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Vecchio 30-09-2010, 11.14.26   #1
griselda
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Sto girando da più di due anni per un problema che mi assilla e a cui non riesco a mettere rimedio.
Prima ho fatto il test del lattosio e trovandomi positiva pensavo di aver risolto il problema ma invece, così non è stato.
Il mio problema è relativo ad aria ( se a qualcuno può venire da ridere voglio dire che non fa proprio ridere provarlo, anzi anche se ci ho messo molto a postarlo perchè non è una cosa simpatica da raccontare )che si forma nel corpo da appena sopra l'osso pubico gonfiando sino allo sterno. Quando sono gonfissima faccio persino fatica a respirare probabile che mi schiacci il diaframma.
A volte ho la sensazione che mi potrebbe scoppiare tutto da un momento all'altro. Da qualche giorno poi è sopraggiunto anche uno scarico disfatto e l'altra notte avevo dei dolori che mi hanno svegliata nel cuore della notte.
Non assumo lattosio e quindi il problema dove sta?
Ho fatto caso che non posso mangiare ne frutta ne verdura tranne isalatina fresca.
Se mangio carboidrati inverto il processo di distruzione ma non vi è più scarico.
Sono alquanto preoccupata perchè nonostante abbia seguito due diete datemi da due medici non ho risolto niente.
Ho dovuto eliminare il limone perchè la gastroenterologa diceva che era concausa dei problemi di stomaco che avevo, ma in ogni caso avevo questo problema anche mentre lo assumevo.

Siccome dietro ad ogni malanno vi è qualcosa che parte dalla psiche e che nel corpo cerca di guarire vorrei provare ad affrontarlo dall'altra parte visto che dal corpo non ci riesco.
Avete delle idee su dove dovrei agire fare cambiare insomma dove intervenire perchè sono esasperata.

Ho come la sensazione di essere inquinata tant'è che pure il sonno è aumentato io quando sto male dormo, anche in tutti i sensi.
Questo problema è limitante anche se non sto qui a descrivervi il come.
Idee?
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Vecchio 30-09-2010, 14.22.54   #2
Edera
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Ho come la sensazione di essere inquinata tant'è che pure il sonno è aumentato io quando sto male dormo, anche in tutti i sensi.
Questo problema è limitante anche se non sto qui a descrivervi il come.
Idee?
Non saprei Gri, sembra una cosa piuttosto fastidiosa mi spiace. Posso darti in privato l'indirizzo di un medico di Milano specializzato in medicina biomolecolare in grado di farti degli esami particolari per testare come dici 'il tasso di inquinamento' e magari curarti. L'unico neo è che è abbastanza oneroso, esperienza personale..
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Vecchio 30-09-2010, 14.47.10   #3
griselda
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Non saprei Gri, sembra una cosa piuttosto fastidiosa mi spiace. Posso darti in privato l'indirizzo di un medico di Milano specializzato in medicina biomolecolare in grado di farti degli esami particolari per testare come dici 'il tasso di inquinamento' e magari curarti. L'unico neo è che è abbastanza oneroso, esperienza personale..
Biomolecolare mi mancava si sa mai che è proprio quella che devo vedere, ti ringrazio aspetto il pm.

Nel frattempo mi sono letta tante cose so che l'intestino ha a che vedere anche con l'ansia, con le emozioni, che è come un secondo cervello chiamato cervello enterico.
Che chi ha subito traumi nell'infanzia può soffrire in età adulta di problemi legati all'intestino.
Insomma non è che dormo sugli allori come qualcuno magari leggendo può pensare.
L'intestino crea la maggior parte dei disturbi psicosomatici.
Domani ho un'altra visita dal mio posturologo che è anche omeopata (perchè nel frattempo ho anche da far rimettere a posto il braccio sinistro, l'anno scorso mi ha curato il destro, problemi legati alla mia ernia cervicale ) Il mio corpo è da tutta la vita che mi mette in croce e ci convivo solo che ogni tanto esagera e mi pare di non farcela più e allora chiedo aiuto.
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Vecchio 30-09-2010, 15.15.02   #4
diamantea
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Capisco il tuo problema ma vado cauta nel darti consigli, così mi limito a raccontarti la mia storia che forse ne puoi trarre qualche intuizione.

Tre anni fa mi sottoposi ad una serie di controlli in quanto soffrivo di un disturbo simile al tuo, ma il mio intestino di peggio disturbava le vertebre lombari causandomi poi infiammazione all'ernia discale. Mi si erano formate due maniglie dell'amore che imputavo al sovrappeso.
Quando il chirurgo mi garantì che non avevo il cancro all'intestino, e che l'80% del mio problema dipendeva dallo stress che somatizzavo nell'intestino, vero organo bersaglio, mi decisi ad andare dall'osteopata per curarmi in modo globale.
L'osteopata mi disse subito che un intestino infiammato e ingrossato mi premeva le vertebre, e mi teneva alti i diaframmi con poco fiato, quindi prima cosa dieta, ma non solo per perdere peso, bensì eliminare i cibi che infiammavano, poi adottare impacchi di fanghi disinfiammanti o ghiaccio, poi piano piano mi avrebbe messo le mani nelle anse intestinali quando sarei stata trattabile. Infatti all'inizio della terapia ero tutta un dolore, impossibile toccare la zona addome e sotto costato, fegato, reni, milza, ma anche le spalle, al centro schiena dove diceva viene raccolto il sacco degli intestini, ovvero la membrana che avvolge gli intestini.
Il dolore al centro delle spalle all'altezza della scapole, così come della zona iliaca per riflesso, è indice di intestino infiammato.
Devo dirti che ho fatto molti cicli di terapia in tre anni, in cui sono riuscita a farmi conficcare 4 dita nelle anse senza piangere. Ma anche altre zone intoccabili per molto tempo.
Ho fatto i fanghi ma più di tutto mi ha giovato la borsa del ghiaccio che mettevo sopra la maglietta sul ventre spostandola ogni 5 minuti senza sostarla sullo stomaco, e lo facevo due volte al giorno fino a quado sentivo la superfice fredda.
Per l'alimentazione c'è voluta volontà di ferro per dimenticarmi per almeno un anno della stramaggioranza dei cibi, preceduti da un digiuno totale di 7 giorni, preparato prima da una riduzione graduale del cibo e dopo da un graduale reinserimento.
Occorre essere psicologicamente preparati per sottoporsi ad una cura riabilitativa lunga.
A me sinceramente venne un pò di depressione nel dovermi privare degli zuccheri, fare il ghiaccio nel mese di febbraio e sottopormi alla terapia che inizialmente era veramente dolorosa e spossante, anche perchè ciò che venne fuori era soprattutto dolore psicologico nascosto in ogni fibra del corpo.
Però ne è valsa la pena, ho risolto non tutto ma una grande parte, ed ho eliminato le antiestetiche maniglie, imparando a mangiare come il mio apparato digestivo esige.

Come principio alimentare gli zuccheri fermentano, le verdure a costa lunga infiammano, legumi mais banane arance ma anche altri alimenti fanno aria.
Quel che puoi mangiare è la lattuga anche bollita sempre, il cuore di finocchio (e di tutte le verdure in genere solo e sempre le foglie tenere, quelle più dure infiammano) è un toccasana mangiato crudo condito a qualunque ora anche a digiuno oppure bollito.
La carne meglio bianca e ai ferri, cottura a vapore ma meglio prediligere il crudo masticato bene. Rispettare gli orari dei pasti ed evitare i fuori pasto. Condire a crudo. Combinare gli alimenti in modo adeguato e dissociato.
All'inizio è normale che la peristalsi un pò si ferma ma puoi farti consigliare dal medico per superare il disturbo.
Il movimento, soprattutto il camminare a passo veloce ti aiuta a eliminare l'aria. Ci sono pure esercizi che puoi fare a casa se non puoi camminare fuori.
Se vuoi altri chiarimenti sono disponibile
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Vecchio 30-09-2010, 15.23.59   #5
griselda
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Ho letto in un libro che quando si manifesta una malattia un sintomo la prima cosa da fare è chiedersi/gli cosa vuole da noi? Cosa ci invita a fare? E dove e a cosa ci vuole condurre?

La prima battuta che mi viene è ad aprire le finestre un po' per sdrammatizzare
Però nella realtà ho pensato di mettermi a migliorare la mia alimentazione (questa poi essendo l'intenstino legato anche alle emozioni, probabile che mi dica di cercare di alimentarmi meglio anche in questo senso ) e il mio muovermi è stato direttamente proporzionale alla risposta.
Ovvero mi sono spostata verso il vegetale, non per diventare vegetariana perchè ho letto che non si può fare immediatamente, ma per gradi anche perchè non mi va la carne.
Ma provando con la tal frutta e la tal verdura mi sono ridotta a mangiare insalata e tonno in scatola per riuscire a digerire e a superare certi problemi di cui sopra.
Direi che però non mi pare un'alimentazione appropriata.
Per cui penso che il lavoro dovrebbe anche andare nella direzione delle emozioni, visto cosa ho passato negli ultimi anni direi che sto anzi benissimo nonostante questi sintomi allora perchè lamentarsi eh? Perchè il problema in questo momento è invalidante e limitante. Quindi va risolto.
Lavorare sulle emozioni dicevo....dovrei andare a vivere in un monastero per un po' di tempo perchè con un adolescente in casa, difficile non provare mai rabbia, ansia senso di impotenza etc mollare tutto e andarmene direi che lo non prendo neppure in considerazione per come sono sarei sommersa dalla coscienza in un battibaleno e schiatterei.
Ma evidentemente però sto mangiando cose che mi sono indigeste o comunque quando le digerisco non vengono assimilate dall'intestino quindi dalla mia parte emotiva o emozionale non saprei come definirla ma credo emotiva.
Certe emotività mi fanno brutti effetti. Non devo reprimerle ma nemmeno fare il diavolo a quattro. Pare facile.
Come mettere in riga il mio intestino? No me lui. ahahahha insomma come trovare una mediazione?
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Vecchio 30-09-2010, 15.45.03   #6
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Capisco il tuo problema ma vado cauta nel darti consigli, così mi limito a raccontarti la mia storia che forse ne puoi trarre qualche intuizione.

