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Vecchio 16-07-2010, 18.17.47   #1
Enoch
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Se volete posto la bozza di un documento mostrante un protocollo di mia invenzione per ridurre ed eventualmente invertire i danni dell'invecchiamento a livello cellulare, oltre che promuovere la salute in generale dell'intero organismo.
Il tutto è basato su sostanze naturali e non dovrebbe avere effetti collaterali.
Il costo annuo degli integratori è di 250/500 euro, a seconda da quale fornitore decidete di procurarvi gli estratti e le vitamine.

Il protocollo completo – la pratica.

CICLO ON (3 mesi)


Estratto secco di astragalo integrale (5 g) ES 6:1
oppure estratto secco titolato in astragalosile IV 50mg di principio attivo
oppure decotto di radice di astragalo 30g

500 mg Chitosano (*1)
50 mg pepe nero
50 mg EDTA

Multi vitaminico generico (*2)
Vitamina C da rosa canina o da Acerola (500 mg)


CICLO OFF (3 mesi)

Resveratrolo
DMAE 200 mg/ PABA 200mg (MD = 12g / MDG 3g)
Mix di Antiossidanti ricavati da piante (picogenolo, curcumina, quercitina)

Multi vitaminico generico
Vitamina C da rosa canina o Acerola (500 mg)


1*) Includere almeno uno di questi ingredienti, preferibilmente il chitosano. Se sono presenti tutti e tre si consiglia di ridurre di almeno il 30% la quantità di estratto di astragalo.

2*) L'estratto di acerola e il multi vitaminico dovrebbero essere presi una volta ogni 4 giorni poiché potrebbero interagire con la telomerase. In realtà non sono stati fatti studi riguardante l'espressione della telomerase sulle vitamine in generale, ma in questo caso è stato applicato il principio del rapporto rischio/beneficio. Le vitamine fanno bene, ma per la salute generale dell'organismo a lungo termine è meglio lasciare lavorare indisturbato il processo di rigenerazione del DNA.
Le vitamine andrebbero comunque prese il più lontano possibile (12 ore) dall'assunzione di astragalo.


Ditemi se volete il papiro che spiega le ragioni di ogni singolo componente.
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Vecchio 16-07-2010, 18.32.42   #2
Uno
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Ho spostato il messaggio perchè non c'entrava nulla con l'altro 3d.

Lo lascio ma ti assumi tu ogni responsabilità su quello che hai scritto, io posso solo dire che chi sia interessato potrebbe/dovrebbe comunque chiedere informazioni al proprio medico
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Vecchio 16-07-2010, 19.01.28   #3
Sole
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e non dovrebbe avere effetti collaterali.

Scusa come dovrebbe?? E se ne avesse come ti comporti paghi i danni? Uno ha già fatto presente che ti assumi ogni responsabilità ceh con un dovrebbe sembrava declinassi...
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Vecchio 16-07-2010, 23.37.21   #4
Enoch
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Scusa come dovrebbe?? E se ne avesse come ti comporti paghi i danni? Uno ha già fatto presente che ti assumi ogni responsabilità ceh con un dovrebbe sembrava declinassi...
Certo che declino ogni responsabilità, ci mancherebbe!
Del resto di anche molte cose scritte nel forum se non eseguite in maniera adeguata, o capite male, potrebbero provocare danni. Chi se ne assume in questo caso la responsabilità?

Nota polemica a parte, ritengo che una persona prima di provare ad iniziare una qualsiasi cura o terapia (sia in campo medico od altro) debba prima di tutto fare ricerche personali e/o parlando con un esperto in materia. Certo che se però bisogna ricordarlo tutte le volte ....
... ribadisco il concetto ....la responsabilità è personale.

Per quanto riguarda l'assumere singolarmente i singoli ingredienti nel caso di persona sana, non avente particolari problemi, allergie od intolleranze, i dosaggi sono molto al di sotto della massima dose tollerabile stabilita per le singole sostanze.
Questo non sono io che lo garantisco, ma gli studi che sono stati fatti a riguardo.
Nel documento , che non ho postato, alcuni sono comunque citati, in ogni caso per chi usa internet non è difficile trovare informazioni.

Il "dovrebbe" si riferisce proprio a situazioni particolari, oppure al fatto di come potrebbero interagire i componenti presi tutti assieme o con dei farmaci che la persona stà prendendo.
Trattandosi quasi tutti di sostanze di origine vegetale si può ragionevolmente dire che il rischio è basso.

