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Vecchio 24-10-2011, 10.21.04   #1
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Predefinito Astronauta in cura in luogo segreto

E' uno strano luogo di cura posto tra la montagna e la valle, vi salgo per prendere una medicina salva vita, forse un antiallergico, ma rispettoa poco prima sono stati rimossi gli scalini che rendevano accessibile il sito. Mi arrampico come posso, è rischioso, posso cadere giù, e solo facendo uno sforzo coraggioso entro.
Mi aggiro nei cunicoli per cercare la siringa, e con la coda dell'occhio intravvedo un astronauta, malato speciale, che è nello spazio attiguo al corridoio. Io faccio finta di non vederlo, ecco perchè avevano tolto le scale!
Il medico è mio fratello, è giù nella valle con altri pellegrini, mi affaccio dalla finestrella per dirgli che ho preso la medicina, ma lui vedendomi lassù si preoccupa, capisco perchè, potrei certo disturbare l'uomo della missione affidato alle sue cure in segreto. Non indugio oltre, e cerco di uscire, ma un balordo da strada mi frega ed entra, faccio in modo di farlo tornare fuori, al terzo tentativo ci riesco e chiudo la porta di sicurezza facendolo sapere a mio fratello. Resto col dubbio che la porta sia veramente chiusa, temo che non avesse serratura.
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Vecchio 24-10-2011, 12.02.52   #2
griselda
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E' uno strano luogo di cura posto tra la montagna e la valle, vi salgo per prendere una medicina salva vita, forse un antiallergico, ma rispettoa poco prima sono stati rimossi gli scalini che rendevano accessibile il sito. Mi arrampico come posso, è rischioso, posso cadere giù, e solo facendo uno sforzo coraggioso entro.
Mi aggiro nei cunicoli per cercare la siringa, e con la coda dell'occhio intravvedo un astronauta, malato speciale, che è nello spazio attiguo al corridoio. Io faccio finta di non vederlo, ecco perchè avevano tolto le scale!
Il medico è mio fratello, è giù nella valle con altri pellegrini, mi affaccio dalla finestrella per dirgli che ho preso la medicina, ma lui vedendomi lassù si preoccupa, capisco perchè, potrei certo disturbare l'uomo della missione affidato alle sue cure in segreto. Non indugio oltre, e cerco di uscire, ma un balordo da strada mi frega ed entra, faccio in modo di farlo tornare fuori, al terzo tentativo ci riesco e chiudo la porta di sicurezza facendolo sapere a mio fratello. Resto col dubbio che la porta sia veramente chiusa, temo che non avesse serratura.
Posso? Ci provo di nuovo.
Pare che cerchi un complementare di cui hai bisogno.
Il raggiungerlo non è facile ma ce la fai e alla fine nonostatne una parte di te vuole crearti problemi tu la butti fuori, la elmini, anche se hai ancora paura che la cosa non sia definitiva per via che non vedi la serratura o similare.
Ma non solo una parte di te ti fa capire (tuo fratello) che quell'astronauta è importantissimo.
L'astronauta la vedo anch'essa come una parte di te con un'altra incarnata da tuo fratello sta curando a tua insaputa.
Io indagherei su questa parte di te.....è uno che si muove nello spazio, ma anche che vede le cose dall'alto....insomma è da considerare penso.
Vedi tu se tenere qulacosa o buttare tutto
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Vecchio 24-10-2011, 23.31.10   #3
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Posso? .....è uno che si muove nello spazio, ma anche che vede le cose dall'alto....insomma è da considerare penso.
Si puoi, io non butto niente, i sogni mi affascinano da morire, anche se ci ricavo poco, ma per me sono l'altra me che non conosco, più originale, ma hanno anche molto altro che appartiene a tutti.

Parto dalla tua osservazione, cioè che l'astronauta è importantissimo, ed è vero, nel sogno era così. Notai quanto era assurdo che l'uomo se ne dovesse stare al chiuso con la tuta spaziale tutta bianca mentre il suo posto era fino a poco tempo prima, anzi da sempre, nello spazio aperto, attorno alla luna. Nello spazio piccolo del rifugio quarantena passeggia avanti e indietro nell'angusta stanza. Molto strano vederlo in quel modo, mi emoziona molto pensarlo, troppo speciale per essere così confinato.

