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Vecchio 21-03-2006, 10.42.45   #1
Sole
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Predefinito La noia

La noia è il regno legittimo del filantropo.Virginia Woolf




E' particolarmente curiosa questa frase ...

L'amante degli uomini. Colui che si adopera verso gli uomini tutti ... vive nel regno della noia.

Noia .. la noia cos'è ? E' una assenza di stimolo. E' apatia .. è l'impossibilità di fare qualcosa che interessi la nostra mente e la tenga attiva per cui si annoia. E questo "regno" è leggittimato a colui che ama gli uomini e si dedica a loro.

e' un pò come affermare che colui che si dedica agli uomini con tutto se stesso, con generosità .. è colui che non sa chi è e non riesce a fare nulla della sua vita, di se stesso, che lo possa interessare ... così si dedica alla vita altrui ...

... può essere ?
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Vecchio 21-03-2006, 11.19.58   #2
RedWitch
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Originalmente inviato da Sole
La noia è il regno legittimo del filantropo.Virginia Woolf




E' particolarmente curiosa questa frase ...

L'amante degli uomini. Colui che si adopera verso gli uomini tutti ... vive nel regno della noia.

Noia .. la noia cos'è ? E' una assenza di stimolo. E' apatia .. è l'impossibilità di fare qualcosa che interessi la nostra mente e la tenga attiva per cui si annoia. E questo "regno" è leggittimato a colui che ama gli uomini e si dedica a loro.

e' un pò come affermare che colui che si dedica agli uomini con tutto se stesso, con generosità .. è colui che non sa chi è e non riesce a fare nulla della sua vita, di se stesso, che lo possa interessare ... così si dedica alla vita altrui ...

... può essere ?
Riempire i propri vuoti, occupandosi degli altri.... si si possibilissimo Sole
Spostare sempre e comunque l'attenzione sugli altri, per non guardare sè stessi.. conosco bene questo ritornello

Noia.. mancanza di stimoli hai detto, sì sono d'accordo, ma perchè vengono a mancare gli stimoli? perchè insomma ci annoiamo?
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Vecchio 21-03-2006, 11.35.49   #3
Uno
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Che sia troppa energia (e quindi non usata) o troppo poca?
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Vecchio 21-03-2006, 11.55.58   #4
Sole
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Noia.. mancanza di stimoli hai detto, sì sono d'accordo, ma perchè vengono a mancare gli stimoli? perchè insomma ci annoiamo?
a parte l'UomoEnigmaUno .... (scherzo ..)

Io penso che gli stimoli non mancano ... in qualche modo siccome siamo annoiati non li vediamo!

Siamo annoiati perchè non ci facciamo toccare dagli stimoli.

un bel circolo chiuso ....

Torniamo sempre alla Volontà di essere Attenti e Presenti.

Restare fermi nella noia in qualche modo è anche un' abitudine o un modo di vivere che ci hanno insegnato.

Dare uno shock a questo modo è uscire dalla noia.

Troppa energia accumulato che non viene utilizzata ristagna ... e imputridisce.

Poca energia .. beh manca .. ma si può cercare.
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Vecchio 21-03-2006, 13.34.32   #5
Ray
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La noia è un moto dell'ego... sentirsi annoiati deriva da un auto-riferirsi tale da considerare l'ambiente esterno (e anche quello interno) solo in funzione della propria stimolazione. Come se lo scopo dell'universo fosse intrettenere l'annoiato... il quale, se non intrattenuto, incontra se stesso e, incapace di reggere tale incontro, lo rifiuta e si rifugia in un nulla in cui si annoia...

Questo procediemento di auto-referenzialità costa moltissime energie... quindi l'annoiato si immerge in uno stato di bassissima "presenza" e bassissimo "vivere"... nel quale si annoia ancor di più.
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Vecchio 21-03-2006, 14.09.07   #6
RedWitch
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Che sia troppa energia (e quindi non usata) o troppo poca?
dispersione? mi viene in mente il fatto che quando ci annoiamo sbadigliamo... dobbiamo quindi attingere.. perchè siamo scarichi...
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Vecchio 21-03-2006, 21.39.32   #7
Cat
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Sono d'accordo con Ray....essere annoiati, per me, detto in due parole, è "avere in odio se stessi".
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Vecchio 19-06-2007, 14.55.03   #8
Ray
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Questa è vecchia di quasi un anno e mezzo ma bon, la tiro su perchè c'è e quindi non ha senso rifarla, anche se non partirei specificatamente dalla frase iniziale.
Abbiamo parlato ultimamente di interesse, di pigrizia, di accidia, di seccarsi e stiamo sfiorando di lato l'argomento anche in atteggiamenti strani. Quindi questo solo per prenderla anche da un'ulteriore parte.

