Il Karma

[Sole]

Originalmente inviato da Ray

E perchè dovrei uscire ogni giorno con lo stesso vestito? Tra le altre cose sarebbe poco adatto...

oh ecco!
C'era questa cosa che mi girava ma non prendeva forma
Estremizzando, se sono roccia non posso imparare ad Amare.

[Ray]

Originalmente inviato da cassandra

Magari il vestito cambia ma noi non ne siamo consapevoli,non ce ne rendiamo conto...

Intendevo che noi siamo i vestiti. Più o meno...

[Grey Owl]

Originalmente inviato da Sole

E qui però mi perdo.. perchè se la coscienza andrà dissolta come materia e rimarrà la memoria impressa sullo spirito, la memoria non è materia? Direi proprio di si. Come fa a sopravvivere?

Mi associo alla domanda di Sole... in effetti del cambiare vestito mi suona bene... anzi calza a pennello...hehehe

Ma poi?... lo spirito conserva le esperienze passate... si incorpora di nuovo nella materia...

Quindi la domanda e'... lo spirito conserva le esperienze passate?

[Ray]

Originalmente inviato da Grey Owl

Quindi la domanda e'... lo spirito conserva le esperienze passate?

Questo non so, però possiamo ragionare. Tu conservi tutto? Io conservo solo quello che ritengo utile. Ciò che trovo inutile o dannoso butto. Quel che conservo uso.

Tornando sull'esempio dei vestiti, ci sono vari strati di vestiario. C'è la biancheria, maglietta, camicia, pantaloni e quant'altro e ci sono i cappotti. Poi ci sono i vestiti speciali, estremizzando anche le tute da sub.
Quando ci si cambia, magari per via del tempo atmosferico ci si può cambiare del tutto o solo certi strati. Per dire potrei togliere il cappotto o sostituirlo con una giacchetta leggera o potrei tenere solo la biancheria e cambiare il resto (non fatene una questione di igiene pls, è un esempio).

Altro lato della questione. Piove (esperienza) un pochetto. Si bagna il cappotto e il resto resta asciutto. Diluvia e mi bagno fino alle mutande, pelle compresa.
Ciò può dipendere dall'intenstà della pioggia, ma anche dai vestiti. Se ho l'impermeabile mi bagno assai poco, se uso un ombrello poi anche meno. Se invece sono in maglietta mi basta una pioggerella per bagnarmi per benino.

Se poi col tempo io sarto imparo a cucirmi dei vestiti migliori, diciamo versatili, potrei fare esperienza sulla pelle delle varie condizioni atmosferiche senza bisogno di andarmi a cercare quelle estreme.

Comunque sta cosa dei vestiti regge fino ad un certo punto. Potremmo pensare a delle radio che captano con l'antenna e ritrasmettono con l'altoparlante. Migliore è la radio migliore sarà la ricezione e la ritrasmissione, peggiore è capterà solo certe stazioni più potenti e solo certe trasmissioni...

mah.

[turaz]

ma se dio è tutto può esistere qualcosa di "brutto" in quanto concepito?

[cassandra]

Premetto che Dharma ha diversi significati...
Aggiungo che anch'io intendevo che potremmo non essere coscienti di cambiare,di diventare un vestito diverso...
Riguardo la domanda di Grey...beh...mi risulta che quando l'uomo vive in un corpo perde in un certo senso,le conoscenze spirituali che l'anima aveva,queste è come se fossero ricoperte da un velo,non annullate, ma pronte a riemergere in un altro momento...
Probabilmente ricordare sarebbe un danno,in quanto rimurginando sul passato non vivremo liberamente il presente e non saremo in grado di riconoscere noi stessi e quindi incapaci di riparare agli errori, scevri di quelli commessi in un'altra vita...la maturazione spirituale probabilmente ne sarebbe rallentata...
Cmq sono documentate esperienze di persone che dicono di ricordare qualcosa...in piu' esiste il fenomeno di deja vu...
Sta di fatto che questa resta teoria,in pratica io non ricordo nulla di un'altra vita e quindi posso solo limitarmi a condividere con voi quello che ho letto e che so in merito all'argomento...

