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Vecchio 15-02-2011, 09.18.55   #1
diamantea
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Predefinito Domenica sacrificale

Discuto con mia madre quale dei due polli uccidere per primo, non ci mettiamo d'accordo così lei per accontentare la mia scelta dice che ucciderà pure il mio cane, la Mimma, ce l'ha in mano con il coltello, io dico che va bene può ucciderla ma penso che non lo farà che motivo ha di farlo? cosa c'entra con il pollo? Allora lei affonda il coltello nel cuore del cane uccidendola all'istante. Io guardo fredda e impassibile, in fondo l'ho autorizzata anche se per sfida quasi. Ma il pollo ora è più importante solo che che non volevo lo uccidesse di domenica, volevo mangiarlo di domenica, ma oramai lei lo ha ucciso anche se questo non lo vedo.
Per pulire ora gli animali cane compreso mi metto con una mia amica nel piccolo cortile che separa il giardino dal retro del locale affittato dove la Mimma ha preso il veleno.
La mia amica si siede si mette il cane morto addosso a pancia in aria e gli apre la pancia con il coltello, io avvicino un grosso sacco nero già pieno di spazzatura ma penso che le interiora ci entrano, le voglio mettere lì dentro come ultimo rifiuto per riempire il sacco, infatti la mia amica estrapola dalla pancia del cane una grossa massa nera e la butta nel sacco che poi io richiudo accuratamente pronto per lo smaltimento.
Dopo gli taglia la testa fino allo sterno ma senza le zampe anteriori e la butta in un sacchetto di plastica bianco alla sua destra anch'esso pieno di spazzatura ma pulita, io subito estraggo la testa dal sacchetto dicendo che è buona da mangiare e non si è contaminata nel sacchetto che i rifiuti sono puliti. Guardo questa testa, il muso e le orecchie e lo sterno vuoto dentro con il cuore appeso, dico che pulita bene è buona del mio cane non voglio buttare via nulla.
Poi prendo la macchina per buttare i rifiuti forse, mi avvio in strada in salita, sulla curva faccio salire Tina che mi aspetta e le dico senza tanti preamboli che la mamma ha ucciso il cane di non cercarla più perchè è morta. Il contatto con mia sorella mi mette di fronte alla realtà affettiva che provo nei confronti del cane, fin ora sono stata di una freddezza glaciale, volgo lo sguardo a sinistra vedendo una specie di collina di terra rossa e rifletto sul fatto che il cane non c'è più, io l'ho fatto uccidere senza difenderla e non correrà più e...ho la sensazione che quella collina mi apra davanti la presa di coscienza di quanto accaduto, potrebbe inghiottirmi come una valanga emotiva.
Mi sveglio e non riesco più a dormire fino all'alba.
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Vecchio 15-02-2011, 15.29.19   #2
diamantea
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Facile immaginare che appena sveglia sono subito andata ad accarezzare la Mimma adorata che dormiva beata e tranquilla.
Le tre ore successive sveglia le ho trascorse ripassando il sogno come un disco incantato con tutte le elaborazioni che salivano. Evento raro che dopo un sogno non mi riaddormento subito, si vede che suby abbia scavato in profondità. Verso le prime luci dell'alba mi sono riaddormentata a tratti sognando il cane vivo e pieno di polvere ed io la lavavo con il tubo di gomma ma pensavo con l'acqua tiepida come piace a lei e non fredda come la bambina sotto il balcone della casa del Paradiso.

Provo ad analizzare alcuni punti. Intanto il coltello che mia madre ha in mano è lo stesso con il quale si amputa il piede nel sogno Amputazione. Lei si trova ad una distanza di circa 50 metri da me nel mio terreno come su un rialzo (mi viene da dire dall'alto del pulpito), è più giovane e più magra, indossa una maglia bianca che ho già visualizzato molti anni addietro durante un'esperienza in cui sento il suo amore per me, la stessa che mi ricordo indossasse quando ero piccola e camminavo mano nella mano con lei e ora mi uccide il cane.

