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Vecchio 21-03-2007, 19.51.20   #1
Uno
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Predefinito Paparazzi

Dai una vicenda rosa... (marrone direi dalla schifezze ) ma tanto per imbastirci qualche considerazione etica.

Per chi non lo sa (ma che non deve aver visto telegiornale da settimane però) hanno alzato un polverone perchè c'è un'agenzia di "fotografi/paparazzi" che dopo aver cacciato i vip come animali da selvaggina sparano il rullino.
La variante è che questa agenzia proponeva all'interessato di acquistare le foto con una sorta di prelazione rispetto ai rotocalchi.
Tutti hanno usato parole tipo ricatto e simili.... io devo dire che pur non aspirando a fare quel tipo di lavoro, pur non condividendo i mezzi, trovo che il fatto di proporre agli interessati l'acquisto non sia peggio della vendita diretta ai giornali.... anzi... quasi quasi hanno fatto un favore ai "malcapitati"... d'altro canto questi pagavano le loro leggerezze nè più nè meno come ad altri livelli le paghiamo noi... più sei in vista e più sei a rischio.....
Che ne pensate?
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Vecchio 21-03-2007, 23.45.11   #2
Faltea
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Dai una vicenda rosa... (marrone direi dalla schifezze ) ma tanto per imbastirci qualche considerazione etica.

Per chi non lo sa (ma che non deve aver visto telegiornale da settimane però) hanno alzato un polverone perchè c'è un'agenzia di "fotografi/paparazzi" che dopo aver cacciato i vip come animali da selvaggina sparano il rullino.
La variante è che questa agenzia proponeva all'interessato di acquistare le foto con una sorta di prelazione rispetto ai rotocalchi.
Tutti hanno usato parole tipo ricatto e simili.... io devo dire che pur non aspirando a fare quel tipo di lavoro, pur non condividendo i mezzi, trovo che il fatto di proporre agli interessati l'acquisto non sia peggio della vendita diretta ai giornali.... anzi... quasi quasi hanno fatto un favore ai "malcapitati"... d'altro canto questi pagavano le loro leggerezze nè più nè meno come ad altri livelli le paghiamo noi... più sei in vista e più sei a rischio.....
Che ne pensate?
Sono TOTALMENTE d'accordo.
Per questo mi sono imbattuta ultimamente in tanti discorsi "umanistici" su quando sia poco etico ricattare le persone ed io a battagliare che di ricatto non c'è proprio nulla... ecc..

Però mi hanno anche obbiettato che tante foto erano "montate", ossia la classica modella super bella (o modello) che cercava in tutti i modi di far fare lo scoop al fotografo di turno, di rimando ho risposto che se mi tirano in inganno in questa maniera non avrei nessun problema a smentire l'accaduto, stile bacio rubato.... ma magari inizia con un baciotto e poi... il gonzo/a ci cade con tutte le scarpe!
Scoop fatto e mano al portafoglio...
vip fregato
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Vecchio 21-03-2007, 23.58.22   #3
jezebelius
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La variante è che questa agenzia proponeva all'interessato di acquistare le foto con una sorta di prelazione rispetto ai rotocalchi.
Tutti hanno usato parole tipo ricatto e simili.... io devo dire che pur non aspirando a fare quel tipo di lavoro, pur non condividendo i mezzi, trovo che il fatto di proporre agli interessati l'acquisto non sia peggio della vendita diretta ai giornali.... anzi... quasi quasi hanno fatto un favore ai "malcapitati"... d'altro canto questi pagavano le loro leggerezze nè più nè meno come ad altri livelli le paghiamo noi... più sei in vista e più sei a rischio.....
Che ne pensate?
Secondo me a primo acchitto la cosa si può vedere da due lati.
La prima è che, come dici, probabilmente l'agenzia di foto, di cui si parla, ha fatto un favore agli interessati.
Un favore che sostanzialmente chiede, al malcapitato nello specifico, di scegliere se pubblicare un pezzo della " sua vita"( ed in quanto personaggio pubblico bisogna vedere fino a che punto la vita è ancora " sua" o se questo non può definirsi il prezzo da pagare per accedere ad un altro mondo).
La seconda invece attiene più all'aspetto legale degli episodi accaduti.
Mi pare che vi sia un confine molto labile tra proposta, in questo caso di acquisto delle foto, e ricatto. Bisognerebbe vedere in che termini è scaturita sia l'una che l'altro ossia quali sono le condizioni per le quali si può parlare di proprosta, quale diritto di prelazione, e ricatto come condizione all'interno della quale sono costretto a comportarmi in un certo modo.
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Dr. Marc Haven
“Non deve essere l’alba di luce che deve iniziare ad avvisare la tua anima di tali doveri giornalieri e dell’ora in cui gli incensi devono bruciare sui fornelli; è la tua voce, solo lei che deve chiamare l’alba di luce e farla brillare sulla tua opera, alfine che tu possa dall’alto di questo Oriente, riversarla sulle nazioni addormentate nella loro inattività e sradicarle dalle tenebre in cui versano.”
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Vecchio 22-03-2007, 00.31.10   #4
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uhm ambiente strano quello dei vip... hanno i paparazzi ai quali chiedere piaceri tipo: sono al tal posto vieni a fotografarmi.... oppure creano lo scoop per risalire l'onda... diciamo che navigare in quell'ambiente e vivere in con un certo tipo di compromessi poi alla fine mi sa che si sconta.
( questa notizia è arrivata pure a me che non vedo tg da settimane)
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Vecchio 22-03-2007, 00.43.32   #5
Ray
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Dai una vicenda rosa... (marrone direi dalla schifezze ) ma tanto per imbastirci qualche considerazione etica.