[Uno]

Iniziavo a sperare che non uscisse la risposta classica invece eccola qua (più o meno) da Cassandra.

la risposta classica, quella che arriva dall'oriente essoterico è che cambiamo vita, corpo etc per dimenticare, per poter rifare quello che abbiamo sbagliato etc etc....

Certo ha un senso logico... e non è del tutto errata, ma vogliamo provare ad andare oltre?
Sto Spirito... anzi secondo quello che più circola pure l'anima sarebbero sempre gli stessi, potrebbero ricordare tutto ma continuano a rifare la commedia, si reincarnerebbero (in questo modo sarebbe esatta la parola reincarnazione) dimenticando tutto ogni volta, ma se sono sempre gli stessi a parte il "vestito" che cambia? Inoltre a tale anima dovrebbe comunque corrispondere tale corpo... non c'è scampo. Quindi qualcosa ha preso una strana piega in queste notizie che circolano, la piega dell'io che non vuole rassegnarsi ad iniziare e finire, quindi si inventa un'anima immortale etc etc...
Proviamo invece a vedere le cose da un'altro punto di vista. Immaginate si lo Spirito mai nato mai morente, che però tale e quale a suo Padre (per certi versi la stessa cosa, per altri diversa. come un'ologramma... come la trinità) vuole sperimentare la vita, quindi crea un'anima che "scendendo" nella materia più densa aggrega un corpo e fa le sue belle esperienze... esperienze che possono transitare (in entrambe le direzioni) già in vita tra corpo-anima-Spirito oppure no (caso più comune, oppure con minimo passaggio) nel secondo caso alla morte lo Spirito comunque "mangia" (come visto in altra discussione) tutto, nulla va perso... comunque non è quello che vuole, non c'è stata incarnazione, il corpo e l'anima sono rimasti staccati quasi del tutto dallo Spirito... e allora ci riprova... e via via.
la cosa si complica pensando che il tempo lineare è cosa nostra e della nostra mente, come è nostra presunzione dire che sono le nostre passate esperienze etc... sono esperienze del nostro Spirito, noi non c'eravamo... possiamo attingervi se riusciamo nella connessione, cioè ad incarnare lo Spirito.
Non siamo noi che dobbiamo andare da qualche parte, dobbiamo accogliere qualcosa....

Ah si è il karma? Questo post è già lungo ma io penso che siano dei dati da elaborare. (anche confutare in caso se volete)

[Shanti]

Originalmente inviato da Uno

la cosa si complica pensando che il tempo lineare è cosa nostra e della nostra mente, come è nostra presunzione dire che sono le nostre passate esperienze etc... sono esperienze del nostro Spirito, noi non c'eravamo... possiamo attingervi se riusciamo nella connessione, cioè ad incarnare lo Spirito.

La nostra mente elabora il tempo in modo lineare, non so se è corretto parlare di un "eterno presente" ma in questo modo mi immagino le esperienze tutte simultanee, quindi per forza se sto vivendo questa non posso esserci in un'altra. Quindi le persone che credono di ricordare una vita passata in realtà sono in qualche modo riuscite a connettersi ai ricordi dello Spirito, o a un'altra sua emanazione che sta facendo l'esperienza nello stesso momento? E deve essere per forza un'emanazione di quello Spirito o c'è qualcosa oltre, qualcosa che ha a che vedere con la memoria del pianeta? Non so se si capisce qui cosa voglio dire, mi fermo ad elaborare ancora

[cassandra]

Quindi nel momento in cui riusciamo ad accogliere lo Spirito,a stabilire la connessione... il ciclo si conclude?...accoglierlo equivale ad incarnarlo?...c'è la consapevolezza di averlo integrato con corpo ed anima?...qual'è lo scopo?
In quale discussione si parla del cibarsi di tutto...?