In questi casi bisogna poi sempre parlare al condizionale usando le parole "dovrebbe", "sembrerebbe", "parrebbe" poichè la legge vieta di fare affermazioni specifiche riguardanti le proprietà curative di un qualcosa, a meno che non sia brevettato ed inserito nella lista dei farmaci approvati.

Per fare un'esempio non potrei dire che un decotto di corteccia di salice ha delle proprietà curative, però potrei affermare che l'aspirina possiede proprietà medicinali.
Il che a mio giudizio è un controsenso poichè anche una quantità appropriata di salice contiene lo stesso principio attivo dell'aspirina, l'acido acetilsalicilico.

Quindi, come mi fate notare, non trattandosi di sostanze brevettate e/o registrate come medicinali il parlare al condizionale non solamente è d'obbligo, ma richiesto espressamente dalla legge.

D'altro canto la legge prevede entro certi limiti anche la libertà in campo terapeutico ed è a quella che io mi appello.

Il mio post non dovrebbe essere quindi inteso come un invito ad assumere quelle sostanze, non dovrebbe essere nemmeno inteso come cura per qualsiasi tipo di malattia o disturbo.
Deve essere solamente considerato come spunto per discutere/esaminare i risultati di alcuni studi fatti sulle singole sostanze presenti nella formula.

Con calma posterò una breve descrizione dei vari componenti della formula in modo che ognuno possa conoscere le varie proprietà.

Ultima modifica di Enoch : 16-07-2010 alle ore 23.49.32.
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Vecchio 16-07-2010, 23.41.21   #5
Enoch
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Ho spostato il messaggio perchè non c'entrava nulla con l'altro 3d.

Lo lascio ma ti assumi tu ogni responsabilità su quello che hai scritto, io posso solo dire che chi sia interessato potrebbe/dovrebbe comunque chiedere informazioni al proprio medico
Hai fatto bene a spostarlo, poichè scritto in quella maniera centrava ben poco.
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Vecchio 17-07-2010, 10.01.50   #6
Sole
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Volente o nolente, la responsabilità di quello che inviti ad assumere resta tua, che tu ne conosca gli effetti o meno. Non sottovalutare certe cose.

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Vecchio 18-07-2010, 10.21.47   #7
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Certo che declino ogni responsabilità, ci mancherebbe!
Del resto di anche molte cose scritte nel forum se non eseguite in maniera adeguata, o capite male, potrebbero provocare danni. Chi se ne assume in questo caso la responsabilità?
Beh specifico sempre, onde evitare equivoci, quando si danno suggerimenti che potrebbero essere dannosi. Non lo faccio solo per evitare problemi legali, lo faccio anche per un discorso di responsabilità morale.
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Con calma posterò una breve descrizione dei vari componenti della formula in modo che ognuno possa conoscere le varie proprietà.
Aspettiamo
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Vecchio 18-07-2010, 12.10.48   #8
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Per fare un'esempio non potrei dire che un decotto di corteccia di salice ha delle proprietà curative, però potrei affermare che l'aspirina possiede proprietà medicinali.
Il che a mio giudizio è un controsenso poichè anche una quantità appropriata di salice contiene lo stesso principio attivo dell'aspirina, l'acido acetilsalicilico.
Eh, ma ci devi mettere l'aceto.
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Vecchio 21-07-2010, 08.47.19   #9
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Iniziamo l'argomento parlando dell'astragalo: il "pilastro" principale del protocollo sperimentale antinvecchiamento.
Le virtù dell'astragalo sono innumerevoli, qui parleremo solamente quelle riguardanti gli effetti antinvecchiamento.

Astragalo (Astragalus membranaceus)

L’astragalo è un leguminosa originaria della Mongolia, che è ora molto diffusa in Siberia, Cina e Corea del Nord. La radice di astragalo è una delle sostanze principali delle medicine tradizionali di Cina e Giappone e quella che ha trovato i maggiori riscontri per la sua azione immunostimolante in recenti ricerche scientifiche.

