Ermopoli
L'antica città della conoscenza
  
    
Torna indietro   Ermopoli > Forum > Tempio > Psicologia moderna e antica

 
 
Strumenti discussione Cerca in questa discussione
Vecchio 13-04-2006, 00.48.52   #1
Haamiah
Inizia a fare amicizie
 
L'avatar di Haamiah
 
Data registrazione: 23-02-2006
Messaggi: 277
Predefinito Effetto specchio

Ho provato a vedere se trovavo l'argomento già aperto in forum, ma non l'ho trovato, quindi visto che vorrei conoscere più punti di vista lo apro io.
Si dice sempre che ognuno di noi è lo 'specchio' dell'altro e viceversa.
E' indubbio che chi si preoccupa tutto il tempo a trovare difetti negli altri, piuttosto che vedere i suoi, qualche problemino dovrebbe averlo.
Ma supponiamo che a una persona tutti vedano lo stesso difetto, questo significa che anche loro tutti hanno quel difetto? Buttata così è piuttosto banale, in realtà io vorrei solo cercare di capire fino a che, o sino a che punto l'effetto specchio sia valido. Suppongo che se mi fossi recata da un grande illuminato, e questi mi avesse fatto notare quanto grande fosse il mio ego, non avrei certo pensato che gli stavo facendo da specchio.
Ma quando ci si trova a confronto tra più comuni mortali, l'effetto specchio vale sempre e comunque vicendevolmente, oppure non è sempre così?
Faccio un esempio, mettiamo il caso che ci sia una persona particolarmente avara, e questa sua avarizia la notano tutti, se io la noto, però non ne provo ribrezzo o disgusto, in tal caso l'effetto specchio su me non vi è stato, al contrario, qualora non riesca a sopportare quel 'difetto'
di quella persona, in tal caso ho anch'io qualche problema irrisolto, pur non essendo io un avaro, con quel lato della personalità?
Suppongo funzioni così.
Haamiah non è connesso  
Vecchio 13-04-2006, 00.57.33   #2
Ray
E' praticamente nato/a qui
 
L'avatar di Ray
 
Data registrazione: 10-08-2005
Messaggi: 7,218
Predefinito

la supposta è esatta.

non è ciò che si nota negli altri, ma l'effetto che produce in noi.
Se mi colpisce e magari arriva a ferirmi allora mi sto specchiando. Ma attenzione... lo specchio mostra le immagini invertite... e non inverte tutto, solo dx con sx...
Ray non è connesso  
Vecchio 13-04-2006, 01.02.35   #3
Kael
Cittadino/a Emerito/a
 
L'avatar di Kael
 
Data registrazione: 06-08-2005
Messaggi: 3,153
Predefinito

E' un argomento complesso...

A me al momento viene in mente quel passo del Vangelo in cui Gesù e i suoi apostoli trovarono la carogna di un cane morto sul ciglio della strada... Tutti lo guardarono e ne provarono ribrezzo, pensando "che schifo"...
Gesù invece disse: "che bei denti bianchi ha questa bestia"
Vide cioè quello che c'era di buono in lui...
__________________

Kael non è connesso  
Vecchio 13-04-2006, 09.58.39   #4
Uno
Amministratore
 
L'avatar di Uno
 
Data registrazione: 28-05-2004
Messaggi: 9,693
Predefinito

L'effetto specchio è sempre valido per tutti, cambiano i rapporti, ci si puo specchiare in una persona o in una folla....
Non sempre è evidente il fatto di provare fastidio per il difetto altrui/nostro, la mente sa come nascondere le cose che non vuole farci vedere, se siamo capaci di "fregare" la mente vediamo bene le cose come stanno.
Se molti vedono una cosa in noi è facile (quasi certo al 100%, tranne alcuni casi che poi dirò) che la cosa sia reale, è impossibile che suscitiamo lo stesso riflesso in tutti, significherebbe che tutti abbiamo lo stesso identico difetto, il solo caso in cui questo cade e se tutte le persone vedono una cosa condizionate da qalcosa di atavico, es sono riservato e questo crea problemi ai miei vicini di casa che hanno "paura" dell'ignoto, diverso se entro di mia volontà in un club e voglio rimanere isolato... in questo caso dipende dal motivo per cui voglio farlo....
Si l'argomento è complesso e può essere espanso ancora molto.
Uno non è connesso  
Vecchio 13-04-2006, 10.00.55   #5
RedWitch
Cittadino/a Emerito/a
 