Tre anni fa mi sottoposi ad una serie di controlli in quanto soffrivo di un disturbo simile al tuo, ma il mio intestino di peggio disturbava le vertebre lombari causandomi poi infiammazione all'ernia discale. Mi si erano formate due maniglie dell'amore che imputavo al sovrappeso.
Quando il chirurgo mi garantì che non avevo il cancro all'intestino, e che l'80% del mio problema dipendeva dallo stress che somatizzavo nell'intestino, vero organo bersaglio, mi decisi ad andare dall'osteopata per curarmi in modo globale.
L'osteopata mi disse subito che un intestino infiammato e ingrossato mi premeva le vertebre, e mi teneva alti i diaframmi con poco fiato, quindi prima cosa dieta, ma non solo per perdere peso, bensì eliminare i cibi che infiammavano, poi adottare impacchi di fanghi disinfiammanti o ghiaccio, poi piano piano mi avrebbe messo le mani nelle anse intestinali quando sarei stata trattabile. Infatti all'inizio della terapia ero tutta un dolore, impossibile toccare la zona addome e sotto costato, fegato, reni, milza, ma anche le spalle, al centro schiena dove diceva viene raccolto il sacco degli intestini, ovvero la membrana che avvolge gli intestini.
Il dolore al centro delle spalle all'altezza della scapole, così come della zona iliaca per riflesso, è indice di intestino infiammato.
Devo dirti che ho fatto molti cicli di terapia in tre anni, in cui sono riuscita a farmi conficcare 4 dita nelle anse senza piangere. Ma anche altre zone intoccabili per molto tempo.
Ho fatto i fanghi ma più di tutto mi ha giovato la borsa del ghiaccio che mettevo sopra la maglietta sul ventre spostandola ogni 5 minuti senza sostarla sullo stomaco, e lo facevo due volte al giorno fino a quado sentivo la superfice fredda.
Per l'alimentazione c'è voluta volontà di ferro per dimenticarmi per almeno un anno della stramaggioranza dei cibi, preceduti da un digiuno totale di 7 giorni, preparato prima da una riduzione graduale del cibo e dopo da un graduale reinserimento.
Occorre essere psicologicamente preparati per sottoporsi ad una cura riabilitativa lunga.
A me sinceramente venne un pò di depressione nel dovermi privare degli zuccheri, fare il ghiaccio nel mese di febbraio e sottopormi alla terapia che inizialmente era veramente dolorosa e spossante, anche perchè ciò che venne fuori era soprattutto dolore psicologico nascosto in ogni fibra del corpo.
Però ne è valsa la pena, ho risolto non tutto ma una grande parte, ed ho eliminato le antiestetiche maniglie, imparando a mangiare come il mio apparato digestivo esige.

Come principio alimentare gli zuccheri fermentano, le verdure a costa lunga infiammano, legumi mais banane arance ma anche altri alimenti fanno aria.
Quel che puoi mangiare è la lattuga anche bollita sempre, il cuore di finocchio (e di tutte le verdure in genere solo e sempre le foglie tenere, quelle più dure infiammano) è un toccasana mangiato crudo condito a qualunque ora anche a digiuno oppure bollito.
La carne meglio bianca e ai ferri, cottura a vapore ma meglio prediligere il crudo masticato bene. Rispettare gli orari dei pasti ed evitare i fuori pasto. Condire a crudo. Combinare gli alimenti in modo adeguato e dissociato.
All'inizio è normale che la peristalsi un pò si ferma ma puoi farti consigliare dal medico per superare il disturbo.
Il movimento, soprattutto il camminare a passo veloce ti aiuta a eliminare l'aria. Ci sono pure esercizi che puoi fare a casa se non puoi camminare fuori.
Se vuoi altri chiarimenti sono disponibile
Grazie Diam per avermi raccontato la tua esperienza io non ho ancora fatto esami invasivi per escludere tumori vari ho paura dell'esame anche se so che la prossima volta che andrò dalla gastroenterologa mi prescriverà sicuro di nuovo la gastroscopia e colonscopia che non sono proprio una passeggiata ma bon se li devo fare li faccio ma farli e poi non risolvere il problema come è già successo mi rattrista.
Hai ragione quando dici che ci vuole molta volontà a rimanere in dieta perchè io ne ho già fatte di sei mesi che non mi hanno risolto il problema e nemmeno fatta dimagrire questo mi ha portato (sbagliando) a mollare. Se non vedo il risultato dopo un po' ho come un sorta di (da bambina viziata) buttar tutto all'aria insomma di picchiare i piedi per terra e far casino che poi pago sempre io.
Poi ci aggiungo anche che prima fumavo e quindi scaricavo tutte le mie ansie lì o comunque la maggior parte di malesseri li scaricavo attraverso il fumo ora invece scarico nel cibo per cui ho come l'impressione che io tiro tiro tiro con la dieta ma reprimo e quindi poi do libero sfogo quando non ottengo il risultato desiderato in : ma va un po' a quel paese dieta del put!!
Per quanto riguarda eliminare lo zucchero e i cibi che mi piacciono di più vale il discorso sopra ci riesco il punto è che poi scoppio e rotolo verso il basso. (tra l'altro mi domando sempre visto che dobbiamo usare di tutto ma non essere schiavi di niente se sia giusto evitare di mangiare certi alimenti )
Camminare....ho comprato persino il tappeto magico, non quello che vola da solo eh? Lo faccio come tutto anche la ciclette ma come per il resto che ho descritto prima se non vedo il risultato dopo qualche mese mollo.
Devo lavorare anche sulla volontà di continuare nonostante non ottengo niente di quello che desidero ma per ora ho risultati bassi.
Mi domando anche se è così disumano cercare un risultato, fare per fare in questo caso non mi riesce per più di un tot di tempo.
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Vecchio 01-10-2010, 21.57.44   #7
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Se ti va Griselda ti chiedevo cosa mangiavi in periodo di dieta, e come mangiavi.
Il comportamento alimentare è importante per me, quasi più del cibo. Evito i gastroprotettori da anni solo adottando alcune norme semplici, mangiare la sera presto e non sedermi o metterni a letto prima di una ora me mezza, stasera che ho mangiato qualcosa in più ho fatto un giro a guardare dietro le vetrine e ho comprato un giornale.
Io non credo nelle diete, perchè il mio organismo si ribella al cibo sacrificio. Nel tempo ho trovato ciò che non mi fa star male e che mi piace anche molto. Come peso vado bene, ma ho disturbi di stitichezza e non posso fare a meno di erbe lassative, che poi queste stesse mi fanno un pò male e studio ancora il modo per eliminarli. Se mangio alcune cose che non vanno, mi si irrita subito l'intestino , mi viene sonnolenza, si istaura un circolo vizioso negativo e mi deprimo. La dieta è una cosa per me assolutamente personale, nessun dietista si può sostituire a quello che già il tuo corpo ti dice.
Posso mangiare poche cose , che alla fine mi bastano perchè mi risultano buone a diverse ad ogni stagione, devo come dicevo prima, muovermi e stare alcune ore a digiuno. Le ho provate tutte, e spesso una dieta vale l'altra, è però importante che tu ci arrivi convinta, che la scegli perchè ti piace, altrimenti è una punizione impossibile da fare durare.. Ma posso descrivere dopo cosa e come mangio e ci sono arrivata dopo molto tempo, ma nel frattempo è tutta una serie di cose che sono cambiate. Per dirne una, prima col freddo avevo attacchi di esofagite anche solo bevendo un thè. Oggi devo trasgredire molto per farmi venire il dolore. Ho ridotto la dose di lassativo, ma quì posso dire di avere toccato il limite del potere del cibo, perchè inizia il potere della mente che è un tantino più difficle da bloccare. Ovviamente ognuno ha i propri sintomi.

Scusa il nerettato, è una opinione personale che magari altri potrebbero smentire, è comunque frutto di lunga lotta personale quasi vinta.

Ultima modifica di webetina : 01-10-2010 alle ore 22.18.49.
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Vecchio 02-10-2010, 00.08.02   #8
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Se ti va Griselda ti chiedevo cosa mangiavi in periodo di dieta, e come mangiavi.
Il comportamento alimentare è importante per me, quasi più del cibo. Evito i gastroprotettori da anni solo adottando alcune norme semplici, mangiare la sera presto e non sedermi o metterni a letto prima di una ora me mezza, stasera che ho mangiato qualcosa in più ho fatto un giro a guardare dietro le vetrine e ho comprato un giornale.
Io non credo nelle diete, perchè il mio organismo si ribella al cibo sacrificio. Nel tempo ho trovato ciò che non mi fa star male e che mi piace anche molto. Come peso vado bene, ma ho disturbi di stitichezza e non posso fare a meno di erbe lassative, che poi queste stesse mi fanno un pò male e studio ancora il modo per eliminarli. Se mangio alcune cose che non vanno, mi si irrita subito l'intestino , mi viene sonnolenza, si istaura un circolo vizioso negativo e mi deprimo. La dieta è una cosa per me assolutamente personale, nessun dietista si può sostituire a quello che già il tuo corpo ti dice.
Posso mangiare poche cose , che alla fine mi bastano perchè mi risultano buone a diverse ad ogni stagione, devo come dicevo prima, muovermi e stare alcune ore a digiuno. Le ho provate tutte, e spesso una dieta vale l'altra, è però importante che tu ci arrivi convinta, che la scegli perchè ti piace, altrimenti è una punizione impossibile da fare durare.. Ma posso descrivere dopo cosa e come mangio e ci sono arrivata dopo molto tempo, ma nel frattempo è tutta una serie di cose che sono cambiate. Per dirne una, prima col freddo avevo attacchi di esofagite anche solo bevendo un thè. Oggi devo trasgredire molto per farmi venire il dolore. Ho ridotto la dose di lassativo, ma quì posso dire di avere toccato il limite del potere del cibo, perchè inizia il potere della mente che è un tantino più difficle da bloccare. Ovviamente ognuno ha i propri sintomi.

