Il bisogno della patacca

[Uno]

Ieri mi è capitato il discorso.
Si era partiti dal fatto che una volta su riviste e giornalini di fumetti, in fondo c'era una pagina con articoli tanto strani quanto incredibili. Chi, avendo l'età, non ricorda gli occhiali a raggi X per vedere le donne senza i vestiti? Oppure le scimmie di acquario....
Articoli che ovviamente non potevano essere veri e/o funzionanti (almeno suppongo, mai comprati) ma che evidentemente, se una pagina di spazio pubblicitario veniva acquistata, a qualcuno venivano venduti.

Oggi online si trovano diversi siti di gadget più o meno elettronici, più o meno funzionanti ma se non inutili quasi. A volte si definiscono cineserie, ed in effetti la maggior parte di queste cose vengono prodotte in Cina o paesi asiatici, forse, purtroppo, anche con la manodopera di bambini, ma non era di questo che volevo parlare.

Insomma c'è stata una sorta di evoluzione ma da che mi ricordo (e basta documentarsi per vedere che la cosa è molto ma molto più vecchia, insomma è sempre esistita) l'uomo ha la necessità di possedere qualcosa di strano e/o inutile, poco importa se funzione, se dura o se ha un senso etc...
I più pragmatici e razionali non comprano queste cose (intendo quelle specifiche degli esempi), ma se guardiamo nei loro spazi comunque troveremo qualcosa che può rientrare, anche se trasversalmente, nel modello.

Secondo voi perchè?
E se vi va, provate a pensare come avete soddisfatto questo bisogno e/o come vi si è presentato.

[dafne]

Si si gli occhiali me li ricordo, mai li avrei comprati.....cioè li volevo eccome ma si vedevano solo le donne

Può stare nel tuo discorso anche oggetti come le reliquie, soprattutto di dubbia provenienza o ti riferisci solo ad oggetti più, come dire, ludici?

Qualche mese fà facevano la pubblicità di un cellulare che poteva vedere le ossa della mano, farlocco all'ennesima potenza ma per qualche minuto (o più ) ho valutato la possibilità di iscrivermi a quel messaggio e farmi mandare il giochino, per vedere di fare uno scherzo a qualche credulone e, mi sà, per vedere qualcosa che non avrei mai potuto fare davvero. Per poter dire "io posso" ?

Le scimmie d'acquario mai sentite, però avere qualcosa che fà cose impossibili ci fà (mi fà) sentire un pò come un supereroe con poteri fantastici, anche se è palese che sono patacche, ma mi suona un pò come a carnevale, dove ci si dimentica della logica delle cose per permettersi di credere a qualcos'altro.

[Edera]

Originalmente inviato da Uno

I più pragmatici e razionali non comprano queste cose (intendo quelle specifiche degli esempi),.

Infatti a dodici anni ho comprato gli occhiali a raggi x e un pacchetto con cento tipi di orecchini a nove mila lire.
Gli occhiali a raggi x funzionano benissimo, ogni tanto li uso ancora, mi apposto negli angoli e faccio le radiografie alle persone. No dai.. Non è vero.
In realtà erano degli occhiali di plasticone con una spirale rossa concentrica disegnata sulle lenti di cartone e due buchi piccoli all'altezza delle pupille, coperti da una carta velina rossa.
Quindi indossandoli vedevi i contorni delle mani o degli oggetti un po' sfocati..

GLi orecchini erano tutti i plastica e facevano schifo però voglio dire.. erano 100 contati, l'importante era quello. Chi cavolo aveva cento orecchini nuovi tutti assieme?
Da piccola avevo un gusto partciolare per le patacche, oltre a desiderare quelle sui giornali me le costruivo in casa: prendevo le boccette di vetro in farmacia e ci mettevo dentro i liquidi più strani che trovavo in casa per fare le pozioni. Ad esempio in una ho messo un paio di capsule di fegato di merluzzo (non so se le avete mai viste sono delle perle trasparenti che vendono come integratori alimentari) e le ho immerse nella boccetta con del solvente per unghie... sembravano delle uova organiche aliene, me le portavo in giro dicendo all'amica che avevano proprietà speciali... sempre per lo stesso gusto di possedere qualcosa di straordinario, fuori dal comune.
E' il bisogno di avere qualcosa che sconfina dalla quotidianità.. Un po' per sentirsi diversi dagli altri, un po' per appagare la parte irrazionale che c'è in ognuno di noi, per fantasticare.

