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Vecchio 24-08-2011, 20.02.07   #1
dafne
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Predefinito Adolescenza tardiva

Alla faccia dei miei primi 40 anni..........

Quest'estate è stata decisdamente curiosa. Mi è esplosa tra le mani una fase adolescenziale che ho deciso di vivere finalmente fino in fondo, complice il fatto che i bambini sono stati al mare 3 settimane e poi una intera dalla nonna.

Ho allacciato un'amicizia curiosissima con una ragazza che fino a qulache mese fà avrei definito senza tanti giri di parole fig..ehem..ura di legno .

Mi sono osservata, fin quanto m'è stato possibile, lasciarmi vestire e truccare e andare fuori a fare amicizie. Una bellissima ragazza, una di quelle che catalizza gli sguardi e rimbambisce i maschietti...proprio il genere di donna che amavo... il genere di donna che scatena commenti al vetriolo nelle signore...eppure è successo, non ho ignorato il fatto che ci sono profondissime differenze che ci separano ma non mi sono concessa il pregiudizio e ho cercato di viverla per com'era, per quel che mi stava dando e per quello che le stavo dando io.
...e ho iniziato a vedere le analogie..........

Mi sono divertita un sacco, ho smesso i panni della sfigatella da caverna per scoprire di avere in cova nel sottofondo una presunzione smisurata e un'invidia rancorosa che proliferava come pus.

Piano piano questo pus si è asciugato, pian piano il fuoco dell'attenzione s'è spostanto, incredibilmente e meravigliosamente dal resto del mondo a me.

Ho tagliato i capelli corti corti e mi sono lanciata nella vita...

Il mio corpo ha assecondato questo passaggio in un modo straordinario, non solo ho smollato il grasso che mi avvolgeva, pian piano, senza diete, senza strappi ma cautamente settimana per settimana...ma adesso mi stà chiedendo di ritrovare elasticità, mi ritrovo a fare piegamenti e tibetani con un gusto e una soddisfazione...come se ci fosse dentro nei muscoli qualcosa che vuole assolutamente riprendere forza, potere, elasticità.

Persino nel vestire percepisco il cambiamento, non solo nella scelta dei vestiti consigliati dalla mia stilista personale che pian piano stò trascurando per scegliere da sola....ma in questi giorni sento il bisogno assurdo di sentirmeli stretti stretti. Abituata alla taglia XL per principio, massimo ero scesa alla L...adesso provo un'incredibile soddisfazione a mettere jeans elasticizzati e canotte S....non nego neanche per un secondo che la soddisfazione di vedere allo specchio un fisico quasi atletico (quasi eh...diciamo asciutto) mi piace tantissimo però è come se percepissi la necessità di stringere, strizzare...se ci riuscissi anche con le meningi.......ma arriverò anche lì...

Una parte di me è sempre all'erta, mi sussurra di non dimenticarmi l'età che ho, che rischio di fare figuracce...questo mi ha permesso di non farle davvero, un paio di volte ci sono andata vicino e mi sono anche sbruciacchiata le alucce con un ragazzino ma nulla di grave.
La scelta è stata la mia carta vincente.

Ogni cosa che ho fatto (va bon, quasi ogni dai, ma sono stata bravina) l'ho fatta chiedendomi se lo volevo davvero e questo mi ha permesso di vivere meglio e di reggerne bene ogni conseguenza.

Tanto mi piace questa sensazione che penso che me la terrò stretta. Questo colpo di coda di caldo è come un ultimo regalo di questa estate così particolare, mi rendo conto che le incombenze del quotidiano sono alle porte..la scuola, mio figlio maggiore che è perennemente in guerra con me, la casa che forse dovremo lasciare....è tutto lì ma adesso non mi sento in trappola, persino per l'esame della patente che adesso è stabilito per il 12, mi sento come se fosse il giusto fine a cui approdare dopo questo periodo.

E' come se tanto lavoro mentale degli ultimi anni si stesse concretizzando in questo settembre di questioni da risolvere.
Il verbo che mi rimbomba in testa è "stringere".

Sò che sarebbe fin troppo facile rimanere in questo limbo adolescenziale di sbattimento e alzate di spalle...lo vedo nella mia amica che ancora non ha elaborato la sua età e nella sua incredibile bellezza che delle volte riesco persino a percepire come un limite...

