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Vecchio 28-09-2007, 14.45.17   #26
griselda
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Secondo me si è perso il senso del matrimonio come quello di essere Cristiano una volta tutti partecipavano alla Messa ma solo chi era iniziato al Cristianesimo accedeva all'ultimo pezzo quello della Comunione che avveniva a porte chiuse. (sempre che non dica cavolatate prego correzioni)
Oggi il Matrimonio non altro che una convenzione e basta ma il senso vero e proprio lo ha comunque anche se noi siamo inconsapevoli di quello che comporta. ( Non per nulla la Chiesa anche se non è che la approvi in toto, ma rifiuta la comunione ai divorziati secondo me la dice lunga al di là del fatto che la chiesa abbia un sacco di perdite)
Il Matrimonio visto che è un Sacramento dovrebbe essere qualcosa fatto con Coscienza con Consapevolezza qualcosa che si Sceglie di fare, ma se si dorme alla grande come oggi, eccerto che si divorzierà, eccerto si è convinti di sposarsi perchè tutto è lieto e tutto va bene, ma le promesse anche solo lette indicano altro ( quelle che pare abbiano cambiato?) il Matrimonio è il simbolo di qualcosa di più alto che inizia come tutto dal basso dal piccolo e il divorzio non credo sia contemplato.
Si può anche vivere senza il matrimonio perchè accanirsi su qualcosa che non si conosce? Questo è ciò che facciamo tutti nessuno si chiede più perchè si fa o si deve fare una cosa la si fa seguendo l'onda e poi l'onda ci travolge.
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Vecchio 28-09-2007, 15.13.08   #27
dafne
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oh allora dovremmo dividere tra il Senso del Matrimonio e il matrimonio e cominciare a pensare che il senso di un Sacramento fatto con Consapevolezza e Coscienza è appannaggio esclusivo di un Individuo...
Insomma io leggo ovunque che siamo molto lontani dal sapere chi siamo, non sappiamo cosa ci succederà fra un'ora come facciamo a promettere il Per Sempre?
Questo non è un buon motivo per promettere con leggerezza (bella discussione quella dovremmo rifarci tutti un giretto...) ma mirare un pò più vicino invece che all'infinito?
si può anche vivere senza il matrimonio..certamente..con la convivenza e con le dispute per far diventare due conviventi due sposati senza firma, non ti prometto il per sempre ma neanche il domani..boh mi sa di molto molto comodo anche questo.
ma è una mia opinione per carità
dovremmo spendere due parole sul fatto che "si unisce" in matrimonio qualcuno con qualcun'altro, mentre se non mi sposo con-vivo..ah altro nervo scoperto, scusate se mi sono infervorata..
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Vecchio 28-09-2007, 15.51.29   #28
griselda
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oh allora dovremmo dividere tra il Senso del Matrimonio e il matrimonio e cominciare a pensare che il senso di un Sacramento fatto con Consapevolezza e Coscienza è appannaggio esclusivo di un Individuo...
Di chi lo vuole diventare.
L'Iniziato una volta era chi aveva ricevuto un altro Sacramento ovvero il Battesimo.
Oggi si vive nell'incosapevolezza ma è già un buon passo farsi domande no?
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Vecchio 28-09-2007, 15.53.29   #29
cassandra
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Secondo me è l'Intenzione del per sempre a fare la differenza,mi spiego...nessuno può o dovrebbe permettersi di promettere l'infinito,nè può sapere se il suo per sempre durera'un ora o 100 anni,tutto può finire da un momento all'altro ma l'importante a mio sentire è crederci,metterci il massimo affinchè questo duri...se prendi un impegno devi metterci tutto te stesso,poi è chiaro che gli imprevisti possono esserci,ma se già partiamo insicuri,dubbiosi,con la porta sul retro aperta,quante possibilità di successo ci sono?...pochissime...
Che si possa vivere da sposati,convivendo o anche da soli è risaputo,ognuno è libero di muoversi nel mondo nel modo che gli è più congeniale,ma chi cambia le leggi dovrebbe considerare il fatto di portare una destabilizzazione che a qualcuno converrà pure,ma non a tutti...almeno non ai Cattolici o chi nel Matrimonio ci crede e per esso sceglie di sacrificarsi all'occorrenza...
E' assodato che questo è semplicemente il mio pensiero...ma per me il Matrimonio oltre ad essere Sacro è anche Serio,nel senso che va affrontato con serietà...
a voi...
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Vecchio 28-09-2007, 16.08.48   #30
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Secondo me è l'Intenzione del per sempre a fare la differenza,mi spiego...nessuno può o dovrebbe permettersi di promettere l'infinito,nè può sapere se il suo per sempre durera'un ora o 100 anni,tutto può finire da un momento all'altro ma l'importante a mio sentire è crederci,metterci il massimo affinchè questo duri...se prendi un impegno devi metterci tutto te stesso,poi è chiaro che gli imprevisti possono esserci,ma se già partiamo insicuri,dubbiosi,con la porta sul retro aperta,quante possibilità di successo ci sono?...pochissime...
Che si possa vivere da sposati,convivendo o anche da soli è risaputo,ognuno è libero di muoversi nel mondo nel modo che gli è più congeniale,ma chi cambia le leggi dovrebbe considerare il fatto di portare una destabilizzazione che a qualcuno converrà pure,ma non a tutti...almeno non ai Cattolici o chi nel Matrimonio ci crede e per esso sceglie di sacrificarsi all'occorrenza...
E' assodato che questo è semplicemente il mio pensiero...ma per me il Matrimonio oltre ad essere Sacro è anche Serio,nel senso che va affrontato con serietà...
a voi...