L'avatar di RedWitch
 
Data registrazione: 20-12-2004
Messaggi: 3,537
Predefinito

Citazione:
Se mi colpisce e magari arriva a ferirmi allora mi sto specchiando. Ma attenzione... lo specchio mostra le immagini invertite... e non inverte tutto, solo dx con sx...
Dunque, se come nell'esempio di Haamiah mi colpisce l'avarizia di una persona, non è detto che il mio "problema" sia l'avarizia, e nemmeno, il suo opposto, ma sarà in una delle infinite sfumature tra i due opposti .. è corretto?

edit: scusa Capo, non avevo visto la tua risposta..
RedWitch non è connesso  
Vecchio 13-04-2006, 10.17.01   #6
Uno
Amministratore
 
L'avatar di Uno
 
Data registrazione: 28-05-2004
Messaggi: 9,693
Predefinito

Citazione:
Originalmente inviato da RedWitch

edit: scusa Capo, non avevo visto la tua risposta..
Che problema c'è?
Uno non è connesso  
Vecchio 13-04-2006, 10.58.33   #7
jezebelius
Organizza eventi
 
L'avatar di jezebelius
 
Data registrazione: 27-02-2005
Messaggi: 1,865
Predefinito

Citazione:
Originalmente inviato da Uno
L'effetto specchio è sempre valido per tutti, cambiano i rapporti, ci si puo specchiare in una persona o in una folla....
Non sempre è evidente il fatto di provare fastidio per il difetto altrui/nostro, la mente sa come nascondere le cose che non vuole farci vedere, se siamo capaci di "fregare" la mente vediamo bene le cose come stanno.
.
Per quanto mi riguarda sono daccordo con Kael che ha posto la complessità dell'argomento; ammetto che ho volte ho difficoltà a specchiarmi ma altre, ponendo attenzione particolare, un po meno.
Detto questo mi chiedevo se lo specchio, essenso valido per tutti, possa anche non valere solo per i difetti!
Nello specifico, si " specchiano " solo i difetti o anche ciò che di opposto a questi si posssiede?
__________________
Dr. Marc Haven
“Non deve essere l’alba di luce che deve iniziare ad avvisare la tua anima di tali doveri giornalieri e dell’ora in cui gli incensi devono bruciare sui fornelli; è la tua voce, solo lei che deve chiamare l’alba di luce e farla brillare sulla tua opera, alfine che tu possa dall’alto di questo Oriente, riversarla sulle nazioni addormentate nella loro inattività e sradicarle dalle tenebre in cui versano.”
jezebelius non è connesso  
Vecchio 15-04-2006, 17.27.42   #8
Haamiah
Inizia a fare amicizie
 
L'avatar di Haamiah
 
Data registrazione: 23-02-2006
Messaggi: 277
Predefinito

Citazione:
Originalmente inviato da Uno
L'effetto specchio è sempre valido per tutti, cambiano i rapporti, ci si puo specchiare in una persona o in una folla....

Facciamo l'esempio che due persone si vedano l'un l'altra egocentriche, ma solo a una delle due infastidisce l'egocentrismo dell'altro, mentre l'altro lo constata e basta, ciò significa che solo una delle due ha a che fare con l'egocentrismo? Ma se l'altra non lo fosse affatto, come fa a dare l'impressione di esserlo comunque? Può darsi in misura minore, ma qualcosa dovrebbe avere a che fare in ogni caso.
Per qunto riguarda la domanda di Jezabelius, l'effetto specchio vale anche se in una persona si vedono dei pregi?
Haamiah non è connesso  
Vecchio 15-04-2006, 17.48.18   #9
Uno
Amministratore
 
