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Vecchio 08-07-2007, 23.12.32   #76
Shanti
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Predefinito La Stella

AGIRE NEL MONDO, TROVARE IL PROPRIO POSTO

La scritta sul cartiglio inferiore dà adito a diverse letture: Le Toille, le Toule (che deriva dall'occitano "fonte"), Le Toi Ile (L'isola del tu). Questo arcano sarà per noi La Stella (L'Etoile).

La Stella, Arcano XVII, rappresenta il primo essere umano nudo dei Tarocchi, prima degli arcani XVIII, XX e XXI, essere che è arrivato alla purezza, al distacco. La Stella non ha nulla da nascondere, deve solo trovare il proprio posto sulla Terra. Il suo atteggiamento suggerisce pietà e sottomissione: ci si inginocchia in un tempio, davanti a un re o a una regina. Si può dire che rende omaggio al luogo in cui si stabilisce. Il ginocchio posato per terra può essere anche un segno di ancoraggio: ha trovato il suo posto sulla Terra ed entra in contatto con il cosmo.

Nella numerologia dei Tarocchi il 7 rappresenta il grado più elevato dell’azione nel mondo. Vi sono molti punti in comune con l’Arcano VII della prima serie decimale, il Carro: entrambi affondano le radici nella Terra, sul baldacchino del Carro splendono 12 stelle che indicano il suo legame con l’universo. Ma se il Carro penetra nel mondo come un conquistatore, la Stella agisce sul mondo irrigandolo, nutrendolo. I seni nudi suggeriscono l’allattamento, e si potrebbe vedere nelle stelle un’allusione alla Via Lattea. Queste stelle, che sono otto, indicano che si è qui raggiunta la perfezione.

La Stella è un essere totalmente unito al mondo. Una delle anfore sembra saldata al suo corpo, all’altezza del pube, mentre l’altra si prolunga nel paesaggio. Vi si può vedere l'immagine dell’acqua spirituale (gialla) e di un’acqua sessuale o istintiva (blu) che nutrono insieme l’ambiente circostante. È possibile che una delle anfore sia ricettiva e capti l’energia del fiume azzurro, mentre l’altra vi versa una luce stellare.

La luna arancione sulla fronte della donna suggerisce l’intelligenza trasformata in saggezza ricettiva, che le permette di trasmettere la forza universale che l’attraversa, simboleggiata dal cielo stellato. È anche un essere di carne, che fa parte della natura. Il segno all’altezza dell’ombelico suggerisce il germe di una vita, irradia fertilità: intorno a lei spuntano alberi dalle fronde arancioni, uno dei quali ha dei frutti gialli. Quello che la Stella riceve dall’altro lo indirizza sulla terra per fertilizzarla. Qui il cammino del Matto, energia primaria, si ferma per cedere il passo a una comunicazione con l’umanità. L’essere generoso diventa fonte inesauribile che dà e riceve in un movimento di purificazione.

Dal punto di vista del lavoro psicologico si può dire che la Stella, purificando il proprio passato, purifica il futuro e l’ambiente circostante. Mentre svolge la propria azione, fertilizza e schiarisce il paesaggio, terra, sabbia, alberi, acqua. La grande macchia nera dell’Arcano XIII qui si esprime nella forma di un uccello che, in cima a un albero, si prepara a spiccare il volo verso il centro nero delle stelle. La figura dell’uccello può anche ricordare l’araba fenice che rinasce dalle proprie ceneri.

In un connotato negativo si potrebbe dire che la Stella spreca o pretende invece di dare. A volte viene rappresentata mentre dilapida la sua energia verso il passato. Allora è un essere vampirico, sempre insoddisfatto, che si sente malvoluto o abbandonato e, non avendo mai l’intenzione di dare, rinfaccerà sempre rivendicazioni affettive, sessuali ed energetiche. La Stella diventa allora un pozzo senza fondo, oppure si sente posseduta da una passione per gli eccessi. Può trasformarsi in una spudorata o in una creatura malefica che contamina i fiumi, avvelena la vita spirituale o materiale dei suoi.