Iniziando genericamente diciamo che ci annoia ciò che non riesce in alcun modo a stimolare il nostro interesse. Può darsi di argomenti, ma anche di persone.
Ci sono cose che ci interessano e altre che ci annoiano e quresto varia da individuo a individuo. Ciò che Caio trova noiosissimo a Tizio può interessare parecchio. Inoltre Sempronio, che interessa molto a Tizio, invece pare abbia il potere di annoiare mortalmente Caio.

Questo dimostra che le inclinazoni personali o gusti se preferite o tendenze, insomma ciò che differenzia in partenza individuo da individuo, ha a che fare con la questione.

Se noi non facciamo nulla, se restiamo passivi di fronte agli stimoli esterni, accadrà che certe cose ci interessano e certe altre ci annoiano. Se seguiamo la linea di minor resistenza quindi, l'ambiente, a seconda degli stimoli che fornisce, determinerà il nostro grado di coinvolgimento nelle cose.

Tuttavia, oltre alle differenze di tendenza tra Tizio e Caio - a Tizio interessa il cinema e è annoiato dai francobolli che invece interessano molto a Caio - si può facilmente notare come, per esempio, a Tizio interessino molte più cose che a Caio. Sono dati anche dei casi diciamo limite... a qualcuno interessa praticamente tutto e a qualcun altro quasi nulla. Ma qui ci mettiamo del nostro a mio avviso.

Bon, discorso ancora lungo, intanto sento voi su ste cose...
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Vecchio 19-06-2007, 15.13.13   #9
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Per me la cosa più noiosa è il non far niente.
La noia deriva dalla mancanza di attenzione verso quello che si fa o verso una persona...se sei concentrato nel fare o ascoltare come fai ad annoiarti? Forse chi si annoia per tutto o ha un ego troppo forte o problemi di concentrazione
La dispersività invece non sempre deriva dalla noia, può esserci anche perchè interessano troppe cose...per impazienza.
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Vecchio 19-06-2007, 17.05.20   #10
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La dispersività invece non sempre deriva dalla noia, può esserci anche perchè interessano troppe cose...per impazienza.
A questo punto direi che l'impazienza è un modo come un altro per fare finta di non annoiarsi, nel senso che se mi interessa tutto e su nulla riesco a portare attenzione, vuol dire che in verità mi interessa poco o nulla altrimenti qualcosa la farei...posso pure sbagliarmi però..; a primo acchitto individuo in questo modo la questione.
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“Non deve essere l’alba di luce che deve iniziare ad avvisare la tua anima di tali doveri giornalieri e dell’ora in cui gli incensi devono bruciare sui fornelli; è la tua voce, solo lei che deve chiamare l’alba di luce e farla brillare sulla tua opera, alfine che tu possa dall’alto di questo Oriente, riversarla sulle nazioni addormentate nella loro inattività e sradicarle dalle tenebre in cui versano.”
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Vecchio 19-06-2007, 17.25.19   #11
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Se noi non facciamo nulla, se restiamo passivi di fronte agli stimoli esterni, accadrà che certe cose ci interessano e certe altre ci annoiano.
Beh... credo sia piu' un trattenere... pare di non fare nulla ma a mio modo di vedere ci si tiene distanti dagli stimoli esterni... perche'?... qui si apre un mondo...

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Se seguiamo la linea di minor resistenza quindi, l'ambiente, a seconda degli stimoli che fornisce, determinerà il nostro grado di coinvolgimento nelle cose.
La linea di minor resistenza e' determinata secondo canoni accidentali o indotti... sorge la noia
in qualcosa che non conosciamo... questa cosa ci siamo fatti un'idea arbitraria... come dire un teorema...

Esempio... collezionare francobolli, se non ho l'occasione di "entrare" in questo mondo e non colgo questa occasione rimarro' sempre alla periferia e magari mi faro' l'idea che e' pure un mondo noioso... creo un falso muro tra me e il mondo del collezionismo di francobolli.