L'avatar di Uno
 
Data registrazione: 28-05-2004
Messaggi: 9,693
Predefinito

Citazione:
Originalmente inviato da Haamiah
Facciamo l'esempio che due persone si vedano l'un l'altra egocentriche, ma solo a una delle due infastidisce l'egocentrismo dell'altro, mentre l'altro lo constata e basta, ciò significa che solo una delle due ha a che fare con l'egocentrismo? Ma se l'altra non lo fosse affatto, come fa a dare l'impressione di esserlo comunque? Può darsi in misura minore, ma qualcosa dovrebbe avere a che fare in ogni caso.
Per qunto riguarda la domanda di Jezabelius, l'effetto specchio vale anche se in una persona si vedono dei pregi?
Può essere che uno/a riconosca nell'altro qualcosa che è stato/a e l'altro/a ciò che è adesso .. addirittura una potenziale tendenza futura... l'argomento è realmente complesso
Certo che vale anche con i pregi, anche se inversamente di solito, cioè ci attirano (notiamo) in altri cose belle che ci piacerebbe avere, ci sentiamo attirati perchè vorremmo capire come fare.
Uno non è connesso  
Vecchio 15-04-2006, 20.26.48   #10
jezebelius
Organizza eventi
 
L'avatar di jezebelius
 
Data registrazione: 27-02-2005
Messaggi: 1,865
Predefinito

Citazione:
Originalmente inviato da Uno
Può essere che uno/a riconosca nell'altro qualcosa che è stato/a e l'altro/a ciò che è adesso .. addirittura una potenziale tendenza futura... l'argomento è realmente complesso
Certo che vale anche con i pregi, anche se inversamente di solito, cioè ci attirano (notiamo) in altri cose belle che ci piacerebbe avere, ci sentiamo attirati perchè vorremmo capire come fare.
A questo punto riconoscere mi da l'impresisone di " sapere " gia quello che potenzialmente potrebbe rivelarsi...col passare del tempo...no?

Per quanto riguarda i pregi abbiamo assodato che anche questi possono " specchiarsi ".
continuando sui difetti......esempio concreto.....Posto che vi sia una " mancanza di Volontà " nell'affrontare un problema personale - anche se la Volontà agisce in vari rami ,cioè non è detto che la mancanza di volontà in un settore sia corrispondente ad una altrettanta mancanza in un altro - e che questo susciti, una sorta di " presa a cuore " della situazione; atteggiamento questo che determina successivamente uno sprono( nei confronti di colui che manca ) quasi come il problema possa essere come condiviso.
Anche in questo caso si puo definire " lo specchio " perchè ci si rende conto che - a prescindere dal settore che evidenzia la mancanza di volontà - questo è un punto che va rivisto oppure puo definirsi solo un'azione di sprono?
Esempio tipico il drogato......
Se questo manca di Volontà e mi prodigo affinche ce ne metta un po per uscirne e mi rendo conto che questa " sua mancanza " mi irrita in un certo senso...si puo dire che questo è un atteggiamento irrisolto da parte mia, anche se non mi son mai drogato?
__________________
Dr. Marc Haven
“Non deve essere l’alba di luce che deve iniziare ad avvisare la tua anima di tali doveri giornalieri e dell’ora in cui gli incensi devono bruciare sui fornelli; è la tua voce, solo lei che deve chiamare l’alba di luce e farla brillare sulla tua opera, alfine che tu possa dall’alto di questo Oriente, riversarla sulle nazioni addormentate nella loro inattività e sradicarle dalle tenebre in cui versano.”
jezebelius non è connesso  
Vecchio 22-04-2006, 11.19.15   #11
Kael
Cittadino/a Emerito/a
 
L'avatar di Kael
 
Data registrazione: 06-08-2005
Messaggi: 3,153
Predefinito

L'effetto specchio... Mi guardo negli altri e vedo solo ciò che sono, o ciò che ricordo di essere stato. Ma ciò che ancora non sono, non posso vederlo. E mi sfugge.

E' lo stesso discorso per cui, leggendo per dieci volte lo stesso libro, vedrò e troverò sempre significati nuovi, in base a quanto io di volta in volta sono cambiato.

E' l'esperienza, il vissuto, la vita...
Non posso vedere (negli altri) ciò che ancora non conosco (in me).
Non per niente si dice ri-conoscere negli altri.
__________________

Kael non è connesso  
Vecchio 08-04-2008, 19.16.37   #12
RedWitch
Cittadino/a Emerito/a
 
L'avatar di RedWitch
 
Data registrazione: 20-12-2004
Messaggi: 3,537
Predefinito

Mi interesserebbe provare ad espandere un po' il discorso sull'effetto specchio, perchè mi sfuggono un po' di cose.