Negli ultimi anni sono poi stati sviluppati dei rimedi a base di estratti ricchi in saponine dell’astragalo (gli astragalisidi I, II, III, IV….) che avrebbero evidenziato un’azione di attivazione dell’enzima telomerasi , che è l’enzima che riallunga i telomeri, ossia le parti terminali dei cromosomi che costituiscono il DNA il cui accorciamento è costante con l’avanzare dell’età a causa delle continue replicazioni cellulari e che dopo un certo limite (limite di Hayflick, pari a circa 50 replicazioni cellulari) renderebbe impossibile il rinnovamento cellulare e dei tessuti esponendoli quindi alle note degenerazioni tipiche dell’invecchiamento (e di alcune patologie che lo emulano).

Agendo in questo senso queste particolari molecole dell’astragalo sarebbero dunque tra i più potenti agenti anti-invecchiamento (capaci in teoria di portare addirittura a un ringiovanimento biochimico dei tessuti in cui si attiverebbe la telomerasi). Questa azione sui telomeri è stata dimostrata in vivo e in modelli animali (mentre sono in corso alcune misurazioni sull’uomo che per ora non hanno raggiunto la numerosità sufficiente per essere rilevanti a livello statistico) sarebbe peraltro alla base dell’attività immunostimolante dell’astragalo che appunto agirebbe sul rinnovo e la moltiplicazione delle cellule del sistema immunitario.
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Vecchio 26-07-2010, 22.06.57   #10
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Passiamo ora a descrivere il "secondo pilastro" del protocollo sperimentale.

RESVERATROLO

l resveratrolo è una classe di antiossidanti scoperta per la prima volta nel vino.
E' noto, infatti, che un bicchiere di vino al giorno possa influenzare in maniera significativa la nostra salute, nonostante contenga una quantità infinitesima di principio attivo.
Leggermente diverso è il discorso quando se ne assume una quantità maggiore (non tramite il vino, mi raccomando!) tramite gli integratori. Cerchiamo di capirne il perché.

Resveratrolo e mitocondri
Un articolo della rivista Fortune, negli Stati Uniti, spiega come il resveratrolo agisca su diverse molecole nel corpo umano, tra cui il gene siRT1 gene sirT1. A sua volta, il siRT1 favorisce lo sviluppo di un nuovi mitocondri, che sono i generatori di energia nelle nostre cellule. Il beneficio è che mentre i vecchi mitocondri emettono gran parte dei radicali liberi, dannosi per la salute, i nuovi mitocondri convertono l’energia delle cellule in modo perfetto. È come cambiare la propria auto vecchia con un modello ibrido più potente e in sintonia con l’ambiente! Il risultato finale è che il resveratrolo ringiovanisce letteralmente il vostro corpo a livello cellulare. Come sosteneva l’articolo di Fortune, “Il risultato provocato dal resveratrolo, ovvero i mitocondri, può bastare per spiegare i molti effetti miracolosi prodotti negli studi sugli animali. In particolare, questo effetto probabilmente spiega le capacità di correre a velocità olimpionica osservate nei topi”.

Resveratrolo e longevità
In precedenza gli studi sulla molecola avevano dimostrato la sua capacità di prolungare la vita di lieviti, vermi e moscerini.
Un recente studio mostra che il resveratrolo estende la durata della vita di animali vertebrati come pesci e presumibilmente quella degli esseri umani.
I ricercatori hanno aggiunto il resveratrolo alla dieta giornaliera dei pesci prolungando la loro aspettativa di vita e rallentato la progressione dei problemi organici legati all'invecchiamento.
I ricercatori hanno osservato che i pesci con la più bassa dose di resveratrolo hanno vissuto mediamente il 33% in più dei pesci con una dieta normale, mentre i pesci alimentati con la dose più alta di resveratrolo hanno vissuto il 55% in più.
Essi concludono osservando che il resveratrolo è stato finora il primo composto che ha dimostrato di prolungare la vita di una così ampia varietà di gruppi di animali e potrebbe diventare la pietra angolare su cui basare la creazione di farmaci atti a prevenire le complicanze dell'età senile.

Ultima modifica di Enoch : 26-07-2010 alle ore 22.13.01. Motivo: Correzione errori ortografici
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Vecchio 02-08-2010, 22.03.13   #11
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Passiamo ora ad analizzare un altra sostanza: il PABA
Ecco qui un breve riassunto della sua storia e delle sue possibili applicazioni.

