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Vecchio 23-09-2007, 16.31.20   #51
Shanti
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Quando prendo paura il cuore mi batte all'impazzata le tempie battono svelte, è come una botta al cuore ci si accorge di averlo nel petto e di essere vivi tramite lui.
Può essere che questo si senta dopo il momento di sospensione? Dopo B in pratica.
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Insomma, facendo un esempio che non so quanto possa trasmettere quel che voglio dire, essere in quella "sospensione" da l'impressione di correrre dietro ad un treno in corsa. Ora se si è capaci si può salire sul treno altrimenti si rimane a terra.
Non è facile ricordare come si vive quel momento, ma uno che mi è rimasto impresso è stato poco tempo fa quando mi sono trovata dopo una curva una macchina di fronte che ne stava sorpassando altre 4 o 5. Guidavo attentamente quel giorno, perchè sapevo che quel punto è pericoloso, forse per questo in quel momento di paura ho avuto il tempo di valutare che non potevo buttarmi a destra perchè c'erano altre auto, a sinistra nemmeno perchè sapevo che sotto c'era un baratro. Potevo solo fermarmi quindi e sperare che lo facessero rientrare nella sua corsia come poi è stato, ho avuto anche il tempo di controllare dallo specchietto che quello dietro non mi tamponasse. E' un momento ma la cosa strana è che sembra dilatarsi, durare molto di più.
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Vecchio 23-09-2007, 17.53.15   #52
stella
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E' un momento ma la cosa strana è che sembra dilatarsi, durare molto di più.
E' vero, in quell'attimo il tempo sembra essere come sospeso..:
Mi ricordo un episodio di terrore puro, quando la macchina stava per schiantarsi contro un muro a velocità incontrollata, guidata da mia figlia che aveva perso il controllo del mezzo, vedevo il muro avvicinarsi come al rallentatore, e lei che all'ultimo ha sterzato evitandolo per un soffio e andando a fermarsi più avanti.... quando le chiedo cosa ha provato in quel momento, mi dice che non sa chi ha sterzato, che lei in quel momento era come in trance.... e che ha agito come se il pensiero fosse stato più veloce della sua consapevolezza di pensiero, per cui non si ricorda lucidamente di aver pensato nè agito....
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Vecchio 23-09-2007, 18.44.02   #53
Ray
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Se qualcuno si ricoda del tread sui centri forse ricorderà anche che vanno a diverse velocità. Se quello istintivo è molto più veloce di quello intellettuale inferiore (come è riscontrabile da chiunque) il centro emotivo può viaggiare ancora più svelto di quello istintivo... questo per non parlare del centro emotivo superiore (ce n'è ancora uno ma non ha senso neanche citarlo)... va talmente svelto che il tempo altro che fermo sembra... qualche esperienza capita nella vita a seguito di fattori esterni di cui una forte paura può essere un esempio.
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Vecchio 23-09-2007, 22.14.25   #54
griselda
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Può essere che questo si senta dopo il momento di sospensione? Dopo B in pratica.
Io penso di sì.
Vorrei domandare se si può avere paura della paura secondo voi?
Di quel momento di sospensione dove la mente pare non avere più il controllo su niente.

