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Vecchio 23-08-2006, 21.22.43   #26
Sole
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Il simbolo di per se è innocuo ma siamo noi a dargli valore, e può amplificare quello che abbiamo dentro.
Non sto parlando del triplo 6 ora ma dei simboli in generale...


Sono assolutamente d'accordo ed è quello che ho detto in altre parole .. per cui nn ha senso chiamarlo triplo sei .. 3 volte sei .. o intermezzarlo .. in questo vedo superstizione. Anche io l'ho chiamato così, si vero per rispettare chi "soffre" il vederlo scritto.
Cmq, diverse volte è uscita la questione di questo numenro. Ho preso un'occasione per dire cosa pensavo.

Parlando dei simboli in generale molto spesso nascono diatribe sull'origine del simbolo: c'è chi ritiene che esso derivi dall'uomo nel suo tentativo di interpretare l'Universo e chi invece sostiene che provenga da una fonte più alta ed utilizzi l'uomo come interprete. Se è vera la prima al simbolo diamo il valore che riteniamo per cui lavora al livello che gli diamo .. se è vera la seconda allora questo lavora su livelli che noi nn percepiamo se nn in particolari condizioni.. Quando si dice che si lavora sui simboli si intende dire che si contempla e osserva uno di essi per arrivare a ciò che vuole comunicare imprimendolo.. così è vero che entra e lascia un messaggio che lavora in noi .. ma è anche vero che certe porte devono essere aperte.. altrimenti chiunque potrebbe osservare un bel Fiore della Vita ed illuminarsi d'immenso se nn fulminarsi ..

Per me sono vere entrambe le ipotesi.. nn può l'uomo arrivare ad un simbolo se nn per una intuizione .. ma è pur sempre l'uomo che nn potendo altrimenti conferisce un certo modellamento a quell'intuizione.

Questo è una conferma a quanto dici, che un simbolo amplifica, ma per farlo ha bosgno di determinate condizioni.. nn è immediato .. se mi metto una croce addosso nn scaccio i vampiri .. tanto per ridere ..


cmq ripeto, ti ho usato per prendere l'occasione di dire sta cosa che da un pò di presentava.

Ultima modifica di Sole : 23-08-2006 alle ore 21.29.20.
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Vecchio 24-08-2006, 16.15.14   #27
Kael
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per cui nn ha senso chiamarlo triplo sei .. 3 volte sei .. o intermezzarlo .. in questo vedo superstizione.
Io invece vedo il rispetto per qualcosa di più grande che ancora non comprendiamo, e ci andrei con i piedi di piombo in certe cose... Preferisco non vedere troppo spesso certi simboli che rappresentano forze che ancora non controllo ma che anzi mi controllano... tu sei libera di fare come ti pare.

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Vecchio 24-08-2006, 17.38.33   #28
jezebelius
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Io invece vedo il rispetto per qualcosa di più grande che ancora non comprendiamo, e ci andrei con i piedi di piombo in certe cose... Preferisco non vedere troppo spesso certi simboli che rappresentano forze che ancora non controllo ma che anzi mi controllano... tu sei libera di fare come ti pare.

Da quest'ultima cosa che ha scritto Kael volevo fare una domanda.
Visto che il simbolo o l'azione simbolica mette in collegamento il basso verso l'alto, Esistono simboli, o azioni simboliche, che Comprendono il collegamento di un simbolo che nella sua manifestazione è ad un gradino più sotto?
Faccio un esempio.
Se dico B in quanto manifestazione in basso ( simbolo che attiva un certo lavoro in un soggetto ), quando dico A, posso dire che questo, essendo ad un gradino maggiore, comprende anche B?
E se esiste un collegamento nonchè la Comprensione che ne deriva, è vero sempre oppure dipende sempre da chi interpreta?
Nello specifico Kael dice che non conoscendo il simbolo 666 si guarda bene dall'avvicinarsi a questo.
Se dovesse incontrasi, ad esempio, un simbolo che Comprenda il triplice 6 sarebbe stata vana lontananza da questo o è sempre l'individuo che " fa scatenare " ( poichè dentro di lui si compie il collegamento ) queste forze racchiuse?
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“Non deve essere l’alba di luce che deve iniziare ad avvisare la tua anima di tali doveri giornalieri e dell’ora in cui gli incensi devono bruciare sui fornelli; è la tua voce, solo lei che deve chiamare l’alba di luce e farla brillare sulla tua opera, alfine che tu possa dall’alto di questo Oriente, riversarla sulle nazioni addormentate nella loro inattività e sradicarle dalle tenebre in cui versano.”
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Vecchio 03-10-2006, 11.15.01   #29
Sole
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Predefinito Ape

