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Vecchio 17-10-2007, 14.49.23   #1
griselda
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Predefinito Ritratto di Dorian Gray

Mi è apparso davanti agli occhi, oggi, mentre cercavo altro, questo Aforisma ma essendo troppo lungo per metterlo in home ho pensato di metterlo qui e disquisire su questo brano tratto da “Il Ritratto di Dorian Gray” di Oscar Wilde.
Che ne pensate? Secondo me manca qualcosa, non dico che non sia valido ma messo solo questo pezzo da l'immagine del mio gatto che tutto ciò che gli aggrada se lo prende.

"...Noi siamo puniti per le nostre rinunce. Ogni impulso che ci sforziamo di soffocare cova nell'anima e ci avvelena. Peccando, il corpo si libera dal peccato, perché l'azione è una forma di purificazione. E non rimane nulla se non il ricordo di un piacere o la delizia di un rimpianto. Cedere a una tentazione è l'unico modo di liberarsene. Resisti, e la tua anima si ammala di bramosia per le cose che si è vietata, di desiderio per ciò che le sue leggi mostruose hanno reso mostruoso e illecito.






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Vecchio 17-10-2007, 15.50.16   #2
turaz
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in un certo senso ha ragione...
ciò che "manca" a mio avviso è quanto Uno sta spiegando con "sublimazione"
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Vecchio 17-10-2007, 17.22.54   #3
RedWitch
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"...Noi siamo puniti per le nostre rinunce. Ogni impulso che ci sforziamo di soffocare cova nell'anima e ci avvelena. Peccando, il corpo si libera dal peccato, perché l'azione è una forma di purificazione. E non rimane nulla se non il ricordo di un piacere o la delizia di un rimpianto. Cedere a una tentazione è l'unico modo di liberarsene. Resisti, e la tua anima si ammala di bramosia per le cose che si è vietata, di desiderio per ciò che le sue leggi mostruose hanno reso mostruoso e illecito.
Non sono per niente d'accordo con quanto ha scritto Wilde.. (ok non si puo' difendere ma pazienza )

Se il peccato è una mancanza, colmo la mancanza mancando?mi sembra comodo... se non resistessi a nessuna tentazione quale azione starei compiendo? per usare una parola cara a Turi, il "Fare" è determinato dalla volontà, e il non resistere a nessuna tentazione, lo vedo automatico ed istintivo, non volontario.. (che poi è quello che ordinariamente si fa, o si reprime o si soddisfa tutto senza controllo..)
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Vecchio 17-10-2007, 17.37.34   #4
Sole
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E' stato uno dei primi libri ch eho letto spontaneamente e filato. Che bello e che paura metteva, credo abbia condizionato molto la mia visione delle cose.
Forse servirebbe una panoramica su Dorian per comprendere meglio il passo, e io avevo 15 anni quando l'ho letto, non sono molto fresca.

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"...Noi siamo puniti per le nostre rinunce. Ogni impulso che ci sforziamo di soffocare cova nell'anima e ci avvelena. Peccando, il corpo si libera dal peccato, perché l'azione è una forma di purificazione. E non rimane nulla se non il ricordo di un piacere o la delizia di un rimpianto. Cedere a una tentazione è l'unico modo di liberarsene. Resisti, e la tua anima si ammala di bramosia per le cose che si è vietata, di desiderio per ciò che le sue leggi mostruose hanno reso mostruoso e illecito.
Sembra dire il vero se resta attento un osservatore.
Mi colpisce molto quel "non rimane nulla"... quanti di noi dopo aver soddisfatto un bisogno restano con quella sensazione di vuoto o peggio rimorso..
Bisogna pensare al personaggio di Dorian che era così morbosamente narcisista e attaccato alla sua bellezza e fascino. Il quadro che lo rappresentava metteva a nudo la sua bruttezza interiore. Mentre lui soddisfava i suoi bisogni il quadro imbruttiva .. la sua anima degenerava, la sua coscienza moriva del tutto.
Con l'idea di soddisfare i propri bisogni per paura che diventino brama ci si incatena ancora di più all'immagine e al bisogno di quella finta libertà d'azione piuttosto che renderla cosciente e controllata.
Però dall'altra parte metter fuori i propri peccati, viverli, conoscerli è un modo di affrontarli, solo che appunto lasciarli liberi di scorazzare è un conto mentre aver lo scopo di conoscerli pur avendone paura è altro. Dorian non aveva lo scopo di conoscersi .. solo alla fine si accorge dell'orrore che ha fatto della sua anima.
Sembra parlare di repressione quando dice resistenza, ma la resistenza deve essere un atto di coscienza.