Io di più no so spingermi.

Aggiungerei che come nel sogno della bambina alla quale faccio prendere freddo sotto la doccia, compromettendone la vitalità, anche quì metto a repentaglio la sicurezza dell'astronauta causando con il mio sopraluogo l'intrusione di un balordo che si sa può causare per inconsapevolezza anche molto danno.
.................................................. ....

Sogno anche di essere in un evento fiestistico in collaborazione con un antiquario. Mentre si smonta lo stand mi offro di aiutare a rimettere nelle scatole tutti gli oggetti antichi. Ci sono degli oggetti di vetro tipo bottigliette e vasi, e pur stando molto attenta me ne sfugge uno dalle mani e si rompe. Il proprietario si rammarica tanto, io dico che sono semplici vetri di non molto valore, ma lui mi fa notare che faceva parte di una serie completa di venti pezzi rimasti intatti fino ad allora. Sono desolata, come se ciò facesse perdere il mio valore e l'affidabilità che mi avevano accordato.

Esce fuori adesso che è una costante questo mettere a repentaglio l'interezza di qualcosa o la vita di qualcuno di valore speciale.

Grazie Griselda per la ispirazione.
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Vecchio 25-10-2011, 00.01.04   #4
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Nello spazio piccolo del rifugio quarantena passeggia avanti e indietro nell'angusta stanza.


.... ma lui mi fa notare che faceva parte di una serie completa di venti pezzi rimasti intatti fino ad allora. Sono desolata, come se ciò facesse perdere il mio valore e l'affidabilità che mi avevano accordato.
Quaranta è un numero particolare e 20 è la sua metà...

Aggiungi una L e ti dirò il resto
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Vecchio 25-10-2011, 00.16.54   #5
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Si puoi, io non butto niente, i sogni mi affascinano da morire, anche se ci ricavo poco, ma per me sono l'altra me che non conosco, più originale, ma hanno anche molto altro che appartiene a tutti.

Parto dalla tua osservazione, cioè che l'astronauta è importantissimo, ed è vero, nel sogno era così. Notai quanto era assurdo che l'uomo se ne dovesse stare al chiuso con la tuta spaziale tutta bianca mentre il suo posto era fino a poco tempo prima, anzi da sempre, nello spazio aperto, attorno alla luna. Nello spazio piccolo del rifugio quarantena passeggia avanti e indietro nell'angusta stanza. Molto strano vederlo in quel modo, mi emoziona molto pensarlo, troppo speciale per essere così confinato.

Io di più no so spingermi.

Aggiungerei che come nel sogno della bambina alla quale faccio prendere freddo sotto la doccia, compromettendone la vitalità, anche quì metto a repentaglio la sicurezza dell'astronauta causando con il mio sopraluogo l'intrusione di un balordo che si sa può causare per inconsapevolezza anche molto danno.
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Sogno anche di essere in un evento fiestistico in collaborazione con un antiquario. Mentre si smonta lo stand mi offro di aiutare a rimettere nelle scatole tutti gli oggetti antichi. Ci sono degli oggetti di vetro tipo bottigliette e vasi, e pur stando molto attenta me ne sfugge uno dalle mani e si rompe. Il proprietario si rammarica tanto, io dico che sono semplici vetri di non molto valore, ma lui mi fa notare che faceva parte di una serie completa di venti pezzi rimasti intatti fino ad allora. Sono desolata, come se ciò facesse perdere il mio valore e l'affidabilità che mi avevano accordato.

Esce fuori adesso che è una costante questo mettere a repentaglio l'interezza di qualcosa o la vita di qualcuno di valore speciale.