Mi piacerebbe affrontare questo simbolo che si trova nelle più antiche culture: l'Ape.

Se ne ha una prima traccia nella cultura Egizia circa nel IV millennio a.C..
Era anche uno dei nomi attribuito al Faraone dell'Alto Egitto: nzw-bit dove bit sta per Ape appunto.

Il simbolo dell'Ape nasce dalla disperazione del Dio Ra per la morte di Osiride. Le lacrime del Dio cadute a Terra crearono l'Ape. Appena nata l'Ape cominciò ad inseminare tutti i fiori delle terra e produsse la cera e il miele veniva dalla sua acqua. Un Tempio di Osiride fù chiamato Tempio dell'Ape.

Da questo racconto sembra che l'ape sia un simbolo di vita rinnovata, di rinascita continua ... ma una rinascita che avviene a seguito di una morte ..

L'Ape regina mantiene sotto il suo governo tante operaie obbedienti e ben disciplinate... un intero regno costruito per generare un nettare che è il frutto dell'acqua (òla saliva delle api) e il polline di tutti fiori della terra.. mischiati insieme ... tutti i colori, tutti i profumi..

A voi se vi pare...
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Vecchio 04-10-2006, 22.41.12   #30
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L'Ape regina mantiene sotto il suo governo tante operaie obbedienti e ben disciplinate... un intero regno costruito per generare un nettare che è il frutto dell'acqua (òla saliva delle api) e il polline di tutti fiori della terra.. mischiati insieme ... tutti i colori, tutti i profumi..

A voi se vi pare...
Mi pare che l’ape regina mostri i due aspetti, quello oscuro e quello luminoso. Essa castra il fuco durante l’accoppiamento questo direi che è il primo. Quando vola di fiore in fiore segue l’orientamento del sole e inoltre produce il miele e il suo colore è quello del sole, e qui l’aspetto luminoso.
La dea Cibele veniva raffigurata come un’ape regina, magari il nostro Bibliomouse ce ne racconterà la storia se gli va (ottimo il formaggio con il miele ).
E anche il miele è un simbolo, prima di tutto perché per consumarlo si miscela con l’acqua (unione tra secco e umido), e poi anche perché appare in alcune metafore come un alimento legato alla sessualità. Luna di miele dice niente?
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Vecchio 08-10-2006, 19.40.29   #31
Sole
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Bello!
Mi pare quindi di capire che l'Ape è il simbolo dell'integrazione.. l'ape che uccide il maschio dopo averlo integrato in se (maschio femmina).. l'oro e il nero.. anche i Faraoni si vestivano di nero e oro.

Luna di miele... carina proprio ... si mi dice che la sessualità è intesa come energia ma sarebbe interessante capire la Luna come ci entra in mezzo...


p.s.
oh! quante cose dice st'apetta!
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Vecchio 08-10-2006, 20.19.28   #32
Kael
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Quando vola di fiore in fiore segue l’orientamento del sole e inoltre produce il miele e il suo colore è quello del sole, e qui l’aspetto luminoso.
Eh no Shanti... l'ape regina non produce il miele ma si occupa unicamente della procreazione
In pratica sta segregata nell'alveare a sfornare apette operaie... rinchiusa in una prigione dorata, non conosce quasi niente del mondo esterno... e gli unici voli che fa sono quello nuziale in cui si accoppia ed eventualmente quando sciama (ossia quando nasce una nuova regina quella vecchia se ne va a cercare un nuovo posto).