Qualche anno fa alla comunione di mio figlio ho scritto la preghiera di augurio per i ragazzi di cui tra l'altro conosco tutte le famiglie per cui in chiesa conoscevo tutti quel giorno.
Premetto che non mi piace parlare in pubblico ma siccome nessuno voleva salire a leggere. Decisi che mi sarei sforzata, cosa poteva succedermi ero tra amici? Sarebbe bastato non guardare le persone e fissare l'attenzione unicamente sul foglio che avevo davanti e sulle parole che avrei letto. Bon morale della favola ho raggiunto l'altare cercando di non pensare a niente appena ho sentito la mia voce rimbombare per la chiesa (probabilmente non ne avevo tenuto conto) il cuore ha iniziato ad accellerare sempre di più e la voce ad affievolirsi in modo impressionante era come se facessi fatica a prendere fiato. Ho dovuto fare affidamento a tutta la forza che avevo per non stramazzare a terra, le gambe tremavano iniziava anche a girarmi la testa e facevo delle pause per poter respirare e terminare di leggere, nonostante volessi scappare da li a gambe levate.
Anche questa è paura ma non frutto di uno spavento che differenza c'è?
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Vecchio 23-09-2007, 22.43.24   #55
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Come non è frutto di uno spavento?
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Vecchio 23-09-2007, 22.46.21   #56
Shanti
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Originalmente inviato da griselda
Vorrei domandare se si può avere paura della paura secondo voi?
Di quel momento di sospensione dove la mente pare non avere più il controllo su niente.
Non so se è la mente ma quello che agisce a me sembra che abbia il controllo su tutto, in quel momento decide la cosa migliore da fare, o la fa e basta, può essere?
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Originalmente inviato da griselda
Anche questa è paura ma non frutto di uno spavento che differenza c'è?
Penso che quel giorno ti sei fatta prendere dal panico, ma poi hai trovato la forza di continuare, se ti fossi lasciata sopraffarre completamente dalla paura mi sa che saresti svenuta
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Vecchio 24-09-2007, 16.41.54   #57
RedWitch
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Io penso di sì.
Vorrei domandare se si può avere paura della paura secondo voi?
Di quel momento di sospensione dove la mente pare non avere più il controllo su niente.
Per quel che riguarda la mia esperienza, ti rispondo che sì.. è possibile avere paura della paura, anche se razionalmente non hai nulla da temere...
Quando quel tipo di paura che hai descritto nel tuo post arriva al culmine succede questo:... se la paura ti travolge e non riesci ad osservarti vince lei, perdi il contatto con te stesso, e con quello che ti sta attorno per un momento (che sembra lunghissimo) e subito dopo ti senti sfinito, ma comunque la paura sale, sale fino ad un livello massimo e poi comincia a scendere svuotandoti (non necessariamente svieni..)
Se riesci a mantenere l'osservazione (anche se per me è molto difficile farlo in quei momenti) e riesci a non cercare di scacciarla "vinci " tu... riprendi il controllo e non ti senti completamente a terra... anzi..
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Vecchio 24-09-2007, 19.27.49   #58
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Premetto che oggi ho letto la discussione "passaggi"...(da riprendere secondo me,io al riguardo sto sperimentando... )

Da lì mi si è accesa una lucina...vuoi vedere che la sospensione che si avverte, quando si ha una gran paura, è uno stato di passaggio?...mi spiego,l'incognita da cui deriva quel momento di vuoto(sospensione), puo' precedere qualsiasi cosa...(è come se i tre centi si sono accordati per un momento solenne),(in quell'istante forse siamo veramente presenti), perchè si sta per passare ad un altro stato? oltre la morte...

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Vecchio 24-09-2007, 21.08.14   #59
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Originalmente inviato da Kael Visualizza messaggio
La Paura la vedo strettamente connessa col Rispetto...
Da questo probabilmente nasce il termine "timore di Dio", modo di dire che, come tutte le cose, nel corso dei secoli è stato completamente snaturato... Oggi quando si parla di un timorato di Dio ci si riferisce come minimo ad un vigliacco, per non dire anche uno da prendere in giro e deridere, mentre un tempo il significato era assai diverso, e per essere un vero timorato di Dio significava che questo Dio lo si era visto, o se ne era solo sentita la presenza, almeno di sfuggita... Quindi era un elogio grandissimo esserlo.

Chi veramente avesse solo una vaga idea di cosa sia lo Spirito, ne avrebbe un gran rispetto e dunque anche una gran Paura, non starebbe lì a tirarlo in ballo in ogni discussione come si potrebbe fare con l'amico del bar.
Se non si ha rispetto non si ha paura, e questo la dice lunga anche sulla presunzione travestita da falsa umiltà.


