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Vecchio 05-05-2009, 18.45.19   #1
nikelise
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Predefinito YOGA ma soprattutto RESPIRAZIONE

Non l'ho mai praticato .
Le asane si vedono dappertutto mi pare che la respirazione sia molto importante tenendo presente il fine che si ricerca nello yoga.
Potrei legger da qualche parte ma credo valga di piu' chiedere a voi che lo avete praticato:
a che serve il controllo della respirazione ai fini dello yoga,
come avviene il controllo?
In generale la respirazione e' importante , spesso mi ritrovo in apnea quando sono concentrato , e' sbagliato?

D'estate pratico l'apnea , le nuove tecniche di apnea hanno eliminato , ormai da tempo, l'iperventilazioone perche' causa molti problemi ( l'aumento di ossigeno nel sangue ritarda la percezione dell'aumento del livello di co2 ) e si usa preparare l'pnea con il rilassamento in acqua ed il controllo della respirazione .
Credo tutto sia legato : l'unita' ,la tranquillita' , il controllo di se'.
Ma ci sono tecniche particolare da usare per controllare la respirazione?
E ci sono utilita' ulteriori nel controllare la respirazione?
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Vecchio 05-05-2009, 22.47.22   #2
nikelise
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Edera dai, attendo lumi:.
'' L'unica costante di questi anni è stato lo yoga, devo moltissimo a questa disciplina e tutt'ora continuo a praticarla. Il problema è proprio questo, mentalmente inizio a fare fatica a coniugare le due cose, da un lato ho voglia di pregare con le preghiere cristiane, dall'altro il mio essere accoglie ancora bene l'uso di mantra e sopprattutto la parte fisica dello yoga (che trovo eccezionale). ''
.

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Vecchio 06-05-2009, 00.23.36   #3
Sole
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Aspettando Edera...

Lo Yoga si divide in diversi rami tra cui alcuni specifici che praticano solo respirazione. Respirazioni fatte in una certa maniera, ognuna con il suo proprio compito.

Io ho praticato solo l'Hata yoga posso portarti la mia esperienza su quello.
L'Hata yoga è quello più conosciuto, quello delle asana, delle posizioni. In questo tipo di yoga la respirazione ha generalemente un solo modo in cui viene fatta ed è importantissimo farla bene. Se la respirazione accompagna il movimente per bene, tutta l'asana (il posizionarsi e il rimanere in posizione) riesce molto meglio e più fluida. Dopo un pò ti viene naturale prendere aria e buttarla fuori nei punti giusti.
Nell'Hata la respirazione fa si che il corpo diventi più elastico nel mentre della posizione, cioè se sei in posizione e rigido se non respiri ti potresti anche fare male, ma se respiri con la tecnica giusta piano piano, ad ogni espirazione il corpo si flette di più, si gira di più, si contorce di più.
Ad esempio nel classico piegamento in avanti, ad ogni espirazione riesci ad andare un tocchettino più giù.
La tecnica respiratoria che si usa nella maggior parte delle asana è fatta di tre fasi. Bisogna immaginare un'onda che parte dalla pancia e arriva fin su in gola per poi sgonfiarsi dalla gola e finire in pancia.

1. si prende un pò di fiato gonfiando il ventre
2. si sale con l'aria fin allo stomaco
3. si gonfia il petto fin a far arrivare l'aria alle clavicole

per buttar fuori l'aria si fa il contrario

1. si sgonfiano le clavicole e il petto
2. si sgonfia lo stomaco
3. si sgonfia la pancia

E' molto bello usare questa tecnica sdraiandosi a terra a pancia sotto e le braccia in alto, come quando ci si lancia in piscina prima di dare la bracciata e lentamente usare questa respirazione, lentamente, lentamente.. se fatta bene si arriva a sentire l'onda, il corpo diventa un'onda ed è rilassante e riposante i muscoli si scaldano e sciolgono ...
Respirare in questo modo fa molto rumore, quando si respira così si sente, il corpo si scalda molto, si arriva anche a sudare.
Si fa lentamente, non è necessario esagerare e se gira la testa meglio diminuire il quantitativo di aria che si prende. .

Questo serve per ossigenare il sangue, che penso in questo modo si "pulisca" e quindi aiuta a far fluire il prana meglio. Il prana viene aiutato a fluire nel corpo dalle posizioni e dalla respirazione.
Non c'è molto da dire sull'Hata yoga, secondo me va provato. Io posso dire che è meglio di 10 caffè in un colpo solo, che solo una mezz'oretta ti rimette al mondo, ma se non si prova....