Il cane lo tiene per il collo con la mano destra, come se non avesse peso mentre il cane pesa 22 kg circa, nella mano sinistra il contello con il manico nero e la lama lunga grossa e appuntita. Lei mi annuncia che ucciderà il cane se insisto nella mia scelta, è seria e non lo ripete due volte, al mio si lei affonda il coltello nel cuore con un colpo secco senza guardare, guarda me di fatto. Io che non pensavo l'avrebbe fatto sul serio resto a guardare come una cretina inebetita, nessuna emozione, nessun commento, solo la presa d'atto che il cane è morto perchè io vi ho acconsentito ed ora bisogna mangiarlo.

Qui veramente non so che dire, è un pensiero così lontano dalla mia mente, dalla mia coscienza, tutto potrebbe accadere tranne che lascio uccidere il cane e poi lo mangio. Ma se suby ha scelto così avrà il suo bel motivo.

La cosa che mi colpisce è che lo scenario non sembra cruento, non vi è sangue, sofferenza nemmeno degli animali uccisi, non vi è emotività mia o di altri, io sono impassibile, fredda, razionale, ma in realtà tengo a bada l'emotività che rischia di travolgermi quando guardo la collina e mi sveglio.
Scelgo di pulire il cane nel posto dove ha preso il veleno, qui forse è collegato al fatto accaduto e dovrei postare tutto ciò che mi è salito quando è successo davvero il fatto, ho cercato di risolvere lasciando sedimentare ma evidentemente ho sbagliato ma meglio in una sezione a parte, il problema è che mi assale l'emotività, faccio già fatica a scrivere adesso.
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Vecchio 15-02-2011, 15.40.09   #3
webetina
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!! A me pare che suby stia esagerando ultimamente. Ora come lo sistemi questo sogno? Lo volevo fare io, come quando mi sistemo le carte che non mi piacciono, però devo dire che alla fine un senso l'ho trovato e vorrei esprimerlo.

Per prima cosa vedo la sfida, come se, se ne azzardasse una che in effetti non si è in grado poi di sostenere.
E seconda cosa, perchè le mie risorse sono quelle che sono, considerando al solito che fin dall'inizio nel sogno c'è tutto anche il finale, direi che questa volta sei messa a contatto con un meccanismo che nel tempo ha cristallizzato tua madre, e che infondo ha i suoi vantaggi: non attaccarsi nememno a ciò che si alleva con cura, così come lei fa con i polli; li ammira, li accarezza, li protegge usando frasi come" poverino, il cane lo disturba" , e poi zac li uccide e li mette in pentola.
Secondo me ha a che fare con una strateggia contro il dolore della perdita, se sei fredda e anaffettiva non soffri quando qualcuno viene ucciso, o ti viene comunque tolto. Il tuo tallone di Achille potrebbe essere proprio l'attaccamento affettivo alle persone, e fino a non molto tempo fà anche alle cose.
Però, suby che appare contorto, prima ti fa vivere l'esperienza del freddo distacco, poi ti presenta il tuo lato fortemente affettivo, che non sono io, ma è vero che sono stata io a dirti in questi giorni che fai bene a lasciarti andare al sentimento pieno, intenso, esagerato che provi per Mimma, perchè io credo che alla fine se una persona per sperientare qualcosa che ti riempie affettivamente in modo completo non ha mai potuto contare sulle persone, perchè no sperimentarlo con un cane? A volte un animale domestico può risultare più soddisfacente anche di un figlio, che ti pone problemi, che pensa troppo, che ha esigentze infinite che a volte sfiancano. Lo so che non è molto normale questo mio discorso, ma per me fila dritto, tu fanne quello che ti pare. (Dì però a suby che si sta comportando male! )