Citazione:
Originalmente inviato da Uno
Può essere che uno/a riconosca nell'altro qualcosa che è stato/a e l'altro/a ciò che è adesso .. addirittura una potenziale tendenza futura...
E' possibile riconoscere qualcosa che è stato, piuttosto che qualcosa che è in me , attraverso l'altro?
L'idea che mi ero fatta, è che se la cosa in me è risolta, sono riuscita a modificarla davvero posso tranquillamente riconoscerla nell'altro, senza per questo provare fastidio, mentre se la cosa è solo "messa in gabbia", cioè l'ho vista magari, cerco di controllarla (ma il rischio è quella di reprimerla), ma appena la ritrovo in un altro, mi da molto fastidio.. addirittura a me sembra in alcuni casi di vederla amplificata.. e la temo, come se fosse una specie di mostro.

Una cosa che mi è capitato di osservare, è che se è vero che tendo a circondarmi delle persone simili a me, è altrettanto vero che mi è molto meno ostico andare d'accordo con persone che a prima vista sembrano molto diverse da me.
Mi è capitato spesso di stupirmi di trovarmi bene con persone con cui non avrei mai detto di poter essere a mio agio, mentre quelle che riconosco simili a me mi creano più problemi.. chiaramente mi ci specchio..

Ma il temere una cosa, provare repulsione per questa cosa, per cui magari si è lavorato cercando di modificarla, significa sempre che non è risolta? o che comunque non si è accettata del tutto come propria?
RedWitch non è connesso  
Vecchio 09-04-2008, 21.54.08   #13
Sole
Conosce ogni vicolo
 
Data registrazione: 31-08-2005
Messaggi: 5,653
Predefinito

Credo che ci siano diversi livelli Red. Risolvere del tutto secondo me significa essere completamente integrati, individui, invece noi ancora possiamo ricevere diverse impressioni su diversi livelli.
All'inizio mi accorgo di avere un disagio, successivamente mi accorgo che mi da fastidio, ancora dopo mi accorgo che lo vedo negli altri, cerco di trattenerlo, di controllarlo, di comprenderlo e poi vedo che mi continua a dar fastidio su manifestazioni più sottili.
Hai detto una cosa che secondo me è magnifica a proposito dell'accettare in altra discussione che mi ha aperto delle considerazioni. Si accetta a pezzettini.. perchè il pezzo è accettato, fatto a pezzettini. Per cui, su questa base, ogni esperienza è un accettare un pezzo.. quando tutti i pezzi faranno l'unico grande pezzo da cui derivano allora sarà integrato. Intanto a piccoli pezzi lo si inizia a digerire.
Per cui non direi che non si è risuciti a fare un lavoro che ci si aspettava.. ma solo che se ne è fatta la prima. la seconda, la terza parte a seconda di quanti pezzi abbiamo fatto per poterlo accettare.
Il discorso dell'amplificare lo specchio starei attenta a considerarlo, se da molto fastidio, da molto fastidio.. anche questo sarebbe da accettare.

__________________
Se non sarò me stesso chi lo sarà per me? E se non ora, quando?
Sole non è connesso  
Vecchio 09-04-2008, 22.13.47   #14
Astral
Cittadino/a Emerito/a
 
L'avatar di Astral
 
Data registrazione: 01-08-2006
Residenza: Roma
Messaggi: 3,424
Predefinito

Io però non riesco a capire se questa regola è sempre valida. Ci sono degli atteggiamenti di alcune persone che possono risultare fastidiose, irritanti, forse il fatto di comprendere questo fastidio, possiamo comprendere che quell'atteggiamento non ci piace?

Se ad esempio c'è una persona opportunista, (esempio) penso sia normale sentirsi un po' risentiti o per lo meno sorpresi, oppure l'aspetto è risolto soltanto quando con la comprensione, diciamo: ma si è cosi.
Astral non è connesso  
Vecchio 09-04-2008, 22.34.41   #15
Sole
Conosce ogni vicolo
 
Data registrazione: 31-08-2005
Messaggi: 5,653
Predefinito

Penso che se la cosa non ci crea fastidio, ritorsione, rancore, rabbia la cosa si limita solo a notare la questione. Ma se poco poco ci inquieta, qualcosa c'è.. fosse anche un'aspettativa, un tornaconto minimo.. qualcosa c'è.
Eì vero poi che ci sono situazioni che ci danno noia perchè sono effettivamente fastidiose, tipo persone che urlano, o maleducazioni varie, beh li non è detto che ci sia roba nostra, potrebbero essere proprio interferenze altrui, non deve esser per forza così rigida la legge ma siamo noi a dover imparare a cogliere la differenza.
__________________
Se non sarò me stesso chi lo sarà per me? E se non ora, quando?
Sole non è connesso  
Vecchio 10-04-2008, 00.27.41   #16
Uno
Amministratore
 