Grazie Griselda per la ispirazione.
Di nulla...
Prova a vedere da dove proviene quel che provi nei sogni in quelli che hai citato, non però in quei sogni...ma nella vita quando provi quelle emozioni...
E chiedi magari a Suby come fare per curare insieme a tuo fratello l'uomo delle spazio
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Vecchio 26-10-2011, 00.29.47   #6
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Di nulla...
Prova a vedere da dove proviene quel che provi nei sogni in quelli che hai citato, non però in quei sogni...ma nella vita quando provi quelle emozioni...
E chiedi magari a Suby come fare per curare insieme a tuo fratello l'uomo delle spazio
Non è una facile richiesta.
Pensando a quella immagine dell'astronauta chiuso in quella sorta di rifugio nella roccia, nascosto e costretto perchè colpito da un morbo, o per sopraggiunte difficoltà da condizioni estreme, provo a dirmi che forse cerco di fare mie cose che sono più grandi della mia portata, e che facendo ciò io riduca in debilitazione un esploratore come l'uomo dello spazio.
Mi sfugge il ragionamento, voglio forse dire che richiamo, mi appello, a forze con le quali poi non posso cimentarmi. Mio fratello rappresenta per me una estenzione al di fuori di me, con cui ho continuità. Gli assomiglio nei tratti, ma egli ha una missione chiara al di là della professione, anche se le due cose coincidono, cosa che io non ho. Sono divisa tra ciò che penso di ricercare e ciò che in effetti poi faccio nella vita. Lui cura le persone mentre io metto a repentaglio la sicurezza di ciò che mi viene affidato nel sogno.
Ma sono lontana dal vero significato, lo sento.
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Vecchio 26-10-2011, 02.05.00   #7
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Non è una facile richiesta.
Pensando a quella immagine dell'astronauta chiuso in quella sorta di rifugio nella roccia, nascosto e costretto perchè colpito da un morbo, o per sopraggiunte difficoltà da condizioni estreme, provo a dirmi che forse cerco di fare mie cose che sono più grandi della mia portata, e che facendo ciò io riduca in debilitazione un esploratore come l'uomo dello spazio.
Mi sfugge il ragionamento, voglio forse dire che richiamo, mi appello, a forze con le quali poi non posso cimentarmi. Mio fratello rappresenta per me una estenzione al di fuori di me, con cui ho continuità. Gli assomiglio nei tratti, ma egli ha una missione chiara al di là della professione, anche se le due cose coincidono, cosa che io non ho. Sono divisa tra ciò che penso di ricercare e ciò che in effetti poi faccio nella vita. Lui cura le persone mentre io metto a repentaglio la sicurezza di ciò che mi viene affidato nel sogno.
Ma sono lontana dal vero significato, lo sento.
Potresti usare le analogie o fare dei paralleli tipo il cielo o lo spazio dentro di te cosa sono e di conseguenza potresti dare un'identità all'uomo che esplora quello spazio come lo hai definito tu.

