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Vecchio 27-03-2008, 12.30.01   #1
Sole
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Predefinito Papà incinto

L'argomento è delicato e riguarda l'equilibrio di una famiglia e soprattutto della nascitura.
Ho letto in rete la notizia di una donna che operatasi anni fà per diventare uomo si è fatto togliere il seno, bombardata di testosterone ma ha scelto di tenere la vagina. Negli anni si è sposato, ormai anche in foto è del tutto simile ad un uomo, ma la moglie non può avere figli e così ha deciso lui di utilizzare la fecondazione assistita e rimanere incinto.
Ora è al quinto mese di gravidanza e dice di avere sensazioni bellissime, il che non lo metto in dubbio.

Sono molto molto combattuta. Penso alle scelte che si fanno che non sono definitive ma lasciano spazio al passato, ma se non incidono sulla vita degli altri non sono affari miei ma di chi vive la propria esperienza.. però in questo caso ...
Ci sono due ordini di problemi.
Il primo è fisiologico infatti durante una gravidanza ci sono all'interno del corpo di una donna delle rivoluzioni ormonali che incidono anche sul bambino. C'è una trasformazione del corpo femminile che comprende anche l'allattamento da un seno che non c'è più.. la donna non ha testosterone in quantità maschili mentre il corpo di questa persona si. Il bambino ne risentirà? E' stata una giusta decisione da parte dei medici del centro per l'inseminazione artificiale assecondare questo desiderio di essere genitori da parte della coppia? Ci sarà confusione all'interno del corpo della bambina che nascerà?

Il secondo problema è di ordine psicologico per la bimba. La coppia ha dichiarato che il papà sarà lei che lo partorisce, che ha sembianze maschili, e la mamma la moglie.
Ora.. come può avvenire questo, se la cosa crea confusione a me che ne sono fuori come può non crearne alla piccola. Le mentiranno? Le diranno che è nata in maniera naturale? Non ci sono altre alternative credo..

Non so come prenderla.. non capisco se son bigotta io o ci possano davvero essere delle mancanze etiche enormi da parte di tutti quelli che hanno volutamente partecipato a questo fatto.

Voi che ne pensate?
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Vecchio 27-03-2008, 13.14.43   #2
Kael
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Credo che i stretti legami che si creano all'interno del ventre materno fra madre e figlio non possano essere cancellati o nascosti, e suppongo che la bambina "sentirà" a livello istintivo come madre quella persona anche se esteticamente sembra il padre, e forse questo le causerà non poca confusione... Poi sinceramente lascia perplesso anche me la decisione dei dottori di acconsentire ad una donna di rimanere incinta anche se ormai ha una tale concentrazione di testosterone all'interno del suo corpo che l'ha abbondantemente ricoperta di peli e le ha fatto pure crescere la barba... In pratica è un uomo col pancione, e non so a livello organico quali controindicazioni possa avere la cosa..

A livello psicologico invece non so dire, bisogna vedere che tipo di persone sono i due genitori e quanto sapranno occuparsi della sua crescita. Ad ogni modo cerco di immedesimarmi in quella bambina quando (e se) scoprirà che è stato il papà a tenerla in pancia e non la mamma, e mi chiedo davvero cosa potrebbe provare. Per il legame istintivo che ho detto sopra forse svilupperà un legame "materno" con il padre, che glielo farà riconoscere come madre anche se esteticamente è un uomo... e in questo caso potrebbe sentirsi figlia di due donne come altri bambini adottati da coppie omosessuali...
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Vecchio 27-03-2008, 19.24.57   #3
jezebelius
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Non penso che sia semplice da affrontare questa discussione e, conseguenzialmente, considerare le varie problematiche che possono derivare da una gravidanza di questo tipo.
Di certo non saranno poche, secondo me.
Però probabilmente servirà a fare un po di luce, soprattutto per il futuro, chi possiede una conoscenza, come dire, particolare della questione che abbraccia sia l'etica, sia la medicina e, più in generale, la natura ed il fine per cui si affronta una gravidanza in questo modo.
Insomma non di semplice soluzione.

