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Vecchio 24-05-2008, 12.57.46   #1
Uno
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Predefinito Abbigliamento per comunicare

Ci sono già un paio di discussioni sull'abito del monaco etc... ma qui vorrei affrrontare un'altro fronte.
Ieri ascoltavo di sottofondo la considerazioni che alcuni personaggi in tv facevano sulla scelta (femminile prevalentemente, ma la cosa può essere girata anche agli uomini) delle scarpe in base alla giornata e/o occasione e poi si sono allargati brevemente all'abbigliamento.
Sono conscio che questo discorso in parte si intreccerà con quello degli stupri ancora troppo facili e numerosi che stiamo facendo in questi giorni, sia chiaro che a prescindere che qualsiasi messaggio una donna lanci ha il diritto di non essere violentata (e l'uomo il dovere di non essere una bestia), però ora ragioniamo sui messaggi appunto.
La conduttrice e gli ospiti (La Balivo con la Pettinelli e Dan Harrow) hanno detto che le scarpe (e anche l'abbigliamento) rispecchiano sia il messaggio che si lancia, sia lo stato interiore o fisico in cui ci troviamo... e io condivido pienamente.
Una donna che va a cena con un uomo vestita in maniera impeccabilmente seria (che so talleur, scarpe eleganti, acconciatura se non raccolta ma comunque non particolarmente esuberante, per esempio eh...) lancia un messaggio: sono una persona seria, non credere che sono quella da una botta e via (scusate la crudezza, ma meglio di così non saprei come far rendere ciò che scrivo).
Una donna in jeans e stivali da cowboy (secondo loro... ma tutto sommato in parte condivido) equivale a: "sono una sportiva, magari combiniamo qualcosa ma non mi lego con te".
E via via.... nella trasmissione la cosa aveva preso più che altro la piega dell'invito a cena a due ed eventualmente del dopo cena, però io trovo oltre che simpatico anche utile esplorare la cosa in tutte le situazioni.
Per esempio non è bigottismo il mio se affermo che l'impiegato pubblico che si presenta con un jeans stracciato e un maglione che neanche il pecoraio (che vi è costretto per il freddo e per la possibilità di sporcarsi e/o stracciarsi i vestiti) metterebbe, lancia un messaggio simile a "a me non interessa nulla di questo lavoro, comunque prendo lo stipendio". Al contrario però potremmo anche dire che chi si presenta sempre impeccabile (magari sempre con lo stesso vestito perchè costa uno sproposito) in maniera fin troppo esagerata rispetto al luogo di lavoro lancia un messaggio: "io ho un potere qui, voi che siete costretti a venire, inginocchiatevi se volete i miei servizi".
Ora non facciamo di tutta l'erba un fascio, c'è chi ha un proprio piacere nel vestirsi bene e chi è indolente e sciatto di natura anche quando è nel tempo libero.... in questo caso comunque una persona lancia un messaggio globale su chi è, quali sono i suoi scopi di vita (che li persegua realmente o no) etc...

Avrei molto da dire sull'argomento ma non voglio soffocare la discussione che spero possa emergere, anche se fermandomi qui può essere frainteso quello che ho scritto.
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Vecchio 24-05-2008, 14.05.34   #2
Era
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i messaggi sono tanti come dici bene tu...chi si abbiglia per rimorchiare...chi lo fa per evidenziare il suo stato economico...chi segue la moda...ma c'è anche chi dice:"io lo faccio per piacere a me stesso/a" è anche vero in parte...comunque il messaggio è inviato...che lo si voglia ammettere o no...dall' alto lato c'è chi riceve o vuol ricevere un imput ben preciso...quindi complimenti ammiccamenti e stupri...
tutto sommato...inviare un messaggio non credo sia negativo se ci rifacciamo alle leggi di natura...fa parte del perpetuarsi delle specie dell' istinto di conservazione...infatti la fagianella assolutamente anonima...sceglie il fagiano più pomposo e colorato ...
idem per gli altri animali...tuttavia l' animale uomo mette al primo posto il "piumaggio" e in una socetà effimera come la nostra lo fa per vanità..per potere...per apparire...per dimostrare...si si non facciamo di ogni erba un fascio....ma conscio o inconscio il messaggio...quale che sia viene mandato e raccolto...
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Vecchio 24-05-2008, 15.08.45   #3
Astral
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E chi cammina scalzo che messaggio lancia?

Certo che ultimamente, porto sempre scarpe da ginnastica vecchie e usurate ( ci cammino anche 3 ore al giorno) e spesso ci vado da qualsiasi parte, anche la sera per uscire. Forse noi uomini abbiamo meno scelta.

Invece per quanto mi riguarda, in questo periodo significa che sono giu di corda, non mi importa di essere giudicato, e voglio essere sempre uguale.
A lavoro invece ho sempre utilizzato zoccoli bianchi ( per chi lavora con gli alimenti).