L'avatar di Uno
 
Data registrazione: 28-05-2004
Messaggi: 9,693
Predefinito

Se un atto altrui irrispettoso, offensivo o che altro, non ci provoca fastidio vuo dire che ci siamo anestetizzati, abbiamo ritratto la coscienza e quindi non esperiamo, non viviamo.
Vincere il fastidio è la condizione ottimale, facciamo esperienze, la coscienza è bella sveglia però non permettiamo allo stimolo di attirarci nella perdita di noi.
Esteriormente non è facile distinguere le due cose, uno può sembrare un santone e dormire in piedi anche se al contrario chi vince il fastidio comunque poco mostra esteriormente.
La stessa cosa vale anche con una coccola, un complimento, un gesto di affetto etc... l'ottimo è vincere la perdita del se ma vivendolo attivamente non desensibilizzandosi, il falso modesto non serve, il vero modesto si, anche se apparentemente sembra superbo.
Uno non è connesso  
Vecchio 10-04-2008, 02.10.12   #17
jezebelius
Organizza eventi
 
L'avatar di jezebelius
 
Data registrazione: 27-02-2005
Messaggi: 1,865
Predefinito

Citazione:
Originalmente inviato da Uno Visualizza messaggio
Se un atto altrui irrispettoso, offensivo o che altro, non ci provoca fastidio vuol dire che ci siamo anestetizzati, abbiamo ritratto la coscienza e quindi non esperiamo, non viviamo.

Vincere il fastidio è la condizione ottimale, facciamo esperienze, la coscienza è bella sveglia però non permettiamo allo stimolo di attirarci nella perdita di noi.
Partendo da questo, allora, si può dire che va bene affrontare un fastidio o anche un complimento nella più totale non perdita di se stessi.
Vale a dire, cercando di vedere se ho capito, che il fastidio o il complimento comunque muovono qualcosa ma questo qualcosa deve essere stabilizzato proprio per non perdersi. Se ci si perde l'esperienza non c'è.
La coscienza deve essere vigile, quindi anche qua osservazione di ciò che si muove dentro di noi ma anche osservazione di ciò che è la causa di quel movimento.
__________________
Dr. Marc Haven
“Non deve essere l’alba di luce che deve iniziare ad avvisare la tua anima di tali doveri giornalieri e dell’ora in cui gli incensi devono bruciare sui fornelli; è la tua voce, solo lei che deve chiamare l’alba di luce e farla brillare sulla tua opera, alfine che tu possa dall’alto di questo Oriente, riversarla sulle nazioni addormentate nella loro inattività e sradicarle dalle tenebre in cui versano.”
jezebelius non è connesso  
Vecchio 10-04-2008, 11.42.31   #18
griselda
E' praticamente nato/a qui
 
L'avatar di griselda
 
Data registrazione: 07-01-2006
Messaggi: 8,029
Predefinito

Citazione:
Originalmente inviato da Uno Visualizza messaggio
Se un atto altrui irrispettoso, offensivo o che altro, non ci provoca fastidio vuo dire che ci siamo anestetizzati, abbiamo ritratto la coscienza e quindi non esperiamo, non viviamo.
Vincere il fastidio è la condizione ottimale, facciamo esperienze, la coscienza è bella sveglia però non permettiamo allo stimolo di attirarci nella perdita di noi.
Esteriormente non è facile distinguere le due cose, uno può sembrare un santone e dormire in piedi anche se al contrario chi vince il fastidio comunque poco mostra esteriormente.