si infatti ti ho contestato l'abolire il divorzio non il resto.
ma se a una cosa ci credi davvero non hai bisogno che ti sia riconosciuta la vivi e basta mentre a volte ho la sensazione che molti si urtino per il fatto che si può divorziare proprio perchè stanno facendo loro uno sforzo immane per non farlo..sto parlando in generale bada non ce l'ho con te..è un pò come la vergine che si irrita perchè quella che ha avuto rapporti col compagno prima di sposarsi ha indossato l'abito candido mentre lei "se l'è guadagnato" ecco...c'è qualcosa che stride
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Vecchio 28-09-2007, 16.10.14   #31
jezebelius
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E fare a meno di sposarsi se si da nessuna importanza al matrimonio?

Ma questo modo di fare vale per quasi tutto oggi... è un la volpe che dice che l'uva non è buona perchè non ci arriva... in questo caso: se non riesco a "mettere" su un matrimonio come si deve io, non vale nulla e devo devalorizzarlo per tutti.

Vale anche per la Ricerca Spirituale.
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Non dico che non si possano fare delle modifiche a ciò che già esiste ma bisognerebbe prima impegnarsi a capire il senso di quel qualcosa che già esiste e dopo se possibile migliorarlo..... altrimenti se non piace perchè non se ne inventa uno nuovo direttamente??