In casa invece cammino con i calzini o scalzo e solo qualche volta metto le ciabatte ( dopo che mia sorella sclera perchè aveva lavato il pavimento).

In ogni caso abbiamo parlato molto di scarpe, ma il discorso si può anche allargare, agli abiti, alla combinazione dei colori, e ai gioielli per le donne.

Pensa se uno si veste senza consapevolezza: potrebbe dare l'idea del poco di buono, senza rendersi conto.
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Vecchio 24-05-2008, 16.18.14   #4
stella
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Il modo di vestire è il primo biglietto da visita che diamo agli altri che ci vedono prima ancora di conoscerci e in base a quello che vedono si fanno un'idea su di noi.
Partendo dalle scarpe, per una donna portare scarpe con tacchi a spillo dà un'idea di eleganza ma anche un non so che, non mi viene altro termine, di "fatale".... perchè tutto il portamento cambia rendendo la donna più "interessante" e sinuosa di una che porta i tacchi bassi...
I tacchi a spillo sono un simbolo di seduzione, ma anche questo è un pregiudizio da sfatare, si può portarli per il semplice piacere di essere eleganti e impeccabili, anche se spesso rappresentano un feticcio.
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Vecchio 24-05-2008, 18.06.30   #5
RedWitch
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Sono d'accordo sul fatto che l'abbigliamento sia un modo per mandare messaggi e segnali a chi ci sta intorno, e credo che non ci sia poi tanta gente che si veste come le piace solo per stare bene con sè stessa, che poi dovrebbe essere il motivo principe, ma come sempre ci si rivolge al fuori piuttosto che al proprio interno.. Alle scarpe sinceramente non ci avevo mai pensato, e da quello che è emerso finora mi sembra che invece quasi quasi siano più "comunicative" che l'abbigliamento.

L'argomento a me interessa parecchio ci vedo un sacco di spunti possibili, spero di non andare ot.. intanto, oltre che il tipo di abbigliamento (tailleur piuttosto che jeans a seconda del luogo e del momento in cui ci troviamo), penso che potrebbe essere interessante il discorso del colore di cui scegliamo gli abiti... qualche mese fa ho sentito alla radio un sondaggio secondo cui una donna, possiede come minimo 4 capi neri, e che questo dipendeva dal fatto che "il nero si mette con tutto" e che è sempre elegante. Sono d'accordo , ma penso anche (solo per esperienza personale, per un sacco di tempo mi sono vestita solo di scuro ), che tanto nero addosso, sia simbolo di stati d'animo scuri come quello che si indossa.. oltre che un tentativo (che fallisce miseramente ) di nascondere eventuali chili di troppo..

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Per esempio non è bigottismo il mio se affermo che l'impiegato pubblico che si presenta con un jeans stracciato e un maglione che neanche il pecoraio (che vi è costretto per il freddo e per la possibilità di sporcarsi e/o stracciarsi i vestiti) metterebbe, lancia un messaggio simile a "a me non interessa nulla di questo lavoro, comunque prendo lo stipendio". Al contrario però potremmo anche dire che chi si presenta sempre impeccabile (magari sempre con lo stesso vestito perchè costa uno sproposito) in maniera fin troppo esagerata rispetto al luogo di lavoro lancia un messaggio: "io ho un potere qui, voi che siete costretti a venire, inginocchiatevi se volete i miei servizi".
Questo passaggio mi ha colpito, è vero che chi si presenta in un luogo di lavoro vestito in modo non consono, prendiamo il primo esempio, quello che trasmette è una sorta di menefreghismo sì, soprattutto sul lavoro credo che ci si debba un po' conformare all'ambiente, senza esagerazioni, ma nel presentarsi con i jeans strappati e il maglione di 10 anni fa per esempio, lo vedo anche come un "io sono diverso da tutti voi e ve lo dimostro così". Come dire un messaggio di dissenso per il luogo in cui ci si trova (anche se non condivido affatto..), "io sono così che vi piaccia o no.."

Un'ultima cosa e basta se no scrivo un poema... rispetto a quello a cui accennava Astral... secondo voi, siamo coscienti del tipo di messaggi che mandiamo attraverso il nostro abbigliamento? Sappiamo bene o male che inviamo messaggi (è palese, per noi donne se mettiamo una scollatura evidente poi magari ci lamentiamo perchè guardano li, ma lo sappiamo bene già mentre ci stiamo vestendo..) ma in quale misura attraverso il modo in cui ci vestiamo comunichiamo agli altri il nostro modo di essere? E' reale quello che trasmettiamo, o facciamo in modo che l'imamgine che passa sia distorta, sia quella che vorremmo che gli altri avessero di noi?