Scusa il nerettato, è una opinione personale che magari altri potrebbero smentire, è comunque frutto di lunga lotta personale quasi vinta.
Da piccola mi hanno sempre detto che per abbellire bisogna soffrire, ma prima volontariamente non ho mai pensato di provarci prendevo solo quella che arrivava non potendo scansarla

La prima dieta che ho fatto prevedeva carni bianche, pesce. riso, e verdure e frutta eliminando patate, pomodori, melanzane e per la frutta invece eliminando arancie, limoni. L'ho portata avanti per sei mesi senza trasgredire.

Poi ne ho fatta un'altra che consisteva nell'eliminare tutto ciò che conteneva il lattosio e i lieviti, farine, sembra semplice ma invece se si indaga dove sono contenuti si scopre che potevo mangiare ben poco. Inoltre ho tolto anche piccoli sgranocchiamenti attenendomi agli orari dei pasti, non mangiavo ne bevevo bibite zuccherate e gasate, ma neppure chewingum, caramelle, the.

La difficoltà maggiore per me è stato dover rinunciare alla pizza settimanale e sopratutto vederla mangiare sotto i miei occhi.
Ma bon l'ho fatta per altri sei mesi in cui ho assunto anche dei medicinali.
Ho ottenuto un miglioramento per quanto riguardava l'intestino ma nessun dimagrimento.

Ho fatto anche movimento ma nessun giovamento nella diminuzione del peso.
A quel punto ho avuto come una e mi sono mangiata una serie di cibi che era da tantissimo che non gustavo.
Almeno mi sono tolta la voglia ecchediammine

E' che a me piace tuttissimo ho solo un paio di alimenti che non sopporto ma gusterei di tutto anche le cavallette arrostite una volta vinta la resistenza dovuta al pregiudizio.
Le cose che mi piacciono di più sono quelle che hanno un gusto forte o delicato, insomma che hanno un gusto.
Mi piace assaggiare cose nuove e anche provare cibi e ricette di ogni tipo per cui una dieta non mi fa paura e sono molto attenta a seguirla il punto è sempre lo stesso: voglio il risultato.

A volte ho pensato che dovrei imparare a non mangiare
Per quanto riguarda l'esofagite è stranissima sta cosa perchè a volte non faccio nulla e sto benissimo a volte sto attenta e sto male. La vedo più una cosa legata all'umore e all'emozioni negative.
(ed hai ragione quando dici che alcuni cibi mettono sonnolenza oppure creano depressione o mal umore, a me addirittura capita che se non mangio in un pasto qualcosa che mi piace e che desidero in quel momento posso avere una mancanza di sazietà. Questo mi porta a pensare che una dieta qualunque non vada bene ma che debba essere creata su misura per noi o sapendolo fare da noi)
La rabbia mi gonfia come un pallone e mi fa diventare acida e questo poi si riversa al di fuori del mio stomaco e diviene un reflusso.
Qualche domenica fa mi sono mangiata la rabbia ed è finita che ho avuto un reflusso che bruciava talmente tanto da farmi tossire senza smettere era come se avessi fatto i gargarismi con l'acido.

Per quanto riguarda l'intestino sono tendenzialmente portata alla stipsi da sempre, ho cercato di ovviare nel tempo con prodotti che alla fine arrivavano ad irritare e quindi dovevo sospendere e trovare altro.

Con le erbe bisogna stare ugualmente attenti perchè ce ne sono alcune che poi creano dipendenza e con il tempo anche assuefazione.

Insomma a me piacerebbe riuscire a mangiare nel modo adeguato al mio fisico da non aver necessità di assumere medicinali.

Anche perchè credo che la natura ha tutto quel che ci serve il problema sta solo nel riuscire a trovarlo o a conoscerlo se non è in Italia è sicuramente in qualche altro paese ma la creazione è perfetta e non manca dinulla. Per questo rimango ottimista
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Vecchio 02-10-2010, 07.56.53   #9
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Per quanto riguarda l'esofagite è stranissima sta cosa perchè a volte non faccio nulla e sto benissimo a volte sto attenta e sto male. La vedo più una cosa legata all'umore e all'emozioni negative.

La rabbia mi gonfia come un pallone e mi fa diventare acida e questo poi si riversa al di fuori del mio stomaco e diviene un reflusso.
Mi pare di capire che i tuoi problemi siano legati alla esofagite da reflusso che non è una cosa da poco conto anche escludendo l'ernia iatale visto che hai già fatto la gastroscopia, che non ripeterei a cuor leggero, perchè sappi che se ti rivolgi ad un medico ci sono dei protocolli da rispettare, e con i tuoi sintomi in automatico ti danno esami di quel tipo, giusto per togliersi le responsabilità. Cosa diversa è se non l'avevi mai fatta. Discorso a parte per la colonscopia a scopo prevenzione vista l'incidenza dei tumori; dovrei farla anche io.

Non c'è dubbio che la rabbia non canalizzata, la repressione dei desideri, la rimuncia, lo stato di stress continuo, di ansia cronica caratteriale, siano da soli il problema. Ma se è parte di noi, o agiamo per aggiustare tali reazioni abnormi ripetute, o stiamo cronicamente male e non c'è dieta che tenga. Tuttavia è chiaro che finchè lo stomaco è bersagliato incontrollatamente, la dieta diventa necessaria, altrimenti il cibo si aggiunge come cofattore micidiale del sintomo caratteriale che ti fa male, o allo stress di un dato periodo. E' anche da considerare che una mucosa già provata negli anni per motivi cronici caratteriali è chiaro che è più sensibile rispetto ad altre.

Non capisco bene il fatto del non perdere peso con le diete, per quanto tu possa avere un metabolismo lento, mi sembra strano. Il discorso è lungo e per me è sempre aperto poichè sono stomaco e intestino i miei organi bersaglio. Si potrebbe anche parlare di come riuscire a capire ciò che procura il bersagliamento. Per me principalemnte sono la paura, e il trattenere le emozioni, sia positive che negative. Faccio dieta tutto l'anno potrei dire, ma in effetti ho solo imparato ad accontentarmi di poche cose che mi piacciono e mi nutrono, e così ,in effetti, oggi non mi sento più a dieta.

Dimenticavo, per la pizza ti direi assolutamente di non rinunciare, è una brutta punizione, mangiane metà e quella che ti piace di più, e completa con contorno vegetale o le bruschette, io lo faccio se esco, e poi mangio l'ananas. L'indomani sto un pò a regime con le cose che mangio normalmente: insalata, mele, banane, mandorle crude, pasta col pomodoro, riso con la zucca, spinaci in leggera frittata o passati con olio in padella, broccoletti con gli spaghetti, pasta col pesto fresco se c'è, pesce, bistecca, uova fresche, prodotti del latte in piccole quantità, pane con marmellata di arance, ogni tanto una fetta di pane e nutella, peperoni a insalata se sono molto freschi o al forno, cavolo verza, carota cruda o cotta in diversi modi, altra frutta di stagione. Purtoppo rispetto a chi ama la cucina come te mi sono adattata a manipolare poco il cibo, in pratica mangio cose crude o cotte in modo assai semplice, cosa che non soddisfa sempre mio figlio a cui faccio delle cose più gustose. Le patate fritte mai mangiarle fuori in questi casi, sono fritte con olio strausato che è assai irritante, meglio farle in casa con olio di oliva e poi adagiate sul tovagliolo.

Buon sabato.

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Vecchio 02-10-2010, 13.08.10   #10
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Hai mai provato la grigliata mista di cavallette e gechi allevati in casa?

Gris, anche a me piace molto tutto escluso davvero poco, tra l'altro non ho intolleranze a nulla tranne che le diete e la fame

Per anni non mi sono privata di nulla ma una notte dopo Natale di 4 anni fa feci il botto. Esofalgite acuta per due giorni seguita da malesseri vari. Avevo avuto avvisaglie varie che avevo tranquillamente ignorato.
Ho dovuto rinunciare a tante di quelle cose che faccio prima a elencarti quello che mangio.