C'è una profonda motivazione e questa non è la sezione adatta... profonda quanto inconscia, non consapevole
Riprendo un attimo questo passo di Uno poichè è molto interessante.
Si parla, insomma, di inconsapevolezza sia per quanto riguarda la scelta del coniuge da portare all'altare e sia per quanto riguarda il " senso" di ciò che è il matrimonio.
Se vogliamo fermarci, ad una prima visione, secondo me superficiale come molti la fanno passare in questo periodo, possiamo dire che il matrimonio è un contratto.
Ora questo contratto, stipulato in questo caso da due persone, se vogliamo " fermarci" al rito civile, comunque porta con se degli oneri e delle responsabilità. Educare i figli, allevarli e provvedere, per entrambi e dunque onere della " coppia", alla famiglia in generale.
Su questo non ci piove mi pare.
Mi pare anche che non si possa non affermare ( lo fa chi ritiene il contrario ) che il Matrimonio è un Valore. Ha in se quel Senso di Unione sicuramente. Molti che non lo prendono in considerazione come Aspetto Fondamentale, si fermano alla celebrazione della festa, per questo sopra avevo fatto riferimento alle " tendenze " sociali.
Il dubbio ovviamente nasce in chi non attribuisce un tale Valore al contratto.
La promessa, come diceva Dafne, nemmeno possiamo lasciarla li, da sola.
Quindi che cosa accade?
Come dice bene Uno...se non riesco io a " costruire " il Matrimonio a questo punto, molto probabilmente, anche gli altri non riescono a farlo e quindi giocoforza devo spogliarlo di quel Valore che porta in se, degradandolo a contratto.
Insomma la verità è che ognuno, chi per un motivo e chi per altro, a volte ( direi spesso ) non è disposto a scendere a compromessi ovvero ad abbandonare una parte di se ( come si dice ad un rito nuziale) " cercando di costruire/diventare altro".
Sono perfettamente d'accordo col Senso che si attribuisce al Matrimonio ed anzi non mi trovo opposto a chi pensa che è Qualcosa di cui deve essere indagata la Sostanza( come del resto per molte aspetti della nostra vita ).
Però fermandomi alla parte superficiale dico, forse da buonista ( ditemelo se è cosi che cerco di indagare ), che bisogna dare a Tizio una seconda possibilità.
Questo non dovrebbe significare, naturalmente, degradare anche le responsabilità, gli oneri e la promessa che ha fatto soprattutto quando poi di mezzo ci sono figli.
La degenerazione e la perdita di Valori che l'uomo sta attraversando, in cui possiamo sicuramente far rientrare il divorzio, è figlia secondo me di una mancanza che l'uomo tende a rendere palese, esplicita nel suo vivere quotidiano.
Da un lato si potrebbe pure costringere ( abolendo il divorzio o la separazione ad esempio ) a che Tizio e Caia vivano per tutta la vita ma sarebbe per Sempre se, appunto, Tizio o Caia trovassero l'amante e quell'amante potesse pure, perchè non è detto, " fare " da marito o moglie che, una o l'altro, non hanno mai avuto pur essendo sposati?
Ecco allora a mio avviso il Matrimonio non dovrebbe - si fa..ma non si dovrebbe - esser devalorizzato come non dovrebbe esssere devalorizzato il " rinnovamento" come diceva Ray. Ma se mi trovo nella situazione ( inconsapevole ) che ho descritto che fine faccio fare a Tizio e Caia?
Potevo dire loro, in quanto incarnazione di una figura che esiteva un po di tempo fa ( e che designava le Coppie in tempi passati; mi pare che Uno ne ha accennato da qualche parte ) ossia di Saggio del villaggio, di non sposarsi?
Va da se che modificare le leggi, porta con se una destabilizzazione sia del sistema ma anche di uno schema cui si era abituati.
Per finire, aggiungo che se questa decisione, del matrimonio a tempo, è figlia di un errore strutturale/schematico della società, tutto ciò che ne consegue non potrà essere altro che errore.
Ne consegue che anche quel che dico potrebbe essere un errore.
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Dr. Marc Haven
“Non deve essere l’alba di luce che deve iniziare ad avvisare la tua anima di tali doveri giornalieri e dell’ora in cui gli incensi devono bruciare sui fornelli; è la tua voce, solo lei che deve chiamare l’alba di luce e farla brillare sulla tua opera, alfine che tu possa dall’alto di questo Oriente, riversarla sulle nazioni addormentate nella loro inattività e sradicarle dalle tenebre in cui versano.”
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Vecchio 28-09-2007, 17.21.43   #32
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Di chi lo vuole diventare.
L'Iniziato una volta era chi aveva ricevuto un altro Sacramento ovvero il Battesimo.
Iniziato al Cristianesimo...
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Vecchio 28-09-2007, 17.35.51   #33
griselda
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Iniziato al Cristianesimo...
Ho spiegato con i piedi eh?
Uffffff
Ci riprovo sintetizzando.
Volevo portare l'esempio come in basso così in altro che mi sa mi è proprio mal riuscito. Come qualcosa di terreno simbolo di qualcosa di più alto.