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Vecchio 25-05-2008, 01.03.55   #6
dafne
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Così a freddo direi che i vestiti non m'importano molto ma non è proprio vero, diciamo che non sono categorica su di me ma suglia altri un pò di più si.
Voglio dire, io tendo ad un'abbigliamneto comodo, poco appariscente in linea generale. In questo periodo stò praticamente vivendo nella mia tuta (la lavo ogni tanto eh ) però non posso negare che un colloquio di lavoro mi porta non solo a un generico "vestirsi bene" ma anche a scegliere un vestito adatto a certe ciorcostanze. Non mi presenterei mai ad un colloquio in un hotel per fare la receptionist, ad esempio, in jeans e maglietta. Anche se, è vero, dipende dal tipo di hotel.Viceversa per un colloquio come cameriera i jeans vanno assolutamente bene.
Se ci penso scelgo di muovermi in questo modo perchè come cameriera (al di là della pulizia che è tassativa per qualsiasi impegno o non impegno) devo dare l'immagine di una veloce, pratica, rapida, svelta ecc ecc, cosa piuttosto ardua in tacchi e gonna attillata certo che se vado a propormi in un 5 stelle magari non metterò un jeans ma un pantalone scuro.. Alla reception invece, un pò come per gli sportellisti della banca, ci vuole un abbigliamneto più elegante,io ad esempio trovo adorabili le divise in certi casi, o anche solo il gilerino con lo stemma dell'albergo sopra a una camicia...Sono sicuramente idee preesistenti, modi di vedere le cose che abbiamo ereditato ma a me, devo ammetterlo, piace molto avere un'idea di che tipo di figura devo fare per avvicinarmi a un cero obiettivo, mi rende le cose più facili.
Non mi piacciono molto i jeans strappati o i maglioni stropicciati e stinti ma crdo che in definitiva una delle poche cose che davvero non sopporto siano i jeans a vita bassa bassa, quelli dove in pratica si ha fuori mezzo sedere e quei pantaloni che vedo spesso addosso ai ragazzi di oggi con il cavallo oltremodo basso, che mi dà sempre la sensazione che il tizio/a se la sia fatta addosso (sorry, poco carino ma a me fà quell'effetto lì...). Trovo che entrambi sfigurino il fisico di chi li porta. Posso aggiungere che fino a qualche anno fà indosavo magliette e pile di due-tre misure più grossi..effetto fagotto in pratica, mentre oggi stò ridimendionando le misure (anche se si vede la ciccia ), forse ho smesso di desiderare di scomparire dentro i vestiti., forse ho acquisito un pò di sicurezza..in ogni caso continuo ad evitare le magliette e i vestiti scollati e stò lentamente facendo pace con le gonne.
Di sicuro il messaggio che passa abitualmente quando mi vesto, specie ultimamente come già detto, è "sono uscita perchè dovevo, faccio quello che devo fare e me ne vado non serve che mi notiate grazie" hahaha
Adesso vado a letto ma in effetti spesso mi capita di classificare certi tipi di persone dal vestito. Non mi piace se sono sporchi, non mi piace se usano troppa pelle e borchie (ma qui è un preconcetto) non mi piace se sono ingessati dentro a un vestito troppo elegante..
E il tipo di indumenti che si usano per dormire contano?
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Vecchio 25-05-2008, 16.34.56   #7
Sole
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Secondo me, almeno una donna, è sempre ben conscia di come si veste e perchè. Si copre per coprire i kiletti, per slanciare la figura per nascondersi o per riflettere.ma ssa sempre quello ceh indossa. Quello che dice Red sulla scollatura e il lamento è verissimo .. ma il motivo per cui lo si fà è sempre lo stesso, bisogno di conferme. Ci lamentiamo di chi guarda proprio la perchè così non ci sentiamo a disagio per averlo cercato. Ci mettiamo la magliettone per evitare di sentirci a disagio e diciamo è per sentirmi comoda ecc ecc.

L'abito, in questo senso fa il monaco....