Quello che posso aggiungere ancora è che lo yoga va fatto per gradi. Non si dovrebbe pensae di fare una tecnica invece che un'altra perchè è necessario iniziare dal corpo, dall'Hata quindi e poi passare al Pranayama che sono proprio le tecniche della sola respirazione, non più come prima a secondo dello scopo ognuna diversa.
A volte nelle Asana è abbianto il Pranayama ad esempio per massaggiare l'intestino, ma io penso che sia proprio Pranayama quello che viene collocato in mezzo ad una sequenza di asana.
Questo in linea generale, se hai domande più specifiche per quello che so possiamo apporfondire.
__________________
Se non sarò me stesso chi lo sarà per me? E se non ora, quando?
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Vecchio 06-05-2009, 12.02.48   #4
Edera
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Ciao
Premetto che sono al terzo anno di yoga quindi non so quanto potrò esserti utile ma ci provo uguale.
Prutroppo poco fa ho risposto e scritto quello che sapevo ma ci ho messo troppo tempo quindi quando ho cercato di postare mi ha richiesto la password e si è cancellato tutto. Ora devo rifare spero di riuscire oggi pomeriggio.
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Vecchio 06-05-2009, 12.43.12   #5
Ray
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Ciao
Premetto che sono al terzo anno di yoga quindi non so quanto potrò esserti utile ma ci provo uguale.
Prutroppo poco fa ho risposto e scritto quello che sapevo ma ci ho messo troppo tempo quindi quando ho cercato di postare mi ha richiesto la password e si è cancellato tutto. Ora devo rifare spero di riuscire oggi pomeriggio.
Quando ti loghi, clicca il "ricordami". Poi se ti slogghi prima di uscire si cancella tutto comunque, ma se ti fai ricordare non c'è il limite del tempo di inattività (che poi è prcepita dal sito, tu magari stai scrivendo).
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Vecchio 06-05-2009, 12.56.27   #6
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Ciao
Premetto che sono al terzo anno di yoga quindi non so quanto potrò esserti utile ma ci provo uguale.
Prutroppo poco fa ho risposto e scritto quello che sapevo ma ci ho messo troppo tempo quindi quando ho cercato di postare mi ha richiesto la password e si è cancellato tutto. Ora devo rifare spero di riuscire oggi pomeriggio.
Grazie Edera , attendo e grazie anche a Sole.

Aggiungo che il metodo di respirazione descritto da Sole e' quello che insegnano anche nei corsi di apnea : la respirazione diaframmatica e quella successiva toracica e poi fino alle clavicole.
La posizione a pancia in giu' poi e' la stessa che precede l'apnea prima della capovolta , qui pero' sei piu' leggero in quanto immerso in un liquido sicche' il corpo non pesa .
La respirazione viene interrotta da serie respiratorie normali proprio per evitare l'iperventilazione cioe' l'eccesso di o2 nel sangue ,che fa girare la testa , anche per evitare di non percepire l'aumento di co2 nel sangue nel corso dell'immersione.
Attendo lumi per poter applicare correttamentela respirazione ed il rilassamento alla vita d'ogni giorno e alle posizioni dello yoga che si possono fare a casa .
Ma ancora piu' importante sarebbe capire il ruolo della respirazione nel raggiungimento dello scopo dello yoga cioe' dell'unita'.

Ultima modifica di nikelise : 06-05-2009 alle ore 13.51.22.
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Vecchio 06-05-2009, 14.10.52   #7
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Per quel che può valere ti porto la mia esperienza..che porta le stesse modalità descritte da Sole e confermate da te...Pur non paticando più le asana..le respirazioni invece vorrei praticarle con regolarità...evidentemente la regolarità non abita nel mio dna perchè praticandole mi portana una "lucidità" non indifferente..spiego...se mi salta il salto letteralmente per aria e salvati cielo tutto questo macina dentro anche quando il diavoletto si è assopito..se solo facessi tesoro delle esperienza che mi suggeriscono di contare fino a dieci e di respirare profondamente prima di reagire starei meglio e farei molti meno danni...
Per rispondere a modo mio alla tua domanda la respirazione...oltre ai benefici fisici porta la calma per ragionare con lucidità e senza picchi emotivi...per il ruolo specifico tra respiro yoga e unità aspetto come voi Edera..