Simbolicamente la Stella rappresenta la guida spirituale che ci portiamo dentro, collegata alle forze più profonde dell’universo.
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Vecchio 30-07-2007, 10.04.57   #77
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- La Luna -

Arcano maggiore contrassegnato dal n. XVIII, nell'uomo rappresenta l'inconscio e l'inespresso, la parte oscura delle cose, e tutto ciò che implica un approccio ricettivo più che attivo. E' strettamente legato con il passato, l'infanzia , ricordi non ancora compresi che vanno ad incidere sulla vita del consultante. Indica mutevolezza, emozioni incontrollate, turbamenti non risolti, istinti più profondi. Occorre liberarsi dall'influsso del proprio ambiente, dalla pigrizia e dalla passività con cui si affronta la vita. Arcano mai totalmente "positivo" , indica sempre situazioni poco sotto controllo, mutevoli, ma puo' anche rivelare i segreti dell'inconscio che si tendono a non voler vedere. Necessità fdi rincuncie e sacrifici. Un incontro con il passato inevitabile se si desidera progredire nella conoscenza di sè. Al negativo: sentimenti confusi, disordine (mentale e non), pericoli nascosti, influsso condizionante del passato, pigrizia.
L'Arcano infine suggerisce l'osservazione e l'ascolto. E saper tacere quando è il momento.
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Vecchio 03-08-2007, 00.00.07   #78
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POTENZA FEMMINILE RICETTIVA

La Luna rappresenta l’archetipo femminile materno, la Madre cosmica, la cui qualità fondamentale è la ricettività: essa riflette la luce del sole. Ci troviamo nel cuore della notte, ma una notte illuminata dalla sua umile ricettività. È anche il mondo dei sogni, dell’immaginario e dell’inconscio, per tradizione associati alla notte. Nei Tarocchi la Luna è rappresentata, come il Sole, con una faccia, ma che non ci guarda negli occhi: è una luna crescente vista di profilo, in formazione. Una parte di essa rimane invisibile simboleggiando con questo aspetto il mistero dell’anima, il segreto processo della gestazione, tutto quello che è nascosto. Il suo volto non è giovanile, ma impregnato di una saggezza antica che si irradia nei raggi arancione. I raggi rossi che si alternano indicano una grande capacità vitale, un’estrema fecondità occulta. L’azzurro è predominante, simbolo di spiritualità e intuizione. La Luna è collegata ai ritmi biologici, all’acqua, alle maree, ai cicli femminili, al passaggio dalla vita alla morte.

Sotto la Luna due animali sono uno di fronte all’altro, e nel paesaggio in cui sono inseriti si vedono due torri. Sembrano cani o lupi, forse un cane e un lupo, che ululano alla luna e si nutrono di essa, delle gocce colorate che elargisce. Vi si può vedere un simbolo di fratellanza, due fratelli che reclamano il nutrimento (materiale, emozionale o intellettuale) alla madre, due fratelli nemici. L’animale azzurro è più spirituale, la lingua verde è ricettiva. La sua coda è sollevata e la corona di merli della torre dietro di lui è aperta, ricettiva anch’essa. L’altro animale è di colore rosa carne, potrebbe rappresentare la materia, tiene la coda abbassata e ha la lingua rossa, attiva. Si trova davanti a una torre chiusa, senza porte visibili. Ai piedi della torre si scorgono tre scalini bianchi, che ricordano gli scalini iniziatici de La Torre, ma nonostante questo essa è chiusa, anche i merli sono ricoperti da altri, tanto da far immaginare due mandibole serrate. Si potrebbe dedurre che il corpo materiale è rivolto all’azione e viene chiamato a ricevere solo attraverso lo spirito, simboleggiato dal cane azzurro.
Da notare che l’orecchio visibile di ciascun animale ha il colore complementare rispetto all’altro, come nel simbolo dello yin e dello yang dove ciascun polo presenta il germe del polo opposto.
Le zampe anteriori degli animali delimitano una fetta del paesaggio, che ricorda un blasone a tre strisce: quella superiore di colore verde scuro, che rappresenta lo spazio in cui splende la Luna, corrisponde a uno spirito ricettivo in profonda meditazione. La striscia di mezzo corrisponde al livello in cui vi sono i due cani. Vi crescono due piante, che rappresentano una ricca vita emozionale. La striscia inferiore, vicina all’acqua che sta alla base della carta, corrisponde alla gestazione profonda della dimensione sessuale e corporea. Vi si trovano tre gocce rosse che rimandano all’animalità.