Io a dire il vero sono per una società in semi divisa. Non quelle militari ma pochi abiti tipo quelli dei romani o dei greci e con qualche colore da alternare, ... immagninate quante problematiche verrebbero a mancare? Vabbeh questa è utopia però chissà che un giorno...
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Vecchio 25-05-2008, 19.13.25   #8
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Io a dire il vero sono per una società in semi divisa. Non quelle militari ma pochi abiti tipo quelli dei romani o dei greci e con qualche colore da alternare, ... immagninate quante problematiche verrebbero a mancare? Vabbeh questa è utopia però chissà che un giorno...
ops ma come ti viene in mente? non le problematiche ma la semi divisa...sarà che per me la fantasia e il colore sono importanti perchè oltre a piacermi fanno bene al mio umore....questo non vuol dire che ho 3000 capi d' abbigliamento...il punto secondo me è un altro...anche l' abbigliamento per certi versi..così come la gestualità..gli atteggiamenti..ci rende diversi..oserei dire unici e racconta un sacco di noi (ok la prendo in tono leggero tuttavia siamo in psicologia e penso che tutto cio che riguardi l' individuo abbia una valenza)..si direi che un bancario si veste in giacca è cravatta perchè il suo ruolo lo richiede...ma dubito che si riconosca sempre in quell' abito e in quella cravatta... ok dai sarò superficiale e certo non do tutta quell' importanza ad un abito...tuttavia la divisa noooooooo
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Vecchio 25-05-2008, 19.46.58   #9
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...sarà che per me la fantasia e il colore sono importanti perchè oltre a piacermi fanno bene al mio umore....questo non vuol dire che ho 3000 capi d' abbigliamento...il punto secondo me è un altro...anche l' abbigliamento per certi versi..così come la gestualità..gli atteggiamenti..ci rende diversi..oserei dire unici e racconta un sacco di noi..
......
e certo non do tutta quell' importanza ad un abito...tuttavia la divisa noooooooo
Come Era ..Un evviva al colore ...Un lungo nooooooo anche da parte mia alle quasi divise ... mi sanno di un "quasi" livellamento, una tendenza alla spersonalizzazione ....
Concordo sul fatto che attraverso l'abito ( e le scarpe che normalmente si scelgono in base al vestito da indossare ...) le persone lanciano e ricevono messaggi anche se trovo che questo messaggiare , se non riservato , sicuramente risulta più intenso nelle "occasioni" . L'appuntamento per un posto di lavoro , una cena importante , una cerimonia ...il presentarsi agli altri pone molto spesso davanti alla necessità di fare una buona impressione , dare una buona immagine e la prima impressione viaggia attraverso il linguaggio non verbale del corpo , la prima cosa (purtroppo)che presentiamo agli altri è il nostro esterno , l'involucro ....corpo sorriso capelli abito (e scarpe) ritengo siano soprattutto questi gli elementi che la maggior parte di noi utilizza , anche se inconsciamente, per farsi un'idea della persona che ci sta di fronte e che vediamo per la prima volta ...in queste speciali occasioni mi trovo a scegliere l'abito da indossare, talvolta ad acquistarlo proprio per quell'occasione e qui gioca tutto sul come desidero presentarmi agli altri qual'è l'immagine che vorrei dare...e quella che non vorrei dare.
Molto diversa , almeno per me , la situazione nel quotidiano , quando l'incontro è con l'amico , quando entro nel posto di lavoro , in questi casi l'abito è per me , devo sentirmi a mio agio , starci bene dentro e ci sto bene quando "mi sento in ordine".... certo , anche così mando messaggi , ma "involontariamente" nel senso che non sono impegnata nel messaggiare...
Un lungo nooooo anche alle persone che vestono volontariamente trasandate ... capelli puliti , mani curate ( naturalmente nei limiti in cui il lavoro che si fa lo permette) una semplice camicia o maglietta purchè stirate , sono segno di rispetto per chi ci sta vicino.
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Vecchio 25-05-2008, 20.07.50   #10
Astral
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hehehee sembra che partecipino più donne che uomini a questa discussione, chissà perchè .


Beh forse Sole intendeva un abito semplice come si usava nel medioevo, dove gli uomini vestivano col pantalone e camicia, e le donne con le gonne lunghe, ovvero un abito tipicamente da cittadino.

A me invece mi ha sempre affascinato il fatto di vedere qualcuno in tuta e poi la sera vederlo in modo diverso, sembra che esprima parti diverse di sè e questo sopratutto succede alle donne.

Forse siamo abituati a vedere l'abbigliamento come qualcosa di consumistico e superficiale, ma in realtà non lo è, altrimenti potremmo andare in giro pure nudi.
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Vecchio 25-05-2008, 20.22.31   #11
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Beh forse Sole intendeva un abito semplice come si usava nel medioevo, dove gli uomini vestivano col pantalone e camicia, e le donne con le gonne lunghe, ovvero un abito tipicamente da cittadino.

.
Ma certo Sole ha espresso un suo gusto e io il mio...questo in qualche modo racconta qualcosa di Sole e qualcosa di me...posso provare ad espormi...dicendo che Sole (smentiscimi quando vuoi ) potrebbe avere una preferenza per la semplicità...l' ordine...il razionale dando poco spazio al frivolo (inteso come colore e varietà ma anche frivolo nel senso del termine) la Era in pochetto più caciarona...magari disordinata...che si scalda davanti al giallo e si perde facendo un calcolo

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Vecchio 25-05-2008, 20.52.25   #12
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In minima parte si Era è un pò come dici, ma mi piace il frivolo al suo posto...
Penso ai monaci vestiti tuti uguali che non si distraggono con la gonna più carina, o le scarpe da indossare ecc ecc... non è una spersonalizzazione ma piuttosto una ricerca dell'individuo. Ma certamente può essere ricercata anche con le paiet (come si scrive si scrive.. ).
Quel che volevo dire è che la sera con gli amici non porto il vestito che indosso ma porto me stessa (è parlo per esperienza ) invece passare un'ora davanti all'armadio per il vestito adatto vuol dire portare un'immagine di se che si vuole trasportare. Ci si sente a proprio agio non con se stessi ma con l'abito. Questo volevo lasciare intendere e non son riuscita.
Ovviamente io non vado in giro con la prima cosa che mi capita, il mio abbigliamento è ricercato e studiato, però si è semplice e non coloratissimo o fiorito.