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Vecchio 06-05-2009, 15.06.21   #8
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Allora ci provo. Come ha già detto sole lo yoga che si occupa esclusivamente della respirazione è il pranayama.
Nelloyoga la respirazione è importantissima perché aiuta a veicolare il prana, rivitalizzare il corpo e calmare i pensieri. Chi respira male e di fretta (io ad esempio di tendenza respiro brevemente e solo col torace) in genere ha una mente caotica e fuori controllo, chi invece naturalmente o allenandosi respira in maniera tendenzialmente corretta ha una mente più calma, è più centrato e vigile su stesso.
La respirazione completa yogica è quella già scritta da Sole, quella divisa in tre fasi: addominale-toracica-clavicolare.
Come posizione si può stare a gambe incrociate con la schiena rilassata e la colonna vertebrale dritta e allineata col capo. Si parte espirando in modo da buttare fuori bene tutta l’aria viziata e ripulire la cassa toracica.
Si inspira lentamente e profondamente gonfiando addome, torace, arrivando su alle clavicole e si trattiene per un secondo in una pausa inspiratoria a polmoni pieni. Dopo la pausa si passa alla fase espiratoria procedendo al contrario clavicole-torace-addome e si trattiene per un altro secondo in una pausa espiratoria a polmoni vuoti ( io per aiutarmi appoggio il mento allo sterno). L’ideale sarebbe tenere un ritmo regolare e continuo con una fase espiratoria più lunga di quella inspiratoria.
Questa respirazione secondo me sarebbe quella più o meno naturale, se osserviamo i neonati quando dormono gonfiano e sgonfiano spontaneamente l’addome a ritmo regolare, forse crescendo la perdiamo per strada?
Respirare in questo modo aiuta a mantenere un buon livello di energia nel corpo e calma il chiacchierio mentale continuo a cui siamo soggetti di conseguenza rilassa e l’attenzione può venire direzionata secondo la nostra volontà. Mi hanno anche detto che tenere la lingua collegata al palato durante la respirazione aiuta perché in questo modo si crea un ponte tra i condotti del sistema energetico(nadi) posteriori e anteriori.
Le nadi del sistema energetico secondo quanto mi hanno insegnato sono più di 70 mila (forse una corrispondenza coi nervi?) di cui due principali (ida e pingala) e servono a incanalare e dirigere il prana. Ci sono tecniche di pranayama mirate proprio a pulire questi canali che spesso sono congestionati o non permeati di energia. Fin’ora io ho imparato Nadi Sodhana e Kapalabhati.

Nadi Sodhana si esegue stando a gambe incrociate (o loto) schiena dritta.
Si apre il palmo della mano destra con indice e medio piegati verso il palmo, il pollice servirà a tappare la narice destra e il mignolo o l’anulare rimasti liberi la narice sinistra.
Si parte inspirando profondamente con la narice destra, si tappa la narice col pollice e si esala per la narice sinistra; si inspira dalla narice sinistra con l’anulare si tappa e si esala dalla destra, si inspira dalla destra col pollice si tappa e si esala dalla sinistra e così via. Nel passaggio tra una e l’altra narice dovrebbe esserci un breve momento in cui le narici sono otturate contemporaneamente.
La respirazione è lenta, profonda e l’attenzione è tutta concentrata sul flusso d’aria che passa attraverso le due narici, le due fasi inspirazione ed espirazione dovrebbero avere uguale durata e l’ideale sono 7 cicli di respirazione. Non ha controindicazioni.

Kapalabhati è un’altra tecnica di respirazione-purificazione che libera una forte quantità di andride carbonica, ossigena i tessuti del corpo, l’aria viene esalata con potenza e violenza eliminando il muco e le impurità delle vie respiratorie. Se interessa magari inserisco anche questa, il mio insegnante mi ha detto che è sconsigliata ai cardiopatici e a chi soffre di malattie polmonari.
Altra tecnica che ha a che fare con la respirazione sono i banda (sigilli), dei metodi per sigillare il prana all'interno del corpo, di solito vengono eseguiti contraendo il perineo o chiudendo l'epiglottide durante le asana ma meritano un approfondimento apparte come pure i mantra e il loro utilizzo.(In genere si apre e si termina una sessione di yoga sempre vocalizzando un mantra)

Di yoga ce ne sono tantissimi tipi, a dire il vero faccio fatica a districarmi perché si trova di tutto tra gruppi e sottogruppi. Il mio maestro è iniziato al Krya Yoga secondo gli insegnamente di Yogananda. Penso anch’io come ha detto Sole che lo yoga del corpo sia molto importante e che probabilmente bisogna partire da quella o comunque associarlo agli altri tipi di yoga. In realtà separarli non ha nemmeno molto senso visto che lo scopo dello yoga è proprio l’unità.
Un buon esercizio secondo me sarebbe partire con un po’ di hata yoga : saluto al sole e qualche asana tipo farfalla, ciabattino, gatto ( nomi ovviamente farlocchi per noi occidentali ), poi mettersi comodi ed eseguire qualche sessione di pranayama, eventualmente terminare stendendosi a terra in totale rilassamente (yoga nidra) in ascolto del corpo e degli effetti di quello che abbiamo appena eseguito.

Questo è quello che posso dirti dalla mia esperienza, spero si capisca e che non ci siano troppe castronerie..