Non lo dico per pignoleggiare, quanto per far notare come la sua esistenza, anche se "regina", non sia per niente facile... Al contrario, credo farebbe volentieri a cambio con un'operaia... un po' di lavoro ma almeno volerebbe nell'aria, annuserebbe il profumo dei fiori, conoscerebbe un po' la vita...
Il suo è un ruolo di "servizio" nei confronti di tutto l'alveare... depone uova fino allo sfinimento... Si sacrifica per il bene della comunità (alveare). In natura funziona ancora così... il "capo" è al servizio del popolo e non viceversa come invece sembra succedere ora fra gli uomini....
Più si sale e più responsabilità e oneri si dovrebbero prendere...

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Vecchio 08-10-2006, 22.29.49   #33
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Grazie per aver specificato Kael, ho scritto un po' a muzzo in effetti di api in generale e facendo un miscuglio

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Luna di miele... carina proprio ... si mi dice che la sessualità è intesa come energia ma sarebbe interessante capire la Luna come ci entra in mezzo...
Al tempo dei Romani gli sposi mangiavano miele per una luna intera dopo il matrimonio, ma non so se c'è un significato magari più antico od esoterico (approssimativa pure qui ).
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Vecchio 06-12-2006, 15.45.21   #34
Ray
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Riprendo il discorso più generale sui simboli, dati gli ultimi stimoli (articoli), per vedere se riusciamo a capire come funzionano o possono funzionare alcuni di essi.

Della natura dei simboli e di parte delle loro funzioni si è già detto qui e in giro, quel che mi pare importante introdurre è che esistono dei simboli diciamo speciali. Tutte le tradizioni ne hanno qualcuno e di solito sono i simboli più importanti e/o rappresentativi, come l'albero della vita cabbalistico, il sigillo di Salomone, l'Enneagramma, l'yinyang ecc.

Questi simboli sono rappresentazioni di Strutture e/o di Processi, che sotto un certo punto di vista sono la stessa cosa.

Cosa vuol dire? Vuol dire che nell'Universo esistono delle Strutture base e dei Processi base che vengono per così dire applicati in tutto e quindi in tutto sono riscontrabili... insomma sono Leggi (più o meno).
Ne deriva che una rappresentazione di esse può essere applicata a qualsiasi cosa, purchè se ne rispetti i Principi su cui poggiano. Da questo la valenza, per esempio, sia nel micro che nel macro.

Questa applicazione può risultare, ad esempio, quella di "misurare" determinati processi o di "conoscere" l'intimo meccanismo su cui la realtà poggia e su cui poggiano gli essere, come l'uomo... insomma l'Essenza.

Per cui ad esempio l'albero sefirotico rappresenta l'emanazione del cosmo passaggio per passaggio (da un certo punto di vista) ma anche la struttura dell'uomo (da quello stesso punto di vista)... vedi il tread (Kabbala) dove Smashan ha spiegato queste cose, per dirne una le due colonne esterne (femminile e maschile) che permettono via via l'emanazione e la produzione del nostro "mondo"... nel micro in questa suddivisione si può riscontrare, per collegamento, la "struttura" orientale di ida, pingdala e shushumna...



Discorso appena accennato e super-espandibile (anche con altri esempi magari)
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Vecchio 13-06-2010, 12.52.11   #35
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Riprendo questo discorso sulla natura dei simboli per provare ad espanderlo in altre direzioni. Per altro, il discorso in realtà è espandibile indefinitamente.