Per quanto mi riguarda, partirei dai medici i quali sicuramente avrebbero dovuto avvertire delle conseguenze non solo di natura psicologica, anche probabili, cui il nascituro potrà trovare sulla sua " strada".
Nulla quindi lasciato al " caso ".
In effetti il discorso, a mio avviso, ingloba anche il quanto è giusto spingersi al di la, diciamo, della natura per soddisfare un desiderio di maternità ovvero quanto è giusto " giocare " con la vita del ( futuro ) figlio per cercare la soddisfazione, passante per quel figlio appunto, di diventare genitori.
La contraddizione, quindi, gia la vedo nel " mamma/papà " e mi fa pensare che poi tutta sta voglia di diventare uomo, se pur bombardato di ormoni maschili, non era poi così tanto forte.
Mi pare di assistere ad un futuro, ormai presente, in cui in casi come questi, per dirla semplicemente, ci si lascia le alternative da seguire.
Mi rendo conto che in effetti una situazione di questo tipo porta con se problematiche enormi e quindi, esprimendo anche una limitazione cruda,forse non era questa la strada da seguire. Poi ognuno fa le sue esperienze mediante le sue scelte, ci mancherebbe.
Ho espresso quel che penso, in sostanza, in riferimento a ciò che credo sarà buono per il piccolo/a che nascerà e non so neanche se ci son riuscito.
Molte volte, anzi direi nella maggior parte dei casi, i genitori se da un lato vogliono arrivare ad un fine e cioè quello di " esercitare " il proprio ruolo, e quale cosa migliore da fare se non attraverso un figlio dando libero sfogo anche costruttivo ovviamente, dall'altro si pensa " poco " al futuro del bimbo e si è ben disposti ad oltrepassare quel limite, cosi detto, naturale.
Ora non so dire se anche qua ci si trovi nello stesso caso ma mi pare che, proprio per il tenere " due piedi in una scarpa " ci si posiziona a metà di un percorso.
Nulla da dire sulla scelta, dunque della donna che vuole divenire un uomo ( e viceversa ) ma alla fin fine, credo, che questo rimanere a metà, possa essere deleterio e destabilizzante per il bambino.
Io penso che comunque vi debba essere un limite che si dovrebbe muovere per il rispetto della vita - in tutti i sensi - del bambino.
Limite che trova le sue radici anche nella umiltà di chi " vuole " fare il genitore che avrebbe potuto, secondo me sperando di chiarire, muovere quel bisogno genitoriale anche verso altri bambini, non necessariamente affrontare una situazione, come questa, delicata.
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Dr. Marc Haven
“Non deve essere l’alba di luce che deve iniziare ad avvisare la tua anima di tali doveri giornalieri e dell’ora in cui gli incensi devono bruciare sui fornelli; è la tua voce, solo lei che deve chiamare l’alba di luce e farla brillare sulla tua opera, alfine che tu possa dall’alto di questo Oriente, riversarla sulle nazioni addormentate nella loro inattività e sradicarle dalle tenebre in cui versano.”
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Vecchio 27-03-2008, 20.42.52   #4
cassandra
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Voglio sperare che i medici abbiano scongiurato pericoli per il nascituro,nel senso che preferisco supporre che un minimo di "organizzazione" prima di sottoporre il papà dotato di organi riproduttivi, all'inseminazione ci sia stata.Detto questo penso che uno tra i motivi che può spingere 2 persone a mettere al mondo una vita,costi quel che costi,tra mille difficoltà, è l'amore..penso cioè che forse,solo giustificando tutto il resto con la convinzione che il bambino sarà tanto amato si può non considerare anche altro..Quel che verrà dopo, compreso il fatto di una Società impreparata ad accogliere situazioni fuori dagli schemi,tipo questa,dove il bambino è quasi condannato in partenza poverino,essendo figlio di una coppia assortita diversamente,sembra inevitabile..Insomma è molto complessa sta cosa,più scrivo e più vengono fuori pensieri che però non so bene ordinare..ci vedo una rappresentazione d'egoismo e dell'incapacità umana a seguire una rotta con i suoi pro e contro,anche della pura incoscienza,però nonostante questo e tutte le considerazioni che verrebbero da fare,comunque una vita che nasce deve essere una speranza,anche considerando che di genitori eterosessuali incapaci,diciamo così..nè è pieno il mondo,magari questi saranno migliori di altri,nonostante non corrispondano ai canoni classici a cui siamo abituati..nonostante appaiano sbagliati e superficiali..Di sicuro un sostegno psicologico per i genitori, prima ancora che il bimbo nasca ed anche pedagogico, per avere idea di come gestire il futuro familiare, sembra il minimo indispensabile..
lascio a voi
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Vecchio 27-03-2008, 20.48.10   #5
Astral
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Ho passato molto tempo a confrontarmi con persone del settore sui temi di orientamento sessuale e identità sessuale, e dalla mia esperienza ( limitata appunto) ne è uscito fuori, che c'è una voglia di avere una vita "normale" a tutti i costi, ponendo avanti il proprio egoismo con naturalezza e disinvoltura.