La distesa d’acqua è circoscritta come se fosse una piscina, ma è increspata da flutti che ricordano le onde o le maree. Potrebbe anche essere un porto. La prima sponda, nella parte inferiore della carta, è composta da rocce e da una vegetazione naturale, selvatica. All’estremità opposta è delimitata da tre linee nere che racchiudono due linee azzurre, come a indicare che l’inconscio viene limitato dal dualismo razionale. Al centro delle acque uterine si trova un granchio nel quale possiamo vedere un simbolo dell’Io che aspira al contatto con la Luna. Questo contatto già esiste, in quanto il crostaceo e la Luna hanno gli stessi colori. Il granchio desidera l’unione con la Luna senza sapere che, come tutti gli altri elementi della carta, è già in comunione con lei.
Lo si può vedere immerso nelle profondità dell’acqua, oppure che galleggia in superficie. In entrambi i casi ci esorta a entrare in contatto con l’intuizione. Tra le chele stringe due palline come se le offrisse: l’ego ha qualcosa da offrire nel lavoro spirituale.

Dunque questa carta, a seconda del punto di vista, può rappresentare la comunicazione intuitiva profonda, oppure al contrario sarà la carta della solitudine, della separazione. Si potrebbe immaginare che il granchio sia uscito dall’acqua per rubare le palline che tiene tra le chele, che i cani stiano litigando, e che tutti si sentano abbandonati dalla Luna e dalla sua forza spirituale. Le gocce che risalgono verso di essa possono rappresentare la sua capacità ricettiva ma anche, in senso negativo, un insaziabile assorbimento di energia. La carta allora rimanda al caos mentale, alla follia.
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Vecchio 21-08-2007, 10.39.46   #79
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- Il Sole -

L'Arcano del Sole è contrassegnato dal numero XVIIII, e rappresenta la ragione , unita al sentimento , corpo, cuore e mente uniti, l'integrità raggiunta grazie ad un lavoro lungo e costante. Rappresenta la perfezione a cui tendere, il piombo che si trasforma in oro. Serenità, armonia con l'ambiente, comunicazione, fede in sè , intelligenza brillante, riuscita, conquista, raggiungimento della libertà, sono alcuni dei significati attribuiti al Sole in accezione positiva.
In accezione negativa: bugie, arroganza, troppa vanità, disarmonia, solitudine forzata, incomprensione.
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Vecchio 02-09-2007, 22.48.45   #80
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Predefinito Il Sole

ARCHETIPO PATERNO, NUOVA COSTRUZIONE

Il Sole ci guarda negli occhi, come la Giustizia e l’angelo de Il Giudizio, e ha numerosi punti in comune con Il Diavolo (XV) a cominciare dal fatto che il Sole è un po’ strabico. Si potrebbe dire che il Diavolo ha acceso la torcia al fuoco del Sole, luce e calore primordiali della divinità. Questa è la prima interpretazione di questo Arcano, simbolo di vita e di amore, archetipo del Padre cosmico, fonte del calore e della luce che dà vita a tutte le creature.

Il Sole è allo zenit, in pieno centro del cielo ed elimina ogni ombra. La luce arancione, intuitiva, cede il passo al giallo fulgore dell’astro. Al suo calore i due personaggi sono uniti nell’attraversamento di un fiume azzurro.
Il personaggio di sinistra ha la coda come il diavoletto maschio de il Diavolo, mentre quello di destra ha tre puntini sul costato come il diavoletto femmina. Si potrebbe dire che l’energia che si trovava al buio dell’Arcano XV è uscita ora in piena luce e invece del vincolo passionale inconscio i due personaggi hanno stretto un rapporto di reciproco aiuto, di amore umano allo stato puro. Il personaggio a sinistra è quello che ora porta il segno della Coscienza attiva, mentre quello a destra sembra lasciarsi guidare.
Delle catene dei due diavoletti sono rimasti soltanto i collari, di un rosso attivo all’altezza della gola, luogo di passaggio, e una linea sul petto. Il personaggio di destra sta sopra una porzione di terra bianca come purificata, e il passaggio che si nota tra le sue gambe è sostituito dal colore azzurro del cielo. Sembra che sia entrato in una dimensione più spirituale del secondo personaggio che, per ricongiungersi a lui sembra aiutarsi con un movimento della mano.
In questi gemelli si potrebbe leggere una metafora del lavoro interiore: la parte cosciente dell’essere aiuta la parte animale (il personaggio alla nostra sinistra ha la coda), più primitiva, ad accedere ad una realtà diversa.