Abbiamo postato insieme, non avevo letto. Lo faccio ora

Ultima modifica di webetina : 15-02-2011 alle ore 15.44.39.
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Vecchio 15-02-2011, 15.45.59   #4
diamantea
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La mia amica merita un post di chiarimento, non a caso è proprio lei e non un'altra.
Io e lei quasi coetanee, lei più piccola di un anno, siamo due opposti pur avendo molte cose in comune.
Io cuore caldo e mente intuitiva, lei cuore freddo e mente speculativa, io legata ai sentimenti lei al denaro, io sacrifico molto per salvaguardare gli affetti lei sacrifica gli affetti per salvaguardare il denaro, io la nonna paterna lei la nonna materna, io madre bellissima che ha lavorato e guadagnato lei madre bellissima che ha goduto della ricchezza di famiglia, io rapporto con il padre conflittuale e certo non ricco e lui idem ma padre molto ricco, lei amante dei cani ma due morti avvelenati non ne ha più voluti io amante dei cani e l'ultima salvata dal veleno.
Il le scaldo il cuore lei raffredda la mia mente.

Il sogno è all'insegna della freddezza di emotività, di sentimenti, vince la razionalità, la freddezza e il senso pratico a cui mi adeguo ma non mi dura molto perchè di fatto non mi appartiene.

E' l'amica che taglia sapiente la pancia e toglie la massa nera che io raccolgo nel sacco nero già pieno di spazzatura ma decido che le interiora devono andare in quel sacco ed è l'ultima cosa che metto prima di richiuderlo bene.
Il sacchetto bianco è pieno di rifiuti puliti tipo carta. Rifletto sul fatto che nel tagliare la testa del cane ha sprecato molta carne che sta fino al costato e dentro pulito di tutto vi è questa gabbia toracica vuota con il cuore che pende. Penso che è buona da mangiare, non si è contaminata nel sacchetto, accarezzo orecchie pensando che si puliscono come quelle del coniglio, a mia madre piace tanto.
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Vecchio 15-02-2011, 16.02.34   #5
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Prendo l'auto forse per buttare i rifiuti non so ma mi avvio in salita lungo la strada di casa mia, arrivata in curva c'è Tina che mi aspetta e la faccio salire. Strana sta cosa che mi aspetta lì, la curva è a meno di 100 metri da casa mia. Appena lei sale io penso al cane, anzi il cane non me lo sono proprio levato dalla testa, ma so ora che lei mi chiederà di Mimma come fa sempre e non avremo più questo argomento di cui parlare, lei si dispiacerà insomma io le annuncio il fatto subito per evitare commenti spiacevoli, lei non dice nulla io sono secca, quasi brusca e mi giro a guardare a sinistra, dove di fatto c'è la campagna verde con alberi di limone giovani, invece vedo questa collina di terra rossa e guardandola è come mi rimandasse la memoria, lapresa di coscienza, come se mi stessi svegliando da quello che sembrava un sogno invece è la realtà, cioè la mancanza del mio adorato cane per sempre e per copa mia, quello che in quei giorni mi faceva soffrire molto se avessi dovuto perderla per il veleno. La collina sembrava viva in un attimo l'intuizione di tutto il tormento e mi sveglio, non voglio sentirlo, non voglio vederlo, lo conosco già.

La montagna o la collina se non sbaglio simboleggia il femminile, come solo presenze femminili. Poi ci sarebbero anche i tre colori nero bianco e rosso che richiamano all'opera alchemica ma non voglio correre, prima sistemo il subbuglio interiore che si è attaccato al mio stomaco.
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Vecchio 15-02-2011, 16.19.12   #6
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!! A me pare che suby stia esagerando ultimamente. Ora come lo sistemi questo sogno?
Hai ragione sta esagerando, ma ormai sembra un appuntamento consueto a cadenza quasi regolare di questi sogni particolari. Ieri sera ero inquieta, è andata via la luce e sono andata a letto presto. Ora non ce la faccio a sostenere questa cosa, mi schiaccia il petto non sopporto quelle visioni.