Capisco che vuoi i risultati ed anche in breve tempo nella speranza di poter ricominciare a mangiare come prima, ma purtroppo non è così quando il disturbo si è già cronicizzato, e mi sembra che il tuo sia già cronico, due anni sono più che sufficienti per affermarlo.
Adesso devi agire su due fronti, da un lato capire ed eliminare per quanto è possibile lo stress ma dall'altro devi curare seriamente il disturbo fisico o peggiorerà nel tempo.
Bisogna imparare a modificare lo stile di vita, sia psicologico che alimentare.
Io non ho mai fatto esami invasivi in quanto i medici che mi hanno visitata mi hanno letto in viso che il problema era somatico ma alla lunga poteva sfociare in qualcosa di serio. Ci ho posto subito rimedio attraverso la vergogna.
Quando mi visitò l'osteopata, il tipo era un padovano in formissima ma cieco, il quale si serviva soprattutto del tatto. Quando con le mani palpò il mio addome gonfio mi disse che i miei intestini erano ormai dilatati, atonici, aderenti e arrivavano fino alla schiena. Nel frattempo che descriveva gli sfuggì un'espressione schifata che io colsi al volo malgrado la penombra naturalmente. Provai una vergogna così intensa che sono sicura mi servì da reset, in quanto fu come se mi rendessi conto per la prima volta di come mi ero ridotta.
Il mio intestino era infiammato anche a causa di tutti gli antinfiammatori che prendevo per il blocco della schiena a causa dell'ernia, ormai due volte al mese, ero un'invalida.
DA SUBITO mi misi a regime, facendo i fanghi e poi il ghiaccio per ridurre la congestione dal di dentro e quindi il gonfiore.
C'è voluto tanto ma ho di nuovo visto il mio addome piatto, a parte la piccola pancetta da gravidanze.
Anche ora ho iniziato il ciclo del ghiaccio per ridurre il gonfiore che mi sono provocata dal dispiacere descritto nel post L'attesa. Diaframmi alti, sono senza fiato e non posso nemmeno cantare.
Appena supero i 59 kg comincio a stare male e riduco tutto subito per riappropriarmi del peso. Dovrei perdere altri 4 kg ma non ci riesco per ora.

E' importante capire che il gonfiore dell'addome altro non dipende che dagli intestini che si infiammano, gonfiano e rallentano il transito intestinale, soprattutto l'aria ristagna nelle anse diventate strettissime a causa della congestione intestinale, aumentata nel tuo caso dai lassativi che aumentano il disturbo.
Anche qui altra vergogna, quando il chirurgo mi fece un'ecografia, insieme a mio fratello, hanno guardato il mio reflusso bilioso sempre da stress e poi le bolle di aria che galleggiavano immobili nelle anse strette dell'intestino.
Oh loro parlavano con tranquillità, normale ruotine di lavoro mentre io sprofondavo nel lettino, nella stanza buia ma prima o poi avrebbero acceso la luce, povera me! Per fortuna Tina mi faceva compagnia e mi dava un grande conforto, mentre tratteneva qualche risatina!
Ci sono voluti tre anni di sofferenza, tra dieta e terapie riabilitative che tanto hanno attenzionato l'addome, concausa dell'infiammazione dell'ernia.

Adesso sgarro naturalmente ma ogni tanto, sono buon gustaia brava cuoca, non posso privarmi sempre, ma ogni tanto non fa danno, se invece persisto tre o quatro giorni di seguito è un problema.

Il fatto che non dimagrisci è sicuramente un problema di metabolismo. Immagino tu abbia fatto i controlli della tiroide che può essere responsabile di rallentamento metabolico.

Poi, fare movimento è tutto dire. Devi lavorare per almeno un'ora, sentire il sudore e il battito cardiaco aumentare, il tutto tre volte alla settimana per attivare il metabolismo che ti fa poi dimagrire.
Devi anche associare bene i cibi fra loro per non rallentare la digestione e quindi l'accumulo delle tossine.

Insomma la vita è dura, ma non sei la sola a doverla sopportare!
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Vecchio 02-10-2010, 17.53.43   #11
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Sto girando da più di due anni per un problema che mi assilla e a cui non riesco a mettere rimedio.
Ciao Gris, vorrei darti un consiglio velocissimo, forse potrebbe aiutarti!
Mio marito soffre come te di questo tipo di disturbi legati soprattutto allo stress, alle sue emotività etc. poi è andato da un gastroenterologo e tra le altre cose dette gli ha suggerito di prendere un'ora prima dei pasti una capsula di MENTOIL, olio essenziale di menta, prodotto naturalissimo e innocuo, puoi comunque informarti dal tuo medico, e i suoi disturbi si sono molto attenuati...direi quasi scomparsi!
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Vecchio 02-10-2010, 20.54.34   #12
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Ciao Gris, vorrei darti un consiglio velocissimo, forse potrebbe aiutarti!
Mio marito soffre come te di questo tipo di disturbi legati soprattutto allo stress, alle sue emotività etc. poi è andato da un gastroenterologo e tra le altre cose dette gli ha suggerito di prendere un'ora prima dei pasti una capsula di MENTOIL, olio essenziale di menta, prodotto naturalissimo e innocuo, puoi comunque informarti dal tuo medico, e i suoi disturbi si sono molto attenuati...direi quasi scomparsi!
Grazie Filo della info, conosco l'olio essenziale di menta perchè ne ha parlato Uno qui:
http://ermopoli.it/portale/showthrea...8359#post58359

Non l'ho mai preso in considerazione perchè Uno di là nel post sconsigliava chi soffre di gastriti o ulcere e io soffrendo di mal di stomaco non ho provato mai.
Anche se ora che ci penso me lo aveva invece consigliato tanto tempo fa una naturopata per digerire ricordo che diede un flacconcino e mi disse di mettere due goccie sulla lingua dopo i pasti.
Bon posso provare e se mi viene mal di stomaco interromperò.
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Vecchio 02-10-2010, 21.33.59   #13
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Gri, ma l'acqua calda la prendi? che effetto ti fa? Non toglie l'aria?
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la dieta diventa necessaria, altrimenti il cibo si aggiunge come cofattore micidiale del sintomo caratteriale che ti fa male, o allo stress di un dato periodo.

concordo infatti se manca uno dei fattori il risultato cambia
Quote:


Non capisco bene il fatto del non perdere peso con le diete, per quanto tu possa avere un metabolismo lento, mi sembra strano.
anche a me
Quote:


Il discorso è lungo e per me è sempre aperto poichè sono stomaco e intestino i miei organi bersaglio. Si potrebbe anche parlare di come riuscire a capire ciò che procura il bersagliamento. Per me principalemnte sono la paura, e il trattenere le emozioni, sia positive che negative.

il mio guaio è lasciarmi travolgere da alcune emozioni mentre altre le rifiuto non accettandole
Quote:


Faccio dieta tutto l'anno potrei dire, ma in effetti ho solo imparato ad accontentarmi di poche cose che mi piacciono e mi nutrono, e così ,in effetti, oggi non mi sento più a dieta.

beh è molto bello questo a me rinunciare a ciò che mi piace mi costa invece sempre tanta fatica
Quote:


Dimenticavo, per la pizza ti direi assolutamente di non rinunciare, è una brutta punizione, mangiane metà e quella che ti piace di più, e completa con contorno vegetale o le bruschette, io lo faccio se esco, e poi mangio l'ananas. L'indomani sto un pò a regime con le cose che mangio normalmente: insalata, mele, banane, mandorle crude, pasta col pomodoro, riso con la zucca, spinaci in leggera frittata o passati con olio in padella, broccoletti con gli spaghetti, pasta col pesto fresco se c'è, pesce, bistecca, uova fresche, prodotti del latte in piccole quantità, pane con marmellata di arance, ogni tanto una fetta di pane e nutella, peperoni a insalata se sono molto freschi o al forno, cavolo verza, carota cruda o cotta in diversi modi, altra frutta di stagione.

eh non mi è possibile perchè sgarrare per me equivale a stare male come ad esempio se mangio il formaggio ho estiti nefasti per stomaco ed intestino se mangio farine e derivati mi si blocca tutto
Quote:


Purtoppo rispetto a chi ama la cucina come te mi sono adattata a manipolare poco il cibo, in pratica mangio cose crude o cotte in modo assai semplice, cosa che non soddisfa sempre mio figlio a cui faccio delle cose più gustose. Le patate fritte mai mangiarle fuori in questi casi, sono fritte con olio strausato che è assai irritante, meglio farle in casa con olio di oliva e poi adagiate sul tovagliolo.

Buon sabato.
Prima di avere tutti questi problemi di stomaco così accentuati mangiavo in modo molto semplice e anche un po' pigro.

Piatti semplici composti per lo più da bistecca al sangue anche ai ferri, quindi senza condimenti e insalata e pomodori. Quello che prediligevo era la carne poi lavorando ciò che era più veloce e facile da cucinare quindi la fettina che fosse di cavallo piuttosto che di mucca che di vitello. Mi piaceva molto il coniglio arrosto. Niente pollo quel poco che mi capitava di mangiare era quello bollito perchè acquoso e non secco come avviene quando lo si cucina senza grassi o ai ferri.
L'altra cosa di cui andavo pazza era il latte a volte sostituiva il mio pranzo, una bella tazzona zuccherata.
Ma mi è sempre piaciuto assaggiare piatti o cibi nuovi, nuovi sapori nuovi gusti.
Poi più che mangiare mi piaceva piluccare infatti prediligevo anche piatti come la burghignon o il pinzimonio...
Invece da due anni a questa parte mangerei di tutto ma adesso che vorrei non posso più perchè il mio stomaco e il mio intestino non reggono evidentemente
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Vecchio 02-10-2010, 22.05.30   #15
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Gri, ma l'acqua calda la prendi? che effetto ti fa? Non toglie l'aria?
Sincera, sincera? L'ho bevuta il mattino ma senza nessun esisto evidente e saltuariamente cioè senza costanza mattutina.
(Devo dire una cosa che non ho mai detto e che però penso mi abbia fatto: in pratica mi ha aiutata molto quando ho avuto problemi di pressione alta. Mi sono messa a berla per un bel po' di giorni e mi è passata )

Ecco non ho pensato che potesse aiutarmi in questo ma visto che la tiri in ballo vuol dire che pensi che possa aiutarmi per cui ricomincerò a berla tutte le mattine, anche perchè come ho detto sopra ho dovuto smettere il limone con molto dispiacere.
Grazie
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Vecchio 02-10-2010, 22.23.33   #16
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Hai mai provato la grigliata mista di cavallette e gechi allevati in casa?