Acido Para-aminobenzoico o PABA
E' un componente molto conoscito nell'industria cosmetica; in questo contesto è stato usato come uno dei componenti base di molte creme solari poiché è in grado di bloccare o ridurre notevolmente i danni causati dai raggi ultravioletti.
L' acido parabenzoico è in grado di prevenire e proteggere la pelle dai danni provocati dal sole anche se assunto nella forma orale.

La "vitamina" anti capelli grigi
Una applicazione molto interessante di questa sostanza versatile è dovuta al suo potenziale di riportare i capelli grigi al loro colore naturale.
Nel 1941 il dott. B. F. Sieve constatò che l'amministrazione giornaliera di 200mg di PABA ,per due mesi, ebbero l'effetto di scurire in maniera marcata i capelli di 30 dei suoi pazienti.
Il Dr. Chris Zarafonetis (1964) descrisse 5 casi di notevole cambiamento di colore di capelli ed anche di ricrescita su 20 pazienti che stavano seguendo per altri motivi una terapia a base di PABA.
In questo caso il dosaggio era stato da un minimo di 6 ad un massimo di 24 grammi giornalieri per almeno 6 settimane.
Egli non speculò sul meccanismo alla base della ricolorazione dei capelli ma sottolineò che gli effetti erano altamente variabili e che avrebbero richiesto estesi periodi di somministrazione.
Il colore dei capelli veniva comunque perso in 3-4 settimane dalla sospensione del medicamento.
E' chiaro che gli effetti di ricolorazione del PABA non sono universali, ma qualsiasi terapia che ha come risultato di rendere reversibile una condizione fino ad ora irreversibile come i capelli grigi , anche se con il 10-25% di probabilità ,dovrebbe essere comunque considerata significativa e degna di ulteriore attenzione.

PABA come un composto Anti-Crosslinking
La teoria di invecchiamento causata dal crosslinking (indesiderabili legami molecolari che si formano tra le proteine cellulari causati dall'eccesso di radicali liberi) fu formulata dal professor Johan Bjorksten nel 1974.
Il professore teorizzò che questi crosslink impediscano il funzianomento del corpo, Il cui risultato finale è l'invecchiamento.
Il PABA appare rallentare, ed in alcuni casi anche invertire, la formazione dei legami di crosslink nelle strutture proteiche dei tessuti connettivi, il collagene in particolare.
E' stato utile nel risolvere od alleviare i sintomi delle malattie fibrotiche e dello scleroderma.
Zarafonetis (1964) ha trovato che il PABA ha marcati effetti terapeutici , usando dosi di 12 grammi giornalieri.
Zarafonetis ha anche usato l'acido parabenzoico per trattare dermatiti erpetiche (200 mg, 4-5 volte al giorno), e la vitiligine .

Potenziale effetti collaterali e precauzioni
Alti dosaggi di PABA sono generalmente ben tollerati. Il principale effetto collaterale è la comparsa di diarrea e nausea, che si risolve con la cessazione dell'assunzione, o abbassando il dosaggio.
Il PABA è solubile in acqua, è rapidamente eliminato nelle urine, e deve quindi essere amministrato in più dosi divise per la giornata.
Pearson and Shaw riportano che loro stessi hanno assunto almeno tre grammi di PABA al giorno apparentemente senza avere effetti negativi sulla loro salute.
Il PABA interagisce in maniera con gli antibiotici sulfamidici, per cui ne andrebbe evitata l'assunzione.

PABA - Conclusioni
Pearson and Shaw hanno descritto il PABA come un antiossidante che dovrebbe: (1) rallentare il processo del crosslinking; (2) aumentare la flessibilità del corpo in generale; (3) promuovere la fluidità della membraba cellulare; (4) provvedere protezione contro ozono, fumo e altri inquinanti; (5) alleviare le infiammazioni dovute alle artriti; e (6) riportare i capelli al loro colore originale, a seconda dei dosaggi e delle altre sostanze usate come integratori, a circa del 10-25% delle persone.
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Vecchio 15-08-2010, 16.22.33   #12
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Un'altra sostanza degna di nota, che agisce in sinergia con il PABA è il:

DMEA

Il DMAE (2,2-dimetilamminoetanolo) è un composto naturale che si trova fisiologicamente, a basse concentrazioni, nel cervello e in alcuni cibi (specie sardine ed acciughe).
Il DMAE agisce come precursore dell’acetilcolina, che è un neurotrasmettitore coinvolto sia nelle attività cerebrali che in quelle motorie.
Per questo motivo gli effetti del DMAE si ripercuotono a diversi livelli, come viene brevemente riportato di seguito:
  • Rinforza la memoria.
  • Migliora le capacità di apprendimento.
  • Favorisce lo stato di vigilanza e la lucidità mentale.
  • Migliora il tono dell’umore.
  • Favorisce il riposo notturno, promovendo un sonno fisiologico.
  • Riduce il senso di fatica.
  • Riduce il bisogno di dormire.
  • Favorisce i cosiddetti “sogni coscienti”.
  • Incrementa le energie fisiche.
  • Migliora il tono muscolare e l’ossigenazione del sangue.
  • Favorisce la perdita di peso corporeo.
  • Antiossidante, anti-invecchiamento.
  • Allunga la durata di vita in alcune specie animali.
  • Riduce i depositi di lipofuscina.


A parte la funzione di blando stimolante cerebrale, l'applicazione del DMAE che ci interessa approfondire è questa:

DMAE e depositi di lipofuscina

E' stato notato infatti che le cellule di un organismo anziano accumulano al loro interno una sostanza chiamata lipofuscina e che non esistano meccanismi naturali noti per permettere l'eliminazione di questa sostanza.
Le macchie sulla pelle degli anziani sono un esempio di accumulo di questa sostanza.
La divisione cellulare, fino a quando è attiva, allevia il problema: le due cellule appena nate si dividono il “carico tossico”.
Che dire dell'accumulo di questa sostanza nei neuroni cerebrali, cellule che praticamente ci accompagnano fin dalla nascita e che non si dividono ?
E' li che ci sono i maggiori problemi.
Per alcuni studiosi l'accumulo di lipofuscina aumenta il rischio malattie neurovegetative, tipo morbo di Alzheimer o Parkinson.
Benché le cellule non dispongano di un enzima per “digerire” e rimuovere la lipofuscina in sostanze più semplici sono state scoperte alcune molecole che permettono alle cellule di liberarsi dalla lipofuscina. La centrofenossina sembrerebbe quella che ha il maggior grado di efficacia.
In Italia questa sostanza è classificata come farmaco, quindi non è possibile usarla per scopi riguardante la prevenzione dell'invecchiamento.
A questo proposito ci vengono in aiuto altre due molecole disponibili come integratori: il DMAE e il PABA.
La sinergia sviluppata dalle due molecole sembrerebbe essere in grado di ridurre l'accumulo e addirittura di rimuovere dalle cellule questo prodotto di scarto metabolico.

Per quanto riguarda dosaggi, effetti collaterali, ecc. sono disponibili sul web sufficienti informazioni per chi volesse approfondire.

Ultima modifica di Enoch : 15-08-2010 alle ore 16.28.50.
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Vecchio 16-08-2010, 22.34.56   #13
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PICOGENOLO – Estratto di pino dalle proprietà stupefacenti

Immaginate un farmaco capace di: migliorare la circolazione sanguigna generale ed a livello periferico, ridurre la pressione arteriosa, ridurre il colesterolo cattivo ed aumentare quello buono, avente funzione antitrombotica, in grado di migliorare la produzione di collagene, con effetto antinfiammatorio, potenziare il sistema immunitario, minimizzare i danni da esposizione alla luce UV, “rigenerare” la vitamina C.
Ebbene il picogenolo (o picnogenolo) è risultato essere in grado di fare tutto questo, e grazie al fatto che è una sostanza totalmente naturale non presenta effetti collaterali di rilievo.
E' facilmente comprensibile perché questa sostanza non debba mancare nella nostra lista degli ingredienti del protocollo.
Il picogenolo è il nome commerciale di una particolare classe di sostanze (procianidine oligomere o OPC) estratte dalla corteccia di pino marittimo francese.
Non è stato possibile individuare un singolo principio attivo, ma è piuttosto la sinergia formata dall'insieme delle sostanze presenti nell'estratto che permettono alle persone che l'assumono di ottenere miglioramenti significativi delle condizioni di salute generali.
Gli indiani d'America hanno insegnato agli esploratori come curarsi dallo scorbuto e di rimettersi completamente nel giro di pochi giorni utilizzando decotti a base di aghi e germogli di pino.
Alcuni popoli dell'Europa dell'est tradizionalmente masticano la resina ricavata dei pini, con ottimi risultati (e non solo) per quanto riguarda il mantenere in salute le gengive e i denti.
Anche se la maggior parte dei benefici sopracitati riguardano studi effattuati utilizzando il picogenolo ricavato da pini marittimi francesi, con un proceso di estrazione e purificazione brevettato, gli estratti di pino generico titolati in OPC è molto probabile che diano risultati simili.
Quindi un generico estratto di pino costando circa 10 volte meno rispetto al prodotto di marca è sicuramente vantaggioso per quanto riguarda il rapporto beneficio / prezzo ed è quindi un conveniente sostituto rispetto al prodotto di marca.
L'unico effetto collaterale degno di nota è quello di causare nausea/vomito se si prende una mega-dose a digiuno, probabilmente a causa delle sue doti astringenti.