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Per prima cosa vedo la sfida, come se, se ne azzardasse una che in effetti non si è in grado poi di sostenere.
Si è vero, l'ho sfidata pensando che non facesse sul serio, lei dice di amare il cane ma il suo sguardo serio, freddo come non fosse umana doveva insospettirmi. Vince lei sempre è più forte perchè non ha nulla da perdere ormai.

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E seconda cosa, perchè le mie risorse sono quelle che sono, considerando al solito che fin dall'inizio nel sogno c'è tutto anche il finale, direi che questa volta sei messa a contatto con un meccanismo che nel tempo ha cristallizzato tua madre, e che infondo ha i suoi vantaggi: non attaccarsi nememno a ciò che si alleva con cura, così come lei fa con i polli; li ammira, li accarezza, li protegge usando frasi come" poverino, il cane lo disturba" , e poi zac li uccide e li mette in pentola.
Lei è così io no, io non mi attacco al pollo che so che sarà ucciso ed io dovrò pulirlo e cucinarlo come sempre, come mi ha insegnato a fare con arte, non mi disturba questo ma non mi attaco affettivamente altrimenti non lo posso mangiare.


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Secondo me ha a che fare con una strateggia contro il dolore della perdita, se sei fredda e anaffettiva non soffri quando qualcuno viene ucciso, o ti viene comunque tolto.
Ho sempre perso ciò a cui ero legata per cui è vero questa teoria ma di fatto non è nella mia natura, io mi lego fortemente alle persone, agli animali, alle mie cose anche se ho imparto a lasciar andare, a distaccarmi, ad essere fredda ma di fatto non è nella mia natura, non sono io, è una me ma non io. Io amo fortemente e profondamente ed anche per tutta la vita. Il mio cane lo amo fortemente e spero viva per sempre.


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Il tuo tallone di Achille potrebbe essere proprio l'attaccamento affettivo alle persone, e fino a non molto tempo fà anche alle cose.
Potrebbe esserlo.

Citazione:
Però, suby che appare contorto, prima ti fa vivere l'esperienza del freddo distacco, poi ti presenta il tuo lato fortemente affettivo
Mi spaventa questo contenuto dell'inconscio, non so cosa vuol farmi esattamente vedere, cosa è reale e cosa no.
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Vecchio 15-02-2011, 19.30.39   #7
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Pensavo al fatto che mia madre tiene il coltello dalla parte del manico, in un certo senso lo ha sempre tenuto, per lei il potere economico è tutto nella vita, da libertà e comando.
Non capisco pure la scelta del giorno in cui uccidere il pollo, le chiedo perchè proprio di domenica ma lei non mi da una risposta, alza le spalle e dice che così se l'è pensata all'improvviso, un impulso momentaneo e sacrifica il mio cane solo perchè non siamo d'accordo su quale dei due togliere per primo. E' un capriccio su un capriccio, il mio o il suo anche se poi nella realtà non mi importa molto, lei fa quello che vuole, decide delle sue cose.
Ma lei mentre uccide il cane guarda me, è come se volesse uccidere me o una parte di me, il mio cuore così come la colpisce al cuore. E' una freddezza che prendo dalla madre così come prendo da lei uccidere il maschile nel sogno Amputazione? Ci sto riflettendo su questo.

Riguardo i sacchi, penso alla divisione che faccio del cane, la mia amica potrebbe rappresentare la parte di me chirurgica che separa con la ragione; ciò che sta nel ventre che potrebbe essere emotività la destino come rifiuto putrido nel sacco grande nero come sostanza nera, massa tipo di grasso informe nera ed è l'ultima cosa che metto nel sacco per saturarne il contenuto perchè dopo non entrerebbe più nulla, lo chiudo bene.
La testa e il cuore è per il sacco bianco che contiene cmq rifiuti anche se puliti, ma poi la recupero come parte migliore del mio cane, la sua testa con il muso e le orecchie e il collo con il cuore e il costato.
Ancora la freddezza con cui osservo la cosa mi fa male.
Ho idea che forse il cane rappresenta una parte di me che proietto su di lei.