Questo processo già noto quando si parla di adozione tra coppie dello stesso sesso, secondo me nel medesimo caso è anche una noncuranza delle conseguenze fisiche come accennavo Sole, ma anche e sopratutto psicologiche.

Ormai con la scienza è possibile fare tutto, e a me questo non piace, perchè se uno si SENTE uomo, e vuole diventare uomo a tutti gli effetti, deve rinunciare a qualcosa, alla maternità, al fatto di poter dare una vita da donna.

Invece spesso si vogliono avere i privileggi di entrambi i sessi, ma non si vogliono prendersi le conseguenze ( un po' come i preti cattolici che vogliono avere pure i figli).

Non voglio poi prendere l'argomento a livello intellettuale, ma a livello di cuore, posso dire che è una cosa che non mi piace per niente, ma d'altronde il mondo è fatto anche e sopratutto di realtà che non ci vanno sempre a genio.
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Vecchio 28-03-2008, 21.46.55   #6
Sole
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Continuo a pensare che se la cosa confonde noi e ci crea enormi dubbi, come può non confondere il nascituro e son d'accordo con l'aspetto egoistico di possedere la maternità, finora non credo nell'atto di amore che invece sarebbe il bene e il meglio per il bambino e se già lo si fa nascere con l'idea di amarlo tantissimo come se fosse un disagiato da amare di più.. qualcosa che non va appare.
Non sono rigida in questa posizione ma ancora non trovo niente che mi faccia pensare diversamente. Come dice Jez e anche Astral, se si fa una scelta la si fa con le responsabilità che porta con se.

Comunque è la loro esperienza, compresa quella del bambino.
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Vecchio 28-01-2009, 15.03.02   #7
Sole
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Non è strettamente inerente al titolo ma la sostanza non cambia molto.
Ho sentito oggi al tg che in Scozia due fratelli vivevano con i nonni naturali perchè la figlia tossicodipendente non era in grado di occuparsene, gli assistenti sociali e i giudici dopo due anni di battaglie glieli hanno tolti perchè i due anziani (?) signori erano poco in salute, diabete lei e problemi cardiaci lui, così li hanno affidati ad un coppia giovano ma gay, due uomini.
Va bene, posso accettare il discorso fatto anceh qui che se c'è amore in una famiglia non importa troppo alla fin fine chi siano i genitori, però con quale criterio si toglie i bambini già traumatizzati perchè non possono stare con la mamma naturale, si tolgono a persone che fanno parte della integrità familiare e che erano disposti ad accoglierli e curarli, quindi anche amarli, e si danno ad estranei oltrettutto senza una figura femminile di riferimento?
Va bene che la legge in Scozia c'è ma per applicare le leggi ci vuole anche criterio e bisogna prima pensare al bene dei ragazzi.
Non erano meglio i nonni? E soprattutto perchè a questi nonni vengono tolti e poi si fa partorire in India una donna di 70 anni? O in Inghilterra una di 60?

Mah!
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Vecchio 28-01-2009, 15.20.49   #8
griselda
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Non è strettamente inerente al titolo ma la sostanza non cambia molto.
Ho sentito oggi al tg che in Scozia due fratelli vivevano con i nonni naturali perchè la figlia tossicodipendente non era in grado di occuparsene, gli assistenti sociali e i giudici dopo due anni di battaglie glieli hanno tolti perchè i due anziani (?) signori erano poco in salute, diabete lei e problemi cardiaci lui, così li hanno affidati ad un coppia giovano ma gay, due uomini.
Va bene, posso accettare il discorso fatto anceh qui che se c'è amore in una famiglia non importa troppo alla fin fine chi siano i genitori, però con quale criterio si toglie i bambini già traumatizzati perchè non possono stare con la mamma naturale, si tolgono a persone che fanno parte della integrità familiare e che erano disposti ad accoglierli e curarli, quindi anche amarli, e si danno ad estranei oltrettutto senza una figura femminile di riferimento?
Va bene che la legge in Scozia c'è ma per applicare le leggi ci vuole anche criterio e bisogna prima pensare al bene dei ragazzi.
Non erano meglio i nonni? E soprattutto perchè a questi nonni vengono tolti e poi si fa partorire in India una donna di 70 anni? O in Inghilterra una di 60?