Ma stiamo parlando di me e non di lei quindi coi piedi ben piantati per terra stavolta ricomincerò a guardarmi intorno e a fare l'elenco delle cose da sistemare.

L'ordine è ancora un tasto dolente, idem la costanza ma smollato il bisogno di affetto dai genitori e quasi superata la smania di ribellione dell'adolescenza credo che ci siano davvero buone probabilità di farcela ma mi sono decisa a scrivere per vedere di farlo davvero, di non trascurare nulla, non posso mancare un'occasione così ghiotta....anche se, mi ripeto, farlo e rimanere in questo limbo sarebbe davvero fin troppo facile....meno male che esiste sempre questa città che mi attende anche dopo nevigazioni così lunghe.... e che mi perdona l'assoluta mancanza di voglia di leggere e discutere fino a tempi più...maturi
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Vecchio 26-08-2011, 15.12.37   #2
diamantea
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Brava Daf, hai portato a compimento il tuo progetto di dimagrire, e hai vissuto un bel mese tutto per te, come desideravi.
Hai trovato pure il coraggio di tagliarti i capelli cortissimi, quello che non troverei io mai, troppo affezionata al taglio lungo, ora molto meno devo dire, i miei capelli si sfibrano più facilmente in questo periodo. Ho pensato che ai miei 60 anni me li taglierò cortissimi e li lascerò bianchi naturali, chissà come potrò sembrare...

Tienti stretto il tuo traguardo ora, perderlo è più facile che guadagnarlo.
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Vecchio 04-09-2011, 01.27.00   #3
dafne
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Uhm...traguardo....forse i kili in meno...ma per il resto....se non ci lavoro su è stato solo tempo perso.

Allora, da dove cominciare?
Come dicevo staccarsi da questo periodo è roba più facile a dirsi che a farsi

Diciamo che di positivo c'è che ho acquisito una certa maggiore consapevolezza corporea e a cascata una maggiore sicurezza psicologica. L'influenza che l'immagine che dò agli altri ha su di me è fortissima.

Uhm...la cosa che mi preme scrivere stasera è uno stato di insoifferenza psicologica fortissima che stò vivendo da una settimana.
Ieri ho mandato mia madre a stendere...nel senso che le ho detto di starsene pure a casa sua. In malo modo anche.
Sono a fine corsa, le frecciatine, le battuttine, gli insulti velati o palesi mi hanno stancata. La differenza è che a poco a poco stò spostando le azioni dal mentale al pratico...anche nel rapporto con gli altri ho visto che mi sento più sfacciata e vado pensando meno...o meglio...elucubrando meno.....

Ho voglia di tagliare il cordone ombelicale. La litania è sempre la stressa, se lo faccio adesso faccio un casino..resto da sola...non me la cavo....ecc ecc...la solita gabola.
Voglio staccare ma non posso farlo, è il trucco della dipendenza, aspetti il momento giusto per farlo ma il momento giusto non esiste.

MI sono resa conto però oggi che stò cercando di salvare una cosa che in realtà si è già rotta da tempo.
Il problema non è tanto il rompere, riflettevo, quanto piuttosto il ricostruire.

Mi dico che forse posso rompere senza mandarli tutti a vangare l'orto di qualcun altro ma mi suona così da scusa sta roba...

Eh bon, domani vediamo, sono tutti qua, ex marito compreso che vuole la mia firma per farsi il passaporto.

Sono in uno stato curioso, dormo pochissimo eppure riesco a stare in piedi lo stesso. Mi manca il sognare ma sento che arriverà anche quello.

Adesso chiudo qua. Troppe parole e pochi fatti voglio vedere che cosa succede domani e poi vediamo se sta adolescenza del cavolo è in fase finale davvero oppure no.

Notte città, per fortuna che qui ho trovato le chiavi per cercare di essere davvero libera.
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Vecchio 04-09-2011, 14.53.20   #4
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MI sono resa conto però oggi che stò cercando di salvare una cosa che in realtà si è già rotta da tempo.
Il problema non è tanto il rompere, riflettevo, quanto piuttosto il ricostruire.

Mi dico che forse posso rompere senza mandarli tutti a vangare l'orto di qualcun altro ma mi suona così da scusa sta roba...