Ogni cosa che facciamo dovrebbe contenere l'intento ( come diceva anche Cas) fare qualunque cosa mettendo tutti noi stessi, il più sinceramente possibile. E il massimo possibile non è di certo iniziare già mettendo le mani avanti con questo matrimonio a tempo.

So fumina è sta roba del matrimonio a tempo mi ha preso la mano che è corsa viaaaaaaaaaaaaa
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Vecchio 28-09-2007, 17.40.15   #34
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Talmente fumina che hai promulgato una modifica alla tavola smeraldina senza chiedere niente a sor Trimegistus

Così in altro?

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Vecchio 28-09-2007, 17.45.46   #35
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Il Trimegisto? Proprio io perfettina? Non se ne può più de sta fretta
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Vecchio 28-09-2007, 22.55.14   #36
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Vero.. il solo fatto che un contratto sia "a termine", che ci sia una scadenza prestabilita , fa in modo che si possa dire "se va bene, bene, se non va bene pazienza" . Perde di importanza lo stesso matrimonio, ma soprattutto l'impegno che dovrei mettere ogni giorno per mantenerlo vivo.


E' peggio di così, così è con la possibilità di divorziare... se va bene bon sennò divorzio.
Col termine pre-stabilito si presuppone che vada male, si decide già che finisca, solo se per caso va bene allora si rinnova.

E' qui lo snaturamento... si deve rinnovare proprio perchè vada bene, non solo se va bene. Se va bene vuol dire che lo si è già rinnovato (tutti i giorni).

Sul divorzio: se un matrimonio non lo si rinnova ogni giorno scema e arriva da se alla separazione, sia che si divorzi (o ci si separi ufficialmente) sia che si faccia buon viso a cattivo gioco o finta di niente. Il matrimonio comunque non c'è più, o ha perso il senso. Ma finchè resta un qualcosa, una parvenza di legame, un ultimo filo (magari dato dal rito, dalla promessa... allla fin fine da quel "per sempre") allora c'è ancora una possibilità. Perchè basta UN rinnovo vero a sistemare mille rinnovi mancati (purchè poi si continui e non ci si riaddormenti).

Poi il divorzio ha anche una certa utilità sociale, infatti è questione civile e non sacra come dice Jez, rompe un contratto non un giuramento. Mica tutti si sposano per decisione purtroppo. Quanti, soprattutto in passato, si sposavano per forza? Allora la società ha voluto agevolare certe modifiche della stessa... ma in questi matrimoni o anche in quelli per convenienza, il senso comunque non c'era... anche se, data la promessa, non è escluso che possa essere trovato nel tempo.
anche civilmente però ricordiamoci, sempre come dice Jez, che il matrimonio è anche uno strumento in vista dei figli... infatti la promessa li contempla. E, consapevole o no, i figli sono per sempre (come dire che se hai dei figli il divorzio è semplicemente un assurdo logico, nulla più)...
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Vecchio 29-09-2007, 13.03.55   #37
Kael
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Sono d'accordo con quanto emerso finora. Per quanto il matrimonio civile derivi da quello religioso (e del quale dovrebbe conservare quindi almeno i punti fondamentali) ormai sta vivendo di vita sua e si pensa di poterlo snaturare come si vuole.
Di una cosa però son certo. Nell'immaginario collettivo il matrimonio è un sogno, una bella favola tutta rosa a cui molti aspirano solo per avere un paio di foto di quel giorno nel proprio album da mostrare ad amici e conoscenti, o solo per guardarlo durante la vecchiaia e riempirsi di ricordi.
Il matrimonio invece è o dovrebbe essere un impegno prima di tutto. Come detto in altra discussione è un vincolo, rispettando il quale l'uomo dovrebbe essere in grado di migliorarsi ed evolversi in nome dell'amore...

A questo punto però mio chiedo: arrivati dove siamo arrivati, si può ancora pretendere dall'uomo di legarsi per la vita, quando non sa legarsi ad un pensiero o ad un'idea per più di qualche minuto (prima di ricadere nel sonno)?
Non è che forse ormai l'essere umano e il matrimonio sono due entità talmente distanti e separate da non riuscire più a incontrarsi?