Ultima modifica di Enoch : 16-08-2010 alle ore 22.42.06.
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Vecchio 21-08-2010, 00.59.38   #14
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EDTA (Acido etilendiamminicotetracetico )

Questo è l'unico “ingrediente” della formula che non è naturale in quanto è un composto chimico di sintesi.
Lo scopo dell'introduzione di questa molecola è quella di aumentare l'assorbimento del principio attivo dell'astragalo, come uno studio sembra suggerire, ma una volta introdotta nell'organismo essa esplica anche un'azione molto particolare: ovvero quella di “chelare” gli ioni metallici, ovvero legarsi in maniera stabile con essi, per poi espellerli mediante l'urina.
Siccome disintossicare il corpo dai metalli pesanti è sicuramente utile per quanto riguarda la salute in generale ecco una descrizione di come l'EDTA è utilizzato in campo medico.
Una applicazione tipica dell'EDTA è la sua somministrazione per via endovenosa (con vitamine e sali minerali) nei casi di avvelenamento da metalli pesanti.
Essendo una molecola che il corpo non utilizza essa viene velocemente “intercettata” ed espulsa dall'organismo tramite i reni, assieme naturalmente ai metalli con cui si è legata nel frattempo.
Se viene presa per via orale l'azione chelante è molto meno efficace rispetto alla via endovenosa (solo il 5% passa nel torrente sanguigno, mentre il resto rimane nell'intestino).
L'EDTA, inoltre, non è in grado di passare la barriera ematoencefalica. Nonostante ciò è in grado di rimuovere i metalli dal cervello per via della naturale, lenta diffusione delle varie sostanze tra i vari organi del corpo (osmosi).

EDTA – meccanismo di azione

Come stato detto l'EDTA ha una particolare affinità per gli ioni metallici, in particolar modo per i metalli pesanti.
Esso infatti ha una propria scala di “preferenze” per quanto riguarda i metalli a cui legarsi. Se incontra un metallo che gli “piace” di più lascia quello che stava trasportando per prendere il nuovo arrivato.
Questa è una lista incompleta delle sue “preferenze” per quanto riguarda gli ioni metallici (lista ordinata in ordine crescente) :
  • K+ (potassio)
  • Na+(sodio)
  • Mg2+(magnesio)
  • Ca2+(calcio)
  • Cr2+(cromo)
  • Fe2+(ferro)
  • Al3+(alluminio)
  • Zn2+(zinco)
  • Pb2+(piombo)
  • Sn2+(stagno)
  • Ni2+(nichel)
  • Cu2+(rame)
  • Hg2+(mercurio)