La mia sensazione, parlando in generale, è che quando siamo nella fase "spacco tutto , grida strepiti, rabbia sfogata" ecc, ci siamo ancora sotto ad una determinata cosa, e che forse una volta finita davvero una dipendenza il tutto può avvenire in modo più soft, naturale, nel senso che nonci aspetiamo che gli altri, per esempio i genitori, abdichino impressionati dal nostro sfogo , ma siamo noi che ci siamo davvero staccati una volta per tutte e quindi non abbiamo più bisogno di gridarlo al mondo, però sono solo congetture che faccio, da prendere col beneficio d'inventario.
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Vecchio 05-09-2011, 18.00.58   #5
dafne
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Ehhh.....hai ragione!!!

Ieri riflettevo sul fatto che ero davvero pronta a spaccare tutto, a mandare a quel paese tutti a incavolarmi di brutto....e nessuno ha parlato

Niente di quello che mi aspettavo mi dicessero è stato detto e quindi sono rimasta così, un pò in sospeso con la tensione che ha iniziato a scendere solo a sera quando le due donne di casa se ne sono andate via.

Mentre lavoravo (meraviglioso lavoro meccanico, quanto mi ha graziato farlo...) mi sono resa conto che nella vita mi sono circondata sempre dello stesso genere di persona. Anche questa mia nuova amica estiva alla fine è uguale...non appena non ho fatto quello che secondo lei era giusto fare ecco le frecciatine e le predizioni di sciagure....mi sono osservata assorbire e incazzarmi in silenzio...morire se ribatto ...e prepararmi poi a sputare veleno su qualcun altro...mannaggia che meccanismo assurdo...comunque salto via i giri in giro mentali e arrivo al punto...

Mi offendo troppo. Per la verità l'aggettivo del capo calza a pennello (ma non ti stufi mai di avere ragione?? )

Offendina.

Non so ancora come prenderla qusta cosa e ho solo il sospetto che sia quel famoso meccanismo "capobranco" che quel mio sogno mi suggeriva di cercare ma tant'è, così capita.

Mi viene detta una cosa. La cosa mi ferisce, mi offende, e tutto il mio sistema emozionale va in palla...salvo poi trovare battute e risposte adeguate da dare...dopo.

Sempre stò dopo....

Mi lascio sommergere di sarcasmo..cose come "stavi diventando un'alcolizzata.." solo perchè la sera uscivo a far l'aperitivo o andavo in giro a bar con gli amici...non mi suscitano che risatine nervose e battutine accondiscendenti mentre in realtà vorrei dire " ma sei fuori?? Com'è che se ti fai un prosecco o un pirlo tu è un aperitivo e se me lo faccio io sono alcolizzata? Mi hai forse visto ubriaca? Mi hanno forse visto così?!" ...ma nada...viene dopo, mi rendo conto dell'offesa dopo...reagisco mentalmente dopo....ma lo permetto io...io permetto al coltello di scendere fino in profondità e non riesco a capire perchè.

Natura masochista?
Paura di dover poi litigare?...Eh si....fifona sono.
E la paura in genere nasce perchè si ha paura di perdere qualcosa. Mi costa fatica proseguire nel ragionamento, lo sento, freno moltissimo e cerco di schivare il colpo.

Ho paura di perdere l'approvazione?.
Mi sono soffermata sul tipo di persona a cui permetto questo giochetto e sono persone molto forti, decise, sicure di sè. In qualche modo nel mio cervello assumono la forma di quelli "che sanno".

La mia amica ad esempio sà vestirsi, sà stare in compagnia, sà affascinare ecc ecc e nei suoi confronti mi sento in sudditanza (cavolo l'aggettivo non mi viene, minoranza non rende bene...).

Offendina.

Sò che su questa cosa ci devo stare, adesso mi scappa e sguiscia come un'anguilla ma credo sia piuttosto importante perchè è strettamente collegata con la mia autostima, la considerazione di me. Quella positiva ovviamente perchè a superbia farlocca ho già tutti i serbatoi pieni...