Un altro punto interessante potrebbe essere approfondire le scarpe. Le scarpe son un elemento identificativo, io ne ho avute quantità industriali e non avevo mai quella adatta, così come nella discussione sui piedi anche qui i piedi collegano alla terra, la terra è la madre delle creature viventi, energia sessuale (non sesso) , secondo me le scarpe diventano l'interfaccio tra noi e quel tipo di energie e messaggio che vogliamo mandare per cui il tacco alto che butta il petto in fuori e il sedere indietro non saranno mai in un colloquio di lavoro con una donna....

Sinceramente poi non ho ben capito dove volesse arrivare Uno, ma buttiamo qua e là opinioni che qualcosa ne esce.
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Vecchio 25-05-2008, 22.48.08   #13
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anche l' abbigliamento per certi versi..così come la gestualità..gli atteggiamenti..ci rende diversi..oserei dire unici e racconta un sacco di noi
Secondo me l'atteggiamento è anche molto importante, magari tre persone vestite allo stesso modo vogliono lanciare un messaggio diverso. Prendo l'esempio della trasmissione citata da Uno:
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Una donna in jeans e stivali da cowboy (secondo loro... ma tutto sommato in parte condivido) equivale a: "sono una sportiva, magari combiniamo qualcosa ma non mi lego con te".
Un messaggio potrebbe essere quello in effetti, ma secondo me ci sta pure "non ho intenzione di sedurti vestendomi provocante", in pratica "non ci provare". Poi conta l'atteggiamento, se si vuole combinare qualcosa non c'è vestito che ostacoli. Viceversa se la donna si presenta alla cena in minigonna, tacchi a spillo e scollatura vertiginosa il messaggio potrebbe sembrare "si può combinare", ma con l'atteggiamento si può anche fare intendere il contrario. Poi dipende da chi e da come il messaggio viene recepito, purtroppo c'è chi si ferma solo al vestito e se è una bestia......
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Vecchio 25-05-2008, 22.51.11   #14
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( e le scarpe che normalmente si scelgono in base al vestito da indossare ...)
Conosco un sacco di donne che fanno esattamente il contrario

Come diceva Sole i piedi sono connessi alla terra e alle relative energie che veicoliamo. Faceva inoltre notare come le scarpe, in particolare delle donne, modifichino il portamento. I tacchi fanno l'effetto che sappiamo, posizionando il corpo in una certa maniera. Sappiamo da varie discipline (dalle arti marziali ai tibetani allo yoga, ma anche discipline "minori") che posizoinare il corpo in un certo modo per sufficiente tempo "posiziona" di conseguenza il flusso energetico... flusso che poi, vista in altro modo, possiamo tranquillamente chiamare "messaggi"...
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Vecchio 25-05-2008, 23.15.38   #15
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Grazie a questo 3D mi sono accorta che pur dandomi fastidio che l'abito faccia il monaco, io per prima agisco così, quando scelgo cosa indossare o cosa no. Per tutta una serie di mie convinzioni sceglierò un vestito piuttosto che un altro e mai mi vesto per me stessa ma per l'occasione.
Poi però anche tutte vestite in taillor saremo diverse, per fisionomia, atteggiamenti, vezzi, capigliatura,mimica facciale, portamento, tratti somatici, insomma ci saranno un sacco di cose che ci differenzieranno, in particolar modo la nostra anima che poi alla fine esprimiamo con il nostro vestire.
Nell'arco della mia vita sono passata a tipi diversi di abbigliamento, a seconda dell'umore, del luogo, del tempo e dei soldi essi anche questi sono importanti e non da sottovalutare.
Ora ho scelto di vestire sportivo e cercando di analizzare il perchè devo dire che non mi è per nulla piaciuto, ho scartato gli altri e nella scelta anche se inconscia ci sono una sacco di perchè insoluti. Un rifiuto per ciò che in me rappresentano e non mi pare una cosa tanto buona.

P.S. per Ray sarei curiosa di sapere cosa mi sono persa non indossando i tacchi a spillo energeticamente. è che non ce la faccio proprio sembro camminare sulle uova.
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Vecchio 26-05-2008, 16.27.11   #16
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Sinceramente poi non ho ben capito dove volesse arrivare Uno, ma buttiamo qua e là opinioni che qualcosa ne esce.
Non volevo arrivare da nessuna parte in cui non volete arrivare voi.