Ora però voglio assoultamente una scimmia d'acquario.

[Ray]

Originalmente inviato da Uno

Secondo voi perchè?
E se vi va, provate a pensare come avete soddisfatto questo bisogno e/o come vi si è presentato.

In linea generale è un modo di sentirsi speciali.

Vale estendere il discorso al collezionismo?

[dafne]

Forse anche un vicolo per sfogare la fantasia.

Io mi ricordo benissimo di certi braccailettoni fatti simil-orologio di quand'ero piccola. L'oologio era una cosa da grandi e ci si inventava di tutto, un pò come i primi cellulari giocattolo (adesso ai bimbi piccoli danno direttamente il telefonino vero con poche funzioni, quello basic )

[griselda]

Originalmente inviato da Ray

In linea generale è un modo di sentirsi speciali.

Ecco io stavo dicendo fichissimi, per farsi belli poi con gli amici magari.

Io me le ricordo eccome le scimmie da acquario, e pure gli occhiali ero bambina e mi lasciavo affascinare ma non ricordo se per via dell'età...gli ordini allora mi pare che dovessero farli i maggiorenni. Ai miei tempi vigeva spesso il V.M. 18 (Vietato a Minori di 18 anni) Poi avendo un fratello più grande di me probabile che mi spiegasse che dietro c'erano degli imbrogli e che le scimmie stanno nella foresta e non in acqua. Anche se spero di non ricodare male un'amica mi disse che lei da bambina le aveva fatto arrivare ed in effetti erano esserini che si muovevano nell'acqua non voglio pensare cosa potessero essere

In pratica la patacca la si prende se si è dei pataccari di quelli che sperano di trovare l'affare o quella cosa particolare per farsi belli, la cosa eccezionale sul giornale poi.
Tra l'altro poi gli occhiali ai raggi X se solo uno avesse fatto andare la testa sarebbero vietati dalla legge per via della legge sul pudore e della pornografia, quindi è proprio non voler vedere perchè è più facile credere di poter acquistare qualcosa di specialissimo (da questo sono esclusi i bambini naturalmente su cui è facile fare presa)

In ogni caso all'età di dodici o tredici anni mi sono fatta arrivare un corso di kung Fu ero tutta eccitata nell'attesa, nella spiegazione diceva che era facile per tutti e che sarei diventata bravissima etc
Arrivò un giornalino carta ingiallita con disegnini di come mettere le braccia le gambe insomma una presa in giro di cui rimasi malissimo.
L'altra una lampada da discoteca con mille luci...meglio che non dico cosa mi arrivò.
Bon non mi fidai più

[Faltea]

Io da buona razionale ho sempre ignorato se non snobbato quelle "gigiate" ( ), ma alla fine ci sono caduta anch'io.
Ve li ricordate quei braccialetti per l'equilibrio e la forza fisica?
La necessità ha spento ogni chiacchera della parte razionale e sono andata a comperarlo.. Appena messo mi sentivo piantata per terra come non mai (perdo l'equilibrio spesso), una gioia...
poi passata una settimana ero ritornata come prima
Vabbé sto divagando...

Il mio bisogno da sopperire era la necessità di sentirmi meno traballante nel mio camminare (fisico, ma si sa che non è solo lì il problema )

Poi c'è la comunità.. in ufficio tutti mi chiedevano, come funzionava, se funzionava..
Fastidioso, per me, ma c'è chi questo lo brama

Un gadget più è strano più ti mette al centro dell'attenzione, forse è questo il fulcro.
PS: ho postato con Gri

[Sole]

Originalmente inviato da Uno

Secondo voi perchè?
E se vi va, provate a pensare come avete soddisfatto questo bisogno e/o come vi si è presentato.

Un modo per sentirsi speciali e un modo per vedersi attraverso gli oggetti che si posseggono e/o farsi vedere/conoscere da chi ci sta intorno attraverso quell'immagine lì. E' un modo che fa sentire in una maniera esclusiva.

Non ho mai comprato gadget o cineserie ma sicuramente lo posso rapportare al bisogno di comprare oggetti particolari e ricercati per la casa.

[RedWitch]

Originalmente inviato da Uno

........
Secondo voi perchè?
E se vi va, provate a pensare come avete soddisfatto questo bisogno e/o come vi si è presentato.