Ti pongo solo alcune domande per riflettere un po':

Se temi lo Spirito come fai a vivere?
Se temi l'ispirazione, se temi la creatività, come fai a vivere?
E se tu avessi una vaga idea di cosa sia l'ispirazione oppure la creatività che è Spirito, e se tu allo stesso tempo temessi queste due cose, come faresti a creare e a ispirarti o a ispirare?
Come fai ad amare o a ricevere amore se temi l'amore che in se è lo Spirito stesso?
Tu dici che si debba temere la creatività e l'ispirazione per essere umili?
Cioè pur di essere umili meglio non creare, meglio non ispirare meglio non ispirarsi, meglio non vivere? Ma questa non è forse sottomissione più che umiltà?
E se lo spirito è NOI STESSI, questo significa che essere umili significa dover temere NOI STESSI, quando efettivamente è già scontato che finchè viviamo nell'Ego tutti temiamo l'Essere che è NOI STESSI, poichè quel "tutti" non è in realtà NOI STESSI?
Forse l'umiltà intesa come l'intendi tu significherebbe avere timore di Dio perchè Lui può castigarci?
Ma non è forse vero che finchè non sei illuminato, finchè non ti sei liberato dell'ego la paura c'è eccome e persino in quel "tutti" nessuno escluso?
Quindi "rispettare" lo Spirito cioè NOI STESSI significa "sottometterci" alla volontà di qualcosa che è NOI STESSI?



Beh, se alla fine intendi il termine umiltà come il sottometterci alla nostra stessa volontà, alla volontà di NOI STESSI, vuol dire che la pensiamo allo stesso modo... Come Lui...
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Vecchio 24-09-2007, 22.15.51   #60
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Ti pongo solo alcune domande per riflettere un po':

Se temi lo Spirito come fai a vivere?
Se temi l'ispirazione, se temi la creatività, come fai a vivere?
E se tu avessi una vaga idea di cosa sia l'ispirazione oppure la creatività che è Spirito, e se tu allo stesso tempo temessi queste due cose, come faresti a creare e a ispirarti o a ispirare?
Come fai ad amare o a ricevere amore se temi l'amore che in se è lo Spirito stesso?
Tu dici che si debba temere la creatività e l'ispirazione per essere umili?
Cioè pur di essere umili meglio non creare, meglio non ispirare meglio non ispirarsi, meglio non vivere? Ma questa non è forse sottomissione più che umiltà?
E se lo spirito è NOI STESSI, questo significa che essere umili significa dover temere NOI STESSI, quando efettivamente è già scontato che finchè viviamo nell'Ego tutti temiamo l'Essere che è NOI STESSI, poichè quel "tutti" non è in realtà NOI STESSI?
Forse l'umiltà intesa come l'intendi tu significherebbe avere timore di Dio perchè Lui può castigarci?
Ma non è forse vero che finchè non sei illuminato, finchè non ti sei liberato dell'ego la paura c'è eccome e persino in quel "tutti" nessuno escluso?
Quindi "rispettare" lo Spirito cioè NOI STESSI significa "sottometterci" alla volontà di qualcosa che è NOI STESSI?



Beh, se alla fine intendi il termine umiltà come il sottometterci alla nostra stessa volontà, alla volontà di NOI STESSI, vuol dire che la pensiamo allo stesso modo... Come Lui...
Cerco di rispondere a tutto insieme per non tagliare il discorso.
Non ho detto temere, ho detto aver paura e rispetto. Si teme un dittatore, invece si rispetta e si è intimoriti da un grande Re e dalla sua Reale Potenza... Poi parli di amore, come fai a paragonare l'amore umano con l'amore divino? E' come paragonare un cavo elettrico che porta la 220 con uno che ne porta 10000000000000000 milioni... Vorresti non aver paura di un simile voltaggio? Purtroppo gli uomini riempiono di significato le parole in base a quella che è la loro esperienza, e allora ti faccio una domanda io: secondo te il "senso profondo" con cui Cristo poteva "riempire" la parola Amore, è lo stesso che puoi dargli tu, o io, o un altro uomo? L'Amore di Cristo ha squarciato il Tempio, il nostro non riuscirebbe a squarciare nemmeno una foglia...