Ultima modifica di Edera : 06-05-2009 alle ore 15.26.13.
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Vecchio 06-05-2009, 15.10.48   #9
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Attendo lumi per poter applicare correttamentela respirazione ed il rilassamento alla vita d'ogni giorno e alle posizioni dello yoga che si possono fare a casa .
Ma ancora piu' importante sarebbe capire il ruolo della respirazione nel raggiungimento dello scopo dello yoga cioe' dell'unita'.
Si possono fare tutte le Asana a casa, però all'inizio forse sarebbe meglio informarsi per un buon insegnante e fare almeno qualche mese seguiti. Dico questo perchè anche prendendo un buonissimo libro, e forse unico nel genere, come quello indicato sotto, il ritmo e le correzioni alle posizioni devono fartelo vedere. E' necessario più che altro iniziare ad entrare dentro il sentire l'armonia tra respirazione e corpo, come il respiro accompagna la posizione e come la muove allo stesso tempo.
E' importante come ti posizioni, e siccome ognuno di noi ha problemi di postura, l'insegnante può darti indicazione come e dove correggere, facendoti notare cosa non senti e cosa dovresti sentire (ad esempio equilibrio su un solo piede, equilibrio nel centro delle gambe, dove non deve poggiare un piede e dove si... ). Una volta che hai un'idea puoi far da solo.
Questo secondo me, perchè lo yoga non è ginnastica ma è un rito.

Però non nego che è possibile attraverso domande e risposte riuscire a dimenare la cosa. Proviamoci.

Di posizioni di rilassamento c'è ne solo una che ne sappia io, magari Edera ne conosce altre, che è la così detta posizione del morto (savasana), viene fatta alla fine di tutto per "fissare" il beneficio ottenuto con le Asana eseguite.

Per quanto riguarda la respirazione, teniamo presente che è il secondo nutrimento esserico.


Se fossimo tutti nella stessa città sarebbe proprio bello oragnizzare gruppi di yoga, ma visto che la cosa è difficile proviamo qui.
Intanto aggiungo a questa discussione un'altra di qualche tempo fa: Filosofia Yoga basta cliccarci su.


Edit: ops, non ho letto Edera


Teoria e pratica dello yoga
Iyengar B. K. S.

Se vuoi acquistarlo su Webster clicca QUI
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Vecchio 06-05-2009, 15.19.51   #10
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Grazie Ray per il suggerimento del tasto 'ricordami'

Leggo la curiosità del collegamento yoga-unità. Questo è un domandone e io posso solo azzardare qualcosa così di mio pugno quindi potrebbe essere solo una marea di cavolate.
Per come la vedo io lo yoga aiuta ad acquistare consapevolezza del sè, attraverso il respiro e le pratiche di meditazione e osservazione piano piano si arriva a trovare un centro dentro di sè, qualcosa che non ha a che fare con le emozioni, nè coi pensieri, nè col corpo. E' un ritirare tutta l'energia che disperdiamo in giro di solito all'interno di noi stessi, una progressiva e continua disidentificazione da da quello che pensiamo di essere. Forse l'unità è proprio questo, trovare questo centro e la consapevolezza che ciò che ci accade fuori è solo uno specchio di ciò che si agita dentro.

Ultima modifica di Edera : 06-05-2009 alle ore 15.22.16.
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Vecchio 08-05-2009, 09.59.32   #11
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Grazie Ray per il suggerimento del tasto 'ricordami'

Leggo la curiosità del collegamento yoga-unità. Questo è un domandone e io posso solo azzardare qualcosa così di mio pugno quindi potrebbe essere solo una marea di cavolate.
Per come la vedo io lo yoga aiuta ad acquistare consapevolezza del sè, attraverso il respiro e le pratiche di meditazione e osservazione piano piano si arriva a trovare un centro dentro di sè, qualcosa che non ha a che fare con le emozioni, nè coi pensieri, nè col corpo. E' un ritirare tutta l'energia che disperdiamo in giro di solito all'interno di noi stessi, una progressiva e continua disidentificazione da da quello che pensiamo di essere. Forse l'unità è proprio questo, trovare questo centro e la consapevolezza che ciò che ci accade fuori è solo uno specchio di ciò che si agita dentro.
Non so se chiedo troppo , nel concreto:
e' possibile avere 3 o 4 asana con la descrizione della relativa respirazione ?
E' possibile descrivere l'esperienza fisico - psichica che ne segue?
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Vecchio 08-05-2009, 10.31.52   #12
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Non so se chiedo troppo , nel concreto:
e' possibile avere 3 o 4 asana con la descrizione della relativa respirazione ?
E' possibile descrivere l'esperienza fisico - psichica che ne segue?
Certo le metto molto volentieri ma mi preme sottolineare che lo yoga va praticato con un maestro, come dice Sole il maestro corregge, sa le particolarità individuali di ognuno e poi 'dirige' una lezione anche a livello energetico, un pò come un direttore d'orchestra...
Al di là di questo credo che qualche asana si possa postare (se l'amministratore è d'accordo..), magari quando ho un pò di tempo riesco a organizzare e postare una sequenza e altri più ferrati di me in materia possono intervenire ed eventualmente correggere.
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Vecchio 09-05-2009, 10.47.40   #13
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Eccomi Nike... ora ti dico a livello più basso come incide la respirazione su ciò che siamo, facendoti degli esempi, poi da li possiamo salire.