In questo Arcano tre colori ritornano nel cielo, sulla terra e sugli esseri umani. Il giallo centrale del Sole e dei raggi contorti si riflette sui mattoni del muro e sui capelli dei protagonisti, come a indicare che la mente si unisce alla luce. Il rosso dei raggi diretti corrisponde alle file dei mattoni superiore e inferiore, e al collare dei gemelli. Gli occhi dell’astro sono bianchi con le pupille nere, come quelli dei personaggi su cui incombe e come la terra purificata sulla destra. Infine l’azzurro del fiume agitato sembra avvolgersi intorno alla vita dei personaggi, nei panni che li cingono, forse a significare che hanno accettato il proprio corpo, cinto con quell’onda in perenne mutamento. Poi si innalza verso il Sole in cinque gocce azzurre, coscienza eterna presente in ciascuno di noi. L’unione tra i piani celeste, terrestre e umano è totale.
Un’unica striscia verde, segno dell’unione fertile tra il calore del sole e l’azione del fiume, rievoca la crescita della vegetazione. In questa striscia verde si può leggere il numero delle lineette secondo la numerologia dei Tarocchi: ve ne sono quattordici sul lato sinistro del personaggio di sinistra, come ad annunciare un processo di guarigione che sta iniziando, altre due righe tra le gambe, gestazione del mondo futuro; sette righe tra i due personaggi, l’azione di uno sull’altro; e infine nove righe a destra della carta, la crisi alla fine di un ciclo e distacco.
Il muretto giallo e rosso in secondo piano indica che, nel mezzo della crisi si erge una nuova costruzione, i due personaggi prendono le distanze dal passato, cominciano una nuova vita.
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Vecchio 04-10-2007, 11.45.19   #81
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- Il Giudizio -

Arcano maggiore n° XX , porta il significato dell'inatteso , dell'imprevisto, che giunge rapido ed improvviso. Si tratta di un rinnovamento dopo una crisi, un cambiamento, una trasformazione per cui si è lavorato. Il Giudizio mette di fronte ad una scelta che va fatta senza indugi, e senza perdere tempo, altrimenti l'occasione sfuggirà da sotto il naso. Indica sforzi premiati, chiarimento di dubbi, momento favorevole a nuove iniziative. Puo' indicare anche che sarà necessario rimettere in discussione cose ritenute concluse o risolte. Al negativo, puo' indicare una difficoltà di rinnovamento, decisione rimandata, crisi, incoscienza, momento di forte tensione che si trasforma in stress.
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Vecchio 07-10-2007, 16.41.36   #82
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Predefinito Il Giudizio - Simbologia

NUOVA COSCIENZA, DESIDERIO IRREFRENABILE

Tutte le energie dei Tarocchi si concentrano nel Giudizio. Dopo la ricettività della Luna e la nuova costruzione intrapresa dal Sole, qui si assiste alla nascita di una coscienza inquadrata da un principio femminile a sinistra e da un principio maschile a destra. L’angelo con la sua tromba chiama questo evento, evento che si presenta davanti a noi come un desiderio irrefrenabile. Il lavoro è stato compiuto. L’anima e l’animus si riappacificano attraverso la preghiera, hanno creato insieme l’essere androgino divino che obbedisce al richiamo della Coscienza suprema che l’angelo rappresenta.