Mi permetto di farti notare una cosa che ho provato leggendoti, magari poi mi sbaglio e ti prego nel caso di non tenerne conto, e di scusarmi, ma spesso mi pare di notare dei paragoni tra te e altri come se ti giudicassi in funzione di loro. Questa cosa crea sofferenza interiore e poi non è corretta perchè noi siamo noi, tu sei tu. Diversa ed unica proprio per quello che sei.
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Vecchio 26-10-2011, 09.17.14   #8
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Potresti usare le analogie o fare dei paralleli tipo il cielo o lo spazio dentro di te cosa sono e di conseguenza potresti dare un'identità all'uomo che esplora quello spazio come lo hai definito tu.
L'astronauta è in una condizione estrema nella quale non può far altro che dedicarsi allo scopo del viaggio. Sospeso nello spazio quasi vuoto, in quella atmosfera lunare, egli è concentrato al massimo nella sua esplorazione mentre è totalmente dipendente da strumenti artificiali, come tuta depressurizzata, cibo in pillole, e monitorato da chi sta nella sicura terra. La distanza alla quale si trova a pensarla potrebbe fare impazzire. Eppure nel mio sogno questo fortunato sfortunato uomo è relegato in poco spazio chiuso, è inattivo e rammaricato come un leone in gabbia.
Ancora acqua mi pare!
Avevo dieci anni quella notte quando mia nonna mi svegliò per farmelo vedere in tv in diretta dalla luna mentre vi metteva piede, così dicono, sulla luna, il povero astronauta. Povero o ricco? Fortunato o folle? questo è il dilemma.
Citazione:
....spesso mi pare di notare dei paragoni tra te e altri come se ti giudicassi in funzione di loro.
E' possibile che una parte di me si senta fuori posto, anzi è sicuro.
Le percezioni che altri hanno dal di fuori sono spesso più obiettive e sono fonti che non mi lasciano indifferenti anche se non mi dovessero essere chiari.
Mio fratello non mi giudica di sicuro, ma sono io che mi reputo non valida rispetto al suo operato preciso e diligente. La cosa strana è che con lui nella vita ci incontriamo solo per momenti di buona condivisione familiare. Anche se a pensarci bene... ultimamente ho avuto bisogno del suo appoggio nell'ospedale in cui lavora, per curare mio figlio, e gli ho procurato imbarazzo per via del sidappunto che ha mostrato il padre di mio figlio criticando duramente le cure che i colleghi somministravano al ragazzo. Ho dovuto mediare, spegare che si tratta di punti di vista divergenti, ma che restava il fatto che le attenzioni verso il figlio erano altrettanto alte.
Devo ricollegare il tutto con l'astronauta che potrebbe essere mio figlio, ragazzo avventuroso, desideroso di esplorare, che vive male la costrizione alimentare e la paura di stare ancora male, perchè è stato privato dei calcoli, ma ha ancora una colecisti che tende a riformarli. Anche io vivo male la cosa. Oppure potrei trovare il corrispettivo di lui in me. Il ricordo dell'astronauta ha lasciato dentro di me dentro di me una traccia indelebile, infatti sbuca fuori.
Grazie Griselda, io temto a rinunciare coi sogni.
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Potresti usare le analogie o fare dei paralleli tipo il cielo o lo spazio dentro di te cosa sono e di conseguenza potresti dare un'identità all'uomo che esplora quello spazio come lo hai definito tu.
L'astronauta è in una condizione estrema nella quale non può far altro che dedicarsi allo scopo del viaggio. Sospeso nello spazio quasi vuoto, in quella atmosfera lunare, egli è concentrato al massimo nella sua esplorazione mentre è totalmente dipendente da strumenti artificiali, come tuta depressurizzata, cibo in pillole, e monitorato da chi sta nella sicura terra. La distanza alla quale si trova a pensarla potrebbe fare impazzire. Eppure nel mio sogno questo fortunato sfortunato uomo è relegato in poco spazio chiuso, è inattivo e rammaricato come un leone in gabbia.
Ancora acqua mi pare!
Avevo dieci anni quella notte quando mia nonna mi svegliò per farmelo vedere in tv in diretta dalla luna mentre vi metteva piede, così dicono, sulla luna, il povero astronauta. Povero o ricco? Fortunato o folle? questo è il dilemma.
Citazione:
....spesso mi pare di notare dei paragoni tra te e altri come se ti giudicassi in funzione di loro.
E' possibile che una parte di me si senta fuori posto, anzi è sicuro.
Le percezioni che altri hanno dal di fuori sono spesso più obiettive e sono fonti che non mi lasciano indifferenti anche se non mi dovessero essere chiari.
Mio fratello non mi giudica di sicuro, ma sono io che mi reputo non valida rispetto al suo operato preciso e diligente. La cosa strana è che con lui nella vita ci incontriamo solo per momenti di buona condivisione familiare. Anche se a pensarci bene... ultimamente ho avuto bisogno del suo appoggio nell'ospedale in cui lavora, per curare mio figlio, e gli ho procurato imbarazzo per via del sidappunto che ha mostrato il padre di mio figlio criticando duramente le cure che i colleghi somministravano al ragazzo. Ho dovuto mediare, spegare che si tratta di punti di vista divergenti, ma che restava il fatto che le attenzioni verso il figlio erano altrettanto alte.
Devo ricollegare il tutto con l'astronauta che potrebbe essere mio figlio, ragazzo avventuroso, desideroso di esplorare, che vive male la costrizione alimentare e la paura di stare ancora male, perchè è stato privato dei calcoli, ma ha ancora una colecisti che tende a riformarli. Anche io vivo male la cosa. Oppure potrei trovare il corrispettivo di lui in me. Il ricordo dell'astronauta ha lasciato dentro di me dentro di me una traccia indelebile, infatti sbuca fuori.
Grazie Griselda, io tento a rinunciare coi sogni.
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Vecchio 26-10-2011, 10.15.05   #10
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Ma sono lontana dal vero significato, lo sento.
Allora proviamo a cambiare prospettiva.