Se respiri a lungo più, se non solo, con la parte alta del torace (respirazione tipica occidentale) il tuo insieme psico-fisico si sintonizzerà maggiormente, se non completamente, sul razionale/maschile.
Viceversa se respiri più a lungo, se non solo, con la pancia (respirazione tipica orientale) il tuo insieme psico-fisico si sintonizzerà maggiormente, se non solo, sulle emozioni...
Se scendi ancora sulla corporeità, sul'adrenalina etc...
La cosa viene accentuata dalla prevalenza di uso della narice destra o sinistra (raramente si respira con entrambe contemporaneamente) per quanto queste cerchino naturalmente di bilanciarsi un minimo.

Già da questi piccoli dati capirai che se una disciplina (lo Yoga ma non solo) riesce anche se solo per brevi momenti (non c'è risultato definitivo se non cambi tu interamente) ad equilibrare la respirazione questo influirà in maniera molto potente su ciò che siamo.

Questo a livello più basso, poi ci sono modi di respirare che non sono naturali, cioè il nostro corpo non respirerà mai così per conto suo, se non in casi particolari, in situazioni che risvegliano e stimolano alcune capacità particolari. Indagare questi modi di respirare ovviamente ci fa conoscere parti di noi sconosciute... che un conto sarebbe conoscerle in stato di emergenza (per esempio), un conto è conoscerle con lucidità mentale, anche qualora la mente debba essere fortemente sollecitata per poter sperimentare.

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spesso mi ritrovo in apnea quando sono concentrato , e' sbagliato?
Se stai facendo qualcosa si, non dovresti sospendere il respiro. Se invece parliamo di profondità meditative ci sono delle situazioni in cui è normale, ma non è possibile ora dirimere la questione con due righe, ci arriveremo.
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Vecchio 09-05-2009, 13.28.07   #14
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Eccomi Nike... ora ti dico a livello più basso come incide la respirazione su ciò che siamo, facendoti degli esempi, poi da li possiamo salire.

Se respiri a lungo più, se non solo, con la parte alta del torace (respirazione tipica occidentale) il tuo insieme psico-fisico si sintonizzerà maggiormente, se non completamente, sul razionale/maschile.
Viceversa se respiri più a lungo, se non solo, con la pancia (respirazione tipica orientale) il tuo insieme psico-fisico si sintonizzerà maggiormente, se non solo, sulle emozioni...
Se scendi ancora sulla corporeità, sul'adrenalina etc...
La cosa viene accentuata dalla prevalenza di uso della narice destra o sinistra (raramente si respira con entrambe contemporaneamente) per quanto queste cerchino naturalmente di bilanciarsi un minimo.

Già da questi piccoli dati capirai che se una disciplina (lo Yoga ma non solo) riesce anche se solo per brevi momenti (non c'è risultato definitivo se non cambi tu interamente) ad equilibrare la respirazione questo influirà in maniera molto potente su ciò che siamo.

Questo a livello più basso, poi ci sono modi di respirare che non sono naturali, cioè il nostro corpo non respirerà mai così per conto suo, se non in casi particolari, in situazioni che risvegliano e stimolano alcune capacità particolari. Indagare questi modi di respirare ovviamente ci fa conoscere parti di noi sconosciute... che un conto sarebbe conoscerle in stato di emergenza (per esempio), un conto è conoscerle con lucidità mentale, anche qualora la mente debba essere fortemente sollecitata per poter sperimentare.



Se stai facendo qualcosa si, non dovresti sospendere il respiro. Se invece parliamo di profondità meditative ci sono delle situazioni in cui è normale, ma non è possibile ora dirimere la questione con due righe, ci arriveremo.
Una delle prime cose che ho notato da quando cerco di auto-osservarmi un minimo, è stato soprattutto il fatto di respirare prevalentemente con la narice sinistra:
ove ciò non fosse dovuto a problemi fisici, tipo setto nasale deviato ecc, cosa sta ad indicare?
Una maggiore sintonizzazione sulla parte razionale o su quella emotiva o qualcos'altro?

Ultima modifica di luke : 09-05-2009 alle ore 13.31.03.
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Vecchio 18-05-2009, 12.12.42   #15
Sole
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Scusa se metto qui ma dillà mi sembrava fuori tema.

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UN'OVAZIONE AI 5 E AD UNO CHE CE LI HA INSEGNATI.
Ieri altro colpo della strega all'altezza del rene sinistro causato , non ridete , da un'asana fatta male.
Lo dico ch e' colpa dell'asana perche' se penso a quel movimento mi vengono i brividi , poi piegandomi per lavare i denti tac!
Bene un dolore pazzesco .
Facciamo l'ovazione ai 5 Tibetani.. che sono anche loro asana e appena appena anche io inizio a sentirne i benefici fisici.

