I frattali e l'autodeterminazione

[ellebi111]

Originalmente inviato da Ray

Aggiungo:
se LB programma un frattale, questo frattale non farà forse parte del suo essere? Non diverrà parte di lui?

no, quando io programma qualcosa posso amare il lavoro che ho fatto, apprezzare il risultato, gioirne esattamente come posso controllare il desiderio di cancellarlo solo perchè un cliente l'ha pagato... non è mio e può vivere esternamente a me e mi diventa così estraneo che per modificarlo devo passare del tempo a rileggere quello che ho fatto per poter intervenira con cognizione di causa.

Originalmente inviato da RaY

Si ok, sei una scheggia di granata, ma sei anche la granata e quello che l'ha lanciata, contemporaneamente. Tutto sta nel riuscire a rendersene conto...

Questo mi sembra il punto successivo da sviluppare, ci proviamo?
La prima cosa che mi piace di questa frase è che riporta tutto ad UNO (che lecchino che sono!) ovvero ad una unica entità che tutto comprende.

[Ray]

Originalmente inviato da ellebi111

no, quando io programma qualcosa posso amare il lavoro che ho fatto, apprezzare il risultato, gioirne esattamente come posso controllare il desiderio di cancellarlo solo perchè un cliente l'ha pagato... non è mio e può vivere esternamente a me e mi diventa così estraneo che per modificarlo devo passare del tempo a rileggere quello che ho fatto per poter intervenira con cognizione di causa.

So che non è immediato da capire, non basta la testa... ma se tu fai qualcosa con amore converrai con me che ci metti "qualcosa" di tuo e che, in qualche modo, facendo questa cosa hai allargato il tuo essere. Certo, la cosa fatta pare esterna, ma se ti dico che non lo è? O meglio che è anche esterna? E' come se la mano facesse un dito... è esterno ma anche no, fa aprte dell'essere della mano. Tu dici che poi, in un secondo tempo, te ne distacchi. Può anche darsi ma, anche qua credo che converrai con me che questo distacco è una specie di perdita, come perdere il dito. La vita che ci hai messo forse resta, "continua a vivere per conto suo" ma porta anche dentro di se il tuo anflato creativo. Qui poi si sta parlando di Lb che fa un programma, mentre il Frattale, nella nostra metafora, dovrebbe essere la Creazione. E' un po' più di "fare". Perchè il Programmatore che emana da se il Frattale dovrebbe poi staccarsene, perderlo? Ma anche fosse, conserverebbe quel che il programmatore ci ha messo no? ovvero se stesso.
Tu puoi dirmi che a volte fai un programma buttato su, che non lo fai con tutto te stesso e che invece a volte si. Beh, io dico che il Programmatore ha fatto il Frattale con tutto Se stesso... dico che era Cosciente e che quindi ha emanato tutto se stesso nella Creazione. Quando fai qualcosa con tutto te stesso poi te ne dimentichi e ti tocca tornare a rileggere per modificare? Anche se si è una questione di coscienza, di limiti (tuoi) che non sono necessariamente estendibili al Programmatore.

Originalmente inviato da ellebi111

Questo mi sembra il punto successivo da sviluppare, ci proviamo?
La prima cosa che mi piace di questa frase è che riporta tutto ad UNO (che lecchino che sono!) ovvero ad una unica entità che tutto comprende.

Che mi pare stia nel primo post no?... nelle caratteristiche che determinano la definizione di frattale...

[ellebi111]

Originalmente inviato da Ray

So che non è immediato da capire, non basta la testa... ma se tu fai qualcosa con amore converrai con me che ci metti "qualcosa" di tuo e che, in qualche modo, facendo questa cosa hai allargato il tuo essere. Certo, la cosa fatta pare esterna, ma se ti dico che non lo è? O meglio che è anche esterna?

ok sull' anche, questo significherebbe che un qualcosa del programmatore permea tutto l'universo, ma non poso pensare a più di questo. Il problema è che se lo pensassi dovrei pensare ad un programmatore autolimitatosi.

Originalmente inviato da Ray

Tu puoi dirmi che a volte fai un programma buttato su, che non lo fai con tutto te stesso e che invece a volte si. Beh, io dico che il Programmatore ha fatto il Frattale con tutto Se stesso... dico che era Cosciente e che quindi ha emanato tutto se stesso nella Creazione.

Davvero? vedendo i casini che succedono direi che quel giorno stava pensando a qualche bella interazione con le programmatrici della scrivania a fianco....
Scherzi a parte, il sapere come il programmatore ha fatto il frattale implica cnoscerne le sue capacità e soprattutto i suoi fini, il che mi sembra difficile. Posso considerare la tua esternazione una speranza che riempie, per ora nulla di più.

[Ray]

Originalmente inviato da ellebi111

ok sull' anche, questo significherebbe che un qualcosa del programmatore permea tutto l'universo, ma non poso pensare a più di questo. Il problema è che se lo pensassi dovrei pensare ad un programmatore autolimitatosi.

Perchè, il frattale è limitato?

Originalmente inviato da ellebi111

Davvero? vedendo i casini che succedono direi che quel giorno stava pensando a qualche bella interazione con le programmatrici della scrivania a fianco....
Scherzi a parte, il sapere come il programmatore ha fatto il frattale implica cnoscerne le sue capacità e soprattutto i suoi fini, il che mi sembra difficile. Posso considerare la tua esternazione una speranza che riempie, per ora nulla di più.

I casini sono una possibilità di manifestazione e, come tali, han da manifestarsi. L'equilibrio ci sfugge per via che ci sfugge la visione d'insieme.
No, non è una speranza. Dato che la Consapevolezza è una possibilità interna al frattale, essa sarà sicuramente caratteristica di partenza (come tutte le altre).
Certo che sapere come il Programmatore ha programmato implica conoscere il resto... è proprio dalla conoscenza del Frattale che è possibile risalire alla Conoscenza del Programmatore. Se così non fosse le due cose sarebbero staccate... ovvero una isolata del tutto dall'altra. Ma tu sai bene che, nel Frattale, non può esistere un sistema isolato... quindi un collegamento ci deve pur essere.

[Kael]

Soprattutto, vi siete mai chiesti perchè in Natura tutto tende a riprodursi in scala? Perchè un sistema solare e un atomo hanno la stessa struttura e forma, anche se sono talmente sproporzionati da essere due Cosmi differenti?

Inoltre non succede solo con le strutture fisiche... ma proprio con tutto. Anche il tempo che scorre è un frattale. La luna gira intorno alla Terra... la Terra intorno al Sole... il Sole intorno a... e così via. Quello che per noi è un giorno solare per esseri più grandi è un ora, o un secondo, mentre per esseri meno evoluti è un mese o perfino un anno...

E' sempre lo stesso Principio che si ripete...