Per chi non lo sa (ma che non deve aver visto telegiornale da settimane però) hanno alzato un polverone perchè c'è un'agenzia di "fotografi/paparazzi" che dopo aver cacciato i vip come animali da selvaggina sparano il rullino.
La variante è che questa agenzia proponeva all'interessato di acquistare le foto con una sorta di prelazione rispetto ai rotocalchi.
Tutti hanno usato parole tipo ricatto e simili.... io devo dire che pur non aspirando a fare quel tipo di lavoro, pur non condividendo i mezzi, trovo che il fatto di proporre agli interessati l'acquisto non sia peggio della vendita diretta ai giornali.... anzi... quasi quasi hanno fatto un favore ai "malcapitati"... d'altro canto questi pagavano le loro leggerezze nè più nè meno come ad altri livelli le paghiamo noi... più sei in vista e più sei a rischio.....
Che ne pensate?
Si, sono d'accordo anch'io, però allargando il discorso c'è da considerare anche l'etica dei mass-media (che non c'è). Ovvero è pieno di giornali pronti a pbblicare per sfruttare lo scoop e relative vendite senza minimamente preoccuparsi di verificare se la foto è vera o almeno se rispecchia realmente qualcosa di sensato. E poi hanno il coraggio di dire che fanno informazione...
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Vecchio 22-03-2007, 10.00.11   #6
Grey Owl
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I "tipo" in questione si e' definito un "robin Hood" atipico... ruba ai ricchi per dare a se stesso (poverooo)... il fatto e' che esiste una legge di mercato... la legge dell'offerta... ce' un'offerta per il mondo del gossip (chiacchiera)... purtruppo tutto il meccanismo paparazzistico si e' compromesso con il "ricatto" della foto scomoda...
Esisteva negli anni '60 la dolce vita Romana... divi di Hollywood che bevevano al tavolino davanti a fontana di Trevi... Burt Lancaster a zonzo per le vie di Roma... Sofia Loren con tizio a cena... ecc...
Nacquero i paparazzi... persone che cercavano la foto
da pubblicare per i fans di quel divo...

Oggi il mondo dei paparazzi e' il simulacro di quei tempi... Lele Mora (agente dei divi...con la d minuscola) creava a tavolino lo scoop di quel divo da lanciare oppure da quel personaggio in prossimita' dell'uscita di un suo show o film...
Una galassia di personaggini ruotano intorno ad un mondo fatto di sorrisi di cartone...

Questo ragazzo si e' fatto prendere la mano... ha cominciato ad assoldare dei bravi (e non fotografi professionisti) che tenessero sotto controllo 24h su 24h alcuni personaggi "famosi"... ha assoldato delle bellesse anonime assetate di successo (voglio fare la velinaaaa) e le ha mandate sul fronte del gossip notturno...

Il fatto e' che per me non ha fatto "nulla di male" se non "creare" delle situazioni in cui l'animo umano falla... la classica mano nel vasetto di marmellata...

Tutto cambia quando si pestano i piedi ai poteri forti del palazzo... in questo caso non ce' morale...hahahahaha

Il ricatto non e' proprio tale nel momento in cui offri i negativi delle foto al soggetto dello scoop... il prezzo chi lo fa'?... beh... i mangiatori di gossip... i lettori di quella carta stampata che non si puo' chiamare giornale...

Anni fa' usci' un bel film... Il falo' delle vanita'... molto in quel film rispecchia questa realta'.