-----------------------------------------------
Diamo alla Paura i giusti meriti... Senza paura ci avvicineremmo al sole e pouff.. ci scioglieremmo come burro. Invece proprio grazie ad essa abbiamo la possibilità di migliorare... grazie ad essa non ci bruciamo troppo presto ma, qualora sapessimo usarla, sarebbe il carburante con cui muoversi per poter poi andare sempre più su. Poi ovvio che se la paura non la usiamo ma ci facciamo usare, sarà un freno anche nelle cose che saremmo in grado di fare, ma questo è più un discorso psicologico che altro...
E' grazie alla paura che l'uomo può aumentare la sua resistenza (nell'esempio del cavo elettrico) ed essere sempre più capace di sopportare voltaggi maggiori... quindi avvicinarsi a Dio.

Se poi tu mi dici che sei già puro Spirito, sei già simile a Dio.... allora beh, che altro posso dirti? Sai tutto, conosci tutto, comprendi tutto... un po' blasfemo forse ma non ho intenzione di contestartelo. Non mi interessa.

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Vecchio 24-09-2007, 22.53.23   #61
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Se temi lo Spirito come fai a vivere?
Se temi l'ispirazione, se temi la creatività, come fai a vivere?
E se tu avessi una vaga idea di cosa sia l'ispirazione oppure la creatività che è Spirito, e se tu allo stesso tempo temessi queste due cose, come faresti a creare e a ispirarti o a ispirare?
Come fai ad amare o a ricevere amore se temi l'amore che in se è lo Spirito stesso?
Tu dici che si debba temere la creatività e l'ispirazione per essere umili?
Cioè pur di essere umili meglio non creare, meglio non ispirare meglio non ispirarsi, meglio non vivere? Ma questa non è forse sottomissione più che umiltà?
E se lo spirito è NOI STESSI, questo significa che essere umili significa dover temere NOI STESSI, quando efettivamente è già scontato che finchè viviamo nell'Ego tutti temiamo l'Essere che è NOI STESSI, poichè quel "tutti" non è in realtà NOI STESSI?
Il timor di Dio è uno dei sette doni dello Spirito Santo, (insieme a Sapienza, Intelletto, Consiglio,Fortezza, Scienza, Pietà) essendo un dono dello Spirito non può essere la paura dello Spirito.
Il timor di Dio è appunto rispetto di Dio, è come quando un bimbo rispetta i genitori e li teme in quanto ha fiducio in loro, questo rispetto è dettato da amore non da paura.....
Quindi il timor di Dio non è paura del castigo, ma un rispetto filiale che non impedisce certo di ispirarsi, creare e realizzarsi liberamente, ma sempre onorando e rispettando chi ci ha messo al mondo ...
l
L'umilità non è sottomissione, è quella povertà di spirito di cui parla Gesù nel discorso delle Beatitudini... è essere aperti al nuovo perchè si sa di non possedere nulla....

Chi ha la luce dello Spirito teme Dio, perchè sa di essere creatura di Dio...., non avere questo timore vuol dire non conoscere Dio... quindi non avere nemmeno lo Spirito di Dio...
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Vecchio 25-09-2007, 00.10.14   #62
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secondo te il "senso profondo" con cui Cristo poteva "riempire" la parola Amore, è lo stesso che puoi dargli tu, o io, o un altro uomo? L'Amore di Cristo ha squarciato il Tempio, il nostro non riuscirebbe a squarciare nemmeno una foglia...
La risposta è SI. E' lo stesso che posso dargli Io e Tu stesso e tutta l'umanità insieme, ed è proprio questo che Cristo voleva dimostrarci facendosi uomo come noi. Non è una questione di convinzione, è una questione di verità.
Finchè continuiamo a crocifiggerlo dentro di noi, come possiamo fare noi qualcosa per questo mondo in rovina?