La stessa cosa vale anche con una coccola, un complimento, un gesto di affetto etc... l'ottimo è vincere la perdita del se ma vivendolo attivamente non desensibilizzandosi, il falso modesto non serve, il vero modesto si, anche se apparentemente sembra superbo.
Uno ti prego perdona questa domanda che se la farebbero a me la prenderei per irriverente, ma io non capisco questo specchio non mi entra in testa per un motivo credo: quando tu dici quello che ho nerettato, se lo faccio mi sento ipocrita, falsa e non vera, perchè? forse perchè non ho capito? Abbi pazienza perchè se non capisco la differenza non imparo.
Ma invece devo tenere presente che sto lavorando per me e che quindi quelle due sensazioni sono dettate dall'ego che vorrebbe succhiarmi energia? E quindi lo sforzo che faccio è per me e non per l'altra persona?
Altra domanda scusa eh, e con l'educazione di un figlio come si fa? si deve agire senza però metterci magari sentimenti negativi, insomma staccarsi dalle negatività?
Sono confusa su sta cosa.
__________________
------------------------

ORDINE RITMO ARMONIA
griselda non è connesso  
Vecchio 10-04-2008, 12.31.42   #19
Sole
Conosce ogni vicolo
 
Data registrazione: 31-08-2005
Messaggi: 5,653
Predefinito

Gris, c'è la differenza tra reprimere ed esprimere. Si può reprimere e allora non si sente più, si può esprimere fuori e allora ci si perde nel fastidio, ma esprimere non vuol dire essere sinceri con gli altri, almeno non sempre. Si può essere sinceri con se stessi, accogliere il fastidio viverlo senza cacciarlo sotto e affrontarlo senza necessità che tutto esca fuori dagli argini e quindi scatenare rancore o rabbia ad esempio, energia sprecata che ci serviva per osservarci e trattenere.
Se arriva un tipo e mi ferisce perchè mi fa da specchio, non è lui che mi ha ferito ma mi sono lasciata ferire perchè ho respinto il tutto come davanti ad uno specchio, ma se ci entro dentro divento lo specchio e cambio prospettiva... mah non so se questa è chiara, è come cambiare posizione e vedersi da dentro, trattenere e affrontare.

Così l'ho capita.
__________________
Se non sarò me stesso chi lo sarà per me? E se non ora, quando?
Sole non è connesso  
Vecchio 10-04-2008, 13.36.35   #20
griselda
E' praticamente nato/a qui
 
L'avatar di griselda
 
Data registrazione: 07-01-2006
Messaggi: 8,029
Predefinito

Grazie Sole il punto è che io non capisco cosa vuol dire fare da specchio, cioè mi pare ampia la cosa.
Nel mio caso sarebbe meglio trattenere osservare sempre senza reprimere?
__________________
------------------------

ORDINE RITMO ARMONIA
griselda non è connesso  
Vecchio 10-04-2008, 14.36.34   #21
Sole
Conosce ogni vicolo
 
Data registrazione: 31-08-2005
Messaggi: 5,653
Predefinito

Quando una persona ti fa da specchio significa che in lui ti fanno arrabbiare cose che non riesci a digerire in te stessa e/o non vedi, però il tuo inconscio conosce e sa per cui le rivive fuori da te e ti stridono proprio perchè non le sai accettare.
Ti riporto una mia esperienza fresca fresca nella speranza ti possa far capire almeno in parte.
Un pò più di un mesetto fà mi è stato chiesto di fare dello straordinario al lavoro andando nella sede di una società a sistemare dei danni colossali che aveva fatto un tizio, ma non era il suo mestiere per cui in parte comprensibile.
Il tizio ha tipo 54 anni per cui mi aspettavo una certa maturatà e un certo scambio.
Arrivo e mi mostra la situazione, io confidavo nella sua collaborazione. Dopo un paio di giorni mi sono accorta dei suoi limiti e dopo aver dato ilmassimo nel cercare di farmi aiutare svegliandolo un pò, un giorno ho esagerato tantissimo e questo è sbottato in tutti i sensi, facendomi ancheun pò paura a dire il vero..
Intanto ho dovuto vedermi che nonmi aveva chiesto nulla e gli ho messo troppa pressione addosso che non ha retto.. ma questo è un altro punto.
Nei giorni successivi l'ho lasicato in pace e facevo il mio lavoro ma mi sono accorta che mi succhiava molte energie, ero stanca, nervosa, con l'ego a tremila che prendeva il sopravvento ..insomma mi stavo addormentando tantissimo sulla situazione. Il fstidio nasceva dal fatto che sto tizio ripeteva continuamente che non era il suo lavoro e che non gli interessava e tremilioni di scuse possibile ed immaginabili.. mi faceva arrabbiare, volevo scuoterlo, volevo reagisse, mi dava mostruosamente fastidio che a quell'etaà fosse così passivo, così poco impegnato nel cercare di smuoversi, così arreso..
Cavolo, mi son detta ad un certo punto, sono io alla massima potenza se non mi sveglio sul mio lavoro! Mi dava fastidio l'atteggiamento di non impegno, di non voglia di capire, di assoluta chiusura mentale verso l'argomento.. mi dava fastidio la paura negli occhi, l'arrendevole incapacità di voler fare. Ovviamente esponenziato ma mi ha fatto vedere tanto di me e del mio modo di operare verso certe situazioni.