Se questo modo di approcciarsi alle cose diventa cronico rimarro' sempre sulla superficie delle cose e magari alla fine poco o nulla attrarra' il mio interesse e la noia la fara' da padrona.
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Vecchio 19-06-2007, 18.22.15   #12
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Originalmente inviato da jezebelius Visualizza messaggio
A questo punto direi che l'impazienza è un modo come un altro per fare finta di non annoiarsi, nel senso che se mi interessa tutto e su nulla riesco a portare attenzione, vuol dire che in verità mi interessa poco o nulla altrimenti qualcosa la farei...posso pure sbagliarmi però..; a primo acchitto individuo in questo modo la questione.
Non sono d'accordo...ti faccio un semplice esempio su di me...che sono fin troppo dispersiva ...comincio sempre mille cose per volta, come i libri...non faccio in tempo a leggerne uno che già ne comincio un altro...ma non perchè il primo mi annoia(poi lo finisco leggendoli in contemporanea)...perchè sono impaziente di leggere anche l'altro...e così anche in altre cose
Ovviamente poi esistono anche i casi che dici tu...ma per me non è la regola!
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Vecchio 19-06-2007, 20.14.59   #13
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Mi sono spiegato male caro gufo... quando dicevo "se non facciamo niente" intendevo niente per far si che le cose ci interessino. Intendevo nessuno sforzo. Se restiamo passivi certe cose ci interesseranno (di loro) e certe ci annoieranno e ciò dipenderà dalle caratteristiche di ognuno (quindi non dalle cose). Lo so che vado lento, voi siete già al cosa fare e come per questo e per quello, ma io credo che si rischi di fare confusione, o se preferite sono io che su questo argomento ho le idee poco chiare.

In ogni caso preferirei distinguere (se qualcuno ha voglia di seguire il filo)... prima vorrei capire la situazione meccanica, ovvero come, cosa e perchè ci interessa e ci annoia, POI da questo semmai capire cosa si può fare e come. Se si agisce con le idee confuse si rischia di fare sforzi verso azioni che non portano al risultato sperato e non si capisce perchè.

Certamente esiste una meccanica. Se restiamo passivi avremo degli interessi e degli dis-interessi e anche delle repulsioni. Poi è vero che se ci attiviamo in qualche modo le cose cambiano, ma siamo già capaci di attivarci in modo corretto? Tu decidi consapevolmente che una cosa ti annoi oppure ti interessi? Ci sono vari gradi di meccanicità... per esempio c'è l'intermedio "se spingo riesco a farmi interessare una cosa che mi interessa poco"... ma per spingere nella giusta direzione dovre3i capire bene la parte meccanica no?


Effettivamente quella che descrive Moon non mi pare noia. E' il "solito" iniziare mille cose e finirne 10 (se va bene) e dipende dalla difficoltà di mantenere costante un'emissione... bel tema, ma forse non c'entra.
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Vecchio 19-06-2007, 21.02.45   #14
Era
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In ogni caso preferirei distinguere (se qualcuno ha voglia di seguire il filo)... prima vorrei capire la situazione meccanica, ovvero come, cosa e perchè ci interessa e ci annoia, POI da questo semmai capire cosa si può fare e come. Se si agisce con le idee confuse si rischia di fare sforzi verso azioni che non portano al risultato sperato e non si capisce perchè.

se spingo riesco a farmi interessare una cosa che mi interessa poco"... ma per spingere nella giusta direzione dovre3i capire bene la parte meccanica no?

Mi interessa e mi affascinano le cose che mi accendono
una scintilla....
ci sono cose e persone che possono piacere o meno...
anche queste mica sono inutili...anzi spesso c'è un nostro
limite che non vogliamo vedere....più facile vederlo
nell' altro ed ecco dire: "ufff che pa...le!! ci risiamo"

Nell' agire...chissà che non possa essere la paura del
fallimento....
credo quindi che la noia sia un bell' alibi!!!

Ci si annoia....poi qualcosa succede...una parola...una
frase...un suono...niente di particolare in apparenza..
ma per qualche strano motivo dà una scossa...ti
risuona...ed ecco la noia svanire.....capita no?
allora mi chiedo se la noia non nasce ed ha una cuccia
calda nel cervello? dove "coltivi" una sorta di noia/apatia
che se non reagisci aumenta e ti fa annoiare e far
sempre meno....ma dall' altro lato ti fa tanto...tanto comodo....