[Uno]

Originalmente inviato da cassandra

Quindi nel momento in cui riusciamo ad accogliere lo Spirito,a stabilire la connessione... il ciclo si conclude?...accoglierlo equivale ad incarnarlo?...c'è la consapevolezza di averlo integrato con corpo ed anima?...qual'è lo scopo?

Questo ciclo si conclude con l'incarnazione, ma dovremmo entrare nel merito di alfa e omega, oroborus (il serpente che si mangia la coda) etc etc cioè senza inizio senza fine... eterno presente in altre parole.
In altri termini si può parlare di ascensione (se leggi la discussione sull'ascendente forse questa parola può iniziare ad apparire meno oscura)
Lo scopo... è dura definirlo in due parole, si dovrebbe partire dalla cosmogonia (creazione del cosmo), comunque sintetizzando: vivere realmente.

Originalmente inviato da cassandra

In quale discussione si parla del cibarsi di tutto...?

quella sul vangelo di Tomaso http://www.ermopoli.it/portale/showthread.php?t=3050

[turaz]

mi viene da dire "vivere unificati" (spirito mente corpo)
ci può stare?
ciauzz

[nikelise]

Originalmente inviato da Uno

Iniziavo a sperare che non uscisse la risposta classica invece eccola qua (più o meno) da Cassandra.

la risposta classica, quella che arriva dall'oriente essoterico è che cambiamo vita, corpo etc per dimenticare, per poter rifare quello che abbiamo sbagliato etc etc....

Certo ha un senso logico... e non è del tutto errata, ma vogliamo provare ad andare oltre?
Sto Spirito... anzi secondo quello che più circola pure l'anima sarebbero sempre gli stessi, potrebbero ricordare tutto ma continuano a rifare la commedia, si reincarnerebbero (in questo modo sarebbe esatta la parola reincarnazione) dimenticando tutto ogni volta, ma se sono sempre gli stessi a parte il "vestito" che cambia? Inoltre a tale anima dovrebbe comunque corrispondere tale corpo... non c'è scampo. Quindi qualcosa ha preso una strana piega in queste notizie che circolano, la piega dell'io che non vuole rassegnarsi ad iniziare e finire, quindi si inventa un'anima immortale etc etc...
Proviamo invece a vedere le cose da un'altro punto di vista. Immaginate si lo Spirito mai nato mai morente, che però tale e quale a suo Padre (per certi versi la stessa cosa, per altri diversa. come un'ologramma... come la trinità) vuole sperimentare la vita, quindi crea un'anima che "scendendo" nella materia più densa aggrega un corpo e fa le sue belle esperienze... esperienze che possono transitare (in entrambe le direzioni) già in vita tra corpo-anima-Spirito oppure no (caso più comune, oppure con minimo passaggio) nel secondo caso alla morte lo Spirito comunque "mangia" (come visto in altra discussione) tutto, nulla va perso... comunque non è quello che vuole, non c'è stata incarnazione, il corpo e l'anima sono rimasti staccati quasi del tutto dallo Spirito... e allora ci riprova... e via via.
la cosa si complica pensando che il tempo lineare è cosa nostra e della nostra mente, come è nostra presunzione dire che sono le nostre passate esperienze etc... sono esperienze del nostro Spirito, noi non c'eravamo... possiamo attingervi se riusciamo nella connessione, cioè ad incarnare lo Spirito.
Non siamo noi che dobbiamo andare da qualche parte, dobbiamo accogliere qualcosa....

Ah si è il karma? Questo post è già lungo ma io penso che siano dei dati da elaborare. (anche confutare in caso se volete)

Ma allora la caduta sarebbe dello Spirito non dell'anima come insegna la Genesi .
Oppure questa ,la Genesi , ha un'altro significato ?

Ed invece lo sforzo titanico dell'anima di elevarsi alle condizioni dello Spirito sarebbero il vero peccato o il vero scopo o anche atto eroico dell'anima .
Come Prometeo che ruba il fuoco agli Dei e non un Adamo che sbaglia perche' corrotto.