Gris, anche a me piace molto tutto escluso davvero poco, tra l'altro non ho intolleranze a nulla tranne che le diete e la fame

Per anni non mi sono privata di nulla ma una notte dopo Natale di 4 anni fa feci il botto. Esofalgite acuta per due giorni seguita da malesseri vari. Avevo avuto avvisaglie varie che avevo tranquillamente ignorato.
Ho dovuto rinunciare a tante di quelle cose che faccio prima a elencarti quello che mangio.

Capisco che vuoi i risultati ed anche in breve tempo nella speranza di poter ricominciare a mangiare come prima, ma purtroppo non è così quando il disturbo si è già cronicizzato, e mi sembra che il tuo sia già cronico, due anni sono più che sufficienti per affermarlo.
Adesso devi agire su due fronti, da un lato capire ed eliminare per quanto è possibile lo stress ma dall'altro devi curare seriamente il disturbo fisico o peggiorerà nel tempo.
Bisogna imparare a modificare lo stile di vita, sia psicologico che alimentare.
Io non ho mai fatto esami invasivi in quanto i medici che mi hanno visitata mi hanno letto in viso che il problema era somatico ma alla lunga poteva sfociare in qualcosa di serio. Ci ho posto subito rimedio attraverso la vergogna.
Quando mi visitò l'osteopata, il tipo era un padovano in formissima ma cieco, il quale si serviva soprattutto del tatto. Quando con le mani palpò il mio addome gonfio mi disse che i miei intestini erano ormai dilatati, atonici, aderenti e arrivavano fino alla schiena. Nel frattempo che descriveva gli sfuggì un'espressione schifata che io colsi al volo malgrado la penombra naturalmente. Provai una vergogna così intensa che sono sicura mi servì da reset, in quanto fu come se mi rendessi conto per la prima volta di come mi ero ridotta.
Il mio intestino era infiammato anche a causa di tutti gli antinfiammatori che prendevo per il blocco della schiena a causa dell'ernia, ormai due volte al mese, ero un'invalida.
DA SUBITO mi misi a regime, facendo i fanghi e poi il ghiaccio per ridurre la congestione dal di dentro e quindi il gonfiore.
C'è voluto tanto ma ho di nuovo visto il mio addome piatto, a parte la piccola pancetta da gravidanze.
Anche ora ho iniziato il ciclo del ghiaccio per ridurre il gonfiore che mi sono provocata dal dispiacere descritto nel post L'attesa. Diaframmi alti, sono senza fiato e non posso nemmeno cantare.

Capisco benissimo quello che dici rispetto ai diframmi infatti a me questo impedisce persino di fare quel movimento fisico che mi fa bene è quindi molto limitante.
Mi spiace per te spero che ti riprenda presto è un peccato che tu non possa deliziare chi ti ascolta ma sopratutto godere di questa tua splendida passione che è il canto

Quote:

Appena supero i 59 kg comincio a stare male e riduco tutto subito per riappropriarmi del peso. Dovrei perdere altri 4 kg ma non ci riesco per ora.

E' importante capire che il gonfiore dell'addome altro non dipende che dagli intestini che si infiammano, gonfiano e rallentano il transito intestinale, soprattutto l'aria ristagna nelle anse diventate strettissime a causa della congestione intestinale, aumentata nel tuo caso dai lassativi che aumentano il disturbo.
Anche qui altra vergogna, quando il chirurgo mi fece un'ecografia, insieme a mio fratello, hanno guardato il mio reflusso bilioso sempre da stress e poi le bolle di aria che galleggiavano immobili nelle anse strette dell'intestino.
Oh loro parlavano con tranquillità, normale ruotine di lavoro mentre io sprofondavo nel lettino, nella stanza buia ma prima o poi avrebbero acceso la luce, povera me! Per fortuna Tina mi faceva compagnia e mi dava un grande conforto, mentre tratteneva qualche risatina!
Ci sono voluti tre anni di sofferenza, tra dieta e terapie riabilitative che tanto hanno attenzionato l'addome, concausa dell'infiammazione dell'ernia.

Adesso sgarro naturalmente ma ogni tanto, sono buon gustaia brava cuoca, non posso privarmi sempre, ma ogni tanto non fa danno, se invece persisto tre o quatro giorni di seguito è un problema.

Questo è verissimo uno sgarro di un pasto si regge ma di più è male evidentemente questo è da tenere sempre in mente
Quote:



Il fatto che non dimagrisci è sicuramente un problema di metabolismo. Immagino tu abbia fatto i controlli della tiroide che può essere responsabile di rallentamento metabolico.
Si si ho controllato è tutto in regola
Quote:


Poi, fare movimento è tutto dire. Devi lavorare per almeno un'ora, sentire il sudore e il battito cardiaco aumentare, il tutto tre volte alla settimana per attivare il metabolismo che ti fa poi dimagrire.

Da quando sono ingrassata non mi riconsco più io mai sudato in vita mia adesso mi sudo via l'anima e il cuore batte all'impazzata ogni volta che faccio la ciclette e il tappeto credo perchè i miei muscoli non sono adeguati al peso oltre ad avere limitata la respirazione per il problema menzionato sopra
Quote:

Devi anche associare bene i cibi fra loro per non rallentare la digestione e quindi l'accumulo delle tossine.

molti anni fa andai in cura da una naturopata dove ho iniziato a mangiare in modo diverso:
insalata mista e ricca prima dei pasti, carne. Frutta lontano dai pasti o un'ora e mezza prima o tre ore dopo.
Frutta acida al mattino e dolce dopo le 16.
Niente pane, niente pasta, solo qualche bruschetta ma di rado.
Bicchieri di acqua lontano dai pasti. Niente zucchero, olio cotto e qualunque tipo di grasso e aceto. Solo olio extravergine di oliva per l’insalata, il minimo indispensabile.
Limoni 2 al mattino a digiuno.
Una tisana per l'intestino che durava per 30 gg più o meno e che variava di mese in mese.
Magnesio, un prodotto per il fegato e uno per l'energia (a base di Ginseng) ma non ricordo più i nomi e prima di tutto mi sono disintossicata con una serie di prodotti che mi pareva di trascorrere la giornata solo ad ingurgitarne.
Bon per due anni sono stata benissimo.

Poi però ho iniziato a dimagrire senza requie e mi è presa paura, nel senso che mangiavo tantissimo eppure continuavo a dimagrire il giorno in cui la dottoressa di mio figlio mi ha chiesto se stavo bene dopo essermi guardata allo specchio ho smesso quel tipo di alimentazione.
E li ho fatto la mia cavolata probabilmente, perchè si dimagrivo ma stavo bene avrei probabilmente dovuto tornare dalla naturopata e farmi aiutare. Vabbeh ormai è andata così.
In questo periodo ho provato a rifare la cura così come l'ho scritta ma pare non avere effetti forse perchè stavolta non mi sono disintossicata prima boooh


Quote:


Insomma la vita è dura, ma non sei la sola a doverla sopportare!
Ma si figurati con quello che c'è in giro possiamo solo ritenerci fortunate solo che quando abbiamo dei malanni che limitano i movimenti almeno io mi dispiaccio perchè vorrei fare di più e forse invece dovrei accontentarmi di quel poco che posso fare e del peso che ho raggiunto anche se mi limita tanto, il problema è che non l'accetto e quindi combatto per avere altro.
Bon il problema del sovrappeso mi ha anche aiutata a capire diverse cose su di me ma non è che questo abbia migliorato la situazione ahahahahah ci rido sopra vah che è meglio
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Vecchio 04-10-2010, 01.17.38   #17
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Prima di avere tutti questi problemi di stomaco così accentuati mangiavo in modo molto semplice e anche un po' pigro
Era una alimentazione più adata l'unica che ti concedevi per pigrizia. Ma ora le cose sono cambiate, se ho capito bene è cambiata anche la tua gionata, non lavori, perlomeno, non fuori casa.

Citazione:
Invece da due anni a questa parte mangerei di tutto ma adesso che vorrei non posso più perchè il mio stomaco e il mio intestino non reggono evidentemente
Magari il tuo intestino era abituato diversamente prima, quando non avevi tempo per sbizzarirti coi manicaretti, che malgrado buoni non sono salutari per te. Resta comunque che ora la tua vita si svolge in un certo modo e non lo puoi cambiare nell'immediato, quindi quì va inquadrato il tuo problema che serio è lo capisco bene. La dieta ci vuole, ma quale? si può discutere . Quando uno pensa di averle provate tutte a volte certi suggerimenti noti, li guardiamo all'ennesima volta che li ascoltiamo in modo diverso. Per stasera vorrei ancora dare attenzione al comportamento alimentare quando non si puà fare a meno di eliminare gli alimenti.