L'uni-forme è innegabilmente potente qualora si voglia raggiungere la massima concentrazione, però nello svolgersi dei potenziali della vita oltre che non vederla come possibile allo stato attuale (dovremmo essere tutti uguali per volerci vestire uguali senza costrizione) non la vedo neanche fattibile senza un appiattimento globale dell'espressione.
Insomma la diversità è ricchezza, un uniformamento può esserci solo in determinati settori dove si ritrovano alcune persone con scopi comuni, ma liimitatamente a quello. Per esempio nella stessa officina mi pare giusto per diversi motivi che tutti i meccanici abbiano la stessa divisa, sia per farsi riconoscere dai clienti che per motivi di praticità... ma se gli stessi uscissero vestiti uguali la troverei una cosa piuttosto strana.
E' però vero che tutti coloro che sono simili tendono a vestire similmente a prescindere, l'eleganza, la pulizia, il portamento o i contrari di questi sono della persona a prescindere se mette un vestito da 2000 euro o stracci... però la persona elegante si sentirà a disagio vestita male e lo stesso quella non elegante se costretta per qualche motivo a vestirsi così.

Sicuramente come detto da Sha l'atteggiamento può essere più potente e prevaricare il solo abbigliamento, però se i due sono antagonisti emerge qualcosa tipo "vorrei ma non posso" (non sto parlando del jeans e degli stivali in particolare)
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Vecchio 26-05-2008, 22.35.37   #17
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hehehee sembra che partecipino più donne che uomini a questa discussione, chissà perchè .
Proprio sugli uomini ho una curiosità anche se riguarda per lo più i giovani: secondo voi che messaggio danno quando vanno in giro con la mutanda che esce a volte anche di 10 cm dai pantaloni che, seppure molto larghi, vengono indossati rigorosamente senza la cintura?
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Vecchio 26-05-2008, 23.38.26   #18
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Proprio sugli uomini ho una curiosità anche se riguarda per lo più i giovani: secondo voi che messaggio danno quando vanno in giro con la mutanda che esce a volte anche di 10 cm dai pantaloni che, seppure molto larghi, vengono indossati rigorosamente senza la cintura?
Che portano ancora il pannolone? A me danno di sciatteria e stanchezza ..


Approposito di diversità, non è vero che c'è diversità nel vestire odierno anzi c'è un appiattimento terribile. CI sono stile che identificano un branco o gruppo. Ai miei tempi c'erano i pariolini o i paninari o i tozzi oggi non so come si chiamino ma non è questa la diversità, direi che non c'è nemmeno scelta. E' più uniforme di quella che proponevo io che voleva essere un modo di togliersi la costrizione costringendo (effettivamente deve partire da dentro).

L'abbigliamento io lo vedo come una manifestazione di libertà, ma non c'è libertà nell'abbigliamento proprio perchè manifesta un messaggio che siamo costretti inconsciamente a mandare.
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Vecchio 27-05-2008, 00.01.03   #19
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Proprio sugli uomini ho una curiosità anche se riguarda per lo più i giovani: secondo voi che messaggio danno quando vanno in giro con la mutanda che esce a volte anche di 10 cm dai pantaloni che, seppure molto larghi, vengono indossati rigorosamente senza la cintura?
Qui da noi non saprei, perchè i giovani seguono la moda, come ho fatto anche io da ragazza, uno inizia a vestirsi così e gli altri tutti dietro. La moda ci guadagna e il sonno fa spendere i soldi, un po' come nel 3d della moda rapper.

Tra l'altro avendo contatto con alcuni di questi ragazzini, sono pulitissimi, di buona famiglia, hanno molta cura della loro persona tanto che addirittura indossano anche il pigiama in quel modo, o i pantaloncini sul campo da calcio. Ma lo fanno perchè credono che faccia fico, la moda lo richiede e loro dietro. I più non sono ragazzi con sofferenze evidenti, non è un modo di protestare è proprio condizionamento da moda, il non voler essere diverso che è alquanto paradossale, visto che chi indossava quel tipo di abbigliamento si sentiva diverso e avrebbe voluto non sentirsi così. E forse è proprio questo che li fa vestire così, sempre il non sentirsi diversi.
Il messaggio è sono alla moda guardatemi come sono perfetto e fico, ho persino le mutande firmate e ve la faccio vedere. L'unica cosa che non mostro non è firmata.
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Vecchio 27-05-2008, 00.02.09   #20
Uno
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Proprio sugli uomini ho una curiosità anche se riguarda per lo più i giovani: secondo voi che messaggio danno quando vanno in giro con la mutanda che esce a volte anche di 10 cm dai pantaloni che, seppure molto larghi, vengono indossati rigorosamente senza la cintura?
E' facile: il messagio è che sono sbragati... (derivato da braghe=pantaloni, non so se il sbragati è comprensibile in tutta Italia) quindi che non hanno voglia di lavorare.
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Vecchio 27-05-2008, 00.14.12   #21
griselda
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E' facile: il messagio è che sono sbragati... (derivato da braghe=pantaloni, non so se il sbragati è comprensibile in tutta Italia) quindi che non hanno voglia di lavorare.
Lo so che c'è poco da ridere, ma mi è venuta in mente un'immagine di quando ero piccola e mio padre diceva:" tires su il calsun lazzarun e va a laura'" ( tirati su i calzoni e vai a lavorare) che non è solo estetico ma pratico, dopo che mio figlio mi ha strappato due paia di calzoni ha capito che era scomodo e poco pratico muoversi in quel modo ed ha smesso.
E' proprio vero Uno con i calzoni a quell'altezza non si riesce a lavorare, sono scomodissimi e ogni due per tre li devi tirare su, e quindi li puoi portare così solo se stai in panciolle.
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Vecchio 27-05-2008, 00.30.34   #22
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Ma vi ricordate negli anni a cavallo dei '70 e '80 (per quelli un pò cresciuti come me) le bande di mods, ska, punk, dark ed altre derivazioni?
Bene io ero un mod (abbreviazione di moderno) con contaminazioni ska... insomma un macello...hahahaha

