque, tanto per farlo.. mi capita di notare la differenza quando scrivo un post con molta attenzione perchè mi interessa e quando invece lo faccio perchè mi forzo, non parlo di percentuali, perchè non sempre riesco a mettere il 100%, anzi mi è capitato di credere di essere attentissima, e poi di rileggere magari il giorno dopo e accorgermi che stavo dormendo beatamente (in quei casi comunque già mentre scrivo il post non è fluido, ma pesante , intorcolato oppure molto superficiale..) ..
E' vero che esporsi fa vedere delle cose, aiuta anche ad accorgersi quando si scrive tanto per farlo, ma nello stesso tempo, ultimamente mi sono resa conto che c'è il tempo per parlare (scrivere in questo caso) e il tempo per tacere. Se proprio non capisco un thread, posso al massimo domandare, ma è inutile che mi tuffi in assurde elucubrazioni.. a volte non è il post difficile, è proprio la mia mente che rifiuta... e allora basta tornarci dopo un po' di tempo..
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Vecchio 26-08-2007, 12.38.14   #49
jezebelius
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Alla fine, mi pare di capire, che si parla facile....solo se si è semplici. A volte però mi son trovato in situazioni per cui, anche la semplicità di un concetto ( sia nell'esprimerlo e sia nel riceverlo ) faceva fatica ad esser compreso. Non so se la semplicità sia relativa... ma questa non dovrebbe essere scissa dal punto in cui uno si trova...no?
Beh...per quanto mi riguarda non credo di esserlo spesso anzi quasi mai ed a volte, solo dopo , mi rendo conto che non ero attento nel cercare di esprimere un concetto o proprio perchè quel concetto "non era mio ".
Credo però che la comunic-azione debba avvenire da parte di entrambi gli interlocutori.
E' vero. mi rendo conto, che da un post di Tizio ( mio per esempio, però a volte o spesso ? Senza esclusione di colpi mi servirebbe saperlo ) non si capisce granchè e questo, oltre che incomprensibile è abbastanza lungo da annoiare ma è anche vero che uno sforzo, se si vuole trovare un punto comune, dovrebbe essere reciproco. Solo cosi si potrebbe gettare sul tavolo ciò che si conosce senza alcuna pretesa. In questo ci vedo oltre che uno sforzo per favorire la comunicazione anche un motivo di crescita e di confronto.
__________________
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“Non deve essere l’alba di luce che deve iniziare ad avvisare la tua anima di tali doveri giornalieri e dell’ora in cui gli incensi devono bruciare sui fornelli; è la tua voce, solo lei che deve chiamare l’alba di luce e farla brillare sulla tua opera, alfine che tu possa dall’alto di questo Oriente, riversarla sulle nazioni addormentate nella loro inattività e sradicarle dalle tenebre in cui versano.”
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Vecchio 26-08-2007, 13.05.11   #50
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E' vero. mi rendo conto, che da un post di Tizio ( mio per esempio, però a volte o spesso ? Senza esclusione di colpi mi servirebbe saperlo ) non si capisce granchè e questo, oltre che incomprensibile è abbastanza lungo da annoiare ma è anche vero che uno sforzo, se si vuole trovare un punto comune, dovrebbe essere reciproco.
essi come fai a sapere che un tizio a caso sei tu?

sai cosa penso? che si complica quando si cerca di dilungarsi
nelle spiegazioni....allora si che ci si incasina....
personalmente avrò un vocabolario limitatissimo....
ma è pur vero che per dire :"condominio" puoi scrivere
almeno 3 righe o più...contro una parola:
"una struttura alta diversi metri ed altrettanto larga...
suddivisa in sezioni delimitate da muri...scale e piani...
nelle quali vivono molte famiglie" volendo si può continuare
ok in Alasca magari si direbbe :" 10 igloo uno sull' altro"

comunque non è un problema di vocaboli conosciuti o meno....
è spesso un modo tencnico di parlare con persone che
tecniche non sono...ed è qui la "bravura" nel farsi capire..dire "condominio"
così come il non tecnico...deve avere la modestia di chiedere....e non fingere di comprendere solo per evitare
una figuraccia.....

ecco so stata semplicemente complicata
__________________
Dio mi conceda
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le cose che non posso cambiare
il coraggio di cambiare
quelle che posso cambiare
e la saggezza
di distinguere tra le une e le altre
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