Grazie Luke un'ottima osservazione, vediamo se da questo punto in poi posso prendere la parte offesa e darle una calmata....
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Vecchio 05-09-2011, 19.48.46   #6
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Intanto prego per i grazie , l'argomento poi mi riguarda nel senso che un pò offendino sono anche io.
Cerco di non darlo a vedere ma quando non ricevo apprezzamenti, lodi ecc ma critiche lì per lì non viene da rispondere neanche a me, ma poi dentro si creano i mostri, cosa che probabilmente accadrebbe ugualmene anche se, come ho fatto talvolta, rispondo piccato, "sparo per uccidere" e mando la gente a casa con le crisi esistenziali
Probabilmente dietro c'è sempre l'IP esagerata che ci frega.
Anche io debbo lavorarci su, poi tra l'altro è assolutamente obbligatorio farlo, perchè, per tutte una serie di situazioni certe frecciatine o l'essere messo in mezzo se si deve colpire qualcuno è stata, è e sarà una costante in tutta la mia esistenza e se non risolvo non schiodo più da dove sto.

Bisognerebbe cercare di lavorare su se stessi e pensare solo a trovare e correggere i nostri errori, facendo in modo che niente di ciò che facciamo debba essere "suggellato" dall'approvazione altrui, cosa che diventa inarrivabile quando ad esempio si è in presenza di genitori sempre e comunque critici o di gruppi di conoscenti nel quali sei scarsamente integrato e quindi diventi un bersaglio isolato e facile da colpire, mentre all'interno del gruppo ci si sostiene a vicenda, "siamotuttibravi, siamobellisolonoi ecc".

C'è da dire che crescere in questo bozzolo di protezione da un lato ti risparmia l'essere esposto a critiche o frecciate dirette, ma dall'altro spesso ti impedisce di crescere realmente, perchè ti adagi e ti appaghi degli elogi ricevuti di default e quindi spesso non hai spinte o stimoli a migliorarti ancora.

All'inizio la rabbia ci sarà comunque , è inevitabile, se però rientriamo in noi stessi invece di scappare mille miglia lontano, o di erigere barricate difesive forse alla lunga qualche cosa inizia a cambiare, perchè le frecciatine, le critiche possono servire anche se non sono corrispondenti al vero, però se ci fanno male poi potrebbero portarci a trovare problemi, ignoti agli altri, sui quali poter lavorare e sui quali impegnare energie che non usciamo più per alimentare rancori, desideri di vendetta , fai le cose che ritieni giusto fare senza aspettarti poi nulla, hanno inchiodato Gesù Cristo che ha fatto quello che ha fatto, in proporzione a noi ci va di lusso, che non abbiamo nè creato il cielo e la terra nè fatto niente di eclatante per l'umanità .

Ci sono vari passaggi nell'Imitazione di Cristo riguardanti queste questioni, se puoi dacci una letta, magari poi si può postare nel 3d dedicato.
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Ultima modifica di luke : 05-09-2011 alle ore 20.16.19.
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Vecchio 19-09-2011, 21.35.51   #7
dafne
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Ok, me lo devo dire, me lo devo proprio dire...
Osservavo questo periodo passato, quest'estate curiosa e dopo l'ennesima discussione familiare nata sulla nostra sopravvivenza mi sono resa di botto conto di una cosa.

Devo ammettere che la mia Anima Nera è davvero formidabile,le devo fare tanto di cappelo, come si suol dire, una commedia spettacolare...adolescenza tardiva...che Bufala meravigliosa .

Alla fin fine quel che mi serviva di vivere e capire era ben poca cosa ma quel pò ha fatto da innesco e da scusa ad un atteggiamento che è solo infantile e superficiale...dovevo ascoltare quel trillo di allarme nel mio asservire in modo totale (ma con malcelato disagio) la mia amica superallamoda.

Eh bon...chissà che tutto ciò mi sia di definitiva lezione, credevo fosse un passaggio verso la maturità ma in realtà era solo puro godimento che mi ha lasciata alla fin fine con ben poca cosa...tranne che a Me piacendo forse stavolta mi son davvero tolta la fregola di sperimentare un tipo di vita che è al di sopra delle mie possibilità e ben lontano dai miei reali desideri..

Ma che fantastica balla che mi sono raccontata , sono ancora non del tutto conscia della portata, speriamo di realizzare bene il tutto in fretta.

E..si..sono offendina e ...si....frutto di una faida che è familiare e straben radicata. Ma me la voglio togliere di dosso, di difetti ne ho a sbadilate, quando han distribuito i pregi prima di nascere probabilmente ero al bagno ma sono convinta della mia possibilità di migliorare...ho persino preso la patente!!