Come sempre, l'uomo ha quella particolarità che lo spinge, se non è in grado lui di arrivare al matrimonio (come archetipo), a far scendere il matrimonio da lui (snaturandolo). Un po' come Maometto e la montagna, con la differenza che il matrimonio sta bene dove sta, e se lo si fa scendere cambia completamente di significato.
Ecco allora che se non si è in grado di legarsi per la vita, ci si inventa un matrimonio dove ci si lega per 7 anni... E non mi stupirei se in futuro ci fossero proposte per matrimoni ancora meno longevi, roba da un weekend e via...

Il matrimonio sembra diventato un impegno troppo grande per l'uomo attuale, un vincolo che non può/vuole rispettare. Quindi le prospettive che vedo per il futuro sono due: o ci si smette di sposarsi, e il concetto di famiglia non sarà più alla base della società (brrr...), oppure si arriva a queste bizzarre proposte che vogliono far essere il matrimonio qualcosa che non è... (ari-brrr...)
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Vecchio 30-09-2007, 01.14.29   #38
Aria
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Perchè non facciamo i mariti in prestito? Una bella agenzia gestita magari da Lele Mora con tanti bei bambolocci per tutti i gusti. "Oggi mi serve un marito, lo voglio biondo perchè si abbina bene con il mio abito, domani ve lo riporto"... Ma che discorso è??? Magari dopo faranno pure i matrimoni part-time, o qlli per i giorni festivi. Una volta ci si sposava sognando di stare tutta la vita assieme, adesso ci si sposa a tempo determinato. Ma la data di scadenza del matrimonio la incidono dentro le fedi??? Assurdo...
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Vecchio 30-09-2007, 01.35.06   #39
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Ma la data di scadenza del matrimonio la incidono dentro le fedi??? Assurdo...
No ti stampano un codice a barre dietro il collo....
Però penso che con i conservanti possa durare anche più di 7anni

(rido perchè tanto non c'è altro da fare con queste proposte)
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Vecchio 30-09-2007, 01.54.18   #40
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No ti stampano un codice a barre dietro il collo....
Però penso che con i conservanti possa durare anche più di 7anni

(rido perchè tanto non c'è altro da fare con queste proposte)


Ovviamente era una battuta...
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Vecchio 30-09-2007, 02.44.40   #41
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[/u]

Ovviamente era una battuta...
Non intendevo il tuo post, ma la proposta del matrimonio di 7 anni
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Vecchio 30-09-2007, 16.13.25   #42
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Per quanto il matrimonio civile derivi da quello religioso (e del quale dovrebbe conservare quindi almeno i punti fondamentali) ormai sta vivendo di vita sua e si pensa di poterlo snaturare come si vuole.
A mio vedere non è neanche obbligatorio che i due siano uguali per forza, seguendo il filo di quello che avete scritto, il matrimonio religioso è di fronte a Dio, il matrimonio civile di fronte agli uomini. Credo che però questa divergenza indichi il distacco dell'uomo dalla religiosità. L'uomo vuole affermare una sua completa indipendenza (da Dio) se per far ciò sia necessario anche andare incontro alla precarietà senza limiti non importa. Ma si rende realmente indipendente? O si illude?
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Vecchio 30-09-2007, 16.52.42   #43
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A mio vedere non è neanche obbligatorio che i due siano uguali per forza, seguendo il filo di quello che avete scritto, il matrimonio religioso è di fronte a Dio, il matrimonio civile di fronte agli uomini. Credo che però questa divergenza indichi il distacco dell'uomo dalla religiosità. L'uomo vuole affermare una sua completa indipendenza (da Dio) se per far ciò sia necessario anche andare incontro alla precarietà senza limiti non importa. Ma si rende realmente indipendente? O si illude?
Messo giù così il discorso, sembra analogo alla situazione dell'adolescente che, per rendersi indipendente dal padre (genitori), scimmiotta come può quel che loro fanno, modificando per fare a modo suo, cambiando cose, togliendone certe e aggiungendone altre. Egli si illude di essere già indipendente tuttavia non si illude se crede che quella è una strada per ottenere in seguito l'indipendenza... che ci sarà quando sarà staccato. Prima fa amodo suo comunque basandosi sui genitori (da li parte e modifica) poi farà di testa sua del tutto, quindi anche in modo completamente diverso o anche simile... a questo punto non avrà più importanza.