Se spingo riesco a farmi interessare una cosa che mi
interessa poco....
perchè dovrei? se ho molte cose che mi interessano e non
mi annoiano?
__________________
Dio mi conceda
la serenità di accettare
le cose che non posso cambiare
il coraggio di cambiare
quelle che posso cambiare
e la saggezza
di distinguere tra le une e le altre
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Vecchio 19-06-2007, 22.43.05   #15
RedWitch
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Certamente esiste una meccanica. Se restiamo passivi avremo degli interessi e degli dis-interessi e anche delle repulsioni. Poi è vero che se ci attiviamo in qualche modo le cose cambiano, ma siamo già capaci di attivarci in modo corretto? Tu decidi consapevolmente che una cosa ti annoi oppure ti interessi? Ci sono vari gradi di meccanicità... per esempio c'è l'intermedio "se spingo riesco a farmi interessare una cosa che mi interessa poco"... ma per spingere nella giusta direzione dovre3i capire bene la parte meccanica no?
Esiste sicuramente una meccanica, sono d'accordo, se qualcosa attrae la mia attenzione, inizio a "seguirla", lo stimolo arriva da fuori.
Su di me ho notato per esempio che se un libro mi interessa lo divoro, se mi annoia faccio una fatica micidiale a finirlo, e ci metto molto più tempo. Inoltre devo costringermi a continuare a leggere, altrimenti, se seguissi l'inclinazione del momento non lo finirei.
Se mi costringo, alla fine di solito scopro che valeva anche la pena finire il libro.
Con le persone accade la stessa cosa. Se dicono qualcosa che trovo interessante, la conversazione mi coinvolge, mi interessa , ascolto volentieri, e partecipo. Se la conversazione mi annoia dopo un po' non riesco a mantenere l'attenzione, inizio a rispondere con dei meccanici "sì sì", anche qui, a meno che non mi costringa ad ascoltare lo stesso (qua pero' è più dura riuscire)

Il meccanismo che scatta pero' mi sembra sempre lo stesso.. mi avvicino se la cosa/persona mi attrae altrimenti scatta la noia e mi allontano (magari fisicamente sono pure lì ma "sparpagliata"), se mi annoio la mente tende ad andarsene per i fatti suoi oltretutto.
L'unica maniera che fino ad ora ho trovato per "attivarmi" è proprio quella di costringermi a stare attenta lo stesso davanti ad una conversazione o ad un libro che non mi piace.. costringermi, concentrare l'attenzione ...
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Vecchio 19-06-2007, 23.07.47   #16
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Se spingo riesco a farmi interessare una cosa che mi
interessa poco....
perchè dovrei? se ho molte cose che mi interessano e non
mi annoiano?
Poterbbe rivelarsi necessario o potersti decidere di farlo. I motivi possono essere svariati, non hanno importanza qui. In ogni caso, anche se ti interessano molte cose, può bastarne una sola (o una sola persona) che ti annoia a crearti un problema se non sai che farci... e poi se per meccanicità ci interessa tutto sarebbe un disastro no? Non potremmo uscirne.

Inoltre, forse ho fatto male ma ho dato per scontato che la noia ci stia stretta. Che sia uno spreco di tempo ed energie, che non ci aiuti ad evolvere ecc.
Certo, chi ha molti interessi può facilmente fuggire dalla noia... ma fuggire non è dominare, è essere dominati.

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Il meccanismo che scatta pero' mi sembra sempre lo stesso.. mi avvicino se la cosa/persona mi attrae altrimenti scatta la noia e...
Ecco. Mi pare descritto bene. Credo che tutti possano constatare in loro stessi un meccanismo del genere. Il punto è: in base a cosa mi interessa una cosa e mi annoia un'altra? Per non dire delle persone. Come funziona sta faccenda? Teorie?

Ultima modifica di Ray : 19-06-2007 alle ore 23.10.19.
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Vecchio 19-06-2007, 23.15.21   #17
Sole
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Non ci trovate pregiudizio nel vedere noioso qualcosa?
Se non faccio qualcosa, non lo sperimento, non ho dati a disposizione come faccio a dire che fare shopping (ad esempio) è noioso? Stessa cosa per l'interesse credo, non posso dire a me stessa che una cosa mi interessa tantissimo se non la conosco. Alla fine si torna sempre alla ricerca di maggior dati possibili. L'interesse secondo me va inseguito.