Per i mods italiani della mia zona andava l'eskimo quando faceva freddo oppure per appartenenza alla classe operaria proletaria. L'eskimo come simbolo di appartenenza alla sinistra ex sessantottini. La lambretta e la vesta 50 blu notte... mi fedele compagna per alcuni anni e poi rottamata.

Oggi vesto sportivo, con jeans e poli anche se per il mio lavoro indosso un camice bianco con il logo della ditta. Non disdegno la camicia ed il pantalone classico in occasioni particolari. Non ricerco il particolare indumento, semmai cerco di accostare i colori anche se un daltonico come me è impresa ardua...hahaha

Il capello negli anni '70-'80 era tipo "bulbo servaggio" alla Bryan Ferry mentre oggi passo dal bulbo curato alla rasata tipo marines.

Quando avevo 18 anni mi mostravo e mi vestivo per appartenere ad un gruppo. Oggi mi vesto per essere comodo ed elegante quanto basta anche se certi gusti nel vestire rimangono. Quando si esce con gli amici vado un pò in crisi sul come vestirmi per il fatto che mi accorgo di avere un'armadio poco fornito ed in quei frangenti rimpiango di essere pigro negli acquisti di abbigliamento (2-3 grosse spese all'anno).
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Vecchio 27-05-2008, 04.49.15   #23
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Ma lo fanno perchè credono che faccia fico, la moda lo richiede e loro dietro. I più non sono ragazzi con sofferenze evidenti, non è un modo di protestare è proprio condizionamento da moda, il non voler essere diverso che è alquanto paradossale, visto che chi indossava quel tipo di abbigliamento si sentiva diverso e avrebbe voluto non sentirsi così. E forse è proprio questo che li fa vestire così, sempre il non sentirsi diversi.
Il messaggio è sono alla moda guardatemi come sono perfetto e fico, ho persino le mutande firmate e ve la faccio vedere. L'unica cosa che non mostro non è firmata.
Gri tu dici che credono faccia fico? in realtà sanno che lo fa davvero, agli occhi di chi interessa a loro intendo, hai idea di quante ragazze reputano interessante un ragazzo solo perchè è vestito così?
Qualche settimana fa mi è capitato di rivedere un telefilm molto in voga agli inzi degli anni '90 e cioè "beverly hills 90210", gli attori sono vestiti al massimo della moda dell'epoca, a quei tempi le ragazzine impazzivano per loro, per il loro modo di fare, per le acconciature... adesso un tizio vestito in quel modo verrebbe definito automaticamente "sfigato". Personalmente non seguo la moda e non faccio neanche tanto attenzione al modo di vestire, però abituato alla generazione successiva, diciamo che i loro jeans mi sembrano ascellari e le loro magliette mi sembrano dei vestiti lunghi. Non è una mia scelta, è che sono stato abituato a vedere gente vestita diversamente, la moda non l'abbiamo scelta, ce l'hanno inculcata in ogni modo possibile.
Vabbè io parlo non proprio di moda ma di tendenze comuni.