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Chi ha la luce dello Spirito teme Dio, perchè sa di essere creatura di Dio...., non avere questo timore vuol dire non conoscere Dio... quindi non avere nemmeno lo Spirito di Dio...
Io non temo Dio! Io lo amo! Dio è mio amico... So che quando faccio le cose, le faccio con Lui. Che sia anche semplicemente muovere il dito mignolo della mano. E' bello fare delle cose con Lui.
Non è timore, è semplice riconoscimento di ciò che Dio è. E' accettazione di ciò che è, è amore. Non è timore!
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Vecchio 25-09-2007, 00.40.49   #63
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ed è proprio questo che Cristo voleva dimostrarci facendosi uomo come noi.
Scusa se mi intrometto, mi spieghi perchè si è fatto come noi se siamo uguali?
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Vecchio 25-09-2007, 10.20.20   #64
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Scusa se mi intrometto, mi spieghi perchè si è fatto come noi se siamo uguali?

Penso che sia per esprimere l'amore impersonale di Dio in prima persona e per anticipare ciò che sarebbe stato in futuro la Sua manifestazione nel cuore di tutti gli uomini. Non è questione di uguaglianza, più che altro è questione di consapevolezza e di potenzialità. chi non sa di essere Lui, non può sviluppare le caratteristiche dell'amore impersonale. Io penso che le sfumature di consapevolezza su chi siamo caratterizzano le nostre individualità, così che pur essendo uguali nell'Uno, abbiamo un impronta diversa a seconda di quello che siamo venuti a sperimentare in questo mondo.
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Vecchio 25-09-2007, 10.21.37   #65
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Rifletto un attimo e dico se non esistesse la paura non potremmo sperimentare il benessere ma qui parlo di paura intesa come esperienza non come blocco totale. Poi qui entra in gioco lo Spirito che aleggia a tratti come Spirito Santo e a tratti come "energia o sentimento?" che ci muove verso Dio. Ma tutti veniamo dallo stessa materia o vuoto? Lo confesso ho bisogno di chiarire l'insalata che si sta facendo magari non è un'insalata ma letto il post tutto d'un fiato mi sento confusa, fermo restando che credo che il timore sia un sentimento creato dall'uomo che con il suo metro tenta di spiegare certe cose che sono in realtà molto più semplici ma talmente semplici che non è in grado di accettare come sono...potrebbe essere?
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Vecchio 25-09-2007, 10.24.02   #66
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ognuno ha i suoi "modi" insomma ?
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Vecchio 25-09-2007, 10.30.53   #67
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chi non sa di essere Lui, non può sviluppare le caratteristiche dell'amore impersonale.
Aspetta un attimo, ma se siamo GIA' Lui, cosa mai potremmo sviluppare?
Se il tuo Amore è GIA' uguale a quello di Cristo vuol dire che è già impersonale no? Perchè parli di sviluppo?
Cristo dovrebbe essere un esempio a cui tendere... Si parlava nell'altro thread dell' Imitatio Christi appunto....
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Vecchio 25-09-2007, 10.43.08   #68
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Penso che sia per esprimere l'amore impersonale di Dio in prima persona e per anticipare ciò che sarebbe stato in futuro la Sua manifestazione nel cuore di tutti gli uomini. Non è questione di uguaglianza, più che altro è questione di consapevolezza e di potenzialità. chi non sa di essere Lui, non può sviluppare le caratteristiche dell'amore impersonale. Io penso che le sfumature di consapevolezza su chi siamo caratterizzano le nostre individualità, così che pur essendo uguali nell'Uno, abbiamo un impronta diversa a seconda di quello che siamo venuti a sperimentare in questo mondo.
Già un pelo meglio... e non solo per ciò che è scritto, comunque fortemente O.T è diverso essere Lui e manifestarlo, questa non è la discussione adatta per parlarne, direi che sarebbe il caso di ritornare nel tema.
Altrimenti l'insalata diventa una minestra e anche un polpettone senza ne capo ne coda
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Vecchio 25-09-2007, 11.05.14   #69
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Aspetta un attimo, ma se siamo GIA' Lui, cosa mai potremmo sviluppare?
Se il tuo Amore è GIA' uguale a quello di Cristo vuol dire che è già impersonale no? Perchè parli di sviluppo?
Cristo dovrebbe essere un esempio a cui tendere... Si parlava nell'altro thread dell' Imitatio Christi appunto....
Siamo OT, se vuoi possiamo aprire un thread da un'altra parte per parlare di questa cosa...
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Vecchio 25-09-2007, 12.02.37   #70
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Non spompi la paura così, spompi le singole paure, potresti vincere la paura di uscire al buio in una strada isolata ma non avresti vinto quella dei ragni (per esempio)