Edit: non avevo letto ray prima di postare.
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Vecchio 20-06-2007, 14.34.27   #18
jezebelius
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Citazione:
Originalmente inviato da Sole Visualizza messaggio
Non ci trovate pregiudizio nel vedere noioso qualcosa?
Citazione:
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Esiste sicuramente una meccanica, sono d'accordo, se qualcosa attrae la mia attenzione, inizio a "seguirla", lo stimolo arriva da fuori.

Il meccanismo che scatta pero' mi sembra sempre lo stesso.. mi avvicino se la cosa/persona mi attrae altrimenti scatta la noia e mi allontano (magari fisicamente sono pure lì ma "sparpagliata"), se mi annoio la mente tende ad andarsene per i fatti suoi oltretutto.
L'unica maniera che fino ad ora ho trovato per "attivarmi" è proprio quella di costringermi a stare attenta lo stesso davanti ad una conversazione o ad un libro che non mi piace.. costringermi, concentrare l'attenzione ...
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Che sia uno spreco di tempo ed energie, che non ci aiuti ad evolvere ecc.
Certo, chi ha molti interessi può facilmente fuggire dalla noia... ma fuggire non è dominare, è essere dominati.

Credo che tutti possano constatare in loro stessi un meccanismo del genere. Il punto è: in base a cosa mi interessa una cosa e mi annoia un'altra? Per non dire delle persone. Come funziona sta faccenda? Teorie?
forse stavo scrivendo una cagata..che riscrivo...avevo fatto un post e me lo sono perso...chissà..mannaggia al diavoletto .