Anch'io credo che sia il bisogno di distinguersi, di emergere e di sentirsi speciali, diversi dalla massa che poi invece si tende ad imitare per tanti altri versi.

E' da stamani che sto cercando di ricordarmi se ho mai acquistato gadget totalmente (o quasi) inutili ed "originali patacche" ma non mi viene in mente niente di particolare, anche se sicuramente ho fatto tantissimi acquisti inutili in questi anni, tra cui ho comprato un costume per corrispondenza che poi mi era largo e non ho mai messo.

Spero di non andare OT: qualche tempo fa ho visto un servizio in tv su persone che vengono chiamate "gli accumulatori" perchè tengono qualsiasi cosa, non buttano via niente e le loro case somigliano più ad un magazzino di robivecchi che a una civile abitazione .. alcuni casi sono davvero gravi e diventa una patologia vera e propria (e collezionano di tutto) . Parlando con una persona, questa mi diceva che secondo lei, alla fin fine, siamo un po' tutti accumulatori... ed in effetti chi più chi meno, tendiamo a conservare oggetti anche dopo che hanno svolto la loro funzione (che so, il primo ciuccio del figlio, il primo quaderno di scuola, un vecchio diario..), ma anche compriamo cose, tipo soprammobili che proprio non servono (magari nutrono qualche altra parte di noi .. ad esempio un bel quadro pur non servendo ad uno scopo, riempie gli occhi di buone impressioni..) e mi pare che questo si incastri bene con il discorso del gadget tanto inutile quanto improbabile...

In fondo è sempre un autoaffermarsi fuori, la ricerca di un'identità finchè non bastiamo a noi stessi?

[Grey Owl]

Originalmente inviato da Uno

Si era partiti dal fatto che una volta su riviste e giornalini di fumetti, in fondo c'era una pagina con articoli tanto strani quanto incredibili. Chi, avendo l'età, non ricorda gli occhiali a raggi X per vedere le donne senza i vestiti? Oppure le scimmie di acquario....

Uno di questi era Diabolik, mi fermavo sempre a vedere se qualcosa di nuovo veniva pubblicizzato. Più di una volta ho avuto il desiderio (mai attuato) di avere uno di quei prodigi della tecnologia. Ovvio che la parte razionale sapeva che c'era il trucco, ma una seppur piccola parte irrazionale voleva credere al miracoloso, al mirabolante. Ed un'altra parte voleva scoprire il trucco o meglio l'inganno che si celava dietro a quelle mirabolanti chincaglie. Ero infatti attratto da quelle cose che fossero di metallo, fatte di sostanza e non di vile plasticona.

Articoli che ovviamente non potevano essere veri e/o funzionanti (almeno suppongo, mai comprati) ma che evidentemente, se una pagina di spazio pubblicitario veniva acquistata, a qualcuno venivano venduti.

Era questa la leva che mi muoveva la fantasia e la voglia di indagare, di avere in mano quegli oggetti dalle proprietà esaltate nella pubblicità.

[...]
Secondo voi perchè?
E se vi va, provate a pensare come avete soddisfatto questo bisogno e/o come vi si è presentato.

Secondo me, avere una patacca mi permette di fantasticarci come quando da piccolo un tappo di sughero poteva diventare un barile di birra che il mio furgone (macchinina giocattolo) poteva portare in città costruita sotto il melo del giardino di casa.

Quello che voglio dire è che la patacca non ha una tecnologia o una funzionalità codificata. La patacca è il giocvattolo con cui giocare per fantasticare.

La patacca soddisfa il mio bisogno di non "prenderla sul serio".La patacca, più è patacca e meglio è in quanto la si carica di un fattore emotivo-sentimentale ed anche di un fattore meramente fantastico o di svago.

Le scimmie di mare non mi hanno mai attratto ma la scacciacani e minervino SI!

[Edera]

esatto sono proprio quelli gli occhiali! Io li avevo presi perchè ero convinta si potesse vedere lo scheletro altro che le curve!..