Consideriamo che l'esofagite da reflusso consiste in una infiammazione dell'esofago a causa del succo gastrico acido che ne irrita le pareti allorchè la valvola del cardias non chiude bene, e non assolve alla funzione di separare l'ambiente dello stomaco con quello dell'esofago.
Punto secondo ci sono sostanze che favoriscono la dilatazione dei lembi valvolari, a parte lo stress, tra esse la cioccolata, il thè, gli agrumi, il caffè. Mettiamo che si mangia un limone, si beve acqua e poi si lavano le scale, o ci si abbassa una sola volta per raccogliere una carta, bisogna sapere che in presenza di debolezza della valvola , il succo gastrico sale nell'esofaco, anche una volta per pochi secondi, la scottatura della mucosa non adatta a contenere l'acidità del succo gastrico è fatta, irritazione, che come una normale scottatura vuole tempo per guarire, anche se a noi sembra che non è accaduto nulla. Dai oggi a dai domani: dolore, o infiammazione alla gola, alle corde vocali, e molti altri danni, anche alla bocca. Questo quasi mai è spiegato al paziente, che si fa male ancora di più perchè pensa che solo i farmaci scongiurano i fastidi da esofagite.
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Da Griselda: beh è molto bello questo a me rinunciare a ciò che mi piace mi costa invece sempre tanta fatica
No, è che i miei ultimi due attacchi non li auguro a nessuno!!
In uno ero in macchina, mi son messa di lato, ed ero certa si trattasse di infarto, dolori puntori al petto fino alla gola che si estesero alla spalla sinistra e al braccio; cuore ferfetto, era attacco di esofagite.
L'ultimo, quattro anni fà, era Natale, lavoro pesante, avevo mangiato un cioccolattino, poi un mandarino , e dopo cena un pò di vino. Andai a letto subito e mi addormentai. Mi svegliai alla una e le coliche partivano dallo stomaco, risalivano fino alla gola e nel frattempo sembrava che un coltello mi tagliasse il petto in lungo e in largo senza anestesia.... Farmaci, dieta, fino a che mi sono scocciata e ho adottato le norme comportamentali. Pasti lontano dal letto, non mischiare cibi che dilatano il cardias, niente acqua durante i pasti, non mi piego se ho mangiato, oppure bisogna saperlo fare; se sono invitata ad un pranzo dove sò che abbonderò, fodero prima e dopo il pasto, con antiacido, l'esofago. Da allora soffro quasi nulla, e senza farmaci.
Mi fermo, possiamo ancora parlare di come mangiare se non si può eliminare lo stress, o cambiare la nostra giornata tipo. Ma sarebbe buono parlare anche di cambiamenti, ma per questo non ancora non ho la ricetta altrimenti avrei già risolto con insonnia e dipendenza dai lassativi.
Scusa se prendo sul serio il tuo problema Gri, per esperienza personale non si può mollare, prova e riprova troverai la soluzione giusta per te, hai detto che sei fiduciosa mi pare.

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Era una alimentazione più adata l'unica che ti concedevi per pigrizia. Ma ora le cose sono cambiate se ho capito bene è cambiata anche la tua gionata, non lavori, perlomeno lavori a casa.



Magari il tuo intestino era abituato diversamente prima, quando non avevi tempo per sbizzarirti coi manicaretti, che malgrado buoni non sono salutari per te. Resta comunque che ora la tua vita si svolge in un certo modo e non lo puoi cambiare nell'immediato, quindi quì va inquadrato il tuo problema che serio è lo capisco bene. La dieta ci vuole, ma quale? si può discutere . Quando uno pensa di averle provate tutte a volte certi suggerimenti noti li guardiamo all'ennesima volta che li ascoltiamo in modo diverso. Per stasera vorrei ancora dare attenzione al comportamento alimentare quando non si puà fare a meno di eliminare gli alimenti.

Consideriamo che l'esofagite da reflusso consiste in una infiammazione dell'esofago a causa del succo gastrico acido che ne irrita le pareti allorchè la valvola del cardias non chiude bene, e non assolve alla funzione di separare l'ambiente dello stomaco con quello dell'esofago.
Punto secondo ci sono sostanze che favoriscono la dilatazione dei lembi valvolari, a parte lo stress, tra esse la cioccolata, il thè, gli agrumi, il caffè. Mettiamo che si mangia un limone, si beve acqua e poi si lavano le scale, o ci si abbassa una sola volta per raccogliere una carta, bisogna sapere che in presenza di debolezza della valvola , il succo gastrico sale nell'esofaco, anche una volta per pochi secondi, la scottatura della mucosa non adatta a contenere l'acidità del succo gastrico è fatta. Irritazione che come una normale scottatura vuole tempo per guarire, anche se a noi sembra che non è accaduto nulla. Dai oggi a dai domani, il dolore, o infiammazione alla gola, alle corde vocali, e molti altri danni, anche alla bocca. Questo quasi mai è spiegato al paziente, che si fa male ancora di pià perchp pensa che solo i farmaci scongiurano i fastidi da esofagite.

No, è che i miei ultimi due attacchi non li auguro a nessuno!!
In uno ero in macchina, mi son messa di lato, ed ero certa si trattasse di infarto, dolori puntori al petto fino alla gola che si estesero alla spalla sinistra e al braccio; cuore ferfetto, era attacco di esofagite.
L'ultimo quattro anni fà, era Natale, lavoro pesante, avevo mangiato un cioccolattino, poi un mandarino , e dopo cena un pò di vino. Andai a letto subito e mi addormentai. Mi svegliai alla una e le coliche partivano dallo stomaco, risalivano fino alla gola e nel frattempo sembrava che un coltello mi tagliasse il petto in lungo e in largo senza anestesia.... farmaci, dieta fino a che mi sono scocciata e ho adottato le norme comportamentali. Pasti lontano dal letto, non mischiare cibi che dilatano il cardias, niente acqua durante i pasti, non mi piego se ho mangiato, oppure bisogna saperlo fare, se sono invitata ad un pranzo dove sò che abbonderò fodero prima e dopo il pasto con antiacido l'esofago. Da allora soffro quasi nulla, e senza farmaci. Mi fermo, possiamo ancora parlare di come mangiare se non si può eliminare lo stress, o cambiare la nostra giornata tipo. Ma sarebbe buono parlare anche di cambiamenti, ma per questo non ancora non ho la ricette altrimenti avrei già risolto con insonnia e dipendenza dai lassativi. Scusa se prendo sul serio il tuo problema Gri, per esperienza personale non si puà mollare, prova e riprova troverai la soluzione giusta per te, hai detto che sei fiduciosa mi pare.
Si che sono fiduciosa ma sarà per questo che sono anche testona?
Spiego: sono finita due volte al pronto soccorso con dolori che tu a quanto vedo comprendi benissimo ma sai come si dice? Passata la festa gabbato lo santo è quello che ho fatto tutta la mia vita e non solo con il cibo. La legge è toccare il fondo per poi risalire io invece tocco il fondo e poi risalgo ma mi dimentico e quindi mi ritocca la stessa strada più e più volte chissà bon prima non ero in Ermo forse il fatto di osservarmi spero mi cambi questa brutta abitudine che non mi permette di fare un passo in avanti.

Infatti comprendo bene cose dici e cosa dovrei fare, ma come dicevo l'altra sera ad un'amica un'altro dei miei problemi è che per fare qualcosa mi ci devo innamorare allora parto in quarta e vado fino in fondo e di più. Ma qui ho imparato che bisogna farsi piacere quello che si fa, quindi devo riuscire a farlo e a volte riesco a volte no come sull'altalena.

Volevo dire che per quanto ne dicano degli agrumi ho letto che il limone: "L'acido citrico del limone entrando in contatto con l'acido cloridrico dello stomaco reagisce formando carbonato di potassio che neutralizza l'acidità dell'ambiente.
L'acido citrico in poche parole viene ossidato formando sali che danno carbonati e bicarbonati di calcio fortemente alcalini."
Se questa cosa è vera io riprenderei volentieri il limone mattutino che ho assunto sin dal giorno in cui Uno lo consigliò, poi una dottoressa me l'ha tolto ma non mi ha risolto un tubo e quindi sto pensando di non ritornare più da lei e riprendere il limone che a quanto pare sembra essere un antiacido naturale.
Tra l'altro io gli antiacidi e bloccanti della pompa mi fanno stare malissimo poi vabbeh le medicine e io facciamo un po' a cazzotti da sempre ma bon quando non si può prescindere amen
Ecco grazie di avermi aiutata a tirare fuori cose che altrimenti sarebbero rimaste chissà dove
buonanotte che è tardissimo e poi domani mattina mi ci vuole la gru per tirarmi su dal letto




P.S. Quello che hai detto sulla mia giornata tipo e il cambiamento rispetto al passato mi ha acceso delle lucine ci penserò attentamente.
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Vecchio 04-10-2010, 09.02.47   #19
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In genere io sono brava ad accampare molte scuse con me stessa quando una cosa non voglio farla. Ragiono in negativo mettendo avanti tutti i motivi per cui le strade sono già provate, i metodi già tutti falliti e così via.
Sicuramente il cambiamento costa il sacrificio di dire addio ad una parte di noi a cui ci siamo affezionati o identificati e viene difficile fare lo sforzo, nel senso che non si trova una motivazione più forte che ci porta al cambiamento inceve che farci rimanere nell'empassse, via ormai facile che va da se.

Motivazione in genere che arriva da uno oggetto esterno che ci tocca o nell'orgoglio o nella sopravvivenza da cui parte la molla e ci si guarda dentro.

Ho l'impressione che pure tu te la racconti come io me la sono raccontata molte volte e su certe cose continuo a raccontarmela.