EDIT: non avevo letto Red mentre postavo e condivido la sua sintesi

Ultima modifica di Sole : 17-10-2007 alle ore 17.39.46. Motivo: non
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Vecchio 17-10-2007, 18.03.59   #5
Era
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sto con Red e con Sole (lessi anch'io affascinata)
anche Jekil resisteva alle tentazioni e nemmeno
doveva salire in soffitta gli bastava aspettare la notte...
in tutti c'è il buio e la luce...Gray e il suo ritratto
il buio pacifica il sonno (lo so bene ) e le tentazioni
ma dopo resta un' altra tentazione e ancora una e ancora.....una catena che non si spezza fino allo
aquarcio del quadro...a meno che non si provi a resistere
(più facile cedere che resistere) a vedere quel "bisogno"
per quello che è per quello che dà e quanto ti costa..
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le cose che non posso cambiare
il coraggio di cambiare
quelle che posso cambiare
e la saggezza
di distinguere tra le une e le altre
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Vecchio 17-10-2007, 19.38.10   #6
griselda
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Dopo aver letto Sole mi sono posta una domanda: che quel modus faccia capo alla via della mano sinistra?
( sempre che abbia capito cosa si intenda per mano sinistra e destra)
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Vecchio 19-10-2007, 01.05.45   #7
Aria
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E' un libro che mi è piaciuto molto, condivido spesso le opinioni, a volte paradossali, di Oscar Wilde. Non so se qllo che lui propone sia il giusto modo di affrontale vita, ma qllo che so per certo è che ogni tentazione non soddisfatta ci imbruttisce. E' come se qlcsa marcisse dentro di noi qsi come un aborto, come un organo in cancrena... Sarò anche superficiale, ma non vi è mai successo di desiderare qlcsa che non potete avere e di somatizzare??? Secondo me il principio è lo stesso...
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Vecchio 19-10-2007, 20.38.24   #8
Ray
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, ma qllo che so per certo è che ogni tentazione non soddisfatta ci imbruttisce.
Succede solo se continuiamo a coltivare il desiderio, magari con rabbia, invece semplicemente di rinunciarvi.
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Vecchio 20-10-2007, 02.23.08   #9
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Succede solo se continuiamo a coltivare il desiderio, magari con rabbia, invece semplicemente di rinunciarvi.
E come si fa a rinunciare e basta???
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Vecchio 20-10-2007, 11.41.45   #10
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E come si fa a rinunciare e basta???
Non soddisfacendo e smettendo di alimentare il desiderio.

Provo a spiegare: di fronte ad una tentazione ci si aprono due strade... o la soddifiamo oppure no. In linea di massima si tratta di una scelta. Solo che la scelta può essere fatta oppure posso fare finta di farla.

Se faccio la scelta
in questo caso o soddisfo cercando di farlo con tutto me stesso, il che significa anche accollarsi le conseguenze invece di abbruttirsi l'anima tenendo lustra la facciata come fa Dorian Grey, oppure rinuncio, sempre con tutto me stesso, e quindi smetto proprio di desiderare (perchè la scelta è stata non voglio soddisfare e se non voglio non desidero più).

Se faccio finta di fare la scelta
In questo caso o soddisfo ma continuo a pensare che non avrei dovuto (una specia di senso di colpa) e mi sporco l'anima come fa Dorian Grey, oppure non soddisfo ma continuo a rimuginare che vorrei quella cosa, a pensarci, ovvero coltivo il desiderio represso fino a che non ce la faccio più, anche in questo caso mi rovino con le mie mani perchè mi allontano dai miei desideri e quindi, in parte, dalla mia "anima"... Dorian Grey fa anche così.
In entrambi i modi di questa seconda opzione faccio finta di scegliere e cerco di tenere il piede in due scarpe... in termini psicologici alimento una scissione (che poi è quello che fanno più o meno tutti a diversi livelli e in una parola si può chiamarla "raccontarsela" oppure "sonno").

Il tutto senza entrare minimamente nel discorso se si debbano o meno soddisfdare le tentazioni... alla fin fine credo si debbano sperimentare entrambe le opzioni della modalità uno (scegliere davvero). Questo poi da un certo discernimento su cosa per noi è preferibile soddisfare e in che misura e cosa no.
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Vecchio 20-10-2007, 17.23.10   #11
Aria
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Sono pienamente d'accordo con te, solo che ci vuole davvero una grande volontà per riuscire a non desiderare. Ammetto di esserci riuscita solo per un breve periodo, durato al massimo un anno, leggendo qlcsa sull'estinzione del desiderio, ma solo perchè era un desiderio che mi faceva soffrire!!! E' molto più difficile estinguere un desiderio di felicità...
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