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Vecchio 26-03-2008, 02.39.30   #1
griselda
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Predefinito La discriminazione del corpo

Apro qui non sapevo se continuare dopo il post di Jez ma era solo inerente la vergogna il thread (http://ermopoli.it/portale/showthread.php?p=51410) e non volevo andare OT
Perchè ci hanno insegnato a vergognarci del corpo?
Bisogni fisiologici che sono quelli che ci fanno stare in salute vissuti come qualcosa di brutto e sporco. Qualcosa di cui vergognarsi.
Hai ragione Jez provo le stesse cose che dici tu, ho ricevuto come educazione la paura verso il corpo.
Ma se non accettiamo la fiosiologia del nostro corpo può essere che non accettiamo neppure ciò che abbiamo dentro? Anche sentimenti, emozioni?
E poi parlare in pubblico di ciò che è sporco come il corpo fa vergognare allo stesso modo di mostrare i nostri sentimenti c'è attinenza?
Educazione al profumo e disconoscimento delle puzze, ma senza un ragione d'essere. Insomma è vero che se ci sono cattivi odori c'è un motivo da scoprire ma l'ignoranza ha invece portato al distacco globale senza ragione.
Mi viene come esempio che in alcuni paesi fare un "pro" in pubblico a tavola è segno di gradire il pasto, qui da noi si viene come minimo linciati.
Abbiamo trasformato il comune senso del pudore in ossessione?
Per non parlare del corpo relativamente al sesso, non si fa, è la parte del diavolo, tabù dei tabù. Altro motivo di ossessione, di sporcizia, di colpa, di peccato senza un'adeguata educazione.
Siamo senza corpo? Rifiutiamo il nostro corpo e la sua fisiologia?
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Ultima modifica di Uno : 26-03-2008 alle ore 10.30.51. Motivo: aggiunto link thread
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Vecchio 26-03-2008, 13.13.34   #2
RedWitch
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Originalmente inviato da griselda Visualizza messaggio
Perchè ci hanno insegnato a vergognarci del corpo?
Bisogni fisiologici che sono quelli che ci fanno stare in salute vissuti come qualcosa di brutto e sporco. Qualcosa di cui vergognarsi.
Hai ragione Jez provo le stesse cose che dici tu, ho ricevuto come educazione la paura verso il corpo.
Ma se non accettiamo la fiosiologia del nostro corpo può essere che non accettiamo neppure ciò che abbiamo dentro? Anche sentimenti, emozioni?
E poi parlare in pubblico di ciò che è sporco come il corpo fa vergognare allo stesso modo di mostrare i nostri sentimenti c'è attinenza?
Educazione al profumo e disconoscimento delle puzze, ma senza un ragione d'essere. Insomma è vero che se ci sono cattivi odori c'è un motivo da scoprire ma l'ignoranza ha invece portato al distacco globale senza ragione.
Mi viene come esempio che in alcuni paesi fare un "pro" in pubblico a tavola è segno di gradire il pasto, qui da noi si viene come minimo linciati.
Abbiamo trasformato il comune senso del pudore in ossessione?
Per non parlare del corpo relativamente al sesso, non si fa, è la parte del diavolo, tabù dei tabù. Altro motivo di ossessione, di sporcizia, di colpa, di peccato senza un'adeguata educazione.
Siamo senza corpo? Rifiutiamo il nostro corpo e la sua fisiologia?
Ho provato a pensare se mi abbiano insegnato a vergognarmi del corpo, di quei bisogni fisiologici, tanto naturali quanto "nascosti" nella società di oggi. Non me lo hanno insegnato, credo semplicemente di aver seguito gli esempi che avevo in casa, di queste cose non se ne parlava mai (men che meno del sesso, ma ci torno dopo su questo).
Pero' per esempio per me era naturale, andare in bagno con i miei genitori presenti, almeno fino ad una certa età non mi importava che mi vedessero, era naturale farlo, poi c'è stato un episodio per cui ho smesso di farlo con mio padre, e quando capitava che lui entrasse in bagno mentre ero sotto la doccia (e non si vedeva niente dal vetro), provavo molta vergogna, ma in casa mia nessuna porta si chiudeva a chiave, nemmeno quella del bagno.
Quanto ha raccontato Jez, capitava anche a me, anzi, mi capitava fin dall'asilo, fino ad oggi, quando per esempio c'è il mio capo in ufficio mi da fastidio andare in bagno, a casa degli altri mi da fastidio andare in bagno, e via così.. un trattenere esagerato sì...

Sicuramente anche il discorso di vivere in una società come quella di oggi incide, pero' penso che sia soprattutto un modo che ho per così dire "ereditato" imitando da una parte quello che vedevo in casa, dall'altra una serie di piccoli episodi (che non avevo mai finora preso in considerazione onestamente), che hanno contribuito a far degenerare la cosa. Anche per esempio il fatto che non sapessi cosa fosse il ciclo, fino a quando non l'ho avuto per la prima volta, se non per sentito dire (poco).

Ho vergogna soprattutto delle parti basse del mio corpo, anche quando mi guardo allo specchio, tendo a farlo dalla vita in su.. e questo è collegabile anche al discorso sesso credo, grossi tabù che mi hanno impedito di viverlo serenamente, come se fosse una cosa sporca, che mi sporca, ma anche di questo argomento ne ho sentito parlare molto poco in casa ai tempi in cui forse sarebbe stato giusto che mi informassero..