Sia chiaro non voglio criticarti ma dirti cosa mi rimandi.
Se la tua salute è buona e non ci sono patologie che giustifichino il non dimagrimento allora dipende da te.
E' importante cercare la motivazione che ti costringe a stare nel peso.
A volte è il bisogno inconscio di nascondere la femminilità, o il bisogno di compensare una carenza di conferme affettive, o di autostima o di tutto quel che si voglia.
Certo è che si deve da qualche parte cominciare e il corpo e la salute vanno curati in tempo per non aggravare i sintomi che sfociano nelle cronicità difficili da togliere.

Dici che ti senti scoppiare dal gonfiore, forse per ricordarti che ti senti scoppiare con te stessa per altri motivi.
Il sintomo fisico a volte è un riflesso di uno emotivo, risolvere il primo comporta affrontare il secondo, e se non vuoi affrontare il secondo...

Io con me stessa sono stata un'assassina. Mi sono fatta male tante volte senza tenerne conto solo perchè ero giovane e mi riprendevo presto e non risentivo molto delle conseguenze dapprima temporanee. Poi la cronicità mi ha portato a prendermi sul serio ed adottare misure restrittive drastiche che hanno funzionato eccome, senza scuse, ma e se!
Potessi tornare indietro stai certa mi sarei risparmiata di più in tante cose.

Un piacere grande va sostituito con un piacere ancora più grande. Forse non hai trovato questo piacere sostitutivo che ti fa pensare positivo mentre butti via ciò che ora sta diventando deleterio anche se ti piace.

Dici che ti ci devi innamorare? Innamorati perdutamente di te stessa in forma e in salute, innamorati solo di tutto ciò che ti porta a stare bene.

Gris, dai che ce la fai
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Vecchio 04-10-2010, 11.42.34   #20
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In genere io sono brava ad accampare molte scuse con me stessa quando una cosa non voglio farla. Ragiono in negativo mettendo avanti tutti i motivi per cui le strade sono già provate, i metodi già tutti falliti e così via.
Sicuramente il cambiamento costa il sacrificio di dire addio ad una parte di noi a cui ci siamo affezionati o identificati e viene difficile fare lo sforzo, nel senso che non si trova una motivazione più forte che ci porta al cambiamento inceve che farci rimanere nell'empassse, via ormai facile che va da se.

Secondo me sei fuori strada
Quote:


Motivazione in genere che arriva da uno oggetto esterno che ci tocca o nell'orgoglio o nella sopravvivenza da cui parte la molla e ci si guarda dentro.

A me ha toccato nella vanità pensa un po' tu, e adesso addirittura nella mobilità per cui probebabile che non si capisca cosa voglio dire
Quote:

Ho l'impressione che pure tu te la racconti come io me la sono raccontata molte volte e su certe cose continuo a raccontarmela.
Se rileggi noti che ne ho provate di tutti i colori ma poi non trovando un risultato mi scoraggio sono due anni che vado avanti e indietro non mi pare di raccontarmela
Quote:

Sia chiaro non voglio criticarti ma dirti cosa mi rimandi.
Se la tua salute è buona e non ci sono patologie che giustifichino il non dimagrimento allora dipende da te.

ah si non mangiando infatti l'ho scritto
Quote:


E' importante cercare la motivazione che ti costringe a stare nel peso.
A volte è il bisogno inconscio di nascondere la femminilità, o il bisogno di compensare una carenza di conferme affettive, o di autostima o di tutto quel che si voglia.

Ecco questo è interessante sia la mancanza di attenzioni spinge a mangiare ma se sono a dieta non sgarro.
Il desiderio di nascondere la mia femminilità ci potrebbe stare...su questa cosa sono in conflitto perchè l'ho nascosta da sempre (sempre vestito in modo mascolino )
mentre ora essendo diventata grassoccia mi compro vestiti femminili perchè le forme anche se volessi non riesco più a nasconderle questo potrebbe essere un centro per quanto riguarda l'aumento del peso ( ma anche una autopunizione credo, sai che la paura più grossa che mi aveva sempre impedito di smettere di fumare era proprio quella di perdere la forma fisica a cui ero attaccatissima, comunque nello scambio ci ho guadagnato io tiè )
Quote:

Certo è che si deve da qualche parte cominciare e il corpo e la salute vanno curati in tempo per non aggravare i sintomi che sfociano nelle cronicità difficili da togliere.

Beh appena ho preso coscienza che stavo aumentando ormai era tardi ma ho subito iniziato a porci rimedio.
Quote:


Dici che ti senti scoppiare dal gonfiore, forse per ricordarti che ti senti scoppiare con te stessa per altri motivi.
Il sintomo fisico a volte è un riflesso di uno emotivo, risolvere il primo comporta affrontare il secondo, e se non vuoi affrontare il secondo...

I problemi sono iniziati con l'intestino e l'aria poi si aggiunto il peso e ora la difficoltà estrema allo scarico.
Quote:


Io con me stessa sono stata un'assassina. Mi sono fatta male tante volte senza tenerne conto solo perchè ero giovane e mi riprendevo presto e non risentivo molto delle conseguenze dapprima temporanee. Poi la cronicità mi ha portato a prendermi sul serio ed adottare misure restrittive drastiche che hanno funzionato eccome, senza scuse, ma e se!
Potessi tornare indietro stai certa mi sarei risparmiata di più in tante cose.

Elloso lo diciamo tutti ma per arrivare a dirlo è perchè siamo passate per di là
Quote:


Un piacere grande va sostituito con un piacere ancora più grande. Forse non hai trovato questo piacere sostitutivo che ti fa pensare positivo mentre butti via ciò che ora sta diventando deleterio anche se ti piace.

Il problema è il risultato forse dovrei perseverare di più prima di volere un risultato ma per ora così è la mia volontà arriva sino a lì ogni volta mi si capovolge vuol dire secondo me che non è la strada giusta è questo che credo, ma comunque non ho mai smesso di lottare neppure ora sono ancora in giro a fare.
Bon sicuramente se non mi aspettassi un risultato e facessi a basta con il tempo otterei quello che desidero parlando del peso, ma a quel punto credo non farei più niente ahahahah
Quote:


Dici che ti ci devi innamorare? Innamorati perdutamente di te stessa in forma e in salute, innamorati solo di tutto ciò che ti porta a stare bene.

Sì e ci sto lavorando come fosse un bell'uomo ahahah
Mah l'unico modo che mi porta ad innamorarmi di me passa dall'altro e poi però sono ubriaca e non gestisco per cui non so come fare
Quote:


Gris, dai che ce la fai
Grazie lo spero proprio
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Vecchio 04-10-2010, 14.50.19   #21
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Da Diamantea: Un piacere grande va sostituito con un piacere ancora più grande. Forse non hai trovato questo piacere sostitutivo che ti fa pensare positivo mentre butti via ciò che ora sta diventando deleterio anche se ti piace.
Lo penso anche io, una motivazione forte ci potrebbe allontanare dal cibo che è la dipendenza più forte direi e più a portata di mano, lasciando stare le droghe vere e proprie.

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da Griselda: Sì e ci sto lavorando come fosse un bell'uomo ahahah
Mah l'unico modo che mi porta ad innamorarmi di me passa dall'altro e poi però sono ubriaca e non gestisco per cui non so come fare
Per me questa è una delle questioni importanti. E più non ti senti in forma e più sarai ubriaca, e via con il circolo vizioso, ci si scoraggia e ci si lascia andare ancora di più tanto è inutile fare sacrifici..ect ect

Ognuno ha messo del suo, e non è mai quello dell'altro, magari però potremmo cogliere cose comuni di questo problema che afflinge una parte della popolazione, e non si può affrontare solo in senso materiale, medico, ma siccome teoricamente la dieta è la cosa più immediata che ci riesce di fare e da qualche parte bisogna pure cominciare, allora si parla di dieta. Io ho affrontato la cosa anche dal punto di vista psicologico, e ovviamente non so , un guru, un sacerdote ispirato, potrebbero esplorare altre vie. Uno fà ciò che si sente di fare o ciò che ha più a portata di mano ripeto. Cosa ho concluso?

Per ora non rispondo perchè non ho ancora quantificato e sarei sul punto di mollare la terapia ma non la presa.

Riguardo il problema specifico esofagite, direi che ci sono riuscita a controllarlo, mangio il limone anche intero, il parmigiano che mi faceva male, la nutella ogni tanto, ma sempre perchè non permetto ai tessuti di infiamamrsi più del dovuto, ripeto è stato determinante se non l'unica cosa, che ha fatto perdere importanza alle diete. La cosa che hai letto sul limone, virgolettando mi hai dato la possibilità di vedere dove è scritto, è un forum e chi lo schive non abbiamo garanzia che sia attendibile, altre cose non mi hanno convinta. In ogni caso non ho trovato riscontro in fonti più adatte, magari mi capiterà. Io per esempio trovo più dannosi l'arancia e il mandarino come agrumi, ma solo se permetto, piegandomi o sedendomi nel divano per non dire coricandomi, che tali succhi risalgano su. L'addome gonfio ovviamnte è un fattore in più che da solo favorisce il reflusso. Quindi in qualche modo devi rompere il circolo vizioso della infiammazione dei vari tratti dell'apparato digerente. Non ho risolto però lo scarico, però ti assicuro che stando bene con lo stomaco e l'esofaco, delle modeste quantità di erbe lassative( è vero che anche le erbe sono aggressive, vedi la Senna per esempio), mi risolvono il problema. Se prendo le erbe in presenza di infiammazioni varie, mi irrita l'erba stessa, e mi fa effetto più blando.