Avrei da chiedere l'opposto dei pantaloni bassi con 10 cm di mutanda, cioè per quanto riguarda le ragazze, specificando però che nella maggior parte dei casi la mutanda non si vede perchè scende con i pantaloni (va più di moda così per le ragazze), ma mi sa che è meglio non chiedere
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Vecchio 27-05-2008, 13.16.04   #24
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Gri tu dici che credono faccia fico? in realtà sanno che lo fa davvero, agli occhi di chi interessa a loro intendo, hai idea di quante ragazze reputano interessante un ragazzo solo perchè è vestito così?
stiti lunghi. Non è una mia scelta, è che sono stato abituato a vedere gente vestita diversamente, la moda non l'abbiamo scelta, ce l'hanno inculcata in ogni modo possibile.
Vabbè io parlo non proprio di moda ma di tendenze comuni.
Si intendo che si sentono fichi perchè hanno un riscontro e che capiranno piuttardi (forse) che essere fichi è altro.
Questa però dei ragazzini è un'età balorda mica sono in grado ancora di ragionare da solii lo fa il gruppo per loro o il leader del gruppo a cui sono legati, o i genitori. (anche perchè sono tremendi se non vesti così oggi ti massacrano sino allo scherno)
Io lo vedo se uno fa una cosa, qualunque dal vestire al comprare un gioco, gli altri si adeguano per non essere da meno. Il discorso cade solo quando i genitori si oppongono,(e più non hanno la forza di farlo, perchè vorrebbe dire vederli soffrire e loro per primi non voglio soffrire, quindi lasciano che sia, (magari facendo anche sacrifici economici per di non provare sofferenza) che poi l'opposizione ha diverse variabili di pensiero.
Comunque l'ho fatto anche io da ragazzina, quando alle medie ho iniziato a voler vestire come gli amici che frequentavo, jeans con su scritte amore e pace, fate l'amore e non fate la guerra. Faceva fico e non sapevo nulla del significato di chi li aveva inventati. I miei non approvavano ma mi lasciavano fare. Poi dopo un po' mi sono vestita da Sanbabilina, poi da fioruccina, poi da sinistroide,insomma andavo dove tirava il vento della mia compagnia, era identificativo di appartenere ad un gruppo, sino a che un giorno mi sono stancata ed ho iniziato a vestire di mio. Anche se sempre molto anticonformista. Mettevo le felpe quando non usavano, scarpe astruse, zaini quando usavano le borse.
Ora come ho detto vesto sportiva non porto i calzoni bassi che odio, e neppure gli stivaloni che non mi piacciono , ma scarpe da tennis perchè ho i piedini delicatini, e mi piace l'abbigliamento che non mi fasci troppo, detesto le cose aderenti che evidenziano troppo. Anche quando ero magrissima non ho mai voluto che si vedesse troppo il seno, e quindi ho mantenuto nel tempo questa abitudine.

Dimnticavo la gonna la indosso solo al mare.
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Ultima modifica di griselda : 27-05-2008 alle ore 13.23.40.
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Vecchio 28-05-2008, 12.42.33   #25
cassandra
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Questo argomento delle scarpe ed abiti come modo di descriversi in un certo senso,un pò mi confonde..dall'adolescenza in poi ho iniziato a portare tutto,dal tacco (barcollando),alla ballerina,passando per gli stivali,scarpe da ginnastica..sandali..in pratica non mi sono fatta mancare nulla..L'abbigliamento più o meno lo stesso discorso,il capo che meno ho indossato sono le minigonne,a cui ho prediletto le gonne tre/quarti,o lunghe,ma comunque ne ho comprate ed indossate seppur raramente..Porto i jeans ti tutti i modelli,vita bassa,strettissimi,larghi stile hip pop,senza mutande in vista,anche se qualche volta è capitato spuntasse ..tendenzialmente negli ultimi anni sono sportiva nel look,ma mi piace ogni tanto cambiare...i colori mi piacciono tutti tutti,soprattutto se c'è un pò di abbronzatura,quello che ho notato comunque è che più passano gli anni,meno mi vesto da signora,nel senso che nel quotidiano vesto come ragazze di vent'anni..sarà rifiuto di invecchiare?
Le scollature non sono mai stata una passione,nel senso che non gradisco essere alla mercè di tutti gli occhi che passano,ma quando è capitato in periodi in cui mi volevo vedere diversa,era una sorta di vorrei ma non posso,perchè infondo quella non ero io,ma una maschera..un modo per sperimentare altre me e vedere che succedeva,una volta che l'ho capito, diciamo che ho lasciato perdere..anche se mai dire mai.Gli stivali mi piacciono con poco tacco,mi hanno sempre dato l'impressione di forza,sicurezza,perchè no di aggressività, soprattutto quelli a punta;le scarpe tipo decoltè invece le trovo sexy,ci leggo una sorta di apertura,di voglia di attrarre.Quello che ricordo in più è che da ragazzetta,quando iniziavo a guardarmi intorno ed a notare i ragazzi,se avevano delle brutte scarpe era finita..anche il più bello e simpatico non mi piaceva più..ma che sono materialista ormai lo so e credo questo c'entri qualcosa..di sicuro come dice Sole una donna sa perchè si veste in un certo modo,anche se il più delle volte non se ne rende conto o non ci si sofferma.Ho avuto due amiche tanto per fare esempi,una bellissima fisicamente ma non di viso che anche per andare al mare era superbomba sexy..perizomata,truccata e pettinata,un'altra che invece si è rifatta il seno ed ha iniziato ad ostentare scollacciandosi e puntualmente si lamentava "ma che hanno da guardare,non ne hanno mai viste?" ed io le dicevo,beh allora perchè lo hai fatto? e la risposta era,per me stessa,ma mi sa che non ci credeva neanche lei..
vabbè mi fermo.
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