Allora cercando di vedere sto meccanismo non sono sicuro ma ci provo..
Credo che partendo dal discorso di Sole la cosa vada un po differenziata tra ciò che conosco, del quale ho esperienza, e ciò che non conosco del quale, appunto come il fare shopping, se dico che è noioso mostro inevitabilmente un pregiudizio.
Quindi è in ciò che conosco che introdurrei il discorso di Ray, secondo me.
A questo punto mi pare chiaro che il meccanismo parta a tutti..no?
Cercando di osservarlo mi viene in mente una specie di "resitenza" vale a dire che questa "scatta" quando accade qualcosa. Scatta ed arriva la noia!
Riprendendo l'intervento di Uno sulla quantità maggiore, non usata, o minore di energia provo a dire...sta cosa.
Se guardiamo lo scatto della resistenza come attivazione della noia, perchè ad esempio l'interruttore è tarato su una determinata intensità di energia, questo agisce, appunto, come una sorta di salvavita.
Quindi una quantità maggiore, per di più non usata, o minore di energia, proprio perchè la resistenza è tarata da e fino ad un certo punto, fa attivare questo meccanismo.
Non a caso bisogna " sforzarsi " o addirittura concentrasi di più quando vi è una cosa che annoia come una persona ad esempio. Vale a dire un indirizzamento " controllato" dell'energia.
Da qui, va da se, che se si riuscisse a gestire la taratura, e quindi l'energia, forse la noia non esisterebbe.
Una maggiore intensità di energia può trovare libero sfogo, ad esempio, in quello che è l'interesse; quindi uno stimolo ulteriore, uno slancio, per quello che piace.
Al contrario quando non lo stimola si evidenzia quello che ci annoia qiundi il disinteresse; ed un disinteresse prolungato porta a stagnare quello che gia c'è forse.
In sostanza questo meccanismo ci dice che non sappiamo nè utilizzare nè aumentare l'energia che abbiamo a disposizione.
In questo senso approfitterei di quello che ho sottolineato nel reply per fare una precisazione.
Nell'intervento di sopra, in risposta a quanto descritto da MoonA, posto che è palese la dispersione volevo dire una cosa diversa.
Proprio per non annoiarsi, quindi, si potrebbe attribuire alla impazienza un ruolo fondamentale e cioè come se si fosse in continuo equilibrio su dei paletti che individuano un percorso ed un equilibrio insieme.
Questi paletti che si ergono dal fondo sono in equilibrio precario. Di fatti possono " sopportare" un peso per non più di tanto tempo. Ecco che a questo punto l'impazienza funge da stimolante, insomma..per cambiare equilibrio per evitare appunto di cadere nella noia, col paletto nel fondo, rinvigorendo ciò che si sta facendo...si cambia ad esempio il libro o altro..
Si fugge da qualcosa e quindi si è dominati.
Forse un po stampalata come teoria...ma boh..
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Vecchio 20-06-2007, 15.01.14   #19
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Non annoia solo ciò che non si conosce( o si conosce in modo superficiale), anche quello che si è conosciuto e ci si è resi conto che non è nelle proprie corde...ognuno nasce con delle predisposizioni, non possiamo essere tutti interessati a tutto.
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Vecchio 20-06-2007, 15.09.48   #20
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Ok la dico pure io la mia ca...ta
La noia la vedo nascere quando dentro sono spenta non ho il corrispettivo, ovvero se nella vita scappo da ciò che mi piace fare e mi impongo solo dovere il dovere mi annoia perchè sono vuota. Mentre se posso fare anche quello che mi piace fare ho energie per superare la tensione del fare qualcosa che mi annoia superando così la noia.
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Vecchio 20-06-2007, 17.20.06   #21
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E' vero che possiamo e dovremmo (non sempre lo facciamo, non tutti) scegliere cosa fare e perchè... però ci si può interessare anche a cose che non ci titillano... anzi se è vero che le medicine sono spesso cattive, a volte sarebbe utile interessarci a ciò che non è nelle nostre corde.
Poi ovviamente ci sono dei limiti a me non interessa l'ultima collezione di versacci o di acido e cappotto e quindi non ci perdo molto tempo (per non dir per niente)... però l'unico modo per combattere (o non avere senza neanche rendersi conto) la noia è interessarci di ciò che abbiamo sotto mano intanto, e poi alla scoperta del nuovo purchè non sia una smania... comunque volendo c'è da imparar da tutto.
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Vecchio 21-06-2007, 00.23.11   #22
Shanti
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Non lo trovo così semplice annoiarsi, in qualunque occasione si può trovare qualcosa che mantenga vivo l'interesse. Per esempio anche parlare con una persona di un discorso di cui mi importa poco (cosa che mi capita ogni giorno per forza di cose): alla fine guardo la persona, come si muove e come espone quello che dice.
Oppure un altro esempio è quando si è costretti ad una attesa e non si ha dietro qualcosa da leggere o altro per far passare il tempo: c'è sempre qualcosa o qualcuno da osservare lì intorno, c'è sempre qualcosa da fare.
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Vecchio 21-06-2007, 07.57.06   #23
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Trovo l'intervento di Moon riportato qui sotto perfetto e riparto da questo. Mi scuso con gli altri, ma siete troppo avanti per me su questo tema.
Quello che dite è assai condivisibile, in particolare Uno e Sha, ma non mi sento ancora di sottoscriverlo.
Il fatto, se mi riesce di esprimerlo, è questo: io mi considero quiasisemisveglio e allo stesso modo considero molti di voi (qualcUno sveglione proprio, ma in questo caso, anche considerando quel che dice l'obiettivo da raggiungere, non mi aiuta a capire come). Ne segue che in me convivono intenzionalità e sonno, volontà e meccanicità, azione e passività. In certi casi li distinguo facilmente in certi altri meno. E' come una minestra... ci sono quelle coi pezzoni, dove è facile distinguere patate da carote e ci sono le minestre frullate, nelle quali si deve avere un gusto assai sviluppato per sapere cosa aggiungere per equilibrarle.

Io non mi annoio mai, o forse ho solo la sensazione di non annoiarmi mai. Come dice Sha c'è sempre qualcosa da fare. Il fatto è che anche questo può essere meccanicità. Una reazione meccanica alla noia, tanto svelta che non mi accorgo neanche di essermi annoiato. E questa reazione può dipendere dalle mie caratteristiche personali e non da sforzi ormai fatti. O meglio, è probabile un miscuglio delle due cose, il che rende ancora più difficile stabilire il lavoro da fare sulla restante meccanicità.

Per vedere sta cosa basti pensare che "quel qualcosa da fare" che c'è sempre può essere anche perdersi nei propri sogni meccanici ad occhi aperti mentre si aspetta l'autobus... come può essere un intenzionale sforzo di riflessione su qualcosa. L'uno è meccanica reazione che interviene (in questo caso) per noia, l'altro qualcosa di più intenzionale.
La stessa ricerca di qualcosa che mi interessi li dove sono può essere meccanica e dipendere dal fatto che mi sto annoiando o sto per annoiarmi. Certo, se è consapevole, mirata ed indirizzata va benone... noia trasformata... ma lo è sempre? Quante volte va in automatico?