Quindi prendiamo per buono il passaggio adolescenziale, adesso è il momento di realizzare l'indipendenza vera, quella che permette di non farsi offendere a puffo dal primo che passa.

se vedete qualcosa che non vedo segnatemelo grazie, non è ancora persa la speranza che io finalmente ne esca fuori.
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Vecchio 20-09-2011, 09.47.05   #8
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Ma che fantastica balla che mi sono raccontata , sono ancora non del tutto conscia della portata, speriamo di realizzare bene il tutto in fretta.
Forse la balla è il modo in cui hai interpretato o ti sei voluta spiegare la cosa, ma non la cosa in sè, in quello che hai vissuto non ci vedo nessuna balla. Anzi direi pure che è stato un momento importante per te, che ora senz'altro saprà darti importanti spunti su cui riflettere.

Quello che voglio dire è che sarà stata anche una grande illusione, ma tu in quell'illusione hai vissuto pienamente, una "pienezza" che ora sarebbe peccato lasciar morire, varrebbe la pena trovare il modo per spostarla su altro...
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Vecchio 20-09-2011, 22.44.30   #9
dafne
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Grazie Kael! Leggerti mi ha permesso di fermarmi un pò a riflettere su questa esperienza e su quello che si è tirata dietro...o meglio...che doveva tirarsi dietro e invece io ho felicemente schivato per la milionesima volta.

Mi manca sempre la sintesi, il tirar fuori gli attributi e fare l'ultimo passo, quel malefico ultimo passo.

Un milione di parole ma alla fine solo una cosa devo fare solo che non sono in grado di farla. E più vado avanti e più si riducono le possibilità di riuscirci .

Non sò come spiegarmi, però siamo in esperienze quindi...posso anche espormi...tanto ormai...

Purtroppo il grado di dipendenza dalla mia famiglia è diventato talmente alto che fatico a reggere il pensiero di staccarmene anche solo mentalmente, tranne che quando mi arrabbio..allora pare tutto facile .

L'incapacità del distacco dipende dalla parte di illusione reale presente in questa adolescenza, ossia il bisogno di vivere al di sopra delle possibilità.
Mia mamma l'ho già mandata a coltivare altri orti una decina di giorni fà, poi pian piano abbiamo ripreso a parlarci ma qualcosa in me si è rotto...adesso si tratterebbe di fare il passo definitivo, è come se non potessi che fare questo passo di trancio (restando in mutande, economicamente parlando) anche nei confronti di mio padre che stà assumendo toni assolutisti e anche spesso offensivi. Per non parlare di mia sorella poi..

Mi fanno sentire uno schifo.(ma lo so che li stò esaperando)
E io ho traslato stà palta sui miei figli.

Mandarli tutti a campi adesso sarebbe come dire vado a vivere sotto un ponte ma vivere così, in perenne bilico ad ubbidire a ogni piega che fanno non è vivere. Anche se in una casa e al sicuro.
Non è vivere da adulta.

E' questo il passaggio all'età adulta? Il salto nel buio della totale presa delle proprie responsabilità?

Quando mi sono separata mi sono fatta aiutare e quell'aiuto mi ha vincolato e ha vincolato in un nodo scorsoio.
Questo lo sò.
Adesso potrei affondare le mani in altro aiuto.."moralmente" dovuto....ma il prezzo da pagare in cambio?

Lo sò che sono, sembrano, domande retoriche e di facile soluzione ma sono dubbi che minano la mia stessa esistenza e che semineranno per la prossima futura.

Non voglio reagire in base alla rabbia. Come diceva bene Luke finchè reagiamo per rabbia non abbiamo ancora metabolizzato la cosa...però è palese che un passo và fatto e alla svelta.

Come ho già scritto, stavolta me lo ricordo bene, ho paura. Ma stavolta ho anche la certezza che della paura non riuscirò mai a liberarmi...non finchè permetterò agli altri di risolvermi i problemi ...e men che meno obbligandoli...non è il tipo di persona che voglio essere, non voglio essere per sempre un'adolescente incompresa.

Voglio di più dalla mia vita, voglio poterla governare.
Devo rimanere sola.

Che cosa ironica.
Per uscire dalla solitudine devo vivere in solitudine...un pò come scriveva Michael Ende "C'è un labirinto. Solo chi è felice può uscirne ma solo chi ne è fuori è felice."
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Vecchio 21-09-2011, 00.49.59   #10
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.......................