Dopo essere passati dalle profondità dell’inconscio, un lavoro che magari è stato portato a termine nel dolore, e comunque nelle tenebre, come una nascita o una resurrezione una nuova vita si risveglia. Si può pensare al Giudizio Finale, dove i morti si levano dalla tomba, tutto ciò che è morto rinasce. Tutto ciò che è nascosto e in gestazione esce in superficie anelando a un mondo superiore.

L’angelo guarda davanti a sé e, tromba alla mano, simboleggia l’annuncio di questo risveglio. È cinto da una nuvola circolare che potrebbe rappresentare l’apertura dello spazio mentale. La stessa apertura si annuncia nella testa dell’essere che emerge dalla profondità della terra: il vuoto mentale che è riuscito a realizzare è simboleggiato dal dischetto blu centrale, che ruota su se stesso nel vortice azzurro che lo circonda per salire lungo i ventidue scalini della tromba dell’angelo fino all’uovo d’oro che rappresenta Dio in azione. Il padiglione da cui esce la musica ripete l’ovale giallo: il suono riproduce la natura del divino.

La bandiera dell’angelo ha una croce di colore rosa carne su una superficie arancione suddiviso in 4 quadrati, i 4 elementi della natura o le 4 energie che verranno poi simboleggiate dai 4 animale ne Il Mondo (Arcano XXI). La croce rosa carne potrebbe indicare la vocazione dell’essere umano a vivere sia orizzontalmente nel mondo, con l’unione dell’androgino essenziale tra la sinistra e la destra, sia verticalmente dalla Terra al Cielo. La realizzazione suprema della Coscienza in cui l’individuo porta a compimento l’ascesa dall’animale all’angelo, trova l’esito della propria azione nella carta de Il Mondo.
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Vecchio 16-10-2007, 10.54.27   #83
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- Il Mondo -

Il Mondo è l'Arcano Maggiore che porta il n° XXI. Rappresenta un'evoluzione lenta ma costante, che porta verso la realizzazione totale; la pienezza, vittoria sugli ostacoli che si possono trovare lungo il cammino, il culmine di un ciclo. Puo' inoltre indicare che si hanno a disposizione i mezzi necessari per realizzare un progetto che sta a cuore. Altri significati al positivo: desideri appagati, buon equilibrio psicofisico, pieno delle energie, talento espresso, determinazione. Il Mondo non ha accezioni completamente negative, quindi anche qualora si presentasse capovolto, questo non capovolge del tutto il senso, ma indica qualche contrattempo o blocco momentaneo ; indica eventi non ancora conclusi, inconvenienti superabili, dispersività temporanea, timore di un cambiamento.
L'arcano indica comunque che le difficoltà avranno breve durata.
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Vecchio 16-10-2007, 13.44.22   #84
turaz
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ecco perchè sono nato il 20... e quell'arcano mi riporta a caratteri osservati nella mia esperienza ))
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Vecchio 18-10-2007, 00.02.19   #85
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Predefinito Il Mondo - Simbologia

REALIZZAZIONE TOTALE

Il numero XXI del Mondo è il valore numerico più alto dei Tarocchi e rappresenta la realizzazione suprema. Vi si vede una donna che sembra danzare al centro di una corona di foglie azzurre. Nella mano destra tiene una boccetta, principio ricettivo, e nella sinistra una bacchetta, principio attivo. Dietro la sua testa una stola blu passa davanti al suo corpo diventando rossa. Sebbene questa figura sia innegabilmente femminile suggerisce l’unione dei due principi, l’androgino realizzato.

Il Mondo, ultimo grado degli Arcani Maggiori, chiama ad accettare la pienezza della sua realizzazione. E’ anche il momento in cui, liberati dal rischio dell’autodistruzione si inizia a scorgere la sofferenza dell’altro e a mettersi al servizio dell’umanità.
Nella Tradizione cristiana Cristo, la Madonna e i Santi a volte vengono raffigurati dall’interno di un ovale. La mandorla è insieme un simbolo di eternità e una forma che ricorda il sesso femminile.
Ricorda anche l’uovo filosofico citato tra gli altri dalla Turba philosophorum: “L’arte alchemica è paragonabile all’uovo in cui si ritrovano quattro elementi: il guscio è la terra, l’albume l’acqua, la sottilissima membrana che si trova sotto il guscio è l’aria. Il tuorlo è il fuoco.”