Stiamo accennando in altri tread sulla differenza di una trasmissione orale e una scritta e quali i vantaggi e gli svantaggi di entrambe. Chiaramente ci si riferisce specificatamente a dati esoterico-iniziatici, ossia a verità Tradizionali, ma questa differenza vale a qualsiasi livello.
Senza addentrarmi o riportare qui il discorso, il grosso svantaggio di una trasissione orale è che richiede una continuità di contatti, sia orizzontali (nello spazio) che verticali (nel tempo)... banalmente due persone devono parlarsi. Quello della trasmissione scritta invece riguarda l'effettiva comprensione del ricevente, dipendente fra le altre cose da linguaggio usato, traduzioni, usi e costumi eccetera, per il quale chi dovesse reperire un documento prodotto in altri tempi e luoghi avrebbe le sue bravi difficoltà a comprenderlo appieno, con la conseguente e progressiva perdita di dati.

Il simbolo sopperisce a entrambe queste difficoltà e da questo punto di vista può considerarsi un linguaggio universale.

Questo perchè i simboli sono costruiti sulla base dell'essenza della cosa che devono simboleggiare... caratteristica che spiega anche gli indefiniti livelli di interpretazione possibili. Dato che nell'essenza le cose sono collegate analogicamente, ecco che il simbolo, che riproduce l'essenza, veicola tutte queste cose contemporaneamente.

La comprensione del simbolo quindi, dipende unicamente dal livello evolutivo di chi lo "legge". E' chiaro che è necessario che costui si trovi perlomeno ad uno stato di "ricettività della conoscenza" per godere di una comprenzione intuitiva, ma questa ricettività può sussistere a vari livelli di sviluppo della coscienza e quindi a vari livelli di possibilità di comprensione delle cose. Se questa ricettività è presente però, il simbolo mette direttamente in connessione colui che lo legge con l'essenza simboleggiata e permette la graduale comprensione di questa essenza, tramite ad esempio "meditazione".

Questo rende il simbolo un eccellente strumento di comunicazione iniziato-iniziato, al di là di qualasisi limite spazio temporale. Un iniziato che oggi in occidente viene a contatto con un simbolo orientale di migliaia di anni fa è posto comunque in contatto con l'essenza simboleggiata e quindi la comunicazione, che magari ha subito interruzioni, riprende. Gli antichi incidevano i simboli nella pietra... segno, tra le altre cose, che sentivano il bisogno di tramandare a lungo nel tempo e a genti che probabilmente avrebbero parlato lingue diverse.

Queste consierazioni sono molto generiche ed è possibile espanderle enormemente, cosa che prima o poi avverrà, interesse permettendo. Ma prima di concludere volevo accennare ad uno spunto ancora: la natura analogica del simbolo con la cosa simboleggiata, oltre a spiegare il costante fallimento di ogni tentativo di spiegare i simboli (solo l'interpretazione è possibile), conferisce ai simboli la loro velanza magica. E' proprio il rapporto di analogia che permette a chi lo comprende di agire, tramite il simbolo, sulla cosa simboleggiata...
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Vecchio 14-06-2010, 11.25.40   #36
Enoch
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Senza addentrarmi o riportare qui il discorso, il grosso svantaggio di una trasissione orale è che richiede una continuità di contatti, sia orizzontali (nello spazio) che verticali (nel tempo)... banalmente due persone devono parlarsi.
Scusate se mi intrometto a discorso già iniziato ma mi chiedevo come mai il tempo lo vedete come una linea verticale.
Ognuno chiaramente lo può vedere e rappresentare come vuole ma visto che il thread parla di simboli non credo sia preciso riportarlo come una linea verticale poichè a livello archetipico l'idea del tempo è rappresentata da una linea orizzontale.
Infatti i grafici riportanti una successione di eventi temporali sono formati da una linea orizzontale.
Se il grafico dovesse rappresentare una sequenza di eventi passati-presente futuro il passato starebbe a sinistra il presente al centro e il futuro a destra.
Tra l'altro anche la PNL ha stabilito questa cosa notando la posizione assunta involontariamente dagli occhi delle persone quando si chiede,as es., di ricordare una cosa passata , presente o futura.
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Vecchio 14-06-2010, 12.28.55   #37
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Scusate se mi intrometto a discorso già iniziato ma mi chiedevo come mai il tempo lo vedete come una linea verticale.
Ognuno chiaramente lo può vedere e rappresentare come vuole ma visto che il thread parla di simboli non credo sia preciso riportarlo come una linea verticale poichè a livello archetipico l'idea del tempo è rappresentata da una linea orizzontale.
Infatti i grafici riportanti una successione di eventi temporali sono formati da una linea orizzontale.
Se il grafico dovesse rappresentare una sequenza di eventi passati-presente futuro il passato starebbe a sinistra il presente al centro e il futuro a destra.
Tra l'altro anche la PNL ha stabilito questa cosa notando la posizione assunta involontariamente dagli occhi delle persone quando si chiede,as es., di ricordare una cosa passata , presente o futura.
nzomma...