Voglio di più dalla mia vita, voglio poterla governare.
Devo rimanere sola.

Che cosa ironica.
Per uscire dalla solitudine devo vivere in solitudine...un pò come scriveva Michael Ende "C'è un labirinto. Solo chi è felice può uscirne ma solo chi ne è fuori è felice."
Questa cosa che hai scritto mi ha colpita molto Daf, mi trovo in una situazione simile alla tua, e credo che la soluzione non sia un taglio netto in senso fisico, nel senso di mandarli a campi , non credo che sia necessario rimanere sola.
Oggi riflettevo sulla mia di situazione, sul fatto che dipendo economicamente (e psicologicamente) in parte da mio padre, e credo, che il primo passo, sia quello di diventare indipendente economicamente. Cosa non facile di questi tempi, mi rendo conto, ma anche l'unica possibile per non essere più ricattabili reciprocamente, si crea un doppio nodo che poi hai voglia a sbrogliare..

In bocca al lupo
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Vecchio 21-09-2011, 07.59.14   #11
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Daf, lo leggo con calma e poi ti rispondo, mi interessa l'esperienza, ma è che è proprio un bel papiro, e con tutti sti spazi e sorrisini, non ce riesco a legge.
So arrivato solo a che te sei dimagrita e tagliata i capelli tipo.
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Vecchio 21-09-2011, 09.28.36   #12
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Daf, lo leggo con calma e poi ti rispondo, mi interessa l'esperienza, ma è che è proprio un bel papiro, e con tutti sti spazi e sorrisini, non ce riesco a legge.
So arrivato solo a che te sei dimagrita e tagliata i capelli tipo.

Astral scusa...senza offesa ...metto un pò di sorrisini e faccine così ti faccio perdere un altro pò di tempo.. ...e anche la punteggiatura così irrito pure qualcun'altro... ...maaaaaa
Il primo post è del 24 agosto, cioè quasi un mese fà e, dai, a meno che la tua necessità non fosse proprio quella di farmi notare che sono logorroica e che metto troppe faccine e troppi spazi potevi tranquillamente prenderti il tempo di leggere e poi scrivere se hai qualcosa da scrivere con tutta calma.

Che sono dimagrita e ho tagliato i capelli è roba del primo post, se ti sei arenato lì ti dico serenamente che non c'è molto altro da leggere se non che sono in un momento di cambiamenti drastici e stò cercando di mettere dei punti fermi.

Per Red, grazie per la frase acquietante lo sai che quando sono in fase bellicosa faccioi danni e ti ringrazio ma temo che questo sia il punto in cui uno deve decidere da che parte stare. Ci sono molte sfumature di questo rapporto familiare che non scrivo o che non sono in grado di trasporre. Di sicuro ho i miei grossi torti ma alla base dei nostri rapporti c'è uno strato di mancanza di rispetto spettacolarmente celato dal sarcasmo e dalle battutine.

Se voglio aiuto mi devo pippare i commenti, le battute e le imposizioni, di qualsiasi natura e genere. Se voglio fare da sola e liberarmi di tutto ciò devo correre su una strada estremamente difficoltosa e farlo accettandone le conseguenze.

Che poi non sia lo smettere di avere a che fare con loro per sempre lo sò, ma devo passare per il taglio perchè è qualcosa in me che deve cambiare, non sono loro, loro fanno e faranno ciò che possono come possono..e tanto han fatto rispeto ad altre famiglie che conosco...ma il prezzo da pagare per me è troppo alto.

Presunzione? Testardaggine? Può essere. Ma anche in quel caso devo capire, devo viverlo fino in fondo o non ne uscirò mai, non sarò mai me ma sempre una parte di quel me che vuole esistere ma continua a guardare agli altri per l'approvazione.

Non so se si capisce, sono molto molto preoccupata per me anch'io
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Vecchio 21-09-2011, 10.02.23   #13
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Questa cosa che hai scritto mi ha colpita molto Daf, mi trovo in una situazione simile alla tua, e credo che la soluzione non sia un taglio netto in senso fisico, nel senso di mandarli a campi , non credo che sia necessario rimanere sola.
Oggi riflettevo sulla mia di situazione, sul fatto che dipendo economicamente (e psicologicamente) in parte da mio padre, e credo, che il primo passo, sia quello di diventare indipendente economicamente. Cosa non facile di questi tempi, mi rendo conto, ma anche l'unica possibile per non essere più ricattabili reciprocamente, si crea un doppio nodo che poi hai voglia a sbrogliare..