Ma a costo di risultarti petulante mi permetto di farti notare come sia importante quello di cui si parlava qui e cioè non strafare soprattutto senza guida. Lo yoga non vuole i contorsionisti, vuole solo che si accettino i propri limiti per poterli superare. Se ti sei fatto male è probabilmente perchè hai forzato eccessivamente la posizione e quello non è fare yoga ma tentare di fare attività fisica, scusami se sono drastica.
Nello yoga non si deve proprio prendere la posizione dell'immagine e farla uguale, quello è solo cioè che dobbiamo realizzare lavorando, ma la cosa importante e posizionarsi bene e piano piano spingere verso la perfezione della posizione. Non viene richiesto altro all'inizio. Si dice proprio che non si deve sentire dolore, si deve poter rimanere in posizione senza dolore perchè il dolore irrigidisce il muscolo, blocca la respirazione, e ffa un disastro. Spero ti sia utile.
__________________
Se non sarò me stesso chi lo sarà per me? E se non ora, quando?
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Vecchio 18-05-2009, 13.04.44   #16
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Scusa se metto qui ma dillà mi sembrava fuori tema.



Facciamo l'ovazione ai 5 Tibetani.. che sono anche loro asana e appena appena anche io inizio a sentirne i benefici fisici.

Ma a costo di risultarti petulante mi permetto di farti notare come sia importante quello di cui si parlava qui e cioè non strafare soprattutto senza guida. Lo yoga non vuole i contorsionisti, vuole solo che si accettino i propri limiti per poterli superare. Se ti sei fatto male è probabilmente perchè hai forzato eccessivamente la posizione e quello non è fare yoga ma tentare di fare attività fisica, scusami se sono drastica.
Nello yoga non si deve proprio prendere la posizione dell'immagine e farla uguale, quello è solo cioè che dobbiamo realizzare lavorando, ma la cosa importante e posizionarsi bene e piano piano spingere verso la perfezione della posizione. Non viene richiesto altro all'inizio. Si dice proprio che non si deve sentire dolore, si deve poter rimanere in posizione senza dolore perchè il dolore irrigidisce il muscolo, blocca la respirazione, e ffa un disastro. Spero ti sia utile.
Grazie Sole , ma era proprio una asana facile una delle prime :
quella supino con la testa che si piega da un lato poi si mette la mano dietro la nuca, poi un piede sulla caviglia dal lato del piegamento . Nulla di piu' .
Poi , io penso che dipenda da quell'asana il dolore perche' solo ripensare a quella posizione mi provoca dolore . Ma non e' detto .
Non sentivo alcun dolore si vede che ero predisposto a quello che e' accaduto.
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Vecchio 18-05-2009, 13.14.33   #17
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Se respiri a lungo più, se non solo, con la parte alta del torace (respirazione tipica occidentale) il tuo insieme psico-fisico si sintonizzerà maggiormente, se non completamente, sul razionale/maschile.
Viceversa se respiri più a lungo, se non solo, con la pancia (respirazione tipica orientale) il tuo insieme psico-fisico si sintonizzerà maggiormente, se non solo, sulle emozioni...
Se scendi ancora sulla corporeità, sul'adrenalina etc...
La cosa viene accentuata dalla prevalenza di uso della narice destra o sinistra (raramente si respira con entrambe contemporaneamente) per quanto queste cerchino naturalmente di bilanciarsi un minimo.

Già da questi piccoli dati capirai che se una disciplina (lo Yoga ma non solo) riesce anche se solo per brevi momenti (non c'è risultato definitivo se non cambi tu interamente) ad equilibrare la respirazione questo influirà in maniera molto potente su ciò che siamo.

Questo a livello più basso, poi ci sono modi di respirare che non sono naturali, cioè il nostro corpo non respirerà mai così per conto suo, se non in casi particolari, in situazioni che risvegliano e stimolano alcune capacità particolari. Indagare questi modi di respirare ovviamente ci fa conoscere parti di noi sconosciute... che un conto sarebbe conoscerle in stato di emergenza (per esempio), un conto è conoscerle con lucidità mentale, anche qualora la mente debba essere fortemente sollecitata per poter sperimentare.



Se stai facendo qualcosa si, non dovresti sospendere il respiro. Se invece parliamo di profondità meditative ci sono delle situazioni in cui è normale, ma non è possibile ora dirimere la questione con due righe, ci arriveremo.
Che dici proviamo a parlarne? Vediamo gli effetti di una respirazione o di un'altra?
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Vecchio 18-05-2009, 14.57.19   #18
Sole
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Grazie Sole , ma era proprio una asana facile una delle prime :
quella supino con la testa che si piega da un lato poi si mette la mano dietro la nuca, poi un piede sulla caviglia dal lato del piegamento . Nulla di piu' .
Poi , io penso che dipenda da quell'asana il dolore perche' solo ripensare a quella posizione mi provoca dolore . Ma non e' detto .
Non sentivo alcun dolore si vede che ero predisposto a quello che e' accaduto.