Io so cosa ti frega, la paura è irrazionale, non la puoi vincere con il razionale, non direttamente almeno, puoi sulla singola paura studiarla, se è il ragno puoi sapere che quella specie non è velenosa... ma poi se ti fanno senso in quel momento non pensi, questo è uno degli effetti positivi della paura (per te no lo so ), una forte paura produce una sospensione del pensiero.
Sia chiaro sospensione, non soppressione, un istante, da il modo di accedere ad altro.
La questione nasce su cosa ci succede in quel momento di sospensione, se ci perdiamo (nello stesso modo di un orgasmo comune, le due cose hanno molto in comune) la paura ci ha vinto, se riusciamo a tenere salda la coscienza anche senza pensiero è un momento magico.

nel momento di sospensione..poche volte ma l'ho provato..ma mi è capitato..sei ovunque, in ogni posto in ogni luogo in ogni momrnto..esenti che ogni cosa è possibile e fattibile e conoscibile..è inspiegabile..non è possibile per la mente, non è comprensibile, per questo ogni volta che mi avvicino a quella sospensione la mia mente, il guardiano di quel portone, fa di tutto perchè io non la oltrepassi, fa in modo che mi perda, che mi distragga in altro, perche ciò che è incomprensibile per la mente è per lei mortale... no?
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Vecchio 25-09-2007, 13.30.09   #71
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nel momento di sospensione..poche volte ma l'ho provato..ma mi è capitato..sei ovunque, in ogni posto in ogni luogo in ogni momrnto..esenti che ogni cosa è possibile e fattibile e conoscibile..è inspiegabile..non è possibile per la mente, non è comprensibile, per questo ogni volta che mi avvicino a quella sospensione la mia mente, il guardiano di quel portone, fa di tutto perchè io non la oltrepassi, fa in modo che mi perda, che mi distragga in altro, perche ciò che è incomprensibile per la mente è per lei mortale... no?
Mi perdonerai se petulo, ma la precisione è fondamentale per capire come fare....

La mente è giusto che non oltrepassi quella soglia, non è neanche attrezzata per sopravvivere al di la, ciò non toglie che altro (coscienza) può appena vinti i "famosi" guardiani della soglia, passare avanti e indietro.... in questo caso, solo in questo caso quando torna porta dei regali per la mente... delle cose a cui la mente da delle forme esatte secondo gli archetipi. Se la coscienza non passa o come hai giustamente detto tu si perde, non rimane integra dall'altra parte ecco che porta cose strane, misculgi e guazzabugli... la mente ci prova a capire cosa è... quindi interpreta con ciò che conosce, per la serie se vedi una cosa nuova ben definita la vedi, se questa non è bene definita, che sia nuova o vecchia la mente la interpreta come le sembra meglio.