Quattro figure circondano la donna nella mandorla, come quattro energie di base unite in armonia al servizio dello stesso centro. Nella Tradizione cristiana l’angelo, il bue, l’aquila e il leone rappresentano i 4 evangelisti. Qui i 4 elementi ci servono come base per capire i 4 Semi o simboli minori.
L’animale rosa carne, che può essere un cavallo o un bue, è comunque un animale da traino che simboleggia l’offera, l’aiuto o il sacrificio. La punta dietro il suo occhio si può anche interpretare come il corno di un unicorno che, nel Medioevo era il simbolo del concepimento di Cristo da parte della Madonna. L’animale simboleggia la materia vergine, i Denari. A differenza degli altri tre non ha l’aureola perché non partecipa all’eternità. I Denari inoltre non hanno numero. In questa carta l’energia fisica e materiale raggiunge la pienezza. Il corpo è effimero ma viene purificato da qualunque macchia. La realizzazione della vita materiale potrebbe incarnarsi nella figura del campione che effettua una prodezza sportiva o vitale.
Le altre tre figure sono elementi cosmici: l’angelo rappresenta la perfezione emozionale, la santità, il cuore pieno di amore che dà (Coppe).
L’Aquila con la sua aureola simboleggi la realizzazione dellla mente: il genio, ma anche un vuoto indefinibile con le parole (Spade).
Il Leone, anch’esso con l’aureola, rappresenta la realizzazione dell’energia creatrice, una sublimazione che conduce lo sforzo selvaggio alla creazione cosciente, è la figura dell’eroe che non esita a sacrificare la propria vita (Bastoni).

Le 4 energie si irradiano intorno al centro completamente realizzate, centro come un uovo azzurro in cui il personaggio, raggiante d’amore e di coscienza verso tutto l’universo, danza guardando verso sinistra: la ricettività.
Il piede è appoggiato sul suolo rosso arato con sei solchi: l’atttività vitale è stata lavorata nel piacere, il mondo accettato così com’è, in piena coscienza.

Sotto questo suolo vivo, nascosto sotto un laccio giallo, si intravede un uovo bianco. Potremmo dire che è l’uovo della Papessa che si è schiuso in tutte le sue potenzialità. Quando l’uovo cosmico si apre nel nostro lavoro spirituale, veniamo al mondo. Questa carta potrebbe rappresentare l’anima mundi, l’agente universale che sta in tutte le cose e ci unisce a tutte le cose.
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Vecchio 17-03-2011, 18.51.30   #86
Astral
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Non ho mai capito quando diventa un accezione negativa, se appare la carta girata o meno, sta di fatto che molti metodi si praticano tutti dritti.

Interessante le interpretazioni.
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Vecchio 04-06-2011, 18.56.41   #87
luke
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Ho trovato questa discussione molto interessante e, nel desiderio di approfondire, sto leggendo un libro sulla simbologia dei tarocchi, ed ho pensato di provare a scrverne qualcuna, in aggiunta a quelle già esposte. Non so fino a che punto siano simbologie effettivamente avvicinabili ai Tarocchi, intanto provo a metterne giù qualcuna in modo molto sintetico.

IL BAGATTO

Si tratta del primo arcano, che serve anche come chiave per interpretare nel modo corretto tutti gli altri Tarocchi seguenti, rendendoli in tal modo veri Arcani.