In bocca al lupo
Quoto te per la sintesi , scherzo dai

In effetti penso che sia un problema generale a molti, forse più molte, me inclusa.
L'idipendenza è sinonimo di sacrificio e rinuncia. Fintanto che resta l'appiglio mentale di "se succede qualcosa ci sono mamma e papà o chi per loro" non si è indipendenti davvero. Io ad esempio ho sempre il pensiero, lo dicevo altrove, che tanto ci sono i miei e in passato sono già intervenuti a pararmi il popi. Quando sarà il momento dovrò restituire a mio fratello la differenza anche non monetaria.. ma è un altro discorso.
In effetti è vero, è cosa che sto vedendo anche io in questo periodo.. (sarà l'aria di settembre ). Indipendenza non vuol dire tagliare i rapporti, ma per me vuol dire tagliare i legami mentali, i vincoli emozionali. Distaccarsi dal bisogno di avere punti di salvataggio e sicurezza. E' diverso da accettare aiuto se si ha davvero bisogno, ma se si può in tutta onestà far da se si dovrebbe far da soli.
Secondo me è questa la differenza fondamentale. Cioè se da un'analisi interiore e sincera si trova che in fondo stiamo approfittando della situazione e che ne paghiamo lo scotto in dipendenza, meglio sarebbe compiere un atto di forza e coraggio e fare quel sacrificio che può rendere liberi dai legami familiari. Legami, ben inteso, di dipendenza economico morale e affettiva. Legami di amore e sangue restano purchè si sia liberi.
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Se non sarò me stesso chi lo sarà per me? E se non ora, quando?
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Vecchio 21-09-2011, 12.31.58   #14
Faltea
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Comincia a togliergli importanza e concentrati su qualcosa d'altro. Questo ti permetterà di staccare la spina ed avere una visuale più distaccata... tanto per riprendere fiato e scaricare l'energia bellicosa che potrebbe fare danni

PS: I capelli te li sei tagliati corti da lunghi che li portavi? Se la risposta è si.... mondo trema!
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Non ho bisogno di chi la pensa come me, ma di crescere aprendo la mente a diversi modi di vedere e di pensare.
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Vecchio 21-09-2011, 14.48.56   #15
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...e anche la punteggiatura così irrito pure qualcun'altro... ...maaaaaa
Uno, devi proprio inventare la faccina della Dea Diana
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Vecchio 21-09-2011, 15.46.03   #16
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Più che altro devo capire: ma i capelli ricrescono?
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Vecchio 21-09-2011, 17.08.21   #17
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Se tagliati con le forbici si, se strappati dalla radice no.
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Vecchio 21-09-2011, 17.44.01   #18
dafne
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Per la teoria che se non si prende una decisione il mondo decide per te....mio padre stamattina, mentre ero al lavoro, si è fatto le valigie e si è fatto accompagnare al treno da mia madre dicendo, in poche parole, che non ne vuole più sapere, che con noi (noi tre) ha chiuso...

Bon, adesso metabolizzeremo, ho invitato mia madre a stare a casa sua senza toni acidi o che, domani sono di riposo da venerdi si inizia a vedere come gira, pupi avvisati adesso le cose si sono messe decisamente male.
Anche se io provo un certo leggero sollievo..

Si i capelli li avevo lunghetti, si ricrescono, eccome se ricrescono e si, sono staca di sottofondi sui miei post lunghi o ariosi o facciosi.
Sono mesi che non scrivo nulla e prima avevo drasticamente ridotto sogni e post in esperienze, adesso avevo bisogno di mettere nero su bianco qualcosa che era già abbastanza nitido nella mente ma purtroppo ho la tendenza ad essere codarda quindi mi tocca di scriverlo o dirlo a voce alta per non poterlo poi rinnegare (anche se ci riesco lo stesso se m'impegno, porc...), tendenza che equilibro con gli scatti d'ira, tendenza che mi voglio togliere in maniera definitiva.