Comunque anche questo è fuori tema se non per il fattto che nella paura si entra in questa sospensione che poi ci trasporta oltre... ma senza coscienza se non abbiamo vinto la paura (vinto nel senso specificato sopra)

P.s. il discorso sopra vale anche per la morte
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Vecchio 25-09-2007, 13.35.11   #72
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ricordo in un momento di siffatta specie che la mente vide l'immagine di un vecchio, con volto coperto da un saio con barba bianca, un bastone intarsiato e un anello di smeraldo.
e vidi anche due spade che diventavano due ali d'angelo e un portone che si apriva con al centro il mio cuore.

ciauzz
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Vecchio 25-09-2007, 13.39.19   #73
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Mi perdonerai se petulo, ma la precisione è fondamentale per capire come fare....

La mente è giusto che non oltrepassi quella soglia, non è neanche attrezzata per sopravvivere al di la, ciò non toglie che altro (coscienza) può appena vinti i "famosi" guardiani della soglia, passare avanti e indietro.... in questo caso, solo in questo caso quando torna porta dei regali per la mente... delle cose a cui la mente da delle forme esatte secondo gli archetipi. Se la coscienza non passa o come hai giustamente detto tu si perde, non rimane integra dall'altra parte ecco che porta cose strane, misculgi e guazzabugli... la mente ci prova a capire cosa è... quindi interpreta con ciò che conosce, per la serie se vedi una cosa nuova ben definita la vedi, se questa non è bene definita, che sia nuova o vecchia la mente la interpreta come le sembra meglio.
non sei petulante, se mi sono infilata in certi argomenti pur avendo la certezza di dire stupidate è perchè sono sempre più convinta che finchè leggo gli altri apprendo ma resta sempre un dato mandato a memoria in un certo senso, mentre se mi espongo e discuto è proprio nel momento in cui vengo contestata o ripresa che qualcosa in me si ferma e mi permette di assorbire davvero il concetto, di capire se ho davvero detto una minchiata e come correggere il tiro...ho avuto taaanti anni fa esperienze medianiche, interrotte proprio perchè, istintivamente allora, un pò più consapevolmente oggi, mi rendo conto che rischio di tornar fuori da quel portone con mezze verità pasticciate e incomprensibili, il che è molto peggio che non sapere per niente..



perdono
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Vecchio 25-09-2007, 13.46.25   #74
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Originalmente inviato da dafne Visualizza messaggio

non sei petulante, se mi sono infilata in certi argomenti pur avendo la certezza di dire stupidate è perchè sono sempre più convinta che finchè leggo gli altri apprendo ma resta sempre un dato mandato a memoria in un certo senso, mentre se mi espongo e discuto è proprio nel momento in cui vengo contestata o ripresa che qualcosa in me si ferma e mi permette di assorbire davvero il concetto, di capire se ho davvero detto una minchiata e come correggere il tiro...ho avuto taaanti anni fa esperienze medianiche, interrotte proprio perchè, istintivamente allora, un pò più consapevolmente oggi, mi rendo conto che rischio di tornar fuori da quel portone con mezze verità pasticciate e incomprensibili, il che è molto peggio che non sapere per niente..



perdono
Va benissimo e fai bene a discuterne, io metto le mani avanti perchè so che alcuni non accettano la mia precisione. Ci sono cose che in qualche maniera hai compreso seppur slegate dal resto, per esempio il fatto che passando si tende a perdersi se non si è lavorato su di se. Questa è una buona cosa perchè puoi capire che ti sto dicendo cose reali.
Questo discorso lo riprenderemo in un 3D più adatto

Uno non è connesso  
Vecchio 25-09-2007, 23.18.45   #75
Kael
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Originalmente inviato da Uno Visualizza messaggio
Far emergere le paure significa questo, significa guardarle mentre fanno il loro lavoro, non significa che spariscano...
In una parola l'Opera al Nero...
Non si distruggono i "demoni sotterranei", ma si impara a conoscerli e a servirsene consapevolmente..
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