Ecco con questo lunghissimo racconto spero di averti dato un imput. Non dovevo e potevo scaricare su di lui il mio disagio ma dovevo vederlo e in questo lui mi è stato utilissimo.


p.s.
non rileggo se ci sono errori perdonate.
__________________
Se non sarò me stesso chi lo sarà per me? E se non ora, quando?
Sole non è connesso  
Vecchio 10-04-2008, 14.53.00   #22
Sole
Conosce ogni vicolo
 
Data registrazione: 31-08-2005
Messaggi: 5,653
Predefinito

Aggiungo che all'inizio il buonismo ha tentato di farmi dire: poveraccio! Devo comprenderlo.. invece era solo un biego tentativo di una parte di me di volersi sentire buona e non faticare troppo.. per cui a volte il tentare di assecodnare certe cose reprime ed occulta. Reprimere significa anche cercare di farsi venire i sensi di colpa nel pensare male, ma come si diceva altrove in questi giorni, se non vivo me stessa per come nasce una mia emozione sto solo nascondendo la testa.

__________________
Se non sarò me stesso chi lo sarà per me? E se non ora, quando?
Sole non è connesso  
Vecchio 10-04-2008, 21.14.04   #23
griselda
E' praticamente nato/a qui
 
L'avatar di griselda
 
Data registrazione: 07-01-2006
Messaggi: 8,029
Predefinito

Grazie Sole, quello che hai fatto è quello che cerco di fare, solo che il punto è che io ci vedo un sacco di cose e mi dico sono tutte queste cose oppure ne vedo solo una? Ne devo trovare una?
A me è capitato di trovarmi davanti ad una persona che mi faceva arrabbiare per il suo dire che non era capace di fare una cosa, ed io mi mettevo li con insistenza ad insegnarle come si faceva, assicurandola, che anche se avesse sbagliato non sarebbe successo nulla di grave. Quello che mi dava noia era che non ci provasse che desse per scontato che non ci riusciva a priori e lo vedevo come un arrendersi senza provare. Un dare per scontato che non ce l'avrebbe fatta e dentro di me dicevo non vuoi provare e mi arrabbiavo dentro.
A questo punto non so cosa vederci?
Vedevo in lei la mia pigrizia?
Se quando sono pigra do per scontato che non so fare e quindi mi arrendo prima di tentare e me la racconto dicendo che non sono capace?
Che è invece una mancanza di impegno che il mio dentro mi fa vedere che devo mettere a posto che devo impegnarmi sempre anche quando pare impossibile io possa farcela?
Per quella persona è la tecnologia per me la matematica ad esempio.
E quindi mi faccio arrabbiare da sola quando mi dico che non ci capisco niente e non mi ci applico?
Però ci vedo anche la dipendenza da qualcun altro il fatto che se lei non sa fare poi deve chiedere ad altri, quindi se non so fare mi fa arrabbiare anche dover chiedere? Quindi vorrei non aver bisogno di nessuno? E se mi metto qui ne vedo ancora tipo io mi aspetto che gli altri mi ascoltino come io devo ascoltare gli altri e quando non lo faccio mi arrabbio con me?
Questa è la mia mente in diretta.
Grazie
__________________
------------------------

ORDINE RITMO ARMONIA
griselda non è connesso  
Vecchio 10-04-2008, 22.05.41   #24
Astral
Cittadino/a Emerito/a
 
L'avatar di Astral
 
Data registrazione: 01-08-2006
Residenza: Roma
Messaggi: 3,424
Predefinito

Ho capito anche io il discorso, in ogni caso vorrei aggiungere che quando qualcuno offende, anche se mi sta dando un insegnamento a livello inconscio, non giustifica affatto l'atto di offendere, e con distacco si può comunque riconoscere l'azione poco carina altrui.

Allo stesso modo noi, non dovremmo cercare appositamente di offendere qualcuno per fargli da specchio.