Adesso ho le idee più chiare sul tipo di persone da cui voglio essere circondata e sono persone che con questi atteggiamenti non vanno d'accordo.

Adesso mi fermo prima che qualcuno abbia bisogno di prendersi un altro paio di giorni di ferie per leggermi...
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Ultima modifica di dafne : 21-09-2011 alle ore 17.46.16.
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Vecchio 21-09-2011, 18.41.08   #19
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La in fondo al mar ci son i camin che fumano.
La in fondo al mar ci son i camin che fumano.
Come porti i capelli bella bionda?

Citazione:
Originalmente inviato da dafne Visualizza messaggio
Si i capelli li avevo lunghetti, si ricrescono, eccome se ricrescono e si, sono staca di sottofondi sui miei post lunghi o ariosi o facciosi.
Sono mesi che non scrivo nulla e prima avevo drasticamente ridotto sogni e post in esperienze
Calma e sangue freddo. Rileggi che magari vedi delle cose che ti sono scappate
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Vecchio 04-10-2011, 18.48.11   #20
dafne
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Per quel che riguarda i legami quello con mio padre non è mai esistito, ergo non vivo nulla di nuovo. Per quel che riguarda mia madre invece direi che è un legame per cui sento l'interesse del dovere, sostanzialmente. Mi dispiace che siamo alla guerra fredda ma francamente non ho che da perdere la comodità.
Brutto da dire ma reale.

Và che questi legami stiracchiati tesi o costruiti ad hoc vanno tagliati per ricrescere forse un giorno. ma non ne sono del tutto sicura, con presupposti diversi.

Và che percepisco qualcosa di profondamnete marcio e putrido messo con gran cura a nascndere sotto il classico tappeto.

Peccato che io così testa da bigolo da dover rasentare la digrazia per darmi una svegliata .

Non sono ancora cresciuta, sono infantile come i miei figli che si ostinano a sbattere porte e urlare (io sono giusto solo più educata..), come se non avessero altre strade.. io non gliele ho fornite.
Non le conosco.
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Vecchio 19-03-2012, 02.02.43   #21
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Citazione:
Originalmente inviato da Sole Visualizza messaggio
Indipendenza non vuol dire tagliare i rapporti, ma per me vuol dire tagliare i legami mentali, i vincoli emozionali. Distaccarsi dal bisogno di avere punti di salvataggio e sicurezza. E' diverso da accettare aiuto se si ha davvero bisogno, ma se si può in tutta onestà far da se si dovrebbe far da soli.
.
Mi fai un corso accellerato di sintesi?

Tagliare certi legami è ben dura, credo che la distanza fisica permetta alla forza attrattiva di diluirsi.
Mia madre causa parcheggi viene meno, sospetto che sia un pò una comoda scusa anche per lei comunque i rapporti si sono rilassati.

Devo anche dire che in certi ambiti le critiche partivano e partono da un mio reale atteggiamento erroneo e che ho lasciato che mi trattassero sempre con sarcasmo quindi un buon margine di manovra ce l'ho.

Importante quel che dici dopo, cercare di valutare sempre se si può far da soli. Se si può farlo c'è da non approfittare, anche se costa, e se non si può c'è da chiedere e sapere di aver fatto il possibile. Se l'aiuto dato era necessario e chiesto ma non preteso se poi l'aiuto arriva non dovrebbe essere caricato di interessi e se lo è..si può fregarsene.

Con mio padre non ho più parlato. Ogni tanto mi sorge il dubbio che potrei un giorno pentirmi di aver mantenuto la distanza peccando di orgoglio ma al momento non m'interessa e non voglio sentirlo.
Magari sono così arrabbiata con lui da averla trasformata in indifferenza, non sò, comunque non lo voglio intorno.

Citazione:
Originalmente inviato da Faltea Visualizza messaggio
Comincia a togliergli importanza e concentrati su qualcosa d'altro. Questo ti permetterà di staccare la spina ed avere una visuale più distaccata... tanto per riprendere fiato e scaricare l'energia bellicosa che potrebbe fare danni
Traslocando ho dato un sacco di energia a mettere a posto la nuova casa, mi ha aiutata parecchio, potrebbe essere un amore che mi distrae a sufficienza.. ..senza contare che mi aveva aiutata a diventare ordinata e costante..devo continuare!
Mi piace l'idea di scaricare l'energia bellicosa
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