L'EDTA disponibile normalmente in commercio non è l'acido puro ma il sale sodico.
Se viene assunto senza aggiungere ad esso degli opportuni elementi minerali potremmo avere un problema in quanto l'EDTA si “ciuccierà” avidamente il calcio presente nel nostro organismo e potrebbe quindi provocare come minimo un ipocalcemia, ovvero una carenza di calcio.
Per ovviare al problema all'assunzione EDTA si associa ad esso anche una integrazione di sali calcio.
Un altro minerale (utile al ns. organismo) che potrebbe essere chelato ancora più avidamente del calcio è lo zinco.
Il mio suggerimento è quindi di associare all'assunzione di EDTA anche dello zinco.
In teoria (come si vede dalla tabella) andrebbe usato anche del rame ma in pratica si è notato che l'EDTA non chela il rame poiché nel nostro organismo normalmente non è presente in forma ionica.
Se si associasse all'EDTA del rame inoltre si riuscirebbe a chelare solo il mercurio, ma il piombo ed altri metalli potenzialmente tossici con affinità minore del rame verrebbero lasciati nell'organismo.
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Vecchio 02-09-2010, 19.14.37   #15
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Cosa usi come antinfiammatorio naturale?
Ho subito una tonsillectomia non proprio corretta che mi ha lasciato la gola troppo scoperta e con dei grappoli su cui si ci attaccano le placche, anche sono soggetta alle faringiti ormai croniche che non giovano certo alle mie corde vocali e spesso ho fatto ricorso agli antinfiammatori tradizionali.
Ora uso la propoli spray o tintura madre diluita, o spray di acido ialuronico ma non sono proprio soddisfatta e mi costa pure parecchio visto il consumo che ne faccio.
Sto seguendo una cura omeopatica per l'allergia ma il problema gola non è risolto.
Cosa sai dirmi in merito?
Ma la domanda è rivolta anche a tutti ovviamente
__________________
"Mi manca già la tua presenza, ma fai parte di me e per questo non sei mai andata via"
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Vecchio 21-09-2010, 14.46.24   #16
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Cosa usi come antinfiammatorio naturale?
Ho subito una tonsillectomia non proprio corretta che mi ha lasciato la gola troppo scoperta e con dei grappoli su cui si ci attaccano le placche, anche sono soggetta alle faringiti ormai croniche che non giovano certo alle mie corde vocali e spesso ho fatto ricorso agli antinfiammatori tradizionali.
Ora uso la propoli spray o tintura madre diluita, o spray di acido ialuronico ma non sono proprio soddisfatta e mi costa pure parecchio visto il consumo che ne faccio.
Sto seguendo una cura omeopatica per l'allergia ma il problema gola non è risolto.
Cosa sai dirmi in merito?
Ma la domanda è rivolta anche a tutti ovviamente
Scusa se ti rispondo così tardi ma sono appena tornato dalle vacanze.
Per quanto riguarda il tuo problema sembrerebbe che più di un antinfiammatorio avresti bisogno di un antibatterico.
Non so se potrebbe giovare al tuo problema: comunque una sostanza naturale ed economica potrebbero essere i chiodi di garofano. Anche se il sapore è disgustoso prova a masticarne qualcuno e cerca di deglutire in modo da raggiungere le placche.
Potresti anche tentare di pulire le placche con un cotton-fioc imbevuto di un decotto concentrato di chidi di garofano.
Per la pulizia col cotton-fioc ritengo sia utile utilizzare anche acqua ossigenata (12 vol).
Se vuoi fare gargarismi devi diluirla in acqua.
Se eventualmente le placche siano contaminate anche da candida (tipo afte) è estremamente utile l'utilizzo del bicarbonato di sodio.
Di più non saprei dirti perchè per mia fortuna non ho mai avuto seri problemi di questo tipo.
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Vecchio 16-10-2010, 14.57.50   #17
Enoch
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Nelle mie ricerche mi sono imbattuto nella Portulaca Oleracea.
Sembrerebbe essere una pianta dalle proprietà molto interessanti.
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Nome:  portulaca.JPG
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Piantina della famiglia delle Portulacacee, con aspetto prevalentemente strisciante, fusti carnosi, piccole foglioline succulente e fiorellini gialli che sbocciano solo in pieno sole. E' molto comune nei terreni asciutti e sabbiosi, teme il freddo e il gelo, perciò in inverno sparisce completamente, ma si autosemina con facilità. Ne esistono anche parecchie varietà coltivate a scopo ornamentale, con fiori di diversi colori.
E' completamente commestibile, si mangiano sia le sommità che i fiori in insalata o cotti. Contiene alte quantità di acidi grassi ed antiossidanti , tanto che un tempo veniva utilizzata contro lo scorbuto e pare sia utile in caso di infezioni delle vie urinarie.
Cento grammi di pianta fresca contengono circa 300-400mg di omega 3, 12.2 mg di alfa tocoferolo (Vitamina E), 26 mg di acido ascorbico, 1.9 mg di beta carotene e 14.8 mg di glutatione.
Uno studio fatto sulla drosofila conferma le proprietà antinvecchiamento della portulaca in quanto l'estratto acquoso ha allungato la lunghezza della vita di oltre il 60%, rispetto al gruppo di controllo.
Enoch non è connesso  
 


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