L'adolescente, nel mettere in atto questo meccanismo, a volte peccherà di superbia (penserà di poter fare da subito meglio dei genitori... invece deve provare e imparare), a volte farà errate valutazioni, però nel meccanismo generale sarà comunque mosso da una forza interiore diciamo sana che lo spinge all'indipendenza, all'individualità, alla crescita.

E' qui che il paragone che fai mi trova interdetto, pur se mi attira. Infatti nel comportamento della società civile ci vedo si un tentativo di diventare indipendente da quella religiosa (migliaia di anni di impostazione e di detenzione della conoscenza) e questo posso anche capirlo in un'ottica diciamo storica di modifiche relative a tempi e luoghi... ma indipendente dalla religione, non da Dio. Non dico che non ci possa essere questo sentimento, consapevole o meno, soprattutto in determinati movimenti abbastanza recenti di stampo illuministico, ma se c'è qui sta l'errore... infatti l'adolescente diventa indipendente dai genitori, ma non dalla sua eredità (quel che da essi ha ricevuto in termini larghi, quindi anche genetici)... questa semmai la usa. L'adolescente indipendente si chiama adulto, ma non è che l'adulto non ha genitori...
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Vecchio 10-03-2008, 21.26.29   #44
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Riprendo un po' con un altro spunto sul matrimonio... ce ne sono vari di tread che ne parlano ma questo mi sembrava più vicino a quello che volevo proporre.

Qui di seguito copio la formula del matrimonio che è recentemente cambiata, in particolare c'è un "accolgo" invece di un "prendo", scelta forse condivisibile, ma non era di questo che volevo discutere.
Una delle cose che non è cambiata, almeno nel senso, e che è presente in tutte le varie forme possibili del rito è la promessa d'amore. Non è l'unica promessa ma è quella che più colpisce forse.

Si può promettere di amare?



Terza forma

N., vuoi accogliere N. come tua sposa/o nel Signore,

promettendo di esserle fedele sempre,
nella gioia e nel dolore,
nella salute e nella malattia,
e di amarla e onorarla
tutti i giorni della tua vita?

Lo sposo/a risponde: Sì.

Seconda forma

Sposo/a:
N., vuoi unire la tua vita alla mia,
nel Signore che ci ha creati e redenti?

Sposa:
Sì, con la grazia di Dio, lo voglio.
N., vuoi unire la tua vita alla mia,
nel Signore che ci ha creati e redenti?

Sposo:
Sì, con la grazia di Dio, lo voglio.

Insieme:
Noi promettiamo di amarci fedelmente,
nella gioia e nel dolore,
nella salute e nella malattia,
e di sostenerci l’un l’altro
tutti i giorni della nostra vita.

Prima forma

71. Lo sposo/a si rivolge alla sposa/o con queste parole:
Io N., accolgo te, N., come mia sposa/o.
Con la grazia di Cristo
prometto di esserti fedele sempre,
nella gioia e nel dolore,
nella salute e nella malattia,
e di amarti e onorarti
tutti i giorni della mia vita.
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Vecchio 11-03-2008, 00.53.05   #45
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Si può promettere di amare?
Si può promettere di mantenere viva quella fiamma una volta che questa si è accesa, di non lasciarla senza legna fino a spegnersi, di tenerla al riparo da pioggia, vento, etc... Questo è quello che si dovrebbe fare, impegnarsi con tutte le proprie risorse per non farla morire.

Promettere di amare a comando invece (un po' come nei matrimoni programmati di un tempo, e ancora in voga in certi paesi) è molto difficile, il più delle volte si tratta di affetto, simpatia, aiuto reciproco, ma non di vero amore.
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Vecchio 11-03-2008, 01.06.04   #46
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Si può promettere di amare?