Allora chiedo scusa.
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Vecchio 26-05-2009, 17.13.19   #19
Sole
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Questo a livello più basso, poi ci sono modi di respirare che non sono naturali, cioè il nostro corpo non respirerà mai così per conto suo, se non in casi particolari, in situazioni che risvegliano e stimolano alcune capacità particolari. Indagare questi modi di respirare ovviamente ci fa conoscere parti di noi sconosciute... che un conto sarebbe conoscerle in stato di emergenza (per esempio), un conto è conoscerle con lucidità mentale, anche qualora la mente debba essere fortemente sollecitata per poter sperimentare.
Lo so che sarà dura avere questa risposta...


Da come interpreto la frase, secondo te val la pena stimolare e spingere il corpo e la mente verso queste tecniche respiratorie prima ancora o insieme all' allenare il corpo e i nervi ad accoglierle. Il tutto allo scopo di conoscere se stessi e superare i propri limiti.
Vista così l'idea di piccoli passi non c'è più, ma c'è una lenta e graduale integrazione delle tecniche. Parlando in percentuale si inizia con 80 hata e 20 respirazione per andare ad aumentare

Stiamo attenti al mal di testa e ci bilanciamo osservandoci la percentuale?


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Vecchio 28-09-2009, 10.14.16   #20
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Non l'ho mai praticato .
Le asane si vedono dappertutto mi pare che la respirazione sia molto importante tenendo presente il fine che si ricerca nello yoga.
Potrei legger da qualche parte ma credo valga di piu' chiedere a voi che lo avete praticato:
a che serve il controllo della respirazione ai fini dello yoga,
come avviene il controllo?
In generale la respirazione e' importante , spesso mi ritrovo in apnea quando sono concentrato , e' sbagliato?

D'estate pratico l'apnea , le nuove tecniche di apnea hanno eliminato , ormai da tempo, l'iperventilazioone perche' causa molti problemi ( l'aumento di ossigeno nel sangue ritarda la percezione dell'aumento del livello di co2 ) e si usa preparare l'pnea con il rilassamento in acqua ed il controllo della respirazione .
Credo tutto sia legato : l'unita' ,la tranquillita' , il controllo di se'.
Ma ci sono tecniche particolare da usare per controllare la respirazione?
E ci sono utilita' ulteriori nel controllare la respirazione?
E' interessante la respirazione come ''fare '' in materia di autoconoscenza proviamo ad approfondire .
Quali sono le sensazioni a cui si deve pervenire per avviarci all'auto conoscenza per mezzo del controllo della respirazione .
Rispetto ad un obbiettivo quale e' l'apnea lo so fare ma rispetto alla ben piu' copmplessa autocoscienza?
Come si fa?
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Vecchio 28-09-2009, 10.59.28   #21
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E' interessante la respirazione come ''fare '' in materia di autoconoscenza proviamo ad approfondire .
Quali sono le sensazioni a cui si deve pervenire per avviarci all'auto conoscenza per mezzo del controllo della respirazione .
Rispetto ad un obbiettivo quale e' l'apnea lo so fare ma rispetto alla ben piu' copmplessa autocoscienza?
Come si fa?
Per come la vedo io (da profano) il percorso può essere anche fatto partire dall'autoconoscenza, la qualcosa poi si riverbererà anche sulla respirazione.
Partire dalla respirazione può essere utile, magari tramite esercizi, per qualche momento, per calmare la mente, scendere dentro se stessi, ma più di tanto non credo si possa "forzare " la respirazione.
Se poi la vediamo come un "fare" bisogna tener presente che spesso la via per fare passa per l'essere, quindi prima si è o si cerca di essere, poi si fa, tra le varie cose anche una respirazione corretta.
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Vecchio 28-09-2009, 11.05.16   #22
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E' interessante la respirazione come ''fare '' in materia di autoconoscenza proviamo ad approfondire .
Quali sono le sensazioni a cui si deve pervenire per avviarci all'auto conoscenza per mezzo del controllo della respirazione .
Rispetto ad un obbiettivo quale e' l'apnea lo so fare ma rispetto alla ben piu' copmplessa autocoscienza?
Come si fa?
Credo che quel "fare" si riferisca ai nutrimenti superiori di cui parla Gurdjieff. La normale respirazione umana infatti è troppo debole per produrre alcun risultato oltre a quello della sopravvivenza (è il contrario del fare, è un "lasciar succedere"), solo una respirazione cosciente e volontaria (quindi "fare") può permettere di sviluppare appieno questo secondo nutrimento che con le impressioni costituisce i nutrimenti superiori e più sottili a cui attingere..

Solo il nutrimento fisico, il cibo, si sviluppa e subisce tutte le trasformazioni per le quali poi diventa energia/lavoro, respirazione e impressioni non si sviluppano e senza quel "fare" restano incompiuti..
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Vecchio 13-10-2010, 20.09.02   #23
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Mi sto avvicinando al Pranayama e mi è venuto un gran mal di testa . Faccina a parte non sto scherzando.