La curva... mi chiedo se ha un significato specifico la curva leggermente a gomito sulla destra dove faccio salire la parte di me attraverso mia sorella che mi ricorda di tanto in tanto di non chiudermi nella freddezza e nella insensibilità; quindi mi riporta alla funzione sentimento che fin ora sembra chiusa, isolata, sospesa se non assente ma non lo è, solo momentaneamente rimossa forse per farmi vedere come dice Tina le due facce della medaglia e poi scegliere la via, lei sa quanto bene mi fa amare questo cane. Del resto nel mio ultimo sogno guidato il messaggio è che il Nero di affronta con il Sentimento.
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Vecchio 17-02-2011, 15.21.34   #8
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Ho riflettuto sui coltelli in generale e mi son venute in mente due cose. La prima è che ho avuto sempre paura dei coltelli perchè mi taglio sempre, per me rappresentano un pericolo che non so gestire bene, per cui a casa mia non esistono lame pericolose. La seconda è che il coltello affonda nel cuore del cane. Uccide i sentimenti forse ma più mi ha fatto pensare alla leggenda dei vampiri che si uccidono veramente solo affondando nel cuore. Il cuore come fulcro di esistenza, una testa senza cuore non può sopravvivere ma un cuore senza testa si.
La mente coltello, vero l'ho detto altre volte che la mia mente è una lama affilata nei suoi giudizi e condanne. Ho letto che il coltello è un simbolo fallico in entrambi i sessi, se è vero è come se il femminile utilizza l'energia maschile per sopprimere gli istinti e poi me ne nutro la mente razionalizzando.

Se il cane rappresenta i miei istinti repressi in questo caso il femminile li uccide per sempre ma poi li voglio mangiare interiorizzandone forse l'aspetto razionale, speculativo.
Però insieme alla testa coservo pure lo sterno con il cuore ma privo delle zampe anteriori. Privo forse dell'azione attiva e affettiva degli istinti?

Nel sogno c'è pure la scelta dell'animale, il pollo realmente da mangiare, che deve essere mangiato per primo ed io ho un atteggiamento di gioco, quasi infantile. Non capisco perchè mia madre mi ricatta, se accetta la mia scelta devo rinunciare al cane. Io accetto la sfida per gioco, non riconosco il reale pericolo, lo sottovaluto, però davanti la realtà accetto le conseguenze senza fiatare e mangio il piatto. "Le cose fatte si mangiano" dice sempre mia madre, ed io mi appresto a mangiare senza rinunciare a nulla dei miei istinti, li devo ingoiare e lo faccio per intero. Tolgo solo il nero della pancia l'emotività che mi rende fredda, anestetizzata, insensibile.
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Vecchio 17-02-2011, 19.10.58   #9
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Mi son fatta una chiacchierata con la mia amica che mi ha sezionato il cane, lei mente gelida senza alcun sentimentalismo mi ha detto che il pollo significa opulenza, ricchezza, era il cibo dei ricchi e mia madre con il senso degli affari non voleva darmi il pollo più grosso che invece voleva tenere per se, se volevo quello dovevo guardagnarmelo mettendomi alla prova rinuciando a qualcosa di importante, ovvero i sentimenti che ostacolano gli affari. E' anche la sua scelta di vita.

Questo ragionamento mi ha portato ad una riflessione appurato che il pollo o gallo indica affari e ricchezza. I polli sono due infatti, uno più grosso e uno più piccolo. Mia madre è gelosa di quello più grosso, vorrebbe tenerselo ancora per guardarlo, goderne gli occhi, mentre io ritengo che sarebbe meglio questo per primo.

Mia madre ha sempre detto che lei ha difeso i beni di famiglia rinunciando ai suoi impulsi, all'amore, al desiderio di libertà, di un viaggio di altri interessi ed è rimasta con suo marito fino alla fine fedele. Lei ribadisce sempre che il denaro è più importante degli istinti e che per difenderselo vi si debba rinunciare e che cmq mio padre non le avrebbe mai permesso di lasciarlo o anche solo di allontanarsi da casa per nessun motivo ed io lo credo fermamente.