Mah!
Mah! Non sono contraria alle coppie gay, ma che diano in affidamento dei bambini ad essi ripeto mah! Per l'amor del cielo bisognerebbe conoscere le persone in causa, ci sono persone che hanno valori e principi superiori ad altre al di là della loro sessualità e del loro sesso, ma la famiglia è la famiglia ed è composta da una donna e un uomo, un padre ed una madre, nel caso non possano loro prendersene cura ci vuole chi faccia loro le veci, potrebbero andare bene i nonni con cui vi è un legame di sangue e quindi di discendenza oltre che di affetti.
Comunque bisognerebbe saperne di più, ad esempio rispetto all'età dei bambini e le motivazioni che hanno fatto si che si decidesse in tal senso.
O.T. A volte il tg da delle notizie sommarie che dovrebbe o non dare o ampliare, per comprenderne il senso, ma si sa dipende molto dal tempo che hanno a disposizione, se manca tempo tagliaNo la notizia oppure ne inseriscono una corta, fa nulla se non si capisce il senso.
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Vecchio 28-01-2009, 15.45.24   #9
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la soluzione di dare il bambino a due gay, comunque fossero state anche due persone comuni, mi sembra assurda...forse ha ragione griselda quando dice che le notizie non sono sempre vagliate sufficentemente.
assurdo anche il desiderio di partorire un figlio da parte di una donna trasformata in uomo, non c'è in lei il minimo senso materno. la donna quando vuole mettere al mondo un figlio per prima cosa pensa al bene fisico e psicologico del nascituro, non al suo egoismo, queste persone non dovrebbero essere assecondate nè dalla medicina nè dalla giustizia.
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Vecchio 11-06-2009, 12.08.45   #10
RedWitch
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Ho letto stamani che il "papà incinto" ha dato alla luce il secondogenito proprio in questi giorni, a distanza di un anno esatto dalla nascita della prima figlia. Non ci sono parole, non si sono fermati nemmeno dopo aver avuto la prima figlia, hanno cercato subito altri donatori e messo al mondo un'altra creatura che crescerà con un padre che l'ha tenuta in grembo (un uomo ma con gli organi riproduttivi femminili) con una madre che in realtà non è la madre ... E lui il papà/mamma dice che sono una famiglia come qualunque altra. Sto cominciando a vedere adesso quanto effettivamente sia importante per un figlio l'ambiente familiare, di quanto questo incida sullo sviluppo e sull'equilibrio, e credo che far nascere dei bimbi in una famiglia del genere sia veramente di un egoismo enorme, quali punti fermi potranno avere queste creature? Come faranno a crescere non potendo distinguere i ruoli dei genitori in maniera sana? C'è da sperare che si fermino al secondo figlio.
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Vecchio 06-07-2009, 12.31.44   #11
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Originalmente inviato da RedWitch Visualizza messaggio
Ho letto stamani che il "papà incinto" ha dato alla luce il secondogenito proprio in questi giorni, a distanza di un anno esatto dalla nascita della prima figlia. Non ci sono parole, non si sono fermati nemmeno dopo aver avuto la prima figlia, hanno cercato subito altri donatori e messo al mondo un'altra creatura che crescerà con un padre che l'ha tenuta in grembo (un uomo ma con gli organi riproduttivi femminili) con una madre che in realtà non è la madre ... E lui il papà/mamma dice che sono una famiglia come qualunque altra. Sto cominciando a vedere adesso quanto effettivamente sia importante per un figlio l'ambiente familiare, di quanto questo incida sullo sviluppo e sull'equilibrio, e credo che far nascere dei bimbi in una famiglia del genere sia veramente di un egoismo enorme, quali punti fermi potranno avere queste creature? Come faranno a crescere non potendo distinguere i ruoli dei genitori in maniera sana? C'è da sperare che si fermino al secondo figlio.
C'è da sperare che qualcuno cominci a dire no alle madri-nonne, a una donna che sceglie di essere uomo ma poi vuole un figlio... cosa ha scelto allora? Non va bene, non va niente bene di queste assistenza assistita alle nascite.
E' egoismo si, è l'egoismo peggiore che esiste, darsi un regalo, soddisfare un bisogno a discapito di un essere vivente. Di certo avrà le idee confuse e non mi dicano di no, alla festa della mamma a chi darà la rosa? insomma dicono che sarà amato, ma mancano i presupposti iniziali per amare un essere vivente, amarlo davvero sarebbe stato rinunciare al proprio egoismo. Se lo scopo della nascita è egoistico mi spiegate come possono dire che sarà amato? Chi e cosa amarenno, il loro ruolo di essere genitori o il figlio? Domande retoriche.
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