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E' uno strano luogo di cura posto tra la montagna e la valle, vi salgo per prendere una medicina salva vita, forse un antiallergico, ma rispettoa poco prima sono stati rimossi gli scalini che rendevano accessibile il sito. Mi arrampico come posso, è rischioso, posso cadere giù, e solo facendo uno sforzo coraggioso entro.
Mi aggiro nei cunicoli per cercare la siringa, e con la coda dell'occhio intravvedo un astronauta, malato speciale, che è nello spazio attiguo al corridoio. Io faccio finta di non vederlo, ecco perchè avevano tolto le scale!
Il medico è mio fratello, è giù nella valle con altri pellegrini, mi affaccio dalla finestrella per dirgli che ho preso la medicina, ma lui vedendomi lassù si preoccupa, capisco perchè, potrei certo disturbare l'uomo della missione affidato alle sue cure in segreto. Non indugio oltre, e cerco di uscire, ma un balordo da strada mi frega ed entra, faccio in modo di farlo tornare fuori, al terzo tentativo ci riesco e chiudo la porta di sicurezza facendolo sapere a mio fratello. Resto col dubbio che la porta sia veramente chiusa, temo che non avesse serratura.
C'è una parte di te che, quando sta bene, vola tra le stelle. E' una parte che conosci poco. Attualmente è "ricoverato" nella zona in cui si curano i malati, dove anche tu ti rechi ma solo per curarti e per te stessa. L'accesso diretto a questa parte alta è stato (lo hai) tolto e devi faticare per arrivarci.
Con te però entra anche una parte "balorda", di origine umbratile, che per fortuna riesci a rimandare fuori.
La parte di te che si occupa di curare il malato, forse una parte animica, è stupita di vederti lì.

Ti suona diversamente adesso?

Quando ho letto il tuo sogno mi è venuto immediatamente di associarlo a discorsi che facevi altrove sul fatto di ricercare o non ricercare...
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Vecchio 26-10-2011, 15.56.13   #11
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Ti suona diversamente adesso?
Si

Citazione:
C'è una parte di te che, quando sta bene, vola tra le stelle. E' una parte che conosci poco.
Ho conosciuto questa parte di me, e non ero piccola, ne sono stata consciente quelle rare volte; poi si perdono le sensazioni, nè si trova più la strada per riaverle.
Non posso fare nulla per l'astronauta, non è proprio un leone, è quasi rassegnato, in gabbia anche se aperta. Nei sogni si sentono in pericolo ora la bambina, ora una ragazzina, l'esploratore, e pure intere collezioni di fragili contenitori di vetro.

Pensa che io sono tra coloro che non credo proprio che l'uomo sia mai stato sulla luna, così mi sembra un imbroglio tutto il resto. Ma c'è una parte di me che ha sognato, desiderato, creduto di intravvedere chissà cosa.

Mi dispiace Ray per il senso di impotenza che provo nei confronti dei miei sogni, e dei suggerimenti come il tuo. Scrivo perchè è come se vivessi una doppia vita, e mi servono entrambe per stare bene. Mi consola almeno il fatto che ora non mi svegliano più. Provo emozioni quando mi sveglio, ma non sono più incubi malgrado sia grosso il contenuto sentimentale.
Ti rigrazio per la chiarezza, è la prima volta che mi spieghi un sogno per intero, mi ha sorpreso quanto il significato stesso del sogno, anche se ora sono un pò triste...
Grazie.
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