Poi un altra cosa... ci sono degli specchi peggiori di quelli che ci danno fastidio, e sono quelli che invece ci provocano troppa eccitazione o piacere.

In ogni caso è molto difficile mantenere il controllo e allo stesso tempo esprimere le proprio emozioni.

In ogni caso se uno non si infastidisce, non si intristisce, non gioisce, non si rischia di avere un appiattimento emozionale?
Astral non è connesso  
Vecchio 10-04-2008, 23.33.46   #25
Sole
Conosce ogni vicolo
 
Data registrazione: 31-08-2005
Messaggi: 5,653
Predefinito

Citazione:
Originalmente inviato da griselda Visualizza messaggio
Grazie Sole, quello che hai fatto è quello che cerco di fare, solo che il punto è che io ci vedo un sacco di cose e mi dico sono tutte queste cose oppure ne vedo solo una? Ne devo trovare una?
A me è capitato di trovarmi davanti ad una persona che mi faceva arrabbiare per il suo dire che non era capace di fare una cosa, ed io mi mettevo li con insistenza ad insegnarle come si faceva, assicurandola, che anche se avesse sbagliato non sarebbe successo nulla di grave. Quello che mi dava noia era che non ci provasse che desse per scontato che non ci riusciva a priori e lo vedevo come un arrendersi senza provare. Un dare per scontato che non ce l'avrebbe fatta e dentro di me dicevo non vuoi provare e mi arrabbiavo dentro.
A questo punto non so cosa vederci?
Vedevo in lei la mia pigrizia?
Se quando sono pigra do per scontato che non so fare e quindi mi arrendo prima di tentare e me la racconto dicendo che non sono capace?
Che è invece una mancanza di impegno che il mio dentro mi fa vedere che devo mettere a posto che devo impegnarmi sempre anche quando pare impossibile io possa farcela?
Per quella persona è la tecnologia per me la matematica ad esempio.
E quindi mi faccio arrabbiare da sola quando mi dico che non ci capisco niente e non mi ci applico?
Però ci vedo anche la dipendenza da qualcun altro il fatto che se lei non sa fare poi deve chiedere ad altri, quindi se non so fare mi fa arrabbiare anche dover chiedere? Quindi vorrei non aver bisogno di nessuno? E se mi metto qui ne vedo ancora tipo io mi aspetto che gli altri mi ascoltino come io devo ascoltare gli altri e quando non lo faccio mi arrabbio con me?
Questa è la mia mente in diretta.
Grazie
Sinceramente non ci vedo niente di male se ti partono tutte queste associazioni, anzi ben vengano se aiutano a smaltire e snellire, il male lo vedo nel fatto che mi sembra che ti perdi nel considerare le considerazioni e non ciò che provi e a dove possono portarti.

In fondo è come quando cerchiamo di fare una cosa perfetta con tanti diversi tentativi, alla fine la formula giusta arriva.

__________________
Se non sarò me stesso chi lo sarà per me? E se non ora, quando?
Sole non è connesso  
 


Strumenti discussione Cerca in questa discussione
Cerca in questa discussione:

Ricerca avanzata

Regole di scrittura
Tu non puoi inserire nuovi messaggi
Tu non puoi rispondere ai messaggi
Tu non puoi inviare files
Tu non puoi modificare i tuoi messaggi

Il codice vB è Attivato
Le faccine sono Attivato
Il codice [IMG] è Attivato
Il codice HTML è Disattivato
Vai al forum

Discussioni simili
Discussione Autore discussione Forum Risposte Ultimo messaggio
Allo specchio soul Letteratura & Poesia 16 02-05-2005 21.02.53


Tutti gli orari sono GMT +2. Adesso sono le 12.56.22.




Powered by vBulletin Copyright ©2000 - 2024, Jelsoft Enterprises Ltd.
Questo sito non è, nè può ritenersi assimilabile ad una testata giornalistica, viene aggiornato senza alcuna periodicità, esclusivamente sulla base della disponibilità del materiale. Pertanto, non è un prodotto editoriale sottoposto alla disciplina della l. n. 62 del 2001. Il materiale pubblicato è sotto la responsabilità dei rispettivi autori, tutti i diritti sono di Ermopoli.it che incoraggia la diffusione dei contenuti, purchè siano rispettati i seguenti principi: sia citata la fonte, non sia alterato il contenuto e non siano usati a scopo di lucro. P.iva 02268700271