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Originalmente inviato da moonA Visualizza messaggio
Non annoia solo ciò che non si conosce( o si conosce in modo superficiale), anche quello che si è conosciuto e ci si è resi conto che non è nelle proprie corde...ognuno nasce con delle predisposizioni, non possiamo essere tutti interessati a tutto.
Credo che per capire bene sta faccenda si debba prima di tutto riuscire a focalizzare la parte di Moon che ho nerettato. Penso sia li il confine tra meccanicità e possibilità di fare qualcosa... come dice Uno, provare ad interessarsi anche a ciò che non è nelle nostre corde.

Il fatto è che solo per arrivare a questo confine si deve studiarsi e capirsi mica poco. Per esempio ci sono corde e corde... certe cose miinteressano o mia nnoiano costantemente, per certe altre pare che le mie corde cambino... ciò che mi annoiava ieri mi interessa oggi. La possibilità di modificare queste corde è sostanziale non vi pare?

Inoltre, sempre per fare un passo indietro. Ci si rende conto psesso facilmente di cosa fa risuoanre le nostre corde e cosa no, ma non si ha idea del perchè e del come... ovvero del meccanismo. Non sappiamo neanche perchè ci piace un gusto di pizza e l'altro no. Ma sappiamo bene che ci piace e tanto ci basta. Però credo che finchè non approfondiamo questo non riusciremo a sviscerare tutta la meccanicità.

A quanto pare esiste una specia di alchimia (in senso ampio) che intercorre tra noi e le cose e tra noi e le altre persone. Siamo tutti diversi e abbiamo ognuno una diciamo vibrazione diversa, una specie di impronta digitale. Questa viene in qualche modo a contatto con le altre (induzione? I "fluidi" di gufetto? entrambi?) e può risuonare oppure no e se risuona può farlo in molti modi.
Probabilmente la cosa è connessa con la legge dei simili (e contrari) omeopatica e non solo omeopatica, ma essa è ancora e sempre più meccanicità. Va studiata. Se gli omeopatici non fossero entrati nel dettaglio saremmo ancora con salassi e sanguisughe (è un modo di dire).

Non dico che si deve contrastare questa legge, ma quello che esce dai vostri interventi è che finchè tutto va bene non serve fare nulla. Se qualcosa NON mi annoia allora va tutto bene e non serve occuparsene. Non concordo. E' come studiare solo i corpi malati e tralasciare quelli sani... non si capirebbe granchè e si trarrebbero conclusioni errate.

Concludo (per adesso) ricordando che la stesa cosa vale per le persone. Egli mi annoia, egli mi interessa. Su questo, lo studio di quell'alchimia è ancora più importante...
Ray non è connesso  
Vecchio 21-06-2007, 09.14.35   #24
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Dal mio punto di vista la noia e' legata alla "sensazione" di perdere tempo...
Domenica scorsa ascoltavo i racconti di un'anziana signora... dei suoi tempi passati... di come il tempo scorresse piu' lentamente... di come le giornate erano piu' piene... non ci si annoiava mai... c'era sempre qualcosa da fare...

La domanda e'... mi annoio con cio' che ho sotto mano?... se la risposta e' si... cercherei di capire il perche'?... osservare il corpo come reagisce a questa domanda... che sensazioni mi da'?... che ricordi affiorano?... insomma osservarmi...

Si parla di corde... di vibrazioni... si... come dei cristalli... dei diapason... si vibra ad una certa frequenza... per simpatia... per induzione... e questo e' in qualche modo meccanico... ma il fatto di osservarmi in questo... aiuta a capire come le corde cambiano.... poi si potranno pure modificare... ma poi... poi...

Spero di non essere stato noioso...hahahah
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Vecchio 21-06-2007, 09.17.14   #25
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Originalmente inviato da Ray Visualizza messaggio
Ci si rende conto psesso facilmente di cosa fa risuoanre le nostre corde e cosa no, ma non si ha idea del perchè e del come... ovvero del meccanismo.
A dirla tutta ci si accorge meglio (solo, direi) quando le corde non risuonano... o quando ciò che le potrebbe far suonare bene non è a portata di mano.
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