Non hai specificato però se con la dieta pur non dimagrendo era migliorata l'esofagite. Mi pare che tu parli di tre problemi diversi, peso, esofagite e stitichezza

Per ultimo vorrei dire che i rimedi sono sempre gli stessi, la dieta trita e ritrita, tutte le infornazioni sono alla portata di tutti di noi, ma così come quando si parla di consapevolezza e di ego pare che per entrarci nella zucca non basta una vita, lo stesso è con i rimedi difficili da attuare, a volte è solo l'ennesima volta che prendiamo per buona la soluzione, o ci riesce di ottenere i risultati da una dieta. Il piccolo particolare che basta sgarrare una sola volta perchè poi la mucosa ci metta una settimana per guarire, o che è normale per certe persone dovere assumere l'antiacido se vogliamo affrontare un pranzo luculliano Natale e Santo stefano, potremmo doverlo sentire cento volte prima di capirne l'importanza. E tutto questo è importante e l'unico campo di azione visto che non riusciamo con la bacchetta magica a dare libera espressione alla voglia di vivere, di amare, di essere senza constrizioni, di avere un lavoro che ci piace, o la pace dei sensi e amen.

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Vecchio 04-10-2010, 15.31.02   #22
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Il problema è il risultato...
E' un punto cruciale per tutti credo, vedere i risultati di ciò che aspettiamo e anche presto che motiva il nostro impegno e sacrificio.
Ma non è una gara e può non arrivare così presto come ci aspettiamo e nemmeno garantito come desideriamo.

Non so quanti anni hai ma man mano che cresciamo rallenta il metabolismo e quindi anche i tempi per raggiungere il risultato. Bisogna faticare molto di più purtroppo.
Metti che il metabolismo cambia dopo due anni di regime fatti un pò i conti.

Secondo me non deve essere una questione di risultato ma di cambiamento di stile di vita altrimenti il risultato diventa un ostacolo e il non ottenerlo una scusa a non continuare.
Al primo posto dovresti mettere lo stare bene in salute, poi vedrai che il dimagrimento ci sarà, magari in tempi più lunghi ma accadrà.
Ci sono fattori come la costituzione fisica, la familiarità che si manifestano a una certa età contro cui non possiamo farci nulla.
Devi solo trovare il bottoncino e fare clic
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Vecchio 04-10-2010, 15.36.50   #23
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Lo penso anche io, una motivazione forte ci potrebbe allontanare dal cibo che è la dipendenza più forte direi e più a portata di mano, lasciando stare le droghe vere e proprie.


Per me questa è una delle questioni importanti. E più non ti senti in forma e più sarai ubriaca, e via con il circolo vizioso, ci si scoraggia e ci si lascia andare ancora di più tanto è inutile fare sacrifici..ect ect

Ognuno ha messo del suo, e non è mai quello dell'altro, magari però potremmo cogliere cose comuni di questo problema che afflinge una parte della popolazione, e non si può affrontare solo in senso materiale, medico, ma siccome teoricamente la dieta è la cosa più immediata che ci riesce di fare e da qualche parte bisogna pure cominciare, allora si parla di dieta. Io ho affrontato la cosa anche dal punto di vista psicologico, e ovviamente non so , un guru, un sacerdote ispirato, potrebbero esplorare altre vie. Uno fà ciò che si sente di fare o ciò che ha più a portata di mano ripeto. Cosa ho concluso?

Per ora non rispondo perchè non ho ancora quantificato e sarei sul punto di mollare la terapia ma non la presa.

Riguardo il problema specifico esofagite, direi che ci sono riuscita a controllarlo, mangio il limone anche intero, il parmigiano che mi faceva male, la nutella ogni tanto, ma sempre perchè non permetto ai tessuti di infiamamrsi più del dovuto, ripeto è stato determinante se non l'unica cosa, che ha fatto perdere importanza alle diete. La cosa che hai letto sul limone, virgolettando mi hai dato la possibilità di vedere dove è scritto, è un forum e chi lo schive non abbiamo garanzia che sia attendibile, altre cose non mi hanno convinta. In ogni caso non ho trovato riscontro in fonti più adatte, magari mi capiterà. Io per esempio trovo più dannosi l'arancia e il mandarino come agrumi, ma solo se permetto, piegandomi o sedendomi nel divano per non dire coricandomi, che tali succhi risalgano su. L'addome gonfio ovviamnte è un fattore in più che da solo favorisce il reflusso. Quindi in qualche modo devi rompere il circolo vizioso della infiammazione dei vari tratti dell'apparato digerente. Non ho risolto però lo scarico, però ti assicuro che stando bene con lo stomaco e l'esofaco, delle modeste quantità di erbe lassative( è vero che anche le erbe sono aggressive, vedi la Senna per esempio), mi risolvono il problema. Se prendo le erbe in presenza di infiammazioni varie, mi irrita l'erba stessa, e mi fa effetto più blando.

Non hai specificato però se con la dieta pur non dimagrendo era migliorata l'esofagite. Mi pare che tu parli di tre problemi diversi, peso, esofagite e stitichezza

Per ultimo vorrei dire che i rimedi sono sempre gli stessi, la dieta trita e ritrita, tutte le infornazioni sono alla portata di tutti di noi, ma così come quando si parla di consapevolezza e di ego pare che per entrarci nella zucca non basta una vita, lo stesso è con i rimedi difficili da attuare, a volte è solo l'ennesima volta che prendiamo per buona la soluzione, o ci riesce di ottenere i risultati da una dieta. Il piccolo particolare che basta sgarrare una sola volta perchè poi la mucosa ci metta una settimana per guarire, o che è normale per certe persone dovere assumere l'antiacido se vogliamo affrontare un pranzo luculliano Natale e Santo stefano, potremmo doverlo sentire cento volte prima di capirne l'importanza. E tutto questo è importante e l'unico campo di azione visto che non riusciamo con la bacchetta magica a dare libera espressione alla voglia di vivere, di amare, di essere senza constrizioni, di avere un lavoro che ci piace, o la pace dei sensi e amen.
Non ho capito se sei favorevole al limone o no, io mi ci trovavo bene e mi piace non trovavo in lui causa o peggioramento del problema mal di stomaco e reflusso esofageo, e qui in forum c'è una discussione che vale più di ogni altro scritto (tra l'altro quello postato mi è capitato per caso sotto gli occhi mentre facevo una ricerca per tutt'altro ma l'ho messo da parte pensando che potesse venirmi utile) ma non essendo specificato ( o me lo sono perso perchè capita anche questo ) e non dovendo scegliere se farmi curare da questa dottoressa o no, ho dovuto fare una scelta, o non seguo la sua cura oppure lascio che mi curi a suo modo. Ho provato affidandomi. Ora però che non ho trovato riscontro dovrei rifare un'altra scelta ovvero ritornare da lei oppure andare altrove o scegliere altro. Deciderò prossimamente il da farsi.
Ma la sua cura come tutte le altre fatte l'ho seguita a puntino.

Comunque mi piacerebbe abbracciare un tipo di cucina che è poi assomiglia quella di cui andava parlando su questi schermi Era.
E devo dire che la mia delusione è nata proprio dall'accorgermi che non potevo metterla in atto per il problema intestinale di gonfiore etc non per l'esofagite.
Mi sono vista preclusa il mio amore.
Avevo trovato "il mio" modo di amarmi ma non riesco a metterlo in opera perchè il corpo per ora non mi viene dietro.

Ho imparato tante cose e queste cose tipo che lo zucchero bianco fa male mi è bastato leggere il procendimento sbiancante per non volerlo più comprare.
Poi ho imparato a fare il dado come lo ha insegnato Era e proprio ieri ne ho scoperti altri due modi.
Sto scoprendo l'utilità delle spezie.
Ho eliminato il sale che non è integrale perchè come lo zucchero quando vengono raffinati perdono delle proprietà che poi il corpo per poterle assorbire le prende dal corpo stesso

Ho imparato a non associare cibi con altri che diverrebero indigesti...
Mangio sempre insalata prima di ogni pasto.
Ho inserito nella mia dieta la quinoa anche come farina con la quale faccio le torte e di questo devo ringraziare Era che mi ha incuriosito.

Ho iniziato anche a fare il gomasio utile in sostituzione del dado.

Adesso voglio provare le prugne giapponesi humeboshi che poi sono albicocche aspetteva Era che tornasse per chiedere se le aveva.

Ho provato il malto invece dello zucchero quello di riso e non mi piace ma l'ho usato
Ho provato lo sciroppo d'acero ed è buonissimo

Insomma la pianto qui ma potrei andare avanti ancora e ancora mi piace sperimentare e comprendere cosa mi piace e cosa mi fa bene
Ma se il fisico non mi sostiene è logico che mi innervosisco lo sto amando come posso e riesco


P.S. In Ermo c'è tutto ciò di cui ho bisogno
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Bisogna faticare molto di più purtroppo.

me ne sono accorta
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Non ho scritto se sono a favore del limone perchè per la mia personalissima esperienza diciamo che se mangio col giusto stile i cibi, nulla mi fa male; se l'irritazione, per qualche stress forte, o il freddo, o perchè ho sgarrato troppo, è lì pronta a scattare, anche la pastina con olio mi fa male, e allora evito soprattutto agrumi, legumi, caffè, alcol, cioccolatta, formaggi grassi, e passeggio dopo mangiare, giusto il tempo che mi riprenda. Il freddo esaspera tali disturbi, e cambiare dieta procura stress all'intestino che è abitudinario. I fattori in conto sono troppi, passare da una disciplina ad un altra comporta lunghi tempi di adeguamento. La cosa importante è esaminare se veramente si è fatto le cose per bene, se è così potrebbe essere anche inutile continuare con le diete, vuol dire che il cambiamento deve avvenire per altre strade.

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