AGGIUNGO: sintesi della trama del film citato:
Un giovane e ricco operatore di borsa, lasciata a casa sua moglie e la bambina, e presa a bordo dell'automobile all'aeroporto di New York l'amante, non imbocca a tempo una corsia laterale, fa una inversione errata e si ritrova fermo nel buio sotto un viadotto in una brutta zona, fra carcasse e rottami.
Due teppisti di colore male intenzionati lo fronteggiano sull'asfalto: lui se ne libera, mentre l'amante postasi al volante investe involontariamente uno di quelli che finisce in coma all'ospedale.
A volere giustizia sull'episodio, il cui colpevole è ignoto, sono in molti:
1)la polizia cerca lo sconosciuto proprietario della lussuosa Mercedes (uno dei teppisti ha visto i primi due numeri di targa)
2)la madre del ferito vuole essere risarcita
3)l'ardito Reverendo Bacon (di colore anche lui), vorrebbe trasformare questo esempio di pirateria stradale in un caso attorno al quale chiamare a raccolta la comunità nera
4)il Procuratore distrettuale per poter dimostrare la propria imparzialità ai suoi elettori neri.

La Polizia individua la targa dell'automobile e viene arrestato.
Fin dall'inizio egli ha più volte insistito con l'amante per denunciare l'accaduto alle Autorità
In aula la Corte è rappresentata da un magistrato nero di pelle, onesto e del tutto imparziale, al quale preme solo il rispetto della legge e della dignità di ciascuno.

Tutto però è complicato da un oscuro e sfortunato cronista in cerca della notizia in esclusiva, il quale si pone in contatto con il Reverendo e si dà da fare senza scrupoli pur di fare incriminare l'operatore di borsa, a prezzo di umiliazioni ed emozioni incessanti.
Poichè una amica dell'amante, che aveva a costei temporaneamente ceduto l'alloggio di New York (destinato agli incontri dei due amanti), vi aveva fatto installare un microfono, al processo, l'operatore di borsa tirerà fuori a sorpresa un frammento di nastro, sul quale tutti sentono registrate poche, ma inequivocabili parole dell'amante la quale, rientrando a casa dopo l'incidente, afferma che al volante era lei che era del tutto inutile la denuncia alla Polizia cittadina.
Da ciò la inevitabile condanna della colpevole, l'assoluzione per il miliardario, il crollo delle ambizioni politiche dell'aspirante alla poltrona di sindaco e, a suo tempo, il Premio Pulitzer per lo scribacchino diventato ormai un giornalista affermato.

Ultima modifica di Grey Owl : 22-03-2007 alle ore 10.15.05.
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Vecchio 22-03-2007, 10.43.31   #7
Uno
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In un certo modo siamo arrivati ad un "collaterale" (mica tanto) senso della cosa.
Se nessuno comprasse o badasse questi famosi "giornali" come potrebbero pagare 4/5000 una foto insulsa? O peggio come dice Ray cercare di inventarla....
Come detto giustamente da Grey c'è una legge mercato offerta, la stessa che applico anche agli stipendi miliardari dei calciatori e diritti stratosferici di pseudo artisti... se nessuno avesse la mania di andare allo stadio a costo della vita, se nessuno fosse pronto a rischiare pene pecuniarie o peggio per possedere un brano musicale di un pinco pallino senza acquistarlo ecco che si sgonfierebbero molte cose... i calciatori avrebbero uno stipendio equo (che comunque calcolerei al di sopra di un lavoratore, finita la carriera a 30 anni devono aver la possibilità di iniziare qualcosa... non vivere di rendita loro e le loro discendenze di 5° grado però)
idem gli artisti per cui non c'è neanche il limite di età... ma considero che un successo può avere fasi alterne (non finire se è iniziato realmente e non è gonfiato).

Ho portato un pò fuori tema forse... ma alla fine sono tutti aspetti del fenomeno no? Il paparazzo (e la nostra morbosità) nascono e vivono sul desiderio di identificazione verso questi personaggi.... se fossimo un pò più individui....
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Vecchio 22-03-2007, 22.18.05   #8
Era
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e infatti...lo penso anch'io...
i giornali a più grande tiratura sono quelli che
trattano sta roba....
subito dopo le notizie che fanno più "notizia"
riguardano le teste coronate...e la cronaca nera..
quindi c'è una doppia domanda...
quella del lettore (si fa per dire)...
e quello del sistema emeritosconosciuto/a nulla facente
o meglio chenullasafare...ma per bontà divina è belloccio/a...e altri che approfittano della vanità
di stelle e stellini...e al modo di fare soldi facili...
quindi tutti daccordo...fino a che non scoppia la bomba..

comunque sta robaccia riguarda chi ha poco valore artistico...
per tanti guitti che ci sono...ci sono altrettanti seri
artisti..che non fanno copertina...nè gossip...e che cavolo...pettegolezzo...semplice inutile pettegolezzo ...