Nel tempo ho dovuto cambiare idea su questa domanda a cui prima. avrei certamente detto: no.
Una promessa è un impegno di realizzare quelcosa. Se prometto di amare mi impegno a realizzare l'amore verso e con una persona, ma non da solo perchè la promessa di matrimonio è reciprocva per cui la crescita deve avvenire insieme. Prometto di ionorare l'impegno con me stesso ma non lo faccio da solo collaboro con l'amato per far si che avvenga.
Poi ci vuole una grande determinazione e forza, ci vuole una grande conoscenza di se per riuscire a camminare in quel senso da soli.
__________________
Se non sarò me stesso chi lo sarà per me? E se non ora, quando?
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Vecchio 11-03-2008, 02.03.30   #47
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Si può promettere di amare?
Il problema sussiste in chi promette in quel momento e chi poi deve mantenere quella promessa.
Con tutti i piccoli io che litigano in continuazione una promessa è una parola grossa.
Sarebbe più umile dire mi impegno con tutto il cuore a fare in modo che i miei io seguano quello che è questo impegno ed ogni volta che tentano di deviare mi ricordi di ciò che mi sono impegnata a fare: ad amare ad essere fedele.....
a non essere in balia del primo io che prende il timone della nave.
A mantenere vivo il ricordo di quel giorno in cui scoccò l'amore il sentimento e a non dimenticarlo mai, mantenendo vivo il rispetto e l'intento.
Dopo più di 25 anni di matrimonio mi guardo indietro e mi chiedo quanti io si sono alternati in me e quante volte mi sono scordata del mio impegno e quanto è stato alto il mio intento affinchè rimanesse vivo l'amore come all'ora?
C'era una canzone che diceva: si può dare di più.
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Vecchio 11-03-2008, 11.09.50   #48
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Si può promettere di amare?
A me verrebbe da dire che non ci si puo' costringere ad amare.. sono d'accordo con quanto ha scritto Kael, l'impegno che ci si dovrebbe prendere è quello di alimentare una fiamma che è presente al momento del matrimonio (almeno dovrebbe essere così, quando ci si sposa si dovrebbe amare il proprio/a compagno/a che si è scelto per la vita perchè se si parte con altre basi , allora non ha senso nemmeno sposarsi..)
Mi è salita una curiosa immagine, di un accendino.. a comando possiamo decidere se avere il fuoco o meno, potenzialmente c'è, ha tutte le caratteristiche per emettere fuoco, ma se non c'è una mano che fa scoccare la scintilla, il fuoco resta potenziale..

Si puo' promettere qualcosa che non siamo in grado di non mantenere nemmeno con noi stessi? siamo capaci di amare noi stessi e (solo successivamente) l'altro?

Poi promettere di amare.. come posso promettere una cosa che dovrebbe prendere tutto il mio Essere, come posso pensare di farlo meccanicamente?



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Vecchio 11-03-2008, 12.16.26   #49
Ray
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A me verrebbe da dire che non ci si puo' costringere ad amare.. sono d'accordo con quanto ha scritto Kael, l'impegno che ci si dovrebbe prendere è quello di alimentare una fiamma che è presente al momento del matrimonio (almeno dovrebbe essere così, quando ci si sposa si dovrebbe amare il proprio/a compagno/a che si è scelto per la vita perchè se si parte con altre basi , allora non ha senso nemmeno sposarsi..)
Mi è salita una curiosa immagine, di un accendino.. a comando possiamo decidere se avere il fuoco o meno, potenzialmente c'è, ha tutte le caratteristiche per emettere fuoco, ma se non c'è una mano che fa scoccare la scintilla, il fuoco resta potenziale..

Si puo' promettere qualcosa che non siamo in grado di non mantenere nemmeno con noi stessi? siamo capaci di amare noi stessi e (solo successivamente) l'altro?

Poi promettere di amare.. come posso promettere una cosa che dovrebbe prendere tutto il mio Essere, come posso pensare di farlo meccanicamente?



Già, è come promettere di non essere meccanici. Ma la cosa del'accendino è interessante... certo, serve sapere il come, quale è il movimento giusto per avere la scintilla... ma serve anche che nell'accendino ci sia benzina...
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