Il Bagatto regge con le mani un bastone ed una piccola pallina, senza difficoltà e senza dare segnali di sforzo apparente.
Un insegnamento che possiamo trarne è allora quello di imparare la concentrazione senza sforzo , condizione propedeutica per la quale è l'arte del silenzio, della calma rispetto ai vari automatismi della mente e dell'immaginazione, un "tacere" che precede il sapere, il potere e l'osare. Il Bagatto sembra essere padrone dei vari "centri" per usare un termine di Gurdy, usa il centro motore a comando, sono stae soppresse le oscillazioni mentali, la concentrazione diventa una condizione naturale, sempre presente accompagnata da calma e silenzio perfetti.
Il giocoliere appunto "gioca", non sembra sforzarsi come se compisse un lavoro con fardelli da sopportare, ha raggiunto l'equilibrio, l'armonia all'interno di sè e col resto del cosmo, indicata anche dal cappello a forma di lemniscata, l'individuazione per dirla in termini junghiani.
L'unità che egli ha raggiunto nell'essenza e nella pratica gli permette di comprendere l'unità basilare che c'è nel mondo, dietro ad ogni fenomeno, il chè permette di utilizzare come strumento per la conoscenza il metodo analogico, il famoso "come in alto così in basso", che si può applicare sia in senso verticale, con corrispondenza tra proto-tipi in alto e loro manifestazioniin basso, sia in termini orizzontali, temporali, come avviene per esempio col simbolismo mitologico, con corrispondeza tra archetipi del passato e loro ricorrenti manifestazioni nel presente.
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Vecchio 04-06-2011, 19.23.37   #88
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LA PAPESSA


La Papessa ci viene rappresentata come una donna seduta, con sulla testa una tiara a tre piani, con un velo dietro la sua testa e con un libro aperto sulle ginocchia.

Rappresenta la ri-flessione necessaria per afferrare e rendere intellegibile qualunque atto puro, trascendente, trasformandolo in conoscenza comunicabile, rappresentata dal libro aperto.
Il soffio dello Spirito abbisogna, quindi, di uno specchio interiore per essere riflesso nel mondo sensibile, per superare il "velo", con dunque la presenza di un elemento attivo agente e di uno passivo riflettente, di una verità "insufflata" e di una verità riflessa, di un'essenza e di una so-stanza, ovviamente a patto che si sia in grado di riflettere in maniera pura, senza increspature e deformità nello specchio, ma in condizioni di calma e silenzio, come insegnato già dal primo arcano.
L'arcano della Papessa è strettamente legato alla Gnosi, la discesa ,la rivelazione dall'atto puro fino al "libro".
Tale rivelazione avverebbe, secondo l'autore, in tre tappe, simboleggiate dai tre livelli della tiara:
la prima è la ripetizione immaginaiva dell'esperienza, poi c'è il suo ingresso nella memoria, ed infine il passaggio nel pensiero e nel sentimento, la tappa ulteriore e finale è quella del libro aperto , della formulazione dell'esperienza, il suo divenire simbolo comunicabile.
La Gnosi si potrebbe quindi vedere come la Mistica diventata cosciente di se stessa, è l'esperienza mistica trasformata in Sapere.

Da "seduti" , a rappresentare l'anima che ascolta in silenzio,attenta, in forma passiva, ecco perchè una donna, per poter riportare al meglio, come uno specchio ciò che si coglie al di là del velo , velo in effetti presente nel secondo arcano.
Il fatto che venga rappresentata come una papessa, personalmente mi porta a pensare al Pontefice, cioè come colui che "fa costruire il ponte", nel senso di possibilità di passaggio da un piano all'altro.
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Ultima modifica di luke : 04-06-2011 alle ore 19.28.15.
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Vecchio 04-06-2011, 21.17.35   #89
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Vorrei portare il mio contributo a questa discussione e lo faccio nel modo che mi è più congeniale. Allego le prime due carte de I Tarocchi di Marsiglia e ne faccio una descrizione intuitiva di quello che le carte suscitano in me, come la simbologia delle carte fanno vibrare in me qualche intuizione.

IL BAGATTO
Tiene in mano, la sinistra una bacchetta che tiene in alto mentre con la destra indica una scatola aperta ma vuota. Sul tavolo due palline rosse grandi e due palline più piccole, due corni e due calici. Lo sguardo è rivolto al pubblico, ha un sorriso di chi la sa lunga e gli occhi sono attenti.

Intuitivamente mi pare che egli con la bacchetta (magica) che tiene alla sinistra riceve dall'alto la conoscenza per poi rivolgerla nella scatola vuota pronta a ricevere. Inoltre mi pare che gli oggetti riportano alla dualità del mondo materiale.