Per non uscire completamente fuori tema (mi scuso per aver usato in questo modo il thread, ma ho intravisto qualcosa su cui dovrò lavorare un bel po', e ho approfittato per cominciare a mettere fuori sta cosa), la domanda ultima di Gris.. Non abbiamo un corpo? oh si.. si che lo abbiamo, solo che sembra meno complicato dimenticarsene , fare finta di non averlo...

Grazie Gris per questo thread (e a Jez per aver cominciato l'argomento), mi è di grande aiuto
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Vecchio 26-03-2008, 18.44.38   #3
Sole
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Io la porta la chiudevo sempre a chiave, non esisteva tenerla aperta.
Avere la porta chiusa in bagno per me è unmomento di rilassamento.. Come per Red certi argomenti non erano necessari.. in casa mia, per cui va da se che se non conosci un argomento un pò ti inquieta.
Riscoprire la naturalezza di certe cose come andare in bagno a far pipì in casa d'altri o altro se scappa, a volte anche l'atto di mangiare diventa difficile in casa di altri, estranei, oltre noi. Ho iniziato dicendomi: faranno pure loro la popò! E che è profumata la loro?
Io credo che la stanza da bagno sia il luogo più segreto per noi, la nostra intimità più totale, dove lasciamo andare.. lasciamo scorrere.. lasciamo scivolare via da noi o laviamo via in un bel bagno o doccia. Questa intimità se fatto sentire e o vedere o anche appena intravedere da altri ci lascia con un senso di invasione dei nostri spazi personali, vi ci trovate?

Inoltre ci vedo dell'altro ma non so se possiamo parlarne in termini pratici: lasciare i nostri scarti, le nostre produzioni di elaborati interni in un luogo non consacrato e leggittimo per noi, ci da fastidio perchè è come lasciare pezzi di noi in giro a qualcuno, ma su questo ci devo ancora riflettere.

In ogni caso penso che sia ricollegabile sempre ad un discorso di immagine: "accidenti sanno che la faccio puzzolente"... quel che si concludeva dillà sulla vergogna.

EDIT: l'ho messa in termini pratici ma perchè osservando queste piccole paura si può capire cosa nascondiamo.
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Se non sarò me stesso chi lo sarà per me? E se non ora, quando?

Ultima modifica di Sole : 26-03-2008 alle ore 18.48.32. Motivo: l'edit
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Vecchio 26-03-2008, 18.58.09   #4
turaz
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personalmente questi "timori" non li ho pur essendo vissuto in una famiglia "pudica" da certi punti di vista.
mi adatto alle situazioni.
in casa d'altri seguo le loro "regole"
in casa mia chiudo solo se ho ospiti o se infastidisco mia moglie.
per me il bagno è un luogo come un altro.

penso che certi attaccamenti riguardino conflitti "territoriali".
insomma come crearsi uno spazio proprio ove non far entrare nessuno e così facendo a mio avviso anche nell'intimità con un'altra persona si hanno forti resistenze.
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Vecchio 26-03-2008, 22.09.01   #5
Astral
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Credo sia una questione culturale.

Io ad esempio per correttezza quando vado in bagno faccio scorrere l'acqua e metto dei profumi, ma più che per un senso di vergogna o pudore, lo faccio per una questione di rispetto.

Insomma non è bello sentire dei rumori nel bagno, ne tanto meno odori sgradevoli, anche se umani ( voglio dire anche il vomito è naturale eppure ce lo risparmiamo di mostrarlo).

Per quanto invece riguarda il discorso del corpo, sono più che daccordo che molte parti di noi le guardiamo con vergogna, ma d'altronde se non fosse cosi, forse non vestiremmo nemmeno.
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Vecchio 26-03-2008, 23.28.34   #6
griselda
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Se i bisogni fisiologici sono normali perchè dobbiamo vergognarcene? Sono d'accordo che ci vuole rispetto ma bisogna anche accettare che in bagno non profuma neppure chi mangia le rose e evacuare è normale fisiologia. Avete mai provato a stare male e aver bisogno di qualcuno che vi aiuti? Ecco si sta male due volte, una per la vergogna ed uno per il malessere. Trovo molto triste questa cosa. Se torniamo per un attimo al bambino di cui parlava kael, lui non si vergogna per lui è normale tutto anche farsi accudire.
Poi che ci succede?
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Vecchio 27-03-2008, 01.13.41   #7
Grey Owl
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Nella mia famiglia il bagno è sempre stato aperto (non c'era la chiave nella toppa), tutti fratelli maschi senza problemi di mostrarsi a sedere in bagno. Al lavoro vado in bagno per espletare le funzioni fisiologiche ed anche per prendermi 5 minuti di rilassamento. Anche quando sono fuori per lavoro se devo andare vado anche se il bagno non è il solito. Forse sarà che da piccolo ero sempre in campagna mezzo nudo ma non ho vergogna del mio corpo a parte i primi giorni di primavera quando la pelle ha quel colore grigio topo o rosa maiale. Ma dopo una giornata al sole si è già risanata dalla muffa dell'inverno...hahaha
Ha poi contribuito il fatto che ho praticato nuoto per tanti anni (nella fase dell'adolescenza) e il fatto di essere in slip da bagno non mi ha mai creato problemi. Penso che la vergogna nasca dal fatto che il corpo è molto spesso nascosto dai vestiti e solo durante la svestizione o la doccia ci accorgiamo che sotto ai vestiti cè la pelle.
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