conunque..a dirla tutta....non compero certo ste riviste..
ma se mi capitano sotto mano...come a tutti dal parrucchiere (azz che ambientaccio ) le sfoglio
perchè negarlo? e così scopro vallettopoli e tutte le
opoli che ci sono...
__________________
Dio mi conceda
la serenità di accettare
le cose che non posso cambiare
il coraggio di cambiare
quelle che posso cambiare
e la saggezza
di distinguere tra le une e le altre
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Vecchio 23-03-2007, 19.21.55   #9
jezebelius
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Originalmente inviato da Ray Visualizza messaggio
Si, sono d'accordo anch'io, però allargando il discorso c'è da considerare anche l'etica dei mass-media (che non c'è). Ovvero è pieno di giornali pronti a pbblicare per sfruttare lo scoop e relative vendite senza minimamente preoccuparsi di verificare se la foto è vera o almeno se rispecchia realmente qualcosa di sensato. E poi hanno il coraggio di dire che fanno informazione...
E' vero, una cosa è l'aspetto legale dell'episodio altro l'aspetto etico.
E' ovvio che si è creato un circolo vizioso tra chi acquista i giornali, nello specifico gli utenti che vogliono essere informati( ma come dice Ray, quale informazione) e chi produce ad hoc queste informazioni.
Se vogliamo questo meccanismo può essere evidenziato a vari livelli.
La curiosità che muove la massa però, credo che sia il motore che spinge questa "barca di soldi", tale è la dimensione del v.i.p., e l'identificazione, come dice Uno, la benzina di questo motore.
Molto spesso ciò accade anche ad un livello più basso, meno vip se vogliamo del tipo si è attirati dalla facoltosa figura di un qualche medico o avvocato con tanto di barca al seguito o al semplice prestigio.
L'unica differenza forse è che nel primo caso, quello dei vip, la richiesta fa si che lo spettacolo vada in scena in maniera quotidiana provocando la curiosità dell'utente; nel secondo caso quel tipo di lavoro non è in grado di soddisfare " da solo" la morbosità della massa se non quella di poche persone.
Il pubblico, la platea per la quale si recita e si lavora, è la massa dei cittadini che " vuole" sapere; il pubblico " crea " ciò di cui ha bisogno per assentarsi dalla propria quotidianità fatta di problemi e delusioni. Chi riesce a soddisfare questo desiderio, chi riesce cioè a proporsi come traghettatore dal brutto della vita al bello di una dimensione quasi surreale, a prescindere dalle doti artistiche, ha trovato la chiave del suo successo. Questo secondo me è ciò che si è sfruttato sino ad ora, vale a dire la capacità di provocare il meccanismo del successo quale reazione della massa.
__________________
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“Non deve essere l’alba di luce che deve iniziare ad avvisare la tua anima di tali doveri giornalieri e dell’ora in cui gli incensi devono bruciare sui fornelli; è la tua voce, solo lei che deve chiamare l’alba di luce e farla brillare sulla tua opera, alfine che tu possa dall’alto di questo Oriente, riversarla sulle nazioni addormentate nella loro inattività e sradicarle dalle tenebre in cui versano.”
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Vecchio 24-03-2007, 13.07.58   #10
Kael
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Uno che lavora in miniera sa che i conti da pagare saranno salati (polveri sottili, difficoltà e problemi alle vie respiratorie, ecc) così come gli sportivi sanno che ci sarà la possibilità di rotture ai legamenti del ginocchio ecc..
Il prezzo della celebrità è quello di avere sempre paparazzi intorno... di che si lamentano?

Viviamo nella legge del libero mercato, perchè io fotografo non posso vendere al miglior offerente? E' chiaro che se becco un vip in castagna sarà lui il primo a fare di tutto per vincere l'asta...

Da quanto ho capito il lavoro di fotografo consiste nel fare gli scatti e poi andare a rivendere i rullini ai giornali. Nel momento in cui non vendi ai giornali ma vendi a privati (in questo caso le vittime) smetti di essere un fotografo professionista e diventi altro. E' su questo che si basano e su cui portano avanti l'accusa, anche per il fatto che vendendo delle foto "in nero" a 20 mila euro evadi il fisco...
Ma stando a questo (che ho sentito ieri in tv) allora per uno che di professione non fa il fotografo ma un qualsiasi altro lavoro, potrebbe tranquillamente andare a caccia di vip e poi "ricattarli" senza commettere nessun "abuso d'ufficio".
Ovviamente la contraddizione è evidente.

Ultima modifica di Kael : 24-03-2007 alle ore 13.11.10.
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