Tornando al sogno, io voglio il gallo più grosso ma lei vuole darmi il più piccolo io insisto, ridendo ma con fare capriccioso e lei seria mi mette davanti alla scelta, se voglio quello più grosso devo rinunciare al cane, l'affare va guadagnato e per fare un buon affare, mettere alla prova la mia capacità speculativa devo rinunciare ad una parte di me importante come lei ha fatto nella sua vita, devo sopprimere gli istinti, quelli a cui tengo di più forse visto che il cane è il mio preferito, il più amato, e devo sopprimere definitivamente colpendo al cuore come si fa con i vampiri, perchè gli istinti repressi vampirizzano lo stesso, riemergono lo stesso.
In quel momento io sfido me stessa, accetto sperando di ottenere l'affare senza perdita. Ma mia madre in questo senso è fredda, quando deve concludere non guarda in faccia a nessuno e non ci pensa due volte.
Perdo la sfida, perdo il cane, in quel momento accetto la situazione, lo seziono cercando di non perdere nulla razionalizzando, nutrendomi ancora di essi.
Ma la collina rossa mi riporta alla mia realtà, alla coscienza, alla mia natura, forse non è la mia strada speculare rinunciando ai sentimenti, agli istinti come sto cercando di convincermi che sia la cosa giusta fosse per non soffrire, non attaccandomi agli affetti o anche per piacere di più a mia madre, o per fare affari come ha fatto lei o per meritarmi il suo buon giudizio, che giorni fa mi ha detto che io da ragazza ero una scemetta mediocre ma potevo fare scelte migliori dimenticando lei di quanto mi ha ostacolata e castrata per i suoi motivi. Io scema non lo sono stata mai, caso mai sono stata ingenua o timida ma scema o stupida no.

Ray che ne pensi? Lo so che ci sarebbe quel molto altro che vedi ma per ora questo per vedere se mi ci avvicino.
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Ultima modifica di diamantea : 17-02-2011 alle ore 19.13.35.
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Vecchio 17-02-2011, 23.38.20   #10
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Ray che ne pensi?
Penso che ti stai avvicinando, ma la questione centrale, che pure nell'altro tread ti ho segnalato (mia opinione, ovvio), ancora non la vuoi vedere.
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Vecchio 18-02-2011, 09.52.56   #11
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Penso che ti stai avvicinando, ma la questione centrale, che pure nell'altro tread ti ho segnalato (mia opinione, ovvio), ancora non la vuoi vedere.

Ho provato a guardare ma mi si è appannata la vista, troppe cose in una volta, così sono andata a togliere il grosso.
Stamattina oltre a quello che mi hai detto tu pensavo pure a quello che mi ha detto Uno: "Appena inquadri una cosa ce ne sono altre 20000 che ti sommergono di fatto impedendoti di finire di sistemare quella presa in mano".
E succede sempre ed è successo anche ora, una valanga di cose penso sia per distogliermi dal vero problema, un meccanismo di distrazione della mente forse, qualcosa che a che fare con la paura di andare diretta. Vengo travolta da una massa informe di emotività che mi distoglie da vero lavoro che forse dovrei asportare chirurgicamente con uno dei miei coltelli con lucida freddezza e mettere nel sacco nero ed occuparmi solo di questo obiettivo.