A parte il fatto che ho rappresentato il tempo in verticale rispetto allo spazio e non di per se, e nel simbolismo della croce se vuoi metterci spazio e tempo così vanno, anche la cosa del movimento degli occhi non torna. E' vero che si spostano a destra e sinistra, ma a destra in alto e sinistra in basso (spazio e tempo non sono separabili). Per la linea orizzontale a rappresentare il tempo poi è questine solo moderna e profana. Tradizionalmente il tempo è ciclico e viene rappresentato dalla spirale o dal cerchio... quindi sia un movimento alto-basso che destra-sinistra.
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Vecchio 14-06-2010, 13.09.59   #38
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E' vero che si spostano a destra e sinistra, ma a destra in alto e sinistra in basso
No, destra centro e sinistra in alto, in basso e in mezzo sono diversi.
Sono sempre futuro, presente e passato, ma in alto lavori con la memoria, in basso con i dati che ti stanno arrivando ed in centro con un mix.
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Vecchio 18-06-2010, 12.32.27   #39
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No, destra centro e sinistra in alto, in basso e in mezzo sono diversi.
Sono sempre futuro, presente e passato, ma in alto lavori con la memoria, in basso con i dati che ti stanno arrivando ed in centro con un mix.
Scusa, ma allora destra alto sarebbe memoria futura? Destra e sinistra in questo caso mi spostano sul tempo e alto basso sulla fonte delle informazioni (memoria, dati esterni ecc.)?
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Vecchio 18-06-2010, 16.33.43   #40
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L'occhio a ds. è tipico di una persona che sta mentendo, poichè non stà ricercando le informazioni nella sua memoria (nel passato che è a sin) ma le sta inventando.
L'alto e il basso si potrebbero ricollegare al tipo di dato o di emozione ricordata.
Per es:
ricordo di una bella esperienza sn-alto.
ricordo di una brutta esperienza sn-basso.
stò inventando una barzelletta? ds-alto
voglio trovare il modo di punire un mio nemico? ds-basso

Se una persona è mancina ds e sn si invertono.
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Vecchio 18-06-2010, 21.28.43   #41
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Scusa, ma allora destra alto sarebbe memoria futura?
Si anche se è difficile associare la parola memoria al futuro. In realtà abbiamo tutti delle informazioni sul futuro, quanto meno quello prossimo. Informazioni che comunque sono memorizzate
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Destra e sinistra in questo caso mi spostano sul tempo e alto basso sulla fonte delle informazioni (memoria, dati esterni ecc.)?
Memoria, dati non ancora elaborati e dati esterni.

Enoch, quando inventi e crei realmente punti più o meno al centro ma in realtà sfochi la vista... non guardi veramente.

Tutto questo discorso si associa anche al fatto che lo sguardo verso l'alto spinge al sacro (qualcosa di cui abbiamo memoria seppur inconscia)

Credo che forkerò la discussione
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Vecchio 19-06-2010, 23.27.37   #42
Enoch
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Quindi Dio è in alto, in cielo, il diavolo è in basso, sottoterra.
Più generalmente assocerei all'alto tutto ciò che è positivo, al basso tutto ciò che è negativo.
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