[Kael]

Originalmente inviato da Uno

l'uomo ha la necessità di possedere qualcosa di strano e/o inutile

Più che strano in generale io pensavo fosse riconducibile nello specifico al magico, una naturale tendenza umana alla magia, al soprannaturale, che si perde nella notte dei tempi. In effetti tutti questi gadget hanno qualcosa di magico, di fantastico, qualcosa che anche i bambini sanno che non è credibile, eppure c'è una tendenza umana al volerci credere. Si compra insomma il sogno, la magia, non l'oggetto in sè.
Famosa anni fa l'anima rinchiusa in una bottiglia venduta su internet. La foto? Ovviamente una bottiglia vuota

Fantasticare lo possono fare tutti ed è ovviamente gratis, ma è come se possedere uno di questi oggetti concretizzasse in parte i nostri sogni, gli desse maggior forza. I raggi x con cui vedere attraverso i vestiti ad esempio credo faccia parte dell'inconscio collettivo ormai, qualunque ragazzino ha provato ad immaginarlo almeno una volta nella vita...

[Uno]

Originalmente inviato da Kael

Più che strano in generale io pensavo fosse riconducibile nello specifico al magico, una naturale tendenza umana alla magia, al soprannaturale, che si perde nella notte dei tempi.

Quindi nella percezione comune la magia deve per forza essere fuori dal comune (io ho definito "strano").
Questo è uno dei problemi di chi si sente attratto (o repulso) da un certo tipo di percorso interiore.

Sotto poi parli del fantasticare, dici che possedere questi oggetti gli da maggiore forza, e se invece fosse che in certe condizioni di vita abbiamo un certa quantità di fantasticheria da smaltire?

[Faltea]

Originalmente inviato da Kael

Più che strano in generale io pensavo fosse riconducibile nello specifico al magico, una naturale tendenza umana alla magia, al soprannaturale, che si perde nella notte dei tempi. In effetti tutti questi gadget hanno qualcosa di magico, di fantastico, qualcosa che anche i bambini sanno che non è credibile, eppure c'è una tendenza umana al volerci credere. Si compra insomma il sogno, la magia, non l'oggetto in sè.
Famosa anni fa l'anima rinchiusa in una bottiglia venduta su internet. La foto? Ovviamente una bottiglia vuota

Fantasticare lo possono fare tutti ed è ovviamente gratis, ma è come se possedere uno di questi oggetti concretizzasse in parte i nostri sogni, gli desse maggior forza. I raggi x con cui vedere attraverso i vestiti ad esempio credo faccia parte dell'inconscio collettivo ormai, qualunque ragazzino ha provato ad immaginarlo almeno una volta nella vita...

Ma noi siamo fatti per la magia... solo che ce lo siamo scordato

[RedWitch]

Originalmente inviato da Uno

Sotto poi parli del fantasticare, dici che possedere questi oggetti gli da maggiore forza, e se invece fosse che in certe condizioni di vita abbiamo un certa quantità di fantasticheria da smaltire?

Ma quindi questi oggetti sono un bisogno reale? Cioè se in certe condizioni di vita (ci penso, e poi ci torno, non saprei quali, forse il modo in cui viviamo al giorno d'oggi..) abbiamo una quantità di fantasticheria da smaltire, quello di acquistare, e di essere attratti da oggetti improbabili diventa una vera e propria necessità?

[Kael]

Originalmente inviato da Uno

Quindi nella percezione comune la magia deve per forza essere fuori dal comune (io ho definito "strano").
Questo è uno dei problemi di chi si sente attratto (o repulso) da un certo tipo di percorso interiore.

Sotto poi parli del fantasticare, dici che possedere questi oggetti gli da maggiore forza, e se invece fosse che in certe condizioni di vita abbiamo un certa quantità di fantasticheria da smaltire?

Quindi una questione di scarico, una questione che il corpo non riesce a reggere il surplus d'energia "attivato" verso il fantasticare. Pensavo anch'io ad una cosa del genere, ma non in questi termini. Ma da cosa è dato questo surplus? Già il fantasticare è un modo per scaricare le energie che non si sanno incanalare o dirigere consapevolmente, che finiscono quindi nel "bidone" delle fantasticherie. In momenti in cui se ne hanno di più finiscono nel concretizzarsi con la patacca inutile, e della quale penso (spero) che la maggiorparte subito dopo si penta di aver acquistato.

Una visione più ampia della vita permetterebbe di sentire la magia più vicina al vivere quotidiano di quanto si creda, e dunque integrare meglio questo aspetto intrinseco della vita umana che, inutile negarlo, fa parte di noi, ci nasce dal profondo.