Ho provato le tecniche descritte da Edera e qualcuna di più come la Muka Bastrika e la Bastrika e tutti i Bandha che come è detto più su sono dei sigilli. Proprio questi sigilli creano una vera e propria compressione.
Per sigillo si intende il blocco all'interno del corpo del respiro .. o meglio del Prana, per il tempo possibile. Non sono semplici apnee ma viene chiuso il muscolo sfintere di riferimento.
Una in particolare, per quanto sia divertente farla e per quanto i suoi effetti possano essere favolosi, a me per ora lascia delle sensazioni fisiche spiacevoli il che mi porta a pensare che prima della pratica ci debba essere una preliminare preparazione e/o purificazione. Sto parlando di Uddiyana Bandha che se digitate in google immagini trovate.
Oltre che a massaggiare gli organi interni in questa pratica è possibile far fluire il basso verso l'alto ma a costo di una sensazione fastidiosa nella testa. Certamente è soggettivo, ma quando Patanjali descrisse gli otto passi dello Yoga (che sono gli otto passi per arrivare alla illuminazione attraverso lo Yoga) mise al terzo posto le Asana e al quarto il Pranayama. Quindi forse non aveva torto a pensare che prima di applicarsi a certe tecniche era necessario depurare al meglio e liberare il corpo dai blocchi.

Infatti credo che le Asana (Hata) liberino il corpo da blocchi più grossolani, come dire.. meno sottili o più materici rispetto alla pratica del Pranayama che invece interviene a liberare e purificare, chiaro solo se ben fatto, i nadi e le parti più sottili di noi. Non fosse altro che il prana è nell'aria ed è il secondo nutrimento esserico.


Per esperienza personale posso dire che certe tecniche di respirazione possono portare a slocchi emotivi improvvisi e se ci spaventa possono essere traumatici, forse a volte potrebbero apparire violenti.

Comunque anche se potrà sembrare contraddittorio ritengo che ci sia tecnica e tecnica, e la così detta respirazione quadrata ( descritta da Edera-inspirazione piccola apnea espirazione piccola apnea) sia comunque una pratica piacevole che può portare a dei risultati senza creare dei grossi traumi.

Concludo questa appena iniziata esperienza .. volevo fare solo due considerazioni e spero in obiezioni
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Vecchio 20-03-2011, 20.46.30   #24
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Eccomi Nike... ora ti dico a livello più basso come incide la respirazione su ciò che siamo, facendoti degli esempi, poi da li possiamo salire.

Se respiri a lungo più, se non solo, con la parte alta del torace (respirazione tipica occidentale) il tuo insieme psico-fisico si sintonizzerà maggiormente, se non completamente, sul razionale/maschile.
Viceversa se respiri più a lungo, se non solo, con la pancia (respirazione tipica orientale) il tuo insieme psico-fisico si sintonizzerà maggiormente, se non solo, sulle emozioni...
Se scendi ancora sulla corporeità, sul'adrenalina etc...
La cosa viene accentuata dalla prevalenza di uso della narice destra o sinistra (raramente si respira con entrambe contemporaneamente) per quanto queste cerchino naturalmente di bilanciarsi un minimo.

Già da questi piccoli dati capirai che se una disciplina (lo Yoga ma non solo) riesce anche se solo per brevi momenti (non c'è risultato definitivo se non cambi tu interamente) ad equilibrare la respirazione questo influirà in maniera molto potente su ciò che siamo.

Questo a livello più basso, poi ci sono modi di respirare che non sono naturali, cioè il nostro corpo non respirerà mai così per conto suo, se non in casi particolari, in situazioni che risvegliano e stimolano alcune capacità particolari. Indagare questi modi di respirare ovviamente ci fa conoscere parti di noi sconosciute... che un conto sarebbe conoscerle in stato di emergenza (per esempio), un conto è conoscerle con lucidità mentale, anche qualora la mente debba essere fortemente sollecitata per poter sperimentare.

Se stai facendo qualcosa si, non dovresti sospendere il respiro. Se invece parliamo di profondità meditative ci sono delle situazioni in cui è normale, ma non è possibile ora dirimere la questione con due righe, ci arriveremo.

Chi ha problemi col setto nasale e tende a respirare più da una parte che dall'altra quindi può avere problemi.
Io sapevo che la respirazione dei bambini avviene riempendo l'aria nella pancia, mentre nell'adulto per questioni di stress, si respira col respiro corto facendo entrare l'aria nel torace.
Respirare con la gola chissà che significa...
Nel canto si ha una respirazione diaframmatica dove devi riempire i fianchi, quindi nella parte media, ne troppo sotto, ne troppo sopra. E' una respirazione gradevole, ma penso che serva per uno scopo.

Io ho notato che ispiro bene, ma faccio un po' fatica ad espirare, ho l'espirazione più corta dell'ispirazione.
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