Scappo al lavoro ora, ma ci torno.
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Vecchio 20-02-2011, 19.07.15   #12
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Come ho già descritto nell'altro sogno il cane rappresenta gli istinti in quanto animale, così dovrebbe essere pure per il gallo che ora non so esattamente cosa potrebbe indicare ma potrei intuirlo pure senza troppa difficoltà. Il punto è il ricatto da un lato e la scelta dall'altro. Sembra che scegliere il gallo più grosso, con la cresta grossa rossa e le piume della coda variopinte mi costi il cane. Il gallo è da pollaio, non è un semplice pollo, è un guardiano delle sue galline, colui che insemina e porta avanti la sua razza. Il mio cane è anch'esso un capobranco, ma fedele a me, mi riconosce come la sua padrona, mentre mia madre lo tiene nella mano non protesta, accetta qualunque cosa provenga da me anche la morte.
Il punto è che forse il cane non si aspetta che io la sacrifichi per il gallo, ma di fatto è così, voglio mangiare il gallo e sacrifico il cane che mangio pure.
Ci vedo una connotazione di fedeltà/tradimento. In fondo del gallo non mi importa nulla affettivamente, mentre per il cane è al contrario, non lo allevo per mangiarlo come il gallo. Eppure non prendo sul serio il pericolo e lo sacrifico. E' come se io avessi tradito il mio cane, ho tradito i miei istinti anche quelli addomesticati, fedeli, che non mi tradirebbero mai proprio come il cane.
Li uccido ma li voglio mangiare, me ne voglio nutrire, forse trasformare in mentale, non so bene.

Poi c'è la domenica, il giorno settimanale in cui vorrei mangiare il gallo mentre mia madre lo uccide. Credo che dovrebbe avere un significato.
Ho cercato in giro il significato della domenica, quello che ho trovato è sul numero sette e la domenica è il settimo giorno, quindi con tutti i significati legati al numero sette ma anche biblico, giorno di riposo di Dio dopo aver creato il mondo. Qualcosa che avrebbe a che fare con la conclusione di un ciclo, come se a fine di un ciclo uccido e mangio ma poi mi pento e ricomincio nel momento in cui vedo la montagna rossa.
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Vecchio 20-02-2011, 19.31.06   #13
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il gallo che ora non so esattamente cosa potrebbe indicare
Indipendentemente da quanto qui possa c'entrare, il gallo tendenzialmente è un simbolo di aggressività.
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Vecchio 20-02-2011, 21.21.34   #14
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Indipendentemente da quanto qui possa c'entrare, il gallo tendenzialmente è un simbolo di aggressività.
E' come parlare di corda in casa dell'impiccato!

L'aggressività c'entra sempre con me. Adesso sta a vedere che io voglio uccidere il gallo più grosso quindi più aggressivo, il capo, per cibarmene meglio della sua aggressività o per toglierla di mezzo visto che poi di fatto dei galli ho paura, li avvicino a distanza di sicurezza con la scopa in mano. I due che ho adesso sono chiusi a parte, io non ci entro proprio, sono grossi e aggressivi. Fosse per me non ne alleverei mai, ma a mia madre piace.
Una volta mio padre allevò un gallo per qualche anno, era una bestia feroce che non faceva entrare nessuno oltre mio padre nel pollaio, altrimenti aggrediva chiunque. Un giorno me lo trovai dietro la mia schiena in mezzo all'erba alta del terreno in cui era rimasto libero. Una sensazione di reale paura, lui mi guardava sfidandomi come un guerriero, emanava un'energia incredibile, prese la mira e mi saltò addosso ferendomi le cosce con gli speroni, mi bucò pure il vestito, io gridai e mio padre nelle vicinanze accorse subito liberandomi dalla quella belva decisa a colpirmi ancora.
Una volta lottammo insieme, io avevo il manico della scopa, lo ferii alla testa ma lui incredibile continuava ad attaccarmi. Poi la notte sognavo di strozzare il gallo, di tirargli il collo lungo lungo ma lui viveva sempre. Alla fine mio padre fu costretto a toglierlo ma io non lo volli nemmeno vedere nel piatto.

Ora mi è chiaro che sto lavorando sull'aggressività ma anche sull'energia sessuale, sugli istinti, sulla parte oscura, su come gestire meglio l'energia senza fare danno a me e a gli altri. I sogni me lo stanno dicendo in tutte le salse ma capisco a rilento purtroppo.

Ma tu non ti reprimere eh? Quando vuoi i tuoi Rayuti sempre graditi.
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