LA PAPESSA
Si nota la tiara a tre livelli ed il velo. La mantella in cui si notano due croci ed un'altro simbolo che non pare essere una terza croce. Tiene con tutte e due le mani sulle ginocchia un libro aperto a metà, si nota che il libro è scritto, le righe sulle pagine indicano che si tratta quindi di scritture. Lo sguardo inquieta, pare essere imbronciata ed ha gli occhi tristi e stanchi. Dietro si nota alcune parti dello scranno (in verticale) ed un pomo bianco?

Intuitivamente pare che il velo attorno alla tiara indichi la verità che deve essere velata. La Tiara è il tramite per accedere alla verità e l'altro velo sotto la tiara ri-vela la verità. Le due fasce incrociate con i simboli delle due croci ed un'altro che non comprendo appieno mi fanno pensare alle Vie, la cristiana e quella che risponde all'altro simbolo che non conosco.
Le due mani tengono saldo il libro che rappresenta le regole della Via cristiana, esso è aperto a metà come ad indicare equilibrio tra la destra e la sinistra. Lo sguardo imbronciato e gli occhi stanchi non riesco ad intuire nulla anche se avverto che vi è un messaggio interessante.
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Vecchio 05-06-2011, 20.54.42   #90
luke
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L'IMPERATRICE


Il terzo arcano è legato alla Magia Sacra.
La corona che ha sul capo rappresenta una sorta di autorizzazione divina, di legittimazione alla Magia,che in tal caso diventa Sacra, con il mago che può essere visto come l'utlimo anello di una catena che scende dall'alto e serve dunque da punto di concentrazione terrestre per l'operazione autorizzata dall'alto.

Lo scettro dell'Imperatrice è formato da tre parti:
un globo crociato, che in realtà sono due coppue, quella in alto con la croce(volontà divina) e quella in basso attaccata all'asta (volontà umana), le quali consentono allo scettro di simboleggiare la realizzazione delle "potenzialità" rappresentate dalla corona, che discendono , fluiscono dalla coppa superiore a quella inferiore e , attraverso l'asta, si concentrano nel bulbo all'inizio dell'asta stessa, che assomiglia ad una goccia di sangue.

Lo scudo rappresenta lo scopo del potere magico, cioè l'applicazione della volontà umana, legittimata da quella divina,finalizzata all'evoluzione delle forza viventi della natura, alla loro sublimazionne, indicata dall'aquila.
La MAgia allora viene vista, da alcuni autori, come un proiettare, un emettere fuori (e ciò spiegherebbe la posizione dell'Imperatrice tipo donna che sta per partorire) ciò con il quale si è preso contatto tramite la mistica, del quale si è presa coscienza tramite la gnosi ed appunto la magia rappresenterebbe la sua messa in pratica effettiva.
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Vecchio 09-06-2011, 23.15.39   #91
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IL PAPA


La carta in questione ci presenta il Papa in atto di benedire, dvanti a due fedeli o monaci inginocchiati davanti a lui.

In particolare il fedele alla nostra destra sembra in atto di pregare, con la mano sinistra il Papa regge il bastone, la cosidetta "ferula" (se non sbaglio anche il legno della storia di Sant'Antonio si chiama così), più precisamente una ferula con croce a tre braccia, che ultimamente non mi pare si usino più, sarebbe interessante sapere il significato più o meno nascosto della croce così fatta.

Come dicevo sal chierico a destra partono le preghiere, le richieste di aiuto, gli sforzi.
A sinistra invece c'è la mano che benedice, che fa discendere la benedizione ricevuta dal chierico con la mano aperta.

SI rappresenta, quindi , una sorta di movimento , quasi di "respirazione spirituale": c'è la salita della preghiera verso l'alto,forse con qualche ruolo giocato in tal senso dal bastone e da ciò che simboleggia, e la "discesa"della benedizione dall'altro lato, con le illuminazioni, le consolazioni ed i frutti che può essa comportare.
Le due colonne alle spalle del Pontefice, vengono assimilate sia alle due colonne della Sefiroth (MIsericordia e RIgore)
sia alle due colonne del Tempio di Salomone, Jachin e Boaz.
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